Leeds Castle Booklet - Italian

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La di

residenza per iL fine settimana OLive, Lady BaiLLie

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La storia del Castello di Leeds 1150 -1925. . . . . . . . . . . . . . . . 2

Introduzione alla residenza di campagna di Lady Baillie 7

La biblioteca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

La sala da pranzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

Gli alloggi della servitù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Il corridoio della servitù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

La sala da pranzo privata 14

La sala giochi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

Il cortile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

La sala da scrittura privata 18

Il salone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

La scala a chiocciola 21

Il boudoir privato di Lady Baillie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

La camera da letto di Lady Baillie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Lo spogliatoio e il bagno di Lady Baillie 25

La sala Baillie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

La camera da letto gialla 27

Il corridoio del ponte superiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Il salone interno e la scala . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Il salotto giallo 30

Il salotto Thorpe Hall . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

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La stOria deL CasteLLO di Leeds

A differenza di Dover o Rochester, il Castello di Leeds non è mai stato un castello militare o altamente fortificato. È stato invece sempre ritenuto una residenza di campagna, un luogo in cui rilassarsi e divertirsi, e in cui ospiti importanti e favoriti avevano il permesso di soggiornare.

A parte la Portineria, il Barbacane e la Gloriette, sono pochi i resti del castello risalenti al periodo medievale. Nel Castello, le fondamenta della Gloriette e della Portineria risalgono al periodo di Eleonora di Castiglia. Entrambe furono parzialmente distrutte da un incendio nel XVII secolo e ricostruite nel XIX.

Il Castello di Leeds fu di proprietà di sei regine medievali. Eleonora di Castiglia (circa 1241-1290), moglie di Edoardo I (1239-1307), acquistò il Castello e creò una residenza esotica influenzata dalla sua educazione spagnola. Oltre alla Gloriette, Eleonora costruì le voliere e introdusse i pappagalli di Sicilia e gli usignoli. Dopo la morte di Eleonora nel 1290, Edoardo I e Margherita di Francia (1279-1318), la seconda moglie giovane e vivace, passarono la luna di miele presso il Castello di Leeds. Edoardo II (12841327) promise il Castello alla moglie, Isabella di Francia (1295-1358), ma venne poi meno alla sua promessa e donò il palazzo a un suo favorito. Isabella assediò il Castello, contestò l’influenza dei favoriti e governò l’Inghilterra come Regina reggente quando il marito passò a miglior vita. In qualità di vedova di Edoardo, rimase proprietaria del Castello di Leeds fino alla sua morte. Anna di Boemia (1366-1394) trascorse il Natale presso il Castello prima di sposare Riccardo II (1367-1400). Influenzato dall’educazione

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1150 -1925

Enrico VIII (1491-1547) soggiornò presso il Castello in almeno quattro occasioni tra il 1522 e il 1544. Egli trasformò Leeds da castello medievale a una lussuosa residenza Tudor per la sua prima moglie, Caterina d’Aragona (1485-1536).

cosmopolita della moglie, Riccardo creò una nuova corte stravagante improntata sull’epoca dei cavalieri. Riccardo e Anna soggiornarono presso il Castello durante il loro regno, utilizzandolo come rifugio dalle formalità della corte. Giovanna di Navarra (1368-1437) sposò in seconde nozze il Re Enrico IV (1367-1413) nel 1403. Dopo la morte del sovrano, mantenne buoni rapporti con il figliastro, Enrico V (1386-1422). Tuttavia, determinato ad appropriarsi della considerevole fortuna della matrigna, Enrico la accusò di stregoneria e tradimento. Imprigionata presso il Castello di Leeds in due diverse occasioni, Giovanna continuò a vivere in condizioni relativamente confortevoli, come dimostrato dal libro sul suo guardaroba. Non fu mai processata formalmente, ma il marchio di stregoneria rimase. Enrico sposò la raffinata e popolare Caterina di Valois (14011437), ma morì poco dopo, lasciando una giovane vedova. Quale madre del futuro Re Enrico IV, Caterina godette di un ambiente di vita sofisticato. Le successive relazioni amorose di Caterina scandalizzarono la corte, ma il suo matrimonio con Owen Tudor portò alla creazione della dinastia dei Tudor. Fu l’ultima regina medievale a possedere il Castello del Leeds,

