t t e n t i Ra d i o d e l Ven e to
più sicurezza
Nel pieno dell’estate stiamo vivendo la stagione più attiva e “social” dell’anno: sono le settimane dedicate non solo alle meritate vacanze ma anche alle serate all’aperto, ai concerti più o meno affollati, agli spettacoli teatrali e agli eventi culturali, alle sagre di paese e di quartiere, alle visite guidate alla scoperta della “grande bellezza” sia naturale che storico artistica che ci circonda.
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Strada del Santo, attivi i nuovi autovelox
Sono ormai attivi nuovi rilevatori di velocità lungo la Strada del Santo, uno al km 6+150 in prossimità dell’incrocio con via Donizetti, l’altro al km 7+057 nei pressi della Tigelleria Ama. L’iter che ha portato alle due nuove installazioni è partito proprio dai cittadini che abitano lungo la strada che, preoccupati per la velocità che raggiungono le macchine in quel tratto e stanchi dei numerosi incidenti accaduti, hanno presentato una petizione sottoscritta da più di 80 famiglie, al Prefetto.
La Prefettura, dopo aver riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e aver ricevuto parere favorevole dalla Polizia Stradale, ha autorizzato l’installazione di due rilevatori elettronici di velocità sulla Strada del Santo in entrambi i sensi di marcia. Il tratto di strada interessato ricade nel centro abitato del Comune di Cadoneghe ed è entrato, a seguito di cessione da parte di Veneto Strade, a far parte del demanio comunale e, come da Codice della Strada, la velocità massima consentita ai veicoli in transito è di 50 km/h. Nelle giornate precedenti l’avvio i due misuratori di velocità hanno eseguito i test di collaudo dai quali sono risultate in sole 48 ore moltissime violazioni per eccesso di velocità, centinaia addirittura oltre i 100 km/h.
“I cittadini hanno ragione. È inaccettabile che in quel tratto di strada si corra così tanto - commenta il sindaco Marco Schiesarospecialmente in considerazione del fatto che a pochi passi vi sono Chiese, scuole, parchi pubblici e intersezioni a T. La sicurezza dei cittadini è sempre al primo posto. I rilevatori di velocità devono servire come deterrenti per far rispettare il limite consentito con l’auspicio che le sanzioni arrivino a zero. È solo rispettando le regole che si possono raggiungere alti livelli di sicurezza per garantire l’incolumità delle persone”.
Nicoletta MasettoÈ un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
La bella estate del volontariato
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<Una stagione da vivere e da condividere, grazie ad una ricchezza e varietà di proposte e di appuntamenti, dalla grande città al paesino di campagna o al borgo montano, dalla località balneare alle mete culturali. Nel nostro Veneto le iniziative non mancano e in questi mesi il calendario è denso e quantomai ricco: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole regalarsi un giorno spensierato o una serata all’aperto tra buona musica, la magia del palcoscenico o i piaceri della tavola. Fino a tutto settembre ogni località ha le sue iniziative, ogni città i suoi eventi, per tutti i gusti. Spesso però non consideriamo un dettaglio. Fondamentale. Dietro ai programmi, ai volantini e agli striscioni di grandi e piccoli appuntamenti ci sono gruppi di persone, il più delle volte volontari, che prestano il loro tempo per l’organizzazione, l’allestimento, il servizio. Un aspetto fondamentale e non di poco conto, soprattutto per la miriade di proposte, dalla sagra paesana al concerto in piazza, che animano anche i paesi più piccoli e che arricchiscono la nostra estate. Il volontariato diventa così il “motore” indispensabile di numerosi appuntamenti, che altrimenti non potrebbero aver luogo con la stessa intensità, capillarità e durata. Pensiamo al lavoro incessante delle varie Pro Loco, come di chi presta il proprio servizio nei gruppi parrocchiali, o in varie associazioni e gruppi che ogni estate rendono possibili decine di proposte.
Installazione autorizzata
dalla
Prefettura, Schiesaro: su quel tratto si corre troppo, è inaccettabile”
Come accade per altri settori, dallo sport al sociale, anche lo svago e il divertimento vivono grazie all’impegno gratuito e generoso di tante persone che scelgono di dedicare intere giornate all’allestimento e all’organizzazione degli eventi più disparati. Senza il volontariato le nostre lunghe estati sarebbero un po’ più spente e silenziose, soprattutto nei piccoli centri, nei quartieri, nei rioni. I nostri ragazzi avrebbero meno occasioni di ritrovo e di divertimento, così come molti anziani che si ritrovano nelle feste organizzate sotto casa. Se le nostre estati sono più belle, coinvolgenti e divertenti lo dobbiamo anche a loro, ai tanti volontari e al loro generoso entusiasmo.
L’incontro in municipio. Il vicesindaco Vigolo: “abbiamo fatto un sopralluogo nel quartiere”
Il disagio di Mezzavia: “Chiediamo sicurezza”, in arrivo una ciclabile
I cittadini lamentano il traffico pericoloso ma anche i parcheggi selvaggi, ecco la soluzione del Comune
Una nuova pista ciclabile per il quartiere di Mezzavia. Questa la soluzione prospettata dall’amministrazione comunale nel corso di un incontro con i residenti tenutosi nell’ambito del ciclo serate “Il Sindaco Incontra” un sala consiliare per presentare la proposta della ciclabile e promuovere l’ascolto dei cittadini.
I cittadini da tempo chiedono attenzione e soprattutto una soluzione definitiva all’annoso problema causato da uno delle zone a più alto transito di veicoli per la vicinanza alla strada regionale del Santo da una parte e alla zona industriale dall’altra. “Siamo soffocati a casa nostra, costretti a fare i conti tutti i giorni con auto che sfrecciano veloci, parcheggi selvaggi e mezzi pesanti. Chiediamo sicurezza”. Tra le richieste avanzate da almeno un’ottantina di residenti che hanno incontrato il sindaco Marco Schiesaro. Ciascuno ha illustrato i quotidiani disagi e la realizzazione di opere pubbliche che mancano alla riduzione dell’elevata mole di traffico in particolare pesante. Durante la serata l’amministrazione comunale ha voluto presentare una possibile soluzione. L’idea è quella di realizzare una pista ciclabile che collegherà Terraglione a al quartiere Bragni, attraversando il quartiere Mezzavia.
“Abbiamo pensato di cogliere una storica richiesta dei residenti di Mezzavia, soprattutto ragazzi e lavoratori che ogni giorno sono costretti a percorrere in bicicletta o a piedi un tratto di strada re-
gionale per raggiungere la scuola o il luogo di lavoro - ha spiegato il sindaco Marco Schiesaro - per questo abbiamo pensato di investire un milione e 650 mila euro di disponibilità economica che va investita in opere pubbliche per permettere a queste persone di muoversi in sicurezza. Prima di decidere abbiamo coinvolto la cittadinanza presentando l’idea e il percorso della pista ciclabile, che è stata accolta da tutti i presenti con entusiasmo”.
“Queste serate sono molto utili - ha commentato il vicesindaco Devis Vigolo - perché ci permettono di presentare progetti futuri che si coniugano con le riflessioni legate al territorio che emergono dai cittadini. Nel caso di Mezzavia, un quartiere dove le aree residenziali convivono con la realtà industriale e le attività produttive, i cittadini lamentano la presenza di parcheggio selvaggio, la necessità di maggior controllo e l’utilizzo selvaggio degli spazi, cosa che abbiamo riscontrato andando a fare un sopralluogo insieme al sindaco e alla Polizia Locale.
Da poco è stata realizzata anche una nuova rotatoria nell’ambito dell’intervento finanziato dalla Unox Spa che snellisce il traffico. perché consente un nuovo accesso alla zona industriale. E con la futura ciclabile, il quartiere di Mezzavia sarà maggiormente servito e, con esso, non solo le attività industriali ma anche i residenti che vivono in zona”.
Nicoletta MasettoCasa del Lavoratore: il Comune avrà 6 mila euro di Imu
L’ente proprietario della Casa del Lavoratore a Cadoneghe dovrà versare 6.71 0 mila euro di Imu al Comune. Confermata così la sentenza di primo grado che condanna la Fondazione Nuova Società a pagare al Comune Imu mai versata, per gli anni dal 2014 al 2019. È quanto stabilisce la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto che si è pronunciata sull’appello presentato dalla Fondazione contro la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Padova che ad aprile del 2021 aveva stabilito che l’Imu va pagata. Contro tale decisionela Fondazione, proprietaria dell’immobile denominato Casa del Lavoratore e dove hanno sede il Partito Democratico, e le associazioni “Area 48”, “Alberto Cassol” e “Sos Lavoro”, aveva fatto ricorso alla Corte. Il Comune di Cadoneghe ha sostenuto l’inammissibilità dell’appello perché notificato oltre il termine previsto. Il giudice della Corte ha dato ragione dichiarandolo inammissibile per una pluralità di ragioni,
oltre alla notifica tardiva. “I mancati pagamenti si riferiscono agli anni in cui l’amministrazione comunale del Pd ha omesso di richiedere queste somme al proprio “padrone di casa”. Quando, appena insediati abbiamo preteso il pagamento, il Pd è venuto a manifestare sotto il municipio, sostenendo che fosse tutto in regola e dando al sottoscritto del bugiardo. Oggi due sentenze di giustizia dimostrano che i bugiardi erano loro. Attendiamo quanto prima il bonifico dai proprietari dell’immobile, insieme alle scuse del Pd”.
Cinzia Valentini, segretaria del Circolo Pd di Cadoneghe, replica: “Il sindaco confonde volutamente le cose perché il Pd, in quanto partito politico, era tenuto al pagamento dell’Imu e l’ha pagata sempre regolarmente, come dimostrano i bonifici esibiti proprio nel 2019. Il contenzioso riguarda la Fondazione Nuova Società, proprietaria di tutto l’immobile, che, pur ricorrendo in appello, ha iniziato a pagare le tasse richieste fin dal primo grado di giudizio”. (n.m.)
Il caso. In quel tratto aveva perso la vita il giovane Giordano Sanginiti
Il perito: “Buca sulla strada e manto ammalorato”
Una buca sull’asfalto e manto stradale ammalorato. Queste le conclusioni della perizia tecnica disposta dal Gip Maria Luisa Materia durante l’incidente probatorio riguardante l’incidente stradale lungo la nuova Statale del Santo, la strada regionale 308, lungo la quale il 4 febbraio scorso aveva perso la vita lo studente di medicina Giordano Sanginiti, 21 anni di Mirano in provincia di Venezia. Nessuna colpa, insomma, per il motociclista.
