La Piazza del Camposampierese Est - Marzo 2023

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Strada regionale 308: i sindaci incontrano il ministro Salvini

I primi

del Camposampierese a Roma per chiedere azioni urgenti. Il

le

“Pronti a valutare i vostri progetti”

Siamo agli sgoccioli

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Agli inizi della primavera già si parla di fiumi e laghi vuoti, canali in secca, campi assetati e acqua da razionare. Ma anche di processi di desalinizzazione dell’acqua marina, come si fa tra le sabbie del Qatar, o del ricorso alle soluzioni israeliane per ricacciare indietro il deserto. Stiamo esagerando? Speriamo, ma intanto dobbiamo fare i conti con quello che non abbiamo: la pioggia dal cielo e l’acqua dove servirebbe.

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Periodico d’informazione localeAnno XXX n.45 del Camposampierese
Servizio a pag. 6
Est
BORGORICCO Grandi autori e Cosplay alla 36esima Mostra del Libro 8 CAMPOSAMPIERO San Domenico Savio Volley si aggiudica il Trofeo Coppa Padova 12 LOREGGIA Dibattito sul futuro di Villa Rana, sede municipale 15 TREBASELEGHE La Proloco taglia il traguardo dei 50 anni di attività 25 PIOMBINO DESE La giunta dona 20 mila euro per il trasporto scolastico 23 AMBIENTE Il presidente Frasson: “Energie rinnovabili la grande sfida di Etra” 26 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE MARZO 2023
cittadini
ministro per
infrastrutture:
Notiziario

NOI SIAMO verde

ANTENORE verde

Bimbi prematuri: le coccole di Zaky

Si chiama Zaky ed è il diminutivo di Zachary, il nome del guanto che sopperisce all’impossibilità della mamma di stare vicino al suo piccolo ricoverato in Terapia intensiva neonatale. Nei giorni scorsi l’associazione “Le ali di Gio”, in collaborazione con “Cuore di Maglia”, ha regalato due guanti Zaky all’Unità operativa complessa di Pediatria-Patologia neonatale e nido dell’ospedale di Camposampiero. Un dono prezioso per il benessere dei “cuccioli” e la serenità dei loro genitori.

Il grande cuscino a forma di mano è un’idea nata in America dalla mamma appunto di Zachary, un bimbo nato prematuro negli States e bisognoso non solo di cure mediche ma anche di calore e amore. Il guanto, infatti, è un dispositivo in fibra sintetica ipoallergenica ideato per far rilassare i neonati e farli sentire protetti: posto all’intero di termoculle o lettini, a contenimento fisico del bimbo prematuro, riproduce le carezze dei genitori offrendo sensazioni benefiche e piacevoli.

«La donazione del guanto Zaky è molto importante per la nostra realtà – ha spiegato il primario del reparto di patologia neonatale Luca Vecchiato -. Sostituendosi, per così dire, all’abbraccio di mamma e papà, il dispositivo aiuta la termoregolazione del bimbo, lo tranquillizza e abbassa il suo livello di stress, facilitando così il lavoro di cura degli operatori sanitari. Avevamo proprio la necessità di un supporto con questa tecnica che in gergo tecnico si chiama “marsupioterapia”. Dopo la chiusura temporanea del reparto, nel 2019 avevamo 49 bambini ricoverati in terapia intensiva. In questi ultimi anni il numero dei nostri piccoli pazienti è più che triplicato».

L’utilizzo del guanto Zaky è importantissimo. «Il contatto per il neonato è fondamentale - conclude il primario dottor Vecchiato – L’aspetto più interessante è che questo cuscino si può modellare a seconda delle varie esigenze nelle fasi di addormentamento del neonato». (n.m.)

Siamo agli sgoccioli

Nicola

Già nel 2022 abbiamo affrontato la siccità e la cronica mancanza d’acqua, ma quest’anno, prevedono gli esperti, potrebbe anche essere peggio. Così a metà marzo arriva l’ordinanza regionale per cercare di fare economia di acqua, risorsa sempre più rara e preziosa. Eppure non dovrebbe essere così: il Veneto è attraversato da fiumi importanti, ha una catena montuosa ben sviluppata, una pianura fertile, nonostante l’avanzata del cemento. E poi ha sempre avuto a che fare con l’acqua, sia quando è troppa che quando è troppo poca. Ma adesso siamo davvero agli sgoccioli e non si può continuare a sospirare “chissà che piova, prima o poi”. Perché di pioggia se ne vede sempre meno, salvo quando cade tutta insieme nell’arco di poche ore, spazzando via quel che trova e lasciandosi dietro altri danni ed emergenze. Ecco allora che si studiano provvedimenti per limitare l’uso dell’acqua, si riduce la portata di scoli secondari, si chiede ai cittadini di non annaffiare il giardino, come già è successo l’estate scorsa, poi si chiudono le fontane e si invita le famiglie ad usare con parsimonia la doccia. Ma tutto questo non basta, perché è solamente la punta dell’iceberg di un fenomeno che possiamo annoverare tra le conseguenze del cambiamento climatico che stiamo vivendo in questo inizio di millennio. Così scopriamo quanto è preziosa l’acqua e quanto non possiamo farne a meno, anche se a scriverlo sembra una banalità. Ed è inutile far finta di nulla o pensare che tutto prima o poi si aggiusti. Se c’è meno acqua è evidente che bisogna ridurre i consumi e usare al meglio quella che c’è. Bisogna anche pensare a come recuperare e conservare questa risorsa preziosa. In questo il Veneto è ancora indietro, perché secondo gli esperti riesce a trattenere appena il 5% dell’acqua piovana conto l’11% della media nazionale. Ecco allora un primo passo: avanti con gli invasi e le “banche dell’acqua”, utili per fare scorta ma anche per convogliare l’acqua in eccesso in caso di piene improvvise. Le idee non mancano, i progetti nemmeno, servono volontà di fare e risorse da impegnare.

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Due guanti Zachary donati all’ospedale dalle associazioni
Camposampierese
edizione raggiunge le zone di Borgoricco, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese e Trebaseleghe per un numero complessivo
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Viabilità. Al Ministero delle Infrastrutture punto sulle misure urgenti da adottare

SR 308: i sindaci incontrano il ministro Salvini: “Pronto a valutare un progetto”

Incidenti, traffico e la costruzione del nuovo ospedale a Padova Est sono stati i nodi discussi nel corso del vertice organizzato dal sindaco di Borgoricco Alberto Stefani

Èstato promosso dal sindaco di Borgoricco l’incontro di venerdì 4 marzo a Roma tra alcuni amministratori dell’Alta Padovana e il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini. Il tema del vertice è stato la situazione preoccupante della “Nuova SR 308”, che il mese scorso avrebbe causato la morte del Giovane Giordano Sanginiti (le indagini sono ancora in corso).

All’incontro hanno preso parte anche il sindaco di Villa del Conte, nonché presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, Antonella Argenti, la presidente del Consiglio della Federazione Elena Vittadello, i rappresentanti degli altri comuni interessati del territorio del Camposampierese, i primi cittadini di Camposampiero, Katia Maccarone, S. Giorgio delle Pertiche, Daniele Canella, e i tecnici MIT.

«Il tavolo ha esaminato le criticità e i possibili interventi - anche in collaborazione con la regione Veneto - per decongestionare il traffico della SR 308, anche attraverso l’estensione delle attuali due corsie ed in prospettiva della futura apertura del polo ospedaliero di Padova est. Salvini ha assicurato la propria attenzione alle istanze dei sindaci e dei territori, chiedendo a specifici tavoli tecnici l’esame della fattibilità delle proposte avanzate», spiega una nota del MIT. Stefani aggiunge: «La sicurezza dei viaggiatori sulla nostra importante arteria stradale regionale è stato al cen-

tro del vertice di un interessante confronto con il ministro Salvini. Come sindaci abbiamo voluto far capire al ministero la necessità di intervenire il prima possibile sulla “308” per sistemare il manto stradale e raddoppiare lo spazio della strada prima che la viabilità diventi assolutamente fuori controllo quando partiranno i lavori dell’ospedale di Padova» continua Stefani. «Intervenire sulla statale è una sorta di corsa contro i tempo: attualmente l’area in questione, oltre a registrare un traffico intenso e pesante, è una zona densamente incidentata» conclude Stefani.

La memoria va all’ultimo incidente avvenuto il mese scorso, uno dei tanti che ha purtroppo contraddistinto la statale. Il

4 febbraio Giordano Sanginiti, 21 anni, perse la vita dopo uno schianto sulla “308”, al confine tra i comuni di Campodarsego e Cadoneghe. Secondo le indagini tutt’ora in corso il ragazzo avrebbe perso il controllo della sua moto a causa di una buca, cadendo contro il guardrail e l’asfalto e morendo sul colpo. Attualmente sono iscritti sul registro degli indagati due funzionari di Veneto Strade, l’ente che gestisce l’arteria.

Una strada nata sfortunata: costruita sul finire degli anni 90, basta scorrere la cronologia dei giornali locali per ripercorrere tutti gli incidenti occorsi in quasi 20 anni, senza contare il traffico che ogni giorno vessa i 70 mila

tra automobilisti e camionisti che vi transitano. Molti dunque i problemi che richiedono nuove e rapide soluzioni.

Idrobase alla conquista del mercato coreani e giapponesi

Idrobase Group, azienda con sede a Borgoricco, punta sui mercati di Giappone e Corea per anticipare i competitor mondiali e vara la formula del noleggio a manutenzione programmata dei macchinari per abbattere il Pm 2.5. Più pericoloso del Pm 10, che ammorba la pianura padana in assenza di piogge, il Pm 2.5, prodotto in alcuni cicli industriali come acciaierie e cementifici e deleterio soprattutto per l’apparato respiratorio, ha ora un’innovativa soluzione di contrasto “made in Italy”: l’idea è dell’azienda di Borgoricco che, dopo aver lanciato il primo cannone sparanebbia a 120 bar per abbattere le polveri sottili, ora punta su questa intuizione.

«Il nostro obbiettivo è garantire costi certi predeterminati, azzerando il rischio di rotture e conseguenti fermi macchina spiega Bruno Ferrarese, co-presidente dell’azienda, di ritorno da una missione nei due Paesi orientali A questa nuova sfida commerciale stiamo facendo conseguire un’opportuna ristrutturazione della rete distributiva».

Novità interessante di questa strategia è la prossima nascita di Idrobase Japan, sulla base delle analoghe esperienze in Corea e Francia; obiettivo primo è la commercializzazione dei cannoni sparanebbia in un Paese ad accresciuta sensibilità ambientalista.

«Ci impegniamo aggiunge Ferrarese a fornire un pacchetto completo per offrire massima garanzia al mercato: dai pezzi di ricambio ad ausilii per garantire efficienza costante, fino alla formazione del personale. L’usura delle macchine deve essere anticipata dalla costante manutenzione che, forti della nostra esperienza, siamo in grado di assicurare, unici al mondo».

Nell’head quarter italiano di Idrobase Group proseguono intanto i lavori di ristrutturazione, seguiti al grave incendio dello scorso luglio e la cui inaugurazione è già prevista esattamente ad un anno di distanza: già ora, però, i magazzini verticali sono saliti a quattro (tre per la logistica ed uno per la produzione) per supportare il programmato aumento di fatturato 2023, indicato in un più 20%.

6 www.lapiazzaweb.it Borgoricco
Andrea Benato L’incontro dei sindaci a Roma

Cultura. Le “relazioni” il filo conduttore della

Borgoricco Comics e Mostra del Libro al Centro civico “Aldo Rossi”

Francesco Verni e il noto fumettista Giorgio Cavazzano, la scienziata Antonella Viola, Enrico Galiano il prof amato dai ragazzi, Andrea Franzoso che insegna ad affrontare i bulli, Amani el Nasif la sposa bambina e ancora l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi e tanti autori come Massimi, Sgardoli, Toniato, Giuriatti, Pulixi, Pellecchia, Damiano e Margherita Tercon, Valentino Villanova e Fred fino a Luca Zaia e Luigi Brugnaro con le loro autobiografie e molti altri

Borgoricco diventa capitale del libro e della cultura per la trentaseiesima Mostra del Libro in programma fino al 2 aprile nella splendida cornice del Centro Civico Aldo Rossi con i vari spazi interni incluso il teatro dove si svolgeranno le varie presentazioni. Un Centro Civico pulsante come del resto Borgoricco che ormai da quasi quattro decenni, proprio grazie alla Mostra del libro, attira visitatori anche da fuori provincia. Non mancherà un cult: spazi e i momenti dedicati ai più piccoli. La grande novità è Borgoricco Comics con illustratori e fumettisti in primo piano, l’evento Cosplay e gli incontri di alcuni autori con le scuole.

Le persone abbracciate a forma-

re un cuore, un libro come piedistallo come fosse un carillon, i due giovani amanti che leggono insieme le pagine di un romanzo.

“Al centro di tutto c’è la dimensione umana, afflitta dalle guerre e dalle repressioni ma che, nonostante tutto, non si arrende e vuole riprendere le relazioni, i legami, il calore di un abbraccio, di una stretta di mano. Dobbiamo promuovere i valori dell’amore, dell’amicizia e della pace - spiegano il sindaco Alberto Stefani e il vice sindaco e assessore alla

Cultura, Maria Chiara Franchin -.

Sono le nuove generazioni a meritare occasioni di futuro, a partire proprio dalle relazioni. Molti incontri sono stati pensati, per questo motivo, per i ragazzi delle nostre scuole e non solo”.

I giovani Amici della Cultura saranno protagonisti, con il loro impegno e i loro talenti, di questa kermesse culturale, arricchita anche con un evento dedicato al comics, ai fumetti e ai manga tanto amati dai giovani.

