Quotidiano Meeting | 21 agosto 2023

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EDITORIALE

Una torcia sempre accesa

di Letizia Bardazzi

Quello dell’amicizia è un tema che riguarda ognuno di noi, l’amicizia è sempre ambasciatrice di speranza soprattutto adesso nel tempo inaridito dalle ombre della guerra. «Basta l’ascolto di una voce amica e il destino di quell’ora, di quella giornata cambia. La stanchezza e la solitudine, il silenzio del cuore e il dolore dell’anima, la malinconia e la tristezza scompaiono, e lasciano il posto al passato, che si fa presente, e si fa futuro» (Eugenio Borgna, Sull’Amicizia, Raffaello Cortina Editore).

Sul sentimento dell’amicizia hanno scritto i più grandi pensatori, filosofi, religiosi, poeti e alle sue molteplici sfaccettature umane e spirituali si dedicano molti libri riscoperti quest’anno nei podcast dell’Associazione Italiana Centri Culturali per il Meeting 2023.

Novità letterarie, saggi, romanzi e testi riscoperti che approfondiranno il tema di questa quarantaquattresima edizione: “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”.  Grazie ai tanti ospiti che arricchiranno il programma del BookCorner (nel Padiglione C2, davanti alla libreria del Meeting) con i podcast registrati in presenza e le anteprime già realizzate nelle ultime settimane si dà voce all’amicizia sorgente di vita e occasione di dialogo, recuperandone la ricchezza umana e la scoperta di senso a cui invita. Sarà attraverso le parole di Aelredo di Rievaulx, e attraverso la “piccola regola” di vita e preghiera familiare offerta a tutte le famiglie nel proprio quotidiano del libro di Attanasio, che scaveremo nella profondità della pratica dell’amicizia.

Con Dorothy Day conosceremo la forza dell’amicizia sociale custode dei fragili, nei romanzi di Francesco

ANNO 44 N° 2

Incontri, mostre e un talk per capire i cambiamenti. La persona sempre al centro

Il senso del lavoro

Villaggio

A pagina 7 L’incontro

Nel corposo programma del Meeting da oggi fino a venerdì si snoda un percorso dedicato al tema del lavoro promosso in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà e in parte con la Compagnia delle Opere. Una filiera di eventi utili per capire i cambiamenti e orientarsi.

“Generazione lavoro” è il talk show (oggi, mercoledì e giovedì alle ore 17), formula che ormai da qualche anno viene riproposta con successo coinvolgendo pro -

tagonisti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e del lavoro. Ma attenzione anche agli incontri sul tema e alle mostre sull’attualità della regola di San Benedetto e sui ragazzi di Kayros, Portofranco e Piazza dei Mestieri. Il lavoro umano per essere degno ha bisogno di un contesto solidale, fondato cioè sull’amicizia. Per questo è una questione centrale nel Meeting.

Alle pagine 3, 4 e 5

A pagina 9

21
CIVILTÀ NON
CULTURA DIALOGO E BELLEZZA NE SONO LA LINFA VITALE SOSTIENI IL MEETING COSTRUIAMO INSIEME QUESTA GRANDE STORIA DONA ORA AI DESK HALL SUD · A3 · A5 · C1 · C5 · D0 DONA SUBITO DAL TUO SMARTPHONE sostienici.meetingrimini.org
UNA
CRESCE SENZA
INTERVISTE , RACCONTI, CRONACHE A MICROFONO APERTO
Scoprire la “città” della bellezza
Ragazzi
Don Puglisi l’attualità del martirio
2)
(Continua a pagina

EDITORIALE [Segue da pagina 1]

Fadigati e di Daniele Mencarelli in cui l’amico permette una ripresa nel vivere e il destarsi di un attaccamento alla realtà che rimette in cammino come documentano le storie del libro di Paolucci. E una comprensione dell’esperienza dell’amicizia ce la offrono Petrosino e Cantore nella storia dei due «visionari» del popolo di East Harlem nei primi del ’900, il cammino di Renzo nel grande Manzoni,  Leopardi riletto da Elisei e la raccolta poetica a cura dell’Associazione Amici di Nicco.

Nel testo «Le mie letture» in cui sono raccolti alcuni degli interventi di don Giussani sugli autori moderni da lui più amati e ai quali è sempre ritornato durante tutta la sua vita, vedremo la sua predilezione per coloro che chiama amici e il ruolo che assegna loro nella comprensione delle questioni più acute della coscienza umana. Autori che ci vengono riconsegnati nella loro originalità di sguardo proprio da amici che hanno partecipato con noi a questo progetto.

Che la fonte di quel passato, che si fa presente e si fa futuro, a cui rimanda l’amicizia vissuta in questa edizione del Meeting, sia per ognuno di noi un’occasione di bellezza e di approfondimento della nostra natura originale.

EDITORIAL

An ever-burning torch

The theme of friendship concerns each and every one of us. Friendship is always an ambassador of hope, especially now in a time parched by the shadows of war. “Just the listening to a friendly voice and the destiny of that moment, of that day changes. Fatigue and solitude, the silence of the heart and the pain of the soul, melancholy and sadness disappear, and make way for the past, which becomes present, and becomes future” (Eugenio Borgna, On Friendship, Raffaello Cortina Editore).

The sentiment of friendship has been written about by the greatest thinkers, philosophers, religious figures, poets, and many books dedicated to its multiple human and spiritual facets have been rediscovered this year in the podcasts of the Italian Association of Cultural Centers for the Meeting 2023. New literary works, essays, novels, and rediscovered texts that will delve into the theme of this 44th edition: “Human existence is an inexhaust-

ible friendship.” Thanks to the many guests who will enrich the BookCorner program (in Pavilion C2, in front of the Meeting bookstore) with podcasts recorded in person and previews already produced in recent weeks, the voice of friendship, a source of life and an opportunity for dialogue, will be given space. It will reclaim its human richness and the sense of discovery it invites.

Through the words of Aelred of Rievaulx, and through the “small rule” of life and family prayer offered to all families in their daily lives from Attanasio’s book, we will delve into the depth of the practice of friendship. With Dorothy Day, we will experience the strength of social friendship as a guardian of the vulnerable, in the novels of Francesco Fadigati and Daniele Mencarelli, where friends enable a recovery in living and a reawakening to reality that sets us on a journey, as the stories of Paolucci’s book document. And an understanding of the experience of friendship is offered to us by Petrosino and Cantore in the story of

the “visionaries” of the East Harlem community in the early 1900s, Renzo’s journey in Manzoni’s masterpiece, Leopardi reinterpreted by Elisei, and the poetry collection curated by the Friends of Nicco Association.

In the text “My Readings,” which collects some of Don Giussani’s interventions on the modern authors he most loved and always returned to throughout his life, we will see his preference for those he calls friends and the role he assigns them in understanding the most acute questions of human consciousness. Authors who are returned to us in their originality of perspective by friends who have participated with us in this project.  May the source of that past, which becomes present and future, to which friendship lived in this 44th edition of the Meeting refers, be for each of us an opportunity for beauty and a deepening of our original nature.

2 LUNEDÌ 21 AGOSTO
(Traduzione di Luigi Tassinari)

PRIMO PIANO L’amicizia sociale in un mondo segnato da solitudini, frammentazioni e competitività esasperata

Alla riconquista di un lavoro degno

Salari equi, formazione, valorizzazione dei talenti. Ma soprattutto la persona sempre al centro dell’attenzione

Se la parola amicizia è la nota dominante di questo Meeting, il tema del lavoro segue a ruota. Anzi, in stretta connessione. Amicizia è anche amicizia sociale. Quella di cui parla sovente papa Francesco nel suo magistero e particolarmente nella sua enciclica Fratelli tutti. Amicizia operativa, è stata definita ieri nell’incontro con il presidente dei vescovi italiani, il cardinale Matteo Zuppi (sì, proprio l’inviato del Papa per la pace in Ucraina), in dialogo con protagonisti di esperienze di educazione, formazione e lavoro.

Siamo in un mondo sempre più segnato da solitudini, frammentazione, esasperate competizioni che producono diseguaglianze e conflitti. Il lavoro è segnato, ferito, da queste dinamiche. Il lavoro umano per essere degno ha bisogno di un contesto solidale. La costruzione di amicizia sociale è anche un fattore decisivo per una riappropriazione umana del lavoro. Perché il lavoro non è un processo meccanico, ma un’esperienza della persona alle prese con la realizzazione di sé, della propria famiglia, della società. Il lavoro chiede che la persona ne conosca e viva il senso. Questione capitale. Affrontata già subito, ieri, nell’incontro non a caso intitolato “Il lavoro: una vocazione?” con esponenti del mondo imprenditoriale e il sottosegretario all’Economia, Lucia Albano (ore 17, Sala B2).