La perizia è stata redatta da Gianfranco Pellizzaro, il perito industriale nominato dal Gip. Il giovane stava conducendo senza imprudenze la sua Guzzi V7 Racer ed ha perso il controllo del mezzo perchè “il manto stradale era ammalorato” è scritto, nero su bianco, nel documento. L’incidente era avvenuto lungo il tratto della Regionale 308 tra i comuni di Cadoneghe e Campodarsego. Il perito Pellizzaro ha sottolineato, a seguito di accurate indagini e sopralluoghi che “...per la presenza di una serie di riporti di asfalto datati, si era formata una gradinatura longitudinale alta circa tre
centimetri rispetto all’asfalto adiacente sulla destra; inoltre a circa metà della lunghezza di tale zona era presente una frattura longitudinale profonda circa cinque centimetri. Per tale situazione delle condizioni del fondo stradale il conducente del motociclo ha perso il controllo del veicolo che ha subìto uno sbandamento con deviazione verso sinistra, ha invaso la corsia di contro mano e ha urtato contro il guardrail...”.
E ancora il tecnico nominato dal Gip sottolinea: “Il motociclista indossava il casco, che si è sfilato all’urto contro il guardrail ed è stato rinvenuto con la fibbia allacciata, la velocità del motociclo era di circa 95 chilometri all’ora, a fronte del limite vigente di 90 km/h praticamente rientrante nella tolleranza di 5 km/h prevista”.
“La nostra famiglia ha fiducia nella giustizia che farà il suo corso accertando, e noi crediamo fermamente che ce ne siano, tutte le responsabilità: quelle evidenti e quelle meno evidenti ma forse ancora più gravi - hanno scritto in una lettera indirizzata al giudice Elena e An-
tonio, i genitori dello studente che aveva anche un fratello e una sorella -.Perché è doveroso verificare se i due tecnici indagati hanno fatto tutto quello che era loro possibile perché Giordano e le altre persone che usufruiscono della Strada Regionale 308 potessero percorrerla in sicurezza, ma ci chiediamo anche se per un’arteria così importante per l’intera regione si debba ritenere che la responsabilità della sua messa in sicurezza possa ricadere solo su due tecnici o se, come crediamo, vada anche cercata nei vertici-depositari del potere economicofinanziario, politico e decisionale”.
Nicoletta MasettoL’indagine in corso, due gli iscritti nel registro indagati
In seguito agli accertamenti sull’incidente lungo la SR 308 in cui ha perso la vita lo studente universitario di Mirano, il pubblico ministero Andrea Girlando, titolare del procedimento penale per il reato di omicidio stradale, inizialmente contro ignoti, ha successivamente iscritto nel registro degli indagati due funzionari di Veneto Strade, l’Ente gestore dell’arteria in questione. Si tratta di un ingegnere responsabile della manutenzione delle strade Regionali e Statali per le province di Padova e Vicenza, e di un altro dirigente responsabile del settore Manutenzione, per la direzione di Mestre di Veneto Strade. Secondo lo Studio 3A-Valore Spa, in difesa della famiglia dello studente “...l’unico “cartello beffa” che segnalava il dissesto stradale, apposto a pochi metri dal luogo dell’incidente, non aveva il preavviso sufficiente: il Codice della strada impone almeno 150 metri di distanza. Pochi giorni dopo il sinistro Veneto Strade aveva installato un cartello di “Attenzione, avvallamenti” a circa un chilometro dal luogo dell’incidente, prima dell’uscita per Bragni-Bagnoli. E tra il 23 e il 25 febbraio la società aveva anche “rattoppato” alcune buche presenti in quel tratto”. (n.m.)
Santa Maria di Non. L’impianto sorgerà in via Ca’ Ferrante, su un’area verde dietro al cimitero
Nuova antenna di telefonia mobile su un terreno di proprietà comunale
Il Comune di Curtarolo è in procinto di siglare un contratto di affitto con Infrastrutture Wireless Italiane per la posa di una stazione radio base in un terreno comunale. Sorgerà in via Ca’ Ferri, sull’area verde retrostante al cimitero di Santa Maria di Non, di proprietà del Comune.
I cittadini della frazione la attendevano, in quanto il segnale telefonico è debole e pertanto la comunicazione spesso diventa difficile. Non si sono levate, infatti, proteste nel corso della riunione pubblica che l’amministrazione comunale ha organizzato a metà giugno per informare i cittadini.
Dubbi sono però emersi in sede di Consiglio comunale da parte dei consiglieri di minoranza della lista Curtarolo Civica, che ritengono l’antenna indispensabile, certamente, perché ormai tutti utilizzano il telefonino per telefonate, messaggistica e scambio dei dati via internet; ma contestano il suo posizionamento troppo a ridosso della scuola dell’infanzia, un luogo sensibile frequentato da bambini in tenera
età, verso i quali occorre essere prudenti, in attesa di capire se le emissioni delle antenne siano o meno pericolose per la salute. Sarebbe stato meglio scegliere di installarla a Tessara.
L’amministrazione ha rassicurato e replicato alle perplessità della minoranza. Innanzitutto la stazione radio sarà posizionata a una distanza di 155 metri dalla scuola materna, dietro al cimitero, quindi sufficientemente lontana.
In secondo luogo dalla posa della antenna il Comune ricaverà un beneficio: in base all’accordo siglato tramite il contratto di locazione l’ente pubblico riceverà un canone di affitto di ottomila euro all’anno.
L’alternativa al terreno comunale sarebbe stata un’area privata: in questo modo almeno sarà il Comune, e quindi la collettività, a trarne un beneficio. Una scelta che è stata possibile grazie al Piano di localizzazione delle stazioni radio base per telefonia mobile, e al relativo regolamento, che il Comune ha approvato a maggio dello scorso anno. In
L’amministrazione ha rassicurato e replicato alle perplessità della minoranza. Innanzitutto la stazione radio sarà posizionata a una distanza di 155 metri dalla scuola materna, dietro al cimitero, quindi sufficientemente lontana
esso individua le aree pubbliche nelle quali è possibile istallare antenne: e in virtù del cosiddetto “decreto Gasparri,”, in presenza di un piano antenne comunale, nella scelta dei siti le ditte devono dare al precedenza alle aree comunali.
Infine a Tessara non sarebbe stato possibile installarla, in quanto è stato dimostrato che il segnale era troppo debole: la soluzione più idonea pertanto si è rivelata Santa Maria di Non.
Cristina SalvatoDopo 109 anni le suore Salesie lasciano Curtarolo
La loro presenza è stata una costante per oltre un secolo: alla scuola materna, in chiesa e in parrocchia, tra la gente. È stato un mesto e commosso addio quello che la comunità di Curtarolo ha porto domenica
11 giugno alle tre suore Salesie. Non trovando consorelle con cui sostituirle, la casa madre le ha richiamate in sede e dopo ben
109 anni Curtarolo rimarrà senza le religiose, parte importante e integrante della sua comunità.
“Alla Congregazione delle Salesie e a tutte le suore che si sono avvicendate nel nostro paese –ha scritto il parroco don Lorenzo
Donà nel suo discorso di commiato – esprimiamo profonda riconoscenza per il servizio svolto con amore.
Sono state presenti per oltre un secolo attraversando periodi storici molto diversi tra loro: di povertà e di benessere, di serenità e di tensioni, di vitalità cristiana e di indifferenza ai valori. Sempre presenti, pazienti e disponibili con tutti”.
Le suore arrivarono a Curtarolo nel 1914, anno in cui venne aperta la scuola materna. In tutto questo tempo sono stati tantissimi i bambini che hanno goduto della presenza delle suore, della loro amicizia, del loro sostegno e del loro incoraggiamento. Bambini che a loro volta sono divenuti genitori e hanno visto i propri figli ripercorrere il medesimo percorso educativo.
“Nel 2014 abbiamo celebrato con gioia e con riconoscenza una bella festa – ha detto ancora don Lorenzo – mentre ora abbiamo salutato la loro partenza con una
certa mestizia e in semplicità, ma sempre con grande riconoscenza per gli innumerevoli semi di amore e di fede che hanno seminato e che non smetteranno di germogliare e di portare frutto”.
Anche l’amministrazione comunale le ha salutate con un messaggio: “Le ringraziamo di cuore per tutto il bene fatto durante questo lungo periodo, nel quale si sono sempre contraddistinte per la grande cura, il supporto ed i preziosi insegnamenti dati a tante generazioni di nostri ragazzi che hanno frequentato la scuola dell’infanzia”. (c.s.)
Il riconoscimento. Il servizio era stato attivato durante l’emergenza Covid Limena “Comune Eccellente” per il supporto psicologico
Assegnato a Limena il riconoscimento nazionale “Comune d’Eccellenza” per l’alto valore sociale e inclusivo dimostrato con l’attivazione del progetto dello “Psicologo di Base” avviato e, tuttora finanziato, dall’amministrazione comunale nel periodo di emergenza sanitaria Covid-19. Il Comitato Nazionale Comuni d’Eccellenza ha riconosciuto all’Ente il premio nazionale per il servizio di supporto psicologico gratuito attivato all’interno dell’Ambulatorio Centrale della Medicina di Gruppo Integrata di via Verdi.
“Su iniziativa del vicesindaco e assessore ai servizi sociali Cristina Turetta, – afferma il sindaco Stefano Tonazzo – l’amministrazione comunale ha scelto di promuovere questo importante servizio di supporto psicologico gratuito all’interno della Medicina di Gruppo di Limena. Abbiamo vissuto tutti le numerose difficoltà che ha portato con sé il difficile periodo della pandemia ed è qui che si è inserito il progetto che ha voluto tendere la mano a chi ha avvertito la necessità di parlare, e di essere ascoltato”. Il servizio prevede uno spazio di ascolto ed orientamento, una prima risposta al disagio psicologico, ansia e attacchi di panico, supporto a problemi familiari ed interventi di sostegno alla genitorialità. Servizio che ha trovato un’ottima sinergia nella collaborazione tra la Cooperativa Sociale Il Portico e i medici del servizio di Medicina di Gruppo Integrata.