che rimase di proprietà della casa reale fino al 1552. Secondo i documenti conservati presso gli Archivi nazionali, Enrico VIII (1491-1547) soggiornò presso il Castello in almeno quattro occasioni tra il 1522 e il 1544. Egli trasformò Leeds da castello medievale a una lussuosa residenza Tudor per la sua prima moglie, Caterina d’Aragona (1485-1536). Caterina era stata promessa in tenera età al Principe Arturo di Galles, il fratello maggiore del futuro Re Enrico. Rimasta vedova ancora adolescente nel 1502, il suo futuro era incerto. Sposò infine Enrico nel 1509 e fu una delle amiche e consigliere più vicine del Re nei primi anni del loro matrimonio. Molto colta e in grado di parlare diverse lingue, fu la prima ambasciatrice donna nella storia europea. Quale simbolo del loro amore, Enrico fede costruire degli appartamenti arredati con il simbolo regale della consorte, il melograno, il quale è ancora riconoscibile negli intagli in uno dei camini del Castello.

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Dopo la morte di Enrico, Edoardo VI (1537-1553), il figlio legittimo che il monarca ebbe con la terza moglie Jane Seymour (circa 1508-1537), trasferì la proprietà del Castello a Sir Anthony St. Leger nel 1552. Da quel momento, il Castello di Leeds cessò di essere una residenza reale e rimase una proprietà privata fino al 1974.

Nel 1925, il futuro del Castello di Leeds era incerto. L’età d’oro delle case di campagna inglesi si era conclusa con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e la morte di centinaia di giovani ereditieri nei campi di battaglia in Francia. La tassazione post-bellica e le elevate imposte di successione scatenarono una corsa alla vendita di terreni e immobili. Centinaia di case di campagna furono demolite, e i loro arredi interni venduti a ditte per il recupero architettonico. Altri furono spediti in America, acquistati da musei pubblici o ricchi proprietari terrieri amanti del passato. Il Castello di Leeds, che versava in condizioni di grande degrado, avrebbe potuto fare la stessa fine senza l’intervento tempestivo di una ricca ereditiera anglo-americana.

Lady Baillie (all’epoca la Sig.ra Wilson Filmer) e il suo secondo marito, Arthur, acquistarono il Castello da Fairfax Wykeham Martin nel 1926. Nonostante le ingenti somme elargite per i lavori di riparazione della Portineria e della Gloriette, la demolizione dell’edificio giacobita principale e la sostituzione con uno in Stile Tudor (1822), entro i primi anni del XX secolo il Castello divenne fatiscente e fu messo in vendita.

Nel corso degli anni, il Castello attraversò alti e bassi in linea con quelli dei suoi proprietari, come le famiglie Culpeper e Fairfax.

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Grazie a un budget elevato e una passione per il passato, Lady Baillie era determinata a creare un’elegante casa di campagna. Nonostante la predilezione per la storia inglese, in particolare per l’epoca di Enrico VIII, ella nutriva anche la passione americana per tutte le comodità moderne, come elettricità, riscaldamento e un buon impianto idrico. Lady Baillie preferiva “lo stile decorativo francese” e si avvalse dei rinomati progettisti europei Armand-Albert Rateau e Stéphane Boudin.

Nel 1931 divorziò da Arthur Wilson Filmer e sposò Sir Adrian William Maxwell Baillie, assumendo il titolo di Hon. Olive, Lady Baillie, che conservò fino alla morte nel 1974. Gli interni glamour e lussuosi che creò negli anni ‘30 riflettono uno stile di vita in diretto contrasto con il background della “tempesta incombente” della guerra in Europa.

Il Castello di Leeds è una testimonianza unica del periodo d’oro della vita e degli intrattenimenti presso le case di campagna tra le due guerre. Lady Baillie era esperta di etichetta e il ruolo dell’ospite generosa faceva parte del suo DNA. Il suo salone era sempre aperto ad accogliere una vasta gamma di conoscenti con cui tenere conversazioni interessanti e sagaci. Gli ospiti si univano a lei nella sala giochi, in cui facevano partite di canasta e bridge scommettendo ingenti somme, mentre nel salone si suonava

e ballava. Poiché Lady Baillie ricostruì completamente gli interni del Castello, alcuni secondo lo stile medievale, poco resta dei periodi precedenti il 1926. Per questo motivo, presentiamo il Castello così come appariva durante il suo periodo d’oro delle feste degli anni ‘30.