“Un ringraziamento va a tutti quelli che, in vario modo, collaborano all’organizzazione di uno straordinario evento culturale che quest’anno celebra, a pieno titolo, i 20 anni di attività del Centro Civico divenuto ormai, come a noi piace dire, il “nostro” Centro Culturale Aldo Rossi”concludono sindaco e assessore. Per tutta la durata della Mostra al Centro Culturale Aldo Rossi: esposizione delle opere dell’artista Claudia Onisto; esposizione delle illustrazioni di Valenti-

no Villanova (al secondo piano); esposizione della collezione privata di Francesco Marcantonini (al secondo piano). Durante la mostra ci sarà un’ampia area espositiva dedicata ai fumetti, mercatino vintage,disegni, oggettistica, artigianato, gadget, accessori, giochi da tavolo e tanto altro.

Area Artisti

Disegnatori e Artisti sono a disposizione del pubblico per esposizione di sketch e disegni. Sono in programma incontri per conoscere e ascoltare curiosità sul mondo dell’illustrazione.

Concerto Live

Il palco di Borgoricco comics ospita il concerto live dei “Sens6”, famosa cartoon cover band che proporrà un repertorio

di sigle dei cartoni animati dagli anni ‘90 fino ad oggi.

Area Animazione e Laboratori Creativi

Ci saranno truccabimbi, palloncini, gonfiabili, giochi, attività, animazioni e intrattenimento per grandi e piccini a tema Cartoni Animati e Supereroi.

Area Drink & Food

Sarà presente una ricca area con espositori di prodotti tipici locali, street food per gustare ottime specialità gastronomiche selezionate, area relax dove poter godere delle migliori birre artigianali degustare le migliori specialità gastronomiche di cucina di strada dolci e salate.

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Giorgio Cavazzano
36esima edizione di uno degli eventi più amati dal pubblico
Borgoricco

Il dibattito. La cittadina non sfonda la soglia dei 12 mila abitanti: residenti fermi al 2021

Dittadi: “Crescita demografica zero? Camposampiero non attrae più”

Affondo della consigliera di opposizione la leghista Sonia Dittadi all’indomani della pubblicazione dei dati demografici di Camposampiero. Al 31 dicembre scorso i residenti erano fermi a quota 11.919, di fatti ancora sotto i 12 mila proprio come a inizio anno. Diminuiscono pure i nati e l’unica compensazione arriva dal trasferimento in città di cittadini stranieri.

Insomma una “crescita zero” su cui la consigliera di opposizione Dittadi pone una serie di interrogativi riflessioni e critiche. “I numeri parlano chiaro – esordisce Dittadi - La nostra città non cresce perché non è più attrattiva e non ci sono piani di sviluppo in cantiere attacca la consigliera leghista, già assessore al sociale nella giunta di Domenico Zanon La maggioranza non può certo dire che la “stagnazione” del numero della popolazione sia colpa del calo delle nascite visto che i nostri vicini di casa registrano un aumento della popolazione, come a Borgoricco e Campodarsego. Quest’ultimo Comune, addirittura, quest’anno supera la soglia dei 1 5mila abitanti con un incremento da un anno all’altro di 400 residenti. Ce la vogliamo porre una domanda? chiede Dittadi alla giunta municipale Resto davvero perplessa del silenzio della maggioranza. È così difficile aprire un tavolo di riflessione? Perché non è possibile parlare del futuro del nostro paese? Io credo sia doveroso per chi amministra la “cosa

pubblica” porsi degli interrogativi e condividerli con i propri cittadini. Invece a Camposampiero c’è sempre una calma piatta e, peggio ancora, nessuna visione strategica del futuro della città». Tornando ai dati, la mancata variazione dei residenti nell’ultimo anno conferma la tendenza alla stabilità del 2021 Rimangono, comunque, alle spalle gli anni del calo demografico vero e proprio culminati nel 2020, quando a causa del Covid la popolazione si era drasticamente ridotta di 132 unità. Tre anni fa la popolazione residente era scesa sotto i 12mila abitanti. Nel 2021 c’era stata una lieve ripresa e lo scorso anno si è registrata una variazione pari a zero. Nel 2022 a fronte di 81 nuovi nati, ci sono stati 99 morti (meno 18), mentre si sono registrati 489 nuovi iscritti all’anagrafe contro i 471 dell’anno precedente con un saldo positivo di più 18. Con orgoglio la consigliera Dittadi conclude ricordando che Camposampiero è la cittadina che ospita la Cella della Visione ai Santuari Antoniani, una testimonianza storica oltre che religiosa del Santo più

“La città non cresce perché non ci sono piani di sviluppo. La maggioranza non può certo dire che la colpa sia del calo delle nascite visto che i nostri vicini di casa, come Borgoricco e Campodarsego, registrano un aumento della popolazione” è l’affondo della consigliera di opposizione

conosciuto al mondo. Una ricchezza straordinaria che non si riesce a valorizzare. “Un’amministrazione che sta concludendo il ciclo dei due mandati con la sindaca Maccarrone ci consegna una città in calo demografico, progetti faraonici di scuole senza una concreta previsione e nessuna rivitalizzazione del centro, con negozi e ristoranti chiusi affonda la consigliera Camposampiero merita di più. Spero che queste critiche non vengono subito bollate solo come polemiche politiche e partitiche. Sicuramente la pandemia ha fatto la sua parte ma noi amministratori abbiamo il dovere morale di pensare concretamente al futuro della nostra città”. (n.m.)

Il sindaco Maccarrone: “Polemica sterile, i dati invariati non sono negativi”

Pronta la replica del primo cittadino Katia Maccarrone alla lettura dei dati della consigliera di opposizione. “I dati sulla popolazione a Camposampiero in realtà denotano stabilità – risponde il primo cittadino -. I numeri rimangono invariati rispetto allo scorso anno, diversamente da qualche anno fa in cui si erano riscontrate delle riduzioni. È sempre complesso analizzare i dati di popolazione, le semplificazioni non sono corrette. Se vogliamo fare la polemica sull’amministrazione la trovo sterile. Anche perché allora bisognerebbe fare le

stesse considerazioni per l’intera nostra Regione, che è in calo di popolazione e soprattutto vede un’emorragia di giovani verso l’estero o verso altre regioni. Camposampiero è una realtà complessa, che offre notevoli servizi,

pubblici e privati, questa rimane la sua caratteristica principale, introvabile negli altri comuni. Rispetto ai servizi pubblici l’amministrazione ha investito cifre notevoli nel riammodernamento delle Scuole, nella realizzazione di impianti sportivi, investimenti che vanno a favore di giovani e famiglie e sono sotto gli occhi di tutti. Per non parlare del supporto economico alle famiglie per la scuola dell’infanzia. Come pure all’impegno notevole profuso per l’offerta culturale, con svariate iniziative per piccoli e famiglie”. (n.m.)

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Sonia Dittadi
Camposampiero Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Camposampiero

dei Comuni. L’età media di tutti i dipendenti è di 49 anni La Federazione è “rosa”: impiegato oltre il 60% di donne

Unione

Età media di 49 anni, con quasi 2/3 su presenza femminile: sono solo alcuni dei dati contenuti nel Piano di azioni positive triennio 2023-2025 della Federazione dei Comuni del Camposampierese.

Un documento unitario che comprende i dati della Federazione e dei dieci Comuni aderenti. Ad essere impiegati negli 11 enti sono 289 dipendenti. L’età media dei dipendenti della Federazione dei Comuni del Camposampierese è di 49 anni. Il Comune con l’età media più alta è Villa del Conte (54) quello, invece, con l’età media più bassa è Campodarsego (45). Considerando che la media nazionale è 50 anni, la Federazione si assesta poco al di sotto della media nazionale.

Dall’analisi dell’età media dei dipendenti si nota che il 53% dei dipendenti è sopra i 50 anni di età e il 20% è sotto i 40 anni, di cui il 7% sotto i 30 anni. L’andamento anagrafico si rispecchia in quasi tutti gli enti ad eccezione dei Comuni di Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero, e della Federazione in cui la maggioranza dei dipendenti è sotto i 50 anni di età.

Dei 289 dipendenti, 1 77 sono donne (61,2%) e 112 sono uomini (38,8%). In generale in tutti gli enti la maggioranza dei dipendenti è di sesso femminile esclusa la Federazione e il Comune di Massanzago, in cui ci sono più dipendenti uomini che donne. Il Comune con la percentuale maggiore di dipendenti donne è Villa del Conte (86,67%) mentre quella minore è Massanzago (29,41%). Dalla distribuzione dei dipendenti per genere e categoria emerge che più del 50% dei dipendenti è inquadrato nella categoria C (1 61 su 289), con una netta maggioranza di donne, andamento che si rispecchia sia a livello generale che per singolo ente.

Inoltre gli uomini, pur essendo in minoranza rispetto alle donne, occupano in percentuale categorie più elevate: il 31 % degli uomini è di categoria D o superiore contro il 22% delle donne (9 punti percentuali di differenza).

Altro dato che emerge è che la maggior parte del personale impiegatizio non direttivo (cat. C) degli enti aderenti alla Federazione è di sesso femminile, mentre nella categoria B

la maggioranza è di sesso maschile, il dato è riferibile al fatto che generalmente nella cat. B sono inquadrati gli operai e generalmente sono uomini.

Per quanto riguarda le posizioni organizzative sono equilibrate rispetto al sesso: l’ 11,8% (1 su 10), 10) delle donne riesce a fare carriera e assumere una posizione

di responsabilità negli Enti della Federazione contro il 19,6% (2 su 10) degli uomini. Rispetto alla conciliazione vita/lavoro ci sono enti in cui l’orario di lavoro ridotto è maggiormente utilizzato quali Camposampiero o Villanova di Camposampiero con circa 1 dipendente su 4 del personale a tempo parziale, mentre, enti come Massanzago, Piombino Dese e Campodarsego hanno pochi o nessun dipendente a tempo parziale. In generale il 92% dei part-time è concesso a donne.

Argenti: “Professionalità, capacità e umanità”

Il presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, Antonella Argenti commenta cn toni lusinghieri i dati. “La Federazione non è altro che uno spaccato di quella che è la situazione generale in Italia per quanto riguarda la Pubblica

amministrazione dove prevale il numero di donne rispetto al numero degli uomini impiegati e dove normalmente questi ultimi hanno più facilità di accesso alle carriere. Una disparità che un tempo era molto marcata ma che adesso si sta lentamente rilanciando in una direzione opposta che auspico davvero ci porterà alla parità di genere.Ci tengo comunque a sottolineare che nel lavoro non è al genere che si guarda ma alla professionalità, alle capacità e all’umanità dei collaboratori e per questo, da Presidente della Federazione e a nome di tutti i colleghi, ringrazio le donne e gli uomini che compongono la grande squadra della Federazione e che negli anni ci hanno permesso di raggiungere ottimi risultati. La presenza femminile, nella vita, come nel lavoro, non è una semplice appendice ma è essenziale perché spesso l’atteggiamento materno e di cura e dedizione insito nella donna permette di trovare efficaci soluzioni ai problemi non solo in termini di numeri ma anche in termini di qualità e modalità. Oltretutto, senza nulla togliere agli amici colleghi e pregiati collaboratori, per la Federazione l’annata 2023 si presenta con una gestione molto in “rosa”, con me come presidente, con la presidente del Consiglio, Elena Vittadello, e la dirigente Anna Maria Giacomelli accanto a responsabili e collaboratrici validissime: una ulteriore garanzia che tutti i traguardi saranno messi a segno”.

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Sport. La vittoria della società in una competizione che ha visto iscritte ben 40 squadre padovane

San Domenico Savio Volley nella storia: è suo il Trofeo Coppa Padova

Domenica indimenticabile quella della finalissima del Trofeo di Coppa Padova che ogni anno si disputa tra le prime, seconde e terze divisioni iscritte nel territorio padovano, circa 40 squadre.

La San Domenico Savio Volley ha portato a casa l’ambito trofeo, un risultato a lungo atteso che resterà sicuramente nella storia della società San Domenico Savio Volley raggiunto nel trentennale dalla fondazione. Presenti alla manifestazione quest’anno svoltasi presso gli impianti sportivi di Limena, tantissimi tifosi e simpatizzanti della società di Rustega, anche il fondatore e a lungo presidente Attilio Mistro, il presidente successore Cogo Gianfranco e l’attuale Leopoldo Brugnolaro che da più di dieci anni investe molto del suo tempo per questo sport. Anche l’amministrazione comunale di Camposampiero non ha voluto mancare e con Attilio Marzaro ed Angelo

Giacomazzi hanno supportato la Prima Divisione del Savio.

Le protagoniste di questa storica vittoria sono: Alice Bellú capitano, Carlotta Marcato, Silvia Brugnolaro, Martina Antonello, Martina Lucato, Elena Vesco, Matilde Squizzato, Elena Brugnolaro, Giorgia Zecchinato, Chiara Brugnolaro, Alessia Barban, Sofia Formentin, Valentina Gallo e Vittoria Bustreo. A guidare “l’armata vincente” l’allenatrice Eleonora Visentin con allenatore in seconda Mattia Pesce, seguiti dalla dirigente vice-presidente Cinzia Fassina.