NON SOLO I SOLDI

Interessante prendere nota del fatto che una ricerca recente commissionata dai sindacati confederali dell’area di Bergamo ha mostrato che in testa alle attese dei giovani non c’è il livello della remunerazione , ma il valore e il senso del lavoro che si sarebbe chiamati a svolgere. Tranquilli, nelle attese c’è anche la giusta mercede, come si diceva una volta: ma non in zona Champions: un po’ dopo. Da oggi a venerdì si snoda nel corposo programma del Meeting una sorta di percorso appunto dedicato al tema del lavoro. Vediamo qui di ricostruirlo a beneficio di chi volesse non limitarsi a cogliere fior da fiore, ma volesse approfondire. Inutile – o forse no – sottolineare che il tema del lavoro è di stringente attualità, ma non solamente perché la politica si esercita pro o contro il salario minimo o il lavoro povero, ma perché siamo nel bel mezzo di processi di grandi cambiamenti che mettono o stanno per mettere in discussione tutto.

IL TALK DELLA FONDAZIONE PER LA SUSSIDIARIETÀ

Cambiamenti, giovani, donne Tre puntate per capire

Condotto da due giornalisti televisivi di spessore come Enrico Castelli e Irene Elisei, torna il “talk” realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà. Formula che ha già incontrato un alto livello di gradimento sia per la vivacità con cui i contenuti sono presentati, sia per i servizi e le interviste filmate a protagonisti reali delle situazioni e dei temi cui gli ospiti sono chiamati a intervenire. Il tema è “Generazione lavoro”, articolato in tre puntate: “Capire i cambiamenti”, “Giovani. E se domani...”, “Ma le donne no”.

La prima puntata è di inquadramento generale. Cifre e statistiche di grande affidabilità e pertinenza su occupazione e mercato del lavoro saranno esposte da Mario Mezzanzanica. Poi a fare le loro valutazioni personaggi di primo piano nel nostro Paese, dal ministro del lavoro Marina Calderone, al vice direttore della Banca d’Italia al general manager di Generali.

Le note particolarmente dolenti riguardano il lavoro dei giovani e delle donne (soprattutto nel Mezzogiorno), cui sono dedicate la seconda e la terza puntata (mercoledì 23 e giovedì 24, ore 17, sala A2)

Non buttare via i talenti è certo una priorità. Talent Garden e Talents Venture sono due originalissime iniziative tutte da conoscere. I protagonisti dialogheranno con l’amministratore delegato di Bayer, Monica Poggio. Di per sé esperienze di studio e lavoro all’estero non sono necessariamente “fughe di cervelli” ma possono creare valore aggiunto, se si concepisce e si realizzano condizioni per una “circolazione” dei cervelli.

L’occupazione femminile non chiede slogan. Ma ascolto dei problemi reali e dei desideri vissuti. Il talk dà voce a molte donne di diverse professioni e situazioni, alla prese con i problemi di conciliazione del lavoro con la vita.

Questa filiera di incontri è soprattutto realizzata al Meeting in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà di Giorgio Vittadini e anche in parte con la Compagnia delle Opere. Incontri “tradizionali” ma anche una serie di tre “talk” intitolata “Generazione lavoro” (vedi il box in questa stessa pagina).

DUE GROSSI BUCHI NERI

Da non trascurare anche due mostre che hanno al centro il tema del lavoro (di cui parliamo nelle due pagine successive a questa).

Oggi alle 17 (sala A2) il primo talk: “Capire i cambiamenti”. Uno sguardo generale sulla situazione italiana, a partire da dati generali sull’andamento dell’occupazione che non sono, tutto considerato, male. Con due grossi buchi neri, però, che riguardano le donne e i giovani. Cui non a caso sono dedicate le due puntate successive del talk (ne parliamo nel box) Il senso del lavoro nella storia viene poi illustrato alle 18 (sala C3) nell’incontro “Lavoro e compimento di sé da san Benedetto ad oggi”, connesso alla mostra. Uno dei grandi problemi, che riguarda specialmente i giovani, è il disallineamento tra istruzione e lavoro. Tema che deve richiamare l’attenzione dei politici fuori possibilmente da polemiche precostituite.

Ci prova, manco a dirlo, l’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, mettendo in dialogo esponenti della maggioranza e dell’opposizione (“Formarsi per crescere”, martedì 22, ore 13, sala A2). Su tema affine l’incontro (stesso giorno, ore 17, sala B2) “Dalla formazione universitaria all’inserimento in azienda”, in cui si presenta una ricerca realizzata da Randstat e Fondazione per la Sussidiarietà.

E LA COSTITUZIONE...

Parlavamo all’inizio di lavoro e amicizia sociale. Ma il lavoro è posto, dalla nostra Costituzione, al centro della democrazia. Relatrice di assoluta eccezione, la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra (mercoledì 23, ore 13, Sala Neri). L’incontro è realizzato in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà e lo introduce Giorgio Vittadini. Chiude il cerchio venerdì pomeriggio alle 15 (Sala Neri) l’incontro “Il buon lavoro è un’amicizia che costruisce”. Anche in questo caso, testimonianze di come il lavoro è occasione di promozione e di crescita anche per le persone con maggiori disagi. Amicizia sociale. Non assistenzialismo.

3 LUNEDÌ 21 AGOSTO

PRIMO PIANO Cdo Agroalimentare e Grana Padano propongono la storia dei monasteri con uno sguardo al presente

Il gusto del quotidiano: l’attualità di san Benedetto

Negli spazi della mostra la possibilità di incontrare imprenditori appassionati e scoprire storie di passione e coraggio

Il gusto del quotidiano. Lavoro e compimento di sé da san Benedetto ad oggi. È il titolo della mostra in piazza Nestlé A3 visitabile nella settimana del Meeting, promossa da Cdo Agroalimentare in collaborazione con Grana Padano.

Un percorso che, partendo dalla narrazione dell’esperienza dei monasteri diffusasi a partire dal IV secolo e per tutto il Medioevo, ha costituito la spina dorsale della rinascita spirituale, sociale, urbanistica e culturale dell’Europa, in ginocchio dopo la dissoluzione della struttura imperiale. Filo conduttore sono le domande sull’esistenza, sul lavoro quale istanza dei propri desideri, sul significato della creatività e positività dell’uomo nell’affrontare la realtà, in un contesto di incertezza generalizzata.

San Benedetto e i Benedettini, secondo lo storico Léo Moulin, sono i “padri dell’Europa” nel senso pieno del termine, sia dal punto di vista storico che sociologico. La regola di Benedetto è solo spirituale, tuttavia in maniera inconsapevole e involontaria ha dato origine ad un movimento economico e sociale profondo che ha portato ad un’evoluzione del periodo buio difficilmente spiegabile senza la presenza e l’azione dei monaci. Scorrendo fra i pannelli della mostra sono evidenti le azioni positive e prorompenti in svariati campi del lavoro con numerose invenzioni da attribuire ai benedettini: in agricoltura con le piante officinali, nelle produzioni di vino e olio; in innovative forme di allevamento; nella stagionatura dei formaggi, nell’introduzione di tecniche di idraulica, metallurgia, meccanica; nel campo della cultura, scienze e cura

Siamo pronti ad assicurare la ripartenza

Il settore assicurativo e l’ANIA sono fortemente impegnati e attivi sui temi dell’innovazione e della sostenibilità, in assoluta sintonia con il PNRR e in collaborazione con le Istituzioni, con tutte le altre forze economiche e sociali per assicurare lo sviluppo sostenibile del Paese a vantaggio e sicurezza delle nuove generazioni. Siamo pronti ad assicurare la ripartenza. Su questo ci mettiamo la firma.

della persona; nell’organizzazione sociale, politica ed economica con la creazione della prima assemblea sovranazionale europea, ovvero il capitolo generale o Parliamentum.

I monaci benedettini hanno avuto il merito e la capacità di gettare il seme della fecondità che, oggi come allora, si può ricreare attraverso il gusto del quotidia-

no, l’amicizia quale luogo di compagnia, il lavoro come partecipazione all’Essere. Lo spazio successivo della mostra è il tentativo di rispondere ai drammi dell’uomo contemporaneo, afflitto da nuove crisi globali che è costretto a vivere: climatica, pandemica, energetica, fino ai conflitti bellici nel cuore dell’Europa. Il crollo del valore assoluto della persona e della vita umana, a cui segue la frantumazione dell’Io, porta ad una domanda: da dove ripartire? La sfida che propone la mostra è quella dell’amicizia quale risposta alle difficoltà con le testimonianze di persone che, grazie a luoghi di compagnia, vivono un respiro ampio nell’ambiente di lavoro. Nell’ultima sezione i visitatori possono incontrare imprenditori affermati e giovani appassionati, ma anche scoprire le loro storie di amicizia e coraggio.

