Soluzioni per Lavori Pubblici 110

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n. 110 luglio - agosto 2021

quota neve s.a.s. via G. Prati 12 - 20145 Milano Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. postale 70% LO/MI




6 Durso S.r.l. e Fisciano Sviluppo, insieme per vincere

7 Genio Aeronautica Militare & VF Venieri: si consolida la partnership con le Forze Armate Italiane

10 Smart reads to the future

11 2 spazzatrici Aebi Schmidt SK 370 su Unimog U 423

n. 110 luglio - agosto 2021

per la Protezione Civile Regionale della Sicilia

14 Innovazioni Hymach per il piano nazionale di transizione 4.0 Gh. Marchelli 15 Fenceline Monitor & Smart City

16 Ferri: trinciatrici, bracci decespugliatori e progetti speciali per un futuro di qualità

In copertina:

18 Alleanza strategica tra Black Top® e Italservice Giorgio PCA Mameli 20 Piccolo #4x4 per le piccole Dolomiti

22 Quindici nuovi veicoli con trasmissioni Allison per la flotta antincendio dei Paesi Baschi

24 Supermodificanti a base di grafene per allungare la vita delle strade Loretta Venturini

26 Apertura primaverile della SP 255 con portattrezzi Tre Emme Merlo allestiti Giletta - Bucher Municipal

28 Polifunzionalità massima: la soluzione di MI&P S.r.l. per ottimizzare i costi 31 L'estrazione, la lavorazione e le pavimentazioni in Porfido del Trentino

Durso S.r.l. Zona Industriale, snc 84020 Aquara (SA) - Italia Tel: (+39)0828 962134 Email: info@durso.it www.durso.it

Luca Filippi

Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli

Gh. Marchelli

Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli

32 Italservice propone in Italia InfoNorte, le attrezzature per la viabilità invernale 34 Mercedes-Benz Trucks annuncia una nuova era: eActros 36 Sinergia dinamica, quando la collaborazione vince 37 Angelo Bombelli Airport Equipment Gh. Marchelli

38 Bianchi Casseforme e Brigade Elettronica: innovazione 4.0 e sicurezza 40 Valtra sul podio ancora una volta - il G135 vince il premio iF Design

41 Modifica del contratto: perizie supplettiva e di variante - riserve Andrea Milla

Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Editore: quota neve s.a.s. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via G. Prati 12 - 20145 Milano Tel. +39 02 4983120 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it www.lavoripubblici.net fb Soluzioni per Lavori Pubblici Stampa: Alpha Print S.r.l. Via Bellini 24 - 21052 Busto Arsizio (MI) tel. 0331 620100

www.lavoripubblici.net Soluzioni per Lavori Pubblici Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a:

- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali, Corpo Forestale dello Stato - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere

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Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% LO/MI Abbonamenti annui: Italia euro 30,00 Estero euro 50,00 i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o bonifico bancario IBAN: IT51Q0306909448100000009639 o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: via Prati 12 20145 Milano Una copia

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PORTATTREZZI

Durso S.r.l. e Fisciano Sviluppo, insieme per vincere

Le collaborazioni proficue hanno sempre un inizio, e spesso l'inizio non lascia presagire cosa succederà dopo; sono passati ormai quattro anni, da quando Andrea, giovane e dinamico amministratore di Fisciano Sviluppo S.p.A., ha chiesto un incontro con un consulente di Durso S.r.l. per poter discutere di ottimizzazione del parco macchine. Fisciano Sviluppo è una società ad intero capitale pubblico del Comune di Fisciano in Campania; nata nel 2011 come Azienda Speciale, si

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occupa della maggior parte dei servizi necessari al comune di Fisciano: raccolta differenziata porta a porta, gestione dell'isola ecologica e centro di conferimento comunale, manutenzione stradale, pulizia neve, manutenzione del verde... e chi più ne ha più ne metta! Fisciano è un comune situato tra la Provincia di Salerno e la Provincia di Avellino, un borgo collinare situato composto da 28 centri abitati, il capoluogo e 10 frazioni. Il Comune di Fisciano ospita da qualche decennio l'Università degli Studi

di Salerno, ateneo che è divenuto tra i più importanti del Sud Italia grazie ed una crescita esponenziale in termini di superficie e di studenti. La gestione di un comune così complesso necessitava, obbligatoriamente, di un'analisi accurata, non limitata alla configurazione di un veicolo spot ma alla formulazione di una strategia finalizzata ad integrare uno o più veicoli Multiuso nel parco macchine. Dialogando con le varie funzioni aziendali e con gli operatori, rispettando i vincoli imposti dall'amministratore in termini di investimento e di risultati richiesti. Al termine delle valutazioni si è stabilito che due Multimobil ed un rimorchio avrebbero supplito a tutte le necessità dell'ente: la macchina operatrice semovente Multimobil X, con una portata superiore a 4.000 kg e la possibilità di trainare un rimorchio di 3.500 kg, tutto con patente di guida di categoria B, è stato il primo approccio con i veicoli speciali a marchio Durso. A ridosso delle festività natalizie il sindaco, dott. Vincenzo Sessa, posava soddisfatto con il dott. Andrea Pirone e l'ing. Durso al fianco della prima Multimobil X entrata a far parte del parco macchine dell'ente, la lama da neve anteriore, lo spargisale da 2 metri cubi ed un impianto idraulico specifico arricchivano la dotazione

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della macchina polivalente fornita. Il rimorchio, consegnato insieme al veicolo, grazie alle rampe anteriori avrebbe consentito di trasportare gli escavatori e le pale meccaniche in dotazione all'azienda per le manutenzioni stradali. Un jolly che tutti gli operatori hanno presto imparato a guidare e ad apprezzare. Dopo pochi mesi la sorella minore della prima, la Multimobil, si è affiancata al primo veicolo per integrarne le funzionalità: questa volta, in ottica di ottimizzazione, si è scelta la sobrietà: la versione da 50 HP e 5.000 kg di

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peso totale a terra era più che sufficiente ad integrare la prima quando, nei mesi invernali, questa sarebbe stata impegnata nelle delicate operazioni di sgombero neve o, in quelli primaverili, di pulizia stradale. Il parco macchine sembrava a questo punto completo... ma poi è arrivata la pandemia: il Comune di Fisciano ha dovuto fare quasi da subito i conti con i primi casi di Covid-19, interi condomini in quarantena per i quali si doveva gestire la raccolta di rifiuti (classificati come rifiuti speciali), le continue sanificazioni, nonchè il panico ed il senso di vuoto che ognuno di noi ha provato in quel periodo... dove cercare una soluzione in questi casi, se non da un'azienda che si è caratterizzata per la creazione di veicoli speciali che viaggiano per le strade di tutta Europa, e che per di più è tua conterranea?

Durso S.r.l. non poteva non rispondere, in particolar modo per dovere professionale, ad una chiamata del genere: in poche settimane è stato messo a punto un modulo per la sanificazione ed il lavaggio strade ad alta pressione, comprensivo di varie barre di lavaggio e di lance manuali; installato sul veicolo ha consentito a Fisciano Sviluppo di effettuare le sanificazioni necessarie. A questo punto il compito di Durso poteva dirsi finito? Assolutamente no: c'era da ottimizzare la fase di diserbo primaverile, che poteva essere eseguito con la stessa Multimobil e lo stesso modulo idrico, a patto di mettere a punto una nuova barra per lo spargimento del prodotto... detto/fatto! Perché quando si collabora, con passione e per passione, tutti i desideri diventano realtà.

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PORTATTREZZI

Genio Aeronautica Militare & VF Venieri: si consolida la partnership con le Forze Armate Italiane

Dopo la prima fornitura nel 2015 di un primo lotto di 8 macchine e il loro lusinghiero stato di servizio di 5 anni di operatività, il Ministero della Difesa, nel 2020 ha varato un secondo bando per altre 14 terne da destinare ai reparti Genio dell'Aeronautica Militare. VF Venieri si è aggiudicata la fornitura e in questi giorni di luglio 2021 si

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appresta a consegnare le 14 terne idrostatiche 4WS 10.33D versione Avio. Le specifiche esigenze di questo corpo specializzato nel costruire e mantenere le strutture di volo dei reparti operativi, in tutti gli Aeroporti Militari del nostro paese, sono state quelle di individuare le caratteristiche

e quindi bandire una gara internazionale per la fornitura di terne con 4 ruote sterzanti che siano delle vere macchine multifunzione/portattrezzi, già presenti anche nella prima fornitura del 2015 come ad esempio: lame da neve, vomeri, frese neve, benne spazzatrici, martelli demolitori... In pratica tutto quello che serve in genere nei lavori civili di un cantiere. In più le macchine militari devono poter essere impiegate rapidamente anche in teatri operativi all'estero e quindi poter essere aviotrasportate sugli aerei cargo della 46° Aerobrigata di Pisa svolgendo missioni di protezione civile e umanitarie in tutto il mondo, impiegando gli Hercules C130J. Le VF 10.33D Avio si contraddistinguono per il cinematismo a Z del braccio anteriore pala, la benna anteriore con attacco rapido idraulico e il retroescavatore con braccio estensibile: tutto calcolato per impieghi gravosi. Sono inoltre progettate con una cabina ribassata, nuova motorizzazione Deutz a 4 cilindri da 101 CV rispondente alle nuove norme antinquinamento Stage V, motore installato sotto la cabina trasversalmente per garantire la migliore stabilità possibile alla macchina. Il modello specificamente progettato si basa su quello di Venieri VF 10.33C 4x4x4, che rappresenta l'unico connubio esistente fra una pala gommata a quattro ruote sterzanti ed un braccio escavatore di 6 metri, la sola terna rigida/portattrezzi che garantisce: - alta velocità di trasferimento in tutte le condizioni stradali grazie ad una trasmissione idrostatica (Bosch Rexroth) a 4 rapporti a selezione automatica per una velocità max (autolimitata) di 40 km/h e da una distribuzione dei pesi equivalente su entrambi gli assali (Dana-Spycer) che permette di raggiungere la massima velocità anche in terreni sconnessi o pendenze;

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- manovrabilità senza eguali grazie al dimensionamento compatto e ai due assali con variazione della modalità sterzo anche in fase di lavoro ed allineamento ruote automatico (2 ruote sterzanti - 4 ruote sterzanti contrapposte - 4 ruote sterzanti a granchio); - un gruppo pala anteriore con prestazioni elevate; - la specifica capacità di Venieri nel progettare il meglio, offrendo un prodotto unico, completamente ingegnerizzato ed assemblato in Italia, superiore in termini di produttività, efficienza, flessibilità e con bassi costi di manutenzione. Le terne omologate per operare in ambienti con condizioni climatiche estreme, con temperature comprese tra -19°C e +49°C (testate in camera climatica) sono, come tutti i mezzi VF Venieri, dotate di trasmissione idrostatica Bosch Rexroth e assali per impieghi gravosi Dana. L'elevata flessibilità in termini progettuali e produttivi di VF Venieri permette di realizzare soluzioni personalizzate, che rispondono ai più alti livelli di specifiche NATO. Le terne VF 10.33D Avio devono resistere alle sollecitazioni dell'avioimbarco e dell'aviotrasporto: sono quindi state riprogettate per garantire un'altezza della macchina che permetta alla terna di entrare nell'aereo, punti di fissaggio essenziali per garantire un'adeguata resistenza alle accelerazioni gravitazionali proprie del trasporto aereo. Le terne aviotrasportabili saranno impiegate per lavori di scavo, movimento, trasporto e carico di materiali, scavi a sezione ampia o ristretta per opere di protezione o condotte (acquedotti/fognature), ripristino della viabilità tattico - logistica. Dal 1948 la missione di Venieri è

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quella di fornire soluzioni tramite le proprie macchine che abbiano un ridotto impatto ambientale, che si

caratterizzino per l'alta flessibilità (sinonimo di produttività) e con bassi costi di manutenzione.

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FIERE

Smart roads to the future Appuntamento a Verona con Asphaltica dal 24 al 26 novembre 2021

Asphaltica, il salone dedicato a tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie, torna a Verona da mercoledì 24 a venerdì 26 novembre 2021. Novità assoluta di questa edizione è il debutto di un nuovo polo fieristico dedicato interamente alla filiera stradale: dalle infrastrutture, alla distri-

buzione dei carburanti fino ai servizi per la mobilità. Lo svolgimento contemporaneo e sinergico di Asphaltica e Oil&nonOil, entrambe manifestazioni punto di riferimento nazionale per i rispettivi settori, ha l’obiettivo di creare nuove sinergie, allargando e completando l’offerta merceologica.

Stand espostivi, macchine e attrezzature troveranno posto nei moderni padiglioni 11 e 12 di Veronafiere, con accesso dalla porta Re Teodorico, valorizzata dalle nuove strutture e dalla recente riqualificazione. Come da tradizione, durante i tre giorni di kermesse espositiva ampio spazio è dedicato a dibattiti, workshop, seminari e convegni di rilievo e di alto livello scientifico sulle tematiche più attuali del settore.