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vi invitiamO a entrare aL CasteLLO di Leeds quaLi Ospiti Graditi

Ma vi avvisiamo che la vostra gentile ospite, Lady Baillie, è notoriamente riservata. Potreste intravederla sparire lungo la sua scala segreta, oppure potreste imbattervi in lei nel suo boudoir mentre guarda uno dei suoi film preferiti.

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intrOduziOne

Benvenuti alla tanto amata residenza di campagna dell’Honourable Olive, Lady Baillie (1899-1974).

Lady Baillie fu proprietaria del Castello di Leeds per quasi 50 anni, tra il 1926 e il 1974. Fu l’ultima proprietaria privata del Castello, che fu la sua casa di famiglia, oltre che la residenza di campagna di esponenti importanti della politica, delle arti e della cultura del XX secolo.

Olive, Lady Baillie era una ricca ereditiera angloamericana dallo stile di vita cosmopolita e stravagante. Possedeva diverse proprietà in tutto il mondo, tra cui case a Londra, nel sud della Francia e alle Bahamas.

Il Castello di Leeds fu probabilmente la sua residenza preferita e dedicò molto tempo, cure e attenzione – oltre che denaro – al suo recupero e restauro sin da quando lo acquistò nel 1926. Scoprite la vita “ai piani bassi” di una casa di campagna inglese, ed esplorate i suoi interni squisiti creati dai progettisti francesi rinomati in tutto il mondo ingaggiati dalla sua padrona.

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La residenza per iL fine settimana di OLive, Lady BaiLLie 8 Fotografia
di Olive, Lady Baillie, scattata durante gli anni ‘30

La BiBLiOteCa

Questa stanza fu inizialmente utilizzata come aula scolastica per Pauline e Susan, le due figlie di Lady Baillie. Le due bambine furono istruite a casa dall’ex governante francese di Lady Baillie, Madame Southiere.

Pauline (a destra) e Susan all’esterno del Castello di Leeds, circa 1930

Boudin basò il suo progetto su una litografia della fine del XVII secolo del progettista europeo Daniel Marot, con librerie di larghezza alternata sopra cui campeggia un’esposizione di porcellane cinesi e mappamondi antichi.

L’amore di Lady Baillie per il passato ispirò gli interni di metà del XX secolo del Castello di Leeds, e sia lei, sia i progettisti, non furono gli unici a guardare al XVII e al XVIII secolo quale fonte di ispirazione. Durante questo periodo, uno stile di casa di campagna distinto fu reso popolare dagli americani, i quali avevano il denaro per investire in proprietà costose e il desiderio di lasciare il segno nella società inglese.

Nel 1938 la stanza fu convertita in una libreria progettata da Stéphane Boudin, un designer di interni parigino allora in voga destinato a divenire un amico intimo di Lady Baillie negli anni a venire.

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Interno, litografia di Daniel Marot, fine XVII secolo
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Schizzo ad acquerello di Boudin al lavoro eseguito da Etienne Drian negli anni ‘40

saLa da pranzO

Progettata da Stéphane

Boudin tra il 1938 e il 1939, la sala da pranzo è una fusione innovativa di stili inglese, francese e cinese. Gli oggetti presenti nella sala furono acquistati da Boudin specificatamente per il nuovo progetto di interior design.

Sopra il camino fa bella mostra di sé un elaborato orologio a muro sormontato dalla figura di Padre Tempo, acquistato da Lady Baillie nel 1927. La cassa fu fabbricata da Andre-Charles Boulle (1642-1732), un ebanista francese noto per creare oggetti impiallacciati con intarsi in ottone e tartaruga, secondo una tecnica a lui intitolata.

La maggior parte delle porcellane esposte fu acquistata da Lady Baillie in occasione dei lavori di restyling del 1948; la padrona di casa continuò poi ad aggiungere nuovi pezzi alla collezione negli anni ‘50 e ‘60. Le esposizioni erano accompagnate da composizioni floreali allestite dietro precise istruzioni di Boudin per quanto riguarda i colori e la selezione dei fiori.