“Lo psicologo di base è un progetto voluto per aiutare le persone che si trovano in una situazione di disagio psicologico – sottolinea il vicesindaco Cristina Turetta – e che sentono la necessità di ricevere un aiuto adeguato per capire l’origine del problema e trovare un supporto attraverso le strategie per affrontarle. Da quando è stato attivato due anni fa sono pervenute tantissime richieste e questo mostra la reale esigenza di avere uno psicologo al Distretto sanitario. E’ importante evidenziare la collaborazione tra i medici di base e lo psicologo. Un ringraziamento di cuore al Dottor Stefano Michelon, Presidente della Cooperativa Il Portico e al Dottor Antonio Di Donfrancesco Psicologo che stanno curando l’iniziativa”. “Un
riconoscimento di prestigio per un progetto sociale che si prende cura delle persone – commenta il vicepresidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo –. Perché sappiamo che una comunità sta bene non solo per i servizi per vengono erogati, ma anche nella cura dei singoli, perché nessuno deve essere lasciato indietro. Il Covid ha lasciato profondi segni che tutti noi vediamo, ed il merito di questa amministra-
zione è di andare a recuperare le fragilità delle persone”. Il Premio verrà ufficialmente consegnato ad ottobre al Senato della Repubblica alla presenza del Comitato d’onore presieduto dal Procuratore Generale della Corte dei Conti Dottor Angelo Canale.
Fanny XhajankaDa sinistra: il presidente della Cooperativa Il Portico Dottor Stefano Michelon, lo psicologo il Dottor Antonio Di Donfrancesco e il vicesindaco Cristina Turetta
Quarta edizione di “Limena Estate” dall’11 agosto
Al via la quarta edizione di “Limena Estate”, un format di successo organizzato dall’assessore alle manifestazioni e ai grandi eventi Jody Barichello con la collaborazione dell’Associazione “Amici della Musica” e con il patrocinio della Regione del Veneto e della Provincia di Padova. La kermesse musicale ad ingresso libero e gratuito prevede show e spettacoli al parco della Barchessa.
Quest’estate ad esibirsi sul palco, presentati da Jody Barichello ed Enrico Marchiante ci saranno: venerdì 11 agosto la cover band “La Compagnia” tributo a Lucio Battisti, sabato 12 agosto una se-
rata con grandi ospiti dagli anni ‘80 e ‘90 come Alberto Camerini, Viola Valentino e Alessandro Canino e, reduci dall’Isola dei Famosi i Jalisse. Seguiranno domenica 13 agosto i V.I.P. live band di musica italiana, lunedì 14 agosto l’Orchestra di Enrico Marchiante e martedì 15 agosto le voci di Zucchero, Vasco e Renato Zero interpretate da Max Pianta.
Chiude la settimana musicale giovedì 16 agosto una band tributo dei Måneskin i “Moonskin”, vincitori del programma “Tali e Quali Show” su Rai 1. Anche per questa edizione tutto il ricavato delle offerte donate dal pubblico andranno in beneficenza; saranno raccolti fondi a favore della Scuola dell’Infanzia “Lucia Filippini” di Limena. Nel parco della Barchessa oltre all’area spettacoli ci sarà un Luna Park con giostre, gonfiabili, attrazioni ed intrattenimento per i più piccoli; mentre per la prima serata di venerdì 11 agosto dalle 19 è in programma un raduno d’auto e moto storiche. Per tutta la durata dell’evento sarà a disposizione lo stand gastronomico dove si potrà cenare sotto il porticato della Barchessa: pizza, carne allo spiedo e panini gourmet, mentre per i dolci lo stand sarà a cura dei genitori dei bambini della Scuola dell’Infanzia “Lucia Filippini” di Limena. (f.x.)
Auditorium e sala civica al posto del deposito dell’Aeronautica
Grazie a fondi propri, il Comune di Vigodarzere sta intervenendo al piano terra della palazzina che un tempo ospitava gli alloggi e il circolo dei sottufficiali e la mensa dei militari
Sono iniziati in queste settimane i lavori all’ex deposito dell’Aeronautica. L’intervento vedrà la realizzazione delle due nuove sale civiche, polifunzionali, poste all’interno dell’ex deposito, un complesso ora interamente di proprietà comunale.
L’avvio del cantiere è avvenuto nei tempi previsti e annunciati dall’amministrazione comunale. Le nuove sale civiche saranno due e verranno ricavate nella palazzina sottufficiali.
Grazie a fondi propri, il Comune di Vigodarzere sta intervenendo al piano terra della palazzina che un tempo ospitava gli alloggi e il circolo dei sottufficiali e la mensa dei militari.
“Il progetto prevede che il pia-
no terra venga adibito ad auditorium e a sala civica – precisa il sindaco Adolfo Zordan – con un impegno di spesa di oltre un milione di euro, che il Comune da anni ha accantonato in previsione della realizzazione di questo importante progetto, primo passo per la riqualificazione a uso civico dell’ex deposito dell’Aeronautica, in disuso dal 31 marzo 2008”.
In queste prime settimane sono in corso le opere di demolizione interne degli infissi e dei controsoffitti e la rimozione degli impianti, che andranno sostituti.
Il tempo previsto per il completamento dei lavori è di 180 giorni, cui seguiranno il collaudo e l’arredo, prima della messa
Terraglione, ora via Perarello è più sicura
Eseguiti i lavori di messa in sicurezza di un tratto di via Perarello, a Terraglione. È stato infatti sostituito il guardrail per una lunghezza di 27 metri nel tratto della strada che porta alla rotatoria con via Piovetta Feltre. L’intervento si è reso necessario in quanto il ciglio stradale in corrispondenza del fosso che corre lungo la via era crollato, rendendo la barriera del guardrail instabile.
“Siamo quindi intervenuti a riconsolidare il ciglio stradale – precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Moreno Boschello – e la sponda del fosso, sostituendo poi la barriera del guardrail”.
Via Perarello è una strada che attraversa una zona rurale del territorio di Vigodarzere, ma è molto frequentata in quanto viene utilizza-
in funzione a uso pubblico delle due nuove sale civiche.
La progettazione definitiva è stata approvata dalla giunta comunale già ad ottobre del 2020, ma con una successiva delibera,
ta per raggiungere Campodarsego in un verso e la provinciale del Terraglione dall’altro, bypassando così la regionale 307 del Santo.
“Appena approvato il nuovo bilancio – aggiunge il sindaco Adolfo Zordan – saremo in grado di partire con il secondo stralcio dell’intervento, che comprende la sostituzione di una parte del guardrail nell’ultimo tratto di via Perarello, quasi al confine con Campodarsego, e l’installazione di un nuovo tratto di barriera, dove attualmente non è presente. Interverremo inoltre con lo sbancamento e il rifacimento dell’asfaltatura lungo un tratto del ciglio stradale”.
Il secondo pezzo di via Perarello sul quale il Comune interverrà a breve è lungo complessivamente 44 metri. (g.b.) Il
approvata a novembre dell’anno scorso, è stato necessario aggiornare il quadro economico adattandolo ai prezzi ora vigenti. Se prima il costo preventivato era di 900mila euro, il Comune
è stato costretto ora a prevedere una spesa di un milione 215mila euro. La palazzina è stata acquisita al patrimonio comunale nel giugno 2017, a titolo gratuito, tramite il sistema del federalismo demaniale, che prevede il trasferimento agli enti locali di beni dello Stato in disuso, a patto che questi li riutilizzino.
Il progetto prevede che l’ex mensa (ovvero lo spazio sulla sinistra rispetto all’ingresso) venga riadattata ad auditorium: sarà ampio 178 metri quadrati e vi saranno inseriti 147 posti a sedere. La stanza che ospitava invece il circolo sottufficiali (a destra rispetto l’ingresso dell’ex base) diventerà una sala civica: ampia 117 metri quadrati, sarà in grado di ospitare al suo interno 86 posti a sedere. Se l’intervento procederà senza contrattempi, le due strutture potrebbero essere già utilizzabili per l’estate del prossimo anno. (g.b.)
Il cantiere. Al via in queste settimane i lavori per la realizzazione dei due nuovi spazi civicitratto di guardrail installato in via Perarello a Terraglione Il cantiere per la trasformazione dell’ex deposito in sale civiche
L’inaugurazione. Concluso l’intervento di ristrutturazione
Nuovi spazi alla scuola dell’infanzia “Sacro Cuore”
Una nuova ala della scuola materna Sacro Cuore di Saletto di Vigodarzere. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Adolfo Zordan, gli amministratori pubblici e il consigliere regionale Elisa Cavinato, già assessore a Vigodazere, in rappresentanza della Regione che ha contribuito alla spesa del restauro. I locali sono stati benedetti dal parroco di Saletto don Alessandro Pedron.
“È stato per me un doppio piacere partecipare all’inaugurazione della nuova ala nella scuola dell’infanzia Sacro Cuore a Saletto. Oltre ad aver partecipato al suo restauro come Regione del Veneto, è una soddisfazione personale, da ex alunna molti anni fa – ha detto Elisa Cavinato -. La Regione del Veneto ha partecipato alla spesa del restauro con 50 mila euro. Un contributo significativo che dimostra la volontà dell’amministrazione verso questa tipologia di interventi, per garantire sicurezza e benessere a bambini ed educatori. Questo è un paese che ha sempre avuto un occhio di riguardo per la scuola dell’infanzia e l’insegnamento alle nuove genera-
zioni. È stata, poi, una grande emozione vedere premiati i volontari che si adoperano da sempre per il benessere dei bambini e della scuola. Tra questi anche la cuoca dell’asilo, la stessa di quando l’avevo frequentato io, da bambina insieme a tanti altri bambini del paese. La Scuola dell’infanzia Sacro Cuore rappresenta infatti, da oltre 50 anni, il primo
approccio con il mondo della scuola sul territorio, viene scelta anche da genitori residenti in comuni limitrofi, in considerazione della qualità dell’offerta formativa e delle capacità relazionali e di servizio. Un ringraziamento a tutte le persone che hanno contribuito a completare quest’opera e alla loro capacità di fare comunità”.
“È con grande piacere che abbiamo inaugurato e benedetto i locali ristrutturati della scuola dell’infanzia Sacro Cuore di Saletto. Il faticoso intervento è il frutto delle tante mani della comunità cristiana che crede ancora nella scuola dell’infanzia per il suo impatto sociale sulle nuove generazioni.
Un grazie alla Regione Veneto, che ci ha permesso tale intervento, alle insegnanti e agli operatori all’interno della scuola che ogni giorno offrono una proposta didattica e formativa di spessore e a tutte le persone ‘invisibili’ che quotidianamente, nel silenzio e nel servizio gratuito, collaborano e sostengono tale ‘perla’ preziosa” ha concluso il parroco don Alessandro. (g.b.)
