Anche quest’anno sulle spiagge di Chioggia sventola la Bandiera Blu
Cosa ci dicono Treviso e Vicenza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Come previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale.
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Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 111 di Chioggia Servizio a pag. 6
Confermato il riconoscimento internazionale della Fee. Soddisfatto il sindaco Armelao: “Per ottenerlo ci si deve migliorare sempre di più” BIKE SHARING Sparite nel nulla 6 bici 5 G20 SPIAGGE Vertiporto ed erosione in primo piano 8 TRASPORTI Montanariello denuncia i disservizi 9 VALLI DI CHIOGGIA Ponte delle Trezze, via ai lavori 12 FERROVIA Lavori di elettrificazione lungo le tratte 10 SCACCHI Il Circolo clodiense in A1 16 GIUGNO 2023 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE a s c o l t a l i s u laPiaz zaweb.it e s u ll e m ig li or i Em i t t e n t i Ra d i o d e l Ven e to Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 17:30 Notiziario delle 18:30
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Rubate sei bici del servizio di bike sharing
Cosa ci dicono Treviso e Vicenza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
È pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. È sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare.
Sparite dal parco bici senza lasciare traccia. Sono ben 6 le biciclette, 5 elettriche e 1 muscolare, che mancano alla conta delle 36 bici circolanti che componevano la flotta del servizio cittadino di bike sharing.
Sono state rubate nell’ultimo mese e mezzo circa e Bicincittà Italia srl, società torinese che gestisce il servizio per conto del Comune, lo ha comunicato agli uffici competenti.
“E’ un fatto inaccettabile – ha commentato il sindaco Mauro Armelao – si tratta di un danno alla collettività e che nuoce anche all’immagine della nostra città. Questo, infatti, è un servizio molto apprezzato dai turisti”.
“Sono davvero incredula – commenta Serena De Perini, assessore alle Politiche comunitarie – si tratta di un atto che mette in grave difficoltà il servizio che offriamo a residenti e turisti. Per fortuna, al momento dell’organizzazione del bike sharing, abbiamo tenuto alcuni mezzi di scorta in caso di manutenzioni. Valuteremo se inserire le nuove bici tra quelle a disposizione”.
Prima di ripristinare il parco mezzi, è indispensabile trovare un modo affinché il sistema di geolocalizzazione inserito nelle bici, di ultima generazione, non possa essere manomesso e comprendere come rendere il servizio più sicuro. La società che gestisce il servizio ha già provveduto a fare la denuncia del furto. Ogni bici elettrica costa all’incirca 1.900 euro.
I mezzi che compongono il servizio di bike sharing sono stati acquistati grazie al finanziamento europeo di circa 160 mila euro che ha consentito la partenza dell’azione pilota del bike sharing e che comprende, oltre all’acquisto delle bici, anche tutta la gestione del servizio con relativo personale dedicato.
È anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025. È
Chioggia
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Sono sparite nel nulla. Amaro il commento del sindaco e dell’assessore De Perini
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redazione
Il riconoscimento. Premiato ancora una volta il comune clodiense
Sulle spiagge di Chioggia sventola un’altra volta la Bandiera Blu
Il sindaco Armelao: “Il lavoro che viene esaminato dalla commissione coinvolge tanti settori. Ringrazio chi si è impegnato per migliorare la qualità dei servizi erogati”
Anche per il 2023 ai lidi del Comune di Chioggia viene assegnata la Bandiera Blu. Il riconoscimento nazionale attribuito da Fee Italia (Foundation for Environmental Education) premia ancora una volta il comune clodiense, al quale vengono riconosciuti adeguati standard di qualità delle acque di balneazione e dei servizi offerti ai turisti. Questa importante conferma, unita alle partecipazioni al G20 spiagge e alla visibilità garantita dalla crocieristica, consolidano il ruolo di protagonista che da qualche anno recita la città nel panorama del turismo nazionale.
Soddisfatto chiaramente il primo cittadino Mauro Armelao, che commenta con soddisfazione: “Siamo orgogliosi di vedere anche quest’anno assegnata a Chioggia la Bandiera Blu, un riconoscimento che non è affatto scontato. Per ottenerlo ci si deve migliorare sempre, tant’è che solo quest’anno alcuni comuni sono riusciti a riaverla dopo che l’avevano persa. Il lavoro che viene richiesto ed esaminato dalla commissione incaricata di valutare è davvero importante e coinvolge tanti settori della città, tanti temi.
Ringrazio gli uffici comunali e gli imprenditori che si danno da fare per migliorare la qualità dei servizi erogati ai turisti e alla città, contribuendo così al miglioramento della nostra località, consentendole di arrivare alla riconferma della Bandiera Blu”. Forse non tutti sanno che a competere per il riconoscimento non concorrono esclusivamente le spiagge, ma anche gli approdi turistici. Buone notizie anche da questo fronte, poiché è stata premiata l’eccellenza della Darsena Le Saline.
Il premio, attribuito da Fee Italia, riconosce a Chioggia adeguati standard di qualità delle acque di balneazione e dei servizi offerti ai turisti
Voglio fare le mie congratulazioni anche alla darsena
Le Saline di Chioggia – aggiunge Armelao, che poi precisa – Si tratta di un riconoscimento per i servizi di eccellenza e di qualità che vengono erogati dalla struttura, sia ai residenti che ai turisti e diportisti che lì tengono la propria imbarcazione. Anche questo è un orgoglio per la nostra città. In Veneto le darsene riconosciute Bandiera Blu non sono tantissime; ma Chioggia c’è con Le Saline. Complimenti da parte dell’Amministrazione comunale a tutto lo staff della darsena”.
Luca Rapacciuolo
Approvato l’Odg al Dl Siccità per la realizzazione dello sbarramento al cuneo salino sul Brenta
“Esprimo soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno che ho presentato al decreto Siccità che consentirà l’avvio della realizzazione della diga sul fiume Brenta, nel comune di Chioggia. Opera necessaria, come ci ha ricordato il sindaco Mauro Armelao in un recente incontro che abbiamo avuto con i vertici del ministero dell’Agricoltura, per risolvere la problematica della risalita del cuneo salino nel Veneziano, fenomeno che ha rilevanti ricadute sull’ambiente e sulle derivazioni d’acqua a scopo irriguo, con conseguenti problemi per la produzione agricola. Finalmente saranno valutate tutte le iniziative necessarie - comprese quelle a carattere autorizzatorio e finanziario - affinché si realizzi davvero questa opera strategica. Dopo anni di attese, arriva finalmente una spinta decisiva per
portare a compimento il ponte-diga di cui si parla da decenni e che torna prepotentemente d’attualità adesso che le sponde del fiume sono ridotte ai minimi termini per la siccità”. Son o le parole della senatrice della Lega Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo a Palazzo Madama, prima firmataria dell’odg per la realizzazione della diga sul Brenta a Chioggia approvato lo scorso 30 maggio.
“Siamo felici per il lavoro di squadra che ha portato a questo primo passo per la realizzazione del ponte per lo sbarramento del cuneo salino sul fiume Brenta” ha commentato il segretario della Lega di Chioggia, Gaetano Doria. “Una testimonianza – ha aggiunto - che la Lega, dal comune al governo nazionale, ha a cuore la tutela del territorio e delle attività ad esso collegate”.
6 www.lapiazzaweb.it Territorio
A sinistra un momento della premiazione, sopra il Sindaco Armelao
Gaetano Doria e Mara Bizzotto
Arzachena G20Spiagge. La città lagunare
nella cabina di regia Vertiporto ed erosione delle coste i temi che Chioggia porta sul tavolo di confronto
Il sindaco Armelao: “Per il vertiporto è stata una soddisfazione raccogliere l’interesse di Taormina e Lignano Sabbiadoro. Per il tema dell’erosione abbiamo presentato uno studio importante, apripista a livello nazionale”
Buone notizie per Chioggia e i suoi lidi a valle del G20 delle spiagge italiane.
A inizio maggio, come ogni anno, si è tenuto il Summit che coinvolge i sindaci dei Comuni italiani costieri che attraggono più di 70 milioni di presenze turistiche.
L’edizione del 2023 si è tenuta ad Arzachena (Sardegna) e ha coinvolto la città clodiense in particolare su due tavoli di lavoro: nuove infrastrutture ed erosione delle coste.
“Il summit di Arzachena è stato un successo per la nostra città” ha dichiarato soddisfatto il sindaco Mauro Armelao, che poi specifica i contenuti dei dibattiti affrontati con gli altri partecipanti.
“Per il vertiporto (struttura destinata ad essere utilizzata per l’atterraggio e il decollo verticale di aeromobili come droni – ndr), progetto di trasporto del futuro, è stata per noi una soddisfazione raccogliere l’interesse dei sindaci di Taormina e di
Lignano Sabbiadoro, che mi hanno già detto che contatteranno la società Urban V per approfondire”.
Meno dettagli trapelano sull’altro progetto discusso al summit, che riguarda il problema dell’erosione. “Abbiamo presentato uno studio realizzato dalla società Kibernetes sull’erosione delle nostre spiagge e sulle misurazioni della linea di costa – racconta Armelao - un progetto importante, considerato apripista in quanto il primo a livello nazionale e realizzato proprio a Chioggia. Lo stesso è stato preso come esempio anche in moltissime altre località balneari per le problematiche che sappiamo dell’erosione delle coste e anche per la sistemazione delle concessioni balneari”.
Il G20 conferma dunque quanto sia rilevante nella società globalizzata di oggi sapere fare squadra; sedere ai tavoli che contano per avere la capacità di condivi-
dere idee e soprattutto esperienze. Solo così è possibile la crescita e in questo senso sembra che Chioggia abbia imboccato davvero la strada giusta. Ricordiamo che oltre ai sindaci delle 26 località balneari (Chioggia, Arzachena, Alghero, Bellaria Igea Marina, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste), al summit hanno partecipato esponenti del Governo e delegazioni che rappresentano gli imprenditori del settore turistico.