Ha il sapore di rivincita la finale andata in scena. Lo ricordano bene l’allenatrice Eleonora Visentin e l’atleta Silvia Brugnolaro presenti alla finale del 2013 in cui la società prese parte ma che poi si qualificò seconda, perdendo proprio contro la stessa società avversaria di questa finale, il Volley Colombo di Ponte San Nicolò (PD). Eleonora era a quel tempo

seconda allenatrice mentre la guida era affidata ad Alessandro Zorzi (mancato purtroppo nel dicembre 2020), allenatore nazionale con una fama di grande professionalità, stimato e amato coach. Stessa palestra, stesso avversario, l’epilogo fu diverso. “La vittoria è dedicata anche ad Alessandro che dieci anni fa mi

ha dato modo di imparare a rialzarsi dopo una caduta” afferma Eleonora. “Questa vittoria è del gruppo, della squadra. Queste ragazze si impegnano ad ogni allenamento, affrontano con forza gli alti e bassi che si affrontano giornalmente, ognuna di loro ha scritto questa vittoria”. In campo, com’è stato ricorda-

Marco Tavolato è il nuovo primario di Oculistica dell’ospedale di Camposampiero

Marco Tavolato è il nuovo direttore della struttura complessa del reparto di Oculistica dell’ospedale di Camposampiero. Il medico, classe 1973, laureato in medicina e chirurgia a Padova nel 1998 e specializzatosi in oculistica nello stesso ateneo nel 2002, ha preso servizio nei giorni scorsi nel nosocomio Pietro Cosma. Per il dottor Tavolato è un ritorno all’Ulss 6 Euganea in quanto ha ricoperto il ruolo di dirigente medico all’ospedale Sant’Antonio di Padova fino al 2019, anno in cui si è trasferito all’Ospedale di Chioggia per dirigere il reparto di Oculistica.

Specializzato in chirurgia della cataratta,

chirurgia refrattiva e vitreo-retinica, Tavolato è anche membro del consiglio direttivo dell’associazione Italiana Chirurgia Cataratta e Refrattiva e della Società triveneta di oftalmologia. «L’ospedale di Camposampiero dichiara il nuovo primario - è sempre stato un punto di riferimento per l’oculistica padovana e non solo. Il mio obiettivo è continuare questa tradizione creando una rete virtuosa di collaborazione con tutti gli specialisti territoriali. La possibilità di usufruire di tre sale operatorie permetterà un incremento dell’attività chirurgica con le tecnologie all’avanguardia di cui questa struttura ospedaliera di-

spone. La collaborazione con altre Università permetterà inoltre di continuare anche l’attività di ricerca che ha sempre caratterizzato questo centro di eccellenza».

Lo staff oculistico è di assoluta eccellenza come lo sono le attrezzature a disposizione dei medici. Un esempio è la “Retcam3”, l’apparecchiatura d’avanguardia per diagnosticare precocemente la retinopatia del prematuro, che è la principale causa di cecità infantile nel mondo. Il nuovo sistema di ultima generazione è il fiore all’occhiello della tecnologia moderna in questo campo specifico riservato ai bambini nati prematuri con problemi alla vista.

to, anche Sara Ruffato (atleta ed amica mancata nel settembre 2021), la forza di Fabiola Bellú (allenatrice e zia di Alice Bellú mancata solo qualche giorno prima della finale) e il coraggio di Riccardo Ruzzon (figlio di coach Eleonora mancato nel novembre del 2012).

Lo scorso anno la squadra si arrestò in semifinale, quest’anno è stato ampiamente centrato l’obiettivo. Dominato il girone di qualificazione di ottobre con 4 vittorie su 4 gare e poi vinto gli ottavi di finale in casa il contro la prima divisione di Campodarsego, vinti i quarti di finale a San Martino di Lupari contro la seconda divisione Centro Giovanile approdando in semifinale contro la prima divisione del Volley Sant’Angelo di Santa Maria di Sala. Gara vinta il 25 gennaio con determinazione per disputare la finale contro la società di Ponte San Nicolò anch’esse di Prima divisione.

12 www.lapiazzaweb.it Camposampiero
La San Domenico Savio Volley vince il Trofeo di Coppa Padova

Sport. La giovane promessa del calcio ha combattuto per tre anni contro un osteosarcoma

Samuele Cavallin nel cuore di tutti: Loreggia gli intitola i campi sportivi

Ha lottato fino all’ultimo, per tre anni, contro un osteosarcoma, un tumore che aggredisce soprattutto i più giovani. Samuele Cavallin, loreggiano, giovane promessa del calcio, è morto a 19 anni una domenica mattina, il 6 marzo di sei anni fa. La passione per il pallone non è mai venuta meno: Samuele, a cui era stata amputata anche una gamba, ha giocato fin quando le forze glielo hanno permesso.

A “Cava” o “Sam” come lo chiamavano i compagni di squadra i dirigenti sono stati intitolati, nei giorni scorsi, gli impianti sportivi di Loreggia.

Nonostante la malattia Samuele ha lottato con forza e con il calore della sua famiglia e dei suoi amici. Proprio quest’ultimi hanno chiesto all’amministrazione di intitolare il campo al loro caro amico scomparso, perché potesse essere ricordato

e conosciuto da tutti gli sportivi e non.

Il sindaco Manuela Marangon e l’assessore allo sport Stefano Pierobon hanno prima incontrato i genitori per la loro indiscussa disponibilità, evidenziando che tutti coloro, d’ora in avanti, che sarebbero venuti a giocare a Loreggia avrebbero giocato nel campo di Samuele. Alla manifestazione hanno partecipato molti giovani, tra i quali gli amici più stretti, che hanno

ricordato Samuele anche attraverso un messaggio di auguri visto che il 18 febbraio sarebbe stato il suo ventesimo compleanno, dicendo che quella targa era il loro regalo per un amico speciale “Ciao Sam” questo il messaggio di saluto. Successivamente i presidenti dello United Calcio e della Nuova Loreggia hanno ricordato il giovane non solo per la bravura sportiva, ma per i valori che lo hanno caratterizzato nella vita

così in campo. Don Antonio Cusinato, parroco della parrocchia di Loreggia e Loreggiola che ha benedetto l’impianto, ha affermato che “giocare è come vivere, vivere è come giocare l’importante è l’amicizia e il vero valore dello stare insieme e quando uno si sente perso Dio dalla panchina scende in campo per tenere la mano”. Anche il sindaco Marangon, grato di come questa giornata sia

stata densa dei valori fra amicizia, il ricordo per chi non c’è più e dalla partecipazione di genitori di Samuele si è visibilmente commossa dichiarando che il “primo ringraziamento va ai genitori di Samuele che sono oggi in mezzo a noi e per aver dato a tutta la comunità di Loreggia la possibilità di ricordare Samuele. Un lottatore ed uno sportivo fino al suo ultimo respiro”.

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Loreggia Samuele Cavallin
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Amministrazione. La decisione della giunta solleva le critiche dell’opposizione consiliare

Contenimento delle spese: chiudono gli uffici comunali di Villa Rana

Villa Rana, quale il suo destino? È il titolo della riflessione che si pone il gruppo politico “Progetto Loreggia”. In una nota inviata alla stampa, a fronte della delibera 85 che ha come misure di contenimento le spese energetiche con la conseguente chiusura degli uffici comunali presenti in Villa Rana e lo spostamento dei dipendenti comunali ed amministratori comunali nella adiacente sede municipale nuova.

Le ragioni alla base della delibera adottata, che porta la firma della giunta Marangon, sono più che comprensibile da un punto di vista economico: si cercano, infatti, di omogenizzare orari di lavoro (dal lunedì al venerdì con chiusura al sabato) e di apertura non solo degli uffici, ma anche, ad esempio, della sala consigliare ad eccezione dei matrimoni. Altro obiettivo alla base della delibera la razionalizzazione delle spese energetiche, dopo aver previsto uno studio sui reali consumi dell’illuminazione pubblica, con una relazione finale propedeutica alle azioni che ne conseguono e indirizzata al contenimento delle spese energetiche; infine, è prevista la sostituzione delle lampade di illuminazione tradizionali con lampade a led.

Sull’altro fronte, però, insorge l’opposizione guidata da Laura Bastarolo del gruppo politico “Progetto Loreggia” che alla questione dà un peso culturale e architettonico, senza dimenticare a sua volta il contenimento delle spese energetiche. Andando con ordine, in forma unitaria le tre

consigliere di minoranza: Bastarolo, Peron e Pierobon, sostengono che palazzo Rana sia l’unico monumento cinquecentesco storico-artistico in possesso del Comune di Loreggia, ceduto da Luigi Rana al Comune di Loreggia il 12 aprile 1927.

Nel 2004, grazie a un finanziamento statale di euro 294.000, si diede l’avvio ad un restauro dalle misure imponenti. Durante l’intervento, con l’allora sindaco Ruggiero Marconato, il professor Antonio Lazzarin di Padova riportò in luce particolari interessanti, evidenziando la firma dell’autore degli affreschi del piano terra, prima di allora sconosciuto (Francesco Armano, 1864, artista non molto noto, che operò tra Vicenza e Padova). Anche durante gli ultimi lavori, furono trovate “belle sorprese”: durante gli scavi della “fossa” dell’ascensore, vennero rinvenuti reperti in ceramica (stoviglie, piatti e bicchieri), risalenti al XIV secolo, che dimostrarono come la Villa fosse una dimora residenziale già dal 1500.

Villa Rana è un palazzo storico,

Le consigliere comunali Bastarolo, Peron e Pierobon del gruppo politico “Progetto Loreggia” insorgono: “Non si chiude l’unico edificio cinquecentesco, monumento simbolo del nostro paese”

sostiene “Progetto Loreggia” che fino a poco tempo fa ospitava gli uffici comunali oltre a quelli del Suap della Federazione dei Comuni del Camposampierese. “Serve uno sguardo più lungimirante. La parola monumento, deriva dal latino moneo, che significa ammonire, ricordare anche alle generazioni future ciò che siamo stati e quale è la nostra identità. Non si può avere uno sguardo “corto”, ristretto solo alla necessità di risparmiare sulle bollette di Enel e gas chiudendo Villa Rana, senza tener conto del decadimento conseguente alla chiusura che rischia di provocare danni ben più cospicui, anche a livello economico, che potrebbero costringere a un ulteriore restauro a suon di quattrini pubblici. Bisognerebbe alzare lo sguardo verso orizzonti più lontani e magari nel frattempo, come sta succedendo, con un prezzo del gas prezzo più che accessibile” conclude Laura Bastarolo, portavoce del agruppo politico “Progetto Loreggia”.

Presidenza Proloco: si dimette il consigliere comunale Milani

Essere consigliere di maggioranza a Loreggia ed essere anche presidente della Proloco Loreggia è stato oggetto di discussione fra la minoranza e maggioranza politica sin dall’inizio della campagna elettorale e via via anche dai primi consigli comunali. Il sindaco Marangon e lo stesso consigliere e presidente della Proloco, Renato Milani avevano assicurato che se questa doppia carica fosse stato un problema, Milani si sarebbe dimesso dalla presidenza dopo la sagra San Rocco.

Qualche settimana fa Milani ha rassegnato le dimissioni e ora ci si aspetta che un commissario possa presidiare e accompagna-

re l’associazione di volontariato a nuove elezioni. Se nel frattempo, qualche altra persona volesse candidarsi potrà farlo.

Il consigliere Milani si era già dimesso da presidente del calcio Loreggia, anche in questo caso per una incompatibilità che ha portato polemiche e discussioni sin dal primo insediamento del consiglio comunale, ma anche a causa di alcune persone del direttivo che anzitempo e senza tanto preavviso si sono dimesse in massa nelle scorse settimane. (e.s.)

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Villa Rana
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Solidarietà. La mobilitazione promossa da Comune, associazione “Il Salice”, parrocchia di Sandono e tanti cittadini

A Massanzago, dove la solidarietà è di casa, un van per Marko

L’intero paese ha avviato una gara di solidarietà per raccogliere i fondi e comprare un mezzo che possa consentire al tredicenne di Sandono, affetto da un grave disturbo motorio, di potersi spostare e recarsi nei centri di cura

Il Comune di Massanzago e i suoi cittadini sono stati protagonisti di una grande azione di solidarietà nei confronti di Marko, un giovane ragazzo di 13 anni residente a Sandono e affetto da un grave handicap cromosomico che non gli consente di poter condurre una vita ordinaria. In questo senso, data la particolare situazione in cui Marko e la sua famiglia vivono, l’associazione “Il Salice”, che si è occupata della raccolta dei fondi, assieme alla parrocchia di Sandono e con il sostegno dell’amministrazione comunale e del sindaco Stefano Scattolin che si è speso in prima persona per promuovere e fare conoscere la difficile situazione nella quale Marko e la sua famiglia vivono.

L’associazione “Il Salice” ha provveduto alla raccolta dei fondi per Marko e, con quanto raccolto nel corso della colletta, è stato possibile acquistare un van attrezzato che facilita e agevola il trasporto del ragazzo, in vista di un futuro inserimento in una struttura semiresidenziale per persone con gravi disabilità dove potrebbe trovare aiuto.

La colletta era stata avviata lo scorso dicembre una raccolta fondi per poter procurare al ragazzo e alla sua famiglia un veicolo che consenta e agevoli il trasporto di Marko. Il sindaco Scattolin evidenzia come “La risposta dei cittadini, delle associazioni e degli imprenditori è stata molto forte e importante, le donazioni che sono state ricevuto provengono anche da giovani imprenditori del territorio, sensibili alle tematiche sociali e questa è una cosa che fa molto piacere”. Il sindaco sottolinea inoltre come sono stati 276 i soggetti che hanno effettuato delle donazioni, in particolare “Abbiamo avuto donazioni e gesti di solidarietà sia da cittadini e imprenditori

del nostro comune ma anche di soggetti fuori dal paese”, continuando osservando come “La solidarietà per questa iniziativa ha fatto emergere una generosità commovente”.

“Abbiamo avuto confermaconclude infine il sindaco - della grande solidarietà del nostro territorio e verso una situazione particolarmente grave e delicata, ringraziamo anche Rai 3 che con il suo intervento ci ha consentito di far conoscere la storia di Mar-

ko, con l’appello della mamma Daniela, promuovendo e diffondendo così la solidarietà”.