Scuola e parrocchia hanno contribuito alle spese
Nel 2022 un intervento di ristrutturazione ha interessato la parte più datata dell’asilo, per restituire il pieno e sicuro utilizzo dei locali posti al primo piano. Al primo piano veniva saltuariamente utiliz-
zata, dalla parrocchia, la grande sala come cappella feriale ma le dimensioni limitate della scala di accesso hanno fatto sì che col tempo si evitasse di utilizzarla con frequenza, così tutto il primo piano dell’asilo vecchio divenne una sorta di deposito. Dopo la realizzazione della nuova rampa di scale e all’inserimento della piattaforma elevatrice, sono stati riqualificati gli spazi al primo piano che erano un tempo adibiti a cappellina nonché alcuni locali adiacenti in modo da ottenere aule per le attività parrocchiali. La parte di spese rimanente, oltre al contributo regionale, è stata sostenuta con fondi propri della scuola materna (per il 40% circa) e della parrocchia San Silvestro (per il restante 20%). (g.b.)
IL PERSONAGGIO. All’Ipercity di Albignasego il seguito incontro, tra consigli e selfie
Il mondo gentile di Benedetta Rossi con le sue amate ricette del cuore
Metti Benedetta Rossi all’Ipercity un sabato pomeriggio d’estate ed è subito un successone. La chef più amata del web, amica di tante ricette a base di cibo ma non solo, è stata ospite verso la fine di giugno del centro commerciale di Albignasego nell’ambito del programma di Live Summer Show. Benedetta è stata accolta da moltissime persone e un enorme applauso nella piazza centrale del centro e si è raccontata con la spontaneità che la caratterizza, parlando di cucina e ricette, ma anche del suo ultimo libro di grande successo “Benvenuti a casa mia”.
Un momento “talk” fatto di semplicità e anche di consigli, cui ha fatto seguito il firmacopie e il momento “selfie” per un ricordo da tenere o da condividere.
Benedetta, com’è andato questo pomeriggio all’Ipercity?
«È stato un evento bellissimo perché in occasioni come queste sento proprio l’emozione del pubblico. Quando ci incontriamo di persona, a parte che mi sembra di conoscere già tutti anche se è la prima volta che ci incontriamo, però sento una belle energia, il fatto che mi vogliono bene e mi considerano come un’amica e questo per me è molto importante».
anni. Ho persone che mi seguono fin dall’inizio e quindi siamo veramente grandi amici, tutti insieme siamo una bellissima community».
Più o meno quante ricette hai realizzato in questi anni?
«Se faccio il conto sono più di 2.500...eh, inizio a fare un po’ di fatica a inventarne di nuove però spesso, anche in questo caso, arrivano i miei follower in mio aiuto perché se chiedo: “Avete qualche ricetta da condividere?”, sono i primi che mi mandano la loro ricetta
“Spesso il cibo è un mezzo per instaurare un rapporto con le persone, tramite quello riusciamo a creare un legame che prosegue da anni. Ho persone che mi seguono fin dall’inizio e quindi siamo veramente grandi amici”
Nel tempo hai instaurato con la tua community un rapporto confidenziale; il fatto di cucinare, quindi di esprimerti attraverso il cibo, ha fatto sì che chi ti segue ti veda come un’amica, una vicina di casa...
«Sì, spesso il cibo è un mezzo per instaurare un rapporto con le persone, tramite quello riusciamo a creare un legame che prosegue da
del cuore che poi io magari condivido».
Tra tutte, la tua preferita o le tue preferite quali sono?
«Io sono un’amante del buon cibo e del cibo in generale, quindi se devo dirti una delle mie ricette del cuore, è una di quelle con cui sono cresciuta: i vincisgrassi, una sorta di lasagne che si preparano nella mia zona, oppure le olive
all’ascolana...i sapori, insomma, che mi riportano alla quotidianità e ai giorni di festa». (per chi desiderasse cimentarsi con i vincisgrassi, la ricetta di Benedetta si trova qui: https://www.fattoincasadabenedetta.it/ricetta/vincisgrassi/)
Mentre ce ne sono che proprio non ti riescono bene come vorresti?
«Ce ne sono alcune… Di solito faccio così: provo una volta, due vole e poi se non riesco mi allontano. Non sono molto brava col pesce, lo confesso, è il mio tallone d’Achille: l’ho sempre cucinato molto poco forse perché l’ho sempre trovato servito, mamma è più brava di me quindi approfittavo della sua sapienza».
Oltre alle ricette per il cibo, ne hai proposte anche per realizzare detergenti.
«Sì, io sono un’appassionata di saponificazione, è uno di quei lavori che ho ereditato dalla tradizione: nelle famiglie contadine in passato si faceva il sapone in casa, era una “magia” che trasformava i grassi e gli oli esausti in questo oggetto quasi sacro. Il sapone a casa mia è sempre stato guardato con grande rispetto: spesso si può sbagliare, c’è un’alchimia che non sempre riesce. Spero di avere il tempo di tornare presto a farne tanti».
Quali sono i progetti per il futuro?
«Ce ne sono tanti di nuovi, di cui in questo momento non posso ancora parlare… Riguardano me, ma riguardano anche tante persone e tante storie, le loro ricette del cuore».
Cristina ChinelloPalazzo Cavalli. L’Università di Padova arricchisce la proposta di divulgazione scientifico - culturale
Museo della Natura e dell’Uomo, un viaggio nella storia della Terra
Èstato inaugurato lo scorso 23 giugno il nuovo Museo della Natura e dell’Uomo di Padova, andando ad aggiungere un tassello significativo alla già ricca proposta scientifico-culturale della città patavina.
Uno dei lasciti più significativi delle celebrazioni per gli 800 anni dell’università di Padova, il Museo della Natura e dell’Uomo è stato realizzato nella sede restaurata di Palazzo Cavalli dall’Università di Padova con il sostegno di Fondazione Cariparo, del Mini-
E’ articolato in 38 sale su 3.800 mq, con oltre quattromila pezzi sposti provenienti da importanti collezioni
stero della Cultura e della Regione Veneto e rappresenta ad oggi la più grande sede museale universitaria d’Europa.
Concepito come un viaggio di 4 miliardi di anni attraverso la storia della terra e del rapporto dell’uomo con essa, il museo si articola in 38 sale per un totale di 3.800 mq di spazio espositivo, cui si aggiungono gli spazi per le mostre temporanee, e va ad unire i preesistenti musei universitari di Mineralogia, Geologia e Paleontologia, Antropologia e Zoologia in un percorso inedito e coerente, che permette di raccontare la storia del pianeta Terra dalle origini ai giorni nostri. Oltre 4.000 i pezzi esposti, provenienti dalle racconte naturalistiche create nei secoli da studiosi ed esploratori dell’Università di Padova a scopo didattico e di ricerca, cui si aggiungono pezzi provenienti da scambi con altri musei internazionali, a creare una collezione davvero straordinaria. Tra i “pezzi forti” del museo, la tigre dai denti a sciabola, il cui scheletro viene accompagnato dalla riproduzione a grandezza naturale dell’animale. Unico esemplare del suo genere in Italia, il fossile risale al Pleistocene superiore e proviene dal sito californiano di Rancho La Brea. La proposta museale è inoltre arricchita da un rarissimo esemplare di Mososauro, progenitore dei dinosauro, dagli elefanti nani della Sicilia e dai reperti trovati a Bolca (Verona), uno dei più importanti siti fossili in Italia. Obiettivo del
museo, proporre una narrazione della storia del pianeta da leggere nelle rocce, nei fossili, negli artefatti creati dall’uomo, senza tralasciare il nostro impatto sulla biodiversità e sul cambiamento climatico, e allo stesso tempo far comprendere al visitatore come la terra sia un unico, complesso sistema di relazioni fisiche, chimiche e biologiche di cui facciamo parte anche tutti noi. Un viaggio interattivo durante il quale, oltre a poter osservare i reperti, il visita-
tore può beneficiare di moltissimi supporti multimediali concepiti per raccontare in modo coinvolgente il tema della biodiversità.
Una proposta pensata per un pubblico eterogeneo, dai bambini e ragazzi (per i quali sono previste delle attività ludico-didattiche) agli studiosi e In generale a quanti sono interessati ad approfondire la materia, con un auditorium pensato per ospitare conferenze, proiezioni e incontri.
Francesca TessarolloCinema all’aperto: tutte le rassegne in città
Con l’estate entrata nel vivo tornano gli appuntamenti con il cinema all’aperto. Come di consueto Padova ospita varie rassegne in diverse zone della città, con delle conferme e qualche novità. I Giardini di Palazzo Zuckermann tornano ad ospitare la storica rassegna “Arena romana estate” organizzata dall’associazione Promovies, con un programma che include, oltre ai titoli nazionali ed internazionali più significativi della stagione, anche eventi dedicati ad alcuni protagonisti dell’arte e della musica, da Giorgio Gaber a Escher. La rassegna, inaugurata a inizio giugno, proseguirà fino alla fine di agosto con appuntamenti pressoché giornalieri.
Cambio location per “CinemaUno Estate”: la rassegna nata all’ex macello di via Cornaro e trasferitasi dal 1998 ai Giardini della Rotonda, attualmente chiusi per restauro, torna in un nuovo, suggestivo spazio, il Bastione Moro II in via Citolo da Perugia 104. Organizzato dal Centro Universitario Cinematografico, CinemaUno Estate ci accompagnerà fino al 3 settembre con la formula che lo ha contraddistinto negli anni passati: film d’autore tra impegno e intrattenimento.
Nel quartiere Chiesanuova, nel piazzale del patronato della Chiesa, va in scena Estate Esperia (fino al 30 luglio), mentre in zona Paltana torna “Sotto le stelle del cinema”, la rassegna del Piccolo Teatro fino al 3 settembre presso l’oratorio Don Bosco. Torna anche la rassegna firmata Multiastra e Arcella Bella al parco Milcovich, con i film “in cuffia” per godersi il film nel rispetto dei residenti.(f.t.)