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Un raro orologio da parete Boulle in legno in stile Luigi XIV risalente all’inizio del XVIII secolo Pavimento in parquet acquistato dalla Maison Jansen, la società di interior design di Boudin: si dice provenga dal Palazzo di Versailles.

GLi aLLOGGi deLLa servitù

Quando Lady Baillie comprò

il Castello di Leeds nel 1926, questa stanza faceva parte del Grande salone del XIX secolo. La fece modificare per ospitarvi la biblioteca.

Il soffitto in gesso è tratto da uno stampo di una casa del XVII secolo conservato presso il Victoria and Albert Museum. Nel 1938 la stanza fu ridotta alle dimensioni attuali e fu adibita ad alloggi della servitù.

La gestione di una residenza di campagna come il Castello di Leeds rendeva necessaria l’organizzazione e il coordinamento di più di 40 dipendenti, tutti incaricati di svolgere compiti specifici.

I ritratti sopra la boiserie in legno raccontano la storia della vita “ai piani alti” del Castello di Leeds durante il XVII e XVIII secolo. La maggior parte raffigura membri della famiglia Fairfax, che ereditò il Castello in seguito al matrimonio tra Caterina Culpeper e Thomas, 5° Lord Fairfax, nel 1690.

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Il Grande salone, circa 1900 Ritratto di Catherine, Lady Fairfax, nata Culpeper, olio su tela, circa 1680, attribuito a Willem Wissing (1656-87) Litografia del salotto del primo piano della casa di Sir Paul Pindar, 1810, opera di John Thomas Smith

iL COrridOiO deLLa servitù

Lo spazio “ai piani bassi” collega gli alloggi della servitù con la Gloriette. Il corridoio era utilizzato dal personale impiegato da Lady Baillie negli anni ‘30, il quale doveva lavorare in modo discreto e rispondere tempestivamente al campanello.

Le pareti sono opera di Joe Cooper, falegname fidato di Lady Baillie, che venne a lavorare a Leeds nel 1926, e del Sig. Mathews, specializzato in decorazioni, ingaggiato nel 1927.

I principali lavori di ristrutturazione in corso presso il Castello di Leeds in questo periodo suscitarono l’interesse della stampa e sull’arco è presente un estratto di un articolo pubblicato in The Daily Sketch nel 1929.

Una linea ferroviaria tempOranea attraversava il fossato durante i lavori di ristrutturazione del Castello negli anni ‘90.

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La saLa da pranzO privata

La sala da pranzo privata era utilizzata da Lady Baillie per intrattenere un numero ridotto di ospiti. Era servita da una stanza adiacente posta sulla destra dell’entrata, che sarà resa accessibile in futuro nell’ambito della storia sui “piani bassi” del Castello di Leeds.

La sala da pranzo privata, 1936

Il sogno di Lady Baillie di una residenza di campagna medievale dotata delle comodità del XX secolo divenne realtà per opera del suo primo architetto, Owen Little, e del suo progettista, Armand-Albert Rateau. Nonostante oltre tre milioni di persone fossero disoccupate nel 1929, presso il Castello di Leeds vi era una gran domanda di artigiani esperti. Per installare le travi in quercia e porre le piastrelle in terracotta del XVI secolo vennero ingaggiati operai provenienti da Italia e Francia, oltre che artigiani locali.

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La saLa GiOChi

Lady Baillie amava scommettere e giocare a carte. Gli ospiti che trascorrevano il fine settimana presso il Castello di Leeds dovevano non solo partecipare, ma alzare la posta in gioco, per soddisfare la ricca padrona di casa.

L’attore britannico David Niven fu uno degli ospiti presso il Castello di Leeds; si dice che una volta abbandonò una cena per fare una partita a carte negli alloggi della servitù.

Lady Baillie visitava regolarmente i casinò all’estero in compagnia di amici intimi, e amava in particolare il rinomato mondo delle scommesse di Monte Carlo, un “sinonimo internazionale di ostentazione e di spreco di denaro senza ritegno”.

Il camino semi-circolare fu installato da Lady Baillie durante i lavori di ristrutturazione che supervisionò tra il 1927 e il 1928.

— “I tavoli di Monte Carlo sono sempre affollati. Finora, Lady Bailey (sic), che ha preferito le distrazioni di Monte Carlo alle bellezze del Castello di Leeds, rappresenta il pezzo grosso delle scommesse. È infatti una delle poche persone a puntare davvero alto e a dare agli spettatori l’occasione per vedere e parlarne”.