Musiche del ‘700 all’ombra del Tiepolo

Un interessante evento si tenuto nel salone nobile di Villa Baglioni, sede del comune di Massanzago. Il salone affrescato è stato la sede di un concerto con musiche del Settecento alternato a brevi racconti sull’artista Veneziano Giambattista Tiepolo e la sua opera custodita a Massanzago. Villa Baglioni conserva infatti lo stupendo ciclo ad affresco narrante il “Mito di Fetonte” e il “Trionfo di Aurora”, opera di Giambattista Tiepolo, realizzata tra il 1719 e il 1720. L’ evento era organizzato dall’Assessorato alla Cultura, dalla Rete “I Luoghi dei Tiepolo”, in collaborazione con l’associazione A.GI.Mus. sezione di Camposampiero. È stato un concerto di musica classica di grande suggestione con musica di Vivaldi e Marcello, saranno presenti infatti a suonare Niccolò Valerio al flauto traverso, Giancarlo Valerio alla chitarra, Cristina Fiscon al clavicembalo e Tommaso Valerio al violoncello, l’evento sarà presentato da Marco Perin. L’evento era promosso dall’assessorato alla Cultura del comune di Massanzago guidato da Antonella Fort, in collaborazione con la Rete dei luoghi del Tiepolo, l’associazione A.GI.Mus sezione di Camposampiero. “E’ un evento di particolare importanza e interesse per la nostra comunità, in virtù del particolare rapporto del nostro Comune con il Tiepolo” ha detto l’assessore alla Cultura Antonella Fort. (s.v.)

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Massanzago
Il primo cittadino con la mamma di Marko, Daniela Simone Vecchiato

Mobilità. Il sindaco apre il dibattito su un problema “cronico e sistematico” nel Camposampierese

Scattolin: “Carenza di trasporto pubblico, problema per tutto il territorio”

Trasporto pubblico al centro del dibattito, Il sindaco Stefano Scattolin sta tentando di porre nuovamente sotto i riflettori la questione di particolare rilevanza della carenza di trasporto pubblico a Massanzago e nelle aree limitrofe. La volontà è quella di riaprire un nuovo dibattito tra la comunità e i policy makers su un problema, cronico e sistematico che riguarda “non solo il nostro Comune o l’area del Camposampierese, ma è un problema comune che coinvolge anche l’area del cittadellese e, in generale, dell’Alta padovana”, osserva il sindaco Scattolin. La questione del trasporto pubblico, riflette il primo cittadino di Massanzago “risulta essere di particolare importanza per i cittadini, i quali sono coloro che per primi soffrono della carenza di un servizio pubblico così importante per il nostro territorio”. Quella che stiamo affrontando è una “situazione cronica e complessa, che più volte noi sindaci abbiamo tentato di sollevare alla Regione o alla Provincia, senza però delle azione concrete in merito”.

In particolare la riflessione del sindaco evidenzia come una soluzione di particolare importanza poteva giungere “dalla metropolitana di superficie, il cui dibattito anima le istituzioni venete da oltre vent’anni, progetto che avrebbe non solo permesso una maggiore efficienza dei trasporti, ma avrebbe consentito anche al nostro Comune, di poter potenziare i collegamenti su gomma tra le stazioni di Noale e Camposampiero”, osserva infine Stefano Scattolin. Le osservazioni del sindaco evidenziano poi come una rete di trasporto pubblico sia presente, ma essa, di fatto, sia limitata al trasporto per gli studenti negli giorni feriali e negli orari mattinieri, mentre, durante il fine settimana “si soffre di una grave carenza o di una totale assenza di offerta di trasporto pubblico, laddove la domanda sia presente, in particolare per le fasce deboli e per le persone anziane”, tenendo inoltre presente delle attività economiche e produttive, sociali, culturali e dei servizi di cui il territorio dell’Alta padovana si caratterizza. La problematicità del trasporto pubblico nel nostro territorio è

viva e sentita “più volte si è tentato di affrontarla, anche a livello di Federazione dei Comuni del Camposampierese, con risultati poco rilevanti”, tenendo anche presente come molto spesso le risorse per il trasporto pubblico siano destinate alla fascia urbana e limitrofa alle città, e non al territorio di periferia. Il sindaco Scattolin osserva, infine, come “sono state perse delle opportunità, anche derivanti da bandi

QUA LA ZAMPA!

europei per investire ed implementare la rete, le istituzioni non sono state in grado di comunicare adeguatamente per soluzioni comuni a problemi comuni”. Simone

Giro di vite contro i vandali

Uno spiacevole episodio si è verificato tra via Tiepolo e via Cavinazzo, a Massanzago. A tarda notte un vandalo a volto scoperto ha imbrattato con una bomboletta spray nera alcune auto parcheggiate nell’area, cinque sono stati i veicoli coinvolti nell’atto vandalico: un’Audi, una Renault, una Citroen, una Peugeot e una Ford di proprietà di alcuni residenti nelle vie coinvolte. Gli atti vandalici del facinoroso non si sono però fermati alle auto, con la bomboletta spray sono state infatti danneggiate le recinzioni e i muretti delle villette adiacenti all’area nella quale erano parcheggiate le auto. Scoperto il danno, nella mattinata di sabato, sono stati allertati i carabinieri della stazione di Trebaseleghe e i soggetti coinvolti dal danno hanno deciso di procedere con una denuncia al momento contro ignoti, le forze dell’Arma non hanno potuto fare altro che constatare i danni e avviare le indagini, le quali, si spera, possano essere facilitate dalla presenza di alcune telecamere private delle abitazioni che hanno ripreso il misfatto. Il sindaco Scattolin rammaricato osserva come “I Carabinieri stanno avviando le indagini, auspichiamo che al più presto possa essere rintracciato e identificato il responsabile del danno, è un episodio che crea dispiacere”. Nel frattempo i soggetti colpiti hanno provveduto con fatica e con lavoro a rimuovere e ripulire le auto e i cancelli imbrattati. (s.v.)

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Massanzago Studenti si apprestano a prendere i bus e il sindaco Stefano Scattolin

Trasporto. Gli amministratori hanno previsto uno storno delle indennità per garantire il servizio

La giunta Mason dona 20 mila euro: “Serviranno a pagare lo scuolabus”

Si accende il dibattito sui fondi Pnnr destinati alla realizzazioen della nuova scuola di Ronchi. A questa scelta la minoranza in consiglio comunale si oppone. Le consigliere Ornella Bonutto, Luisa Peron e Maria Baggio respingono l’idea della giunta

Ventimila euro sono stati destinanti dalla giunta comunale guidata dal sindaco Cesare Mason per mantenere e garantire il trasporto scolastico comunale fino alla fine delle attività scolastiche, fino ossia a giungo. La promessa, fatta dal sindaco, sarà mantenuta stornando parte delle indennità dell’amministrazione per poter chiudere positivamente il bilancio del comune di Piombino Dese che, nella scorsa annata, ha particolarmente sofferto a causa dell’aumento dei costi dell’energia che già avevano portato alla riduzione di alcuni servizi pubblici, quali ad esempio lo spegnimento dei punti luce nel territorio del comune. L’amministrazione comunale esprime soddisfazione per l’impegno che la giunta stessa si era

presa nei confronti dei cittadini, assicurando così la possibilità di mantenere il traporto pubblico scolastico per la conclusione di questo anno scolastico. Sempre per quanto concerne il fronte scuola, il Comune di Piombino Dese è destinatario di una serie di fondi del Pnrr che l’amministrazione mira a destinare alla realizzazione di un nuovo plesso scolastico a Ronchi. A questa scelta la minoranza in consiglio comunale si oppone, le consigliere Ornella Bonutto, Luisa Peron e Maria Baggio che respingono l’idea della giunta Mason, osservando come il progetto appaia fuori scala e sentenziando come l’amministrazione non abbia preso in considerazione i rischi del progetto stesso. Infatti il passare dai 75 iscritti attuali

alla scuola materna di Ronchi ad una nuova struttura con 180 posti tra asilo e nido d’infanzia ci sembra, secondo la minoranza, una scelta sovradimensionata il comune di Piombino Dese. Per le consigliere della minoranza inoltre la struttura non terrebbe conto della futura natalità del territorio che appare, come dai dati, in evidente calo; mancherebbe inoltre, sempre secondo le tre consigliere, una valutazione dei costi e dei benefici dell’opera, senza considerazioni in merito alle necessità del paese. Viene inoltre evidenziata dalla minoranza la totale assenza di dialogo, anche in consiglio comunale, con le opposizioni, con i gruppi parrocchiali e con i cittadini.

“Nati per leggere”: successo per un marzo ricco di eventi

Una serie di interessanti appuntamenti, aperti alla cittadinanza, sono stati organizzati nel mese di marzo da parte della biblioteca di Piombino Dese, grazie alla sinergia tra biblioteca, amministrazione comunale e le bravissime volontarie del progetto “Nati per Leggere”. Sono stati infatti promossi una serie di appuntamenti che si sono svolti tra la biblioteca e il centro del Comune

di Piombino Dese. Sabato 4 marzo si è tenuto il “Mercatino del Libro usato” presso

il mercato di Piombino Dese, in collaborazione con la Pro Loco Piombinese. Domenica

5 marzo invece, presso l’Oratorio Don Bosco di Torreselle, si è svolta l’iniziativa “Come le amiche api... un tè in compagnia!”, un laboratorio di lettura ad alta voce. Sabato 11 marzo, in occasione della Festa del papà, in biblioteca si è tenuto un altro ciclo di letture ad alta voce così organizzate: 10.30-11.30: bambini 4- 6 anni, 16.3017.30: bambini 6-10 anni. (s.v.)

23 www.lapiazzaweb.it Piombino Dese
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Arma dei Carabinieri. Presenti i vertici provinciali e dell’Alta padovana insieme al comandante Costa

Sicurezza e prevenzione: i Carabinieri incontrano i sindaci del territorio

Un importante incontro si è svolto tra il comandante dei carabinieri della provincia di Padova, il colonnello Michele Cucuglielli, assieme al maggiore Andrea Pezzo, comandante della Compagnia di Cittadella e ai luogotenenti Costa e Vento, comandanti della stazione di Piombino Dese e San Martino di Lupari, i quali hanno incontrato e parlato con i sindaci dei Comuni che rientrano nella competenza territoriale delle due stazioni. Erano infatti presenti all’incontro: il sindaco del comune di Piombino Dese Cesare Mason, Manuela Marangon sindaca del comune di Loreggia, Nivo Fior sindaco del comune di San Martino di Lupari e Antonella Argenti, sindaca di Villa del Conte e presidente della Federazione dei comuni del Camposampierese. L’incontro tra il colonnello dei Carabinieri e i sindaci ha sicuramente rappresentato un momento di confronto e di dialogo multilivello attorno a numerosi temi che vanno dalla sicurezza

sociale, alla gestione e all’analisi dei fenomeni criminosi nel territorio, passando per l’inclusione sociale nonché all’elaborazione di strategie comuni e integrate per il sostegno e la tutela delle persone più fragili e vulnerabili; evidenziando inoltre come di-

Le Forze dell’Ordine hanno voluto incontrare i primi cittadini, tra questi anche il sindaco Cesare Mason, per mettere a punto insieme una strategia di intervento

fendersi dai tentativi di furto e di raggiro, promuovendo la prevenzione e la sensibilizzazione. Il dialogo tra carabinieri e amministratori locali ha portato ad evidenziare l’aumento dell’attività di prevenzione dei carabinieri che nello scorso anno ha visto un ampliamento delle pattuglie sul territorio dei comuni interessati e un aumento dei

mezzi e delle persone controllate. Il comandante provinciale ha altresì evidenziato come si registra un calo dei reati denunciati, rinnovando così l’impegno dei suoi uomini nella prevenzione e repressione dei reati nel territorio. Nell’ambito di questa attività si è altresì sottolineato il ruolo e l’attività dell’Arma a favore del dialogo e delle attività

di inclusione in particolare con la cittadinanza, con uno sguardo attento alle persone più fragili e alla coesione sociale. Su questo tema inoltre sono già stati sviluppati dei programmi in ambito scolastico per diffondere tra i giovani la cultura della legalità e affrontare le tematiche legate al disagio giovanile Tra le amministratrici e ammi-

Carnevale: successo per la sfilata di “maschere, mascherine, carretti e carrettini”

È andato in scena anche a Piombino Dese, nella piazza antistante alla sede del comune la festa di Carnevale della città. L’Associazione Piombinese Motori che si è occupata dell’organizzazione dell’evento in occasione del carnevale, con il patrocinio del Comune, ha promosso un’iniziativa di aggregazione che ha coinvolto bambine e bambini ma anche adulti; è stato infatti un momento di divertimento e di festa nel paese di Piombino Dese. La sfilata di “Maschere, mascherine, carretti e carretti-

ni” è andata in scena a partire dalle 14.30 in piazza Andrea Palladio. L’iniziativa promuoveva la partecipazione della cittadinanza attraverso la creazione, con mezzi come passeggini, carretti o carriole e di tutto ciò che può essere spinto a mano, di un carro o carretto. Sono stati inoltre creati dei premi per le maschere più belle, per i gruppi mascherati più numerosi e simpatici. A rendere più dolce l’iniziativa è altresì stata la presenza di bevande calde e crostoli per tutti i partecipanti. (s.v.)

nistratori e i membri dell’Arma dei Carabinieri l’obiettivo è fare squadra e collaborare nell’interesse del miglior benessere per la cittadinanza e per i territori, apprezzamento e soddisfazione è stato espresso da parte dei sindaci per l’attività dei comandi territoriali dei Carabinieri.

