AMIANTO NATURALE E AMBIENTI DI LAVORO
5.1
La mappatura ai sensi del d.m. 101/03
In Italia, il d.m. 101/03, in attuazione dell’art. 20 della l. 93/01, prevede e regolamenta la realizzazione della mappatura completa delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto e la realizzazione degli interventi di bonifica di particolare urgenza. Il decreto affida alle Regioni ed alle Province Autonome di Trento e Bolzano il compito di realizzarla, stabilendo che i risultati della mappatura, i dati analitici relativi agli interventi da effettuare e le relative priorità, nonché i dati inerenti gli interventi già effettuati, siano trasmessi al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm) entro il 30 giugno di ogni anno. In proposito il decreto stabilisce, inoltre, che “la mappatura delle zone interessate dalla presenza di amianto deve essere realizzata avvalendosi di sistemi informativi territoriali (SIT)”. La mappatura deve essere realizzata procedendo all’individuazione ed alla classificazione dei siti contaminati secondo 4 categorie di riferimento: • categoria 1: impianti industriali attivi o dismessi; • categoria 2: edifici pubblici e privati; • categoria 3: presenza naturale; • categoria 4: altra presenza di amianto da attività antropica. Per ognuna di esse sono previste due fasi attuative: • individuazione e delimitazione dei siti caratterizzati dalla presenza di amianto, sia naturale che antropico; • attribuzione di una priorità di intervento di bonifica nei siti in cui è accertata la presenza di amianto. La definizione della procedura per la determinazione degli interventi di bonifica urgenti è stata assegnata alle Regioni in collaborazione con l’Agenzia per la protezione dell’ambiente ed i servizi tecnici (Apat ora Ispra), l’Istituto superiore di sanità (Iss) e l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro (Ispesl, ora Inail). Tale procedura, per la categoria 3 “amianto naturale”, prevede l’assegnazione di un punteggio, determinato attraverso coefficienti di classe di priorità, indici specifici e indicatori di classe, che, combinati fra loro, indicano la priorità di intervento; un punteggio elevato implica la necessità di intervenire nel breve termine. Per questa categoria, è previsto di mappare oltre agli ammassi rocciosi caratterizzati dalla presenza di amianto, anche: a) le attività estrattive, in coltivazione o dismesse, di lavorazione di rocce e minerali con presenza di amianto; b) le attività estrattive, in coltivazione o dismesse, di lavorazione di rocce e minerali senza presenza di amianto in aree potenzialmente contaminate da amianto. 22