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PRIMO PIANO “Da solo non valgo”: un viaggio da grandi insieme ai ragazzi di Kayros, Portofranco e Piazza dei Mestieri

Di fronte al puro bisogno

Racconto per immagini e testimonianze dei giovani di oggi, tra domande agli adulti e richieste di attenzione

di Gianni Mereghetti

Da solo non basto. In viaggio con i ragazzi di Kayros, Portofranco e Piazza dei Mestieri” rappresenta qualcosa di nuovo nel panorama del Meeting perché mette ogni visitatore di fronte ai giovani d’oggi, così come sono e per come si raccontano. Chiedendo semplicemente di ascoltarli.

La mostra non spiega nulla di loro né si attarda sull’analisi della loro condizione, ma si limita a mostrarli, sfidando a immedesimarsi nei loro bisogni, a cogliere il loro sguardo sulla vita, a condividere i loro sogni e aspettative, per camminare con loro dentro insicurezze e difficoltà. Invita a fare la loro stessa esperienza, in cui vi sono grandi scoperte del valore di sé, ma anche insuccessi e fallimenti, che però non sono mai una definizione della persona, che ha sempre una possibilità di ripresa nell’avventura della vita.

Il titolo “Da solo non basto” dice ciò

AREA INTERNAZIONALE | PAD C3

C’È UN’ITALIA CHE COOPERA

che la mostra vuol far vedere, giovani che vivono dei bisogni e si accorgono di non essere capaci di rispondere da soli, che hanno bisogno di altro, di uno sguardo, di una casa, di una famiglia. In questo modo la mostra vuole essere una domanda agli adulti, chiedendo loro di smetterla di pretendere di spiegare la vita ai giovani, e di cominciare a guardarli e ascoltarli.

Ogni visitatore che entra trova due racconti poetici di Daniele Mencarelli illustrati da Giacomo Bettiol con una rappresentazione fumettistica della storia di un ragazzo e una ragazza in cui Mencarelli ha colto la mossa di vita che c’è nei giovani. Dopo aver visto queste immagini espressive del dramma del vivere il visitatore passa in una stanza dove su un grande schermo viene pro -

iettato un video pensato e realizzato da Luca Mondellini: in questo video ogni visitatore trova l’incarnazione delle storie raccontate da Mencarelli, per vedere chi sono realmente i giovani d’oggi.

Sullo schermo passano giovani che raccontano la vita, che esprimono bisogni, che parlano dei loro drammi, che sono grati di aver incontrato una nuova casa, una nuova famiglia. Ragazzi e ragazze che vengono da luoghi ed esperienze diverse ma con lo stesso cuore, che vogliono essere liberi.

Il visitatore passa poi in una nuova stanza dove scopre che quei ragazzi e quelle ragazze che ha visto e che in qualche modo lo hanno colpito provengono tutti da tre realtà: Kayros, Piazza dei mestieri e Portofranco. Luoghi dove incontrano uno sguardo che li aiuta a ripartire dal di dentro di situazioni drammatiche, a riscoprire nel lavoro e nello studio una forma di espressione di sé, una possibilità di realizzazione.

percorsi e storie

della Cooperazione Italiana

5 LUNEDÌ 21 AGOSTO
Siria, il coraggio di agire

IN FIERA Nel padiglione C3 un programma di laboratori quotidiani dove è possibile imparare l’antica arte marinara

Nodo dopo nodo una rete di amicizie

Dal centro Ciheam di Bari un metodo originale per educare all’importanza dei legami tra le persone

di Daniele Maria Ragno

In un mondo sempre più diviso dalle guerre e in cui vige la lotta contro il proprio vicino, anche un gesto simbolico apparentemente semplice può avere la pretesa di smuovere l’io. Questa è l’intenzione che spinge gli organizzatori del laboratorio “I nodi dell’amicizia”, una delle tante attività promosse all’interno dello spazio espositivo dedicato al Ciheam di Bari, Centro internazionale per la valorizzazione del Mediterraneo. Con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che garantisce il proprio patrocinio a questa e a tante realtà che operano per la cooperazione e il sostegno socioeconomico dei Paesi in via di sviluppo, l’ente propone un percorso attraverso la storia ed il significato dei nodi marinari che, come mostra l’installazione a forma di pesce realizzata con una rete da pesca, in questo caso intendono evocare l’importanza del legame nei rapporti umani, sociali e culturali che si creano e

si intrecciano collaborando per un ideale umanitario.

Le persone che costituiscono il “motore” del Ciheam, così come espresso nel loro motto “Il Mediterraneo è il nostro punto di partenza, le periferie sono la nostra meta”, con la loro presenza al Meeting

da ormai cinque anni desiderano coinvolgere in maniera attiva chiunque vorrà lasciarsi attrarre dalla loro proposta. A chi vorrà partecipare a questa iniziativa verrà insegnata, sotto la guida di esperti maestri della navigazione, l’antica arte del nodo marinaro e i segreti della sua re -

alizzazione, con la possibilità di portare a casa la propria creazione. I laboratori potranno ospitare un massimo di venti partecipanti e si terranno nel Padiglione C3 da oggi al 24 agosto nelle seguenti fasce orarie: 12-13, 15 -16 e 16-17.

Inoltre, il medesimo ambiente che ospita le installazioni di Ciheam fungerà anche da cornice per un grande spazio-arena che accoglierà durante la settimana diversi protagonisti che operano nel ramo della cooperazione internazionale: mercoledì 23 agosto alle ore 18 saranno ospiti Chamseddine Marzoug, pescatore e fondatore del Cimitero degli Sconosciuti di Zarzis (Tunisia), e Stefano Carbonara, coordinatore internazionale del progetto Nemo Kantara per una crescita economica positiva e sostenibile nelle zone costiere della Tunisia; giovedì 24 agosto alle ore 14 interverranno Mara Semeraro, coordinatrice della piattaforma Feed, Mohamedou Mohamed Abdallahi, direttore della Toogga Sarl (Mauritania), e Matteo Biagini, assistente al coordinamento del progetto Nemo Kantara.

LUNEDÌ 21 AGOSTO 6
Visita lo stand Fili Padiglione A5 Inquadra il codice QR e scopri Fili

VILLAGGIO RAGAZZI Dal teatro allo spazio racconti: qui i più piccoli sono protagonisti insieme alle loro famiglie

In fiera c’è la città della bellezza

Spettacoli, maratone di lettura e percorsi di educazione alla creatività. Tutte le attività per “giovani” di ogni età

Un Meeting dentro al Meeting. È il Villaggio ragazzi, ampia area nel padiglione C5 all’interno della quale anche i più piccoli possono vivere la fiera a modo loro. Ma più che un villaggio potremmo quasi dire una polis greca, almeno a giudicare dal grande spazio dedicato al teatro per l’intrattenimento di tutta la famiglia. Qui gli spettacoli, ogni sera alle 18:30 (oggi c’è “30 Bottoni” sul beato Rolando Rivi e la sua inesauribile amicizia con Gesù), sono alle volte preceduti da incontri che si concentrano su temi per i più grandi, come l’importanza della lettura, l’educazione alla creatività e la ricerca di risposte a domande cruciali come: cos’è davvero l’amore?

“Uno specchio del Meeting”, così Pietro Mandelli descrive non solo il teatro, di cui è responsabile, ma il Villaggio nel suo complesso. Il punto di partenza di tutti gli eventi è senza dubbio il titolo del Meeting, attraverso il quale si è creato un continuum con tutti gli eventi della settimana. L’organizzazione del teatro nasce dall’amicizia e si propone quasi provocatoriamente come luogo per eccellenza dove poterne fare esperienza. Se è vero che, come scrisse ne “L’Idiota” Fëdor Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo” il

teatro è anche il posto ideale per vivere il bello, entrare a contatto con l’estetica e respirare un ambiente di condivisione promosso dai relatori che parleranno da un palco intenzionalmente più basso e vicino a chi ascolta.

Sulla stessa linea d’onda nasce lo Spazio racconti che trova posto anche quest’anno con un programma ancora più ricco.

Le letture vengono anticipate dalle marionette dell’Incartateatro che animano la giornata con tre storie di Italo Calvino ogni giorno.