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I Carabinieri di Piombino Dese Il sindaco Cesare Mason

Associazioni. Tante le proposte e le iniziative per festeggiare mezzo secolo di

presenza

La Proloco taglia il traguardo dei cinquanta anni di attività

“Per la Proloco di Trebaseleghe è l’anno dei cinquant’anni di attività e, per l’occasione, abbiamo preparato una serie di incontri per i nostri cittadini di Trebaseleghe” anticipano il presidente della Proloco Giampietro Gheno e Giulio Bosello, consigliere delegato.

Una serie di proposte finalizzate, alla valorizzazione della storia, della cultura e delle colture del territorio alla quale la proloco si rivolge rinnovando l’impegno che continuerà a rispondere con entusiasmo ad associazioni o a gruppi sociali che le chiederanno la collaborazione per organizzare manifestazioni, mettendo a disposizione, ad esempio, la possibilità di avere adeguate strutture mobili a costi favorevoli.

“Stiamo lavorando per alcune iniziative concrete, che rafforzeranno ulteriormente la nostra presenza, sempre che si riesca a trovare spazi adeguati”, commentano Giampietro Gheno e Giulio Bosello, facendo riferimento a quanto si è discusso nel recente consiglio direttivo, in cui è stato messo a punto il programma per l’anno corrente. La maggiore attenzione sarà dedicata al “Cinquantenario”. È in fase di ultimazione un volume in cui saranno ricostruiti i principali eventi della Proloco, che negli anni settanta e ottanta ha vissuti momenti di grande splendore, arrivando ad avere oltre 800 soci. Tra le iniziative in programma ci

saranno una serie di incontri di educazione civica e di conoscenza della realtà locale (culturale, folcloristica, economica, amministrativa) con la partecipazione di relatori ad hoc.

Si sta addirittura valutando, in particolare, una iniziativa finalizzata a “riscoprire” un prodotto della tradizione locale attraverso un concorso e assaggi. I dettagli per ora non sono stati forniti, ma quello che si sa è che sono già stati fatti passi concreti per verificare gli aspetti organizzativi e costi, confrontandosi per lo più con l’esperienza che la proloco negli anni ha acquisito anche in altre occasioni.

Ci sarà, inoltre, sulla giornata del dialetto e delle lingue locali,

Piombino Dese, Sipario Aperto:

Rebecca vola a New York e Sabrina a Monaco

Continuano le attività, a partire dai più grandi fino agli adulti di Sipario Aperto la scuola di Danza, Musica e Teatro di Piombino

Dese diretta da Laura Cecchin e Fabrizio.

Tante le soddisfazioni, i traguardi e i riconoscimenti raggiunto. Tra questi la notizia che Rebecca Rizzo, 17 anni, questa estate andrà a New York all’Accademia Joffrey Ballett School poiché ha vinto una prestigiosa borsa di studio e studierà con i più grandi performer di Broadway. E poi, grande risultato per Sabrina

Hyseni, 16 anni, è stata ammessa alla Bavaria Ballett Academy a Monaco di Baviera diretta da Alen Bottaini.

La scuola ha ottenuto, inoltre, numerosi riconoscimenti in questi mesi in concorsi a Milano, Roma, Firenze. “Segno che il lavoro e la costanza ripagano sempre afferma la direttrice della scuola Laura Cecchetto - , soprattutto se coadiuvati da un team di insegnanti di altissimo livello e che non perdono la passione per ciò che fanno, crescere degli artisti”.

che la proloco nazionale indice da alcuni anni. L’obiettivo è far scoprire aspetti singolari del linguaggio locale, collegato con tradizioni, usi, costumi tipici del territorio. Non è escluso che nel 2024 si possa arrivare anche a una pubblicazione, sempre che si possa disporre delle necessarie risorse.

“Un programma semplice ma innovativo, fatto di cose concrete, semplici e fattibili, non velleitario, perché – sottolineano Giampiero Gheno e Giulio Bosello –sono ben chiari gli spazi, dentro i quali è concesso di muoversi, e le possibilità relazionali e operative”.

È in fase di ultimazione un volume in cui saranno ricostruiti i principali eventi della Proloco, che negli anni settanta e ottanta ha vissuti momenti di grande splendore, arrivando ad avere oltre 800 soci

25 www.lapiazzaweb.it Elezioni PER INFORMAZIONI: tel. 049 8704884 info@givemotions.it Elezioni Amministrative 14 - 15 Maggio 2023 ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le Elezioni amministrative del 14-15 Maggio 2023 messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
- Piombino Dese
Sopra, Rebecca Rizzo - sotto, Sabrina Hyseni
Trebaseleghe
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L’intervista. Flavio Frasson è presidente di una delle multiutility a proprietà pubblica più grandi del Veneto

Etra Spa: innovazione e sviluppo al servizio del territorio

“La solidità e la visione dell’azienda ci permettono di fare rete con autorevolezza a livello regionale nei diversi network tra cui Rete Ambiente Veneto, di cui sono Presidente, e Viveracqua e Confservizi Veneto, dove Etra è nel Consiglio direttivo. È stato fatto un importante passo in avanti nel riunire insieme le varie aziende del settore che dialogano e si confrontano sul futuro sostenibile”

Settanta Comuni soci tra Padova, Treviso e Vicenza, oltre mille dipendenti, un bilancio da circa 175 milioni di euro di ricavi nel 2022 e investimenti per 75 milioni in nuove reti, servizi e adeguamento degli impianti. Questa la fotografia di Etra Spa, una delle multiutility a totale proprietà pubblica più grandi del Veneto. La sua forza, sottolinea il presidente del Consiglio di gestione, Flavio Frasson, sta nell’essere ”globale” e “locale”, con una visione improntata alla crescita sostenibile che punta su innovazione e sviluppo economico e sociale a servizio del territorio. Un’area vasta anche a livello geografico che, attraverso i propri rappresentanti vale a dire Comuni e Consiglio di Bacino Brenta, ha affidato ad Etra compiti essenziali per le comunità: gestione del servizio idrico integrato e dei rifiuti. Presidente Frasson, Etra vanta conti in ordine, un piano di investimenti ingente, progetti lungimiranti. Quali le ricadute concrete di una buona salute economico-finanziaria?

«Un bilancio solido come quello chiuso a fine 2022 non può che produrre effetti positivi sui nostri soci, i Comuni, e prima ancora sugli utenti. La prima ricaduta è proprio sul territorio: il valore economico generato e distribuito è, infatti, del 75% sul territorio regionale e, di questo, il 45% è nelle province di Padova e Vicenza. Per il servizio idrico integrato in-

vestiamo 91 euro pro capite, un dato estremamente positivo se si confronta con la media italiana dei gestori, ferma a 50,8 euro secondo la statistica dell’ultimo Blue Book».

I cittadini, però, fanno i conti con il caro bollette. Come si traduce, nel concreto, l’attenzione per il territorio?

«L’efficienza e la politica virtuosa di bilancio hanno un altro grande pregio di cui sono orgoglioso: ci permettono di mantenere le bollette più basse del Veneto e tra le più basse in Italia. A dirlo non è Etra, ma le statistiche pubblicate sempre dal Blue Book e da Legambiente. Da queste comparazioni risulta che il costo medio annuo del Servizio Ambientale Integrato di Etra, infatti, è di 181 euro (per un’utenza domestica di 3 componenti con una superficie imponibile di 100 mq dati 2022) contro una media italiana di 318 euro (dati 2021), mentre il costo medio del Servizio Idrico è di 298 euro (per un consumo di 150 mc annui), contro una media italiana di 317 euro (dati 2021)».

Eppure puntualmente arrivano lamentele su tariffe e modalità di raccolta.

«Arrivano tutti i giorni, ma al destinatario sbagliato. L’osservazione mi dà l’opportunità di spiegare che non è Etra a decidere come fare il servizio o quanto farlo pagare. Noi ci occupiamo esclusivamente della gestione dei servizi.

Le scelte in materia di tariffazio-

ne e di modalità di raccolta vengono stabilite dal Bacino Brenta per l’idrico e per i rifiuti che sono i nostri Enti di regolazione di secondo livello, dopo Arera a livello nazionale. Etra, dunque, è il gestore del servizio, il nostro compito è quello di attuare politiche già decise dai sindaci all’interno di un bacino che, a livello geografico, corrisponde al territorio di competenza di Etra».

Scelte di campo che continuano a dare risultati positivi non solo a livello locale.

«La solidità e la visione di Etra ci permettono di fare rete con autorevolezza a livello regionale nei diversi network tra cui Rete Ambiente Veneto (che serve 423 comuni del Veneto e raggruppa le sei maggiori aziende pubbliche del settore), di cui sono Presidente, e Viveracqua e Confservizi Veneto, dove Etra è nel Consiglio direttivo. È stato fatto un importante passo in avanti nel riunire insieme le varie aziende del settore che dialogano e si confrontano sul futuro sostenibile. Etra è, poi, impegnata in numerose collaborazioni a livello internazionale nel campo della migliore gestione e tutela dell’acqua e del ciclo dei rifiuti». Tanti i progetti in campo, altrettante le sfide. Quali le più importanti?

«Al primo posto metterei la sostenibilità energetica, una delle sfide che ci vede impegnati a più livelli e per svariate ragioni sotto gli occhi di tutti, a partire dai costi schizzati

alle stelle. Anche Etra ha dovuto farne i conti: nel 2019 i costi per l’energia ammontavano a 9 milioni euro, lo scorso anno siamo arrivati a 22 milioni. Vorremmo, invece, investire per essere a fianco dei Comuni nella realizzazione di comunità energetiche». Come state operando in questo settore?

«Abbiamo grandissimi spazi sui quali poter installare, ad esempio, impianti fotovoltaici, a cominciare dai nostri grandi “poli ambientali” di Asiago, Bassano del Grappa, Camposampiero e Rubano. L’autoproduzione di energia elettrica è una delle “armi” che abbiamo per contenere il costo delle bollette». Qualche mese fa è stato immesso il primo metro cubo di biometano da autotrazione.

«È un altro traguardo raggiunto. Il biometano, di alta qualità, è prodotto dal biogas dell’impianto di trattamento di rifiuti di Bassano del Grappa. Dal trattamento del rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata è possibile ottenere due prodotti molto utili: il compost e il biogas che, ulteriormente “purificato” è trasformato in biometano. Il vantaggio è quello di ottenere un combustibile per autotrazione, davvero ecologico e non di origine fossile come il gas naturale. Abbiamo un parco di 800 automezzi e alimentarli in maniera autonoma potrebbe ridurre i costi. Sempre sul fronte energia, Etra possiede, con altre società, Etra Energia, una parte-

cipata attraverso la quale forniamo ai cittadini gas ed elettricità. Mi piacerebbe riuscire a offrirli ai nostri cittadini a prezzi concorrenziali».

Presidente, qual è la sua visione di Etra per il futuro?

«Il sogno è che Etra continui a dare risposte al pubblico, al privato, ma anche alle aziende del territorio. Mi piacerebbe vedere Etra proiettata in una dimensione regionale con un ruolo centrale e strategico come quello che le spetta di diritto visti i risultati raggiunti e le risorse messe in campo. Stiamo lavorando a un cambio di passo: il superamento del sistema duale della governance e la scelta di diventare una società benefit vanno in tale direzione, secondo è un preciso impegno assunto nei confronti dei sindaci. Un salto di qualità che permetterà di dare risposte alle problematiche del territorio non più secondo una vision rigidamente o solamente aziendale, bensì finalmente allargata ad un orizzonte che dal territorio ne raccoglie le istanze restituendo quel valore economico, e insieme, sociale e culturale, che fa davvero grandi le comunità». (g.b.)

26 www.lapiazzaweb.it Territorio
Flavio Frasson

Ormai l’ipotesi sta diventando una pista d’atterraggio del dibattito politico, peraltro così sgombra da far prevedere che l’aereo delle buone intenzioni plani in sicurezza e in (relativamente) poco tempo. L’idea è quella del terzo mandato per i governatori, argomento che interessa da vicino il Veneto, visto che Luca Zaia terminerà il suo compito nel 2025. Ma davvero lo concluderà? Sarebbe il terzo mandato, che in verità è il quarto perché Zaia presidente lo è diventato nel 2010. E, a voler essere precisi, è in giunta dal 2005, quando era vicepresidente di Giancarlo Galan, non proprio un incarico da niente. Era l’anno, il 2005, quando i consiglieri della Lega, per fare sentire la propria forza, alla seduta inaugurale entrarono volutamente insieme, in leggero ritardo e facendo perfino rumore. Volevano fare capire che erano ben vivi nel Veneto in cui

#Regione

Il Punto Quarto potere

Forza Italia aveva ottenuto il 22% mentre la Lega era rimasta al 14%. Insomma, un po’ orgogliosi e un po’ arroganti. Cinque anni dopo, nel 2010, i risultati sarebbero stati opposti: Lega al 35% mentre il Pdl, l’evoluzione di Forza Italia, al 24%. Iniziava l’era di Zaia, eletto governatore con il 60% dei voti quando nel 2005, Berlusconi imperante, Galan aveva ottenuto “appena” il 50%. Il resto è cronaca, vale a dire le due riconferme di Zaia del 2015 e del 2020,

quest’ultima con la percentuale stellare del 77%. Ha ragione Crozza: non è un’elezione, il Veneto è un principato, un sultanato.

E il futuro? Niente di più facile che sia Zaia a succedere a se stesso. È vero che l’eurodeputato Variati ha bocciato questa idea, ma la pensano così nel Pd del Veneto non in tutta Italia. I democratici, infatti, hanno molto a cuore la rielezione di Vincenzo De Luca in Campania. Quindi, uno a me e uno a te, tra destra e sinistra

è assai probabile che si trovi un accordo per abolire quella norma che impedisce ai governatori di candidarsi per un terzo mandato, norma che appunto è scattata dopo il primo quinquennio di Zaia e che lo porterebbe al quarto incarico da governatore.

