Piccole Impronte Giugno 2022

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giugno 2022

I RAGAZZI

DALLA PARTE DEGLI A N I M A L I

OPELO PELO E CONTR

o Scendiam da cavallo!

GLI ANIMALI IO RISPETTO

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POSTER

Il mare casa è la loro piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n.4 giugno 2022 (184) di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma


in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo 4

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PICCOLE IMPRONTE

SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXIX n. 4 (184) giugno 2022

DIRETTORE RESPONSABILE GIANLUCA FELICETTI

CURATRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV ONLUS VIALE REGINA MARGHERITA, 177 00198 ROMA

REDAZIONE

GIACOMO BOTTINELLI, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, FLIC, JOY, PEPE

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE

PIER PAOLO PUXEDDU+FRANCESCA VITALE

HANNO COLLABORATO

KENIA E BIANCA JADE BIZZOCCHI, DAVIDE CECCON, OSCAR SIMONE FRIGO, ROBERTO MARCHESINI, ANDREA MORETTO, ANDREA MUSSO, FABIO REDAELLI, ALESSANDRO TELVE, NADIA ZURLO

DISEGNO DI COPERTINA FABIO REDAELLI

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: privacy@lav.it

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CARTA BURGO RESPECTA 100

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AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 ISCR. ROC 2263 - 2001

STAMPA

ARTI GRAFICHE “LA MODERNA” VIA ENRICO FERMI, 13/17 ICI 00012 GUIDONIA AR C MONTECELIO (RM)

CART

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12 Giochi Il retino bucato 13 LAV Story Ultime notizie Il nitrito delle nuvole Pelo e Contropelo 15 Attivamente L’equitazione è lo sport Il rispetto per gli animali più bello del mondo! passa anche dal mare L’equitazione un bello sport? 18 Il mare è la loro casa Chiedetelo ai cavalli! 21 Amici animali Il Fumetto Il mondo dei cavalli BatBilbo in “Vacanze al mare!” 22 Il Fumetto Zampa d’Oro Il Palio della vergogna Ecco i vincitori del concorso 26 Diversi ma uguali “io rispetto gli animali” Per una meravigliosa vacanza a quattro zampe 28 L’angolo della Posta o 30 L’Intervista t Inser le a Due bambine molto speciali r t n ce Il mare o casa: 32 Joe in cucina è la lor oli liberi! Cestini di piadina m lascia 33 Il Quiz

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CHIUSO IN TIPOGRAFIA 15 GIUGNO 2022

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO A LAV ONLUS

GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS

BANCA POPOLARE ETICA IBAN IT59F0501803200000015011125 FILIALE DI ROMA, VIA PARIGI N. 17 00185 ROMA

LAV È FIRMATARIA DI UN PROTOCOLLO D’INTESA CON IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE CHE SOSTIENE E PROMUOVE L’EDUCAZIONE AL RISPETTO PER GLI ANIMALI NELLE SCUOLE


Editoriale Buona estate e... giù da cavallo!

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uesto numero è dedicato agli amici cavalli, creature fiere e maestose che gli umani sfruttano da migliaia di anni. Usati per la loro grande forza e velocità, coinvolti in guerre e battaglie, utilizzati per l’agricoltura e i trasporti: considerati beni materiali, come qualsiasi altro oggetto di valore. Impiegati per divertimento in palii, giostre e persino negli sport. E infine, portati al macello per poche banconote. Basta! È il momento di dare rispetto e libertà ai nostri amici con la criniera, riconoscendo diritti a questi animali unici. Il loro posto è lontano dalle scuderie, lontano da selle e briglie, lontano da piste e fruste! Lontano dalla volontà degli umani di prevaricarli e sfruttarli, anche fisicamente. Scendiamo quindi, letteralmente, dalla loro schiena! Lasciamoli liberi, a vivere finalmente da cavalli. E siccome sono cominciate le vacanze… lasciamo in pace anche gli animali marini, in acqua e sulle spiagge (cavallucci marini compresi!). Catturare granchi, pesciolini, meduse e stelle marine, come se fosse un gioco, è diventato un reato. Ma è soprattutto una tortura per questi animali e il più delle volte una condanna a morte.

Ilaria Marucelli

professione: giornalista cibo preferito: insalata di riso e melone cosa non sopporta: chi usa retino e secchiello cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie

Fatelo presente a tutti, se vedete qualcuno comportarsi così! Questa estate LAV sarà in numerose spiagge (al centro del giornalino trovate il poster della campagna): ci vediamo?

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Buona estate!

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Ultime notizie Basta carrozze trainate dai cavalli!

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Petra, in Giordania, sono state abolite le carrozze trainate dai cavalli: al loro posto tante vetture elettriche che trasportano i turisti all’interno del famoso sito archeologico. La stessa scelta animalista era già stata presa in Egitto, presso le Piramidi di Giza. Purtroppo, in Italia sono ancora troppe le città che costringono i cavalli a una vita di schiavitù. Speriamo che questi importanti segnali che arrivano dall’Asia e dall’Africa siano d’esempio anche nel nostro Paese… cavalli liberi!