Il tema del Meeting permea costantemente ogni attività, ma la sfida che la curatrice dell’area letture Maddalena

D’Alessio si è posta insieme agli altri volontari è quella di far emergere il valore dell’amicizia leggendo e ascoltando, senza spiegarlo direttamente ai bambini, per fare assimilare meglio il significato. Martedì 22 è la giornata delle letture per eccellenza in cui si potrà seguire la maratona di lettura non-stop dalle 11 alle 19 del romanzo “Il giardino segreto” di Frances Hodgson Burnett, eseguita da una squadra di 80 lettori volontari capitanati dal poeta Daniele Mencarelli. Ma non sarà l’unica iniziativa. Il Villaggio ragazzi merita di essere scoperto in più visite, invitando tutti a tornare giovani almeno per un po’.

Una finestra sul significato

Attesa e curiosità al centro delle mostre dedicate alla storia di Peter Pan e all’opera di Tiziano e Jannis Kounellis

di Davide Amata

«A partire dallo scorso anno abbiamo cementato la nostra amicizia al servizio del Meeting. Oggi ci sono oltre 90 laboratori divisi per fasce d’età, tre mostre, sei spettacoli e un’area giochi e relax pensata su misura per le famiglie con i bambini. Tutto per consentire di vivere esperienze di bellezza anche attraverso il gioco». Cecilia Torchiana, responsabile del Villaggio ragazzi, nel padiglione C5, spiega così l’anima delle proposte educative che contraddistinguono questa edizione del Meeting.

L’esposizione “Peter Pan: l’amore è una finestra che mai si chiude”, ispirata all’opera di James Matthew Barrie, è tra le sorprese più inaspettate. Emma Bacca, curatrice, così riassume il significato: «La mostra nasce dal titolo del Meeting. Peter Pan incontra inizialmente una finestra chiusa, segno di una ferita, ma grazie a Wendy inizia a porsi domande, accettando la vita come straordinaria avventura. Non intendiamo spiegare la storia, ma farla vivere direttamente in prima persona ai bambini». E l’allestimento degli spazi va in questa direzione: la stanza di Wendy con i letti, l’arredamento e la finestra introducono i bambini all’Isola

che non c’è; proseguendo ci si imbatte nell’accampamento indiano e nella nave dei pirati di Capitan Uncino. «L’opera di Barrie – aggiunge Andrea Necchi, tra i volontari che spiegano la mostra – sembra scritta per parlare di Wendy, perché lei aspetta sempre Peter Pan, per questo lascia la finestra aperta, lo ama sempre, quindi attende».

Accanto a Peter Pan trova posto “L’amicizia in-possibile. Jannis Kounellis e Tiziano Vecellio”, realizzata dall’associazione culturale Ambarabart insieme agli studenti dell’Università Cattolica e dell’Accademia di Brera, che hanno ricreato alcune delle opere di Kounellis.

Che cosa avvicina l’opera di Kounellis a Tiziano, maestro del Cinquecento? Risponde la curatrice Maria Elisa

Le Donne: «In questo spazio l’arte contemporanea dialoga liberamente con il passato. Del resto, lo stupore di fronte alla maestosa concretezza dell’Assunta di Tiziano in Santa Maria dei Frari a Venezia, è proprio uno dei motivi per cui l’artista greco scelse di vivere in Italia. Kounellis, grazie a Tiziano, si riappropria degli oggetti del suo quotidiano, riscoprendoli sotto una nuova luce, e nella mostra questi oggetti interagiscono con la viva curiosità dei bambini che la visitano».

7 LUNEDÌ 21 AGOSTO
DA SCOPRIRE

INCONTRI Leggendo la Bibbia con il grande giurista ebreo, a vent’anni dalla sua prima volta a Rimini

A scuola con i fratelli maggiori

Don Stefano Alberto e Joseph Weiler ancora una volta insieme a confronto sulla parola di Dio

di Matteo Rigamonti

«Non dimenticate, ogni giorno della vostra vita, di leggere un capitolo della Bibbia». A rivolgere l’invito al popolo del Meeting, nel 2015, era Joseph Weiler, che torna a Rimini, a vent’anni dalla sua prima partecipazione, con l’ormai tradizionale lezione sulle Sacre Scritture, l’Antico Testamento in particolare. È la dodicesima edizione, la prima fu nel 2009, del format che, quest’anno, e non poteva essere altrimenti, è dedicato a “L’amicizia nella Bibbia” (alle 13 in Sala Conai A2). Con lui sul palco, a condurre come sempre l’incontro, il docente di Teologia alla Cattolica di Milano, nonché amico di lunga data, Stefano Alberto, conosciuto dai più come don Pino, per il quale l’appuntamento «non è mai scontato né ripetitivo». «Don Giussani amava la Bibbia, e tanti di voi non l’hanno letta», sottolineava l’anno scorso Weiler in occasione del centenario dalla nascita del fondatore di Comunione e Liberazione, che non ha mai smesso di sottolineare l’importanza per i

cristiani del legame con il popolo ebraico: «i nostri fratelli maggiori» li chiamava. E Weiler, ogni volta che, sollecitato da don Pino, interviene a Rimini sulla Bibbia, lo fa svestendo i panni del luminare del diritto ad Harvard per indossare quelli, forse più confortevoli, di grande amico del

Meeting e mettere in campo tutta la sua esperienza di vita, il suo sguardo di fede. Diceva di Weiler, in uno di questi incontri, don Pino: «L’aiuto che ci dà a entrare nel testo biblico non è innanzitutto un aiuto specialistico, ma un aiuto a renderci più evidente che queste parole, non sono

solo il racconto della storia più importante nella storia del mondo, ma sono parole che vibrano nella vita». Anche questa volta. La prima, quattordici anni fa, fu un “Omaggio a don Giussani”, con una lezione intitolata “La conoscenza della Bibbia è sempre un avvenimento”.

L’anno successivo toccò al “Sorprendente contenuto delle relazioni matrimoniali nella narrazione biblica” e quello dopo a “Due lezioni sul Deutoronomio”, per l’occasione insieme a don Ignacio Carbajosa della Facoltà di Teologia San Damaso di Madrid.

Nel 2012 fu la volta del “Processo a Gesù”, poi “Alcune figure periferiche della Bibbia”, come le figlie di Lot, “Abramo una biografia non autorizzata” e “Le parabole nell’Antico e nel Nuovo Testamento”. “Rubando l’eredità dei Padri” nel 2017, “Le forze che muovono la storia... lo strano caso di Mosè” nel 2018 e un affondo sul “Numero 40 nella Bibbia” in occasione nei quarant’anni del Meeting. L’anno scorso “Potere e politica? Dimenticate Machiavelli, c’è già tutto in Samuele”.

Profezia e appartenenza

«I profeti non chiudono gli occhi per immaginare quello che non esiste. Nella confusione minacciosa e angosciante della storia ci aiutano a vedere e cercare, quando ancora non c’è, il nostro futuro, perché ci sia e perché ci sarà. Dio è nella storia, non fuori». Così il cardinale Matteo Maria Zuppi nell’omelia della Messa che ha aperto il Meeting. Il presidente della Cei ha aggiunto: «“La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli”, afferma il profeta. È la visione che ci aiuta a comprendere il valore e la responsabilità di quello che viviamo qui, in questa piazza del mondo, che sembrava un sogno all’inizio, per qualcuno ingenuità. Quanto bisogno c’è di un mondo in cui ognuno possa essere amico, costruendo comunione per l’intera famiglia umana». L’aria, ha ricordato Zuppi – prima di partecipare all’incontro su “Fratelli tutti” dialogando con testimoni di amicizia operativa –, «è inquinata da tanta epidemia di inimicizia, come vi ha scritto Papa Francesco. Il nostro impegno di cristiani, figli di un Dio “amico degli uomini”, è perché cresca il senso dell’appartenenza all’unica famiglia umana, senza la quale si perde il valore delle differenze».

LUNEDÌ 21 AGOSTO 8
S.A. LA MESSA

INCONTRI “Amicizie inesauribili: la testimonianza del martirio”. Oggi alle 17 in Auditorium Isybank

Don Puglisi: «Insieme possiamo»

A trent’anni dall’omicidio

il Meeting ripropone l’attualità del messaggio e dell’opera del parroco del quartiere Brancaccio

comunità in cui era nato, cresciuto e in cui era tornato in veste di parroco.

Le etichette sono sempre riduttive: definire il beato don Pino Puglisi un prete antimafia significa confinarlo in una cornice agiografica che ne limita la figura e l’opera.