BASKET. Tre giovani atleti dell’Under 17 della Virtus con il grande campione
Giovani promesse padovane sfiorano le finali nazionali
Hanno ricevuto i complimenti del grande campione del basket mondiale Paolo Banchero, stella degli Orlando Magic del campionato statunitense. Per Isacco Marchet, Aaron Guevarra e Alessandro Cavana, atleti della Virtus Padova, la stagione non poteva chiudersi meglio, con un successo sfiorato e poi sfumato agli spareggi per le finali nazionali, e con i complimenti di Banchero. “E’ stato un incontro inaspettato”, racconta Isacco Marchet, “eravamo a Milano per un torneo 3 contro 3 Under 18 organizzato da NBA Italia. E’ stata un’emozione conoscere e parlare con un giocatore che sappiamo segnerà la storia del basket americano e quindi mondiale”. La Under 17 di quest’anno si è confermata una delle migliori tra le 24 squadre nazionali, disputando una ottima parte iniziale; gli spareggi al meglio di 5 contro Ancona si sono però chiusi con una sconfitta.
“La stagione è stata buona comunque, siamo arrivati agli spareggi vincendo contro grandi squadre”, dice Alessandro Caneva, “Io sono un 2006 e sono molto contento, ho giocato tutte le partite quindi sento di aver contribuito a molte vittorie. Siamo un gruppo molto unito, mi sono molto divertito con questa squadra”. “Quest’anno penso di aver migliorato le mie capacità, partita dopo partita.”, racconta Aaron Guevarra. “Anche essermi allenato con la serie B mi ha aiutato molto, mi ha dato molti stimoli”. Virtus punta molto sul settore giovanile, a tutti i livelli. Crescere in casa i propri campioni è un risparmio e un investimento importante per il futuro della società e della squadra. Isacco Marchet, Aaron Guevarra e Alessandro Cavana hanno iniziato con il basket da bambini: Alessandro nel Roncaglia, Isacco a Saccolongo, Aaron da subito nella Virtus, dove aveva giocato il papà e uno dei fratelli, fino alle serie C. Tutti e tre innamorati del basket, che sperano diventi una professione. Si preparano a diventare campioni, e trovano i loro modelli nei ragazzi della prima squadra.
“Nella Virtus a me piace molto Francesco Paolin perchè una delle sue abilità principali è nell’uno contro uno”, dice Alessandro
Cavana, “poi un giocatore che ammiro è Leonardo Marangon perché è molto atletico, forte fisicamente, ottimo schiacciatore”. Concorda Isacco Marchet: “anche a me piace molto l’abilità di Paolin nell’uno contro uno. Poi anche Cecchinato è un giocatore che tecnicamente mi piace molto, e poi Ferrari come leadership”. (d.b.)
I consigli della guardia Francesco Paolin: “Ragazzi, coltivate la vostra passione”
“Sono davvero molto onorato di essere considerato un modello per questi giocatori più giovani”, dice Francesco Paolin, classe ’95, guardia di 190 centimetri, scuola Reyer Venezia, che ha diviso la sua carriera tra Serie A2 e alta Serie B. “Spero che l’ entusiasmo che porto in palestra gli sia stato trasmesso. Mi sento molto grato, non lo sapevo, sono contento. E’ anche una responsabilità. Bisogna sempre dare l’esempio. I ragazzi guardano ai più grandi, è normale, dobbiamo meritarcelo”. Che consiglio si può dare a questi ragazzi affacciati sulla prima squadra ?
“Un consiglio che mi sento di poter dare è giocare sempre il più possibile, guardare più pallacanestro possibile, in sostanza di coltivare la propria passione. La motivazione per noi giocatori è importante: a noi piace giocare e migliorare sempre, è questo che ci spinge avanti. Anche perché è un mestiere che richiede parecchi sacrifici”.
Com’è andata la sua stagione?
“E’ andata bene, abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati; ho un pò di rammarico perché secondo me avremmo meritato il quarto posto, che ci è sfuggito veramente di poco, nelle ultime partite. Abbiamo perso con Vicenza, altrimenti avremmo potuto metterci subito in tasca la B1. Dal punto di vista personale sono abbastanza contento”.
In questo periodo è in vacanza o si sta già preparando alla prossima stagione ?
“In questo momento sono in palestra. Sto lavorando, bisogna sempre tenersi pronti e prepararsi”. (d.b.)
#Regione
Politica. Il partito in fermento conferma la fiducia al giovane deputato e sindaco padovano
La Lega scommette su Alberto Stefani: “Siamo l’avanguardia, non la retroguardia”
Da commissario regionale della Lega il giovane deputato nonché sindaco di Borgoricco, nel padovano, Alberto Stefani è ora il segretario veneto. A sancire la vittoria della sua linea il congresso che ha visto Stefani, sostenuto dall’ala salviniana del partito, prevalere sullo sfidante Franco Manzato, mentre si è chiamato fuori, in evidente dissenso, Roberto Marcato, da tempo ormai voce critica e seguitissima tra il popolo leghista.
Alberto Stefani, quale il suo commento all’esito del congresso?
“Sono tanto soddisfatto quanto motivato a lavorare al servizio del movimento. L’anno prossimo ci aspettano 350 Comuni al voto, le
elezioni europee e molto probabilmente le elezioni provinciali. Dovremo farci trovare pronti, esprimendo le migliori energie della Lega”.
Adesso quali sono le priorità sulle quali lavorare?
“Prima di tutto portare a casa l’autonomia, illustrando ai cittadini costantemente a che punto siamo con l’iter parlamentare. Inoltre puntiamo a dare vita ad un organo di informazione che comunichi l’attività istituzionale di consiglieri regionali, parlamentari ed europarlamentari, per tenere aperto e costante il dialogo e il confronto con la nostra base. Ecco allora che diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive del
movimento e alla società civile. La Lega è il partito dell’avanguardia non della retroguardia”.
Ma ci sarà anche da guardare
Il commento. Marcello Bano aveva sostenuto la candidatura di Marcato
“I congressi di partito sono il momento della democrazia e del confronto interno. Erano anni che chiedevamo questo confronto e finalmente l’abbiamo avuto, quindi sarebbe assurdo da parte nostra non accettarne l’esito”. Marcello Bano non ha mai fatto mistero della sua posizione all’interno del partito. “Ci siamo battuti per una visione del partito più legata ai territori e meno alle dinamiche
nazionali”, ribadisce il sindaco di Noventa Padovana, eletto fra i dodici componenti del direttivo regionale. “Al di là dell’amarezza per le vicende che hanno portato al ritiro di quello che per me personalmente era e rimarrà sempre un punto di riferimento nella Liga Veneta, l’assessore Roberto Marcato, non ci resta che prendere atto che la linea da noi sostenuta non è passata. E’ quindi doveroso fare
i complimenti e gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario Alberto Stefani”. L’invito, quindi, è quel-
all’interno del partito. Come intende ricompattare la Lega dopo i recenti dissensi e le tensioni pre e post congressuali?
“I congressi ci sono sempre stati. E precedentemente erano vinti con divario minore. La legittimazione che proviene da questo congresso regionale, con il voto positivo del 65% degli aventi diritto, stabilisce che una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Si ricompatta il partito, affrontando le sfide che abbiamo davanti: poche parole, tanto lavoro”.
Con gli alleati di centrodestra, invece, come imposterà la collaborazione anche in vista delle elezioni regionali del 2025?
“Come sempre. Con lealtà e
franchezza. La Lega dev’essere un interlocutore credibile nel centrodestra, senza isolarsi con sparate da giornale, che lasciano il tempo che trovano”.
Infine, è d’accordo con l’ipotesi di un nuovo mandato per Zaia alla guida del Veneto?
“Assolutamente si e me ne sto facendo portavoce in Prima Commissione - Affari Costituzionali alla Camera dei deputati”, conclude Stefani che, incassata l’investitura dal partito, apre così una nuova stagione mettendo subito in chiaro quale sarà il peso della Lega nel governo della Regione. Un’ambizione che dovrà misurarsi con l’avanzata di Fratelli d’Italia anche nella nostra regione”.
lo di ricucire: “Come componente neoeletto del direttivo nazionale, - continua Bano - continuerò a promuovere le idee che hanno portato me e tanti altri a entrare in Lega: il federalismo, l’autonomia, la difesa degli interessi dei territori e delle comunità. Chi scambia i congressi di partito per guerre fratricide non ha capito cos’è la politica: all’interno della Liga Veneta, come in ogni comunità di persone, ci sono
opinioni e sensibilità diverse. Se ne discute insieme, magari animatamente, e poi ci si allinea”. Ora dunque si volta pagina? “Il compito di fare sintesi spetta al segretario,conclude il sindaco padovano - che oggi può farlo a pieno titolo perché finalmente, dopo anni di commissariamenti, c’è stata un’elezione e un’investitura democratica. Siamo pronti a collaborare con tutti per il bene del Veneto e della Lega”.
“Ci siamo battuti per un partito più legato ai territori, ora tocca al segretario fare sintesi”Massimo Bitonci e Alberto Stefani Marcello Bano
Politica. Il senatore Udc Antonio De Poli ragiona sulle prospettive legate alla riforma delle Province
“Noi interpreti delle esigenze dei territori”
La politica cambierà con il nuovo assetto politicoamministrativo che si delineerà con la riforma delle Province. Ne parliamo con il senatore dell’UDC Antonio De Poli che rivendica: il rapporto con i territori è nel nostro Dna politico
“Soffia un vento nuovo in politica. Oggi più che mai c’è una grande attenzione dei cittadini verso chi è capace di stare mezzo alla gente, si fa carico dei problemi, con concretezza. E’ la politica di una volta, di chi consuma le scarpe andando in giro nei territori, ascoltando le proprie comunità”. Come sta mutando la politica nel centrodestra ?
“La politica cambia sia nel contesto generale (l’area cattolica moderata “del fare” fa sempre di più la differenza in positivo) sia con il nuovo assetto politico amministrativo (che si delineerà con la riforma delle Province in cui gli elettori torneranno ad eleggere il Presidente di Provincia e i 24 consiglieri provinciali). Cambia
perché, oggi più che mai, conta il rapporto con la gente nei territori e tutto questo fa parte del nostro Dna politico di uomini e donne di centro”.
Senatore, è finita la stagione di chi grida nelle piazze e nei social?
“Sì, è finita l’epoca del populismo e dei dilettanti allo sbaraglio.
E’ tempo di dare spazio a chi fa scelte concrete, con attenzione e serietà, guardando alle priorità come lavoro, sanità pubblica - che vuol dire tutela della salute - e anche politiche sociali e, di riflesso, difesa delle persone più fragili e delle fasce sociali più deboli”.
Qual è il bilancio di inizio Legislatura e quali sono i temi in
agenda su cui bisogna intervenire?