Stop ai test cosmetici in Messico

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Messico ha approvato la legge che vieta i test cosmetici sugli animali. È il quarantunesimo paese al mondo a vietare questi inutili esperimenti, ma il primo dell’America del Nord! La nuova legge proibisce la vendita di tutti i cosmetici testati su animali, anche se prodotti in altre nazioni. Una decisione importantissima che alcuni Stati degli USA stanno valutando di prendere come esempio. Continuiamo così, fino a che ogni crema o shampoo nel mondo saranno prodotti senza crudeltà!

No ai trasporti via mare in Nuova Zelanda

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a Nuova Zelanda ha vietato l’esportazione di animali via mare. La scelta è stata presa dopo che la Gulf Livestock 1, una nave diretta in Cina, si è ribaltata, uccidendo oltre quaranta membri dell’equipaggio e quasi tutti i seimila bovini a bordo. Una tragedia che ha rivelato la crudeltà di questi lunghissimi viaggi, con gli animali (mucche, vitelli, pulcini) stipati e sofferenti per decine di giorni. «La nostra decisione è motivata dagli alti standard di benessere animale – ha dichiarato il Governo – e dobbiamo stare al passo di un mondo che se ne interessa sempre di più». Bene, bravi, bis!

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Capri, l’isola dei gatti

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opo Procida, l’isola a forma di gatto dove i felini sono da sempre amati e rispettati, anche Capri diventa amica dei nostri amici con le vibrisse! I gatti che hanno la fortuna di vivere liberi in questa meravigliosa isola sono diventati cittadini capresi a tutti gli effetti. Il Comune li protegge e si occupa di loro, fornendo cibo e medicine e sostenendo i volontari che si prendono cura delle tante colonie feline. E in Municipio gira liberamente Hyppo, un’intraprendente gattina, diventata rapidamente la mascotte di Capri!

La Spagna dalla parte degli animali

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he gli animali siano esseri sensibili, noi tutti lo sappiamo da sempre… basta osservarli! Ma oggi lo ha riconosciuto anche la Spagna: il governo ha approvato una legge che considera gli animali, domestici e selvatici, come esseri senzienti. La nuova legge riconosce i nostri amici come “esseri viventi dotati di sensibilità”, obbligando chi se ne occupa a garantire loro il benessere. Un riconoscimento importante, anche per proteggere gli animali da sequestri, abbandoni e maltrattamenti. Vamos, Spagna!

L’Islanda vieta la caccia alle balene!

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ttime notizie dall’Islanda: dal 2024 non sarà più permesso cacciare le balene! Grazie all’impegno degli animalisti, che ha portato a un consumo sempre minore di carne di balena, il governo ha detto basta alla crudeltà contro questi mammiferi tra i più grandi del mondo. Anche in Giappone sta diminuendo il consumo di carne di balena, ma non bisogna fermarsi, soprattutto in Norvegia, dove continua la mattanza di questi splendidi animali marini. P

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Pelo Un cavaliere che cavalca un velocissimo cavallo bianco… a molti sembra una bella immagine di forza, velocità e libertà. Ma è davvero così? Il cavallo è felice?

L’equitazione è lo sport più bello del mondo! E

ccomi qui, pronto per la gara. L’emozione è grande e anche la concentrazione deve essere assoluta: una carezza d’intesa al mio Duncan e si parte! Ragazzi, io amo tutto lo sport, ma il mio preferito è il salto ostacoli. Mi regala una sensazione di libertà e leggerezza, mi sembra quasi di volare. E soprattutto, per me che amo gli animali, è bellissimo saltare insieme al mio cavallo. Questo è uno dei pochissimi sport dove umani e animali

gareggiano insieme e ciò mi rende felice! Per far bene dobbiamo essere in sintonia, Duncan e io: tutto si basa sul nostro rapporto. Ognuno dipende dall’altro e quando salgo in sella diventiamo una cosa sola. Ci alleniamo tutti i giorni e per noi è sempre una festa. Prima lo coccolo e lo spazzolo, poi cominciamo le corse e i salti. Nessun problema, ormai ci intendiamo al volo! Mi basta un’occhiata o un colpo di frustino e lui capisce. L’allenamento talvolta è faticoso, dobbiamo provare e riprovare, ma non ci perdiamo mai d’animo. Duncan è felice quando facciamo progressi, perché lui è un vincente, ma anche perché mi è affezionato e vuole aiutarmi a raggiungere ottimi risultati. E quando vinciamo il merito è di entrambi, della nostra passione e del nostro impegno. Insomma… passiamo del bellissimo tempo insieme, ci divertiamo, vinciamo: viva l’equitazione e viva i cavalli!

Per me che amo gli animali, è bellissimo saltare insieme al mio cavallo. Questo è uno dei pochissimi sport dove umani e animali gareggiano insieme e ciò mi rende felice!

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Contropelo Il cavallo si diverte a trasportare una persona sulla schiena, per di più correndo a tutta velocità? Di questo discutono i nostri due personaggi… e tu come la pensi?

