AMIANTO NATURALE E AMBIENTI DI LAVORO
di emergenza, caratterizzazione e bonifica, nonché l’individuazione delle più adeguate misure di prevenzione e protezione per le diverse attività. Sono state fornite indicazioni inerenti le tecniche di bonifica dei siti estrattivi di amianto e di monitoraggio nei Noa a tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita, anche a supporto degli organi di vigilanza e controllo e del Ministero dell’ambiente. Sono state inoltre indagate le situazioni di rischio dovute alla presenza naturale di minerali asbestiformi come la fluoro-edenite e l’erionite, in contesti lavorativi e/o ad alta densità abitativa. L’impegno dell’Inail si è concretizzato ulteriormente con l’avvio del progetto “Naturally Occuring Asbestos” finalizzato a fornire a diversi interlocutori e destinatari (Enti locali, aziende, consulenti) indicazioni operative univoche su scala nazionale, per la prevenzione dai possibili rischi legati alla presenza di amianto naturale in ambienti di lavoro. Il lavoro è consistito in diverse fasi di attività, la prima delle quali è stata la raccolta dei dati provenienti dalle Regioni ai sensi del d.m. 101/2003, da studi locali per procedere poi all’esame della letteratura in materia. Questa pubblicazione è l’ultima parte del progetto, focalizzata alla definizione degli interventi atti a minimizzare l’aerodispersione di fibre di amianto. In bibliografia, si riportano le pubblicazioni Inail per la successiva consultazione.
5.3
Inquadramento geologico regionale
La presenza di affioramenti di Noa in Italia è ampiamente documentata dalla letteratura scientifica: si tratta principalmente di crisotilo e tremolite, meno diffuse actinolite e antofillite, mentre crocidolite e amosite non sono state mai documentate. Le Pietre Verdi affiorano in aree ben definite dell’arco alpino nei settori occidentali e centrali, e nelle coltri alloctone dell’Appennino settentrionale e meridionale. Nelle rocce compatte, i minerali di amianto si concentrano nelle zone di frattura o nelle venature che attraversano gli ammassi, disponendosi parallelamente o perpendicolarmente ad esse. Laddove le rocce incassanti sono altamente tettonizzate o brecciate, i minerali di amianto possono ritrovarsi in una distribuzione casuale o in aggregati localizzati non coincidenti con lineamenti tettonici. L’affioramento di litotipi contenenti varietà fibrose di anfiboli o di zeoliti può non essere necessariamente di Pietre Verdi, e rinvenirsi quindi in situazioni geologicamente differenti dai classici contesti orogenici. In questo paragrafo è riportato un breve inquadramento geologico, che descrive le formazioni, a livello regionale, potenzialmente contenenti amianto o nelle quali la presenza di minerali asbestiformi è stata accertata. Il paragrafo contiene inoltre la descrizione del contesto geologico e degli affioramenti di minerali ad abito fibroso non appartenenti al gruppo dell’amianto, rinvenibili in Campania e in Veneto, oltre al caso della fluoro-edenite in Sicilia. 25