A trent’anni dal suo martirio, nell’incontro che oggi si terrà alle ore 17 presso l’Auditorium Isybank (padiglione D3), la vera dimensione del sacerdote palermitano verrà riproposta da monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, da Antonio Balsamo, magistrato e autore di “Mafia. Fare memoria per combatterla”, da Vincenzo Morgante, direttore di TV 2000, e infine da Salvatore Taormina, della redazione culturale del Meeting riminese.

“3P”, come simpaticamente si faceva chiamare don Pino, aveva a cuore soprattutto il suo essere sacerdote attraverso l’adesione libera e consapevole al Vangelo; la sua era una presenza più che un progetto, una carnale alternativa alla mentalità mafiosa che permeava la

«La bellezza dell’impostazione pastorale di don Puglisi non sta nell’essere un prete antimafia – ha dichiarato l’arcivescovo Lorefice –. Forte dell’eredità del Concilio, aveva compreso nel concreto che il Vangelo doveva tradursi in posizione umana, facendo fino in fondo quanto è chiamato a compiere ogni sacerdote: conoscere la sua gente e il territorio, leggerli alla luce della Parola di Dio, spronare la comunità affinché il messaggio di salvezza di Cristo diventi una proposta totale di vita, che riguarda lo spirito e il corpo, quindi anche la convivenza umana».

La proposta di una concreta alternativa umana, a partire da una passione educativa, sottraeva di fatto i giovani alla malavita con la conseguenza che il sacerdote palermitano finiva con il diventare fatalmente un obiettivo della mafia.

Pur nella consapevolezza del pericolo che regolarmente incombeva sulla sua vita, don Pino Puglisi non smise mai di

pensare che al fondo di ognuno, anche del criminale più incallito, ci dovesse essere una corda di bene che poteva essere toccata. Tanto è vero che, già più volte minacciato, don Pino non esitò, durante una delle sue vibranti omelie, a rivolgersi agli autori delle intimidazioni da lui subite dicendo: «Parliamoci, spieghiamoci, vorrei conoscere i motivi che vi spingono ad ostacolare chi tenta di educare i vostri figli al rispetto reciproco».

«Se ognuno fa qualcosa, allora insieme si può fare molto», soleva ripetere don Puglisi, che alla cultura del malaffare contrapponeva, in maniera semplice e diretta, quella dell’amore alla persona. E proprio il valore dell’amore alla persona, di qualsiasi persona, era da lui anteposto a tutto, fino al consapevole sacrificio della sua vita, drammaticamente testimoniato da quel “Me l’aspettavo” con cui sorridendo si rivolse al suo carnefice, Nel giorno del suo martirio. Un sorriso che avrebbe segnato anche l’inizio della conversione di quest’ultimo.

9 LUNEDÌ 21 AGOSTO PSR LOMBARDIA ABBIAMO MESSO I GIOVANI AL CENTRO Combattere il cambiamento climatico, proteggere la biodiversità, innovare. Per fronteggiare le sfide del presente, il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ha sostenuto giovani agricoltori; perché un’agricoltura più sostenibile significa un futuro migliore. VIAGGIA NELLA STORIA @ Area espositiva Percorso per immagini attraverso la storia di industria, imprese e lavoro GIOCA A “VOGLIA DI IMPRESA?” @ Area interattiva Test per mettere alla prova la tua attitudine imprenditoriale SCOPRI IL GRUPPO INVITALIA @ Desk informativo Incentivi e progetti per te INCONTRA I NOSTRI ESPERTI @ Area incontri Orientamento individuale su come fare impresa. Prenotati al desk! DIVENTA IMPRENDITRICE @ Corner imprese femminili Incentivi e servizi per l'imprenditorialità femminile

INCONTRI La Fondazione Lombardia per l’Ambiente propone un intenso programma di eventi ispirato alla “Laudato sì”

Uomo e natura: alleanza nel nome di Francesco

Quattro temi: biodiversità, acqua, clima ed economia. Uno spazio dedicato ai bambini con laboratori didattici

Biodiversità, acqua, clima ed economia circolare sono i quattro temi su cui si articola la presenza al Meeting 2023 di Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA), ente a carattere morale e scientifico partecipato da Regione Lombardia, dal Comune di Seveso e dalle università lombarde. Nata a seguito del disastro dell’ICMESA del 1976, la fondazione opera a supporto delle amministrazioni locali e dei privati su tutte le tematiche relative alla tutela dell’ambiente, sviluppa ricerche e interventi pilota, crea reti tra ricercatori e centri di ricerca accreditati a livello europeo e internazionale. La presenza quest’anno si articola su una mostra, “Cum Tucte”, che è curata da Fabrizio Piccarolo e da Davide Rondoni, e su una serie di incontri nello spazio arena collocato nel padiglione A1 accanto

alla mostra. «L’idea della mostra – spiega il direttore della fondazione Fabrizio Piccarolo – nasce dall’approfondimento dell’Enciclica «Laudato Si» svolto insieme al poeta e scrittore Davide Rondoni. Fin dal 2015 abbiamo iniziato un lavoro che ci ha appassionato e accompagnato in questi anni e ci ha portati alla realizzazione di diversi convegni e alla pubblicazione di due libri sul tema. Lo scopo della mostra è quello di evidenziare il corretto rapporto tra il creato e l’uomo, che ne è il custode, e di scoprire come lo sguardo di amore di San Francesco alla natura in tutte le sue espressioni si traduca oggi in esperienze attuali e concrete che rendano possibile questa alleanza tra uomo e natura. Si apre così – conclude Piccarolo – la possibilità di una vera transizione ecologica».

Il ciclo di incontri in arena prosegue stasera alle 18 sul tema “L’alleanza tra

uomo e natura: biodiversità un tesoro da proteggere” che verrà affrontato da Achille Lanzarini della Fondazione Ca’ Granda e Marzio Marzorati, presidente del Parco Nord Milano.

Al programma di incontri si affianca sempre nello spazio arena una serie di performance artistiche: il 23 agosto, alle 18 si terrà uno spettacolo teatrale dal tema “Coppia paradossale: Francesco d’Assisi e Gabriele D’Annunzio” con la Compagnia del Tarlo e Davide Rondoni. Alle 19 del 24 agosto la musica sarà protagonista con il “Canto delle Creature”, a cura dell’Orchestra Popolare Italiana. Collegato alla mostra, in sintonia con i temi del percorso espositivo, in collaborazione con FattorMia, è stato allestito uno spazio dedicato ai bambini che propone ogni giorno laboratori didattici per far avvicinare anche i più piccoli a questi argomenti.

Per chi volesse partecipare ai laboratori le iscrizioni vengono raccolte direttamente al desk della mostra. Fondazione Lombardia per l’ambiente sarà protagonista anche di due appuntamenti inseriti nel programma generale del Meeting: martedì 22 agosto (ore 19 nella Sala Ferrovie dello Stato Padiglione B2) il direttore scientifico della fondazione Antonio Ballarin Denti modererà l’incontro sul tema “La sfida di una vita più naturale” con frà Giulio Cesareo, del Sacro Convento di Assisi, Davide Rondoni, scrittore e poeta, e l’imprenditore Roberto Sancinelli.

Mercoledì 23 agosto (ore 19 Sala Neri) Fabrizio Piccarolo introdurrà l’incontro “Emergenza climatica e transizione energetica” con il gesuita Gael Giraud, con il fondatore di Slow Food Carlin Petrini e con Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.

DA VEDERE Nel padiglione TIM fotografie di Rosa Mariniello raccontano come l’Emilia Romagna ha affrontato l’alluvione

Riconnessioni: “scatti” di tenacia

Novecento tecnici in prima linea, persone e luoghi. «Un ardore che nemmeno l’acqua ha potuto spegnere»

Il lavoro senza sosta degli oltre 900 tecnici TIM che hanno riconnesso nel più breve tempo possibile le persone e i territori dell’Emilia-Romagna sconvolta dall’alluvione. Ma anche il dramma della vita reale immersa in acqua e fango a cui rimediare velocemente per riconnettersi al flusso della vita normale e ripartire, giorno dopo giorno, dopo un evento naturale avverso, improvviso e imprevedibile.

Sono questi i temi chiave di “Riconnessioni”, la mostra fotografica di Rosa Mariniello che TIM presenta negli spazi della Fiera. Si tratta di oltre cento foto di persone e luoghi pensate per non dimenticare il dramma ed esprimere la massima solidarietà alla popolazione colpita.

Storie di coraggio e di tenacia nella frenesia di mezzi e persone munite di secchi e vanghe, sporchi di fango da testa a piedi per ripristinare i collegamenti internet e telefonici, ancora più fondamentali

quando si tratta di mantenere il contatto con i propri cari in situazioni limite di isolamento.