L’equitazione un bello sport? Chiedetelo ai cavalli! S

alve amici, un caro saluto dalla mia Gilda, strappata ai maltrattamenti di un maneggio. Dunque, l’equitazione sarà anche un bello sport ma… avete provato a chiederlo ai cavalli? Scherzi a parte, lo sport si basa sul rispetto e quale rispetto c’è nello sfruttare un cavallo, costringendolo a pesanti allenamenti da professionista e a stressanti gare competitive? Gli umani scelgono di fare sport e magari di dedicare la loro vita a migliorare e vincere, ma i cavalli devono vivere liberi, stando in gruppo a brucare l’erba, correndo solo quando ne hanno voglia. Invece durante gli allenamenti e le gare sono continuamente spinti a superare i propri limiti: questo significa dolore, grande stress e una vita di sofferenza. I cavalli non vogliono correre a perdifiato su una pista, con il morso (un doloroso strumento metallico inserito nella bocca) e le briglie, non vogliono saltare ostacoli alti e pericolosi, non vogliono gareggiare di fronte a un pubblico, portando in groppa un umano che vuole solo vincere a tutti i costi.

Bisogna smettere di pensare ai cavalli come mezzi di trasporto. Non sono motociclette e non sono nati per essere cavalcati da noi umani! Il loro maltrattamento negli sport è evidente: basta pensare a loro come esseri sensibili, quali sono! Hai visto cosa è successo alle Olimpiadi di Tokyo? Quando un cavallo stanco e sofferente, con la disperazione negli occhi, si è rifiutato di saltare un ostacolo, l’allenatrice lo ha preso a pugni sotto gli occhi di tutti. E chissà quante volte succede durante gli allenamenti, quando nessuno vede...

I cavalli non vogliono correre a perdifiato su una pista, con il morso e le briglie, non vogliono saltare ostacoli alti e pericolosi, non vogliono gareggiare di fronte a un pubblico.

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Zampa d’Oro Ecco i vincitori del concorso “io rispetto gli animali” one con

In collaborazi

È stato un enorme successo! Sono arrivati quasi 15.000 disegni e la giuria degli esperti ha avuto parecchio da fare. Il vero premio per tutti è la soddisfazione di aver partecipato, aiutandoci ad aiutare gli animali! In queste pagine vedete alcuni disegni delle sei classi vincitrici, ma li trovate tutti sul sito piccoleimpronte.lav.it

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Ci auguriamo che l’entusiasmo per la difesa dei diritti di tutti, umani e non umani, sia sempre con voi. Il concorso tornerà il prossimo ottobre con la sua nuova edizione, a prestissimo!

Classe 5 sezione unica Scuola Primaria Quartiere Pace I.C. Enrico Fermi - Macerata Gli alunni e le alunne hanno saputo affrontare temi vari e particolari con grande sensibilità e capacità rappresentativa. Il raggio degli argomenti va a includere dal finning (il depinnamento degli squali a scopo alimentare) al festival di carne di cane di Yulin, dalla corrida ai concorsi di bellezza per animali fino alla sperimentazione. Un attualissimo riferimento è anche al nuovo inserimento degli animali nell’articolo 9 della Costituzione. In generale si apprezza il vasto panorama di problematiche offerto dalla classe e l’efficacia comunicativa dei disegni.

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Classe 2 B Scuola Secondaria di Primo Grado - I.C. Perugia 15 Plesso di Solfagnano (PG) La classe ha espresso una elevata qualità artistica e una ottima capacità tecnica nel trattare le tematiche più varie con competenza e consapevolezza. Allevamenti, circo, moda, randagismo, sperimentazione, zoo, maltrattamenti, caccia, inquinamento e molti altri ancora sono gli argomenti al centro dei disegni che lanciano tutti messaggi penetranti e appelli chiari al mutamento del nostro approccio al mondo degli animali e della natura.

Classe 2 C Scuola Secondaria di Primo Grado - I.C. G. Zanella Plesso di Quinto Vicentino (VI) L’impegno della classe si è concentrato su una rivisitazione della storia dell’arte attraverso la riproduzione di una serie di celebri capolavori nei quali gli alunni e le alunne hanno integrato gli animali non umani, reinterpretando e riplasmando la stessa storia artistica di modello antropocentrico e riuscendo a dare – in modo anche efficacemente ironico – una chiave di lettura nuova e stimolante per ripensare i nostri consueti modelli culturali. P

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Zampa d’Oro Classe 3 A Scuola Secondaria di Primo Grado - I.C. Sant’Agostino Plesso Padre Matteo Ricci di Montecosaro (MC) La tematica del cibo è affrontata in modo frequente e in esplicita correlazione con la sofferenza e la morte degli animali. La resa artistica di tale sofferenza e morte è spesso particolarmente efficace. In ugual modo altri temi estremamente significativi, come la sperimentazione animale e l’attenzione verso la sofferenza dei cavalli, sono portati in luce con accuratezza comunicativa. Tutto ciò a conferma di un lavoro complessivo approfondito e capace di toccare anche argomenti complessi e dibattuti nella società odierna.