PROGRAMMA CONVEGNI Novembre - Area Forum Padiglione 11 MERCOLEDÌ 24

10:00-12:45 Strade e mobilità per un futuro sostenibile Organizzato da: SITEB-Strade Italiane e Bitumi e UNEM Unione Energie per la Mobilità 13:00-13:45 Il contributo delle impermeabilizzazioni alla durabilità delle opere infrastrutturali stradali, autostradali e ferroviarie Organizzato da: Gruppo Primi - Produttori Italiani Membrane Impermeabilizzanti 14:00-14:45 Il ruolo delle pavimentazioni nella gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali Organizzato da: Rodeco Srl 15:00-15:45 L'innovazione per i dispositivi di ritenuta stradale Organizzato da: ANAS Spa 16:00-16:45 Le prove prestazionali per la progettazione delle miscele e i controlli in corso d’opera Organizzato da: Controls Spa 17:00-17:45 Bitumi, qualità e innovazione Organizzato da: Alma Petroli Spa

GIOVEDÌ 25

10:00-10:45 Impermeabilizzazione di viadotti: tecniche innovative con Gussasphalt Organizzato da: New Asphalt Srl 11:00-11:45 Applicazione di metodi di prova innovativi per la caratterizzazione di miscele bituminose ad alto contenuto di riciclati rispondenti ai CAM strade Organizzato da: Matest Spa 12:00-12:45 Tecnologie ecosostenibili (Parte I): soluzioni storiche e innovative per la Green Economy Organizzato da: Iterchimica Srl 13:00-13:45 L’analisi degli aspetti geometrici e funzionali delle pavimentazioni stradali per il miglioramento della sicurezza Organizzato da: Sina Spa 14:00-14:45 L’utilizzo di aggregati riciclati certificati: esperienze, campi 10

prova e applicazioni per LCA stradali Organizzato da: Officina dell'Ambiente Spa 15:00-15:45 Economia circolare nelle pavimentazioni stradali Organizzato da: Ferriere Nord - Gruppo Pittini 16:00-16:45 Il riciclaggio dell'asfalto Organizzato da: Ammann Italia Srl 17:00-17:45 Le modalità di attestazione del contenuto di riciclato nel conglomerato bituminoso: strategia commerciale per l'aggiudicazione degli appalti inerenti la costruzione di strade. Analogie e differenze tra CAM strade e CAM edilizia Organizzato da: ABIcert Sas

VENERDÌ 26

10:00-10:45 Index 2010-2020: 10 anni di successi nelle infrastrutture, ponti, strade, porti, aeroporti, autostrade e non solo Organizzato da: Index Spa 11:00-11:45 Progetto PRO ROAD: L'evoluzione dei geocompositi per il rinforzo delle pavimentazioni Organizzato da: Copernit Spa 12:00-12:45 Tecnologie ecosostenibili (Parte II): modifiche e supermodificanti di nuova generazione verso "Perpetual Pavements" e "GPP criteria" Organizzato da: Iterchimica Srl 13:00-14:45 Applicazioni dei geosintetici nelle pavimentazioni e nelle opere stradali Organizzato da: AssINgeo - Associazione Industrie Nazionali Geosintetici 15:00-15:45 Smart Roads Organizzato da: ANAS SpA 16:00-16:45 Tecnologie ecosostenibili per la costruzione e la manutenzione a lunga durata delle pavimentazioni stradali: drenoval pbt, il nuovo pmb ad alte prestazioni di Valli Zabban Organizzato da: Valli Zabban Spa 17:00-17:45 Nuove esperienze italiane sull'impiego del polverino di gomma in pavimentazioni stradali Organizzato da: Ecopneus Spa Lavori Pubblici n. 110 luglio - agosto 2021


PORTATTREZZI

2 spazzatrici Aebi Schmidt SK 370 su Unimog U 423 per la Protezione Civile Regionale della Sicilia

Il gruppo svizzero Aebi Schmidt, multinazionale leader nel settore delle forniture di attrezzature e tecnologie per l'igiene ambientale e per lo sgombero neve, ha recentemente fornito due spazzatrici stradali modello SK 370 su Unimog U 423 a BM Carrozzerie S.r.l. di Montirone (BS) che, in avvalimento con la ditta Piemme & Matacena S.r.l. di Napoli, sono risultati aggiudicatari della gara: "PO FESR Sicilia 2014/2020 - Piano azione e coesione - Programma Operativo Complementare POC Obiettivo Tematico 5 - Asse 2 Azione 3 «Progetto per il potenziamento, attraverso la dotazione di mezzi, attrezzature e vestiario della colonna mobile di Protezione Civile Regionale» - lotto 1: mezzi speciali del DRPC Sicilia - CIG 7873355216 importo lotto 15.543.500,00 EURO". Le spazzatrici scarrabili della serie SK sono l'ideale per la pulizia di aree urbane, extraurbane ed industriali. L'enorme esperienza del gruppo Schmidt, accumulata in un secolo di storia, e la lunga collaborazione con Mercedes-Benz Veicoli Speciali sia nel settore ecologia che invernale, ha consentito di ottenere una perfetta sintonia tra veicolo ed

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attrezzature: ciò influisce in modo determinante sull'efficienza del lavoro dei clienti, assicurando produttività, bassi costi di esercizio e un utilizzo 365 giorni l'anno. Grazie al perfetto binomio di tali allestimenti con gli Unimog, certificati dalla stessa Mercedes-Benz, che ha qualificato Aebi Schmidt come Expert Partner, è garantito il massimo livello di performance, ergonomia e funzionalità a vantaggio della qualità del servizio e della sicurezza dell'operatore. Mercedes-Benz Unimog è il veicolo polivalente per eccellenza, con una tecnologia all'avanguardia che garantisce la massima versatilità di

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esercizio in totale sicurezza e grande semplicità. Sicurezza e praticità La serie SK 370 è nata per essere applicata esclusivamente su autocarri Unimog. Le spazzatrici sono costituite da tre parti: il cassone, le spazzole laterali con la bocca di aspirazione e lo spazzolone centrale. E' dotata inoltre di un serbatoio di acqua da 1.000 litri integrato, e il portellone posteriore è azionato idraulicamente. Durante il montaggio, i vari gruppi vengono posizionati in prossimità dei punti di fissaggio sul veicolo portante. Gli innesti rapidi dei circuiti elettrici, idrici, idraulici e pneumatico rendono molto semplici le operazioni di montaggio e smontaggio. Tutte le funzioni sono azionate dall'impianto idraulico dell'Unimog. Telaio La preparazione del telaio del l'Unimog con il relativo controtelaio viene eseguito seguendo le direttive del produttore del telaio e secondo le direttive di sicurezza CE. Contenitore Il contenitore da 3,5 m³ comprende fondo, pareti laterali e parete frontale con piastre in acciaio inossidabile alte 500 mm. Lo svuotamento dei rifiuti avviene per ribaltamento mediante 1 cilindro oleodinamico che permette un angolo di ribaltamento del contenitore di ben 60° e una staffa di sicurezza garantisce il bloccaggio meccanico del contenitore sollevato in caso d'interventi o manutenzioni. Un deflettore antiusura sostituibile posizionato all'ingresso dei rifiuti nel contenitore evita il contatto diretto del materiale aspirato con le pareti dello

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stesso evitando l'usura del contenitore. Aspirazione Il ventilatore è montato su supporti flessibili azionato da trasmissione idrostatica con velocità infinitamente variabile. La ventola di aspirazione costituito da materiali a lunga tenuta è ad alte prestazioni, con una portata d'aria fino a 12.000 m³/h a ca. 750 mbar. Gruppi spazzanti I gruppi spazzanti destro e sinistro sono estraibili con Ø 600 mm. La regolazione elettropneumatica dell'inclinazione delle spazzole viene gestita dall'interno della cabina con attivatori elettropneumatici così come il controllo della velocità e della pressione a terra. La spazzola centrale ha Ø 350 mm e lunghezza 1.500 mm, con controllo della velocità e della pressione a variazione continua. La bocca di aspirazione ha una larghezza di 600 mm realizzata in lamiera d'acciaio a lunga tenuta, con aletta per detriti, ad azionamento pneumatico. Ad azionamento della retromarcia automaticamente si solleva l'attrezzatura spazzante. Sistema idrico L'abbattimento delle polveri avviene attraverso l'impianto idrico. Tale impianto attraverso gli ugelli opportunamente dislocati provvede a bagnare il rifiuto da aspirare appesantendolo e rendendolo meno volatile, limitando quindi l'emissione di polvere. Il serbatoio è in plastica rinforzata con fibra di vetro, con una capacità di ca. 1.000 l. Il sistema di riempimento è possibile tramite una connessione tipo Storz C. L'alimentazione dell'acqua viene attivata mediante un comando posto sul pannello di controllo. L'unità di controllo e monitoraggio è posta nel quadro comando in cabina e permette di gestire le seguenti funzioni: - pressione spazzola centrale e spazzola laterale, - indicazione della velocità della ventola e della pressione dell'aria, - elementi di comando per attrezzature di spazzamento, - pompa dell'acqua, - sollevamento delle spazzole, - allarme mancanza acqua, - telecomando per apertura/chiusura del portellone posteriore di scarico e ribaltamento del contenitore. Quanto esposto vuole avvalorare il concetto di "versatilità". Sostenere la polifunzionalità del veicolo Unimog con la spazzatrice Schmidt SK 370 evidenzia come un mezzo eccezionale quale l'Unimog possa donare enormi vantaggi operativi se sfruttato e utilizzato adeguatamente durante tutto l'arco dell'anno. Lavori Pubblici n. 110 luglio - agosto 2021

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VERDE

Innovazioni Hymach per il piano nazionale di transizione 4.0 GHERARDO MARCHELLI

In linea con la tendenza di privilegiare prodotti tecnologicamente avanzati, Hymach ha messo a punto per i propri prodotti un sistema di interconnessione che permette all'acquirente che investe nell'innovazione di beneficiare degli incentivi e delle agevolazioni fiscali previsti dal piano nazionale di transizione 4.0. Il sistema di interconnessione adottato da Hymach consente l'invio in tempo reale di informazioni di diagnostica e report di funzionamento della macchina e di eseguire il trasferimento di file nei due sensi (comunicazione bidirezionale finalizzata all'invio di istruzioni alla macchina) ed effettuare l'aggiornamento firmware dei componenti ed apparecchiature poste sulla rete della macchina. Il sistema informativo permette, tramite una specifica interfaccia di telediagnostica, interconnessione e geolocalizzazione satellitare, le funzionalità necessarie ad avere un reale scambio di informazioni con la macchina e la gestione della stessa. Tra queste la funzione di

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risorse di manutenzione là dove la macchina lo richiede. La comunicazione con la macchina avviene tramite portale dove dal menù iniziale è possibile scegliere il mezzo di cui visualizzare le informazioni come: storici dati di lavoro, stato modem e geolocalizzazione. L'interrogazione dei dati alla macchina, volta alla storicizzazione con finalità manutentiva, lascia estrapolare dati relativi all'intervallo temporale preso in considerazione. Tale sistema è applicabile a tutti i prodotti realizzati dall'azienda di Stienta manutenzione correttiva che favorisce (RO) che ad oggi sono in grado di l'intervento a seguito della segnalazio- soddisfare le più disparate esigenze ne di un malfunzionamento della mac- operative di manutenzione del verde, china o a seguito di un evento più̀ a tutta la gamma di macchine tagliaergrave con il conseguente arresto della ba decespugliatrici a braccio, dalle macchina. Poi la funzione di manu- piccole retroportate alle centrali con tenzione preventiva che individua i massima estensione di 18 metri, pascomponenti critici di una macchina e sando per le scavallatrici che lavorano poi, secondo uno scadenziario, ricor- in presenza di ostacoli e le aspiranti da gli interventi per sostituire parti o che tagliano e simultaneamente aspicomponenti, indipendentemente dalle rano con scarico diretto in contenitore. loro condizioni. Ed infine la manuten- Ma anche di tutte le lavorazioni che zione predittiva che consente l'indivi- possono essere effettuate con Herbhy, duazione di parametri che vengono gamma in costante evoluzione di misurati ed estrapolati, utilizzando semoventi portattrezzi radiocomandaappropriati modelli matematici, allo ti, progettati per operare in zone con scopo di indicare il tempo residuo terreni in pendenza o difficilmente prima del guasto. Con quest'ultima penetrabili o non salubri in totale sicufunzione si riescono a individuare pre- rezza, in quanto l'operatore che dirige cocemente le anomalie incipienti, la macchina a distanza non è esposto offrendo una migliore gestione dell'e- al rischio di ribaltamento, a livelli alti di sercizio della macchina, evitando rumore, vibrazioni corpo - mano, gas pesanti ripercussioni economiche. di scarico, proiezioni di materiali vari, L'analisi dello stato di salute della rischi intrinsechi all'ambiente in cui si macchina consente non solo di antici- trova ad operare. Herbhy può installapare il verificarsi di un guasto, ma re innumerevoli attrezzature per lavoanche di indirizzare efficacemente le razioni agricole in campo aperto, frutteti, oliveti e vigneti, boschive, di movimento terra all'aperto o in galleria, manutenzione invernale, antincendio. Hymach è da sempre attenta all'evoluzione del mercato, fedele alla propria politica aziendale che come obiettivo ha la realizzazione di prodotti affidabili, robusti ed efficienti, anche in questo caso confermandosi una eccellenza sul mercato. Lavori Pubblici n. 110 luglio - agosto 2021


INQUINAMENTO

Fenceline Monitor & Smart City Reti di monitoraggio Smart per la coesistenza fra sistema industriale ed urbano Tutte le attività svolte nella nostra urbani che nelle aree industriali, al quotidianità hanno un impatto sul- fine di verificare l'emissione di questi l'ambiente che ci circonda: dai mezzi inquinanti e prendere le eventuali di trasporto su cui viaggiamo ai servi- contromisure in caso di superamento zi di cui godiamo. dei limiti fissati dalle norme in materia Raffinerie ed industrie, che produco- di qualità dell'aria. no il carburante ed i beni di consumo Pollution Analytical Equipment, aziendi cui facciamo uso ogni giorno, ad da del bolognese che realizza e propooggi si trovano in difficoltà nello svi- ne strumenti e sistemi per l'analisi chiluppare una produzione che possa mica on-site di composti volatili, con essere al 100% ecosostenibile. l'obiettivo di andare incontro a questa Le attività antropiche impattano anco- necessità, ha ideato una soluzione ra in maniera significativa sulla salute analitica a servizio del comparto indudell'ambiente e dell'uomo a causa striale (e di riflesso anche a servizio delle emissioni di inquinanti atmosfe- della city) per migliorare la qualità delrici quali: polveri sottili, biossido di l'aria e, di conseguenza, della vita. azoto e ozono. E' infatti stimato che PyxisGC BTEX è il primo ed unico una grande percentuale degli abitanti gascromatografo "carrier-gas free" che delle città è esposto a concentrazioni permette il monitoraggio remoto dei di inquinanti tali da creare conse- BTEX (Benzene, Toluene, Etilbenzene guenze non trascurabili per la salute. e Xilene) in aria ambiente. Un ulteriore motivo di preoccupazio- Con questo strumento è possibile creane inoltre è il benzene, un cancero- re una rete di monitoraggio perimetrale geno ufficialmente riconosciuto, inse- di un'area industriale che, fornendo rito nei parametri da monitorare in informazioni affidabili ed in tempo reale, qualità dell'aria secondo il d.lgs permette la verifica continua del sito e 155/2010 s.m.i. la tempestività di azione da parte della Risulta quindi di importanza fonda- Smart City nel caso di eventuali situamentale il monitoraggio capillare zioni emergenziali, al fine di limitare gli della qualità dell'aria sia nei centri effetti nocivi degli inquinanti sull'am-

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biente e sulla salute umana. Dal 2017 Pollution è partner tecnologico di diverse società operanti nel settore ambientale per l'implementazione di soluzioni di monitoraggio integrato nelle aree industriali, portuali ed urbane. In quest'ottica Pollution sta contribuendo allo sviluppo di una rete complessa per la rilevazione in continuo delle concentrazioni VOC e BTEX emesse da un'area industriale con annesso porto mercantile; il sistema prevede la generazione di alert automatici, georeferenziati ed in real-time in caso di eventi da segnalare. Grazie a questa nuova tecnologia sviluppata da Pollution per il controllo della qualità dell'aria, è possibile la creazione di reti di monitoraggio Smart sostenibili attraverso le quali gestire la coesistenza fra un sistema industriale ed un sistema urbano.