Con oltre 500 automezzi, settanta furgoni attrezzati e venti mezzi dotati di stazioni radio e centrali mobili con generatori elettrici di emergenza, TIM ha portato soccorso nelle zone colpite dall’alluvione. Laddove le frane hanno danneggiato i cavi in fibra ottica, impedendo l’accesso agli automezzi di soccorso, è stato necessario raggiungere le zone di intervento in elicottero.

«Riconnessioni prima di tutto è il racconto delle connessioni umane che hanno aiutato le persone a resistere e a reagire, ma è anche il viaggio attraverso tutto ciò che è stato distrutto e che ha bisogno essere ripristinato in fretta. Perché la nostra vita ha bisogno di collegamenti per molti motivi. Per essere vicini anche a chi è lontano, per portare aiuti dove necessario, per rendere la nostra quotidia-

nità più facile», sottolinea Maria Enrica Danese, responsabile Institutional communication, sustainability & sponsorship del Gruppo TIM.

«Appena arrivata in Romagna - spiega Rosa Mariniello, architetto e fotografo che ha realizzato gli scatti portati in mostra al Meeting dell’Amicizia fra i popoli 2023 - subito dopo la prima ondata di maltempo, sono stata travolta dalla frenesia della macchina dei soccorsi, dei mezzi, delle immagini che con la mente rimandavano al dopo guerra, dagli odori densi e penetranti delle città e dei campi invasi dall’acqua e dal fango, dalle montagne di oggetti accatastati come rifiuti. Tutto questo si è cristallizzato in immagini di un ardore che neanche l’acqua ha potuto spegnere» .

LUNEDÌ 21 AGOSTO 10
di Lucio Bergamaschi

INCONTRI Il Ministero degli esteri presente al Meeting da cinque anni torna con nuove proposte

C’è un’Italia che coopera

Un faro al centro di un’area dedicata di 500 metri quadrati riassume diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile

Per il quinto anno consecutivo il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) è presente al Meeting con un grande spazio espositivo: 500 metri quadrati dedicati ai temi della Cooperazione e dello sviluppo sostenibile per consapevolizzare i visitatori su quanto l’Italia sta facendo per un equo accesso al cibo nel mondo.

“C’è un Italia che coopera” questo il titolo del padiglione e, richiamando il tema del Meeting, “Le Strade dell’Amicizia”: trenta volontari accompagnano i visitatoti attraverso un percorso labirintico che evidenzia le priorità della politica estera italiana e della cooperazione allo sviluppo, quali: Il Mediterraneo, la sicurezza alimentare con un percorso interattivo “Il diritto al cibo è un diritto umano”, la libertà religiosa e le azioni della Cooperazione italiana in Siria. Il punto di arrivo comune è un faro al centro del padiglione, che racchiude i 17

obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), un programma di azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai 193 paesi membri dell’Onu, gli obiettivi dovranno essere raggiunti entro il 2030.

Sono inoltre presenti partner nazionali e internazionali a partire dal CIHEAM di Bari, l’Istituto Agronomico Mediterraneo, un’organizzazione intergovernativa composta da 13 paesi membri del bacino del Mediterraneo. Obiettivi

principali sono quelli di offrire istruzione, formazione, ricerca e assistenza rispondendo così alle esigenze delle comunità rurali e delle popolazioni meno sviluppate del bacino del Mediterraneo con vari progetti di capacity building. All’interno del padiglione sono ospitate due mostre curate dal Meeting e correlate rispettivamente ai percorsi tematici della Siria e della libertà religiosa.

Non manca la partecipazione attiva del pubblico, grazie ad un’installazione a forma di pesce, sulla quale potranno essere appesi dei messaggi con una corda colorata, con su scritti uno dei 169 sotto obiettivi rimasti loro impressi. I messaggi sono legati al concetto dei nodi che richiamano il legame umano, sociale e culturale.

E’ possibile prenotare le visite guidate e con orari e le tematiche dei convegni dello spazio Internazionale tramite l’app del meeting.

11 LUNEDÌ 21 AGOSTO

Letteratura in cuffia al BookCorner 2.0 dell’Associazione italiana centri culturali

Scrittori si raccontano

Ricca selezione di podcast e dirette nella “piazza” di fronte alla libreria del Meeting

L’amicizia è un dialogo, non un monologo. È qualcosa che sappiamo così bene da rischiare di darla per scontata. La fortuna è di avere tanti strumenti pronti a ricordarcelo. E tanti amici. L’Associazione Italiana centri culturali da sempre è di supporto alla ricchezza del programma del Meeting con proposte sempre originali che permettono di incontrare storie belle e importanti che facciano fare a tutti dei passi di umanità e consapevolezza su se stessi e il mondo in cui viviamo. Negli ultimi anni è stato sperimentato con successo l’utilizzo dei podcast unito alle più tradizionali presentazioni. Le registrazioni delle scorse edizioni e le nuove proposte sono già disponibili sulle piattaforme dedicate e sul sito del Meeting. La novità di quest’anno è la possibilità di “partecipare” in prima persona alla loro realizzazione: di fronte alla libreria Meeting si trova infatti uno spazio dedicato alla registrazione

quotidiana in diretta di alcuni podcast che saranno poi resi disponibili anche offline.

Scrittori, poeti, docenti, studenti, filosofi, giornalisti, sono pronti a confrontarsi e raccontare storie personali o testimoniare esperienze con cui sono entrati in contatto e che hanno influenzato la loro vita. L’arco di tempo di realizzazione dei podcast è contingentato in un massimo di trenta minuti, per questo nessun autore si dilunga e chi fa le domande va dritto al cuore di ogni

tema, per far emergere davvero il valore di ogni testo. E chissà che questa modalità non possa incuriosire di più gli ascoltatori e faccia nascere il desiderio di approfondire anche argomenti che magari sono distanti dalla propria sensibilità. Essere presenti fisicamente rende l’angolo del BookCorner una piccola piazza in cui incontrarsi e conoscersi, e in modo spontaneo e a volte inaspettato. Anche così possono nascere sintonie e scambi. Come in ogni amicizia.

IL PROGRAMMA DI

OGGI

ore 11 | La ragazza dagli occhi d’oro.

Pietro Citati

Rosita Copioli, poetessa; Emilia Guarnieri, cofondatrice Meeting; Silvia Guidi, Centro culturale Roma

ore 11.30 | Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese. Franco Nembrini

Franco Nembrini, autore; Filippo Ungar, dottorando in filologia, Napoli

Ore 14 | Nella luce dell’inizio. Massimo Camisasca

Massimo Camisasca, autore, vescovo emerito di Reggio Emilia-Guastalla; Letizia Bardazzi, Associazione

Italiana centri culturali

Ore 14.30 | Cento ripartenze. Quando la vita ricomincia. Giorgio Paolucci

Giorgio Paolucci, autore, giornalista; Ambrogio Sansone e Youlsa

Tangara, protagonisti del libro

Ore 16.30 | Un bagliore tremolante si fa strada nel buio del cuore. A cura dell’Associazione Amici di Nicco

Davide Rondoni, poeta e scrittore; lettura di poesie del concorso Niccolò Bizzarri

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SPETTACOLI “Maddalene” di Giovanni Testori e Valter Malosti: appuntamento alle 21.30 sul palco del Galli

Il teatro della mente che commuove

Immagini da Giotto a Bacon dialogano con le suite di Boccadoro eseguite dal violoncellista Curtoni

di Stefano Andrini

«Le parole di un grande scrittore a volte rimangono legate a un’immagine a tal punto che non le puoi più staccare. Spesso questo accade con Testori e spero accadrà alle persone che verranno ad ascoltarmi, a vedere le immagini, a sentire la musica». Così Valter Malosti, regista, attore e direttore di Emilia-Romagna Teatro Fondazione (Ert) presenta “Maddalene (da Giotto a Bacon)” di Giovanni Testori, un progetto di e con Valter Malosti, in scena oggi alle 21.30 al Teatro Galli.