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Classe 5 Scuola Primaria Vado Camaiore (LU) La classe ha scelto di trattare il difficile tema dell’allevamento nel suo impatto sugli individui animali visti finalmente come esseri capaci di provare dolore ed emozioni. La critica al sistema produttivo del cibo è forte e serrata, e ne analizza vari aspetti compresa la tematica del trasporto di animali. Inoltre, l’inclusione dei pesci in questa panoramica rende ancora più meritevole il lavoro della classe, comprendendo una tipologia di animali fin troppo spesso esclusa dalla nostra attenzione. La resa artistica è di impatto e presenta una indubbia efficacia comunicativa.

Classe I B Scuola Primaria Maria Montessori di Padova La classe ha lavorato approfonditamente sul paragone umano-animale, rappresentato dal raffronto tra l’animalità del disegno e il collage di ritagli di giornale che indica il pensiero umano, troppo spesso autoreferenziale ed escludente rispetto all’altro da sé. Ogni alunno o alunna ha saputo raffigurare un animale differente, libero nel suo contesto con una tecnica artistica coerente per l’intera classe, evidenziando così il lavoro a monte da parte degli insegnanti, e rilegando infine i disegni in un libro che li rende un corpo unico, sia dal punto di vista del messaggio che fisicamente inteso. P

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Giochi Il retino bucato Alcuni animaletti marini sono stati catturati con un retino. Aiutali a ritrovare la strada per tornare in mare, a casa loro!

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Il nitrito delle nuvole di

Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Oscar Simone Frigo

A neppure un maneggio. C’era solo un povero cavallo che viveva

Rocca Sganghera, fortunatamente non c’era un ippodromo e

solitario in un recinto vicino al paese. A tenerlo lì era un certo Curio Bavazzi, che lo usava per trainare ogni giovedì un carretto fino al mercato dove vendeva verdure. Il cavallo era magro, il fieno che mangiava non era di ottima qualità, quindi le sue condizioni andavano peggiorando. Ma il Bavazzi non voleva saperne di lasciarlo riposare e di comprarsi un furgoncino elettrico; anzi, insisteva a dire che con il cavallo la gente era più incuriosita e le melanzane si vendevano a prezzo maggiorato. La notte, mentre le stelle estive si specchiavano nell’abbeveratoio, il cavallo, che si chiamava Luigino, parlava con il cinghiale Armando. Armando lo raggiungeva dal bosco, si avvicinava alla staccionata e stava ore a chiacchierare con lui, solo per farlo sentire un po’ meno solo. I giorni passavano e il caldo dell’estate faceva sudare Luigino, che si riparava sotto una tettoia di lamiera che il Bavazzi aveva costruito senza troppo impegno.

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Luigino, a un certo punto, cominciò a respirare male. Gli sembrava che i polmoni prendessero fuoco e ogni passo era per lui uno sforzo. Mentre trainava il carretto fino al mercato, il giovedì, sentiva un rantolo greve nel petto. Armando chiamò Betulla e Brunella, la fata e la strega che abitavano quei boschi. Chi legge le storie di Rocca Sganghera saprà che avevano l’aspetto di ragazze graziose, che erano tutte e due molto buone e che aiutavano in ogni modo possibile gli animali. Brunella e Betulla provarono magie e pozioni, ma nulla riuscì a far migliorare il respiro del povero Luigino. «Temo che ci sia poco da fare per lui» disse sconsolata Betulla, una sera, ad Armando. Sentendo Luigino rantolare anche il Bavazzi, alla fine, si decise a chiamare il veterinario. Non che lo facesse per amore, ma solo perché temeva di non avere più il suo cavallo per trainare il carretto e di doversi davvero comprare un furgoncino elettrico. Il veterinario visitò accuratamente Luigino e alla fine scosse la testa. Betulla, Brunella e Armando osservavano la scena dal bosco e quando videro il medico risalire in auto e andarsene si sentirono più tristi che mai.

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Attivamente Il rispetto per gli animali passa anche dal mare Sono piccoli o grandi, veloci o lenti, corazzati o molli... Sai chi sono? Proprio gli animali del mare! Granchi, pesci, meduse, ricci, paguri... Quest’estate siamo sulle spiagge italiane per insegnare a rispettarli con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica (il vecchio Ministero dell’Ambiente).

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atturare gli animali del mare, metterli in un secchiello o solo toccarli può fare loro molto male. Grazie a molti comuni italiani che hanno aderito e ai nostri volontari, stiamo diffondendo striscioni, locandine e cartoline con lo slogan che puoi leggere nell’immagine qui a fianco. E tu che ne pensi?

Il mare è la loro casa: lasciamoli liberi!

Intanto, ecco due idee per la tua vacanza salvanimali: 1

Scansiona il codice QR che trovi nel paginone centrale e scarica la nostra storia in Podcast e PDF. Sarà un bellissimo momento da godersi sotto l’ombrellone!

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Leggi i nostri consigli (che trovi a pagina 18) e spedisci i tuoi disegni e le tue foto a: Piccole Impronte, Viale Regina Margherita 177, 00189 Roma oppure inviali a: piccoleimpronte@lav.it

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Il mare è la loro lasciam ASCOLTA E LEGGI LA NOSTRA STORIA!