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VERDE

Ferri: trinciatrici, bracci decespugliatori e progetti speciali per un futuro di qualità

Dal 1844 e da sei generazioni, iniziando da Ferrara ed esportando stabilmente in più di 40 Paesi, Ferri è sinonimo di innovazione tecnologica e affidabilità nei settori della manutenzione del verde pubblico sia in città ma soprattutto lungo le strade ed autostrade, pulizia del verde lungo canali e fiumi e più in generale nell'agricoltura senza tralasciare alcuni innovativi progetti speciali, tant'è che oggi - con una produzione e vendita di oltre 25.000 macchine - si colloca tra le aziende leader del settore a livello mondiale. Bracci decespugliatori idraulici, portattrezzi radiocomandati, trinciatrici laterali e centrali, trinciatrici agricole e forestali vengono progettate e costruite rispettando i migliori standard qualitativi di comfort e sicurezza. Con una filosofia chiara e semplice: la costante ricerca del miglioramento tecnologico e funzionale del prodotto unita alla massima considerazione

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per il comfort dell'operatore e la sicurezza di utilizzo: temi sempre più attuali e determinanti in ambito professionale. I reparti produttivi sono strutturati con macchine e impianti automatizzati di ultima generazione, che producono i particolari seguendo le indicazioni tecniche dei progettisti con controllo dimensionale e strutturale dei vari componenti. Nel rispetto degli operatori e dell'ambiente, le macchine Ferri passano attraverso il reparto di verniciatura "ecologica", prima di arrivare alle linee automatiche di montaggio, dove operatori esperti controllano la qualità di tutti i particolari prodotti. L'utilizzo di macchine operatrici automatizzate, di grande precisione, permette a Ferri di produrre anche le parti più importanti, come centraline idrauliche e rotori portautensili per garantire la massima efficienza e durata alla propria produzione. Tutte le macchine vengono scrupolosamente controllate e testate da personale specializzato, prima di essere imballate e spedite. L'innovazione tecnologica viene utilizzata dunque non solo al servizio del prodotto che deve essere sempre più funzionale, ma anche al comfort e alla sicurezza dell'operatore. Il forte orientamento di Ferri verso il mercato ha portato l'azienda a espandersi in tutti i continenti:

dall'Europa, ormai considerato il mercato domestico, in particolare in Francia, dove ha sede la filiale commerciale che in questi giorni festeggia il suo ventennale, agli Stati Uniti, dove Ferri è senza dubbio leader del mercato. A livello di R&S, Ferri ha cercato sempre di differenziarsi puntando a sviluppare internamente il necessario know how per gestire le innovazioni in maniera costruttiva. A conferma di questo sono i rapporti con diversi OEM del settore, collaborazioni industriali che permettono di essere sempre in prima fila per quanto riguarda l'innovazione. La possibilità di offrire soluzioni 4.0 dedicate per ogni linea di prodotto sta permettendo a tutti i clienti di avere "una marcia in più" rispetto a tutti i concorrenti. Tre novità mondiali nei settori principali di Ferri Per il settore manutenzione del verde professionale, Ferri lancia quest'anno

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i nuovi modelli ZMTE PRO e ZMT PRO: trinciatrici laterali con trasmissione interna ed esterna con larghezze di lavoro di 1,6, 1,8 e 2,0 metri. L'utilizzo di materiali speciali e la particolare struttura del telaio ne permette l'utilizzo in situazioni gravose ed impegnative. Nel settore manutenzione del verde pubblico, in questi mesi viene introdotto nel mercato un nuovo modello di braccio decespugliatore posteriore a braccio avanzato, TSP, ideale per lavori lungo strade, canali e fiumi. Pensando sempre ad aumentare il comfort di chi utilizza quotidianamen-

te i prodotti Ferri, l'area tecnica ha incrementato l'attenzione verso i comandi, rendendoli sempre più compatibili con i trattori, con cui lavorano, tramite il protocollo Can-Bus e adottando soluzioni per renderli sempre più compatti e, dove necessario, sdoppiandoli: il joystic vicino al sedile dell'operatore in una vera posizione ergonomica e il monitor di controllo, piccolo e compatto sul vetro della cabina, mantenendo elevata la visibilità dell'operatore. Ultima novità, importante tecnicamente come tutte le altre, ma che conferma il grado di affidabilità e qua-

lità intrinseca dei prodotti Ferri, è un braccio decespugliatore anteriore, TSF, studiato e sviluppato in collaborazione con la divisione veicoli speciali Mercedes-Benz, il famoso Unimog. Il braccio anteriore, viene proposto, installato su un Mercedes Benz, Unimog, per dimostrare la compattezza e la duttilità di questa attrezzatura, nata per tagliare la vegetazione ai margini delle strade sia sul lato destro che sinistro, senza apportare modifiche al telaio ma semplicemente con un movimento del joystick dalla cabina del mezzo.


RIPARAZIONE STRADE

Alleanza strategica tra Black Top® e Italservice GIORGIO PCA MAMELI

Quando si parla lo stesso linguaggio, si ha la stessa visione della qualità e del servizio al cliente, bastano poche parole e ancor meno riunioni per stringere importanti alleanze. E questo è quanto è successo tra Black Top® e Italservice. Italservice è società emergente nell'ambito della manutenzione stradale, "La nostra missione - dice Federico Fioresi - fondatore di Italservice - si sintetizza in sole sei parole: idee per la manutenzione della strada. Siamo già presenti in due importanti segmenti: quello del verde e del bianco. L'alleanza strategica stretta con Black Top® consente di entrare nel segmento dei conglomerati bitumino-

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si a freddo dalla porta principale e ci offre maggiori opportunità di servizio per i nostri clienti con un prodotto di grande reputazione". Black Top®, marchio commerciale italiano di IRR, Instant Road Repair, prodotto da Insta Service in Italia su esclusiva licenza Instarmac Group plc, si sta sempre più affermando come sinonimo di conglomerato bituminoso permanente a freddo d'eccellenza. "Black Top® - dice Marco Cattaneo, amministratore delegato di Insta Service, coniuga alla perfezione due item fondamentali nella manutenzione del manto stradale: standard qualitativi al massimo grado ed estrema facilità d'utilizzo. Standard che, anche in

virtù delle giustamente rigide direttive della casa madre, sono omogenei a livello internazionale. Lo stesso prodotto, con le medesime caratteristiche ed uguali performance lo si trova dal Canada, massimo del freddo, al Kuwait, massimo del caldo". L'Università Politecnica delle Marche ha sottoposto Black Top® a test comparativi con la normativa tecnico prestazionale degli asfalti a caldo, per quelli a freddo ad oggi (purtroppo) non ne è stata definita alcuna. I risultati ottenuti, presentati a Torino al Congresso Internazionale MAIREPAV sono stati, a dir poco, semplicemente sorprendenti. In estrema sintesi è stato verificato che Black Top® dispone di: - elevata stabilità e rigidità Marshall, oltre 180 giorni; - elevata resistenza alla prova cantabro, prova base fondamentale per gli asfalti a caldo; - elevati termini di durata/resistenza, simulando la compattazione sia carente sia ottimale. A questo proposito Alberto Cattaneo, fondatore di Insta Service, racconta con malcelato orgoglio di un cliente che, mostrandogli una riparazione, l'ha commentata lapidariamente dicendo: "Questa buca l'abbiamo aggiustata sette anni fa!" Inoltre la ricerca ha dimostrato: - elevata resistenza anche con l'influenza dell'acqua Black Top® è in grado di incrementare le sue presta-

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zioni anche negli interventi con acqua stagnante in buca; - la compattazione può essere fatta anche con gli pneumatici, senza problemi di sorta; - effettuata la riparazione il tratto stradale è subito disponibile. "Quest'ultima caratteristica - sottolinea Federico Fioresi - è di estrema importanza, e noi ne sappiamo qualcosa, per automobilisti, motociclisti, camionisti e anche ciclisti, in una parola per gli utenti finali, che sono i clienti dei nostri clienti. Tutti noi sappiamo quanto sia innervosente e stressante dover sottostare a lunghe ed estenuanti code dovute ai restringimenti di carreggiata anche a fine intervento". Tutto ciò ha fatto di Black Top® il prodotto ideale per le riparazioni non solo di manti stradali, ma anche autostradali e aeroportuali. "Non è certo un caso - sottolinea Marco Cattaneo se Black Top® viene regolarmente impiegato nella manutenzione del Nardò Technical Center (gruppo Porsche Engineering) a Nardò, negli aeroporti di Milano e Genova e in tre tronchi autostradali, giusto per dire solo di alcune tra le esperienze più impegnative cui il prodotto è quotidianamente sottoposto". Le ragioni di risultati così significativi sono il frutto della combinazione di due condizioni di grande importanza: la prima è la scelta delle materie prime e la seconda la tipologia di lavorazione. "Innanzitutto impieghiamo solo, e sottolineo solo, materie prime di alta qualità, aggregati lapidei (basaltici e calcarei) totalmente riciclabili, non facciamo strani mischioni - rimarca con decisione Marco Cattaneo - e la seconda condizione è tutta racchiusa nella lavorazione. Il nostro è un sistema produttivo completamente a fred-

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do, a temperatura ambiente, senza alcun tipo di combustione. Questo significa che Black Top® è ottenuto senza alcuna emissione di sostanze nocive nell'ambiente e per l'ambiente. E' un prodotto assolutamente ecologico, un asfalto a impatto zero." Affermazione questa estremamente significativa poiché mette in evidenza come questa tipologia di produzione elimini alla base il rischio di scaldare gli aggreganti, riscaldamento i cui effetti si ripercuotono sulle qualità prestazionali del materiale. E, come evidente, maggiori prestazioni si traducono nel non dover tornare a riparare la stessa buca più e più volte. "Il rapporto costi - benefici - chiosa Federico Fioresi - è un altro degli aspetti che mi ha portato a definire questa alleanza con Black Top®. La soddisfazione del cliente passa anche attraverso, anzi soprattutto, il non dover mettere mano più volte allo stesso problema. Quando questa situazione si verifica vuol dire che qualcosa non funziona e a lungo andare il rapporto con il cliente si deteriora". Non dover ritornare sulla stessa buca significa peraltro dare maggiore vita alla strada, e poter definire quindi una miglior programmazione degli interventi di manutenzione. Non si

tratta solo di una questione di costi palesi o occulti. "Si tratta di molto di più - conclude Marco Cattaneo sommando qualità del prodotto, prestazioni, benefici per l'ambiente nelle fasi di produzione e di applicazione si ottiene come risultato finale un vero risparmio in termini di costo medio. E questo si vede contabilmente. Poi ci sono i costi sociali, quei costi occulti di cui troppo spesso non si parla. Con l'utilizzo di Black Top® si ottengono risparmi anche in termini di sicurezza sul lavoro, per gli operatori e sicurezza per gli utenti". E alla fine i conti devono tornare per tutti.

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PORTATTREZZI

Piccolo #4x4 per le piccole Dolomiti GHERARDO MARCHELLI

Nella catena delle Prealpi Vicentine, chiamate anche Piccole Dolomiti, ha sede il Comune di Trissino. Situato alle pendici della Valle dell'Agno, con le tre frazioni di Lovara, San Benedetto e Selva, il Comune si estende su una superficie di oltre 20 km², ad un'altitudine che oscilla tra i 140 m.s.l.m. e gli 800 del Monte Faldo. Pur avendo delle origini, che risalirebbero a molti secoli prima di Cristo (V - VI sec. a.C.), il primo statuto del Comune di Trissino, risale intorno al 1.500 d.C., durante il periodo in cui il territorio vicentino era sotto la Repubblica di Venezia. Tre torrenti, l'Agno, l'Arpega e il Poscola attraversano questa splendida area del Nord Italia, circondata da aree boschive e da un paesaggio affascinante durante il tramonto dipinto delle Dolomiti, ma c'è ben altro su questo fazzoletto di terra veneta… chiese, santuari, monasteri, castelli, come quello più significativo "dei

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Trissino" dell'antica potente famiglia di origine longobarda, insediatasi in questo territorio. Gran parte degli 8.000 abitanti (che compongono le 3.500 famiglie), operano all'interno del territorio comunale e nei paesi confinanti. Malgrado le maggiori attività locali abbiano potuto far vantare di essere stato uno dei poli internazionali più significativi nella lavorazione orafa, la crisi degli ultimi anni e la riduzione della domanda ha costretto parecchie aziende locali a convertirsi in altre attività manifatturiere. Alcuni riferimenti storici nel mondo dei gioielli sono sempre in prima linea… e la forza imprenditoriale è stata la specializzazione dell'alta qualità, abbinata all'inventiva Made in Italy, che ci invidiano in tutto il mondo. Ancora una volta, la giunta comunale, per la sostituzione del veicolo Compact 4x4, ha rivolto la sua attenzione al Made in Italy, vista l'espe-

rienza precedente con il celebre Bremach che egregiamente è arrivato a fine carriera. La scelta mirata sul veicolo Bonetti F100X è stata determinata da molteplici fattori, tra cui l'aspetto tecnico ha fatto da padrone, ma anche dai feedback di alcuni comuni vicini con un'anzianità anche di 24 mezzi della Casa Milanese. Per effettuare la manutenzione del territorio per tutte 4 le stagioni, gli operatori comunali hanno la necessità di utilizzare un veicolo polivalente 4x4, sia per il trasporto generico di materiali che per la viabilità invernale, con l'attività di spalare la neve o di sabbiatura. Potenza, dimensioni contenute, 4x4 premium e velocità è tutto quello che richiedono. La velocità s'intende oltre i 40 km/h della classica macchina operatrice, in questo caso comoda per raggiungere le frazioni con una certa tempestività. Naturalmente, con un 3,5 t, va tenuta in considerazione la portata residua e la consapevolezza che i veicoli della

