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AUSTRALIA

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VIETNAM

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Sono Nicolò Pellacini, dopo essermi laureato, ho scelto di investire tutta la mia vita in un viaggio alla scoperta del mondo e di me stesso. Senza tutti quei pregiudizi e condizionamenti sociali che hanno così tanto oppresso la mia natura da avermi portato a lasciare tutto. Se ti apri alla conoscenza riceverai sempre le risposte alle tue domande più intime.

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“Avevamo un modo tutto nostro di vivere il quotidiano , dispersi in questa campagna, circondati da canguri e dal sole”

Come tanti ragazzi da tutto il mondo che atterrano in Australia, con il Working Holiday ho intrapreso il percorso “Farm 88 days”. La prima esperienza lavorativa all’estero per permettermi un altro anno di soggiorno lavorativo in Australia. Partendo da un viaggio in treno di 15 ore che da Sydney mi ha portato in un paesino disperso nell’immensa campagna del Queensland, stato del nord est Australia, lì ho raccolto limoni sotto il sole a 40 gradi per 8 ore al giorno. Dopo un mese e mezzo dove guadagnavo soldi per vivere, decisi di cambiare lavoro e spostarmi in un’altra farm, ma stavolta per potare piante di mirtilli, più interessante ma dopo sole due settimane mi licenziai (causa salari che mi permettevano solo di coprirmi le spese); per unirmi con un amico venuto dall’Italia con il quale comprammo una Van per girarci l’Australia con più comodità. Come primo viaggio andammo a Byron Bay la punta più ad est dell’Australia sede dei famosi back-packers, che specialmente nel week end accorrono numerosi con i loro Van personalizzati dove non possono mancare le tavole da surf. Già da subito sentii questa forte energia legata a tutti i turisti australiani - e non, con tanta voglia di scoprire i luoghi e le splendide coste australiane. Basta munirsi di van o macchine allestite per campeggiare e vivere la bellezza in queste terre selvagge. La tendenza giovanile è appunto quella di viaggiare e condividere il viaggio con altri ragazzi che spesso

non si conoscono solo per il piacere di condividere insieme quest’avventura e per riuscire a dividere le spese del viaggio. Da questo momento in poi grazie ad una ragazza italiana che contattai su facebook trovai il posto perfetto per il mio farm work,: magazziniere in un’industria che macella bovini. Raccontato così sembra quasi banale, ma se aggiungi il fatto che vivevo

in cima ad una collina con altri 300 ragazzi da tutto il mondo, con i quali condividevo tutto il giorno esperienze nuove e divertentissime (sia di lavoro che di vita) .. Fa la differenza! Avevamo un modo tutto nostro di vivere il quotidiano , dispersi in questa campagna, circondati da canguri e dal sole (che anche d’ inverno faceva 25 gradi). E’ stata davvero una bellissima esperienza di vita.

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