Disegno © Andrea Musso

o casa: moli liberi!

CON IL PATROCINIO DI


Attivamente Il mare è la loro casa Sono tanti gli animali che incontriamo sulla spiaggia e tra le onde. Il mare è la loro casa e noi dobbiamo entrarci in punta di piedi, con educazione e attenzione. Quindi mettiamo da parte retini e secchielli e impariamo come comportarci per essere ospiti gradevoli del grande popolo blu! Ecco alcuni consigli da mettere in pratica. Perché una vacanza salvanimali è sempre una buona vacanza! Metti maschera e boccaglio e buttati in acqua: che cosa c’è di meglio per incontrare da vicino gli animaletti marini?

Fai il detective: divertiti a scoprire chi ha lasciato sulla sabbia tracce del proprio passaggio (orme, segni di beccate, avanzi di cibo…).

Prova a fare una ricerca su Internet per conoscere meglio gli animaletti che incontri.

Quando la marea scende, rimangono sulla sabbia e sugli scogli delle pozze d’acqua. In queste si crea un particolare habitat per molti piccoli animali… l’ideale per delle esplorazioni!

Se incontri un animaletto, osservalo pure da vicino… non c’è niente di più bello che studiare un animale in libertà! Puoi anche fargli una foto oppure un ritratto, ma lascialo stare dov’è. Se vuoi osservare da vicino un pesciolino, non catturarlo. Anche se lo fai nel migliore dei modi, mettendolo nel secchiello per pochi minuti, lo spaventerai inutilmente e nell’acqua ferma dopo poco muore asfissiato!

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Non prendere in mano e non spostare gli animali. Non raccogliere neanche le stelle marine, i molluschi… e non staccare le patelle attaccate agli scogli! Quando scende la marea, queste ultime si proteggono dai predatori sigillandosi dentro la loro conchiglia.


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Quella sera Armando si avvicinò ancora una volta al recinto di Luigino e gli rimase semplicemente accanto nelle lunghe ore della notte stellata. Verso l’alba, Armando sentì che Luigino respirava forte. Provò a chiamarlo, ma il cavallo non riuscì a rispondere. Si dibatté pochi secondi girandosi sulla schiena e agitando le gambe; alla fine crollò con la testa sul terreno. Era finita. Armando grugnì tristemente e corse da Betulla e Brunella. La fata e la strega arrivarono sul luogo volando sopra l’erba bagnata di rugiada. «C’è ancora una cosa che possiamo fare per Luigino» disse Brunella. «La magia delle nuvole! Hai ragione!» esclamò Betulla, come se le tornasse alla mente un ricordo antico. Entrambe si guardarono e sorrisero. Le formule che pronunciarono esistevano ancora prima che gli umani devastassero la Terra e inquinassero l’aria e le acque. Era una lingua misteriosa e piena di armonia. Il corpo di Luigino si alzò dal terreno e cominciò a levitare, salendo sempre più in alto fino a sparire nel cielo che si tingeva dei primi colori del mattino. Quando il Bavazzi arrivò al campo, qualche ora dopo, tutto poteva aspettarsi meno che Luigino fosse scomparso. P

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«Per la miseria» disse, «credevo che quel cavallo dovesse tirare le cuoia da un momento all’altro e non che fosse capace di saltare la staccionata e andarsene». Rimase a grattarsi la testa per un po’, finché non gli capitò di alzare gli occhi verso il cielo. Fu allora che vide le nuvole; e una in particolare che aveva proprio la forma di un cavallo. «Quello sembra Luigino!» esclamò. Da quel giorno, nelle mattine d’estate, chi guarda il cielo può a volte vedere una nuvola dalla strana forma equina; e se ascolta bene, con le orecchie del cuore, può forse anche udire un lontano nitrito. Lo chiamano “il nitrito delle nuvole”, ma si dice che solo chi davvero è capace di rispettare tutti, umani e animali, sia in grado di sentirlo.

Giacomo Bottinelli, 50 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Ufficio “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia

e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.

Oscar Simone Frigo ha 37 anni, è originario di Asiago, vive e lavora a Padova. Artista a tutto tondo, ama da sempre disegnare, scrivere poesie e fare mercatini con le sue creazioni in legno dipinte a mano. I suoi animali preferiti sono le caprette, le galline, le mucche, i criceti e i gatti. Ha due gattine trovatelle, le sue adorate amiche Duchessa e Maja. 20 | P

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Amici Animali Il mondo dei cavalli

Lo sapevi

che *

* In natura i cavalli vivono in grandi gruppi familiari, liberi e “scalzi”, cioè senza ferri agli zoccoli. Le femmine si occupano insieme di tutti i puledri, i quali passano molto tempo a giocare e rincorrersi. I cavalli possono percorrere decine di km al giorno. * Nelle scuderie i cavalli vivono isolati, senza compagni e relazioni: i cuccioli non possono giocare. Vengono ferrati (pensa se tu dovessi tenere sempre ai piedi gli scarponi da sci!), addestrati e cavalcati, costretti a eseguire salti e andature. Molto spesso sono stressati e sviluppano problemi di salute. * Le carrozzelle turistiche sono tirate dai cavalli, spesso non più giovani. Per tutta la giornata sono obbligati a trainare carichi fino a 900 kg, in mezzo al traffico, allo smog e al rumore. In Italia ci sono ancora 300 cavalli utilizzati per il trasporto!