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categoria N1 "con la motorizzazione omologata al banco" (standard utilizzato di questo settore), devono avere una tara non inferiore ai 2.585 kg e di conseguenza, nel migliore dei casi, avere una portata residua di poco più di 900 kg. Tutte queste informazioni supertecniche sono state raccolte nell'occasione della consegna del veicolo, in quanto era presente anche un titolare di Bonetti S.r.l. Accessoriato "winter", con la classica piastra anteriore UNI-EN 15432 tipo F2 (DIN 76060), 4 attacchi idraulici anteriori e 2 posteriori, joystick proporzionale e intuitivo a seconda della necessità di mandata olio essendo a comando manuale, specchi riscaldati, fari ripetitivi anteriori, lampeggiante sfilabile, oltre ai due lampeggianti lineari posteriori in abbinamento (con copertura metallica per la circolazione su strada senza attrezzature neve). A completamento altri accessori di rilievo, l'autobloccante nell'asse posteriore per agire in sicurezza nei posti estremi, il sistema frenante con ABS, il paraspruzzo posteriore di protezione per l'utilizzo del veicolo con spargisale e il gancio di sicurezza Tippersafe per evitare l'eventuale innalzamento del cassone durante il caricamento di attrezzature con le rampe appoggiate posteriormente al cassone. L'affidabilissimo motore FPT in Euro VI-d, da 3 l di cilindrata (che eroga 150 HP a 3.500 giri) è il cuore della catena cinematica, che, tramite il cambio 6 rapporti più R.M. e il ripartitore che ne moltiplica i rapporti (12+2 RM), ripartisce la coppia al 50% per entrambi gli assi. Il comando della selezione gamma di rapporti, compreso l'inserimento del bloccaggio centrale del 3° differenziale centrale, avviene con un sistema di controllo antimanovre errate. Le sospensioni a balestre paraboli-

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che a doppia flessibilità, corredate di balestrini supplementari anteriori e posteriori, garantiscono stabilità e sicurezza anche su strade sconnesse e con carichi elevati. L'impianto frenante idraulico (schema TT) è corredato di 4 freni a disco e servofreno da 10", con accumulatore

supplementare del vuoto per la riserva d'aria nelle lunghe discese; il freno di stazionamento a sblocco idraulico agisce sulle pinze posteriori del 2° asse ed in contemporanea sul disco supplementare montato sulla trasmissione, sistema top per situazioni estreme.

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ANTINCENDIO

Quindici nuovi veicoli con trasmissioni Allison per la flotta antincendio dei Paesi Baschi

Il Servizio di Prevenzione, Antincendio e Soccorso del Consiglio Provinciale di Biscaglia (nei Paesi Baschi, in Spagna) ha rinnovato la flotta antincendio con 15 veicoli all'avanguardia, allestiti con trasmissioni Allison completamente automatiche, destinati alle stazioni antincendio di sette città della provincia basca. Il Consiglio Provinciale di Biscaglia ha ricevuto quindici nuovi veicoli che serviranno a rafforzare il servizio di prevenzione ed estinzione degli incendi della zona, migliorando l'efficienza e la velocità di intervento. L'investimento di 7 milioni di euro comprende 6 autopompe urbane

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pesanti, 3 autopompe con serbatoio maggiorato, 3 furgoni utilitari e 3 autoscale automatiche, tutte dotate di trasmissioni automatiche Allison. La galiziana Veicar ha allestito 9 di questi veicoli, facendo in modo che ognuno di essi fosse adattato alle esigenze delle squadre dei Vigili del Fuoco. Veicar ha 40 anni di esperienza nella gestione delle flotte dei pompieri, nella commercializzazione dei veicoli e delle attrezzature antincendio e nella trasformazione dei veicoli professionali. Tra i veicoli consegnati da Veicar al Consiglio di Biscaglia ci sono 6 autopompe urbane pesanti. Su telaio

Scania P 410 B con trazione 4x4 e trasmissione Allison 4000R, i mezzi hanno una capacità di 4.200 litri d'acqua e 200 litri di schiuma e vani sul tetto accessibili da terra, senza dover salire sul camion per accedere agli strumenti necessari. Includono inoltre un impianto di illuminazione a LED per le operazioni in cui è necessaria illuminazione supplementare e un monitor che fornisce un flusso di 4.000 litri al minuto controllato con un joystick dal vano della pompa. Fanno parte della fornitura anche 3 autopompe a grande serbatoio, sempre su telaio Scania P 410 B, con le stesse caratteristiche e le trasmissioni Allison delle altre 6 autopompe sopra citate ma con capacità d'acqua superiore, ben 9.000 litri, e capienza di schiuma di 300 litri. Come molti altri allestitori, Veicar si affida completamente ai vantaggi degli automatici Allison, con i quali lavora a stretto contatto dal 2009. Invece delle trasmissioni robotizzate che sono di serie su questo modello Scania, Veicar ha utilizzato la trasmissione automatica con convertitore di coppia, per la precisione il modello 4000 SeriesTM con rallentatore idraulico (GA866R nella nomenclatura Scania). "La stragrande maggioranza dei nostri veicoli antincendio sono dotati di trasmissioni automatiche Allison.

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Le consideriamo uno strumento indispensabile nel servizio antincendio perché massimizzano le prestazioni del veicolo, migliorano notevolmente l'accelerazione, l'affidabilità e la sicurezza. Inoltre, l'accelerazione e la manovrabilità superiori sono fondamentali quando non si può perdere neanche un secondo. Non a caso, la maggior parte dei Vigili del Fuoco li preferisce perché offrono una maggiore sicurezza. Inoltre, i veicoli raggiungono gli ultimi anni della loro vita utile in condizioni decisamente migliori", spiega il CEO e direttore di Veicar Carlos Prieto-Puga González. Le trasmissioni Allison sono progettate per offrire una maggiore coppia e un'accelerazione fino al 35% più veloce. Quando le autopompe rispondono alle emergenze, sono molto cariche, quindi è stato incorporato il rallentatore idraulico, che fornisce un'alta capacità di frenata, permettendo di ridurre rapidamente la velocità agli incroci. "Le trasmissioni Allison hanno dimostrato un'affidabilità e una durata eccezionali nelle condizioni più difficili e sono la trasmissione preferita dalle flotte antincendio di tutto il mondo. Per noi, che conosciamo da tempo queste trasmissioni, è chiaro il perché. Come allestitori, siamo sempre molto più soddisfatti e sereni quando i veicoli sono equipaggiati con Allison", dice Prieto-Puga Gonzalez. Le trasmissioni automatiche Allison offrono una manovrabilità ottimale su terreni morbidi e in spazi ristretti, un maggiore controllo su pendii ripidi, una gestione più fluida, uno spunto migliore e un'accelerazione più rapida. Questo permette una velocità media più alta e un risparmio di carburante. Prieto-Puga Gonzalez spiega: "Avere un vantaggio di due o tre minuti può essere cruciale. Non perdendo potenza durante i cambi di marcia, l'accelerazione è continua, più dolce e quindi più efficace. Migliora anche la manovrabilità e fa risparmiare tempo, il che, combinato con l'affidabilità della trasmissione, si traduce in maggiore sicurezza per la squadra." Ai vantaggi Allison va aggiunto anche il risparmio sui costi di manutenzione. Trond Johansen, European Key Account Manager di Allison, aggiunge: "La semplicità di guida dei veicoli semplifica il lavoro degli autisti. Non devono cambiare marcia e possono concentrarsi completamente sull'operazione da svolgere e sulla strada, anche ad alta velocità. Inoltre, con Allison, i veicoli possono includere fino a due prese di forza (PTO) per mantenere l'attrezzatura idraulica in funzione, anche mentre il veicolo è in moto”. "Grazie alla presa di forza Chelsea 870 incorporata nei riduttori, siamo stati in grado di mettere a punto l'intera unità per ottenere le migliori prestazioni dalla pompa antincendio", dice Prieto-Puga González.

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PAVIMENTAZIONI STRADALI

Supermodificanti a base di grafene per allungare la vita delle strade

Ing. LORETTA VENTURINI Direttore Scientifico e dello Sviluppo Strategico, Iterchimica S.r.l.

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Per la gestione della propria rete stradale, l'Area Infrastrutture di Città Metropolitana di Milano si pone come obiettivo la realizzazione di pavimentazioni stradali prestazionali e a ridotta manutenzione, cercando di garantire allo stesso tempo la massima sostenibilità ambientale. Alla luce di tali propositi, nel settembre 2019 Città Metropolitana e Iterchimica hanno condotto la realizzazione di una trial section che ha previsto la sperimentazione di un supermodificante innovativo a base

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di grafene per la produzione di conglomerati bituminosi modificati con "metodo dry". Il tratto selezionato per la sperimentazione è parte della Strada Provinciale ex SS 35 "dei Giovi" (tratta Milano-Meda, tra il km 133+300 e il km 132+850 in direzione Milano) e il test ha avuto due scopi principali: da un lato, lo studio di materiali innovativi per soddisfare gli obiettivi prefissati da Città Metropolitana di Milano, dall'altro, la verifica su strada del supermodificante a base di grafene messo

a punto da Iterchimica. Scoperto nel 1947 da P.R Wallace e isolato nel 2004 da A. Geim e K. Novoselov (premio Nobel per la fisica nel 2010), il grafene è un singolo strato monoatomico di atomi di carbonio ed è isolato dal materiale "genitore" tridimensionale (grafite). La peculiare simmetria della sua struttura e la distribuzione chimica a nido d'ape sono gli ingredienti base che ne determinano le ineguagliabili prestazioni, tra le quali: eccellenti proprietà meccaniche (carico a rottura molto maggiore di quello dell'acciaio), estrema leggerezza, elevata conducibilità termica ed elettrica. Il supermodificante Gipave® (Fig. 1) è il frutto di una ricerca durata tre anni all'interno del progetto ECOPAVE 2014 - 2020, finanziato da un bando dell'Unione Europea e di Regione Lombardia. Il grafene utilizzato è l'ITC1, (Fig. 2) ed è prodotto dall'azienda comasca Directa Plus. La ricerca è stata svolta in collaborazione con l'Università degli Studi di Milan o - Bicocca (studio della Life Cycle Assessment), Directa Plus (produzione del grafene) e G.Eco (recupero e selezione delle plastiche dure). Il nuovo prodotto brevettato è stato appositamente studiato per migliorare notevolmente le prestazioni fisico - meccaniche delle pavimentazioni, nello specifico è composto da: - plastiche di recupero selezionate derivanti dal recupero di oggetti di "plastica dura" (ad esempio giocattoli, bidoni, cassette, tubi, tavoli, sedie...),

1. Supermodificante a base di grafene Gipave® 2. Grafene ITC1 in fiocchi 3. Stesa di conglomerato bituminoso con supermodificante al grafene Gipave® lungo la SP 35 Milano Meda 4. Tab. 1 - Miscele per il campo prove SP 35 Milano - Meda

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trattate industrialmente secondo un processo brevettato che comprende anche la "tecnoselezione" in funzione delle caratteristiche fisico-chimiche (infatti, non tutte le plastiche dure possono essere utilizzate, ma solo una quota parte), evitandone lo smaltimento presso gli impianti di termovalorizzazione; - base funzionale: composta da additivi di diversa natura che costituiscono una quota parte del supermodificante. La composizione chimico-fisica è coperta da segreto industriale. - Grafene G+. La tecnologia per la produzione dei CB consiste nella relativa modifica diretta (Polymer Modified Asphalt PMA con Metodo Dry) attraverso l'aggiunta del compound polimerico a 3 base di grafene, durante la fase di Ufficiale ha eseguito le prove di premescolazione della miscela: dopo gli qualifica e di post-produzione. aggregati e prima del bitume tal quale. Tali prove hanno messo a confronto La Life Cycle Assessment (LCA), miscele base, binder e usura con pari ovvero l'analisi dell'intero ciclo di vita proporzionamento granulometrico e: utile, è stata condotta secondo le - una serie con bitume ad elevata norme UNI EN ISO 14040 e UNI EN modifica per miscele alto moduloISO 14044, confrontando il nuovo BHM; supermodificante con le altre tecnolo- - una serie con bitume tal quale gie produttive (bitume tal quale o PMB 50/70 e 6% Gipave® (sul peso del - Polymer Modified Bitumen) e analiz- bitume). zando i potenziali impatti ambientali In Tabella 1 si trovano le miscele per lungo tutta la catena produttiva sino al il campo prove SP 35 Milano - Meda. riutilizzo della pavimentazione a fine I test eseguiti hanno evidenziato i vita utile. I risultati di quest'analisi seguenti risultati: mostrano come, grazie al significativo • le curve granulometriche delle copaumento delle prestazioni meccaniche pie di base e binder risultano cone, di conseguenza, all'incremento frontabili e le usure sono leggermendella vita utile stimata, la tecnologia te differenti; metodo dry con supermodificante a • il contenuto di bitume è confrontabibase di grafene risulti essere meno le per tutte le coppie di miscele; impattante rispetto alle altre prese in • il contenuto di vuoti per provini comesame. Oltre all'analisi di LCA, sono pattati con pressa giratoria sono nei stati valutati anche i rilasci in ambien- limiti (la differenza per le usure è te, le emissioni in atmosfera, il rilascio dovuta alla differenza della curva grain acqua e di microplastiche, nonché nulometrica); • tutte le resistenze a trazione indiretla carbon footprint. In particolare, il campo prove sulla SP ta sono superiori a 2,11 Mpa (solo il 35 è consistito nel rifacimento dei tre binder con Gipave® risulta maggiore strati della pavimentazione stradale di rispetto a quello con bitume modificadue tratti: 200 m utilizzando bitume to per CB ad elevato modulo); altamente modificato per alti moduli e • tutte le miscele sono di tipo alto 250 m con conglomerato bituminoso modulo, solo la base con Gipave® contenente il supermodificante a base presenta un valore inferiore del di grafene. La sezione stradale ha 12,7% rispetto a quella di riferimento compreso: 10 cm di base, 5 cm di bin- (probabilmente sarebbe stato necesder e 4 cm di usura. Un Laboratorio sario incrementare Gipave® per equi-

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librare la rigidezza); • tutte le miscele hanno confrontabile resistenza alle deformazioni permanenti, ma l'usura con Gipave® ha una diminuzione del 29% per quanto riguarda la profondità dell'ormaia rispetto alla BHM; • tutte le miscele con Gipave® hanno un elevato incremento alla resistenza ai cicli a fatica rispetto alla BHM (confronto con pneumatico a 8 atm): o BASE GIPAVE vs. BHM = 170% (2,70 volte i cicli di carico pesante); o BINDER GIPAVE vs. BHM = 245% (3,45 volte i cicli di carico pesante); o USURA GIPAVE vs. BHM = 109% (2,09 volte i cicli di carico pesante). In conclusione, quest'esperienza realizzata in collaborazione con Città Metropolitana di Milano ha dimostrato che il supermodificante a base di grafene consente di aumentare notevolmente la vita utile delle pavimentazioni bituminose anche rispetto ai bitumi modificati ad alto modulo per conglomerati bituminosi. Allo stesso tempo, l'utilizzo di Gipave® consente di recuperare una tipologia di plastiche dure che altrimenti sarebbero destinate ai termovalorizzatori. Infine, oltre ai benefici ambientali che deriveranno dall'incremento della vita utile della pavimentazione e dalla minore necessità di interventi manutentivi nel medio-lungo periodo, i risultati positivi di LCA confermano l'ecosostenibilità del prodotto.