Luca Rapacciuolo
La sesta edizione rinnova l’accordo tra G20 e Agenzia Nazionale del Turismo
La sesta edizione del G20 delle spiagge si è conclusa con il rinnovo dell’accordo tra i G20 ed ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) per il prosieguo del tavolo permanente per la tutela e valorizzazione turistica ed ambientale delle 26 località balneari più visitate in Italia. Sottoscritto per la prima volta durante il Summit del 2019 a Castiglione della Pescaia, le due importanti realtà del turismo Made in Italy confermano la volontà di continuare la collaborazione per tutelare e valorizzare il sistema turistico ed ambientale delle spiagge più visitate in Italia, con azioni e adeguate strategie di investimento e di promozione. Anche in questo caso Chioggia sarà tra gli attori principali. Verranno definite proposte concrete che tengano conto di problematiche comuni, inserite in una declinazione nazionale, regionale e comunale. Tra gli obiettivi dell’accordo: la condivisione di analisi, studi e ricerche sul sistema balneare e un confronto periodico su interventi e progetti. Questa sinergia prefigura una collaborazione sulle tematiche del G20Spiagge, nonché il coinvolgimento di stakeholder pubblici e privati.
8 www.lapiazzaweb.it Turismo
confermata
Trasporti. Il consigliere regionale Montanariello scrive al Prefetto
Arriva Veneto, corse soppresse, il consigliere regionale Jonathan Montanariello scrive al Prefetto, chiede verifica alla Regione e presenta nuova interrogazione che riguarda l’area sud del Veneziano: “Si tratta di una situazione insostenibile, urge l’intervento di altri enti”. Con una lettera al Prefetto di Venezia, oltre ad una richiesta di verifica degli standard di servizio alla Regione Veneto ed una nuova interrogazione, il consigliere regionale del Pd Veneto e vicepresidente della Commissione Trasporti, Jonatan Montanariello, torna nel merito delle ripetute soppressioni di corse lungo le linee 80 e 85 di collegamento tra Venezia e Sottomarina, gestite da Arriva Veneto. “Questi ripetuti disservizi - si legge nella lettera – configurano un’ipotesi di interruzione di servizio pubblico: si pensi infatti agli studenti che non arrivano in tempo a lezione, ai turisti che devono andare in aeroporto e perdono un aereo, ma soprattutto alle decine di operator sanitari, insegnanti, operatori ecologici e dipendenti di uffici pubblici che ogni giorno si spostano tra le città di Chioggia e Venezia e che, arrivando in ritardo sul posto di lavoro, a loro volta diventano causa di un’ulteriore interruzione di servizio
pubblico nei confronti del cittadino”.
Montanariello chiede al Prefetto di “raccogliere le segnalazioni che provengono dagli utenti di Arriva Veneto” e alla Regione di “avviare una verifica e di intervenire presso la società stessa e l’ente di Bacino affinché vengano presi provvedimenti atti a garantire un servizio di trasporto pubblico, puntuale, regolare e dignitoso che risponda alle esigenze di mobilità di tutta la cittadinanza”.
Contemporaneamente nell’interrogazione l’esponente Dem
Sotto la lente d’ingrandimento le corse soppresse di Arriva Veneto, lungo le linee 80 e 85, di collegamento tra Venezia e Sottomarina, che provocano tanti disagi ai pendolari
riepiloga le corse saltate negli ultimi giorni, ricorda che “gli utenti vengono avvisati spesso all’ultimo momento via app o tramite passaparola sui canali social” e si rivolge all’assessora alle Infrastrutture e trasporti per sapere “se, a seguito di queste ultime e delle tante altre segnalazioni pervenute nei mesi scorsi, la Regione Veneto intenda finalmente prendere provvedimenti nei confronti di Arriva Veneto e garantire a tutti gli utenti un servizio di trasporto pubblico di qualità”.
Alessandro Abbadir
Disturbi dell’apprendimento e comportamentali, Obiettivo Chioggia chiede di riconsiderare il servizio offerto
Valutare tempistiche e adeguatezza dei servizi offerti per infanzia/adolescenza/famiglia nel Comune di Chioggia. Lo chiede in maniera garbata ma comunque decisa Obiettivo Chioggia, attraverso la consigliera Alessandra Penzo. Sembra infatti che nel Clodiense siano in aumento le segnalazioni che arrivano da genitori bisognosi di assistenza, in primis per disturbi dell’apprendimento e comportamentali.
Il fenomeno peraltro va contestualizzato anche con l’oggettivo aumento delle diagnosi di Dsa (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) su scala nazionale; determinate in parte da screening sicuramente più efficaci che in passato, in parte dagli “strascichi” dei mesi di
pandemia. Quest’ultimo non è un aspetto da trascurare, considerato che per mesi molte migliaia di bambini hanno visto interrotti i processi di apprendimento in lettura e scrittura. La Penzo sottolinea come a Chioggia e dintorni molte famiglie si trovano costrette a rivolgersi in forma privata a spe-
cialisti esterni o a strutture convenzionate. Queste ultime in particolare risultano “over booked”, con richieste negate o tempi di attesa improponibili.
In particolare, a Chioggia non è presente un servizio di neuropsichiatria a tempo pieno, pertanto i tempi di attesa sono nell’ordine di parecchi mesi. Considerato l’elevato costo di strutture private e il fatto che i servizi alla persona e all’infanzia dovrebbero essere la base della spesa pubblica locale e nazionale (va ricordato che l’art. 32 della Costituzione sancisce la Salute come diritto dell’individuo e interesse della collettività) ci sarà sicuramente da affrontare la questione con la dovuta attenzione. (l.r.)
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“Disservizi nei trasporti: si configura l’ipotesi di interruzione di servizio pubblico”
Jonatan Montanariello
Alessandra Penzo
Ferrovia.
Si prospettano disagi per i pendolari nei prossimi mesi
Al via i lavori di elettrificazione, chiusa la linea Chioggia-Rovigo
Sono programmate chiusure delle tratte ferroviarie anche sulla linea fra Chioggia e Rovigo per tutto il mese di agosto e sulla tratta Chioggia–Adria, dal 26 giugno al 31 agosto
Si prospettano mesi di passione per i pendolari dell’area di Chioggia, del Piovese, della Riviera del Brenta e del Cavarzerano da fine giugno a fine anno.
La linea ferroviaria Mestre-Adria verrà chiusa per lavori nei due tratti da Mestre a Piove di Sacco dal 10 luglio all’8 settembre e poi da Piove ad Adria dall’8 settembre a fine 2023 (22 dicembre).
Si tratta - fa sapere la direzione di Sistemi Territoriali - di lavori che sono necessari per l’elettrificazione della linea che ora lo è solo nel tratto che va da Mestre a Mira Buse.
Se quest’anno i lavori insisteranno in particolar modo sulla Mestre–Adria, ci saranno chiusure delle tratte ferroviarie anche sulla linea fra Chioggia e Rovigo che resterà chiusa per tutto il mese di agosto (dal 1° al 31) e anche sulla tratta Chioggia-Adria che invece sarà chiusa dal 26 giugno al 31 agosto.
Per compiere i lavori della linea Mestre Adria sono stati stanziati investimenti per 40 milioni di euro.
Quest’anno Sistemi territoriali punta a compiere la maggior parte degli interventi. Non è escluso però che i cantieri e altri lavori saranno programmati nel 2024, senza però il prossimo anno chiudere nuovamente la linea. I servizi sospesi verranno sostituiti da delle corse di bus le cui fermate coincideranno quasi sempre con le stazioni dei treni della linea. Ma non dappertutto. In qualche caso 2 fermate saranno soppresse con l’arrivo dei bus: una delle due a Cavarzere e un’altra a Campolongo Maggiore.
Ma cosa succederà nello specifico? Dal 26 giugno al 14 luglio sarà chiusa la linea che da Piove porta ad Adria per sistemazione dei binari. La linea che attraversa Cona e Cavarzere. Dal 10 luglio all’8 settembre sarà chiusa anche la tratta che da Mestre porta a Piove di Sacco passando per la Riviera del Brenta (le fermate di: Oriago Porta Ovest, Oriago, Mira Buse, Sambruson, Calcroci, Prozzolo, Campagna Lupia, Bojon e Campolongo). Qui par-
tiranno i lavori di elettrificazione della linea con la collocazione dei pali e fondazioni da Mira Buse a Piove.
Per una settimana lavorativa, insomma, e cioè da lunedì 10 luglio al venerdì 14 luglio tutta la linea sarà chiusa completamente. L’8
settembre il tratto fra Piove e Mestre sarà riaperto, sarà chiuso invece dallo stesso giorno quello che va da Piove di Sacco ad Adria fino al 22 dicembre, anche in questo caso per i lavori legati all’elettrificazione della linea. I lavori si sono concentrati in estate fra Piove e Adria perché, fa sapere Sistemi Territoriali, è quella la tratta più utilizzata dai pendolari, mentre numericamente in termini di utilizzo lo sono meno quella fra Piove ed Adria.
Sicurezza, al via il terzo turno della Polizia Locale
Fino al 30 settembre il servizio di controllo degli agenti in città si protrae fino all’una di notte, con conseguente maggior presidio del territorio e possibilità di intervento in caso di incidenti stradali, sosta selvaggia, ecc... In concomitanza con questa attivazione, è stato anche modificato l’orario della Ztl in Corso del Popolo esteso fino all’una di notte, sempre fino al 30 settembre.
Come già avvenuto l’anno scorso, , si è reso utile protrarre l’orario fino all’una visto che in Corso del Popolo parte nord, durante la stagione estiva, vi è, soprattutto in orario serale, un intenso traffico pedonale, particolarmente incentivato dallo svolgimento di numerose manifestazioni ed eventi e dalla presenza di numerose attività di somministrazione e di pubblici esercizi.
I porti di Venezia e Chioggia a Rotterdam per la fiera BreakBulk Europe 2023
Durante la fiera tutte le principali compagnie marittime che da sempre scalano i due porti, confermandone la leadership a livello europeo, hanno incontrato terminalisti, agenti, spedizionieri e operatori logistici che curano, con servizi tailor made, il trasporto di carichi eccezionali.