L’unico ostacolo su questa strada è Fratelli d’Italia che vorrebbe mettere la sua bandiera sulla prestigiosa poltrona, visto che anche nel Veneto supera abbondantemente il 30 per cento. Ma, fanno notare a Roma, qualcosa agli alleati i Fratelli devono pur concederla, mentre Luca De Carlo, senatore e timoniere veneto di FdI nelle dichiarazioni ufficiali ha spiegato: “Noi siamo assolutamente favorevoli all'eliminazione del tetto dei mandati perché sono i cittadini che devono poter scegliere. Valuteranno i partiti e i candidati il da farsi”.

Autonomia, la parola passa al Parlamento

Intanto Ciambetti incontra il ministro Calderoli: “Coinvolgere anche i Consigli regionali sui processi decisionali”

Altri due passi avanti sulla strada dell’autonoma differenziata, che a metà marzo ha incassato il via libera definitivo dal Consiglio dei Ministri. Ma il cammino è ancora lungo e non privo di incognite, adesso che la palla passa al Parlamento. E si sa quanto l’Aula possa rivelarsi insidiosa anche per progetti che godono di un ampio consenso e per riforme che sembrano mettere tutti d’accordo. Intanto il disegno di legge che porta il nome di Roberto Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie, ha fatto importanti passi avanti nel giro di pochi. L’ultimo in ordine di tempo è l’approvazione definitiva del disegno di legge dal Consiglio dei Ministri. Una decina di giorni prima era arrivato il via libera da parte della Conferenza delle Regioni e dalla Conferenza

Unificata, aprendo di fatto il confronto parlamentare sul percorso di autonomia differenziata. Il governatore veneto Luca Zaia non può che compiacersi: “Con alto senso di responsabilità e volontà

di inclusione porteremo avanti questo progetto, ascoltando tutti, consapevoli che questa è una scelta di modernità. Adesso serve che prosegua con efficacia il lavoro per LEP, i livelli essenziali delle prestazioni. Dovrà continuare l’impegno di tutti anche nel far capire che l’autonomia non spacca certo il Paese, né impoverisce qualcuno, ma è una grande opportunità per tutti i territori”.

Zaia si spiega meglio e aggiunge: “Prende sempre più forma il progetto per dare compimento al dettato costituzionale. L'autonomia, infatti, è prevista dalla Costituzione ed è la chiave per un profilo di modernità, di efficienza e di modernità dell'amministrazione della cosa pubblica che avrà quella ricaduta positiva attesa dai cittadini. Il centralismo è l'equa divisione del malessere, l'autonomia è l'equa divisione del benessere. Questa Italia a due velocità deve finire e le regioni devono essere tutte messe nelle condizioni di dare servizi e risposte ai loro cittadini”.

Detto questo il presidente del Veneto si rivolge anche alle quattro Regioni che invece avevano espresso parere contrario: Campania, Puglia, Emilia Romagna e Toscana: “Rispetto la scelta: hanno fatto dei distinguo ma, è da notare, che non si sono pronunciate contro l’autonomia, lamentandosi più che altro delle modalità. Da parte nostra c’è soddisfazione ma colgo anche un grande senso di responsabilità da parte di tutti noi e del ministro Calderoli a cui va il mio ringraziamento per l’impegno che continua a dimostrare.

Da parte nostra c’è la volontà di vedere riconosciuto fino in fondo che questo è un progetto serio, che non spacca l’Italia e darà opportunità a tutti, anche a quella foresta che cresce e che non ha ancora voce”.

Di autonomia hanno parlato anche i presidenti dei consigli regionali in occasione dell’incontro a Roma con il ministro Calderoli. “Il confronto con gli enti territoriali è sempre proficuo, - ha dichiarato - sull’autonomia c’è coinvolgimento e attenzione” ha dichiarato il ministro. “È stato un incontro

costruttivo e molto utile - ha sottolineato il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti - abbiamo apprezzato la concretezza del ministro. Abbiamo concordato su come la natura del processo decisionale, connesso all’esercizio di più ampie funzioni delegate alle Regioni, debba coinvolgere anche il rispettivo Consiglio regionale e abbiamo auspicato che il Ministro possa farsi portavoce di questa sensibilità in Parlamento, quando avranno luogo le audizioni dei soggetti istituzionali deputati”.

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La riforma. Dopo il via libera del progetto da Consiglio dei Ministri e Conferenza delle Regioni
Luca Zaia Roberto Ciambetti

Dopo le primarie. Il segretario regionale Andrea Martella traccia la rotta

“Un Pd più forte per un Veneto che ha intenzione di voltare pagina”

Si sono concluse le Primarie del Partito Democratico con l'affermazione nazionale di Elly Shlein e il Veneto, in questo senso, non ha fatto eccezione tributando alla neo-segretaria un'affermazione molto netta percentualmente superiore alla media nazionale.

Uno sforzo organizzativo importante che ha visto allestire nella Regione oltre 400 seggi che hanno consentito a migliaia di militanti e simpatizzanti di esprimersi, nonostante anche condizioni meteo non agevoli, prova di attaccamento e grande attenzione verso la nostra forza politica.

“Abbiamo dato una grande prova di partecipazione – commenta il segretario regionale, Andrea Martella – grazie all'immane lavoro di centinaia di militanti che sono riusciti a garantire che tutto si svolgesse al meglio e in modo capillare. Siamo una grande co-

munità. Non c'è nessun’altra forza politica che si apre all'esterno così tanto, che ascolta i simpatizzanti e che può contare su di una militanza così preparata e disponibile.”

“La vittoria di Elly Shlein – continua – rappresenta certamente una richiesta, che viene dalla base, molto forte di impegno e cambiamento. I cittadini, i nostri elettori, i nostri iscritti ci hanno detto in modo molto chiaro che dobbiamo tornare tra le persone, nei luoghi del lavoro, nelle periferie, ci hanno richiamato al dovere di rappresentare, in primo luogo, chi vive condizioni di difficoltà, chi fatica. Non un partito chiuso, ma capace di tornare alle radici profonde dei suoi valori e del nostro Paese coniugando le esigenze di chi produce lavoro e benessere con quelle di chi ha il diritto di averlo un lavoro e di poter contare su di una retribuzione adeguata, sicura e

al passo con i tempi. Sono ancora troppe le persone che pur lavorando non hanno diritti, non hanno sicurezze, non hanno un reddito sufficiente per affrontare con tranquillità le proprie vite.”

“In Veneto – spiega Martella – in questo anno abbiamo compiuto dei passi importanti, ci siamo rinforzati e affrontiamo con fiducia la tornata elettorale che ci vedrà protagonisti il prossimo 14 e 15 maggio con le nostre e i nostri candidati e con le nostre idee e programmi. Il rinnovamento che l'elezione di Elly Shlein ha avviato nel partito e sulla scena politica italiana, ne siamo certi, avrà riflessi anche nella nostra Regione nella quale lo strapotere della Lega, dati alla mano, appare ormai al tramonto e quello di Fratelli d'Italia non sembra in grado, affidandosi al solo traino nazionale di Giorgia Meloni, poterlo sostituire. Del resto tocchiamo tutti con mano l'incapa-

cità che oggi ha la Regione Veneto di garantire le giuste risposte ai cittadini, di far crescere il nostro territorio, di proporsi sulla scena nazionale ed europea, di sostenere chi ha più bisogno, di governare i processi di transizione economici e sociali.”

“Noi siamo in campo – conclude il segretario regionale del Pd –con quattro caposaldi essenziali: Sanità Pubblica, efficiente, accessibile e veloce; scuola pubblica per tutti nella quale il ruolo degli insegnanti sia realmente valorizzato e gli studenti possano trovare tutti gli strumenti per aprirsi al meglio al mondo; transizione ecologica, sostenibilità, energie rinnovabili e rivoluzione green; sviluppo e produzione per sostenere i lavoratori e le nostre imprese. Ma prima di tutto dobbiamo restituire centralità alle persone e alle comunità, perché paradossalmente questa destra sul territorio ha accentrato e po-

Sanità. La proposta di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale ha depositato una Mozione in Regione sul tema dell’età della pensione obbligatoria per i medici.

“È importante che la Regione, si attivi perché ai professionisti vicini alla pensione venga data la possibilità, su base volontaria, anche una volta raggiunta l’età pensionabile, di rimanere in servizio fino ai

larizzato tutto sull’uomo solo al comando. È un'agenda importante che dobbiamo ampliare per coinvolgere quante più energie è possibile. Siamo certi che ci sia la possibilità di cambiare, di innovare il nostro territorio, di riavvicinare decisamente i cittadini alla politica: noi abbiamo iniziato organizzando un importante seminario con documenti e piattaforme che adesso svilupperemo e con il nostro congresso. Siamo consapevoli di come sia solo il primo passo.”

i medici vicini alla pensione per formare i giovani”

72 anni con compiti di formazione rivolta ai neo laureati.

L’inserimento nel mondo di lavoro del medico è articolato e richiede dopo la laurea un corso di specializzazione che varia da 4 a 6 anni a seconda del settore prescelto. Proprio per questo penso sia opportuno non disperdere questo patrimonio di esperienza e conoscenze; inoltre l’interazione

tra professionisti affermati e giovani neo laureati potrebbe rendere maggiormente attrattiva, per questi ultimi, la permanenza all’interno del servizio pubblico.

Per questo ho depositato una mozione con la quale chiedo alla Regione di farsi parte attiva nel chiedere al Governo che si individuino percorsi per rendere attrattiva la permanenza in servizio dei medi-

ci in età pensionabile in servizio presso l’azienda Ospedale-Università di Padova con funzioni di didattica a favore delle nuove generazioni di medici.

Questo percorso permetterebbe quel passaggio di competenze e quella protezione formativa che i medici più esperti potrebbero offrire ai medici di più recente nomina”

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“Nessun’altra forza politica si apre all’esterno così tanto e sa ascoltare la richiesta di cambiamento, siamo in campo su sanità, scuola, transizione ecologica e sviluppo”
“Impieghiamo

Emergenza siccità. Inaugurato il primo stralcio del Leb, che preleva le acque dell’Adige

Il canale artificiale che disseterà le campagne

A“dissetare” la campagna veneta alle prese con la siccità ci penserà un canale artificiale lungo 48 chilometri, che permetterà, una volta completato, di distribuire acqua irrigua su 350 mila ettari tra le province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. E’ il Leb (Lessino Euganeo Berico, dal nome dei territori attraversati), la prima opera irrigua finanziata dal Pnrr con 20 milioni di euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 33 che permetteranno di completare entro il 2025 i primi due stralci da quasi 13 chilometri e risparmiare circa 120 milioni di metri cubi d’acqua, risorsa sempre più preziosa. Una volta completato il canale sarà lungo 48 chilometri, in parte a cielo aperto (16,25 km) ed in parte in condotto sotterraneo (27,7 km).

Preleva le acque del fiume Adige, a Belfiore, e nel suo percorso si dirama in un fitto sistema idraulico a beneficio di un comprensorio di 350mila ettari di campagne, di cui 90mila ettari irrigui, nelle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. A tagliare il nastro il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini ed il presidente

della Regione Luca Zaia, che non hanno mancato di sottolineare quanto sia sentito questo intervento in tempi crisi climatica.

Il Leb è nato dalla volontà di tre consorzi di bonifica veneti per gestire al meglio l’acqua per l’irrigazione delle campagne: Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (VR), Adige Euganeo di Este (PD) e

il Bacchiglione con sede a Padova. Il presidente Moreno Cavazza ha sottolineato: “Siamo arrivati alla conclusione del cantiere in anticipo rispetto alle previsioni progettuali, nell’imminenza della riapertura delle paratoie e dell’avvio della stagione irrigua 2023. Abbiamo ottimizzato un’infrastruttura esistente e fondamentale per la nostra regione. A questo impegno si aggiunge il progetto di ricerca e sperimentazione sviluppato dal Consorzio con le Università di Verona e Padova sempre volto all’ottimizzazione dell’acqua irrigua nelle campagne. L’attività sperimentale si sta orientando anche

nella valutazione di fattibilità delle potenzialità energetiche dell’infrastruttura Leb sia sotto il profilo fotovoltaico che di micro-idroelettrico”.

Zaia, che di lì a pochi giorni avrebbe annunciato la necessità di razionalizzare l’acqua in tutta la regione, ha aggiunto: “E’ un grande intervento e un modello di eccellenza del Veneto che andrà a interessare una vasta zona di quasi 100mila ettari. È fondamentale dare l’avvio a quello che ho definito il piano Marshall per l’acqua. Bisogna investire sulla rete irrigua per efficientare la distribuzione della risorsa”. Un plauso anche da Salvini, che ha sottolineato la necessità di una nuova coscienza idrica e una nuova politica dell’acqua, risorsa che ormai è oro. In Italia conteniamo solo l’11% dell’acqua piovana. Ho chiesto intanto

risorse per un miliardo di euro per realizzare e chiudere alcuni piccoli invasi e dighe. Occorrerà una nuova coscienza ambientale superando le politiche dei no perché l’acqua è vita e non possiamo più permetterci di disperderla”. “L’importanza di questo canale - ha spiegato Francesco Cazzaro, presidente veneto dell’Anbi, che riunisce tutti i consorzi di bonifica, - risiede nell’essenza stessa dell’uso dell’acqua. Dove c’è acqua, c’è resilienza al cambiamento climatico, c’è produzione agricola di qualità, c’è vita, c’è collaborazione, cooperazione per gli obiettivi comuni, tenuta del tessuto non solo infrastrutturale ma anche sociale ed economico del territorio. Oggi il Leb rende concreta una parola che usiamo spesso senza magari ricordarne appieno il significato: sostenibilità”.