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VIABILITA' INVERNALE

Apertura primaverile della SP 255 con portattrezzi Tre Emme Merlo allestiti Giletta - Bucher Municipal

Quando le abbondanti nevicate creano disagi e gravi problemi alla circolazione stradale ed il manto nevoso supera il metro di altezza, i normali mezzi adibiti al servizio diventano inutili e servono macchine di altro tipo Con l'obiettivo di migliorare le presta- della azienda italo - svizzera. zioni di sgombero neve, il Gruppo Il teatro operativo è stata la Valle Stura Merlo, tramite il proprio Centro For- in provincia di Cuneo, lungo la strada mazione e Ricerca, e la società Giletta provinciale 255 che da Vinadio sale al - Bucher Municipal hanno unito le Santuario di Sant'Anna, un percorso forze per realizzare una interessante tutto curve e tornanti che giunge alla serie di test di sgombero utilizzando in quota di 2.012 metri s.l.m. del Sanmodo sinergico i trattori portattrezzi tuario ed ai 2.350 metri del Colle della invernali Tre Emme e le attrezzature Lombarda, al confine con la Francia.

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I portattrezzi utilizzati per i test sono stati un Tre Emme MM 250 X ed un MM 160 MC, dotati entrambi delle più recenti soluzioni tecnologiche progettate e realizzate dal Gruppo Merlo per rendere più efficiente e confortevole il lavoro. In particolare la cabina del MM 160 MC è equipaggiata con la esclusiva sospensione idropneumatica Merlo. L'impianto di climatizzazione, il sistema di sbrinamento dei vetri ed i fari ad alta intensità hanno completato le dotazioni di entrambi i mezzi. Molto ricca la strumentazione ed i comandi, raggruppati questi ultimi in un pratico joystick multifunzione a controllo elettronico per gestire contemporaneamente le varie funzioni dell'attrezzo con una sola mano. Per poter provare al meglio le soluzioni adottate, MM 250 X è stato equipaggiato con una turbofresa Bucher TS 75/26, caratterizzata da una larghezza di lavoro di 2 metri e 60 centimetri, diametro del tamburo di 75 centimetri e camino di eiezione orientabile a comando idraulico per direzionare il getto a discrezione. MM 160 MC è stato invece dotato di vomero in acciaio Bucher Vipex a geometra variabile con comando idraulico. I due alettoni mobili possono assume-

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re la posizione a V, a lama o a cucchiaio per ammucchiare la neve, tutto per ottenere la migliore configurazione lungo il percorso (passaggi stretti, curve, presenza di dossi...). I test sono stati condotti in più giornate, sia con meteo favorevole che con tempo inclemente ed hanno riguardato un percorso stradale molto articolato: dalla carreggiata a due corsie in piano alla tortuosa strada di montagna con pendenza continua, dal taglio di slavine all'avanzamento su tornanti della larghezza della macchina. Si è voluto dimostrare che quanto più le condizioni ambientali diventano difficili, tanto più sono necessarie macchine potenti ed attrezzature specializzate nella rimozione della neve, capaci di operare efficacemente anche quando questa è molto alta o in forte pendenza. Tutti i portattrezzi Tre Emme sono contraddistinti da soluzioni tecniche e da accorgimenti pratici che ne permettono l'efficacia anche quando la massa di neve da rimuovere è enorme, la temperatura esterna è di parecchi gradi sotto lo zero e la visibilità è ridotta. MM 250 X in particolare è caratterizzato dalla cabina centrale ed in posizione avanzata i cui vetri trasparenti sotto il parabrezza assicurano un'ottima visione della strada e dell'at-

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trezzo in uso, utile nel lavoro di rifinitura quando lo sgombero arriva "al nero" (nel gergo degli addetti ai lavori è quando dal bianco della neve si vede il nero dell'asfalto: la strada è pulita). Indubbio vantaggio competitivo è la trasmissione idrostatica a controllo elettronico che permette di passare da zero alla velocità massima semplicemente agendo sul pedale dell'acceleratore ed offre una frenatura dinamica anche su pendenze del 60 per cento senza che sia necessario l'uso dei freni. Su tutte le macchine Tre Emme la trazione è integrale permanente e le

ruote sono tutte sterzanti con selezione da cabina del modo di sterzatura (sulle sole ruote anteriori, sulle quattro ruote oppure a granchio). Se poi è necessario completare l'opera distribuendo sale, sabbia o ghiaia, nessun problema, perché l'attacco posteriore a sollevamento idraulico con presa di potenza permette l'aggancio e l'azionamento di qualsiasi attrezzatura per lo spargimento. Dunque un vero servizio completo di preparazione del manto stradale con una sola macchina. Sul canale CFRM Merlo su YouTube è pssibile vedere il video dei mezzi al lavoro.

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PORTATTREZZI

Polifunzionalità massima: la soluzione di MI&P S.r.l. per ottimizzare i costi

La situazione economico/organizzativa degli Enti Italiani in generale e delle amministrazioni comunali in particolare è cambiata negli ultimi decenni. Spesso chi ha l'importante compito di amministrare e gestire il territorio di propria competenza, ancor più quando si parla di piccole comunità, molto diffuse nel territorio italiano, trova come principali scogli da superare due fattori: le ristrettezze di bilancio e il sempre minor numero di operatori disponibili nel proprio organico rispetto agli anni passati. Nel contempo però, le attività da svolgere sono sempre le stesse, anzi: in funzione di servizi ulteriori ormai di uso generalizzato da garantire ai propri cittadini o alle persone che da altre località decidono di conoscere un determinato territorio, delle emergenze causate da svariate motivazioni e molte altri variabili,

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sopraggiungono continuamente nuove esigenze da soddisfare e conseguenti attività da svolgere. Risulta perciò quanto mai importante disporre di un parco mezzi efficiente e affidabile; ma altrettanto indispensabile è concepirlo polifunzionale: i veicoli non possono essere utilizzati solo per brevi periodi, ad esempio, con attrezzature per sgombero neve e spargimento sale per poi essere ricoverati in magazzino per mesi; devono invece essere sfruttati appieno, alternando le attrezzature e gli ambiti di utilizzo. In questo modo gli effetti benefici sono molteplici: in primo luogo non sarà necessario dotarsi di numerosi veicoli, magari di tipologia differente tra loro, per eseguire attività varie; da subito perciò si andranno ad abbattere la spesa iniziale e in seguito anche i costi per manutenzione, polizze e costi fissi generici.

Inoltre, optando per un veicolo concepito per essere polivalente, si potrà anche nel tempo incrementare il solo parco attrezzature a corredo, dovendo così sostenere budget più contenuti e potendo intervenire nel mo mento in cui si concretizza una nuova necessità. Altro fattore importante è che gli operatori acquisiranno manualità nell'uso del mezzo, avendo maggiori occasioni di utilizzo; questo comporta una migliore conoscenza del veicolo e quindi una redditività superiore. In casa MI&P questo concetto è un dogma irrinunciabile, un pilastro su cui si basano quasi tutti i progetti che vengono costruiti e concretizzati presso i propri clienti. I veicoli Hako - Multicar che MI&P distribuisce in Italia sono un'ottima base di partenza per creare polifunzionalità: fin dalla fase progettuale infatti questi veicoli vengono studiati e sviluppati per facilitare applicazioni e interscambio di attrezzature anteriori e posteriori. Le connessioni idrauliche, i cablaggi elettrici, la gestione dei flussi oleodinamici o della illuminazione del campo di lavoro non sono realizzati dagli allestitori, come avviene per i veicoli classici, ma è direttamente la fabbrica che li realizza, li predispone, li colloca nei punti più corretti per ottimizzare i successivi utilizzi della macchina. Lo sviluppo delle applicazioni non si ferma negli uffici tecnici di Multicar, ma prosegue e si completa; il dialogo

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con una selezione di allestitori preferenziali è continuo e gli obiettivi da perseguire sono sempre gli stessi: aumentare i campi di utilizzo sviluppando macchine che siano semplici e rapide da applicare, efficaci nel lavoro da svolgere, durature nel tempo. Sono ormai davvero tantissime le applicazioni realizzate e attive in tutta Europa per manutenzione estiva ed invernale delle strade, trasporto, protezione civile, gestione spazzamento ed igiene urbana, solo per citare i principali settori di utilizzo. Oltre al veicolo la società con sede nell'Appennino Bolognese si occupa anche di distribuire ed assistere numerose delle principali aziende partner di Hako per la costruzione di allestimenti. Per meglio focalizzare, in questo articolo parleremo di un veicolo M31 CHK con allestimento frontale e posteriore, veicolo che nei prossimi mesi verrà mostrato a diversi clienti in un tour dimostrativo che MI&P sta pianificando. Il mezzo è nella configurazione più completa come portattrezzi con trasmissione meccanica (M31 può avere anche avanzamento idrostatico). L'impianto idraulico presente (CHK) permette di erogare fino a 110 litri al minuto di flusso tramite le connessioni

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rapide presenti nella parte anteriore, centrale e posteriore dell'autocarro. La gestione delle portate può essere gestita con semplicità dalla cabina, dividendo la portata disponibile su più linee o concentrandola su una soltanto qualora debba essere alimentata una macchina particolare come una spazzatrice aspirante, un falciaerba, una turbofresa. Il motore da 150 CV di potenza abbinato ad un cambio e riduttore che garantiscono velocità minime fino a 600 metri/ora e massime fino a 90 km/h (Cat N2) permettono di spostarsi rapidamente per raggiungere il punto di lavoro e poi ridurre la velocità di avanzamento per qualunque tipo di attività. Il motore arretrato e il ponte anteriore con sospensioni indipendenti, garantiscono peso disponibile sull'asse anteriore unico nella categoria e permettono di muoversi agevolmente su qualunque fondo stradale con un comfort per l'operatore davvero elevatissimo. Alla guida del veicolo tutto è a portata di mano: comandi integrati nel bracciolo del sedile per la movimentazione delle attrezzature frontali, selettore semplice ed intuitivo per definire e attivare le portate necessarie alle attrezzature, selettori per attivazione

dei dispositivi luminosi, della trazione integrale, bloccaggio differenziale, freno motore... raggiungibili con un semplice gesto senza distogliere l'attenzione dalla guida. La superfice vetrata molto ampia permette di avere sempre sott'occhio l'area di lavoro che all'interno dei paesi e delle città è spesso caratterizzata da ostacoli, altri veicoli e passaggi obbligati. Ma, come detto, l'obiettivo della polifunzionalità si ottiene solo quando oltre al veicolo portante anche le attrezzature sono concepite con questa filosofia; e gli allestimenti trattati in questo articolo evidenziano ancora di più questo concetto essendo a loro volta polifunzionali. Anteriormente, saldamente ancorata alla piastra unilift originale Multicar, è presente una spazzolatrice a rullo FFK, attrezzatura concettualmente molto semplice ma davvero efficace: sarà infatti semplice lo spazzamento di piazze e strade durante il periodo estivo eliminando polvere e detriti, ma anche delle foglie in autunno che possono essere convogliate a lato strada come anche il ghiaietto, spesso sparso assieme al sale nel periodo invernale. Ma anche durante l'inverno può ren-

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dere un ottimo servizio: rimuovere la neve con questa attrezzatura invece che con la classica lama sgombraneve è cosa sempre più frequentemente eseguita dagli addetti ai lavori; il vantaggio principale è che l'uso delle spazzole evita di rovinare il fondo su cui si opera se è costituito da materiale delicato come lastricato, porfido o altri prodotti analoghi. La velocità d'intervento è molto più elevata come anche la distanza a cui può essere mandata la neve. Anche in questo caso il dialogo tra costruttore del veicolo e dell'attrezzatura ha portato recentemente ad una novità: molto spesso nell'uso di queste attrezzature l'operatore deve eseguire la pulizia a fasce, avanzando e retrocedendo ripetutamente per completare il lavoro; ecco allora che potrà attivare una funzione che, in modo automatico, solleverà l'attrezzatura all'inserimento della retromarcia e la riporterà in posizione di lavoro quando riprenderà la marcia avanti velocizzando l'intervento e agevolando l'operatore. La spazzolatrice di base dispone della rotazione idraulica per inclinazione destra - sinistra e su richiesta possono essere previsti numerosi accessori: barra ad ugelli per abbattimento polveri, spazzola laterale per intervenire a ridosso di muri laterali, contenitore per raccogliere il materiale spazzato sono alcuni esempi. Posteriormente, in appoggio sul cassone trilaterale, un modulo componibile della serie FTS, sempre di Fiedler, azienda concentrata nello sviluppo di applicazioni per veicoli compatti come i Multicar; il modulo è dotato di diverse tipologie di pompe per l'erogazione del liquido e una filosofia costruttiva che aumenta ulteriormente il concetto di polifunzionalità: lo stesso modulo potrà, infatti, essere impiegato per irrigare aree verdi, fioriere e altro, utilizzando la pompa in bassa pressione, utilizzabile anche, ad esempio, per la disinfestazione di aree pubbliche, par30

chi giochi o isole ecologiche; oppure si potrà sfruttare la forza dell'alta pressione per eseguire lavaggio approfondito di arredo urbano, rimozione di scritte da muri e monumenti, interventi dopo incidenti stradali… o ancora per attività antincendio. Finita la stagione estiva, semplicemente prevedendo all'interno delle cisterne della soluzione salina in luogo della sola acqua, il veicolo diventa un perfetto alleato per le attività antigelo: si potrà erogare il prodotto da terra, utilizzando i naspi ed intervenendo su scalinate, percorsi pedonali, accessi a scuole, ospedali o altri luoghi pubblici. Ma anche spostandosi con il veicolo lungo le strade da trattare, eseguendo l'operazione tramite la barra ad ugelli posteriore. Tramite il comando in cabina, l'operatore potrà selezionare l'attività da svolgere, la quantità di liquido da erogare, rendere lo spargimento tachimetrico (in funzione cioè della velocità di avanzamento del veicolo), attivare i gruppi di illuminazione e in generale gestire e memorizzare tutta

l'attività della macchina. L'ancoraggio delle attrezzature al veicolo, lo smontaggio ed il parcheggio, i collegamenti elettrici ed idraulici, non richiedono alcun utensile o mezzo particolare, possono essere eseguiti in grande velocità da un solo operatore grazie all'attenzione da parte dei vari costruttori nella realizzazione di veicolo e attrezzature che perseguono un obiettivo comune: realizzare macchine efficienti e facilitare il lavoro degli operatori. Come detto in precedenza i possibili campi di utilizzo dei veicoli Multicar sono estremamente variegati e numerosi, ma questo abbinamento riteniamo renda bene il concetto del One for All, oltre che della volontà di proporre macchine utilizzabili durante tutto l'arco dell'anno. Rimane inoltre inteso che MI&P S.r.l., oltre alle soluzioni complete di veicolo e attrezzature, può anche proporre applicazioni per i veicoli già nelle disponibilità dei clienti, permettendo di sfruttare al massimo il parco veicoli, ottimizzandolo e rendendolo maggiormente polifunzionale e quindi efficiente.