Particolare interesse è stato registrato per nuove soluzioni per l’import di prodotti siderurgici: a fronte delle criticità legate ai flussi dall’Ucraina per il conflitto in corso, l’ampio portafoglio dei mercati di approvvigionamento (tra cui India, Cina e Corea) serviti da Venezia e Chioggia, ha consentito di contenere possibili cali nel comparto.
10 www.lapiazzaweb.it Trasporti
Valli
di Chioggia. Dopo 4 anni di chiusura per problemi di stabilità
Ponte delle Trezze, a fine giugno partiranno i lavori
Dureranno circa 6 mesi, al termine il ponte verrà riaperto alla circolazione. Soddisfatto il sindaco Armelao: “Era un impegno che avevo assunto in campagna elettorale”
Dopo 4 anni di chiusura al traffico, al via i lavori per il rinforzo strutturale del Ponte delle Trezze a Valli di Chioggia. Lo scorso 8 giugno, alla presenza dei residenti della frazione c’è stata la consegna del cantiere alla ditta esecutrice. I lavori dureranno circa 6 mesi e partiranno tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio, approfittando anche del più favorevole clima estivo. Al termine, il ponte verrà riaperto alla circolazione, permettendo il ripristino di una mobilità più veloce all’interno del territorio comunale.
“Finalmente i cittadini della frazione di Valli - ha detto il sindaco Mauro Armelao – riprenderanno a percorrere il ponte delle Trezze. Era un preciso impegno che mi ero assunto in campagna elettorale e che avevo inserito anche nel programma di coalizione. Pensare che lo avremmo già consegnato più di 6 fa se non fosse stato per un decreto del governo precedente che obbligava gli
enti pubblici a rivedere i prezzi delle opere a seguito dei rincari delle materie prime. Si tratta di un’ulteriore riprova del mio impegno personale e di tutta l’Amministrazione comunale nei confronti delle frazioni. A fine estate poi a Valli partiremo anche con le asfaltature concordate con il Presidente del Comitato della frazione. Inoltre, comunico che il giardino dell’asilo verrà sistemato dopo l’allagamento delle scorse settimane e verranno posizionate le telecamere per la videosorveglianza. Ringrazio il Dirigente del Settore Lavori pubblici del Comune, ing. Stefano Penzo e i suoi collaboratori per l’impegno profuso a favore della collettività”.
“La frazione attendeva i lavori da molti anni - ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Mancin - e finalmente ora decretiamo l’avvio della ristrutturazione del ponte”.
La struttura si trova all’intersezione tra la strada comunale dei Sedici Laghi e la pro-
vinciale dell’Arzarone. I lavori, assegnati tramite gara alla ditta CGX Costruzioni Generali Xodo srl di Porto Viro, serviranno a risolvere le criticità rilevate dai sopralluoghi eseguiti: il cedimento della spalla posta a nord-est con conseguente mancato appoggio delle travi dell’impalcato del ponte; la presenza di fessurazioni nella parte bassa dei pilastri; il precario stato di manutenzione dei pali infissi nel terreno; il precario stato di conservazione dei pali di fondazione infissi sulle pile centrali.
L’intervento prevede il completo rifacimento delle spalle del ponte con inserimento di nuovi pali che ne rafforzano il sostegno; il rinforzo strutturale degli elementi strutturali
in cemento armato (pilastri); la realizzazione nelle pile di una nuova serie di getti in cemento armato per sostenere gli elementi esistenti. L’intervento verrà completato con l’asfaltatura e il rifacimento della segnaletica e la risagomatura della rampa sul lato Valli che verrà riasfaltata per una lunghezza di circa 100 metri. La chiusura al transito del ponte risale al 2019, quando un sopralluogo eseguito dalla Polizia locale e dai Vigili del fuoco di Chioggia aveva rilevato l’esistenza di un allargamento dello spazio sul giunto tra il ponte e la rampa nord della struttura che ne pregiudicava la stabilità. L’intervento ammonta a circa 730.000 euro.
Una fetta di torta di grano saraceno scattata nel Parco delle Dolomiti. Con questa foto Valentina Gallimberti Ballarin ha ricevuto una Menzione Speciale per la sezione “Parchi da gustare” (premio alla più bella foto di un piatto tradizionale di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con Euro-Toques Italia e Federazione Italiana Cuochi) alla XIV edizione di “Obiettivo Terra” 2023, il concorso fotografico dedicato alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio ambientale, del paesaggio, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali delle Aree protette d’Italia.
La cerimonia di premiazione si è svolta
Roma a Villa Celimontana il 21 aprile scorso, giorno che precede la Giornata Mondiale della Terra (International Mother Earth Day) celebrata dalle Nazioni Unite ogni 22 aprile.
Al prestigioso concorso, promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana e che si avvale del patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero dell’Agricoltura e di numerose altre istituzioni, hanno partecipato circa 850 candidati che potevano concorrere con una sola foto a colori. Contando anche le precedenti edizioni di “Obiettivo Terra” si arriva ad oltre 14000 fotografie.
Valentina Gallimberti Ballarin - il cognome “Ballarin” aggiunto in onore della
famiglia materna e degli zii Aldo e Dino Ballarin, giocatori del Grande Torino scomparsi nella tragedia di Superga - oltre alla fotografia, diventata col tempo una professione, ha anche una grande passione per il buon vino (è sommelier dal 2006) e il cibo. Le sue foto le hanno permesso di vincere il primo premio, a livello nazionale, delle Città del Vino per Calici di Stelle; altri scatti importanti hanno riguardato gli chef di Stelle del Nordest, le creazioni pasticcere del maestro Luigi Biasetto, le “Marie del Carnevale di Venezia”; Arrigo Cipriani l’ha scelta per la riedizione in inglese del suo libro “The Harry’s Bar Cookbook”. E a questo si aggiungono le suggestive foto dedicate a Chioggia e alla Laguna Sud. (e.f.)
12 www.lapiazzaweb.it Viabilità
“Parchi da gustare”, la foto di Valentina Gallimberti Ballarin ottiene una menzione speciale
Sopra un momento della premiazione, a fianco la foto di Valentina Gallimberti Ballarin
L’apertura del ponte delle Trezze
“Chioggia Effetto Notte”. Si riparte dal prossimo 27 giugno
Tornano gli itinerari notturni tra calli e campielli
E il giovedì, a partire dal prossimo 29 giugno, riprendono anche le visite ai musei. Si tratta di due proposte dell’associazione culturale La Bricola
Riprendono martedì 27 giugno prossimo le passeggiate serali accompagnati dall’associazione culturale La Bricola. “Chioggia Effetto Notte” propone ancora una volta, questa edizione è la XXVII, itinerari notturni tra calli e campielli con la visita, a rotazione, delle artistiche chiese del centro storico di Chioggia: Cattedrale, S. Francesco-Muneghette, San Domenico, San Giacomo, Filippini, S. Andrea, SS. Trinità…. Il punto di ritrovo per i visitatori è a piazzetta Aldo e Dino Ballarin a Sottomarina, nelle vicinanze della chiesa di S. Martino alle ore 21.15. Le visite saranno proposte anche in lingua inglese. Gli appuntamenti del martedì - la partecipazione è gratuita - si concluderanno il 5 settembre
prossimo. Dal 29 giugno ripartono anche le visite ai musei con “Giovedì? Ci vediamo al museo” con la possibilità di visitare, a rotazione, il museo diocesano, il museo civico, il museo di zoologia adriatica “G. Olivi” a Palazzo Grassi, la storica collezione dei padri Filippini allestita nella parte superiore della chiesa dietro la cantoria, Santa Caterina, l’antica Torre di Sant’Andrea ed il suo famoso orologio realizzato da Dondi nel Trecento, ma anche le raccolte naturalistiche del Circolo Linneo a Palazzo Ravagnan e il nobile Palazzo Poli, meglio noto ora come “Casa Goldoni”, dove visse per qualche periodo della sua vita il famoso commediografo veneziano. Quest’anno per partecipare alle visite del
giovedì sera è previsto il pagamento del biglietto d’ingresso (a tariffa ridotta) direttamente alle biglietterie dei vari musei. L’iniziativa “Giovedì? Ci vediamo al museo” si concluderà il 7 settembre. Il punto di ritrovo del giovedì è a piazzetta XX settembre nei pressi del Palazzo Municipale di Chioggia alle ore 21.15. Non saranno effettuate le visite
del martedì e del giovedì durante il periodo della Sagra del Pesce e martedì 15 agosto.
Organizzate dall’associazione La Bricola “Chioggia Effetto Notte” e “Giovedì? Ci vediamo al museo!” si avvalgono della collaborazione dell’amministrazione comunale, della Pro Loco di Chioggia, del Consorzio di promozione turistica Lidi di Chiog-
gia, dell’Asa (Associazione Albergatori), dell’Ascom (associazione commercianti) Chioggia. Per le prenotazioni (fino ad un max di 50 persone per ogni visita suddivisi in due gruppi) rivolgersi all’ufficio informazioni Iat tel. 041403652 al centro del Lungomare Adriatico a Sottomarina. Eugenio Ferrarese
13 www.lapiazzaweb.it Eventi Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Il progetto che ha portato sul palcoscenico oltre 120 studenti e 16 docenti
“Un palco per la scuola - Vitamine creative 2023” ha coinvolto in questa XII edizione 120 studenti e 16 docenti delle scuole di Chioggia, dalla scuola primaria agli istituti superiori. Questo progetto di sostegno alle scuole nella produzione di nuove idee per il teatro - promosso da Città di Chioggia, Città Metropolitana di Venezia e Regione del Veneto con la collaborazione del settore Promozione e formazione del pubblico di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale - si è concluso il 26 maggio scorso in Auditorium comunale con la festa finale di tutte le scuole partecipanti e la consegna di buoni libro e targhe di partecipazione.