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Salvini e Zaia all’inaugurazione della prima opera irrigua finanziata con i fondi del Pnrr, due anni per completare il tratto iniziale
Matteo Salvini con Luca Zaia all’inaugurazione del Leb

L’intervista. Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova

“La nostra agricoltura traina l’economia va difesa da calamità e concorrenza sleale”

L’ agricoltura in Veneto è patrimonio culturale, un’eccellenza. I numeri: il settore primario nel 2022 valeva 7,7 miliardi di euro, un dato che colloca il territorio al secondo posto tra le regioni italiane per produzione. Il Veneto è inoltre al terzo posto in Europa per l’export di vino, dietro Francia e Spagna, con oltre 2.700 milioni di euro. Ne parliamo con Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova. Dopo la pandemia, l’invasione della cimice asiatica, i rincari dovuti alla guerra, il comparto appare in ripresa. Possiamo essere fiduciosi?

“Abbiamo quasi superato i 10 miliardi di export e siamo primi in alcuni prodotti, non solo il pomodoro, ma anche l’uva, il kiwi, e secondi con altri, come le mele e le angurie. Questa è stata una buona annata per le rese produttive, però venivamo da anni di continue emergenze, dal ghiaccio, alla cimice, e ora la guerra in Ucraina e i rincari. Tutto questo ha portato a raddoppiare i

costi purtroppo. Quindi ragionare sulla filiera nel suo complesso è fondamentale per dare anche un po’ di reddito ai nostri agricoltori e cercare di superare il gap logistico rispetto ad altri paesi europei come la Spagna. Ora c’è il Pnrr, un’opportunità per recuperare terreno. E l’altro mio auspicio è che anche nel mondo dell’ortofrutta, che ne-

gli anni è sempre stato molto frammentato, si cerchi di far squadra; di unirsi con i vari elementi per dare delle risposte”. Quanto incide la concorrenza delle produzioni straniere?

“La concorrenza sleale è data da vari fattori: una su tutte è la mancanza della reciprocità. Cioè non usiamo le stesse armi in tutti i paesi, non abbiamo le stesse regole. Poi però ci sono anche altre barriere, come quelle commerciali che vengono messe alla faccia del libero scambio. Un esempio su tutti è la pera, che noi non possiamo esportare in Cina perché ci mancano delle autorizzazioni, mentre i cinesi possono portare qui le loro. E poi c’è tutta la concorrenza sleale data dall’italian sounding che ci porta via più di 120 miliardi. Vogliono sottrarre valore alle nostre imprese, ai nostri prodotti, usando i nostri nomi, che evocano eccellenze, valori e territori. Questa è una telenovela infinita. Speriamo che si arrivi a un punto”.

Agricoltura non è soltanto produrre cibo, ma è anche risposta sul piano ambientale. Coldiretti Padova ha da poco promosso un evento importante: “Valorizzare per non Sprecare”, dedicato proprio alla sensibilizzazione sulle iniziative anti-spreco in ambito alimentare.

“È stato un bel momento, a Padova, organizzato tra l’altro dalla fondazione Nero Pasini per i 140 anni delle Cucine Economiche Popolari. La migliore economia circolare è tornare a quello che si faceva un tempo, a quello che insegnavano i nonni, nel creare i cibi, anche nella modalità di cottura e nelle varie ricette tipiche. Allo stesso tempo va valorizzata la vendita diretta, grazie alla capillarità dei nostri mercati di Campagna Amica, per due ragioni; da un lato si spreca meno cibo, perché essendo più fresco si rischia meno di scartarlo, dall’altro lato si inquina meno riducendo la percorrenza dei prodotti. Detto ciò,

però dobbiamo anche dare risposta a quella parte delle aziende che vengono alla Gdo, ai mercati all’ingrosso e guardano all’export. Serve un lavoro di squadra, non solo da parte della produzionenel cercare di utilizzare al meglio per sprecare meno - e della distribuzione, ma anche dei cittadini”.

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Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova ASCOLTA QUI L'INTERVISTA

Risparmio e qualità: un binomio possibile anche nel carrello della spesa

Tra inflazione, rialzo dei prezzi e carrello della spesa sempre più caro le famiglie italiane si trovano a fronteggiare una perdita del proprio potere d’acquisto. In questo contesto tutte le insegne della GDO hanno attivato iniziative e promozioni per sostenere le famiglie italiane, offrendo la possibilità di fare la spesa a prezzi convenienti, senza rinunciare alla qualità.

E questo è anche l’impegno di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia: contro i rincari sugli scaffali dei punti vendita dell’abete è da sempre presente la linea di prodotti a marchio S-Budget, un paniere completo di 500 prodotti, alimentari e non, come pasta, farina, burro, surgelati, prodotti per l’igiene della casa che, oltre a garantire un risparmio medio del 30% sul carrello, consente di effettuare una spesa completa a meno di 15 euro. Caratteristica fondamentale di S-Budget è proprio quella di essere una linea di primo prezzo che alla convenienza abbina elevati standard di qualità, garantita dai severi controlli applicati a tutta la filiera, dalla selezione delle materie prime,

alla loro lavorazione fino alle fasi di confezionamento e distribuzione.

S-Budget è un marchio esclusivo di Aspiag Service Despar, sviluppato in collaborazione con le organizzazioni SPAR di Austria, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca e Croazia, appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui Aspiag Service fa parte. E proprio la partnership internazionale è la ragione della sua convenienza: i grandi volumi

prodotti a livello internazionale consentono infatti un notevole risparmio di costi a cui concorre anche l’immagine della linea e il packaging volutamente semplici per non pesare sul prezzo finale.

Il marchio S-Budget è stato ideato e realizzato da SPAR Austria, casa madre di Aspiag Service, nel 2007, ed è stato poi sviluppato in Italia nel 2008 partendo dei generi di prima necessità.

Oggi rappresenta in termini di

Filiera ed economie di scala, la ricetta per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie

fatturato il quarto brand dei prodotti a marchio Aspiag, con una crescita costante che ha registrato nel 2022 un +20% rispetto all’anno precedente. L’obiettivo è quello di arrivare a coprire tutti i bisogni del cliente, presidiando tutte le famiglie merceologiche: un progetto a cui Aspiag Service Despar sta lavorando intensamente e che nel 2023 vedrà il lancio di 200 nuovi prodotti.

Che rapporto c’è tra “primo prezzo” e qualità? Spesso questi concetti sono visti in antitesi l’uno con l’altro; è davvero così? Sicuramente il primo prezzo può essere associato da alcuni consumatori ad un concetto che risponde all’equazione “prezzo basso=qualità bassa”, ma ovviamente l’argomento non può essere ridotto a questa semplificazione. Tra i “primi prezzi” troviamo prodotti differenti, con qualità differente, esattamente come nei prodotti delle altre gamme. Ogni prodotto presente nei nostri su-

permercati, compresa la nostra linea di primo prezzo S-Budget risponde a standard qualitativi determinati e obbligatori. La convenienza è sicuramente il valore fondamentale, ma allo stesso tempo S-Budget è una scelta sicura e garantita grazie agli accurati controlli effettuati sulla filiera: dalla selezione delle materie prime, alla loro lavorazione fino alle fasi di confezionamento e distribuzione.

Posto che la qualità del prodotto rimane ottimale, quali fattori incidono nella riduzione del prezzo al cliente dei prodotti SBudget?

Con la nostra linea di primo prezzo S-Budget abbiamo potuto garantire ai consumatori ottimi livelli di qualità agendo su fattori “esterni” al prodotto, come ad esempio la grammatura del packaging o l’importante logica delle economie di scala. Facen-

do Aspiag Service Despar parte di un Gruppo Internazionale, ed essendo questo progetto nato dalla nostra Casa Madre Spar Austria (e da qui sveliamo il significato della “S” di S-Budget, che in tedesco significa “Sparen”, ossia risparmio), sicuramente l’abbattimento dei costi dato dalla produzione di elevate quantità è stato uno dei fattori essenziali che ha permesso di portare al consumatore prodotti che, pur essendo qualitativamente ottimali, risultano appartenere alla fascia del “primo prezzo”.

In che modo garantite qualità e sicurezza dei prodotti S-Budget?

Ci tengo a fare una premessa: quando parliamo di sicurezza dobbiamo fare molta attenzione. La sicurezza è infatti garantita per tutti gli alimenti da un requisito legislativo e, di conseguenza, non potrà mai venire meno in nessuna delle diverse

linee di prodotto. Per quanto riguarda la qualità invece, oltre a quanto già detto, essa viene sempre garantita grazie, ad esempio, all’utilizzo di specifici capitolati di fornitura adottati da Aspiag Service Despar per tutti i suoi fornitori, dal monitoraggio analitico realizzato dagli uffici qualità e dai diversi audit svolti in sede dei produttori.

Nonostante i dati dell’Istat sui prezzi al consumo a febbraio diano un primo segnale di un rallentamento dell’aumento generalizzato dell’inflazione, permane un sentimento diffuso di incertezza e servirà ancora parecchio tempo per smorzare gli effetti dell’aumento dei prezzi che rappresenta una delle preoccupazioni principali delle famiglie italiane con conseguenze inevitabili anche sui comportamenti e le abitudini d’acquisto. Sostenere il potere d’acquisto e fornire un aiuto concreto alle famiglie contro il caro prezzi è allora una priorità su cui anche Aspiag Service Despar ha lavorato intensamente per non trasferire completamente i rincari sul cliente finale. Per questo abbiamo scelto di offrire ai nostri clienti la possibilità di fare la spesa a prezzi convenienti senza rinunciare alla qualità impegnandoci, insieme ai nostri fornitori, per sostenere le comunità e le persone, anche attraverso campagne e promozioni che puntano a incrementare le occasioni di convenienza. Il nostro gruppo lavora in filiera e questo è un vantaggio per gestire al meglio aumenti importanti di prezzo e favorire economie di scala che consentono di calmierare il costo del prodotto. Inoltre, essere parte di un gruppo internazionale come SPAR Austria rappresenta un vantaggio competitivo che si riflette anche nella gestione degli assortimenti. In un contesto di incertezza come quello attuale, filiera ed economie di scala sono dunque le parole chiave per fronteggiare il caro-prezzi. In questo modo vogliamo dare un sostegno concreto per mitigare l’effetto del caro-vita sulle famiglie, in linea con il nostro impegno al fianco delle persone e delle comunità che è il fulcro della nostra strategia di sviluppo in un’ottica di sostenibilità e vicinanza.

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Regione
IL PUNTO di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Inflazione. Le iniziative per sostenere i consumatori alle prese con i rincari
Tre domande ad Arianna Zoccarato, Responsabile PL di Aspiag Service Rapporto tra primo prezzo e qualità Arianna Zoccarato, Responsabile PL

Salute

Passi d’argento per invecchiare bene

Over64 con l’obiettivo di un invecchiamento sano e attivo. Un osservatorio nazionale monitora dal 2016 lo stato di salute degli anziani raccogliendo i dati, anche a livello regionale e locale con il coinvolgimento di 18 regioni e 86 Aziende sanitarie, con la finalità di far percorrere “Passi d’Argento” sereni e nel benessere agli anziani che sono sempre più numerosi e sempre più rappresentano una risorsa per le loro famiglie e l’intera comunità.

A Treviso i dati raccolti sono stati presentati a inizio marzo a tutti i sindaci del territorio compreso nell’Ulss 2 Marca trevigiana, ne è stato disegnato un quadro dello stato di salute delle persone dai 65 anni in su per valutare e programmare azioni di miglioramento di benessere e qualità di vita.

Nel territorio in questione l’edizione 2022 di Passi d’Argento ha visto impegnati in un lavoro di rete i Servizi sociali ed Epidemiologia dell’Ulss 2, le amministrazioni comunali e i loro Servizi sociali, i centri di servizi, le associazioni di volontariato e i sindacati.

In provincia di Treviso vivono 200.000 persone con più di 64 anni, il 23% della popolazione, che diventeranno 300.000 tra 15 anni e che già oggi per i 2/3 della nostra spesa sanitaria riguardano gli over 64.

Grazie al lavoro di un centinaio di volontari sono state intervistate 1872 persone (il miglior risultato in Italia) che hanno risposto a un questionario di 80 domande riguardanti la qualità della vita, l’autonomia nelle attività quotidiane, i fattori di rischio comportamentali, le patologie croniche, la depressione, l’aiuto ricevuto da familiari e comunità, la capacità di accesso alle cure, la sicurezza domestica e di quartiere, la situazione socioeconomica, il sostegno fornito dalle persone più anziane a famiglia e collettività.

Prosegue alla pag. seguente

I risultati dell’indagine sullo stato di salute degli anziani
MARZO 2023 on-line: /category/salute/

Papilloma Virus e prevenzione

Salute Vaccinazione e screening contro l’infezione da HPV

In occasione della Giornata di sensibilizzazione, lo scorso 4 marzo, l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin illustra i risultati raggiunti

I risultati dell’indagine sullo stato di salute degli anziani

Condizioni sociali. Il 23% degli over 64 vive da solo (circa 46.000 persone); il 30% lamenta difficoltà economiche (circa 60.000) e il 15% ha visto diminuire il suo reddito rispetto al 2021; il 43% ha un basso titolo di studio; il 9% si sente poco sicuro dove vive. L’8,2% (circa 17.000 persone) non scambia quattro chiacchiere con nessuno. Anche l’isolamento è associato soprattutto alla condizione di disabilità e cresce con il diminuire del reddito (16%) e del livello di istruzione (11%).

Lo stato di salute e le malattie croniche. La maggior parte delle persone intervistate riferisce di sentirsi in buona salute, solo il 9% (circa 18.000) dice di stare male o molto male. Una percentuale che aumenta con l’età (diventa il 23% tra chi ha più di 85 anni), ma è più diffusa anche tra chi lamenta difficoltà economiche (31%) e tra chi ha un titolo di studio più basso (12%). Una condizione che limita la salute delle persone più anziane è la presenza contemporanea di più malattie croniche: circa 14.000 over 64 ne hanno di più di tre; anche questa situazione è presente maggiormente tra persone a basso reddito e bassa istruzione.