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MATERIALI

L'estrazione, la lavorazione e le pavimentazioni in Porfido del Trentino Arch.

LUCA FILIPPI Direttore E.S.PO.

L'estrazione del porfido avviene a cielo aperto in lotti di escavazione disposti su gradoni di altezza variabile tra i 10 e 20 metri. Allo stato attuale il distacco del materiale dal fronte cava avviene principalmente tramite la tecnica delle mine piane. Essa consiste nel praticare generalmente al piede del gradone una serie di mine parallele e perpendicolari rispetto al fronte cava, dette "piane", aventi lo scopo di tagliare il piede delle lastre e provocare la caduta della parete sovrastante. Il diametro dei fori, la loro lunghezza e la distanza interassiale sono progettati in funzione dell'altezza del fronte, dalla sua conformazione e dalla presenza o meno di faglie o fratture intersecanti le due serie di fessurazioni principali. La carica dell'esplosivo viene determinata in maniera empirica, tenendo conto di tutti gli elementi tettonici presenti sul fronte di abbattimento. Il porfido così abbattuto viene dapprima separato con pale meccaniche: il materiale di risulta composto in questa fase soprattutto da materiale di "cappellaccio", viene caricato sui camion ed avviato verso i frantoi, mentre quello lavorabile viene spostato sui piazzali dove subisce una cernita più accurata. Gli operatori con l'ausilio di mazzette e cunei e seguendo le fessurazioni della pietra ottengono dai blocchi delle lastre di dimensioni e spessori

variabili. Ma vediamo in primo luogo ciò che le accomuna: - una superficie pressoché piana, leggermente ruvida, sicuramente antisdrucciolevole, definita "piano naturale"; - qualità fisico meccaniche buone; - l'attitudine a subire una seconda lavorazione. Si differenziano invece per: - spessore, variabile generalmente da 1 a 20 cm e più; - pezzatura, variabile tra i 15 e 100 cm; - colore, essenzialmente misto, non uniforme, tuttalpiù tendente in una zona estrattiva omogenea a cromatismi sulle tonalità di grigio, viola oppure rosso. Le lastre così suddivise vengono caricate su contenitori di vario genere e portate alle successive fasi della lavorazione, le quali permettono la realizzazione di prodotti come: cubetti, piastrelle, binderi, gradini, pedate, alzate, copertine... A seconda della destinazione d'uso questi prodotti vengono selezionati e messi a disposizione del progettista e/o committente per l'esecuzione di lavori con questa pregiata pietra. E.S.PO. non si occupa di commercializzazione né è strutturato per partecipare alle gare d'appalto ma, in qualità di indiscutibile punto di riferimento del settore, offre una serie di servizi e di controlli a supporto dei lavori in corso per sostenere coloro che, scegliendo il Porfido del Trentino, si prefiggono di realizzare opere di pavimentazione di qualità superiore certificata. Ha messo in atto una serie di dispositivi tesi a tutelare nel migliore dei modi il cliente/committente, offrendo alle Pubbliche Amministrazioni un pacchetto di servizi tesi a garantire il raggiungimento degli obiettivi enunciati nella nuova norma UNI. Tale attività si esplica in: - verifica preventiva delle disposizioni progettuali sui materiali in Porfido del Trentino, sulle applicazioni e sulle

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geometrie di posa; - formulazione delle relative voci di capitolato; - disposizioni tecniche relative i requisiti richiesti al materiale; - elaborazione o richiamo a specifico disciplinare di posa; - verifiche ispettive in corso d'opera con attività di supporto alla D.L.; - elaborazione di un'adeguata relazione tecnica; - validazione del processo di fornitura e posa in opera. E' evidente che il primo presupposto per garantire la durata nel tempo della pavimentazione sia legata alla correttezza delle scelte progettuali, alla congruità dei materiali ed al rispetto delle procedure di posa; si ritiene che un'opera di pavimentazione che rispetti le numerose procedure sopra citate possa essere un ragionevole presupposto di durevolezza e di espressione della regola dell'arte e contemporaneamente un concreto termine di paragone per tutte le altre opere non rispettose di tali dispositivi. Il Porfido del Trentino è la pietra più idonea per personalizzare gli spazi aperti e conferire agli edifici una base di funzionalità e decorazione attraverso le particolari colorazioni con una varietà di cromatismi che spaziano dal grigio al grigio - violetto dal rosso al rosso - intenso fino al ruggine acceso dove queste colorazioni resistono anche all'irraggiamento. Il prodotto porfido ricordiamo che si adatta perfettamente all'ambiente circostante che si vuol fare esaltare, sia verticale che orizzontale, sia storico che moderno, sia pubblico che privato. Solo l'utilizzo del prodotto certificato marchio "Porfido del Trentino Controllato" garantisce l'eccellenza di un lavoro a regola d'arte, il quale non è un marchio aziendale, ma un marchio con delle regole chiare, che identifica la qualità del prodotto stesso e che è perfettamente allineato con la normativa europea.

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VIABILITA' INVERNALE

Italservice propone in Italia InfoNorte, le attrezzature per la viabilità invernale GHERARDO MARCHELLI

Le operazioni di sgombero neve, per loro stessa natura ed imprevedibilità, fanno parte di quella categoria di interventi di emergenza cui gli enti preposti, dalle società concessionarie delle autostrade ad Anas, dalle città metropolitane alle amministra zioni provinciali, dai comuni alle aziende municipalizzate delle città più importanti devono far fronte. E' in questo quadro che si colloca il rapporto di partnership fra Italservice ed InfoNorte, società spagnola leader sul proprio mercato nella costruzione e distribuzione delle attrezzature per lo sgombero neve e per i sistemi di controllo satellitare delle flotte operanti sul territorio. La prima tipologia di attrezzature sviluppata presso gli stabilimenti di Tordesillas, in Spagna, nella regione di Valladolid, già nel corso della prima decade di questo secolo, è rappresentata dalla serie di innaffiatrici di cloruri Hércules, con capacità dai 3.000 sino ai 14.000 litri di soluzione

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salina in funzione del veicolo portante, con alimentazione tramite motore termico indipendente e in alternativa direttamente dall'impianto idraulico del veicolo. La prerogativa di Hércules è quella di assolvere al meglio le funzioni per cui è stata concepita, ovvero la cura preventiva e curativa delle strade in presenza di eventi atmosferici avversi, ma anche e soprattutto la possibilità di essere utilizzata in tutti le giornate lavorative dell'anno per la pulizia delle corsie di emergenza e più in generale del bordo strade, sfruttando la potenza della pompa e le rampe adeguate dotate di ugelli in un apposito accessorio montabile a richiesta. L'attenzione di InfoNorte si è poi dedicata all'attrezzatura più utilizzata e strategica in ambito sgombero neve, ovvero lo spargiale. La gamma Lasola si caratterizza dalla dotazione di serie del sistema di trasporto del materiale tramite coclea a passo variabile e per l'utilizzo dell'acciaio

inossidabile AISI 304L per la quasi totalità delle componenti, dalla tramoggia al piatto di spargimento, ivi compresi la canaletta di passaggio del materiale e la scaletta di accesso alla tramoggia. Sempre di serie sono previste la scatola comandi da posizionare in cabina con apposito supporto, tramite la quale è possibile selezionare i diversi parametri di spargimento, le griglie di vaglio, il faro girevole, il faro di lavoro, in ottemperanza al Codice della Strada ed alle normative vigenti in termini di sicurezza. La capacità delle tramoggia copre un range dai 3 ai 10 metri cubi, con la possibilità di montare a richiesta un impianto di umidificazione del solvente composto da serbatoio in polietilene con capacità dai 1.000 sino ai 3.000 litri di soluzione e dalla relative pompa idrica opportunamente dimensionata. Caratteristica di Lasola è la dotazione di un innovativo sistema di umidificazione della tramoggia che ne favorisce la pulizia evitando la formazione di blocchi di sale. L'ampia gamma di accessori previsti, quali rullo frantumatore, telo di copertura con apertura facilitata da terra, regolazione dell'asimmetria di spargimento dalla cabina di guida, permettono di personaliizare la macchina in funzione delle specifiche richieste di ogni singolo potenziale cliente, che

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potrà usufluire del servizo di montaggio e di collaudo presso l'Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile tramite le Officine Autorizzate Italservice dislocate sull'intero territorio nazionale. Più recentemente, al fine di poter proporre alla propria clientela attrezzature idonee in particolare per i veicoli pesanti, InfoNorte si è dedicata allo sviluppo delle attrezzature frontale a spinta, che oggi può contare su diversi modelli di lame e vomeri sgombraneve. Il modello Raptor, ad alerone monolitico, è stato concepito per lo sgombero neve ad alta velocità. Ha dimensioni dai 3,5 ai 4 metri di lunghezza di coltello di acciaio Hardox 400 e con la possibile dotazione di secondo coltello in poliuretano inseribile con comando idraulico dalla cabina ed accessoriamento opzionale di centralina elettroidraulica per la movimentazione dei martinetti idraulici. Il modello Stego, previsto anch'esso per lo sgombero neve in velocità, ha la particolarità di essere suddiviso in 4 segmenti mobili che consentono un assorbimento ottimale degli urti in caso di ostacoli radenti presenti sulla carreggiata per lo sgombero neve ad alta velocità. Ha dimensioni dai 3,2 ai 4 metri di lunghezza, coltello di raschiamento in acciaio Hardox 400 e accessoriamento opzionale di cen-

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tralina elettroidraulica per la movimentazione dei martinetti idraulici Il modello Aura, nasce dalla ncessità di ridurre al minimo i mezzi operanti nelle strade di grande percorrenza, riducendo di una unità per ciascun treno ma garantendo tuttavia la larghezza di lavoro necessaria per le autostrade e le superstrade a 2, 3 e 4 corsie, dotate o meno di corsia d'emergenza. E' composto da un corpo centrale in grado di supportare da una a due appendici laterali che scorrono su guide azionate da martinetti oleodinamici a doppio effetto, e possono avere lunghezza di coltello da 4 a 7 metri. Concepita per il montaggio su mezzi di minimo 26 t di PTT e portate capienti sull'asse anteriore, l'assorbimento degli urti radenti è garantito da elementi in poliuretano ad alto indice di elasticità interposti fra il corpo dell'alerone ed il coltello di raschiamento, che può essere fornito in acciaio ad alta resistenza all'usura Hardox 400, tipo Kombi, con spessore di 36 o 50 mm, guscio esterno in acciaio e interno in gomma vulcanizzata ed inserti in ceramica (corindone) e infine con coltello diritto in poliureetano ad alta resistenza all'usura. La dotazione di serie prevede l'utilizzo di ruote di appoggio in grado di compensare le masse estremamente importanti dell'attrezzatura unitamente all'utilizzo di un accumulatore di peso. Possibile

l'alimentazione tramite l'impianto idraulico dl veicolo oppure la dotazione di una centralina elettroidraulica di nuova generazione, azionata dalla batteria del veicolo, con scatola comandi da posizionare in cabina per la movimentazione delle diverse funzioni della lama e possibilità di gestire tramite una regolazione elettronica permanenete il carico della lama sulla superfice stradale. Il vomere sgombreneve universale Vubi rappresenta la soluzione per lo sgombero neve in alta montagna, a velocità operativa più ridotta, in grado di intervenire anche in presenza di manti nevosi particolarmente importanti, e può operare in 4 diverse posizioni di lavoro: a cuneo, per aprire la strade, a lama destra e sinistra per l'allargamento e a cucchiaio per ammassare la neve nei parcheggi o nelle piazze dei centri utbani, potendo peraltro contare in questa posizione su un ingombro in larghezza inferiore a quello del veicolo portante. La gamma di attrezzature proposta oggi da Italservice permette di attingere dal proprio parco macchine, anche se magari destinato ad altre attività, per svolgere un servizio stagionale supplementare, e a tal fine il team Italservice è a disposizione per un sopralluogo a titolo gratuito onde valutare il tipo di applicazione ideale e personalizzato per ogni utente.

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AUTOTELAI

Mercedes-Benz Trucks annuncia una nuova era: eActros

Il 30 giugno Mercedes-Benz Trucks ha festeggiato l'anteprima mondiale del suo eActros elettrico a batteria per il servizio di distribuzione pesante. Con il primo truck a trazione elettrica della Stella costruito in serie, Mercedes-Benz Trucks inaugura una nuova era e sottolinea concretamente il proprio impegno per un trasporto merci su strada a zero emissioni locali di CO2. L'anteprima mondiale digitale è stata trasmessa via Internet. Il modello di serie di eActros è stato presentato da Karin Rådström, membro del Consiglio direttivo di Daimler Truck AG, responsabile per Mercedes-Benz Trucks, ed Andreas von Wallfeld, responsabile Vendite a Marketing di Mercedes-Benz Trucks.