“Il bilancio è positivo: parlano i fatti come il taglio del cuneo fiscale a beneficio di imprese e lavoratori (100 euro in più in busta paga ai lavoratori con i redditi
più bassi) e gli interventi contro il caro-energia. Abbiamo di fronte la sfida del PNRR (nessun euro deve tornare indietro a Bruxelles) e, per garantire lo sviluppo delle nostre imprese che sono “il motore” della crescita dei territori,
Scuola per aspiranti sindaci e amministratori: boom di presenze
L’anno prossimo anche in Veneto saranno circa 350 i Comuni al voto, con una nutrita truppa di aspiranti sindaci con migliaia di candidati ai consigli comunali, fra i quali molti giovani. Probabile che fra di loro vi saranno anche parecchi dei duemila under 35 che stanno partecipando al corso “FormAzione Comune” ideato appunto per fornire ai giovani aspiranti amministratori i “ferri del mestiere” per affacciarsi alla vita pubblica e politica.
Ad organizzarlo, gratuitamente, è l’Anci Giovani Veneto. Nelle sette lezioni in videoconferenza e nelle due simulazioni in presenza vengono trattati i principali aspetti pratici sulla vita amministrativa di un Comune: dal funzionamento della Giunta e del Consiglio Comunale passando per materie come il bilancio, il
sociale, la comunicazione con i cittadini fino al cerimoniale. Niente viene lasciato al caso o all’improvvisazione, dall’uso della fascia tricolore fino all’abito giusto da indossare durante gli eventi pubblici. E l’attenzione da parte dei giovani che intendono affacciarsi alla vita pubblica e mettersi in gioco nell’amministrazione locale non manca, spiega Roberto Bazzarello, coordinatore di Anci Giovani Veneto che ha lanciato il corso ormai tre anni fa. “Nel 2020 quando abbiamo ideato e lanciato questo corso - ricorda Bazzarello - non ci aspettavamo questo successo. Oggi FormAzione Comune è il primo corso in Italia che insegna l’abc a chi vuole candidarsi a fare il sindaco, l’assessore o il consigliere comunale ma anche ai cittadini che vogliono conoscere come funziona un Comune. Ci sono
sempre meno giovani che vogliono fare i Sindaci e gli amministratori locali. Grazie a questo corso che è una vera e propria scuola per diventare amministratori contiamo di favorire la partecipazione dei giovani e dei cittadini alla vita politica del nostro paese. Il corso negli anni ha raggiunto numeri record, quest’anno siamo arrivati ad oltre duemila persone collegate da tutta Italia alle videoconferenze, ed è diventato un appuntamento strategico per i cittadini che vogliono candidarsi alle elezioni amministrative ma anche per chi è già stato eletto e vuole conoscere al meglio il funzionamento della macchina amministrativa. C’è bisogno di un ricambio generazionale fra gli amministratori dei nostri Comuni e vedere che ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in gioco è un buon
Antonio De Polidobbiamo investire sulle infrastrutture: la SR 10 – che è ora una delle priorità infrastrutturali sul tavolo del Governo - , ma anche la Sp47 Valsugana e la Sr 308”. Uno sguardo verso il futuro: autonomia e prossime regionali. Cosa chiedono i veneti?
“Sull’autonomia dobbiamo raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Noi veneti siamo un popolo del fare. I cittadini ci chiedono risposte tangibili. Per fare questo dobbiamo farci interpreti dei territori, ascoltare il Veneto della concretezza, di chi lavora, di chi fa impresa, di chi opera nel volontariato e promuove il valore della solidarietà. Questi mondi ci indicheranno, così come tutti i cittadini, la strada da percorrere da qui alle prossime elezioni regionali”.
segno”. Completate le sette lezioni in videoconferenza l’ultima fase consiste in due simulazioni di consigli comunali, con tanto di confronto fra esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Una piccola prova “sul campo” per testare quanto imparato in questi mesi.
Actv. Al via molte novità per l’azienda: un investimento a più step che sfiora i cinque milioni
Digitalizzazione e semplicità: i nuovi pilastri della mobilità veneziana
Digitalizzazione e semplificazione dell’acquisto. Sono questi i pilastri del futuro per la società di trasporti Actv che nelle scorse settimane ha dato il via a una serie di novità che permetteranno ai viaggiatori di usufruire di diverse possibilità di acquisto del biglietto, di richiedere o rinnovare la carta Venezia Unica in formato digitale, di beneficiare di una piattaforma web rinnovata e di sapere in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. Un investimento a più step che sfiora i cinque milioni.
Biglietti via WhatApp
Grazie al nuovo sistema Chat&Go, è possibile acquistare in pochi click un biglietto del servizio di trasporto urbano del Comune di Venezia dal proprio smartphone senza dover scaricare applicazioni o compiere registrazioni. Inquadrano il QRCode collocato in tutte le fermate della rete urbana o salvando il numero (+39 339 990 8002) sul proprio cellulare è possibile avviare una chat che in pochi secondi conduce alla
fase di acquisto tramite carta di pagamento, Samsung Pay e Apple Pay. Inizialmente i biglietti disponibili sono il titolo valido 75 minuti su autobus, tram e people mover da 1,50 euro (non valido in navigazione), il titolo per l’aeroporto da 10 euro e quello turistico per da 9,50 euro per il vaporetto.
La tessera Venezia Unica si digitalizza
Da luglio è partita anche la virtualizzazione del processo di emissione della tessera Venezia Unica che consente di richiedere o rinnovare la tessera direttamente on line al fine di registrarla in modalità digitale sulla AVM Venezia Official App. Nello specifico, ai richiedenti non viene più emessa una tessera fisica, ma viene fornito esclusivamente il numero seriale da inserire nel profilo dell’applicazione per poter procedere con l’acquisto dei titoli di viaggio (biglietti, carnet e abbonamenti) riservati ai possessori di tessera Venezia Unica. Questo consente di rinnovare o richiedere la
tessera direttamente da casa evitando di recarsi in punto vendita per l’emissione.
Una nuova piattaforma web
In cantiere per il 2024 anche la costruzione di una piattaforma web rinnovata e con interfaccia unica per tutti i servizi. L’obiettivo del portale sarà integrare in modo multimodale e multi-canale tutti i sistemi
esistenti o in fase di sviluppo, come quello dell’infomobilità. In sostanza, un sistema “account based”: con un solo account sarà infatti possibile accedere a tutti i servizi.
Dispositivi a bordo per acquisti contactless
Oltre al nuovo sistema centrale di bigliettazione elettronica per il 2024 è in programma la progressiva in-
stallazione delle nuove validatrici che porteranno in dote la tecnologia EMV: sarà quindi possibile acquistare il biglietto tramite carta di pagamento contactless direttamente a bordo di bus e tram o all’ingresso degli impianti della rete navigazione e people mover.
Display alle fermate e aumento delle emettitrici automatiche Infine un investimento sui sistemi di infomobilità con la predisposizione di display digitali in grado di segnalare in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. L’obiettivo di Actv è di installarne 500 entro l’inizio del 2026 su tutte le fermate urbane della terraferma. Per quanto riguarda invece le emettitrici automatiche, Actv mira a un raddoppio tra fine 2023 e inizio 2024. Tuttavia, anche per i meno tecnologici c’è una buona notizia: resteranno anche le biglietterie fisiche così come le agenzie Venezia Unica e in generale tutta i punti di vendita autorizzati, come le tabaccherie.
Marika AndreoliL’intesa. Sancito l’accordo per la nuova campagna informativa “Guida Sicura”
Aspiag Service Despar e la Questura di Padova uniti per la sicurezza stradale
Aspiag Service Despar e la Polizia di Stato proseguono la loro partnership a sostegno di iniziative di carattere sociale, promuovendo questa volta l’importanza della sicurezza stradale, uno dei temi più discussi e sentiti tra le istituzioni e le comunità. Secondo l’ISTAT, nel 2022 sulle nostre strade sono stati oltre 70.000 i sinistri di cui oltre 1.300 mortali, dati estremamente preoccupanti e le cui cause sono riconducibili all’eccesso di velocità e alla disattenzione, fattori che possono essere evitati adottando un comportamento sicuro e responsabile al volante. Proprio per promuovere la cultura della sicurezza stradale, Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, è promotrice, insieme alla Questura di Padova e alle altre questure del Veneto, della nuova campagna informativa “Guida Sicura”. L’iniziativa si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare per non rischiare e viaggiare in sicurezza, tra cui l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza, sui fenomeni che causano distrazione alla guida, come l’uso del cellulare e sulle sanzioni in cui possono incorrere in caso di guida sotto l’effetto di so-
stanze alteranti. “Il rapporto di collaborazione tra la Polizia di Stato ed Aspiag Service è ormai convalidato e devo dire che si sta rivelando molto fruttuoso” ha sottolineato il Questore di Padova Antonio Sbordone. Per questa ragione, Aspiag Service Despar con il sostegno della Questura di Padova e delle altre Questure del Veneto ha ideato questa campagna per la sicurezza stradale che, attraverso
60.000 opuscoli informativi dal linguaggio semplice e immediato distribuiti nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar del Veneto, fornisce un vero e proprio vademecum con otto consigli per guidare responsabilmente e indica i numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità o emergenza sulla strada. “Del resto – ha concluso il Questore Sbordone - ritengo molto importante, anzi decisivo, che
per le campagne di sensibilizzazione della cittadinanza su rilevanti tematiche attinenti alla sicurezza ci si affidi alla collaborazione di aziende diffuse sul territorio come Despar che, quotidianamente, sono in contatto con decine di migliaia di persone, con le quali, peraltro, viene costruito un rapporto “fiduciario”.
Prendere parte a iniziative di carattere sociale è da sempre
Collaborazione con le Questure del Veneto, un progetto di pubblica utilità
Essere parte attiva dei territori e delle comunità che la ospitano e contribuire a un modello di sviluppo basato su legami sociali e relazioni forti è una delle mission di Aspiag Service Despar su cui si fonda la sua strategia di responsabilità sociale di impresa.
E proprio su queste basi è nata quasi due anni fa la collaborazione tra l’azienda e le sette Questure del Veneto che rappresenta un altro importante passo all’interno di un percorso che Aspiag Service Despar ha scelto di intraprendere insieme alle istituzioni dei territori in cui l’azienda è presente, con l’obiettivo di portare avanti azioni e progetti di pubblica utilità a sostegno delle comunità locali.
