«La nostra vita nel bosco vicino al cuore delle cose» La famiglia Andersen, mamma olandese e padre danese, ha scelto di abbandonare i grossi centri abitati per vivere a impatto zero con i due figli in uno scenario spettacolare. Protagonisti: i boschi dell’alta Valle Camonica. I problemi logistici non mancano ma tutto viene ricompensato dalla bellezza della natura Ogni mattina Maayke, Robbie, Logan e Sky dalla loro baita ammirano l’alta Valle Camonica con il verde negli occhi e la luce nel cuore. Quella stessa luce che li ha spinti, anni fa, ad abbandonare la città e a cercare rifugio qui, nella natura, tra boschi incontaminati, panorami mozzafiato e qualche metro di neve in inverno. Loro sono gli Andersen, una famiglia diversa e al tempo stesso così simile a tutte le altre. Mamma olandese, papà danese, due bambini, 5 e 3 anni, innamorati della natura. Come potrebbe essere diversamente? Robbie, video maker freelance specializzato in eventi sportivi, è nato cittadino del mondo e dopo aver vissuto fra Tanzania e Norvegia ha conosciuto Maayke, olandese trapiantata sul lago di Garda. Un amore fatto di semplicità e attenzione: per i bisogni
dell’altro, per i sogni dei figli, per i bisogni del pianeta. Sì, perché per lasciare un grosso centro abitato a favore delle Alpi ci vuole tanto coraggio ma anche tanta sensibilità. LA PRIMA BAITA A IDROGENO DELLA UE Di quest’ultima la famiglia da Andersen ha fatto un baluardo, al punto da scegliere come abitazione principale una baita a basso impatto ambientale a Taiadiss, alimentata da pannelli solari e acqua di sorgente che nasce a 1 km da casa. L’unica spesa fissa è per l’abbonamento a internet. Se tutto va bene fra qualche anno la loro sarà la prima casa a idrogeno dell’Unione europea. Un progetto ambizioso ma non più difficile da realizzare di tante altre cose già affrontate da questa famiglia, che ogni inverno guarda il muro di neve che li separa da scuole, negozi e persone, inforca gli sci o carica la slitta, e va. Se il muro è troppo alto si fa scorta di cibo e si aspetta che il tempo migliori, perché la natura detta i suoi tempi, noi siamo gli ospiti, ed è questo il punto di partenza di ogni scelta di Maayke e Robbie. MAESTRA NATURA Uno stile di vita per loro naturale da mettere in pratica che li porta a compiere azioni che a molti sembrano rivoluzionare, come pulire la strada dai rifiuti, la statale 42 che dalla baita porta alla scuola dei bambini, appendendo ai manici delle biciclette sacchetti colmi di immondizia. Sono proprio i bambini a chiedere alla madre di pulire la strada, consapevoli
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di quanto possano essere pericolosi i rifiuti di plastica se inghiottiti dagli animali selvatici. Dare il buon esempio, mettere in pratica il rispetto per la natura, trasformarlo in azioni affinché non resti soltanto una dichiarazione per anime belle. Gli Andersen sono persone concrete e raccontano la loro quotidianità come fosse la cosa più normale del mondo. Vegetariani, amanti dello sport, Maayke e Robbie cercano di inculcare gli stessi valori ai figli ma senza imporre niente. «Quando i bambini hanno cominciato a capire da dove arriva il cibo, che per produrre certi alimenti è necessario uccidere gli animali – spiega Maayke –, sono stati i primi a preferire un’alimentazione vegetariana. Vivere a contatto con la natura e con gli animali in questo senso aiuta, la città offre tutto ma è un luogo lontano dalla filiera produttiva, c’è una distanza enorme tra le persone e gli animali». Gli Andersen vivono la valle con un senso di profonda gratitudine, ammaliati dalla bellezza unica di questi luoghi. I figli sono nati in Italia, uno vicino al lago di Garda e l’altro a Esine, e a Limone sul Garda si trova il bed and breakfast che hanno messo su e che rappresenta l’altra fonte di sostentamento della famiglia. L’Italia e le sue montagne sono il paradiso che hanno scelto, un luogo da rispettare, preservare e non solo: migliorare. Un patrimonio da lasciare alle generazioni future, creando un’onda fatta di attenzione e sensibilità. Gli stessi ingredienti che hanno unito Maayke e Robbie, alla base di tutti i legami d’amore. Storie
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