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In questa occasione sono stati illustrati sia i dati tecnici sia i servizi digitali e di consulenza pensati per i clienti eActros. L'avvio della produzione in serie di eActros è previsto per la seconda metà dell'anno nello stabilimento di Wörth am Rhein. Lungo la strada che conduce al veicolo di serie, gli sviluppatori di Mercedes-Benz Trucks hanno attribuito grande importanza alla "Customer co-creation", ovvero alla stretta collaborazione con i clienti truck nello sviluppo del prodotto. I prototipi di eActros sono stati sottoposti a test intensivi presso i clienti già dal 2018. In questo modo, gli esperti di Mercedes-Benz Trucks hanno potuto prendere tempestivamente in considerazione anche i

feedback sull'e-truck offerti dai clienti ed integrarli direttamente nei lavori di sviluppo. Nel frattempo, i prototipi hanno già percorso più di mezzo milione di chilometri su strade pubbliche. Inoltre gli ingeneri MercedesBenz Trucks addetti alla sperimentazione hanno sottoposto l'eActros a test intensivi, al fine di assicurare i consueti standard Mercedes-Benz, come sempre molto elevati. Andreas von Wallfeld: "Abbiamo presentato per la prima volta il nostro concept di e-truck pesante già nel 2016. Solo due anni più tardi, dopo aver ulteriormente sviluppato a 360 gradi i nostri prototipi, li abbiamo affidati a prestigiosi clienti affinché venissero messi duramente alla prova. L'eActros che presentiamo ora è il prodotto finale, nel quale confluisce tutta la nostra esperienza maturata su strada e sul banco di prova e riflette la forza innovatrice del nostro marchio Mercedes-Benz sul fronte delle trazioni alternative. Allo stesso tempo, il veicolo è anche il risultato di una stretta ed intensa collaborazione con i nostri clienti. Grazie a test pratici intensivi, stiamo lanciando un veicolo concepito completamente in funzione delle esigenze dei clienti e corredato di ampie offerte di servizi." Oltre due anni di utilizzo in condizioni reali presso i clienti Dieci prototipi eActros, che costituiva-

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no la cosiddetta "flotta dell'innovazione", sono stati affidati dal 2018 a diversi clienti in Germania ed in altri Paesi europei, e hanno dimostrato il loro valore nell'ambito di un impiego continuativo. In due fasi di test, quasi 20 clienti hanno utilizzato nella loro flotta l'eActros anziché un truck convenzionale. Nella versione da 18 o 25 tonnellate, l'eActros ha padroneggiato attività impegnative nei più differenti settori d'impiego. Il veicolo, tra l'altro, ha trasportato generi alimentari deperibili in allestimenti isotermici ad alimentazione elettrica per l'approvvigionamento di filiali di supermercati, ha movimentato componenti per la produzione all'interno dello stabilimento, ha svolto il servizio di sostituzione di cassonetti per la raccolta rifiuti e ha trasportato ceneri volatili in un allestimento a cisterna silos per la produzione di calcestruzzo. Al di fuori della Germania, hanno testato il truck elettrico a batteria anche clienti in Svizzera, Belgio e Paesi Bassi. I conducenti di eActros sono convinti della qualità dell'e-truck Ancor prima che siano giunti al termine i test di impiego continuativo del prototipo, una cosa è già chiara: nel traffico urbano, in autostrada o su strade extraurbane, l'eActros non ha nulla da invidiare ad un truck diesel tradizionale in termini di versatilità e prestazioni. E questo con buona pace degli autisti, entusiasti della costante disponibilità della coppia nell'intera gamma di velocità, oltre che dell'esperienza di guida silenziosa piacevolmente rilassata. A ciò si deve aggiungere che, con uno stile di guida prudente ed attento ai consumi, il veicolo è in grado di recuperare energia elettrica. L'eActros di serie sarà però notevolmente superiore al prototipo attuale della "flotta dell'innovazione" per quanto concerne alcune caratteristiche centrali, quali ad esempio l'auto-

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nomia, la potenza di trazione e la dotazione di sicurezza. MercedesBenz Trucks inoltre integrerà il veicolo in un ecosistema complessivo che comprende anche offerte di consulenza clienti sulla mobilità elettrica. Test intensivi prima dell'inizio della produzione in serie Non diversamente da quanto avviene con i truck convenzionali, prima della produzione di serie di eActros gli sviluppatori hanno eseguito test per garantire la sicurezza, le prestazioni e la lunga durata del nuovo veicolo. Il sistema di raffreddamento per la ricarica ed il climatizzatore, entrambi ad alimentazione elettrica, hanno dimostrato di funzionare in modo affidabile sia in condizioni di estremo calore che in condizioni invernali. Gli ingegneri addetti alla sperimentazione hanno messo a dura prova l'eActros anche nel test invernale. Particolare attenzione è stata dedicata al comportamento delle batterie e della catena cinematica elettrica in condizioni meteorologiche avverse. Inoltre l'eActros è stato sottoposto anche ad ulteriori tipi di controlli, come ad esempio la misurazione del livello di

rumorosità su un banco di prova per rumorosità esterna ed il test di compatibilità elettromagnetica (CEM) in un padiglione appositamente predisposto. I risultati lo dimostrano: l'eActros è adatto per l'impiego quotidiano e soddisfa i requisiti imposti dalle condizioni d'utilizzo reali. Elettrificazione della gamma di veicoli con batteria e celle a combustibile Daimler Truck AG persegue una strategia aziendale sostenibile ed entro il 2039 mira a offrire in Europa, Giappone ed America del Nord solo veicoli nuovi che, durante la marcia ("tank-to-wheel"), abbiano emissioni di CO2 pari a zero. Già entro il 2022, nelle principali regioni di vendita, Europa, Stati Uniti e Giappone, la gamma di veicoli Daimler Truck AG dovrà comprendere veicoli di serie dotati di propulsione elettrica a batteria. A partire dal 2027 l'azienda intende integrare la propria offerta con veicoli di serie dotati di propulsione a celle di combustibile a idrogeno. L'obiettivo finale è realizzare un trasporto su strada a zero emissioni di CO2 entro il 2050.

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FORMAZIONE

Sinergia dinamica, quando la collaborazione vince Il Gruppo Merlo e l'Esercito Italiano continuano la collaborazione con il nuovo circuito off-road per l'addestramento dei conduttori dei mezzi militari L'impegnativo percorso off-road del Ecco perché questa è solo una tappa Centro Formazione e Ricerca Merlo, di un percorso di condivisione di progettato con difficoltà estreme per esperienze e di competenze di così le prove dinamiche ed i collaudi delle alto profilo che arricchiscono dal macchine prodotte dal Gruppo Merlo, punto di vista tecnico, professionale è diventato anche circuito per la for- ed operativo, specialisti ed operatori mazione dei conduttori dei veicoli di diversa estrazione. VTLM Lince, VM, Defender e dei cin- Il circuito ha pendenze che raggiungolati articolati BV in dotazione gono il 100% e ci sono passaggi in all'Esercito Italiano. contropendenza che provocano rapiIl mettere a disposizione della Forza di cambiamenti di assetto della macArmata questa struttura per l'adde- china, generando accelerazioni trastramento alla guida fuoristrada è sversali finanche di 2 G, valori che stato il naturale sviluppo di una colla- sottopongono uomini e mezzi a noteborazione instaurata anni orsono tra voli sollecitazioni. il Gruppo Merlo e l'Esercito Italiano, Un guado profondo oltre un metro e 20, in particolare con la Brigata Alpina con fondale irregolare completato da riTaurinense. pide rampe di ingresso e di uscita, caGrazie alla competenza dei tecnici e ratterizza il tracciato in modo esclusivo. degli specialisti del 2° Reggimento Alpini sono stati realizzati i necessari interventi di integrazione che hanno permesso al circuito off-road del CFRM di essere qualificato secondo gli standard militari più stringenti e le normative di settore in vigore. Le condizioni ambientali ed i contesti operativi, sia in ambito civile che militare, cambiano continuamente e dunque un addestramento costante ed una attenta formazione all'evoluzione della tecnica dei mezzi e dei sistemi di guida è quanto mai necessaria.

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Il "letto di sabbia" ed il "letto di fango", opportunamente allagati, permettono la creazione di percorsi sui quali le ruote hanno scarsa o nulla aderenza e la macchina, priva di direzionalità, obbliga i conduttori ad affrontarli con estrema perizia per non rimanere bloccati e comunque mantenere la direzione voluta. Tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità del Gruppo Merlo ed alla lungimiranza dei comandi militari del 2° Reggimento Alpini, delle Truppe Alpine e della Brigata Alpina Taurinense - tutte unità dell'Esercito Italiano - che hanno condiviso un progetto innovativo ed aperto nuovi scenari addestrativi nell'ottica di incrementare le capacità di conduzione di mezzi militari in condizioni di fuoristrada estremo.

Da sinistra: Cav. Amlcare Merlo, Presidente del Gruppo Merlo Colonnello Pierpaolo Lamacchia, Vice Comandante della Brigata Alpina Taurinense Colonnello Giuseppe Sgueglia, Comandante del 2° Reggimento Alpini

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AEROPORTI

Angelo Bombelli Airport Equipment GHERARDO MARCHELLI

Angelo Bombelli Costruzioni Metalliche S.r.l. è stata fondata nel 1889 ed è arrivata a vedere al lavoro la quarta generazione della famiglia. Anche la sede di produzione si trova ancora poco fuori dalla Milano che l'ha vista nascere. La prima fabbrica era in viale Monza e nel secondo dopoguerra è stata trasferita in zona Lambrate dove ha operato fino a pochi anni fa. Oggi la sede operativa e di produzione è nel Comune di Segrate, poco distante dalla sede precedente, su un'area totale di 7.000 m2, in un moderno capannone costruito appositamente con più di 4.000 m2 coperti. Sin dagli inizi della sua attività la Angelo Bombelli si è specializzata nella costruzione di manufatti in materiali ferrosi e non. Alcuni settori sono stati nel tempo sviluppati ed oggi l'azienda si è affermata sul mercato italiano ed estero, oltre che nel suo settore oramai storico di produzione di attrezzature per la viabilità invernale con una gamma sempre rinnovata e ampia, anche nel campo degli allestimenti speciali per uso aeroportuale, che dal 1985 la vede protagonista nel GSE settore aereoportuale, dove il marchio Bombelli si è imposto ed è molto conosciuto in tutto il mondo. Bombelli esporta l'85% della produzione ed è fornitore ufficiale delle più importanti compagnie aeree mondiali. In entrambi i settori Bombelli dedica risorse allo

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sviluppo di nuove gamme di prodotti partendo dall'esperienza sul campo dei prodotti già collaudati. A metà luglio, proprio in uno degli aeroporti della sua Milano, è stato consegnato a Malpensa al cliente Airport Handling (appartenente al gruppo DNATA) il primo Cool Dolly per il trasporto della merce deperibile e per il trasporto dei farmaci. Con questo prodotto Bombelli permette di accontentare la nuova tendenza in tutti gli aeroporti del mondo di garantire la "catena del freddo", per assicurare che la merce deperibile non venga danneggiata. La Angelo Bombelli, specializzata nella costruzione di attrezzature per la viabilità invernale (lame sgombraneve e spargisale) e nella costruzione di attrezzature per aeroporti, ha pensato di allargare la propria gamma di prodotti inserendo questa offerta innovativa. Abbinare il "freddo" delle strade innevate ad un’attrezzatura per produrre e mantenere il freddo è stato semplicemente seguire un filo logico! Il settore dei macchinari per aeroporto e quello del settore neve sembrano essere molto distanti tra di loro: non è così, ci sono molte sinergie dei processi produttivi che si sovrappongono e che aiutano ad aumentare la qualità dei prodotti ed ottimizzarne la produzione. Contestualmente al Cool Dolly è stato consegnato ad Airport Handling il più grande carrello porta pallet esi-

stente sul mercato, l’APT 40000 prodotto da Angelo Bombelli vede una portata di 30.000 kg e una lunghezza di ben 12 metri. Questo carrello verrà utilizzato per gestire tutti i trasporti speciali fuori misura. Per quanto riguarda il settore neve, Angelo Bombelli Costruzioni Metalliche S.r.l. ha vinto recentemente una gara con il Ministero della Difesa italiano (Terrarm) per la fornitura di 15 spargitori. Si tratta di attrezzature particolari in quanto devono essere installate sui camion militari dotati di un sistema a moduli scarrabili. Questo sistema consente di utilizzare il camion a seconda delle necessità con svariati allestimenti. Il modello offerto è il Mounty 3 opportunamente modificato per soddisfare le esigenze del cliente. Sarà dotato di tutte le più avanzate tecnologie per il controllo dello spandimento e la memorizzazione dei dati. Si prevede che il prototipo sarà pronto ad ottobre, dove si potrà approfondire la conoscenza di questo particolare progetto/fornitura.

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SICUREZZA

Bianchi Casseforme e Brigade Elettronica: innovazione 4.0 e sicurezza

Intuito e innovazione Brigade Elettronica e Bianchi Casseforme sono due realtà partner, ormai consolidate, nate dall'intuito dei propri fondatori e dalla loro propensione all'innovazione. La prima, infatti, porta in Europa, ben 45 anni fa, il primo avvisatore acustico per la retromarcia e via via si specializza ed afferma nel settore della sicurezza veicolare; la seconda, nei primi anni '60, costruisce le prime casseforme metalliche in Italia, in sostituzione di quelle in legno e, negli anni '80, crea Speedy, la sua rinomata macchina per la distribuzione del calcestruzzo, dopo che il sig. Mario Bianchi ne vide un prototipo negli Stati Uniti. Una distributrice da 3 - 4 m 3 versatile,

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economica e, soprattutto, rapida ed affidabile. La svolta per un'azienda già in ascesa nell'industria della prefabbricazione in calcestruzzo, tanto che negli anni '90 si affaccia al mercato europeo, in particolare lo spagnolo, e nel 2008 si approccia a quello mondiale, portando l'export a quasi il 65% del fatturato totale. Un'attività che si rivolge al mercato della prefabbricazione e che comprende casseforme per elementi prefabbricati di tipo industriale, commerciale, civile, residenziale; sistemi di distribuzione del calcestruzzo; impianti completi e a carosello per la produzione automatizzata; sistemi magnetici, di precompressione e di vibrazione; accessori di sollevamento e fissaggio.

