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Paola Castello e Elisabetta Tufarelli

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Gabriella Bechi

Gabriella Bechi

I nuovi vertici

Per i prossimi tre anni a guidare l’Associazione dei Giovani di Confagricoltura sarà il siciliano Giovanni Gioia, produttore di grano duro certificato. “Terremo presente le diverse sfide di ogni territorio”

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ha vinto la tornata elettorale di novembre battendo l’altra candidata, l’emiliana Claudia Guidi. Giovanni Gioia ha 30 anni e conduce l’Agricola Kibbò, situata alle pendici di Pizzo del Re, nel territorio di Petralia Sottana (PA) in pieno entroterra siciliano. Proveniente da una famiglia storicamente attiva nell’imprenditoria agricola e legata a Confagricoltura,

Giovanni Gioia, neo presidente dei Giovani di Confagricoltura

di Paola Castello e Elisabetta Tufarelli

Giovanni Gioia è il nuovo presidente dei Giovani di Confagricoltura per i prossimi tre anni. Succede a Francesco Mastrandrea dopo la scadenza naturale del suo mandato. Il cambio dei vertici è avvenuto in occasione di un’assemblea molto partecipata, che si è svolta l’8 novembre scorso a Roma al Grand Hotel Palatino. “Sono orgoglioso - ha affermato il presidente appena eletto rivolgendosi agli associati - di questo importante risultato, raggiunto restando fedele ai nostri valori e a ciò che abbiamo costruito insieme in questi anni, ma allo stesso tempo sono conscio che si tratta solo di un punto di partenza e di un impegno per la crescita della nostra Associazione, in una fase storica così delicata”. Gioia

I nuovi vertici

il presidente dell’Anga produce, con una forte propensione all’innovazione, grano duro da seme certificato, core business aziendale, foraggi di qualità, leguminose da granella, olio extravergine d’oliva, canapa, lino e miele. È, tra l’altro, consigliere nazionale della Federazione Apicoltori Italiani; delegato di Confagricoltura nel Gruppo di Lavoro Miele del Copa-Cogeca; delegato al CDG Cotton-FlaxHemp; delegato Anga nella Federazione nazionale Bioeconomia e presidente regionale dei Giovani di Confagricoltura-Anga Sicilia. Dal 2021 ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente del gruppo di lavoro CottonFlax-Hemp del Copa-Cogeca. “Cominciamo oggi - ha rimarcato Gioia - con grande senso del dovere, insieme al nuovo comitato, un’esperienza umana e sindacale all’interno di Confagricoltura. Abbiamo la consapevolezza di immaginare e dover costruire il futuro dell’agricoltura dei prossimi decenni, coscienti della difficile congiuntura economica che stiamo attraversando e del contesto europeo, che spesso stride con la visione di Confagricoltura. L’Anga può contare su eccellenti profili che, messi a sistema, porteranno un prezioso contributo allo sviluppo della nostra Organizzazione”. “Ci troviamo in un momento storico di importanza epocale - ha continuato il neo presidente - nel quale affrontiamo stravolgimenti della Politica Agricola Comune e, nello stesso tempo, dobbiamo fronteggiare una delle più gravi crisi sociali, economiche e, purtroppo, anche geopolitiche. Tutto ciò si traduce per ogni territorio in specifiche

g SAVIOLO, GRANI E PARISI ALLA VICEPRESIDENZA

Il presidente dei giovani di Confagricoltura, nel suo mandato, è affiancato da tre vicepresidenti, tutti con una tradizione agricola familiare alle spalle, che hanno maturato importanti esperienze all’interno dell’Associazione. Per il Nord è stato eletto Luigi Saviolo, 30 anni, di Vercelli. Dopo la laurea triennale in Economia e direzione delle imprese e la laurea magistrale in Finanza aziendale e mercati finanziari è entrato nell’azienda risicola di famiglia che conduce dal 2019. Per il Centro l’assemblea ha scelto Giorgio Grani, 31 anni, di Viterbo. Dedicato a tempo pieno all’azienda agricola di famiglia, Podere dell’Arco, oltre alla coltivazione di seminativi e lavandeti biologici, conduce anche un agriturismo ed un centro equestre federale Coni. Grani punta sulla produzione di olio Evo di alta qualità, biologico e Dop Tuscia. Vicepresidente per il Sud è stato votato il salernitano Domenico Parisi: 31 anni, laureato in Economia e Commercio. Team manager dell’azienda agricola Parisi Domenico, situata a Pontecagnano Faiano (SA) indirizzata alla produzione di kiwi, grano duro, olio e mais da trinciato. Parisi gestisce anche una struttura ricettiva con area picnic e oasi naturalistica.

g I COMPONENTI DEL NUOVO COMITATO ANGA

Oltre al presidente e ai suoi tre vice, il nuovo comitato di presidenza dell’Anga è composto da altri tre eletti. Angelo Varvaglione (il primo in foto), 31 anni, di Taranto, laureato in Economia e Gestione d’azienda. Ceo della ditta individuale di uva da vino, Varvaglione è co-owner della società semplice agricola Varvaglione specializzata in uva da vino, olive, grano e canapa. Insieme a Varvaglione c’è Emma Cogrossi (seconda in foto), 29 anni, impegnata nell’allevamento di famiglia in provincia di Lodi ad indirizzo lattiero caseario per la produzione di Grana Padano, e di bioenergie. La terza componente del comitato è Caterina Luppa (terza in foto): 29 anni di Perugia, agronoma con un master in Agricoltura organica, dal 2019 co-fondatrice e ceo della Startup BugsLife srl, a Bevagna (PG) e produttrice di nocciole, olio Evo e bioenergie nelle aziende agricole di famiglia.