The Tatler, mercoledì 16 agosto 1933

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Guida rapida Canasta

neCessari

Mazzo da 252 carte 4 jolly 4 giocatori

nOziOni di Base

7 carte da canasta

I 3 neri bloccano il pozzo

Le carte jolly congelano il pozzo

2 jolly sono carte jolly

vaLOri deLLe Carte

Jolly = 50 punti

Assi / 2 = 20 punti

Da re a 8 = 10 punti

Da 7 a 4 = 5 punti

3 neri = 5 punti

seGnapunti

Punti accumulati (valori delle carte)

Punti mani (valori neg. delle carte)

Canasta naturale (500) Canasta mista (300)

3 rossi (100 ognuno o 800 insieme) Chiusura (100)

distriBuire

11 carte / giocatore

prima COmBinaziOne

Meno di 1.500 = 50 punti

1.500 - 2.999 = 90 punti

3.000 o più = 120 punti

La prima squadra ad arrivare a 5.000 punti vinCe

Il gioco di carte preferito da Lady Baillie era canasta, di origini spagnole, che in Spagna significa “cesta”. Si tratta di un gioco più rapido del bridge e costituisce una variante del popolare ramino. Oltre alle carte e al backgammon, i puzzle erano un altro passatempo molto diffuso durante gli anni ‘20 e ‘30.

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iL COrtiLe

La ristrutturazione della Gloriette da parte di Lady Baillie fu dominata dalla creazione di una facciata a graticcio, in stile XVI secolo. La facciata dava sul cortile centrale e ospitava una bellissima scala a chiocciola in legno.

Il cortile centrale della Gloriette, che risale al 1278, offre il punto migliore per ammirare la facciata del XX secolo. Questo spazio all’aperto, adornato da piante profumate e incentrato sulla fontana, è il luogo ideale in cui sedersi e rilassarsi.

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Facciata del cortile, installata tra il 1927 e il 1930 Schizzo di Rateau per la facciata, circa 1926

La saLa da sCrittura privata Avida collezionista, Lady Baillie aveva gusti eclettici e costosi.

Tra gli oggetti della sua collezione variegata vi sono un arazzo con verdura fiammingo del XVI secolo e vasi Delftware del XVIII secolo, destinati tradizionalmente ai tulipani. Lady Baillie adorava i fiori, che esponeva nelle stanze di tutto il Castello.

Questa stanza divenne la sala di scrittura privata di Lady Baillie, dopo che Armand-Albert Rateau la ripensò appositamente per tale scopo, installando il soffitto nel 1927. Il camino, che in origine si trovava nella camera da letto di Lady Baillie, risale all’epoca di Enrico VIII.

Rateau trasferì

qui il camino che si trovava originariamente nella camera da letto di Lady Baillie, anche se esso apparteneva in origine a Enrico VIII.

Gli stemmi araldici di Enrico VIII e della sua prima moglie, Caterina d’Aragona, sono incisi in ogni angolo del camino in pietra.

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Schizzo di Rateau delle travi della Gloriette, circa 1926

iL saLOne

Questa stanza al centro della Gloriette fu completamente ridisegnata da Armand-Albert Rateau nel 1927.

travi sono cave per consentire il passaggio di fili elettrici al loro interno. Il camino intagliato in pietra di Caen risalente al XVI secolo fu importato da Rateau da un castello francese.

Con la ristrutturazione vennero installate le travi finemente intagliate del soffitto e il grandioso pavimento in ebano con doppi incastri a merlatura: le elaborate griglie del pavimento fanno parte dell’impianto di riscaldamento centralizzato. Molte delle

Il salone era il luogo in cui Lady Baillie riceveva i propri ospiti per i cocktail o dopo cena. Il pavimento flottante è ammortizzato per la danza. La musica era un elemento ricorrente dei party del fine settimana, in cui gli ospiti avevano l’opportunità di ascoltare artisti famosi come Rex Evans, una delle voci più famose di quell’epoca, “cantare i suoi brani più recenti”, secondo il quotidiano britannico “The Daily Mail”.