“Un palco per la scuola - ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Chioggia Elena Zennaro - oltre ad essere un’attività ricreativa e divertente, è una vera e propria forma di terapia, che incide positivamente sul benessere psicologico dei ragazzi, prevenendo e alle-
viando eventuali disturbi d’ansia, difficoltà relazionali, problemi di autostima, tipici dell’età scolare ed accentuatisi con le limitazioni del periodo pandemico. Ringrazio tutti i dirigenti scolastici e gli insegnanti che hanno creduto nell’iniziativa e collaborato per la sua buona riuscita. Il loro impegno è un dono prezioso per i ragazzi, per nulla scontato”.
All’Auditorium e al teatro don Bosco sono stati presentati questi spettacoli: “Mamma mia, fioi” (IIS Cestari-Righi), “La tola se conte”
(Scuola primaria Todaro), “Nuvole”
(Liceo classico Veronese), “Le baru-
L’arrivo del treno storico attira oltre un migliaio di persone
fete chioggiotte” (Scuola primaria Marchetti), “Omero 2.0” e “Magellano: la meraviglia della scoperta” (Scuola paritaria Paolo VI), “Cyrano de Bergerac” (Scuola media Pascoli), “La gabbanella e il gatto” (Scuola primaria Gregorutti).
Nel corso dell’anno i docenti hanno partecipato ad un corso di formazione guidato da Bruno Lovadina su come allestire uno spettacolo con ragazzi e/o adolescenti, ovvero passare dall’idea al copione, capire e decidere cosa serve per andare in scena e gestire le prove.
Eugenio Ferrarese
Da Verona attraversando il Polesine per poi raggiungere Adria e Chioggia con un treno storico, una locomotiva a vapore e carrozze centoporte degli anni ’30. Si tratta di una iniziativa realizzata lo scorso 21 maggio in occasione del 25° anniversario dell’Associazione Veneta Treni Storici.
Ed i biglietti disponibilicirca 400 - sono andati presto esauriti, ma le richieste hanno superato il migliaio. Un treno storico a vapore era giunto a Chioggia anche 11 anni fa, il 2 giugno 2012.
Una folla di curiosi ed appassionati hanno atteso l’arrivo del treno a Chioggia accolto dal sindaco Mauro Armelao, dall’assessore alla Cultura
Elena Zennaro e dal Consigliere Regionale Marco Dolfin. Era anche possibile salire sulla locomotiva e vedere tutte le manovre per caricare il focolaio oltre che tutta la strumentazione o anche esplorare i vagoni distinti ancora in prima e seconda classe.
I visitatori giunti da Verona hanno potuto visitare il centro storico di Chioggia o effettuare delle escursioni in bicicletta.
Visto il successo della manifestazione, è assai probabile che siano ancora organizzati viaggi con locomotive storiche. (e.f.)
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“Un palco per la scuola – Vitamine creative 2023”. Il progetto è giunto alla XII edizione
Scacchi. La prestigiosa promozione nel campionato regionale
Il Circolo scacchistico Clodiense in A1
La squadra, capeggiata dal Maestro Fide Federico Boscolo, con Martino Aprile, Enrico Vianello, Max Boscolo e Davide Bellemo, vincendo a Strassoldo i 5 turni, ha guadagnato il passaggio di categoria
Il Circolo Scacchistico Clodiense il prossimo anno giocherà nel Campionato A1. Vincendo a Strassoldo in Friuli tutti i 5 turni giocati dal 19 al 21 maggio scorso contro le squadre di Maniago, Modena, Spilimbergo, Triestina e Belluno del raggruppamento A2, ha ottenuto una prestigiosa promozione nel campionato nazionale.
La squadra di Chioggia, capeggiata dal Maestro Fide Federico Boscolo, comprendeva Martino Aprile, Enrico Vianello, Max Boscolo e Davide Bellemo. Stanno inoltre emergendo nuove promesse tra i giovani scacchisti clodiensi che si sono ben distinti nei vari tornei del circuito Gran Prix del Triveneto con ottimi piazzamenti e varie promozioni di categoria, raccogliendo complessivamente 18 coppe. Anna Danielato è giunta seconda nella tappa di Codognè disputatasi il 12 marzo scorso e con una buona prova di Ettore Penzo; secondo posto anche per Leonardo Riviero nel torneo di Paderno del Grappa giocato il 14 maggio scorso a cui si aggiunge anche il bel piazzamento di Davide Boc-
cato tra i primi classificati nello stesso torneo; Diego Boscolo secondo classificato nella tappa di Roncade il 26 marzo scorso; Riccardo Destro e Antonio Antico si sono ben piazzati nel torneo di Villafranca Padovana il 7 maggio scorso.
Alcuni di questi hanno già ottenuto la promozione al torneo maggiore.
Nel corso dell’anno i giovani scacchisti si ritrovano nella sede del Circolo - da quest’anno presieduto da Massimo
Aprile - in calle Donaggio il mercoledì per la parte teorica coordinata da Leonildo Mosca e il martedì per la parte pratica grazie alla collaborazione di Gian Paolo Boscolo.
Il torneo sociale del Circolo Scacchistico Clodiense è stato vinto dal candidato maestro Davide Bellemo che ha battuto in finale il maestro Giorgio Piva. Anna Danielato ha conquistato il torneo sociale giovanile dove si sono distinti i giovanissimi Under 10 Martino Ruzzon e Riccardo Fodulu.
Altre vittorie dei giocatori chioggiotti sono state conseguite nei tornei Open
del circuito del Gran Prix interregionale da Martino Aprile ad Asolo, da Aldo Boscolo a Roncade e da Leonildo Mosca a Santa Maria di Sala e Paderno del Grappa.
Durante l’estate i giocatori del Circolo si ritrovano come avviene da molti anni allo stabilimento balneare “Canarin” al pomeriggio per partite amichevoli dedicando il sabato pomeriggio ai tornei semilampo; da quest’anno è previsto anche un torneo giovanile il martedì pomeriggio.
In autunno si terrà il torneo Internazionale “Città di Chioggia” che nella passata edizione ha registrato la partecipazione di un centinaio di esperti scacchisti ed appassionati. Dal prossimo ottobre saranno inoltre organizzati corsi di scacchi per principianti e non, sia per adulti che per giovani.
Eugenio Ferrarese
Il primo Consiglio comunale dei ragazzi, votato l’Ordine del giorno sulla sostenibilità
Primo appuntamento, lo scorso 24 maggio, per il Consiglio dei ragazzi che si è riunito in Sala del Consiglio in Municipio, convocato dall’assessore all’Ambiente Serena De Perini nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile. Il Consiglio dei ragazzi, che comprende alunni della secondaria di primo grado Galileo Galilei di Chioggia eletti dagli studenti della scuola, ha partecipato alla riunione presieduta dal Presidente del Consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon alla presenza dell’assessore De Perini, alle Pari opportunità Elena Zennaro, al Bilancio Paola Orlando, oltre che al funzionario dell’Ufficio ecologia e ambiente Nazzareno Gradara e di due membri del Cea, centro educazione ambientale, che hanno approfon-
dito il tema della biodiversità e delle implicazioni sul nostro territorio del rischio estinzione di specie animali e vegetali. Ai ragazzi è stato spiegato il funzionamento del consiglio comunale e poi è stato presentato l’Ordine del giorno che ha per oggetto l’adesione all’Agenda 2030 per garantire un presente e un futuro migliori al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano. I giovani consiglieri non hanno fatto mancare alla discussione interventi costruttivi sulle aree verdi in città o su azioni di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti.
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Chioggia
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Appuntamenti. La seconda edizione della manifestazione.
Lo sport protagonista e in festa a Chioggia
La “Festa dello Sport” con tutte le associazioni sportive cittadine ha animato il Corso del Popolo a Chioggia per tutta la mattinata dello scorso 4 giugno, in concomitanza con la “Giornata Nazionale dello Sport”.
Si tratta della seconda edizione di questa manifestazione proposta dall’Amministrazione comunale con l’intento di promuovere e far conoscere le realtà sportive del territorio che con perseveranza e molti sacrifici organizzano varie attività per tutte le età.
“Abbiamo preso l’impegno di replicare questa bella festa tutti gli anni dopo il grande successo del 2022”, ha spiegato Daniele Tiozzo Brasiola, vicesindaco e assessore allo Sport.
“Si tratta di un evento al quale tengo particolarmente perché sono convinto che i valori dello sport, oltre ad essere tra i primi da trasmettere ai più piccoli, siano trasversali e accomunino tutti quanti”.
Nel corso della manifestazione sono state consegnate delle targhe ricordo in memoria di Francesco Criscenti, Costanzo e Davide Antoniella Massimo Bonaldo, concittadini che si sono distinti per dedizione e impegno nel mondo dello sport, alla presenza, oltre che del vicesindaco Daniele Tiozzo, del consigliere regionale Marco Dolfin, del presidente del Consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon e del referente Coni Matteo Perini. Assai apprezzata anche la mostra dei cimeli delle squadre di calcio italiane, memorabilia come le maglie di Pelè, Maradona, Zico, Baggio, Zoff, Monzeglio, Paolo Rossi, dei fratelli Ballarin e di molti altri campioni, oltre a gagliardetti storici di tutti i club e le storiche maglie dell’Union Clodiasottomarina. Allestita nella chiesetta di San Martino a Chioggia nei pressi del Duomo e aperta al pubblico il 3 e 4 giugno, la mostra nasce dalla collaborazione tra la Lega dei collezionisti e il
Museo Aldo e Dino Ballarin. In contemporanea con la Festa dello Sport il Centro Astoria in Lungomare Adriatico a Sottomarina ha ospitato la prima tappa del Real Beach Cup 2023, torneo AIBVC Categoria L3 con formula gioco 2x2 maschile e femminile.
Eugenio Ferrarese
Valli. La Camminata per campi e per valli dei ragazzi della scuola
Promuovere la sostenibilità ambientale e sociale. E’ lo scopo della Camminata per campi e per valli che si è svolta nelle scorse settimane a Valli, organizzata dall’Istituto comprensivo Chioggia 3 e alla quale hanno partecipato ragazzi e insegnati dei plessi Hack, Ballarin e Olivi, oltre al sindaco Mauro Armelao, al vicesindaco e assessore alla Scuola Daniele Tiozzo Brasiola e gli assessori all’Ambiente Serena De Perini e al Sociale Sandro Marangon.