I cavalli vengono mangiati! L’Italia è il Paese europeo in cui si consuma più carne equina. Oltre 50mila cavalli all’anno vengono uccisi per finire nei piatti: ogni italiano consuma ogni anno, in media, 1 kg di carne di cavallo.

* Moltissimi cavalli ogni anno vengono impiegati in palii e giostre, dove sono spesso soggetti a cadute e ferite. Corrono su percorsi inadatti, spesso con curve strette e pericolose, in mezzo alle urla e alla confusione; talvolta sono riempiti di farmaci illegali per non sentire la fatica. Sono oltre 300 le manifestazioni in Italia che ancora utilizzano cavalli e asini.

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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA

Per una meravigliosa vacanza a quattro zampe Sì, ancora oggi c’è chi abbandona il proprio cane per le vacanze estive. Fortunatamente, grazie alle battaglie delle associazioni animaliste e alla crescente sensibilità delle persone, questo atto criminale è in diminuzione.

Sempre più ospitalità per gli amici animali

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Soprattutto nei mesi più caldi, durante i viaggi in auto portate con voi una ciotola e una borraccia d’acqua per il vostro amico a quattro zampe.

L’abbandono è un reato punito dalla legge, perché il cane non è un oggetto ma un familiare come gli altri: per lui noi siamo il mondo intero! Inoltre, che vacanza sarebbe senza il nostro cane? Condividere le ferie con i nostri amici rende tutto più bello e divertente. Oggi sono moltissimi gli alberghi, le spiagge e i campeggi che accettano gli animali, c’è solo l'imbarazzo della scelta. Se poi andiamo in montagna o in campagna, la presenza del nostro compagno peloso diventa un modo ancor più autentico di vivere il contatto diretto con la natura. Anzi, la vacanza estiva è un’appassionante opportunità per dedicare tempo alla relazione con il nostro cane, facendo passeggiate più lunghe, insegnandogli cose nuove e divertendosi insieme a fare giochi di ricerca.

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Prepariamoci per la vacanza Per affrontare la vacanza con il cane è necessario però avere alcune attenzioni. Per prima cosa evitate le tosature perché il pelo rappresenta una protezione, ma spazzolatelo bene per togliere il sottopelo. Durante il viaggio in macchina, portate sempre con voi una ciotola e una borraccia d’acqua, fate piccole soste durante il tragitto per farlo scendere, non lasciatelo mai in auto da solo. Se si sceglie una località sul mare, preferite quelle che hanno anche dei grandi parchi e una ricchezza di verde e di alberi. È meglio portare il cane in spiaggia la mattina presto, tra le sei e le nove del mattino e nelle ore serali, evitando gli orari più caldi. Dedicate il primo pomeriggio a una bella passeggiata in un parco: sarà un piacere anche per voi. Se siete in montagna, fate molta attenzione a tenere il cane vicino. Liberatelo solo se è obbedientissimo e risponde ai richiami ed evitate che possa disturbare la fauna selvatica. A questo punto non mi resta che augurarvi buone vacanze... con il cane! P

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Sarebbe opportuno portare il cane in spiaggia la mattina presto, tra le sei e le nove del mattino e nelle ore serali, evitando gli orari più caldi.

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L’angolo della Posta Rispetto per gli animali!

In passato l’uomo è stato costretto a sfruttare gli animali per soddisfare i propri bisogni a causa della mancanza di altri mezzi. Ad esempio, per i lavori dei campi l’unico mezzo a disposizione era il proprio bestiame. E poi non esistevano ancora delle associazioni come la LAV che potevano contestare questo fenomeno. Oggi invece, con il miglioramento delle condizioni di vita e con l’invenzione di macchinari, non è più necessario utilizzare gli animali. Purtroppo però ci sono sempre delle attività che io ritengo barbariche perché nascono per il piacere e l’egoismo delle persone, come le pellicce o gli animali nei circhi o la caccia. La causa di tutto ciò è dovuta all’uomo che per crudeltà o per egoismo si chiude nel suo mondo escludendo gli esseri che non sono uguali a lui ma che, come lui, hanno il diritto di vivere, senza paura. Per far sì che ciò avvenga tutti noi dobbiamo fare qualcosa. E allora tutti insieme dobbiamo essere consapevoli e gridare “Rispetto per gli animali!”. Emanuele Basile, 11 anni, Catania