Nello spettacolo (una produzione Emilia Romagna Teatro Ert/Teatro Nazionale) i versi dello scrittore si interfacciano con brevi suite originali per violoncello, scritte dal compositore Carlo Boccadoro e interpretate dal talentuoso violoncellista Lamberto Curtoni. Un tragitto che propone anche il dialogo tra le parole e le immagini: una lunga carrellata di figure ispirate a Maddalena; il pubblico si troverà di fronte a dipinti e sculture create dagli

scalpelli o dai pennelli di grandi artisti da Giotto fino a Francis Bacon. Racconta Malosti: «“Maddalene” è un progetto più che uno spettacolo curioso. Nasce una ventina di anni fa all’interno del festival DeSidera e da questo primo passo c’è stata una costante progressio -

Stasera alle Piscine Ovest cinque giovani musicisti raccontano Giorgio Gaber

«Il nostro Signor G»

Sedici canzoni inframmezzate da monologhi. «Nei suoi testi la ricerca di un rapporto e la possibilità di un incontro»

Affascinati da un artista capace di smascherare le convenzioni con un’ironia che non censura la drammaticità: questa l’origine dell’amicizia tra cinque giovani che ha dato vita al Progetto Gaber e allo spettacolo “Quello che perde i pezzi”, in programma stasera alle 21.30 sul palco delle Piscine Ovest Illumia.

Attraverso un percorso tra canzoni e letture, i protagonisti della serata proporranno un itinerario nei testi del “Signor G”, a vent’anni dalla scomparsa di un artista a cui le definizioni di poeta e cantautore stavano strette già quando era in vita.

«L’uomo di oggi e in particolare i giovani – sottolineano i curatori dello spettacolo – sono di fronte agli stessi interrogativi esistenziali, drammatici e inevitabili che Gaber ha saputo trasferire nelle sue

canzoni come ricerca di rapporto e possibilità di incontro».

I riflettori si accenderanno su un evento che avrà «il ritmo e i tempi di una commedia cantata, in cui i drammi della vita verranno messi in luce in chiave ironica e leggera». In altre parole: perfetto stile Gaber. In scaletta «alla maniera del teatro canzone» sedici brani musicali inframezzati da monologhi in parte scritti dagli stessi protagonisti (Emanuele Manfrè (voce e chitarra), Luca Altieri (voce e chitarra), Matteo Fedeli (voce e pianoforte), Filippo Astolfi (basso elettrico) e Pietro Girgenti (batteria e percussioni)., che hanno accettato la sfida di confrontare le loro esperienze esistenziali con le parole e le note che avevano davanti. Ne è nata una contaminazione che promette di annullare la distanza del tempo e di stupire, oggi come allora.

ne. Il lavoro si è ampliato, si è ristretto, ha cambiato direzione, e a un certo punto si è esibita anche una danzatrice; quando abbiamo utilizzato spazi molto grandi siamo ricorsi a tantissimi schermi sofisticati». E poi la svolta: «pian piano l’ho riportato a una dimensione che, secondo

me, è la più giusta, in cui tutto è più scabro. Le immagini sono le protagoniste dello spettacolo: la voce e il violoncello si intrecciano. Le parole sono parole dette da persona a persona. Una scelta ben precisa, passata dopo il vaglio di mille esperienze». Aggiunge Malosti: «Le poesie di Testori che lo spettacolo propone sono dei piccoli capolavori. Recensioni d’arte scritte in versi per un grande libro di Franco Maria Ricci. Schede in cui dice quello che pensa, liberamente, con passione e veemenza quasi parlando con il corpo. Di fronte a questi versi ci si commuove ma si può anche sorridere. Lo definirei un teatro della mente». “Maddalene” è uno spettacolo per tutti? «Certamente», conclude Malosti. «Testardamente continuo a tenerlo in repertorio per puro godimento. Ogni volta provo un piacere immenso e spero che, come spesso accade, la stessa cosa avvenga per le persone che vengono, anche casualmente, a vedere queste opere, ad ascoltare le parole di Testori».

13 LUNEDÌ 21 AGOSTO

VOLTI CHE COSTRUISCONO Il fundraising per sostenere insieme il Meeting: il racconto di Lorenza Violini

Giorni di pienezza e di stupore

Una sfida per l’uomo d’oggi anche oltre la settimana e un luogo dove sperimentare l’accoglienza

Lorenza Violini, docente di Diritto costi tuzionale nell’Università degli Studi di Milano e membro del Consiglio di am ministrazione del Meeting, è quanto mai appassionata nel dare il suo contributo a costruire questa esperienza che ha un valore immenso sia per la vita persona le sia come incidenza in questa società che sta cambiando a ritmi vertiginosi. «Ho partecipato a numerose edizioni – racconta –. Ci sono stati anche anni di assenza, con i figli piccoli o per varie vi cissitudini familiari. Dal 2010, sono venu ta a Rimini con regolarità, anche perché per me il Meeting non è una cosa sola; è un insieme di esperienze e sensazioni, le più svariate e anche le più inattese, dal la dimensione professionale, occupan domi di istituzioni e di sussidiarietà; a quella amicale: quante facce si vedono, anche in modo un po’ superficiale, a vol te, ma sempre sorprendente e sincero; a quella dell’accoglienza, che ho sperimentato soprattutto per il lavoro come

Per Lorenza Violini il Meeting collocato nel mese di agosto ha un valore che va oltre la settimana riminese, porta con sé

cuo che spesso determina il quotidiano; dentro questo tempo di vacanza potersi incontrare, anche solo fugacemente

e comunque a tutti i livelli di profondità con altro: un pieno di arte, dibattiti su temi più svariati, di teatro, di santità, che non manca mai dentro il caleidoscopio di una programma ampio e articolato, di bellezza, di politica è una proposta valiIl Meeting rappresenta un sfida per l’uomo d’oggi ed è importante sostenerlo. Lorenza Violini si sofferma sulle modalità con cui oggi si può costruire insieme il Meeting.

«La prima modalità per sostenere il Meeting è quella più strutturata e riguarda le realtà istituzionali e quelle attive nel mercato le quali entrano in questo modo nel circuito culturale che è parte importante di questa iniziativa. Le altre forme, quelle meno strutturate, facili da realizzare (basta un click..) sono altrettanto importanti perché manifestano un consenso e una condivisione che, in qualche modo, fa comprendere il gradimento del grande pubblico verso il metodo dell’incontro che caratterizza l’iniziativa».

LUNEDÌ 21 AGOSTO 14

INCONTRI

SOSTENERE LO SVILUPPO. NUOVE POLITICHE PER UN’ECONOMIA INNOVATIVA

Ore 12:00 Auditorium isybank D3

In diretta su Agi, Ansa, Askanews, Corriere della Sera, Ilgiorno.it, ilrestodelcarlino.it, lanazione.it, La Stampa, quotidiano.net, Repubblica

In collaborazione con Fondazione per la Sussidiarietà

Dialogo con Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo; Maria Bianca Farina, Presidente Ania; Francesco Mutti, Amministratore Delegato Mutti Spa, Presidente Centromarca. Interviene Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Modera Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà.

FISICA E LETTERATURA IN DIALOGO

Ore 13:00 Sala Neri Generali-Cattolica

Juan José Gómez Cadenas, Fisico della Fondazione Ikerbasque, Donostia International Physics Center; Luca Doninelli, Scrittore.

Modera Marco Bersanelli, Professore di Fisica e Astrofisica, Università degli Studi di Milano.

L’AMICIZIA NELLA BIBBIA

Ore 13:00 Sala Conai A2

Joseph H.H. Weiler, University Professor at NYU Law School and Senior Fellow at the Center for European studies at Harvard. Introduce Stefano Alberto, Docente di Teologia, Università Cattolica del Sacro Cuore.

AMICIZIE INESAURIBILI.

DON PINO PUGLISI, LA TESTIMONIANZA

DEL MARTIRIO

Ore 17:00 Auditorium isybank D3

Antonio Balsamo, Magistrato, Autore di Mafia fare memoria per combatterla (Vita e Pensiero); S.E. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo. Introduce Salvatore Taormina, Redazione Culturale del Meeting per l’amicizia fra i popoli.

Modera Vincenzo Morgante, Direttore TV2000.

EUROPA DEGLI STATI

O EUROPA DELLE REGIONI?

Ore 17:00 Sala Neri Generali-Cattolica

Francesco Acquaroli, Presidente Regione Marche; Sergio Emidio Bini, Assessore

Attività Produttive e Turismo Regione Friuli Venezia Giulia; Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento; Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria.

Modera Andrea Simoncini, Vicepresidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS, Docente di Diritto Costituzionale all’Università di Firenze.

L’AMICIZIA FRA LE CULTURE.

CULTURE CHE CURANO L’AMICIZIA

Ore 17:00 Sala Ferrovie dello Stato B2

In diretta su Famiglia Cristiana

In collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

OGGI IN FIERA

Ahmed bin Rakkad Al Ameri, Chairman of the Sharjah Book Authority (SBA); Aref Ali Nayed, Founder and director of Kalam Research and Media and Chairman of the Board, Libya Institute for Advanced Studies (LIAS); Antonella Sciarrone Alibrandi, Sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e Professore di Diritto dell’Economia, Università Cattolica del Sacro Cuore; Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale. Intervento di saluto di Luca Beccari, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, per la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni della Repubblica di San Marino.