“Una camminata nel nostro meraviglioso territorio - ha detto il Sindaco Armelao – per ribadire l’impegno della nostra Amministrazione a fianco della scuola per fornire ai nostri ragazzi tutti gli strumenti per crescere come persone e come cittadini responsabili”.
“Abbiamo vissuto un bellissimo momento di vita per un’intera comunità”, ha sottolineato il vicesindaco Tiozzo. “Una giornata ideale per una passeggiata nella natura”, ha detto l’Assessore De Perini. “Ho voluto vedere anche quanto sono cresciuti gli alberi che l’Amministrazione ha donato alla scuola Ballarin e che ora sono tutti in frutto”.“La comunità di Valli ha scuole molto attive che sono uno dei pilastri della frazione”, ha detto l’assessore Marangon.
A questa iniziativa si aggiunge l’aspetto della sensibilizzazione sulle tematiche ambientali collegata al progetto nazionale “Terra ti voglio bene e per te proteggo le piante”. L’Istituto comprensivo Chioggia 3 ha già iniziato un percorso di esplorazione e conoscenza del territorio, di ricerca attiva delle piante presenti in esso, della costruzione di aiuole amiche delle api in cui sono stati messi a dimora anche 4 alberi da frutto donati dall’Amministrazione.
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Chioggia
Una grande Festa per far conoscere le realtà locali che organizzano attività per tutte le età. L’assessore Tiozzo Brasiola: “I valori dello sport sono trasversali e accomunano tutti”
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Produzioni e salute. Incontri formativi organizzati dall’Ulss 3 Serenissima
Allevatori del veneziano a scuola contro la peste suina
Oltre settanta allevatori (per quattordicimila maiali) a scuola contro la peste suina africana. Cona, Scorzé, Dolo e Favaro. In tutto il territorio si sono tenuti gli incontri formativi dell’Ulss 3 insegnano agli allevamenti a difendersi dalla malattia. Controllo all’entrata dell’allevamento di persone, mezzi e animali attraverso la buona gestione di cancelli, recinzioni e registro visitatori; presenza di vestiario dedicato al personale e agli ospiti; miglioramento delle misure di pulizia e disinfezione dei locali; divieto di introduzione e somministrazione di alimenti a base di carne: sono solo alcune delle regole auree dettate dall’Ulss 3 contro la peste suina negli allevamenti. Gli allevatori che hanno già superato il corso hanno ricevuto un attestato. Potranno esibirlo, da recente obbligo di legge, all’interno del loro allevamento per confermare la propria preparazione. Sono i proprietari di circa quattordicimila suini, compresi tra animali da riproduzione e animali da ingrasso. Grazie agli accorgimenti proposti dai veterinari esperti dell’azienda sanitaria, guidati dal direttore del Servizio di sanità animale dell’Ulss 3 Stefano Zelco, gli allevatori allontanano così il rischio che questo virus aggredisca i loro animali, come sta succedendo invece in molte parti del territorio nazionale,
contagiando sia cinghiali che suini. “Oltre ai focolai del 2022 di Piemonte e Liguria (715 cinghiali colpiti) e Lazio (52 animali colpiti), la malattia è comparsa a maggio anche in Calabria (5 animali rinvenuti morti) - ricorda Zelco. Il pericolo che l’infezione possa colpire anche gli allevamenti di suini è tuttora presente: in assenza di un vaccino, l’unico sistema di difesa per gli allevatori è la costante applicazione di norme di biosicurezza”. Negli anni non sono mai stati riscontrati casi nel nostro territorio, “e contribuiamo a far sì che questa situazione di tranquillità possa continuare - continua Zelco. Ora lo facciamo anche con l’attività didattica, cercando di trasmettere l’insieme degli accorgimenti da mettere in atto per evitare l’ingresso del virus.
Oltre ai focolai del 2022 di Piemonte e Liguria (715 cinghiali colpiti) e Lazio (52 animali colpiti), la malattia è comparsa a maggio anche in Calabria (5 animali rinvenuti morti)
Lo scopo è quello di metterle in sicurezza gli allevamenti di fronte al pericolo di questa malattia che non colpisce l’uomo, ma è molto contagiosa per i suini”. Nel caso di contagio, infatti, i servizi procedono al sequestro dell’allevamento, svolgono l’indagine epidemiologica per scoprire l’eventuale causa di contagio e verificano che non ci sia stata trasmissione del virus ad altri allevamenti. Per legge è poi necessario abbattere tutti i suini presenti nell’allevamento. Insomma la formazione previene danni alle produzione e permette controlli capillari prima che le situazioni sfuggano di controllo e producano problemi poi difficilmente risolvibili anche dal punto di vista economico.
Alessandro Abbadir
Baldin (M5s): “Tempi lunghi per passaporti e carte d’identità”
“Perché a Venezia e nella sua area metropolitana i tempi di consegna delle carte d’identità e dei passaporti travalicano la normale attesa, anche rispetto al resto del Veneto?”. Lo chiede Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, commentando le ultime notizie riportate nei media, che parlano di un ulteriore ritardo rispetto a quanto già manifestato a cavallo della fine dell’anno. “Non è possibile - esordisce la consigliera - che per ottenere un passaporto in Commissariato si venga rinviati addirittura al 2024 sia a Chioggia che a Marghera e Mestre (addirittura in aprile), e per una carta d’identità nella terraferma veneziana bisogna aspettare oltre due mesi. Il Covid e la Brexit non c’entrano più niente, semmai a cau-
sare ulteriori disguidi è stata la decisione del governo Meloni di abbandonare lo Spid per l’adozione della carta elettronica generalizzata. E a sopportare il peso di questi disser-
vizi è come sempre la cittadinanza”.
Lo scorso 7 febbraio la Giunta regionale aveva risposto a un’interrogazione in materia della stessa Baldin: “Allora dissero che la situazione di
difficoltà aveva già raggiunto il picco, e che quindi il problema sarebbe stato in via di soluzione. Le notizie di queste settimane smentiscono tale impostazione, quindi vuol dire che c’è dell’altro. Ad esempio, Comuni come Venezia ricevono ancora solo per appuntamento: è ora di riaprire gli sportelli al pubblico in tutti i giorni e gli orari pre-pandemici, specie nei luoghi periferici come le isole”. La coordinatrice metropolitana del M5S ricorda che “stando alla norma, ogni cittadino ha diritto a ricevere il passaporto entro trenta giorni. Succedeva agevolmente prima della rivoluzione digitale, e la risposta non può essere demandata all’adozione di procedure d’emergenza. Urge invece ripristinare la normalità”.
23 www.lapiazzaweb.it Provincia
Un momento degli incontri fortmativi
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L’Anniversario della fondazione dell’Arma. Presentati i dati della città metropolitan a
In 12 mesi effettuati oltre quattrocento arresti e cinquemila denunce
“Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione”
Gli ultimi dodici mesi sono stati intensi per i carabinieri di Venezia e provincia. In occasione delle tradizionali celebrazioni in occasione dell’anniversa rio dell’Arma - che quest’anno ha spento 209 candeline - il comando provinciale ha elencato i principali numeri dell’attività sul territorio. Oltre 32mila i servizi esterni svolti, 429 le persone tratte in arresto e 5.167 le denunce in stato di libertà. Ma il vero focus, precisano i carabinieri, è statto sulle attività preventive, in particolare con le campagne di sensibilizzazione a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione.
“I risultati conseguiti dall’Arma nella provincia sono noti alla cittadinanza, particolarmente attenta alle problematiche connesse con l’ordine e la sicurezza pubblica e supportata dalla scrupolosa opera degli organi d’informazione costantemente in prima linea e impegnati quotidianamente in un lavoro caratterizzato da elevata professionalità, apprezzato senso critico e imparzialità” ha affermato il comandante provinciale della città metropolitana lagunare, generale di Brigata Nicola Conforti. “Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di
una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione, di coloro che, talvolta abbandonati alla loro solitudine, sono facili vittime di malintenzionati abili nel raggirarli con ogni tipo di sotterfugio” ha proseguito.
Negli ultimi mesi sono stati 45 gli incontri organizzati nei circoli anziani, le associazioni e le parrocchie a favore di oltre 1.300 persone della terza età. Si è trattato di incontri semplici e diretti finalizzati a sensibilizzare gli anziani, consentendo loro di alzare la guardia nei confronti dei tanti malintenzionati che, come ha evidenziato il Generale, “fanno leva sui sentimenti più profondi e viscerali, come l’amore di una madre per i propri figli, ma anche sulla fragilità fisica di chi si sente ormai relegato ai margini di una società che non riesce talvolta più a capire”.
Non è mancato il contributo dei carabinieri forestali: nel periodo 1° giugno 2022– 31 maggio 2023 hanno effettuato 940 controlli (nel corso dei quali sono state controllate 315 persone e 35 veicoli). Sono stati contestati
350 illeciti amministrativi per un importo di oltre 149mila euro 8
e comunicate all’autorità giudiziaria 33 notizie di reato a carico di 27 soggetti noti con 20 sequestri penali complessivi. Quanto al lavoro, negli ultimi dodici mesi il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia ha sottopo-
sto a verifica ispettiva 220 aziende, ove è stata riscontrata la presenza di oltre 570 lavoratori, per i quali è stata vagliata ogni singola posizione lavorativa pervenendo al riconoscimento di 29 situazioni irregolari, di cui 26 “in nero”. Un altro fronte che ha visto i carabinieri di Venezia particolarmente attivi è stato quello della prevenzione e contrasto di tutti quei comportamenti che ledono le donne, fisicamente, psicologicamente e nella loro dignità. “Dai dati dell’ultimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese” – è stato precisato –“si evince che l’83,5% delle italiane è dell’opinione che tra i lasciti della pandemia ci sarebbe un aumento della violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne”. L’opera preventiva messa in campo dal dispositivo molecolare dell’Arma, costituito dalle 5 Compagnie, dalle 2 Tenenze e dalle 38 Stazioni Carabinieri, supportati dai Nuclei Investigati-
vo, Informativo e Natanti, è finalizzata a “intercettare ogni campanello di allarme, per essere sempre pronti ad ascoltare, comprendere, aiutare. L’obiettivo è quello di diminuire il numero dei reati, talvolta sommersi, che ledono le donne e che, concretizzandosi molto spesso all’interno delle mura domestiche, sono difficilmente individuabili”. Infine, l’attenzione ai giovani: “A loro, ai quali noi adulti abbiamo il dovere di restituire il futuro – ha continuato il Generale Conforti – dedichiamo e vogliamo continuare a dedicare molta attenzione. È per questo che con entusiasmo rinnoviamo annualmente le nostre campagne di incontri presso gli istituti di ogni ordine e grado. Nell’anno scolastico che sta per volgere al termine sono stati svolti, complessivamente, 75 incontri a favore di circa 8.300 ragazzi tra gli 11 ai 19 anni”.