Sono fortunata

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Io mi ritengo una bambina molto fortunata perché ho tanti animali che per me sono tanti amici a cui confido le mie emozioni e i miei sentimenti. In particolare, i miei gatti Lino e Feo e il mio cane Lampo. Lampo è un cane abbastanza anziano che però gioca e corre ancora come un cucciolo. È un Border Collie e il suo pelo è folto e soffice, il suo muso lungo, i suoi occhietti di colore marrone e così lucidi da renderlo ancora più bello. Purtroppo, Lampo ha avuto un passato brutto e crudele. Era solo un cucciolo quando era già vittima di bastonate e rimproveri continui, poi una coppia di anziani lo ha adottato. Ma la cosa più brutta è che Lampo, quando i padroni dovevano andare in un ospizio, doveva tornare in canile come aveva deciso il nipote. Ma non successe perché mio papà lo accolse nella nostra famiglia. Bianca Torrini, 9 anni, Firenze

Rispetto per tutti

Gli animali sono la cosa più bella al mondo e sono tanti, di tante specie. E tutti gli animali dovrebbero essere rispettati e lasciati liberi nel loro habitat naturale; invece, noi li stiamo sfruttando e uccidendo perché non ci importa niente. Ma io rispetto gli animali, tutti. Federica Paparusso, 10 anni, Andria (BT)

Giulia e Minù di Bologna, una coppia inseparabile! 28 | P

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5 In queste pagine, ecco alcuni dei bellissimi lavori che avete fatto sul tema dei cavalli. Molto, molto bene! Complimenti ragazzi!

1) Matilde Laini Pisogne (Brescia). 2) Federica Chiarello Corsano (Lecce). 3) Benedetta Ciavarella S. Severo (Foggia).

4) Alessandro Ricci Villa Pitigliano (Perugia). 4) Asia D’Uso Ruffano (Lecce).

In ogni numero di Piccole Impronte proviamo a raccontare gli animali e a dare loro la voce: per far questo scriviamo parole, parole e ancora parole. Poi arriva Federica e in due righe coglie il vero senso dell’animalismo. Brava! Un ringraziamento a Bianca: la storia di Lampo ci ha commosso e arriverà dritta al cuore di tutti i nostri lettori! E un caro saluto a Emanuele che ci fa capire come lo sfruttamento degli animali, oltre che sbagliato e crudele, sia fuori tempo massimo! Con la tecnologia non ce n’è più bisogno: oggi è il tempo del rispetto, per tutti!

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L’Intervista a cura delle “Vegan Sisters”

Due bambine molto speciali Ciao a tutti e bentornati per una nuova intervista con le Vegan Sisters! Oggi parleremo di Lydia e Ivy, di 10 e 7 anni. Arrivano dall’Inghilterra, sono due sorelle attiviste e stanno realizzando il loro sogno di salvare gli animali... proprio come noi! Kenia: Ciao, quando siete diventate vegane? Ivy: Siamo nate vegane! I nostri genitori erano già vegani e in gran forma

(nostro papà ha corso ben sette maratone!), così hanno deciso di crescerci vegane.

Bianca Jade: Wow... sette maratone sono davvero tantissime! E con i vostri amici? Riuscite a parlare con loro della vostra scelta vegana?

Lydia: Loro sanno che noi siamo contro lo sfruttamento animale. Quando

avevo sei anni ho detto ai miei amici che essere vegani significa non fare del male agli animali e la maggior parte di loro era d’accordo.

K: Ho saputo che alcuni vostri compagni di scuola sono diventati vegani. Che bello! L: Ho detto a una delle mie migliori amiche che essere vegani era semplice. Lei ama gli animali ed è una bambina molto sensibile. Un giorno a casa nostra ha provato la pasta con il formaggio vegetale e da lì è diventata vegana. Sua mamma ha poi guardato Game Changers, un documentario che racconta la vita di atleti vegani, e lo è diventata anche lei! I: Ci sono anche altri bambini vegani nella nostra scuola. Secondo me, noi siamo state un po’ un esempio. BJ: Perché è importante per i bambini sapere la verità sullo sfruttamento degli animali? L: Semplicemente perché la verità è la cosa più importante. La maggior parte dei bambini non sa cosa succede agli animali, perché nessuno glielo dice. Se non sanno mai la verità, non potranno mai scegliere. K: Hai assolutamente ragione, bisogna dire la verità a tutti. So che avete un canale YouTube, cosa vi ha fatto decidere di aprirne uno?

I: Vogliamo far vedere alle persone che essere vegani è sano e che puoi scegliere

di esserlo anche da bambino. C’è chi pensa che la dieta vegana sia pericolosa e monotona ma è il contrario! In realtà c’è una versione vegana per tutti i cibi. 30 | P

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BJ: Assolutamente, siamo in un mondo pieno di prodotti vegani, più buoni e più sani. E che consiglio dareste a un bambino o una bambina che hanno i genitori contrari alla scelta vegana? L: Potrebbe chiedere loro di guardare un documentario insieme o di provare cibo vegano. E poi gli consiglierei di informarsi il più possibile, così da saper motivare e difendere la propria scelta.

In queste pagine le sorelline Ivy e Lydia Walsh.