Il progetto di collaborazione
ha infatti lo scopo di dare vita a campagne, attraverso strumenti semplici e diretti come opuscoli informativi e incontri con le forze dell’ordine, per sensibilizzare su temi dal grande impatto sociale, sfruttando come cassa di risonanza dei messaggi oggetto della campagna la presenza capillare sul territorio dei punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar.
Negli anni di partnership sono state diverse le tematiche affrontate, quella della sicurezza alla guida è solo l’ultima in ordine di tempo: la violenza contro le donne, una piaga che continua a segnare con drammatica regolarità le cronache, il bullismo, e la sua estensione virtuale, il cyberbullismo, che rappresentano forme di violenza fisica e psicologica che colpi-
scono in modo sempre più frequente giovani e adolescenti. E ancora le truffe che, con il moltiplicarsi dei canali a disposizione, online, telefonici o di persona, rappresentano un pericolo per tutti i cittadini, ma in particolare per le persone anziane, per arrivare infine alla campagna sulla sicurezza alla guida diffusa ora attraverso i punti vendita dell’abete. Grazie a queste iniziative, il punto vendita diventa così molto più di un semplice luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio spazio sociale dove è possibile fare formazione su temi di rilevanza collettiva, creare consapevolezza, promuovere la prevenzione e dare ai cittadini indicazioni utili su come comportarsi e a chi poter fare riferimento in caso di bisogno.
parte della filosofia del marchio dell’abete che ha intrapreso nel corso degli anni progetti volti alla promozione del territorio e alla valorizzazione delle comunità in cui l’azienda opera.
“Per Aspiag Service Despar –ha commentato Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Despar - è motivo di orgoglio e grande soddisfazione poter mettere a disposizione i propri punti vendite del Veneto per questa importante collaborazione con la Polizia di Stato, ed essere quindi un veicolo di promozione sociale, creando un continuo rapporto di collaborazione e condivisione dei valori e di attenzione al territorio e alle persone. Con questa campagna informativa vogliamo sensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, su un tema basilare come quello della sicurezza alla guida, con l’obiettivo preciso di contrastare il più possibile il tragico fenomeno dell’incidentalità stradale.
Grazie a questa partnership, abbiamo quindi la possibilità di dare ai cittadini oltre che gli strumenti necessari per adottare una guida sicura, consapevole e nel rispetto delle norme anche l’opportunità di instaurare una vera cultura della sicurezza stradale che ponga al centro il rispetto della vita e della persona”.
E…state al caldo ma in salute
Le regole per vivere al meglio la bella stagione
Il Ministero della Salute ha composto un decalogo utile a prevenire gli effetti nocivi del caldo
Quest’anno si è fatta attendere un po’ di più ma, alla fine, è arrivata la bella stagione. Sotto questo sole però è importante stare bene evitando che il caldo diventi un’emergenza. E’ opportuno dunque seguire una serie di facili regole che consentano di vivere al meglio l’estate, comportamenti che è bene seguano un po’ tutti ma in particolare quelle categorie di persone più fragili (anziani, con malattie croniche o cure palliative, bambini) che potrebbero essere più a rischio nei giorni più caldi dell’anno. Il ministero della Salute, nell’ambito delle attività estiva del Piano Caldo, ha realizzato un decalogo con semplici regole da seguire per prevenire gli effetti negativi del caldo. Evitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde, tra le 11 e le 18, è il primo consiglio suggerito. Ma anche per chi rimane all’interno di ambienti domestici o di lavoro è bene migliorare la qualità del clima. La misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane o veneziane) che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. E’ efficace l’impiego dell’aria condizionata che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare le temperature a livelli troppo bassi rispetto all’esterno. Una temperatura tra 25° e 27°C, con un basso tasso di umidità, è sufficiente...
Prosegue alla pag. seguente
Salute
Cambia il ritmo delle giornate e c’è più tempo per stare insieme
Fine della scuola: genitori e adolescenti durante l’estate
Le regole per vivere al meglio la bella stagione
Segue dalla pag. precedente
...a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche ventilatori meccanici che accelerano il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. Bere molto e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo, soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute, come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene, del fegato per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. E’ opportuno farlo anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi. Va invece moderata l’assunzione di bevande contenenti caffeina mentre sono da evitare le bevande alcoliche. Conservare correttamente gli alimenti e fare pasti leggeri è un’altra delle buone abitudini da osservare in questa stagione. La digestione, infatti, per il nostro organismo è un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo. Indossare un abbigliamento leggero contribuisce a limitare la produzione di calore nel corpo. Sono consigliati indumenti di cotone, lino e fibre naturali mentre è bene evitare quelle sintetiche. All’aperto è utile proteggersi dai raggi solari, indossando cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto; per salvaguardare gli occhi sono utili gli occhiali da sole con filtri UV, con particolare attenzione ai bambini.
Nel caso ci si spostasse in automobile, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. Regolare la temperatura sul valore di circa 5° inferiori a quella esterna, evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio evitare le ore più calde della giornata, specie se l’auto non è climatizzata, e tenere sempre in macchina una scorta d’acqua. Infine, non lasciare mai neonati, bambini, animali in macchina, neanche per brevi periodi.
Genitori e adolescenti durante l’estate: come comportarsi, come gestire questo cambio di ritmo di vita, come organizzare al meglio questi mesi di vacanza anche sul piano della qualità delle relazioni, per far sì che siano costruttive. L’adolescenza, come si sa, è un’età oppositiva e spesso i figli rifiutano a priori consigli e proposte, ma questo non deve portare i genitori ad arrendersi. E’ invece importante capire, insieme ai ragazzi, quali possano essere i loro interessi per questo periodo e fare un piano condiviso per affrontare l’estate nel migliore dei modi possibili. Innanzitutto, è bene ricordare che i ragazzi vengono da un lungo anno scolastico e che l’estate deve essere anche un momento di ricarica e di riposo per l’anno successivo.
L’Ulss 2 Marca Trevigiana suggerisce alcuni consigli a genitori e ragazzi per trascorrere nella maggiore serenità possibile questo periodo dell’anno.
Bisogna in primo luogo ricordare che anche la noia è importante. E’ opportuno pertanto che i genitori concedano ai ragazzi qualche giorno di totale riposo in cui svegliarsi un po’ più tardi del solito, fare colazione senza fretta e non programmare attività strutturate.
In estate c’è più tempo per socializzare. E’ giusto che i ragazzi incontrino gli amici: fa parte di una cor-
retta crescita. La possibilità di accogliere in casa gli amici dei figli, senza essere tuttavia troppo invadenti, può essere una occasione per condividere con i ragazzi momenti di allegria e di socializzazione.
La maggior disponibilità di tempo libero può aiutare a coltivare passioni e hobbies: la pausa dalla scuola può essere utilizzata per dedicare il tempo che solitamente non c’è a dei nuovi interessi in modo che i ragazzi riescano ad esprimersi. E’ importante che i genitori possano condividerle con loro, così come lo è programmare assieme le vacanze: Pensare con loro come poter organizzare l’estate può essere un interessante motivo di confronto. I ragazzi hanno bisogno anche di maggiore libertà in questo tempo. E’ opportuno che i genitori allentino la “presa” sui figli e considerino l’estate come l’occasione per lavorare con più leggerezza nella relazione con loro.
In ogni caso l’Ulss 2 Marca Trevigiana ricorda che è attivo un gruppo Facebook di ascolto, uno spazio psico-educativo dedicato ai genitori di adolescenti, dove ci si può confrontare tra genitori e con gli operatori dell’Unità operativa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori. https://www.facebook.com/groups/tiascoltoulss2.
L’estate è la stagione ideale per praticare un po’ di sport all’aria aperta ma è da evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.
Prendiamoci cura delle persone che in questa stagione sono a maggior rischio di malessere o di un peggioramento dello stato di salute, come gi anziani che vivono da soli, o i neonati, offrendo l’assistenza di cui hanno bisogno e segnalando ai Servizi sociosanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Non ci si deve dimenticare neanche degli animali domestici che hanno bisogno di molta acqua fresca e di stare in zone ombreggiate.
Ma, se il protocollo per la prevenzione delle patologie da temperature elevate non dovesse bastare è sempre bene chiedere informazioni al numero verde 800535535, attivato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo.
Ciascuna azienda sanitaria inoltre ha attivato un proprio d’intervento per affrontare l’emergenza caldo, con servizi e numeri telefonici di riferimento.
I suggerimenti dell’Ulss 2 Marca Trevigiana che ha attivato anche un gruppo Facebook di ascolto
Tra analogico e digitale. Alla scoperta dell’Officina Infernale di Andrea
Pozzato
Glitch, distopia a misura di fumetto
S’intitola “Glitch” l’ultima lavoro di Officina Infernale, fumettista e illustratore padovano che da sempre si diverte a infrangere ogni regola, visiva e non. Il fumetto, pubblicato da Feltrinelli Comics, racconta di un futuro distopico in cui la violenza è confinata al mondo digitale. Tutto bene, se non che qualcuno torna a far scorrere il sangue anche nella vita reale, e qui le cose si incasinano. Da sempre Officina Infernale (nome d’arte di Andrea Mozzato) è uno dei miei autori di riferimento, e quindi mi ha fatto particolarmente piacere scambiare due chiacchiere con lui per parlare di un fumetto che è una vera bomba atomica.
Come nasce Glitch?
“Glitch nasce ad una cena con Tito Faraci, Claudio Calia e Massimo Zilio, durante i giorni del Be Comics 2021. L’episodio del Dylan Dog Color Fest aveva attirato un po’ di attenzione e Tito Faraci mi ha chiesto se volevo fare un libro per loro. Di solito i miei progetti sono di lunga gestazione sopratutto prima di iniziarli, lascio macerare o marcire l’idea e poi vedo cosa salta fuori, con Glitch ho dovuto accelerare le cose, ho messo insieme i miei generi preferiti, Cyberpunk, Noir, Thriller e critica sociale, un po idi idee sono venute fuori, poi nel processo di lavorazione, l’idea principale del libro, ovvero, quella che non muore più nessuno e succede poi un omicidio reale, era quella più forte e ho iniziato a lavorarci”.
Con questo fumetto hai tracciato una linea di discontinuità con i tuo precedenti lavori, anche se il tuo stile resta sempre unico e riconoscibile. Che ne pensi?