Giorgia Gay
24 www.lapiazzaweb.it Sicurezza
Musica. L’undicesima edizione ispirata a Mascagni e alle opere più rappresentate all’Arena di Verona
Va in scena la grande lirica sotto le stelle
Sarà la doppia ricorrenza legata al 160° Anniversario della nascita di Pietro Mascagni e al centenario della Prima Stagione Operistica presso l’Arena di Verona (evento che ha visto proprio il Maestro Tullio Serafin tra i principali artefici e promotori del Festival Lirico) il tema conduttore dell’undicesima edizione del Concerto Lirico Sinfonico che l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, sotto la direzione del Maestro Renzo Banzato, terranno sabato 15 luglio.
Piazza Vittorio Emanuele II di Cavarzere diverrà così un teatro a cielo aperto dove risuoneranno le pagine più celebri del repertorio lirico: autentiche “perle della musica”, che daranno vita ad un vero e proprio “Gran Galà dell’Opera”.
Una parte della serata, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, sarà dedicata a Mascagni, del quale sarà proposta una selezione da “Cavalleria rusticana” e il possente “Inno del sole” da “Iris”: pagina di forte coinvolgimento emotivo e raramente eseguita in ambito concertistico. E’ inoltre prevista l’esecuzione di alcune pagine tratte dalle opere maggiormente rappresentate nell’anfiteatro della città scaligera: fra questi i grandi capolavori verdiani, come “Macbeth”, “Nabucco”, “La traviata”, “I Lombardi alla prima crociata” e soprattutto “Aida”. Nel corso della serata, che sarà presentata dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Banzato, sarà dato spazio anche a Puccini, del quale si potrà ascoltare l’intero “Finale
del I atto” da “La Bohème” e a Donizetti, che dialogherà con orchestra e coro nella briosa “Cavatina di Dulcamara” da “L’elisir d’amore”. Dopo un omaggio a Rossini, con la preghiera “Dal tuo stellato soglio” dal Mosè, il programma si aprirà alla dimensione europea con il compositore inglese Elgar, del quale l’orchestra e il coro eseguiranno la maestosa marcia “Pomp and Circustamce op. 39”.
Piazza del Municipio, ospiterà pertanto una produzione musicale di notevole spessore artistico, che prevede il coinvolgimento dei professori dell’Orchestra
Sinfonica T. Serafin, affiancati dai componenti dell’omonimo Coro, ai quali si aggiungeranno tre solisti vocali di primo piano nel panorama della lirica nazionale, per un totale di oltre cento esecutori: il tutto sotto la direzione del Maestro Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, dove è anche a Capo del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione. Il Maestro si avvarrà della presenza
Sabato 15 luglio la Piazza del Municipio di Cavarzere ospiterà il Concerto dell’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin” diretti dal Maestro Renzo Banzato
del soprano Chiara Milini, del tenore Paolo Antognetti e del basso Luca Gallo.
Il concerto, realizzato dall’assessorato alla Cultura di Cavarzere, è stato reso possibile grazie alla generosità di alcune realtà economico-produttive che operano nel territorio, Adriatic Lng. Preziosa anche la sensibilità del signor Antonio Turatti, impegnato nella promozione di iniziative di rilevanza culturale finalizzate alla valorizzazione dei talenti del territorio; l’evento si avvale inoltre della disponibilità della Ditta Commerciale Ferramenta. Il concerto si inserisce all’interno della 14esima edizione degli “Appuntamenti in corte”, ampio carnet di eventi promosso da Bancadria Colli Euganei in vari comuni del Veneto e non solo.
L’inizio è fissato alle 21.00; in caso di maltempo il concerto si svolgerà il 16 luglio. L’ingresso è su prenotazione obbligatoria; per maggiori informazioni è possibile contattare il numero telefonico 335 - 6139668.
Gli studenti delle scuole superiori e la sfida dell’Ecologia Integrale
A fine maggio l’auditorium dell’M9 di Mestre si è riempito di ragazzi e ragazze delle scuole superiori del veneziano che, attraverso i loro istituti scolastici, prenderanno parte, nel prossimo anno scolastico, al laboratorio di Ecologia Integrale, per conoscere e progettare possibili soluzioni, ideato dal movimento Laudato Si’ e dalla Pastorale giovanile del Patriarcato di Venezia, in collaborazione con il Dicastero Pontificio per lo sviluppo umano integrale e con “Economy of Francesco”.
Il contest, che ha l’obiettivo di allargare le vedute dei ragazzi verso nuove progettualità per un futuro sostenibile, è stato accreditato dall’Ufficio Scuole della Regione Veneto e reso possibile grazie alla
collaborazione con alcune realtà imprenditoriali e tecniche del territorio che faranno da supporto agli studenti durante lo sviluppo dei progetti.
Il Patriarca Francesco Moraglia ha sottolineato “La sfida vera è l’ecologia integrale e, allora, vorrei soffermarmi su tre parole che possono aiutarci ad affrontare al meglio una questione così essenziale e decisiva per il presente e il futuro della nostra umanità”: realismo, rispetto e responsabilità.
Parole richiamate anche dall’assessore del Comune di Venezia Paola Mar.
“Bisogna passare dalla concezione dell’Io alla concezione del Noi” ha aggiunto l’assessore regionale
all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità Elena Donazzan.
Sono intervenuti anche il vicepresidente di Confindustria Veneto Est, Vincenzo Marinese, Renato Mason, segretario della Cgia di Mestre, e Sandro Dal Piano, direttore comunicazione Enaip che, anch’essi nelle vesti di partner del progetto, hanno incoraggiato gli studenti a sognare e a credere nelle proprie idee che talvolta possono diventare dirompenti a patto però che non si cada nel velleitarismo.
Per informazioni e per partecipare al concorso scrivere a concorsoecologiaintegrale@gmail.com. Le adesioni vanno inviate dalle scuole aderenti entro il 15 ottobre prossimo.
25 www.lapiazzaweb.it Cultura
Il maestro M° Renzo Banzato L’Orchestra Sinfonica e Coro “Tullio Serafin”
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Vela. Cinquantesima edizione del Campionato Italiano Meteor
L’imbarcazione “Engy” conquista il titolo nazionale
È stato un campionato assai combattuto con condizioni meteorologiche che hanno messo a dura prova le 57 imbarcazioni partecipanti.
La scelta di Chioggia e il campo di regata sono stati molto apprezzati
L’imbarcazione “Engy” conquista il titolo in occasione della 50a edizione del Campionato Italiano Meteor le cui regate si sono svolte davanti alla spiaggia di Sottomarina dall’8 al 13 maggio scorso. L’equipaggio, portacolori del Circolo Nautico Chioggia, composto da Stefano Pistore, Silvio Sambo al timone e Nicolò Cavallarin alle drizze, è riuscito a superare nelle ultime prove “Pekoranera” di Davide Sampiero e “Gullisara” di Enrico Negri, nove volte campione italiano. La flotta di Chioggia, oltre alla vittoria di “Engy”, che bissa il successo ottenuto 7 anni fa, festeggia anche la conquista del Trofeo Locatelli.
E’ stato un campionato assai combattuto con condizione meteorologiche piuttosto difficili che hanno messo a dura prova le 57 imbarcazioni partecipanti. La scelta di Chioggia e il campo di regata sono stati molto apprezzati.
“Devo ammettere che tutti si sono divertiti - ha dichiarato Michele Marin, neo presidente di Assometeor eletto all’unanimità dall’Assemblea dei Soci svoltasi nei giorni del Campionato - e non c’era modo migliore per celebrare il cinquantesimo compleanno del nostro Campionato Italiano”.
“Vedere in regata tutte quelle barche - ha commentato il presidente de Il Portodimare Giuseppe Modugno, organizzatore dell’evento sportivo - è stata un’emozione davvero incredibile che ci ripaga di tutti gli sforzi fatti da oltre un anno a questa parte”. Ha poi rivolto un ringraziamento alla regione Veneto, al comune di Chioggia, alla Darsena Mosella, alla Darsena Le Saline, al Porto Turistico San Felice, al Consorzio Lidi di Chioggia e a tutti i circoli velici del territorio che hanno collaborato alla gestione del campo di regata. Soddisfazione e orgoglio per aver ospitato
a Chioggia questa importante manifestazione velica sono stati espressi anche dal vicesindaco e assessore allo sport Daniele Tiozzo e dal consigliere Marco Dolfin presenti alla cerimonia di premiazione presieduta dall’associazione Marinai d’Italia a cui ha preso parte anche Barbara Arnoldo, in rappresentanza della XII Zona FIV.
“Vincere in casa regala certamente un’emozione particolare - ha sottolineato Stefano Pistore armatore del meteor “‘Engy”.
- Siamo davvero molto felici perché, così
Prima edizione del trofeo velico “La Chioggiolana”, vince Marco Nordio
“Bellerofonte” di Marco Nordio è l’imbarcazione vincitrice della prima edizione del trofeo Velico Città di Chioggia “La Chioggiolana”.
Erano 65 le barche con oltre duecento partecipanti che hanno animato il 21 maggio scorso la manifestazione velica organizzata dalla Lega Navale Italiana sezione di Chioggia col patrocinio dell’amministrazione comunale e l’egida della Fiv Federazione Italiana Vela.