Introduce Bernhard Scholz, Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS.

Modera Wael Farouq, Professore di Lingua e Letteratura Araba, Università Cattolica del Sacro Cuore.

IL TITOLO DEL MEETING

ALL’ORIGINE DELL’AMICIZIA CON MONSIGNOR BATURI

Che cosa fa di un’amicizia un’esperienza inesauribile? Ad affrontare il tema del titolo dell’edizione 2023 del Meeting, nonché il desiderio di amicizie vere che alberga nel cuore di ogni uomo, anche in un tempo segnato da violenze e guerre, interviene oggi monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Cei, all’incontro “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, in Auditorium isybank D3 alle 15. A introdurlo Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli Ets.

GENERAZIONE LAVORO.

CAPIRE I CAMBIAMENTI

Ore 17:00 Sala Conai A2

In diretta su Agi, Ansa, Askanews, Corriere della Sera, Ilgiorno.it, ilrestodelcarlino.it, lanazione.it, La Stampa, quotidiano.net

A cura di Fondazione per la Sussidiarietà Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Piero Cipollone, Vicedirettore Generale Banca d’Italia; Mario Mezzanzanica, Professore di Computer Science and Engineering, Università Milano Bicocca; Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia. Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà. Conducono Enrico Castelli e Irene Elisei

IL GUSTO DEL QUOTIDIANO.

LAVORO E COMPIMENTO DI SÈ, DA SAN BENEDETTO AD OGGI

Ore 18:00 Spazio Internazionale C3

Stefano Berni, Direttore Generale, Consorzio di Tutela del Grana Padano; Alessio Mammi, Assessore all’agricoltura e all’agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna; Roberto

Ravaioli, Curatore Mostra “Il gusto del quotidiano. Lavoro e compimento di sé, da san Benedetto a oggi”; Diego Remelli, Presidente Goito Get Up; Fabio Saini, Amministratore Delegato e Direttore Tecnico Laica Spa. Modera Camillo Gardini, Presidente Cdo Agroalimentare.

GUARDARE LA REALTÀ, ACCOGLIERE IL SENSO

Ore 19:00 Auditorium isybank D3

Vincent Carraud, Filosofo e storico della filosofia francese, Professore Ordinario di storia della filosofia moderna, Università Paris IV-Sorbonne, Parigi; Costantino Esposito, Professore Ordinario di Storia della Filosofia, Università di Bari Aldo Moro. Modera Alessandra Stoppa, Direttrice di Tracce.

JANNACCI, TESTORI, GABER. LE PERIFERIE DEL NOSTRO CUORE

Ore 19:00 Sala Neri Generali-Cattolica

Giuseppe Frangi, Giornalista, Casa Testori Associazione Culturale; Paolo Jannacci, Musicista.

Modera Massimo Bernardini, Giornalista. Con la performance di Michele Maccagno, Attore e Andrea Mirò, Musicista.

SANITÀ PER TUTTI: UN SISTEMA

CON UNA DATA DI SCADENZA?

Ore 19:00 Sala Ferrovie dello Stato B2

In diretta su Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, Ilgiorno.it, ilrestodelcarlino.it, lanazione.it, quotidiano.net Giorgio Bordin, Presidente Medicina e Persona; Raffaele Donini, Coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni; Fabio Pammolli, Professore ordinario di economia e management, Politecnico di Milano; Orazio Schillaci, Ministro della Salute; Riccardo Zagaria, Amministratore Delegato DOC Generici. Modera Carlo Lucchina, Componente Consiglio di Amministrazione Istituto Sacra Famiglia.

ACCETTARE LA SFIDA DEL CAMBIAMENTO PER CRESCERE

Ore 19:00 Sala Conai A2

In diretta su Agi, Askanews

In collaborazione con Cdo Roberta Cocco, Membro del Consiglio di Amministrazione de Il Sole 24 ORE; Antonio Gozzi, Presidente Duferco e Presidente Federacciai; Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia e Presidente Europa Sud-Occidentale di Philip Morris International; Bernardo Mattarella, Amministratore Delegato Invitalia; Francesco Seghezzi, Presidente Fondazione Adapt; Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Modera Guido Bardelli, Presidente Compagnia delle Opere.

“COSA C’È DI ALLEGRO IN QUESTO

MALEDETTO PAESE?” SULLE TRACCE DI ALESSANDRO MANZONI

Ore 21:00 Auditorium isybank D3

In diretta su Agi

Con Davide Rondoni, Poeta e scrittore; Eleonora Mazzoni, Scrittrice e autrice di Il cuore è un guazzabuglio (Einaudi Ed.), biografia di Alessandro Manzoni e Alessandro Zaccuri, Scrittore e Direttore

della Comunicazione, Università Cattolica del Sacro Cuore, autore di Poco a me stesso (Marsilio Ed.), romanzo su Alessandro Manzoni.

SPETTACOLI

SPIRTO GENTIL – L.V. BEETHOVEN: SONATE PER PIANOFORTE

Ore 21:00 Sala Neri Generali-Cattolica “Sonate per pianoforte” è il primo appuntamento di guida all’ascolto sul programma musicale della collana Spirto Gentil, fondata da don Luigi Giussani. Il curatore Pier Paolo Bellini, compositore e musicologo, conduce la serata insieme agli ospiti in sala e in collegamento, tra cui il pianista Christopher Vath. La serata vedrà l’esecuzione dal vivo del Maestro Giulio Giurato e la lettura di testi da parte dell’attore Franco Palmieri. In collaborazione con la collana Spirto Gentil

MADDALENE (DA GIOTTO A BACON)

Ore 21:30 Teatro Galli Di Giovanni Testori, di e con Valter Malosti e Lamberto Curtoni al violoncello. In occasione del centenario della nascita di Giovanni Testori, Valter Malosti, regista, attore e direttore di Emilia Romagna

Teatro Fondazione (ERT) porta in scena “Maddalene”, suggestivo spettacolo in cui i versi dello scrittore sono accompagnati e contrappuntati da brevi suite originali per violoncello, scritte dal compositore Carlo Boccadoro e interpretate dal talentuoso violoncellista Lamberto Curtoni. Un singolare percorso, un «maddalenesco tragitto» che si dispiega attraverso il dialogo tra immagini e parole: da Duccio a Masaccio, da Giotto a Cézanne, da Beato Angelico a Caravaggio, da Raffaello a Rubens, da Botticelli a Tiziano, da Grünewald a Bacon.

Musiche originali di Carlo Boccadoro, Sound designer e programmazione video GUP Alcaro, una produzione Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale Con il sostegno di Teatro di Dioniso, TPETeatro Piemonte Europa, Festival deSidera, Festival Orizzonti, Unione Musicale Torino-Confluenze.

In collaborazione con il Comune di Rimini e la Sagra Musicale Malatestiana. Con il sostegno di isybank, Regione EmiliaRomagna, Gruppo Maggioli, Vulcangas.

ACQUISTA I BIGLIETTI

“QUELLO CHE PERDE I PEZZI” OMAGGIO A GIORGIO GABER

Ore 21:30 Palco Spettacoli Piscine Ovest Illumia

A venti anni dalla scomparsa, il Meeting propone un appassionato viaggio tra canzoni e prose sul tema della ricerca dell’interezza dell’io presente nell’opera di Gaber. Protagonisti cinque giovani musicisti.

15 LUNEDÌ 21 AGOSTO

Editore

Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli ETS, iscritta dal 06 giugno 2022 Repertorio n° 26584 nella sezione “Altri Enti del Terzo Settore” del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, ai sensi dell’articolo n. 22 del D. Lgs. del 3 luglio 2017 n. 117 e dell’articolo 17 del Decreto Ministeriale n. 106 del 15/09/2020. sede: via Flaminia 18/20, c.p. 1106, 47900 Rimini Tel. 0541-783100 | Fax 0541-786422

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Direttore Gianfranco Giuliani

Direttore responsabile

Cesare Trevisani

Progetto grafico

Bruno Monaco

Impaginazione Nicol Baiti

Raffaele Carnevali

Elisa Compagnoni

Lorenzo Norfini

Immagini

Foto Meeting

Fotolito e stampa CED Via dell’Industria, 52 Erbusco (BS)

Registrazione Tribunale di Rimini n. 16/91 del 15/07/1991

24/07/23

11:03

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