“Sì, in realtà Glitch è l’esatto opposto rispetto alle mie solite cose. Ero partito con uno stile totalmente “anarcoide”, quasi sperimentale, ovvero le mie solite cose. In realtà Feltrinelli Comics cercava qualcosa più vicino alle cose del Dylan Dog Color Fest, quindi mi sono riadattato ad uno stile più lineare e “classico”. Non un male perché alla fine mi sono divertito, sono uscito dalla mia solita delirante comfort zone e ho provato a fare qualcosa di più, appunto, “classico” se si può definire così il mio lavoro. In Glitch non c’è la solita destrutturazione, diciamo che le mie tematiche sono un po’ più in profondità. L’ho intitolato così perché il Glitch è un difetto delle cose digitali e vivendo in un epoca quasi totalmente digitalizzata, mi sembrava perfetto come cosa”.
So che la musica influisce molto sul tuo lavoro di fumettista e illustratore. Cosa stavi ascoltando
mentre lavoravi a Glitch?
“Durante il 2022 sono arrivato all’estate bollito, un down senza precedenti, tutto quello che avevo fatto, seguito, letto, ascoltato mi aveva rotto il c***o. Avevo chiuso anche il progetto noise che portavo avanti (aveva pure un discreto seguito, sigh!). In quei giorni iniziai ad ascoltare quasi per caso Ghostemane una sorta di mix tra Hip Hop Trap Metal ed Elettronica, era solo la punta dell’iceberg, quindi per gran parte dell’anno ho ascoltato roba così. Vediamo un po’ i primi che mi vengono in mente: Suicide Boys, Team Sesh, Bones, Kill Ebola, Grim Salvo, Death Grips, e un botto di altri. Poi Three Six Mafia e vario Horrorcore che è un sotto genere sempre dell’Hip Hop, poi passato il down ho reintegrato i soliti eccessi sonori Doom, Grindcore etc etc. Parto sempre dalle suggestioni che un genere musicale o un gruppo mi dà, mi basta anche un titolo di una canzone per farmi venire idee, diciamo che prendo spunto più dalla musica che da tutto il resto”.
Quali sono state le maggiori difficoltà di questo progetto?
“La falsa partenza inizialmente mi ha un po destabilizzato, perché parti con un certo ordine di idee e sei settato su quello. Passato quel primo momento non ci sono stati grossi problema, anche se la deadline soffiava sul collo. Un altro problema, se possiamo chiamarlo così, sono stati i testi: io scrivo a flussi continui che vado a sistemare in varie fasi di rilettura e in questo lavoro gli editor, sia Tito che Silvia, sono stati fondamentali, perché uno sguardo esterno vede i punti in cui le cose non funzionano. L’editing in questo caso ha dato maggiore coesione e ritmo alla storia. Anche perché essendo autore unico, magari dai per scontato certe cose che il lettore non può sapere, quindi devi rendere tutto comprensibile visto che la storia è dentro alla tua testa e non nella sua”.
Il tuo lavoro è da sempre molto cinematografico: prova a immaginare un cast per un film tratto da Glitch.
“Buona domanda! Concettualmente per realizzare il libro mi sono ispirato certa fiction italiana o a serie tipo Law and Order, quel tipo di cose non pazzeschissime, tipo Breaking Bad che ok, a livello di scrittura spaccano ma poi cmq finiscono; quelle serie che hanno un tot di stagioni e ancora vanno avanti, che hanno quel tipo di scrittura solida, funzionale. Quindi non ne ho idea hahah! Cmq ci vedrei bene Andrea Pennacchi a fare Mayer uno dei tre protagonisti, oppure
ci vedrei bene la coppia che interpretava ii due cugini calabresi killer in Bang Bang Baby, due personaggi oltretutto scritti benissimo. Ci vedrei bene anche un John Goodman crepuscolare”.
Credi che quello raccontato in glitch sia un futuro distopico o un futuro probabile? (o magari tutte e due le cose)
“Io sono un pessimista e anche un pelo nichilista, tutta colpa del Noise e del Punk. Mi sembra a volte chi viviamo già in una sorta di distopia, anzi mi sembra che stiamo vivendo in un tempo che potremmo definire liminale, in cui ci si aggrappa ancora al passato, facendo una resistenza al cambiamento, creando una sorta di zona di annullamento in cui non si ava ne avanti ne indietro. L’anno di pandemia poteva essere un buon punto di partenza per ripensare ad un sacco di cose, invece si pensava a tornare come prima, come se prima funzionasse tutto alla grande. Mi sembra la paura del cambiamento sia più forte negli ultimi anni rispetto ad anni fa”.
Sei un autore ultraprolifico: a cosa stai lavorando?
“Sto facendo ovviamente varia roba, ma al momento ti posso dire le cose certe: Anywhereman per In Your Face Comix, un albo gigante di 56 pagine a colori, esce per Lucca Comics di quest’anno, roba di supereroi ma molto particolare, come sempre, mi piacerebbe usare il termine Elevated Superheroes, che è un po la roba che facevano i vari Moore, Ellis, Morrison, poi è andato tutto perso come lacrime nella pioggia, ma non vorrei sembrare troppo stronzo. Poi porto sempre avanti il discorso autoproduzione con vari progetti, molti privi di senso, ma che mi piace fare più per feticismo che per altro”.
Giacomo BrunoroGli appuntamenti. Da Venezia a Rovigo, da Vicenza a Treviso passando per Padova, una selezione di proposte
Una ricca estate di eventi in Veneto
In Veneto si preannuncia un’estate ricca di eventi per chi resterà in città: numerosi sono infatti gli appuntamenti culturali, musicali e di intrattenimento ospitati in diverse province della regione e pensati per allietare le serate di cittadini e turisti.
Cominciamo dal capoluogo: una città che ha molto da offrire in ogni stagione dell’anno, in estate Venezia aggiunge frecce al proprio arco proponendo attività e manifestazioni alternative in tutto il territorio. Da segnalare, in particolare, l’appuntamento con “Palcoscenici metropolitani 2023”, la rassegna estiva che propone spettacoli dal vivo in tutto il Comune per tutta l’estate, spaziando dalla prosa alla danza, dalla musica al circo contemporaneo. Fra gli appuntamenti previsti, il festival “Musica dal mondo” ai giardini di via Piave a Mestre, la rassegna teatrale “Verde Groggia” nel parco di villa Groggia (Cannareggio), e “Circus Fever”, rassegna di circo contemporaneo con eventi pensati sia per adulti che per bambini ospitala a Piazzale divisione Acqui (Parco Bussola).
Appuntamenti imperdibili anche nelle altre province venete, a cominciare da Padova: se la città patavina proporrà il consueto calendario di eventi estivi, dai concerti ospitati al Parco della Musica e al Parco Milkovich (nell’ambito di “Arcella Bella”) agli appuntamenti al planetario (da ricordare, in particolare, l’evento del 12 ago-
sto all’ex Macello con la spiegazione e osservazione delle stelle cadenti), non saranno da meno gli altri comuni della provincia, a cominciare da Montegrotto.
La famosa località termale ospiterà, fino al 29 agosto, la rassegna “Thermae Theatrum”, che si pone l’obiettivo di valorizzare gli scavi romani del centro città riportando le terme alla loro antica funzione, ossia quella dell’ozio e del divertimento. Ad alternarsi sul palco, grandi nomi e giovani promesse, dalla Banda Osiris alla Green Orchestra con il progetto Beatles Today. Prima di ogni spettacolo il pubblico potrà godere di una visita guidata con un archeologo.
Anche Rovigo punta sulla varietà della proposta, fra cultura, musica e sport. Da segnalare, in particolare, “Il teatro siete voi - Voglia di vivere”, versione all’aria aperta della rassegna “Il teatro siete voi” che comprende spettacoli di circo-teatro e teatro per ragazzi (ma non solo!).
Prossimo appuntamento da segnare in agenda: il 23 agosto, con “Lo straordinario viaggio di Atalanta”.
A Treviso l’estate si preannuncia magica, come promette il titolo della rassegna “Estate incantata”: per tutta la stagione, diversi quartieri della città saranno vivacizzati da spettacoli teatrali, comici e musicali. Da segnalare, la comicità di Carlo & Giorgio (11-12 agosto, in Piazza Rinaldi) e di Gene Gnocchi (26 luglio, sotto la Loggia dei Cavalieri, nell’ambito della rassegna “Comici in Loggia”), gli
spettacoli teatrali dedicati ai più piccoli della rassegna “Un teatro col tetto di stelle”, lo storico festival musicale “Suoni di Marca” (fra i protagonisti, Francesca Michielin, gli Skiantos e Gianluca Grignani), “Teatro da bere e mangiare”, rassegna che unisce teatro ed enogastronomia, e “Treviso retrò”, con musica, teatro e amenità d’altri tempi. Per il Festival del Teatro Classico tutto luglio il Museo Bailo ospita lo spettacolo Daimon: tra il divino e l’umano. Arturo Martini rivoluzionario dall’anima classica, per esaltare l’immensa arte dello scultore trevigiano. Il tema di quest’anno di Classici in musica è “La giovinezza in frantumi dei figli degli antichi eroi”. Gli spettacoli in programma sono L’universo
femminile: Elettra, Ismene, Crisotemi, Ifigenia (7 settembre), e L’universo maschile: Oreste, Neottolemo, Serse (14 settembre).
A Vicenza gli appuntamenti da non mancare sono con la musica e il teatro: il 28 luglio nel chiostro della Chiesa di San Lorenzo si potrà assistere all’esibizione dell’Orchestra del Teatro Olimpico nell’ambito della rassegna “Notturni a San Lorenzo”, mentre il teatro sarà protagonista di “Terrestri d’estate”, rassegna di performance itineranti ideata da La Piccionaia Centro di Produzione teatrale e giunta alla sesta edizione. Nel vicentino una menzione va fatta per OperaEstate Festival, giunta alla 43ª edizione. La rassegna, che si svolge in diversi luoghi di
Bassano del Grappa e dei comuni partner della Pedemontana Veneta, offre ogni anno un fitto calendario di eventi all’insegna della danza, della musica, del teatro e del circo contemporaneo, il tutto ospitato in teatri, giardini e luoghi d’arte. Parco Ragazzi del ’99 di Bassano del Grappa diventa palcoscenico della grande musica con il concerto di una star della scena musicale italiana, la vicentina Madame, in programma il 26 luglio.
Dai concerti con i big della musica al grande teatro, nel segno della bellezza, della cultura e del divertimentoNelle foto, dall’alto in senso orario: Bolero Trittico del Balletto di Roma (foto Brokenhause), Carlo e Giorgio, Notturni al chiostro di San Lorenzo di Vicenza e Villa Groggia a Venezia