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Ristrutturazione della Gloriette, compreso il salone, 1927

La gente anelava a ricevere un invito per trascorrere il weekend al Castello di Leeds, e nonostante Lady Baillie fosse un’ospite famosa, era anche notoriamente elusiva. La scala segreta del salone, parzialmente occultata dagli arazzi appesi alla parete, consentiva a Lady Baillie di arrivare e lasciare le feste in modo discreto. Gli ospiti erano consapevoli e accettavano la possibilità di non vedere Lady Baillie fino alla metà del fine settimana.

Il salone, anni ‘30 circa

La residenza per iL fine settimana di OLive, Lady BaiLLie 20La residenza per iL fine settimana di Lady OLive BaiLLie

La sCaLa a ChiOCCiOLa

La scala a chiocciola in legno, che forniva accesso diretto tra i due piani della Gloriette, fu progettata da Armand-Albert Rateau nell’ambito dei lavori di ristrutturazione degli anni ‘20.

Il caposcala attorcigliato centrale fu ricavato da un singolo tronco d’albero ed è sormontato dalla figura di un crociato che ride e dal suo cane. L’intera struttura, compresi i pannelli a piega, fu intagliata in Francia e trasferita al Castello di Leeds per l’installazione.

Durante gli anni ‘30, Stéphane Boudin, il secondo progettista di Lady Baillie, incaricò il falegname del Castello, Joe Cooper, di eliminare la figura del crociato. Cooper si rifiutò e su sollevato quando Lady Baillie insistette che la figura restasse.

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Il crociato che ride
La residenza per iL fine settimana di OLive, Lady BaiLLie 22 Installazione della scala a chiocciola presso il Castello di Leeds, 1927-28

iL BOudOir privatO di Lady BaiLLie

A partire dal 1931, questa stanza fu utilizzata come camera da letto del terzo marito di Lady Baillie, Sir Adrian Baillie. Dopo il loro divorzio, la stanza fu ridisegnata e rappresentò l’ultimo incarico di Stéphane Boudin presso il Castello di Leeds. Fu completata negli anni ‘60 quale boudoir privato per Lady Baillie.

Da questa stanza, Lady Baillie supervisionava la gestione della tenuta, tenendo riunioni quotidiane con il suo agente immobiliare e il custode degli uccelli esotici tenuti nelle voliere. La padrona di casa faceva spesso passeggiate nel parco con i suoi alani Boots e Danny e osservava i cigni neri nel fossato. Lady Baillie amava i cani e gli uccelli ed era tanto appassionata di film che fede allestire un cinema presso il Castello.

Anche se era collezionista di mobili antichi, acquistò anche degli arredi moderni per il Castello. La toeletta di questa stanza fu fabbricata da Frank and Co. a Parigi negli anni ‘30 e ha una copertura in grisaglia. Due eclatanti ritratti femminili della collezione di Lady Baillie dominano la stanza: un ritratto della madre di Lady Baillie, Pauline Whitney (1874-1916) e uno della ballerina e attrice Lola Montez (1821-61), amante del Re Ludovico I di Baviera.

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Ritratto di Pauline Whitney, olio su tela, 1909, dipinto da Mark Milbanke Ritratto di Lola Montez, olio su tela, circa 1845, dipinto da Jules Laure

La Camera da LettO di Lady BaiLLie

Questa stanza rappresenta il primo incarico impartito a Stéphane Boudin da Lady Baillie nel 1936 ed è senza dubbio il suo capolavoro presso il Castello di Leeds.

L’arredamento è in stile Regency francese (1715-1723) e combina boiserie del XVIII secolo con nuovi pannelli invecchiati in modo innovativo per l’abbinamento. Non si badò a spese durante la creazione di un luogo femminile intimo.

Lady Baillie e Boudin svilupparono un rapporto cliente-progettista molto stretto, che iniziò nel 1935 subito dopo il loro primo incontro. Boudin inviava i progetti dal suo studio di Parigi, perché Lady Baillie li approvasse. Ella poneva note sui disegni in francese, prima di restituirgli i bozzetti. Tutto era creato su misura secondo le richieste di Lady Baillie; il letto a baldacchino ha persino delle luci da lettura integrate.

Tra gli oggetti di proprietà di Lady Baillie vi è il baule personalizzato, che portava con sé quando si spostava in una delle sue tre case o in vacanza. Destinato a contenere tutto ciò di cui una donna della società necessitava per la toeletta, è un oggetto di squisita fattura in seta, pelle di coccodrillo e oro. La maggior parte degli articoli del baule recano le sue iniziali in minuscole pietre preziose.