sfide, che toccano la quotidianità di ogni agricoltore”. Il presidente dell’Anga si è soffermato, in particolare, sull’attuale scenario internazionale, sull’esplosione dei costi di produzione, che hanno rimesso prepotentemente in discussione gli obiettivi strategici delineati nel Green New Deal e nella strategica Farm to Fork, portando al centro del dibattito pubblico il tema della produttività e della sicurezza alimentare. Ha anche sottolineato l’importanza di testimoniare, con dati e scienza,

(da sx) Giovanni Gioia (presidente Anga), Massimiliano Giansanti (presidente Confagri), Annamaria Barrile (dg Confagri), Claudia Guidi (imprenditrice ferrarese e seconda candidata alla presidenza) che risultati economicamente remunerativi e cibo sano non sono in contrasto con i principi di sostenibilità ambientale e con l’utilizzo delle più avanzate tecniche di innovazione genetica e dei presidi fitosanitari “Vanno comunque tenuti presente - ha concluso Gioia - il funzionamento del mercato globale, e le sue implicazioni e nell’interconnessione dell’economia italiana ed europea con il resto del mondo”. Il presidente Massimiliano Giansanti, intervenuto all’assemblea con il direttore generale Annamaria Barrile, ha ricordato la linea programmatica e progettuale portata avanti dall’Organizzazione imprenditoriale.” L’Anga non è una scuola - ha sottolineato - ricordate che siete già oggi dirigenti della nostra Confederazione, che possono realizzare insieme a noi le condizioni per il futuro del settore. Occorre riuscire a governare il cambiamento, anticipandolo. Confagricoltura è impegnata su numerosi fronti: i progetti innovativi a cui stiamo lavorando sono tanti, aspettiamo l’apporto di voi giovani, in termini di idee per le imprese e per il mercato”. nnn

Congionti (Agriturist): “Nonostante la crisi, le 25.000 le aziende del comparto continuano ad investire nell’ormai famoso turismo esperenziale italiano”

di Veronica Mazzanti

L’agricoltura che accoglie

“L’ enogastronomia è solo una delle infinite opportunità che offrono ai loro ospiti le aziende agricole e ancor più gli agriturismi. Va messo in evidenza quanto la crescita economica di un territorio passi indissolubilmente dai prodotti dell’agricoltura”. Lo ha detto Augusto Congionti, presidente di Agriturist, intervenendo alla tavola rotonda su “Ristorazione, ricettività, mercati e le altre esperienze turistiche a tema enogastronomico”, in occasione della prima Conferenza programmatica degli Stati Generali del turismo, che si è tenuta al Parco Acqua Santa di Chianciano Terme, in provincia di Siena. “La formula turistico-ricettiva dell’agriturismo nasce quasi 60 anni fa con l’associazione Agriturist grazie all’intuizione di un gruppo di giovani imprenditori soci di Confagricoltura - ha contunato Congionti -. L’obiettivo era proporre una nuova forma di turismo, ed è stato un successo, con il progressivo aumento delle strutture agrituristiche sul territorio nazionale. Oggi sono 25.000 le aziende del comparto e, nonostante la crisi, continuano ad investire offrendo infinite declinazioni di un turismo esperenziale, che parte proprio dal legame profondo dell’agricoltura e dei suoi prodotti con l’enogastronomia e il territorio”. Non c’è dubbio che il patrimonio agricolo italiano, grazie al capitale di conoscenze, usi e costumi tradizionali, eserciti una grande attrazione per gli stranieri che, in oltre il 70% dei casi, scelgono come destinazione l’Italia. Non è certamente un caso che in ognuna delle venti regioni italiane siano presenti in media più di quaranta denominazioni tra Dop, Igp, Stg. Gli enoturisti sono calcolati in 14 milioni ed incidono, in media, per il 27% del fatturato delle aziende vitvinicole. Senza contare tutti gli altri prodotti dell’agroalimentare che hanno reso il nostro cibo un unicum, oltre che il più copiato al mondo. “Va messo in evidenza quanto il marketing e la crescita economica di un territorio - ha ricordato Congionti alla Conferenza programmatica - passino necessariamente dall’agricoltura e dalle varie declinazioni che ne de-

Augusto Congionti, presidente di Agriturist

rivano: cibo, degustazioni, natura, relax, paesaggi, benessere, escursioni a piedi e a cavallo, trekking, bici, degustazioni, fino all’approccio ad attività in azienda”. Quest’anno si è assistito al grande ritorno degli stranieri e l’ospitalità nelle aziende agricole ha registrato un bilancio complessivo molto positivo, grazie anche ad una estate allungata. “Purtroppo - ha rimarcato il presidente Agriturist - ci siamo scontrati frontalmente con la crescita esponenziale dei costi per le aziende. Gli aumenti sono stati così forti che, pur lavorando di più e incassando di più, abbiamo guadagnato meno. Diventa non rinviabile promuovere adeguatamente l’agriturismo e tutte le forme di turismo: decisamente un indiscusso primato del nostro Paese. Occorre attenzione pratica e produttiva, coinvolgendo ad appuntamenti fissi tutti gli attori di questo importante comparto economico, che merita di essere sostenuto e promosso in un’ottica costruttiva di sistema”. nnn

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