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I consigli di Scomodo per Romaeuropa Festival I consigli di Scomodo per Romaeuropa Festival
from N.25 OTTOBRE 2019
by Scomodo
Teatro, danza, musica, digital, categorie da cui da profani possiamo essere intimoriti, ancor di più se accompagnate dall’aggettivo contemporaneo. Al tempo stesso però sono anche alcuni dei campi di battaglia più interessanti in cui si sta svolgendo la definizione della nostra epoca.

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Quest’anno Romaeuropa Festival permette agli under25 di scoprire il vasto panorama delle arti performative a dei prezzi accessibili e le ragazze e i ragazzi di Scomodo vi aiuteranno a orientarvi tra le proposte di ottobre.
Jusús Rubio Gamo
Gran Bolero
Gran finale
Ascanio Celestini
Barzellette
Teatro Vascello Auditorium Teatro Vittoria
Clara 22, ballerina Un capolavoro è un’opera d’arte che non perde mai la sua essenza, ed è in grado di raggiungere chiunque ci entri in contatto. Gran Boléro di Ravel appartiene sicuramente a questa categoria,e il coreografo spagnolo Jesùs Rubio Gamo lo dimostra rendendo la composizione protagonista del suo spettacolo: passando da movimenti leggiadri a forti e violenti, i ballerini di Gamo si fanno specchio del viaggio che è la vita tra allontanamenti, dispute, e calorosi abbracci. Guido 17, liceo scientifico Dalla sperimentazione musicale in chiave elettronica di Christian Fennesz alla fusione tra tradizione e musica pop di Fatoumata Diawara, la cantante e attrice originaria del Mali. Fino alla performance di Alva Noto e Ryuchi Sakamoto che con piano e musica elettronica coinvolgono lo spettatore in un’indimenticabile esperienza percettiva. Dal Mali alla Burkina Faso, dal Giappone all’Austria, passando per Francia Germania e Spagna. Con il passepartout per il gran finale ti godi più di 5 ore di musica. Damiano 20, DAMS Racchiuse in una struttura narrativa sempre aperta all’improvvisazione, le barzellette di Ascanio Celestini attraversano mondi e culture, raccontano di popoli e di mestieri, descrivono luoghi e atmosfere. E ci ricordano che si può ridere di tutto, soprattutto di noi stessi. Thomas Ostermeier Ritorno a Reims
Auditorium Parco della Musica
Viola 20, cameriera Tratto da un saggio del filosofo francese Didier Eribon, che ha curato la drammaturgia insieme al regista, lo spettacolo è andato in scena in diversi paesi europei ed è stato riscritto e adattato di volta in volta insieme alle compagnie e ai teatri coinvolti. La storia di un parigino e della sua difficile riconciliazione con il passato invita ad una riflessione sul concetto di identità e sulla trasformazione della politica e della società nell’Europa occidentale.
