Viscochirurgia 3/2018

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Le tecnologie multifocali ed EDOF 

Mauro Zuppardo1  Vittorio Picardo2

1. Università degli Studi Roma Tre, Esperto di Alta Qualificazione - Roma 2. Casa di Cura Nuova Itor, Responsabile U.O. Oculistica - Roma

Le tecnologie multifocali per la compensazione della presbiopia si basano sul principio della divisione luminosa, ed hanno l’obiettivo di fornire all’occhio presbite un’immagine sufficientemente nitida degli oggetti posti a differenti distanze di osservazione. La divisione luminosa implica che l’immagine retinica sia meno contrastata rispetto ad un Sistema monofocale, ma se il degrado dell’immagine è piccolo, la sensazione di sfocamento può non essere percepita dal paziente. Come suggerisce il nome, multifocale è un sistema ottico che ha più di una lunghezza focale, e conseguentemente più fuochi che corrispondono a più poteri diottrici. Il fascio luminoso che emerge, dopo aver attraversato la lente multifocale (MIOL), è diviso in due parti nelle IOL Bifocali (lontano-vicino) ed in tre parti nelle IOL Trifocali (lontano-vicino-intermedio). Il modo attraverso il quale si ottiene la divisione del fascio definisce le prime due categorie principali di lenti: IOL Refrattive e IOL Diffrattive. A queste si aggiunge una nuova categoria

Figura 1. Varietà delle tecnologie Multifocali ed EDOF oggi disponibili

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caratterizzata da una profondità di fuoco estesa (EDOF). La differenza sostanziale tra categorie di IOL è la diversa modalità con la quale “gestiscono la luce” (Figura 1). I sistemi ottici comunemente utilizzati per indurre la multifocalità sono due: 1. Multifocalità refrattiva, che implica una continua variazione di forma della superficie ottica interessata. Il potere ottico è modulato localmente, all’interno di differenti zone (spesso concentriche), delle quali ognuna è dedicata alla produzione di un fuoco retinico dei raggi provenienti da sorgenti poste a distanze specifiche. 2. Multifocalità diffrattiva, caratterizzata da un’ottica particolare ottenuta addizionando un reticolo di diffrazione ad un’ottica monofocale. Il piatto di diffrazione è composto da gradini anulari concentrici che possono essere posizionati sulla superficie anteriore o posteriore della lente. L’altezza dei gradini è di pochi micron, e la loro spaziatura varia dal centro alla periferia. Il reticolo di diffrazio-


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