In particolare la presenza di importanti sintomi di depressione riguarda circa 16.000 persone tra le quali 1 su 4 non chiede aiuto a nessuno per avere un sollievo da questo problema.

Nel Veneto il 77% delle ragazze nate tra il 1996 ed il 2009 ha aderito alla proposta vaccinale contro il papilloma virus (HPV) ed il 74% ha già completato il ciclo vaccinale; quanto ai ragazzi, di coloro che sono nati tra il 2004 e il 2009 ha aderito il 72% e ha già completato il ciclo vaccinale il 66%.

Nel 2021 nella Regione Veneto sono state invitate allo screening della cervice più di 323.000 donne, hanno aderito circa in 169.000. Nello stesso anno, in circa 5.700 donne sono stati effettuati degli approfondimenti di secondo livello e nel 13% di tali donne è stata identificata una lesione precancerosa.

Grazie all’impegno delle Aziende sanitarie l’attività dei programmi di screening è tornata ai livelli prepandemici.

“L’HPV – ricorda l’assessore - è la causa più frequente di infezione trasmessa per via sessuale. L’HPV non è un’infezione che colpisce esclusivamente la salute della donna ma riguarda anche quella dell’uomo. Nel Veneto esistono efficaci strumenti di prevenzione che possono aiutarci a debellare la malattia. Siamo tra le prime regioni in Italia ad aver dato vita a percorsi di vaccinazioni mirate per fasce d’età, dedicati non solo alle donne, che hanno visto una massiccia adesione”.

Esistono oltre 100 tipi di papillomavirus, differenziati in base al genoma. Alcuni sono responsabili di lesioni benigne come i condilomi, altri rappresentano la principale causa del tumore al collo dell’utero, ma sono responsabili anche di alcuni tumori in altre sedi, come vulva, vagina, pene, ano e oro-faringe. Il tumo-

re al collo dell’utero è la prima neoplasia ad essere riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come totalmente riconducibile all’infezione da HPV e, quindi, eliminabile attraverso una efficace strategia basata sulle vaccinazioni e sulla diagnosi precoce con lo screening per il tumore della cervice uterina.

La vaccinazione gratuita contro l’HPV è raccomandata ed accessibile per le ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età, per soggetti che risultano a maggior rischio di lesioni correlate all’HPV.

I tecnici della sanità regionale fanno presente che l’uso del preservativo non elimina il rischio di trasmissione. Perciò il vaccino deve essere somministrato prima dell’inizio dell’attività sessuale e viene offerto ai ragazzi e alle ragazze.

Lo screening ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione. E’ gratuito per tutte le donne residenti in Veneto dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale contro l’HPV, e fino ai 64 anni.

Lo screening prevede come test di primo livello il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV; il test HPV ogni 5 anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Qualora la donna risultasse positiva ai test di primo livello, sono previsti altri esami strumentali di secondo e terzo livello utili alla diagnosi precoce.

Fragilità e disabilità. La perdita di autonomia nelle attività della vita quotidiana è il fattore determinante per la perdita di qualità di vita delle persone: riuscire a ritardare questo evento è uno dei compiti principali dei servizi socio-sanitari. Tra le persone intervistate (tutte non istituzionalizzate) il 13% (circa 26.000 persone) era in condizione di fragilità (autonomo nelle attività di base, ma non in quelle “strumentali” come far la spesa o prendere le medicine) e l’11% disabile (cioè non autonomo nelle attività basali come lavarsi, vestirsi...).

Il 38% dei “fragili” vive solo, condizione che potrebbe aumentare il rischio di un peggioramento della situazione e il 17% ha avuto almeno un ricovero in ospedale nell’ultimo anno. Tra i disabili questa percentuale sale al 27%.

Cadute. Sono un importante fattore di rischio per la perdita di autonomia: il 21% è caduto negli ultimi 12 mesi (circa 42.000 persone). Di questi circa il 16% ha riportato fratture e circa 1 su 3 ha dovuto ricorrere a cure mediche. Tra i disabili la frazione di chi è caduto sale al 36%.

Aiuto ricevuto. L’accudimento delle persone fragili o disabili è ancora in gran parte deputato alle famiglie o comunque alla cerchia amicale: quasi tutti (86,5%) gli anziani non autonomi ricevono aiuto dai propri familiari; Il 21% ha una badante e un 15% riceve aiuto da conoscenti.

Cure. Circa il 36% degli anziani fa uso di almeno 4 farmaci la settimana: in un caso su cinque le modalità di assunzione di questi sono state ricontrollate negli ultimi 3 mesi dal medico di base. Sempre negli ultimi 3 mesi il 54% è stato visitato almeno una volta. Nell’ultimo il 13% è stato ricoverato in ospedale e l’1% in RSA.

Aiuto agli altri. In provincia di Treviso circa 92.000 persone con più di 64 anni hanno aiutato gli altri e di questi circa 68.000 lo ha fatto spesso. Vengono accuditi soprattutto non conviventi (lo fa il 37,6%), ma anche conviventi (30%) e circa 1 over 64 su 4 fa volontariato attivo.

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Università di Padova. Lo studio condotto dai ricercatori dello Ior e del Vimm

Cellule tumorali e sistema immunitario, una scoperta apre la strada a nuove vie terapeutiche

Guidati dal professor Alimonti gli studiosi sono riusciti a far luce sulle modalità con cui le cellule tumorali agiscono sui neutrofili, il 70% dei globuli bianchi coinvolti nell’immunità innata contro gli agenti patogeni

Uno studio fa luce sulla modalità con cui le cellule tumorali interagiscono con il sistema immunitario e apre nuove strade per prevenire o ritardare alcune malattie oltre al cancro legate all’età, come l’Alzheimer e il Parkinson.

I ricercatori dello Istituto Oncologico di Ricerca e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm), guidati dal Professor Andrea Alimonti, oncologo di fama internazionale e che del Vimm è Principal Investigator, grazie al supporto del premio “Prostate Cancer Foundation 2019 SPGFZE-PCF Challenge Award” assegnato allo stesso Alimonti e del “ 2019 Merck & AstraZeneca-PCF Young Investigator Award” vinto da Arianna Calcinotto, hanno infatti identificato, con la collaborazione di ricercatori dell’Università di Padova, un nuovo meccanismo di resistenza alla terapia che coinvolge i neutrofili.

I neutrofili rappresentano il 50-70% dei globuli bianchi circolanti nel sangue umano e sono principalmente coinvolti nell’immunità innata contro gli agenti patogeni.

Grazie alla produzione di sostanze specifiche, i tumori sono generalmente in grado di attirare un tipo particolare di neutrofili detti “immunosoppressivi”, in quanto in grado di bloccare il

nostro sistema di difesa favorendo la crescita tumorale e la resistenza ai trattamenti farmacologici. Questo meccanismo era già stato dimostrato in buona parte nei tumori della prostata in fase avanzata, dove l’aumento dei neutrofili circolanti è correlato ad una minore sensibilità alle terapie convenzionali e quindi ad una sopravvivenza più corta dei pazienti.

Per questa ragione molti gruppi di ricerca stanno esplorando nuove vie terapeutiche volte a bloccare il reclutamento di queste cellule immunosoppressive da parte del tumore.

Normalmente i neutrofili hanno una vita molto breve; grazie a questo studio, pubblicato sulla prestigiosa pubblicazione scientifica “Cancer

Cell”, i ricercatori hanno identificato un sottogruppo di neutrofili che può persistere a lungo nel microambiente tumorale e che è in grado di bloccare in modo ancora più importante il nostro sistema naturale di difesa antitumorale rispetto a quanto fatto dal resto dei neutrofili immunosoppressivi.

Questi neutrofili invecchiati sono quindi in grado di potenziare lo sviluppo del tumore e di aumentare la resistenza alle terapie. In tal modo sarà possibile individuare un nuovo meccanismo che permette al tumore di sottrarsi alle difese immunitarie del nostro organismo e fanno intravvedere la possibilità di sviluppare nuove terapie antitumorali basate su farmaci senolitici che colpirebbero i neutrofili senescenti.

“I nostri risultati rappresentano una scoperta significativa, che fa luce su come le cellule tumorali interagiscano con il sistema immunitario a livello molecolare”, ha dichiarato Nicolò Bancaro, primo autore della pubblicazione.

“Prendendo di mira specifici meccanismi di invecchiamento del sistema immunitario con gli immunosenolitici, potrebbe essere possibile prevenire o ritardare le malattie legate all’età come l’Alzheimer, il Parkinson e il cancro” ha aggiunto il Professor Andrea Alimonti.

Ulss 3 Serenissima, Silvia Pini è la prima donna a guidare un reparto di Ortopedia in Veneto

La dottoressa Silvia Pini è la prima donna a capo di un reparto di Ortopedia in Veneto. La terza in Italia. Dal primo marzo è il nuovo primario ortopedico dell’ospedale di Dolo, in provincia di Venezia, dell’Ulss 3 Serenissima.

“Sogno il giorno in cui questa non sarà più una notizia - dice -. Il giorno in cui, e con questa nomina quel giorno per me è arrivato, in quanto donna non devo dimostrare niente a nessuno. Quando le donne perdono tempo a cercare di dimostrare quello che valgono in più rispetto agli uomini, hanno già perso.

Io mi impegno a fare il mio lavoro, a dare quello che ho e che so. Il genere non è nè una marcia in più, né in meno. La cosa che manca ora, nella mia branca specialistica, è l’esempio di altre donne ai vertici. Sarà più semplice per le donne che verranno dopo, avranno una strada finalmente già battuta”.

È nata a Monza, cresciuta a Mogliano Veneto e vive a Padova.

“Sono stata attratta dalla medicina perché mi incuriosiva il funzionamento del corpo umano e di come siamo fatti. Volevo capire com’era - racconta

-. E l’ortopedia è una delle branche chirurgiche più vaste: i distretti chirurgici sono tantissimi, riguardano

differenti parti del corpo e si può avere a che fare con tutte le età, da quella pediatrica all’ultracentenaria. È una chirurgia funzionale, pragmatica: ad ogni problema si cerca una soluzione pratica. Per non parlare della vastità di strumentazione all’avanguardia che qui a Dolo abbiamo a disposizione: le nuove tecnologie in ortopedia e in traumatologia sono in continua evoluzione”.

Prima di approdare alla guida dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale dolese, ha studiato Medicina e chirurgia all’università di Padova dove ha anche conseguito la specialità di Ortopedia e traumatologia. Ha svolto un periodo di attività presso l’ospedale la Timone di Marsiglia, diretta all’epoca dal prof. Bollini, e approfondito una parte di ortopedia pediatrica. I suoi interessi e la formazione sono sempre stati rivolti alla protesica di anca e alle revisioni complesse. Dopo aver lavorato per dodici anni presso l’ospedale di Dolo in Ortopedia e traumatologia, ha prestato servizio al Cto di Camposampiero, dove ha potuto ulteriormente approfondire le problematiche legate alla traumatologia e, in particolare, gestire interventi di protesizzazione complessi su esiti di fratture di bacino e chirurgia di revisione.

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In foto il Professor Andrea Alimonti

ARIETE

Una nuova consapevolezza di voi stessi vi consentirà di ripartire rigenerati e più fiduciosi. Questo ritrovato equilibrio sarà la carta vincente nelle vostre scelte e nelle vostre azioni. Approfittatene

É tempo di chiudere certi capitoli e cominciare a scrivere pagine nuove della vostra vita. Fatevi ispirare dalla vostra energia positiva e dalla vostra curiosità. Si apriranno scenari inesplorati

TORO GEMELLI

Siete impazienti di mettervi all’opera. Le cose che avete programmato di fare sono tante. Fate però una bella lista per capire quali sono le priorità. Non siate impazienti, riuscirete a fare tutto

Amicizie, impegni e tanta vita sociale vi riempiono le giornate in modo piacevole e divertente. State trovando consensi e intrecciando legami inaspettati. Siete brillanti e motivati

CANCRO

Smettete di idealizzare le persone e accettate il fatto che talvolta possono anche sbagliare. Questo non significa che vogliano ferirvi ma, semplicemente, che sono umane. Siate

più disposti al dialogo

Provate a guardare oltre il futuro imminente e cominciate a pianificare le vostre azioni sui tempi lunghi. Investirete le vostre energie in progetti ambiziosi ma di grande valore

É tempo di uscire dalla propria zona di conforto e aprirsi a nuove esperienze. La vita da eremiti non vi si addice, mettetevi di più in gioco potreste scoprire di avere doti inaspettate

Mettete in risalto le vostre capacità, lavorate sulle vostre insicurezze che talvolta vi impediscono di esprimervi al meglio. Sarete sorpresi dai consensi che giungeranno da più parti

Non è più il caso di temporeggiare, ora si fa sul serio. Siete consapevoli e padroni di voi stessi, nulla potrà impedirvi di procedere lungo la strada che avete pensato per voi. Insistete con ostinazione

Questo mese puntate tutto sulla produttività. Eliminate ogni richiesta di chi vi toglie energie e utilizzate le vostre risorse per concentrarvi su di voi e i vostri progetti. Un po’ di sano egoismo non guasta

Siete più sensibili alle cose che accadono attorno a voi e vi fermate a riflettere sulla realtà che vi circonda. Vi accorgerete di avere vicino persone disponibili ad ascoltarvi e che vi vogliono bene

Avete bisogno di un momento di pausa per ricaricarvi. La scelta migliore è tornare alle origini, ripartendo da dove tutto è iniziato. Questa volta sceglierete strade diverse che non avevate considerato

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Oroscopo
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