L’iniziativa che si prefiggeva di valorizzare il territorio, la città di Chioggia e la sua meravigliosa laguna anche attraverso lo sport della vela e nello stesso tempo contribuire a diffondere la cultura del mare, i valori educativi dello sport in generale e della vela in particolare, l’amore e la tutela dell’ambiente e la massima inclusività.
Il pubblico ha potuto ammirare, oltre alle imbarcazioni che hanno partecipato alla regata, anche i due scafi della Marina Militare “Sagittario” e “Griffone” con a bordo gli allievi e allieve della Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia.
Presenti alle premiazioni rappresentanti della Regione Veneto, del Comune di Chioggia, della Marina Militare, della Capitaneria di Porto, dell’Associazione Marinai d’Italia e dei Circoli partecipanti, il vincitore del recente campionato italiano della Classe Meteor Silvio Sambo, il presidente della Lega Navale Italiana Sezione di Chioggia Luciano Penzo e la campionessa olimpica Silvia Zennaro.
Marco Nordio, primo vincitore de “La Chioggiolana”, terrà il trofeo per un anno per poi passarlo al vincitore della prossima edizione. (e.f.)
come avvenuto nel 2016, oltre a vincere il titolo individuale portiamo a casa anche la vittoria di flotta. Insomma, non c’era davvero modo per festeggiare e chiudere in bellezza questo campionato”. Eugenio Ferrarese
26 www.lapiazzaweb.it Sport
Un momento dell’iniziativa
Sopra, un momento della gara, a fianco le premiazioni
#Regione
Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto
Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito,
e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano, in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale
Spiccano
affermazione di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai
che nazionale.
Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?
Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori. Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del
Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesine, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.
Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete.
Qual è la sua analisi, senatore?
Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a
fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.
Al di là dei risultati del voto, uno dei temi che si è imposto in questa campagna elettorale anche in Veneto è quello legato all’ambiente e alla tutela del territorio. Quali risposte dare, anche alla luce di quanto successo in Emilia Romagna con l’alluvione?
In tempi non sospetti, più di un anno fa, posi la questione in Parlamento su siccità e sicurezza del territorio. Ricordo il monito dei nostri giovani su questi temi che sono estremamente legati fra di loro. A febbraio scorso il Governo ha accolto la mia richiesta per un Piano strategico nazionale contro la crisi idrica. Ora bisogna riempirlo di contenuti per salvaguardare l’acqua che è il bene più prezioso che abbiamo. Bisogna fare lo stesso per la lotta contro il dissesto idrogeologico per passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione.
Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025. Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una grande rete e
aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.
La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i succes-
si di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-
mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona.
Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”.
Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra
se vuole vincere non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.
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“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini chiedono di essere presenti sul territorio”
il risultato di Treviso con la netta
Antonio De Poli
Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”
Andrea Martella
Il dibattito. La Cgil esprime la netta contrarietà sul disegno di legge Calderoli
Autonomia, confronto acceso tra Regione e sindacati
Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”. “La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineatoi essere pronto anche a un referendum abrogativo.
“Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non
sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”.
Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva di tutte le ventitré
materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.
È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per
Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo
“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello sviluppo economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire
l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia
la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia
rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Ro berta Vianello.
necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.
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Regione
“sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”
Il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e a lato Roberto Ciambetti durante l’audizione in Senato
Gianfranco Refosco
Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa l’attività formativa verso gli amministratori
Pnrr e autonomia le sfide di Anci Veneto da mezzo secolo a fianco dei sindaci
Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.
“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo
vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni.
Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro. Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emergenze alla carenza di personale.
A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.
Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli interventi sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco
nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche trattenute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’ “ Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi.
“Noi ci siamo per dare pareri, –
aggiunge Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.
“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.
29 www.lapiazzaweb.it Regione
Da sinistra: Maria Rosa Pavanello, Mario Conte, Elisa Venturini
Le iniziative. Via libera allo schema di acccordo di collaborazione tra Regione e province
Spicca il volo “RetEventi Cultura Veneto 2023”
“Dopo le conseguenze nefaste della pandemia sul settore culturale, in Veneto si torna a generare occupazione, contribuendo anche alla promozione della cultura veneta a livello nazionale e internazionale. La cultura ha un valore significativo in Veneto, poiché contribuisce in diversi modi allo sviluppo sociale, economico e identitario della regione”. Così l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel commentare il via libera allo schema di Accordo di collaborazione per la definizione e la realizzazione, in sinergia con le Province del Veneto e con la Città Metropolitana di Venezia, del progetto “RetEventi Cultura Veneto 2023”, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023. “Il Veneto ospita una vivace industria culturale e creativa, - aggiunge Corazzariche comprende le arti visive, il teatro, la musica, il cinema, la letteratura e molto altro ancora. Lo strumento dell’Accordo con le amministrazioni provinciali e con la Città Metropolitana di Venezia si è rivelato negli anni estre-
mamente efficace: proprio facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità capace di indirizzare e governare i processi di trasformazione in atto nel nostro territorio”.
Le azioni prevedono un’azione concertata a regia regionale, nell’ambito della quale la funzione di indirizzo e coordinamento generale dell’iniziativa è attribuita alla Regione, mentre alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia è affidata la funzione di realizzazione secondo le proprie competenze e quanto indicato nelle proposte presentate. La spesa prevista per la Regione è di 140.000 euro, suddivisi in 20.000 per ciascuna Provincia e per la Città Metropolitana di Venezia. Ecco le iniziative tra Padova, Ro-
vigo, Treviso, Vicenza e Venezia. Provincia di Padova: Progettualità dal titolo “Cultura in…”. Cartellone di iniziative su due piani, il primo basato sulla promozione degli eventi presentati da Comuni, il secondo sul sostegno economico di proposte culturali che i soggetti interessati presentano. Viene assicurata un’offerta culturale diffusa in maniera capillare sull’intero territorio provinciale, mettendo in scena una pluralità di espressioni artistiche, espressione di un “teatro diffuso”.
Provincia di Rovigo: Cinque rassegne: “Deltablues Polesine” (XXXVI edizione); “Il teatro siete voi”, rivolta a bambini, ragazzi, scuole e famiglie; “Tra Ville e Giardini” di carattere multidisciplinare (musica, teatro, reading
musicali, circo di strada), attraverso ville, corti rurali, giardini, parchi, che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio. “Bandoera”, dedicata ai giovani che intendono intraprendere la carriera artistica o misurarsi con essa. “Teatro x casa”, che vuole raccontare la storia delle Ville Venete.
Provincia di Treviso: Pluralità di rassegne organizzate da Comuni, Associazioni ed Istituzioni di rilevanza provinciale, al fine di promuovere il territorio e offrire al grande pubblico eventi di qualità in sedi di interesse storico, architettonico ed ambientale.
“Un Parco di Note”, ospitato nel parco di Sant’Artemio. Eventi di carattere etnografico organizzati
dal Gruppo Folcloristico Trevigiano.
Città metropolitana di Venezia: Progettualità “Paesaggi culturali fra terra e mare”, combinazioni della performance artistica con la suggestione sia del paesaggio naturale che del paesaggio antropico.
Provincia di Vicenza: Programmazione finalizzata a valorizzare l’attività musicale, teatrale e cinematografica del territorio. In programma un omaggio speciale a Maria Callas nel centenario della sua nascita. Spettacoli teatrali rappresentati nei teatri, nelle ville venete, nei castelli, nei palazzi, nelle corti parrocchiali e nelle dimore storiche di particolare pregio. Rassegna cinematografica di pellicole all’aperto.
30 www.lapiazzaweb.it Regione
Corazzari: “Facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità diffusa capillarmente su tutto il territorio”
Il
UniCredit sostiene famiglie e imprese italiane con un nuovo pacchetto da 10 miliardi di euro
La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche Speciali (“ZES”)
UniCredit ha lanciato la nuova tranche del suo piano d’azione “UniCredit per l’Italia”, con l’obiettivo di sostenere le comunità in cui opera attraverso iniziative per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro.
Questo intervento fa seguito al primo pacchetto di interventi elaborato nell’estate del 2022 per consentire a famiglie e imprese di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.
Le nuove misure forniranno un sostegno concreto a individui e
famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche aree in Italia.
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, commenta: “Famiglie e imprese hanno dimostrato una straordinaria resilienza e capacità di adattamento di fronte all’aumento dei tassi e all’alta inflazione, tanto che la situazione economica è migliore di quanto si potesse temere. Con questo piano intendiamo ribadire il nostro sostegno alle comunità in cui operiamo, consentendo ai clien-
ti di adottare un approccio più flessibile nella gestione dei loro impegni finanziari e rendendo disponibili nuove risorse per gli investimenti, utili a supportare le imprese nei loro percorsi di crescita.”
La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che comprendono: flessibilità nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus
di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.
Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti a sostegno del settore turistico, delle eccellenze del Made in Italy e delle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali italiane. UniCredit offrirà inoltre una moratoria fino alla fine dell’anno sulla quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine in essere per le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Inoltre, po-
tranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i punti vendita fisici.
Le misure adottate con questa nuova edizione di “UniCredit per l’Italia” si aggiungono alla recente ripresa dell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Questi acquisti consentono ai clienti di UniCredit che hanno maturato crediti d’imposta a fronte di sconti su fatture per spese precedenti di mobilitare questi crediti e ottenere liquidità utile per continuare le loro attività.
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piano. Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit
Salute
Le regole per un’abbronzatura in tutta sicurezza
Quando il sole diventa nemico della salute della pelle
Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma
“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso. Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”. Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.
Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole. “Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.
Prosegue alla pag. seguente
GIUGNO 2023 on-line: /category/salute/
Salute Pfas, ecco
Università di Padova
come provocano l’ipertensione
arteriosa
Quando il sole diventa nemico della salute della pelle
Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.
La pesante contaminazione da PFAS, che ha interessato l’Area Rossa della provincia di Vicenza, ha determinato un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. Tuttavia, i meccanismi alla base di tale aspetto erano completamente sconosciuti. Una ricerca dell’Università di Padova ha permesso di trovare una spiegazione.
Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Brasilina Caroccia, vincitrice di un progetto Stars, attraverso una lunga serie di studi in vitro ha dimostrato che i due PFAS - PFOA e PFOS – rilevati nel sangue dei soggetti che vivono nell’Area Rossa determinano un aumento marcato della sintesi e produzione di aldosterone, il principale ormone che aumenta la pressione arteriosa.
La ricerca “Aldosterone Biosynthesis Is Potently Stimulated by Perfluoroalkyl Acids: A Link between Common Envi-
ronmental Pollutants and Arterial Hypertension” pubblicata su “International Journal of Molecular Science”, cui hanno contribuito anche la dr.ssa Giorgia Pallafacchina e il laboratorio del Professor Rosario Rizzuto, ha destato ampia eco internazionale. Essa ha fornito la prima prova che un contaminante ambientale può causare ipertensione arteriosa.
“I nostri studi hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti che determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico – surrene umano – spiega il professor Gian Paolo Rossi -. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, siamo anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone”.
I PFAS sono ampiamente diffusi per cui siamo quotidianamente esposti ai loro effetti nocivi. La loro produzione è stata bandita negli USA, ma è tuttora ammessa in Europa.
La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli corretti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati “I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.
I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu.be/vkOFFZJ-iss).
L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osservando i nei, a preoccupare devono essere A=Assimetria della forma del neo; B=Bordi irregolari o indistinti; C=Colore variabile con più sfumature; D=Dimensioni; E=Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento.
Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:
1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;
2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;
3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;
4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;
5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;
6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;
7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;
8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;
9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;
10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.
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Un team di ricercatori spiega il meccanismo che innesca l’aumento della pressione
Il professor Gian Paolo Rossi
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La Giornata Mondiale senza tabacco. I danni provocati dal fumo, i dati dell’Ulss 2 Marca Trevigiana
Il fumo è causa di 416 morti premature ogni anno
In gran parte sono uomini (350 a fronte di 66 donne) e la percentuale di fumatori, il 23%, da molti anni non diminuisce. Tra i ragazzi prevale l’utilizzo della sigaretta elettronica: in Veneto fuma il 27,3% dei giovani, mentre il 3% fa uso solo di tabacco
Lo slogan proposto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che si è celebrata lo scorso 31 maggio, è stato “Grow food, not tobacco” (coltiva cibo, non tabacco) con il quale si è voluto sottolineare il danno all’ambiente e alla salute che provoca la coltivazione del tabacco al posto di altre colture.
Molti Paesi a basso e medio reddito utilizzano, infatti, vaste aree di terra fertile per coltivare tabacco piuttosto che cibo sano, nonostante circa 350 milioni dei loro abitanti vivano una situazione di acuta insicurezza alimentare.
Un tema di grande attualità che offre tuttavia l’occasione per ribadire quanto dannoso sia per la salute il consumo di tabacco. I dati della Marca Trevigiana. In provincia di Treviso – sono i dati diffusi dall’Ulss 2 Marca Trevigiana - il fumo è responsabile di quasi il 30% delle morti premature (prima degli 80 anni) pari a circa 416 decessi l’anno, in gran parte tra gli uomini (350 a fronte di 66 donne), circa metà per tumore al polmone.
Nonostante si conoscano bene questi effetti nocivi, la percentuale di fumatori nella popolazione adulta non diminuisce e, come rileva la sorveglianza PASSI, da ormai da parecchi anni è attorno al 23% (29% tra gli uomini, 17% tra le donne): circa 135.000 fumatori che ogni giorno bruciano più di 1.200.000 sigarette. Come spesso succede con le abitudini di vita più rischiose per la salute, anche il fumo è più diffuso tra chi ha un reddito e un titolo di studio più basso, inoltre spesso si accompagna a un consumo elevato di alcol.
Circa metà dei fumatori tenta di smettere di fumare, quasi sempre senza alcun supporto, riuscendovi anche per un breve periodo, ma a smettere definitivamente ce la fa solo 1 su 5 di quelli che provano.
Il divieto di fumo – sono le note positive - nei luoghi di lavoro è praticamente sempre rispettato e in casa sono pochissimi quelli che ancora fumano.
Tra le persone con più di 65 anni (dati della sorveglianza PASSI d’Argento) la percentuale di fumatori scende al 7%.
Tra questi non si vedono le differenze di sesso e caratteristiche sociali che si vedono tra gli adulti più giovani. Nei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, il 24% ha fumato almeno una volta nella vita (dati della sorveglianza HBSC (Health Behaviour in Schoolaged Children 2022 riferiti all’Ulss 2); questa percentuale sale a più del 50% tra i 17enni ed è maggiore tra le ragazze (25% contro il 22% dei ragazzi). Il 15% ha fumato nell’ultimo mese ma solo il 4% fuma tutti o quasi tutti i giorni.
In questa fascia di popolazione è significativo l’utilizzo delle sigarette elettroniche: i dati relativi ai 13-15enni a livello nazionale (indagine Global Youth Tobacco Survey - GYTS) mostrano che se nel 2010 tutti fumavano solo sigarette di tabacco e in questa fascia di età il 21% aveva fumato nell’ultimo mese, ora questa percentuale sale al 25%, ma solo il 2% fa uso di sole sigarette di tabacco.
Questi ultimi sono i dati italiani. In Veneto circa il 3% fa uso solo di sigarette di tabacco a fronte di una percentuale di fumatori del 27,3%. Un dato preoccupante, tanto da far pensare di dover spostare l’attenzione dal fumo di tabacco in sé alla dipendenza da nicotina.
Bullismo e cyberbullismo, come difendersi?
Alcuni consigli dell’Ulss 5 Polesana
Bullismo e cyberbullismo, un tema che continua ad essere di grande attualità a scuola. Secondo un recente studio - i dati sono dell’Ulss 5 Polesana - un adolescente su 5 negli ultimi mesi ha subito episodi di bullismo in ambito scolastico.
Per questo motivo l’azienda sanitaria polesana ha preparato sulla sua pagina Facebook una serie di consigli per difendersi da bulli e cyberbulli.
Innanzitutto non bisogna fare finta che vada tutto bene, o che sia tutto solamente un gioco o uno scherzo.
Bisogna ammettere che c’è un problema. È molto importante non isolarsi: questa reazione - si spiegapuò aumentare il senso di solitudine e rendere ancora più fragili. Invece, è l’unione che fa la forza.
Anche se è difficile è opportuno non cedere alle provocazioni. Farsi giustizia da soli può peggiorare la situazione. La migliore soluzione è comunicare e mediare, con l’aiuto di un esperto o di
un adulto.
La violenza psicologica sui social non è meno grave. Se si è vittime di cyberbullismo il consiglio è di parlarne con i genitori o se necessario, valutare una denuncia o segnalazione alle Forze dell’Ordine.
La raccomandazione ai ragazzi è sempre la stessa: attenzione a cosa pubblicate online e tenete per voi e i vostri amici le foto private, i pensieri più intimi, le situazioni imbarazzanti.
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Salute
100 270x350 RETE 7 ITALIA 7 TV CIRCUITALI prima www.telegenova.it La forza della comunicazione glocal 18 Numero di testate per regione: LOMBARDIA EDIZIONI CARTACEE La forza della comunicazione glocal
ARIETE
Siete pensierosi e riflessivi, i grandi cambiamenti vi spingono a pianificare con precisione il vostro futuro. È tempo di mettere in ordine la vostra vita. Ci vuole un po’ di pazienza ma tutto si definirà con chiarezza.
Siete appassionati e molto vitali in questo periodo. La vostra passione vi consentirà di muovervi tra gli imprevisti con energia e determinazione. Saprete esprimere la parte più autentica della vostra personalità e sarà un successo.
Avete una grinta straordinaria che vi consentirà di uscire dal vostro guscio di certezze e di godervi di più le occasioni della vita. Concedetevi un po’ di divertimento e magari anche una bella vacanza.
State entrando nella fase più impegnativa dei vostri progetti. Non potete fare altro che dare una bella prova della vostra forza d’animo e di tenacia per riuscire in quel radicale cambio di vita che tanto inseguite.
Inizia un periodo all’insegna della spensieratezza e della leggerezza. Avete una grande energia che vi consente di vivere a pieno il vostro stato di benessere. Saranno giorni di gratificazioni, concedetevi di fare quello che vi piace.
Siete davvero irresistibili e il vostro buon umore è contagioso. È il momento giusto per dedicarsi un po’ di più alla vita sociale e a fare nuove conoscenze. Siate comunque cauti e valutate con attenzione le persone.
Forse è il momento di dare una maggiore stabilità alla vostra vita e dedicare più attenzione agli aspetti concreti della routine quotidiana. Non dimenticate tuttavia di affiancare ai doveri anche i piaceri e ogni tanto divertitevi.
L’estate è la stagione che fa per voi. Ritrovate la vostra grinta e rinnovate motivazioni che vi fanno affrontare anche i piccoli ostacoli con fiducia e determinazione. Niente metterà a rischio il vostro buon umore
Potrebbe iniziare un periodo impegnativo che vi porterà un certo nervosismo, soprattutto a causa di imprevisti poco piacevoli. Ma con la calma e la lucidità che vi contraddistingue saprete uscirne presto e bene.
Stanno partendo un sacco di progetti che definiranno situazioni importanti. Si aprono sviluppi interessanti nella vostra vita che vi consentiranno, nonostante la fatica, di essere soddisfatti e di godervi i vostri progressi.
Lasciate stare i pensieri e i dubbi che vi frenano. E tempo di andare avanti senza paura, con fiducia ed entusiasmo verso l’obiettivo che desiderate raggiungere. Mai come in questo periodo il vostro volere e anche potere.
Avrete qualche prova da superare, anche inaspettata, ma vi porterà a migliorare la vostra situazione e a definire contorni di relazioni ancora confuse e poco chiare. Sarà impegnativo ma alla fine sarete contenti.
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TORO GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE BILANCIA PESCI ACQUARIO CAPRICORNO SAGITTARIO SCORPIONE
Oroscopo