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Il baule personalizzato di Lady Baillie

LO spOGLiatOiO e iL BaGnO di Lady BaiLLie

Il bellissimo spogliatoio fu progettato dal primo designer di Lady Baillie, Armand-Albert Rateau, alla fine degli anni ‘20, in stile Luigi XVI (1774-1793).

Le mensole e gli armadi vantavano le tecnologie più recenti dell’epoca, come le luci integrate. Il bagno è il più lussuoso del Castello. Le pareti sono rivestite in onice russa, a indicare non solo il lusso straordinario degli interni del Castello, ma anche gli stravaganti rituali di bagno e vestitura delle donne di società degli anni ‘20.

Lady Baillie vantava una guardaroba invidiabile, che comprendeva abiti dei cortigiani di Saville Row, come Hardy Amies (1909-2003), la sarta reale della regina Elisabetta II. Alcune ricevute sugli abiti di Lady Baillie sono sopravvissute fino ai nostri giorni e sono indicazione degli stili e dei colori dai lei scelti, tutti destinati a mettere in risalto la sua “figura esile e sottile e gli occhi color turchese sfumato”.

Nascosta nella boiserie c’è una scala a chiocciola privata che conduce al salone al piano inferiore. Era utilizzata da Lady Baillie, l’ospite elusiva, quale via di accesso più diretta alla sua suite privata.

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La saLa BaiLLie

Nel 1927 questa stanza era il boudoir di Lady Baillie, progettato da Albert-Armand Rateau. Egli installò modanature e pilastri teatrali dorati e dipinti, che incorniciavano i pannelli con carta da parati cinese, e grandi specchi a ogni estremità della stanza. In seguito, divenne la camera da letto dell’unico figlio maschio di Lady Baillie, Gawaine. Molto poco resta delle decorazioni storiche iniziali e oggi la stanza è uno spazio adibito a esposizioni temporanee sull’amore di Lady Baillie per gli uccelli e il mondo naturale. Quasi ogni stanza del Castello contiene immagini o rappresentazioni di uccelli di qualche forma. La teca “Birds of Paradise” è l’unico

esempio di tassidermia della collezione di Lady Baillie. Si ritiene le sia stata data in dono, anche se da chi o il perché sono tutt’ora un mistero. Secondo John Money, l’agente immobiliare di Lady Baillie, ““The Birds” divenne tanto importante nella vita di Lady Baillie da diventare parte integrante dell’intera vita presso il Castello””.

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La Camera da LettO GiaLLa

A partire dal 1926, il Castello di Leeds divenne un rifugio per i ricchi e famosi. Tutte le camere da letto degli ospiti avevano bagni in marmo adiacenti, una novità per la maggior parte delle case di campagna dell’epoca. Gli ospiti comprendevano star del cinema, cantanti, politici e membri dell’aristocrazia.

Passavano i fine settimana giocando a tennis, pescando o facendo partite di croquet nei prati della tenuta. Le stalle del corpo di guardia furono convertite in un campo da squash e nel 1937 una piscina all’aperto fu eretta nel giardino della Maiden’s Tower.

Fu la prima piscina privata in Inghilterra a comprendere una macchina per onde artificiali. Lady Baillie era una grande amante del cinema, e attori e drammaturghi come David Niven e Noel Coward erano ospiti frequenti nei fine settimana.

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Lady Baillie con una mazza da croquet, anni ‘30 circa

iL COrridOiO deL pOnte superiOre

Gli ospiti dei weekend che beneficiarono dell’ospitalità di Lady Baillie presso il Castello di Leeds durante gli anni ‘20 e ‘30 comprendevano Edoardo VIII e Wallis Simpson, John F. Kennedy, Winston Churchill e Charlie Chaplin.

I ritratti (da sinistra a destra) sono della scrittrice britan nica Daphne Du Maurier, di Charlie Chaplin, della socialite britannica Margaret Campbell, Duchessa di Argyll, di Douglas Fairbanks Jnr e di Errol Flynn.

La citazione sulla parete è tratta dai diari di Henry ‘Chips’ Channon (18971958), un ospite frequente di Lady Baillie durante la Seconda Guerra Mondiale. L’estratto è datato agosto 1943, quando il conflitto continuava a imperversare in Europa.