Oggi, a quasi sessant'anni dalla nascita e con la terza generazione già operativa in azienda, Bianchi Casseforme prosegue il cammino tracciato dal suo fondatore, puntando su tecnologie innovative e avanzate, come la nuova Speedy elettrica, ora in fase di sviluppo. La versione attuale della distributrice è mossa da motore a combustione interna alimentato a gasolio, ma il modello elettrico, disponibile a breve, è di certo una scelta vincente, soprattutto per rispettare le normative sulle emissioni sempre più stringenti, specialmente nel caso in cui, come spesso accade in Italia e in Europa, debba lavorare in ambienti completamente chiusi. Non avrà, dunque, limitazioni al suo impiego, anzi, sarà omologata per qualsiasi Paese. Una nuova sfida per Bianchi Casseforme, forte di una lunga esperienza e di un know-how esclusivo, con una produzione di circa 10 - 20 macchine all'anno e un parco macchine installato di più di 400 unità. Tecnologia e sicurezza Per garantire la massima sicurezza sui propri mezzi, Bianchi Casseforme si affida a Brigade Elettronica, leader in sistemi di sicurezza veicolare. In quasi tutte le proprie macchine, Bianchi Casseforme ha, infatti, installato i dispositivi Brigade Elettronica. Tra gli altri: il radar Backsense® e il sistema di telecamere e monitor Backeye®360.

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Backsense® utilizza la tecnologia FMCW (onda continua modulata in frequenza), che assicura un rilevamento preciso ed istantaneo. Il suo raggio d'azione può essere configurato, a seconda del mezzo, da 2 m a 10 m di larghezza e da 3 m a 30 m di distanza, e sono possibili aree di rilevamento personalizzate per escludere oggetti fissi o elementi della carrozzeria. Dal design estremamente robusto, Backsense® ha un display a 5 stadi di facile lettura, con relativi allarmi acustici. Un dispositivo montato da Bianchi Casseforme per rispondere alle necessità di clienti con cicli pesanti di lavoro, che consente di gettare 130 m3/giorno di calcestruzzo in efficienza e sicurezza. Backeye®360 è, invece, il sistema di visione a 360 gradi tutto intorno al mezzo che, tramite un apposito software, riunisce e rielabora le riprese di 4 telecamere ultragrandangolari in una sola immagine, riproducendola immediatamente sul monitor in cabina. Inoltre, Backeye®360 permette di attivare specifiche viste grazie a diversi trigger, e il monitor può essere frazionato, per mostrare, in contemporanea, l'intero mezzo e una specifica zona. Un sistema che azzera gli

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angoli ciechi, a salvaguardia degli operatori. Bianchi Casseforme lo ha installato con facilità su Speedy, poiché il montaggio delle telecamere si concentra sulla parte superiore del mezzo, ruotando unitamente alla parte mobile della macchina. Per il monitor in cabina, ha optato per la versione impermeabile da 7”, più resistente. Industria 4.0 Ready La vera innovazione, non solo in termini di sicurezza, è il collegamento di Backeye®360 a MDR, il sistema di videoregistrazione mobile, scelto nella versione Wi-Fi e 4G, che rispetta alcuni criteri necessari per poter asseverare le macchine all'industria 4.0. Oltre a registrare ed archiviare le riprese delle telecamere, infatti, MDR consente l'interconnessione della macchina al server aziendale ed il suo monitoraggio in tempo reale. Ovvero: geolocalizzazione, scambio di informazioni sugli allarmi della macchina, visualizzazione in diretta delle fasi di lavoro, con possibilità di intervenire in caso di anomalie.

Funzionalità che hanno suscitato l'interesse dei clienti di Bianchi Casseforme, che, a sua volta, confermando la sua propensione all'innovazione, ha approfondito e studiato la direttiva Industria 4.0 e li ha guidati nella scelta dei dispositivi più adatti. Ovviamente Brigade Elettronica.

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PORTATTREZZI

Valtra sul podio ancora una volta - il G135 vince il premio iF Design

iF Design Award è uno dei concorsi di design più prestigiosi al mondo e il trattore Valtra G135 vince il premio 2021 per il migliore design di prodotto nella categoria veicoli. Presentata lo scorso anno, la nuova Serie G di Valtra continua a ricevere importanti riconoscimenti. Il G135 è l'unico trattore ad essere stato premiato nel concorso iF Design Award di quest'anno: la giuria ha elogiato questo modello per essere il migliore e il più completo nella sua categoria.

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Recentemente, il G135 è stato onorato anche del Red Dot Design Award 2021. "Devo ammettere che vincere il premio iF Design con il nuovissimo Valtra G135 è davvero sorprendente, considerata l'alta competitività delle aziende partecipanti alla selezione. Mai prima d'ora la stessa macchina era riuscita ad aggiudicarsi sia il premio Red Dot sia il premio iF Design, e tutto questo è accaduto proprio nell'anno del 70° anniversario di Valtra: decisamente una meritata ciliegina sulla torta!” afferma Kimmo Wihinen,

Industrial Design & User Experience Manager di Valtra. Il modello G135 è stato considerato dalla giuria particolarmente innovativo nel campo del design, distinguendosi tra gli altri a supporto del marchio. La Serie G è un piccolo gigante, un trattore compatto e multifunzionale, adatto a svolgere tutte le attività quotidiane senza sforzo, con il massimo comfort e la massima facilità. La Serie G è la perfetta combinazione tra dimensioni ridotte e un design moderno. Una macchina eccezionale per i lavori con caricatore frontale. "Siamo orgogliosi che la giuria abbia complimentato non solo il design unico e di successo della Serie G, ma anche la sua funzionalità. Trattandosi specialmente di macchine da lavoro, prestiamo molta attenzione alla praticità e all'efficienza, assicurandoci il miglior impatto nella vita di tutti i giorni e nel lavoro dei nostri clienti. Ad esempio, il cofano del motore molto basso, il telaio stretto, l'ampia superficie vetrata e l'interfaccia utente semplice da utilizzare non sono solo caratteristiche che riportano un innovativo design, ma contribuiscono soprattutto a rendere il trattore con caricatore frontale agile, compatto e produttivo" dichiara Wihinen. Immediatamente dopo la sua presentazione ufficiale lo scorso agosto 2020, la Serie G è stata eletta Trattore dell'Anno 2021. La cabina è dotata inoltre del pluripremiato bracciolo Valtra SmartTouch, vincitore dei premi Red Dot Design e iF Design. Le consegne della nuova Serie G Valtra continuano con grande successo in tutta Europa. I clienti possono provarla presso tutte le concessionarie Valtra autorizzate oppure scoprirla virtualmente nello showroom della casa finlandese. I vincitori del premio iF Design sono selezionati da una giuria internazionale composta da 98 esperti di design di alto profilo. All'edizione 2021, hanno partecipato 9.509 aziende provenienti da 52 paesi.

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QUESTIONI LEGALI

Modifica del contratto: perizie supplettiva e di variante - riserve Ing. ANDREA MILIA

E' necessario premettere che il presente articolo vuole descrivere il protocollo che deve seguire l'impresa nel caso debba contestare il contenuto dell'atto amministrativo, da NON confondere con l'analisi critica dell'art. 106 D.Lgs 50/16 e s.m.i. "Modifica di contratti durante il periodo di efficacia". Com'è noto durante il corso dei lavori possono nascere circostanze per le quali si renda obbligatorio introdurre variazioni e/o modifiche al progetto non previste nel contratto. Solo nei casi disciplinati dall'art. 106 del D.Lgs 50/16 e s.m.i, il contratto può essere modificato senza una nuova procedura di affidamento. Rimandando al predetto art. 106, per prendere piena consapevolezza sulle condizioni in cui sono ammesse le "varianti e/o le modifiche del contratto", queste ultime, in linea generale, devono rispettare i seguenti principi: - non devono alterare la natura generale del contratto; - non devono essere sostanziali, nel rispetto del comma 4 del medesimo art. 106. Ma quali sono le soglie previste entro le quali si potrà procedere ad una

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variante in corso d'opera? Volendo schematizzare si trovano le seguenti: - 0% - 15% (entro il quinto d'obbligo) del valore iniziale del contratto, anche qualora la modifica derivi da errori o omissioni progettuali, e sempre che il valore sia inferiore alla soglia comunitaria; - 0% - 20% (entro il quinto d'obbligo) dell'importo contrattuale per prestazioni supplementari derivanti da circostanze impreviste ed imprevedibili nei settori ordinari. L'impresa è costretta ad eseguire le lavorazioni aggiuntive agli stessi patti e condizioni contrattuali. In questo caso verrà sottoposto all'appaltatore insieme a tutta la documentazione di perizia l'atto di sottomissione e verbale concordamento nuovi prezzi, che è tenuto a firmare o per accettazione o per motivato dissenso - ovverosia con riserva; - 20% - 50% (superiore al quinto d'obbligo, ma l'importo non ecceda il 50%) dell'importo contrattuale per prestazioni supplementari derivanti da circostanze impreviste ed imprevedibili nei settori ordinari. L'impresa è esonerata dall'obbligo di accettare la modifica potendo invece percorre-

re la strada della risoluzione del contratto. Nel caso l'impresa accettasse di procedere con i nuovi lavori le verrà sottoposto, insieme alla documentazione di perizia, l'atto aggiuntivo e verbale concordamento nuovi prezzi che, per diretta conseguenza, verrà firmato per accettazione. Vi è da dire, per completezza di argomento, che ogni ulteriore importo, oltre quello contrattuale, indotto da perizie di variante e supplettive per effetto di circostanze sopravvenute, impreviste ed imprevedibili, concorre a creare il nuovo valore del quinto d'obbligo. Infatti la norma (D.M. 49/2018 comma 4) prevede che per la determinazione del quinto d'obbligo, "l'importo dell'appalto è formato dalla somma risultante del contratto originario, aumentato dell'importo degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi per varianti già intervenute, nonché dell'ammontare degli importi, diversi da quelli a titolo risarcitorio, eventualmente riconosciuti all'esecutore ai sensi degli art. 205 e 208". Pertanto a titolo d'esempio. Importo contrattuale: 100.000,00 € L'importo della I° perizia o modifica del contratto, deve essere ricompreso entro il 20% dell'importo contrattuale affinchè l'appaltatore proceda agli stessi patti e condizioni, ossia: 20% x 100.000,00 € = 20.000,00 € Supponiamo nel caso in esame, che l'importo della perizia suppletiva e di variante sia pari a 12.000,00 €. Nella necessità di una seconda perizia suppletiva e di variante, il quinto d'obbligo viene calcolato nel seguente modo: 20% x (100.000,00 € + 12.000,00 €) = 22.400,00 € Negli altri casi invece (in assenza di esigenze sopravvenute, impreviste ed imprevedibili) si ricava applicando lo stesso principio solo all'atto della 41


prima modifica contrattuale, mentre nelle successive l'importo è valutato solo sul valore complessivo netto delle successive modifiche. A titolo d'esempio: Importo contrattuale: 100.000,00 € L'importo della prima perizia o modifica del contratto, deve essere ricompreso entro il 15% dell'importo contrattuale affinchè l'appaltatore la esegua agli stessi patti e condizioni, ossia: 15% x 100.000,00 € = 15.000,00 € Nel caso sopraggiunga la necessità di una seconda perizia suppletiva e di variante, il quinto d'obbligo viene calcolato nel seguente modo: 15% x 15.000,00 € = 2.250,00 € Il caso di interesse risulta evidentemente quello ricompreso entro il quinto d'obbligo che, com'è detto, l'impresa ha l'obbligo di eseguire agli stessi patti e condizioni. Le contestazioni dell'impresa, in questo caso, possono riguardare diverse circostanze. Tra le più diffuse si riscontrano: 1. Incongruo prezzo in appalto: a. applicazione del prezzo in appalto su sproporzionati incrementi quantitativi; b. utilizzo di prezzi in appalto assimilati ad attività simili ma non uguali. 2. Nuovi prezzi non adeguatamente

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remunerativi. 3. Nuovi tempi sottostimati rispetto all'impegno richiesto. 4. Quantitativi errati. Relativamente al punto 1. Capita il caso che vegano remunerate con i prezzi in appalto nuove attività simili a quelle contrattuali o maggiori quantitativi di attività già presenti in appalto. Se infatti la nuova attività prevede l'applicazione di un prezzo d'appalto su lavorazioni similari nella tipologia, ma maggiormente più impegnative nella pratica, (come ad esempio la sopravvenuta realizzazione delle cassaforme di un muro di sostegno riconosciuto con il prezzo delle cassaforme per l'esecuzione di fondazioni superficiali) o ancora, su uno sproporzionato aumento dei quantitativi rispetto a quelli previsti in appalto (ad esempio la superficie di una pavimentazione), può capitare che detto prezzo non risulti adeguatamente remunerativo per l'impresa - poichè valutato sull'incidenza prevedibile in fase di gara - andando a sbilanciare irrimediabilmente l'equilibrio economico dell'appalto a favore dell'amministrazione. La sopravvenuta variazione, modificando le prestazioni e pat-

tuizioni contrattuali, non può essere accettata passivamente dall'impresa che deve, quindi, procedere alla contestazione. Relativamente al punto 2. La nuova attività prevista in perizia potrebbe essere ristorata con un incongruo prezzo, come nel caso dell'applicazione di un prezzo presente nel prezzario regionale, o inadeguata analisi dei prezzi, che non tiene conto di situazioni particolari, o di disagio, presenti in cantiere, per le quali è necessario l'utilizzo di maggiori attenzioni e cautele. Relativamente al punto 3. L'aumento dei tempi non propriamente rappresentativi delle lavorazioni richieste che potrebbero in un certo modo spingere l'esecutrice in penale. Relativamente al punto 4. Evidentemente andranno contestati i quantitativi. Ebbene in questi casi, come in altri, l'impresa deve dapprima contestare tempestivamente il contenuto della perizia suppletiva e di variante mediante l'esplicazione della riserva nell'atto di sottomissione e/o verbale di concordamento nuovi prezzi, con l'obbligo della conferma nel registro di contabilità successivo fino al conto finale.

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