12
LUNARFOLLIE
FIRENZE
«Sono le sei di mattina di mercoledì 20 aprile quando si vede un pullman lasciare la città di Brescia. La levataccia per i viaggiatori è stata certamente impegnativa, ma la destinazione ne vale forse altre mille. Non si tratta infatti di una semplice scampagnata in giornata, perché quei 45 passeggeri sono sulla strada verso la città culla del Rinascimento italiano, la cui eleganza e raffinatezza la rendono una fra le più visitate al mondo: Firenze. E i turisti siamo proprio noi: le ragazze ed i ragazzi della 3^ e della 4^AL con professoresse Dal Pino, Gilardoni e Zappa. Abbiamo colto quest’incredibile opportunità non solamente come occasione per scoprire l’ineguagliabile patrimonio culturale che la città toscana racchiude; tra gli splendidi palazzi, le eccezionali gallerie cariche di opere d’arte e le chiese ricche di tesori, si è rivelata infatti un’opportunità per stare finalmente tutti uniti (per ben tre giorni!) e respirare quell’aria di normalità che per tanto tempo avevamo sognato. Sebbene per molti sia stata in realtà più un ritorno che una prima volta, la prospettiva era senza dubbio entusiasmante… ecco dunque la nostra indimenticabile avventura fiorentina!». Camilla
proporzioni, ma anche del luogo di sepoltura della famiglia dei Medici. Nel frattempo, quale migliore occasione per gli altri per perdersi fra le vie cittadine, dove basta alzare un attimo lo sguardo per restare senza fiato! Ricaricate le forze a pranzo, nella prima parte del pomeriggio le due classi si sono divise: mentre, infatti, la quarta era faticosamente impegnata nella salita sulla Cupola, noi ragazzi di terza abbiamo visitato quello che è probabilmente l’edificio più famoso di Firenze: la Catte-
PRIMO GIORNO «Dopo quattro ore di tragitto si può ben comprendere la gioia e l’emozione provati all’arrivo in città! Depositati i bagagli presso l’Hotel Cimabue, alle 11.00 eravamo già con lo zaino in spalla pronti ad una giornata densa di attività. Il nostro viaggio è inco-
minciato in Piazza San Lorenzo con la visita, da parte di alcuni alunni, dell’omonima basilica, una delle più antiche chiese di Firenze. Si tratta del primo edificio in stile rinascimentale della storia dell’arte, progettato da Filippo Brunelleschi attraverso lo studio rigoroso della geometria e delle
drale di Santa Maria del Fiore, un capolavor o ingegner istico i cui lavori cominciarono nel Duecento su progetto di Arnolfo di Cambio per terminare un secolo e mezzo più tardi. Soffermandosi sul nome, non si può non pensare al giglio dello stemma di Firenze, e quindi al nome stesso della città: “Florentia, città destinata a fiorire”. Essa sorse sopra l’antica basilica di Santa Reparata, nota come Cripta, anch’essa visitabile, che costituisce la testimonianza più attendibile della prima cristianità a Firenze, ricostruita in diverse fasi. Di fronte alla cattedrale, la tappa successiva è stato poi il Battistero di San Giovanni, antica chiesa risalente al periodo romano, a pianta ottagonale, da ammirare girandoci attorno e fermandosi in particolare sulle 3 porte bronzee, tra cui, così come fu chia-