La sCaLa conduce ai saloni principali del piano terra.

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iL saLOne internO e La sCaLa

Negli anni ‘30, il salone interno fu ridisegnato per mettere in evidenza lo spazio architettonico e rafforzare il concetto di castello medievale. Le fotografie scattate in quel periodo mostrano il salone privo di dipinti e arredi, enfatizzando le linee pure della scala e degli archi.

Oggi il salone vanta diversi dipinti e arazzi della collezione di Lady Baillie. Alla parete è appeso l’unico dipinto della collezione che raffigura Lady Baillie.

Il salone interno, anni ‘30 circa

Ritratta dall’artista francese Etienne Drian, Lady Baillie è raffigurata seduta a un tavolo, affiancata dalle due figlie Susan e Pauline. La famiglia è incorniciata dalla finestra del salotto Thorpe Hall, dall’altro lato del dipinto. Grande fumatrice con una predilezione per le sigarette turche dall’odore forte, Lady Baillie è raffigurata con una sigaretta nella mano sinistra.

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Qualcosa di cui parlare: ritratto di Lady Baillie e delle figlie Susan e Pauline, olio su tela, 1947-48, di Etienne Drian.

iL saLOttO GiaLLO

Quando AmandAlbert Rateau

ridisegnò la stanza quale sala da pranzo nel 1927, essa era rivestita di pannelli in quercia grigi. Poco più di 10 anni dopo, la stanza fu trasformata da Stéphane Boudin in uno dei principali salotti di Lady Baillie presso il Castello.

Egli progettò i tendaggi frangiati che circondano la stanza poco sotto il cornicione e le staffe a supporto delle porcellane famille-rose cinesi.

Entrambe le finestre furono abbassate per fungere da porte di accesso alla piccola terrazza che conduceva al prato. A partire dal 1945 la stanza fu adibita a salotto.

Nel 1938 Boudin installò l’attuale camino in stile palladiano e rivestì le pareti di lussuosa seta d’oro.

Il dipinto appeso sopra il camino fa parte di una serie ispirata a Pulcinella, un personaggio della Commedia dell’Arte che ispirò il Mr Punch britannico. Il dipinto è dell’artista veneziano Giovanni Battista Tiepolo (16961770) e fu acquistato da Lady Baillie nel 1955. Si dice che Lady Baillie abbia tenuto d’occhio questo particolare dipinto per diversi anni, prima di avere finalmente l’opportunità di acquistarlo.

La Cucina di Pulcinella, olio su tela, XVIII secolo, di Giambattista Tiepolo.

Domenica 12 luglio 1936, Lady Baillie intrattenette la regina madre Maria di Romania (1875-1938) e la sua famiglia in questa stanza. Il menù del pranzo servito per l’occasione è conservato negli archivi del Castello.

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iL saLOttO thOrpe haLL

Durante gli anni ‘20, le imposte di successione e la morte di numerosi eredi durante la Prima Guerra Mondiale costrinsero alla vendita o persino alla demolizione di varie case di campagna e dei loro contenuti. Alcuni proprietari incaricarono semplicemente ditte per il recupero di portare via gli elementi originali dalle stanze.

I pannelli in pino e il camino di questa stanza, che risalgono al 1653, si trovavano inizialmente nella grande sala di Thorpe Hall, a Peterborough. Quando arrivarono, nel 1927, i pannelli erano verniciati di verde. La vernice fu rimossa, e i pannelli riassemblati come un puzzle; fu necessario mettere insieme migliaia di pezzi e abbassare il soffitto della stanza in base all’altezza della nuova boiserie. Presso l’estremità della vetrata della stanza fu creata una nuova porta nella parete divisoria del salotto giallo.

Gli uccelli in porcellana alle pareti e i paraventi laccati sono cinesi e risalgono al XVII secolo. Furono acquistati da Lady Baillie, che nutriva da tempo un grande amore per l’arte decorativa cinese.

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Thorpe Hall a Peterborough Il salotto Thorpe Hall, 1936

Ci auguriamo che la visita al Castello di Leeds sia stata di vostro gradimento e speriamo di rivedervi presto.

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vi preGhiamO di usCire attraversO La saLa interna e La haLL anteriOre
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