2 minute read
ATTUALITÀ
La direttrice di Grazia, Silvia Grilli.
LA GUIDA DI PIERO E LO SGUARDO DI GIOVANNI
Quando decisi che sarebbe stato Piero Lissoni il direttore ospite di questo numero di Grazia, non conoscevo l’uomo che ho cercato di decifrare con l’intervista a pagina 40. Conoscevo l’architetto, il designer, l’imprenditore di fama internazionale. Mi piacevano i mobili e gli oggetti iconici che aveva disegnato, gli hotel, i negozi, gli yacht e le barche a vela che ha progettato. Ero affascinata dalla sua versatilità, dall’aver attraversato i confini tra i Paesi e le arti. Ero fermamente convinta
che sarebbe stata la personalità ideale per aiutarci a vedere in modo nuovo le nostre case, riscoprire le nostre città, i nostri spazi dopo più di un anno di pandemia, lockdown, incertezza, cambiamenti di
stile di vita. Nella mia visione, Lissoni avrebbe dovuto essere la guida ideale alla riappropriazione dei luoghi fisici dopo l’abbuffata di digitale a cui siamo stati costretti con le chiusure delle nostre città, dei nostri Stati, del mondo intero.
Quando gli ho offerto la direzione di questo numero, sono stata colpita dall’entusiasmo con cui ha accettato la mia proposta. Il nostro primo incontro è stato via Zoom, io in casa a Milano, lui non so in quale cantiere. Poi ci siamo visti nel suo grande e stupefacente studio in centro a Milano. Da dietro la mascherina mi ascoltava interessato e umilmente mi chiedeva: «Però dirigimi tu». Ecco, non credetegli. Ora che un po’ l’ho conosciuto, sono certa che sotto la mascherina lui ridesse mentre formulava la sua richiesta di aiuto.
Per questo numero, Piero Lissoni ha deciso ogni personalità che avrebbe dovuto comparire, ogni tema da comunicare, ogni taglio fotografico e grafico. Nel frattempo, uno dei grandi protagonisti che, invitato da Piero, avrebbe dovuto scrivere un pezzo, il fisico Roberto Cingolani, è diventato ministro della Transizione ecologica. Segno che Lissoni ci aveva preso anche questa volta.
Vorrei scrivere qui di Giovanni Gastel. Piero aveva voluto i suoi occhi per raccontare visivamente l’anima delle persone che compaiono su questa edizione unica di Grazia. Giovanni ha scattato i ritratti che
pubblichiamo qui prima di andarsene, portato via
dal Covid-19. Era un grande amico di Piero. Per lui Lissoni aveva disegnato l’allestimento della mostra fotografica retrospettiva a Palazzo della Ragione a Milano prima, al museo MAXXI di Roma ora.
Vi invito alla scoperta di queste pagine
straordinarie di Grazia, come se vi invitassi a un viaggio emozionante. Ogni personalità è un esempio di dedizione totale al proprio lavoro. Ogni contributo che trovate qui è fatto di cuore e passione. Incontrerete tante persone e un mondo di oggetti. Ma alla fine scoprirete che le cose davvero importanti della vostra vita possono stare tutte in una valigia.
Silvia Grilli