K: È molto importante comunicare con i propri genitori e spiegare loro il perché delle nostre scelte. Molti pensano che i vegani si perdano tanti cibi buoni. Cosa ne pensi? I: Certo che no! Trovo che molti cibi non vegani siano disgustosi, come la carne e il pesce. Una volta erano animali vivi e io non voglio mangiare cadaveri. A scuola la cuoca è molto gentile, tutto quello che prepara per gli altri lo fa anche per noi, ma in versione vegana. L: In realtà ci sono un sacco di alternative: il cibo vegano è buonissimo e anche più sano. Abbiamo fatto anche dei video per mostrare che non perdi niente se sei vegano: li trovate sul nostro canale YouTube (Vegan Kids https://www.youtube. com/channel/UCgZy2MM6b9mFCAcg3tAnmiQ). BJ: C’è qualche messaggio che vorreste lasciare ai nostri amici lettori? I: Essere vegani è stupendo! L: Se vuoi fare qualcosa (tipo diventare vegano), fallo! K: Potete seguire Lydia e Ivy su INSTA: @vegan_kidsuk oppure su YouTube: @LydiaandIvy:vegankids BJ: Mentre potete seguire noi su INSTA@_vegansisters_ o su TikTok: @vegan.sisters P

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Joe in cucina Cestini di piadina Sono come delle ciotoline, solo che potete mangiarle insieme al ripieno! E potete farcirle come più vi piace. Anche un modo diverso dal solito per servire una bella insalata. Voi cosa ci mettereste? 1 Versa la farina in una ciotola, aggiungi l’acqua un po’ tiepida, l’olio, il sale e impasta fino a ottenere un impasto morbido e liscio. Fai delle palline di 60/70 g l’una, stendile su un piano di lavoro infarinato e copri con un telo. Lasciale riposare il tempo di preparare il ripieno.

2 In una ciotola versa la ricotta, aggiungi un pizzico di sale, del basilico fresco tritato e mescola per ottenere una crema. In un altro recipiente prepara un’insalata con i pomodorini e le olive tagliati a pezzi piccoli, il mais, ancora un po’ di basilico fresco, olio e sale; tieni da parte.

3 Metti sul fuoco una padella antiaderente leggermente unta di olio per farla riscaldare e inizia a stendere le piadine con il matterello in una sfoglia piuttosto sottile; bucherella la superficie con le punte di una forchetta e cuocile pochi minuti per lato fino a che non saranno dorate. Continua fino a terminare l’impasto posizionando le piadine già pronte una sull’altra: in questo modo resteranno morbide.

4 Prendi le piadine e mettine ciascuna in uno stampo da muffin (andranno benissimo anche gli stampini di alluminio monouso). Se le piadine ti sembrano troppo grandi puoi pareggiare il bordo rifilandolo con un coltello. Metti i cestini in forno preriscaldato a 180°C per circa 15 minuti. Lasciali raffreddare completamente prima di toglierli dallo stampo.

Ingredienti Per le piadine

: • 300 g di fa rina tipo 1 • 140 ml di ac qua • 30 ml di olio extravergine di oliva • sale Per farcire: • 250 g di rico tta spalmabile ve o formaggio getale • 250 g di po modorini • 80 g di oliv e denocciola te • 80 g di mai s • un ciuffetto di basilico fr esco • olio extrav ergine di oliv a • sale

5 Ora non ti resta che

farcire i cestini! Versa in ognuno un cucchiaio di insalata, poi la ricotta e infine ancora un po’ di insalata per decorare. Termina infine con qualche fogliolina di basilico fresco.

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Arianna Dall’Occo Ama gli animali da sempre e per questo ha scelto di non mangiarli. Con le sue ricette vuole dimostrare che è possibile mangiare bene lo stesso.


Il Quiz In vacanza, hai avuto più tempo per goderti con calma Piccole Impronte. Speriamo davvero che ti sia piaciuto! Intanto mettiti alla prova e... vedi se le sai tutte sui nostri amici cavalli.

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In quale ambito sono sfruttati i cavalli in Italia? A Per ottenere la carne equina B Nelle corse negli ippodromi e nelle gare di salto a ostacoli C Nei circhi e per trainare le carrozzelle turistiche

2

Cos’è l’equitazione? A Uno sport basato sullo sfruttamento dei cavalli B Un metodo per ferrare gli equini C Un percorso usato dai fantini durante gli allenamenti

3

Che cos’è il morso? A Uno snack energetico per equini impegnati nelle gare B L’impronta della dentatura di un cavallo C Un doloroso strumento di metallo inserito nella bocca del cavallo

4

In quali di questi luoghi turistici sono state abolite le carrozzelle trainate da cavalli? A A Firenze B A Petra (Giordania) e presso le Piramidi di Giza (Egitto) C A Roma

5

Quanti cavalli sono macellati ogni anno in Italia? A Oltre 50mila B Nessuno: è vietato dalla legge uccidere i cavalli C Un migliaio circa, ma solo gli animali malati o molto anziani

SOLUZIONE: 1A,B,C - 2A - 3C - 4B - 5A P

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Asino chi legge!

Quante volte avrete sentito dire «asino!», «che asino!», «non fare l’asino!», «pezzo d’asino», «qui casca l’asino!», «che somaro!»... Modi per dire che uno è ignorante, incapace o svogliato. Insomma, l’asino è diventato un insulto. Ma non esistono animali stupidi ! E anche l’asino merita rispetto, come tutti gli altri.


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