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Gabriella Bechi

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Agricoltura al centro

Solo una linea comune europea può dare alle aziende agricole la forza per restare competitive e produttive. Questo è stato il messaggio di Giansanti al ministro Lollobrigida durante l’incontro di inizio novembre

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di Gabriella Bechi “L a grave crisi energetica in atto è un’emergenza che attanaglia il settore primario, piegato da rincari senza precedenti dei costi di produzione e delle materie prime. Occorre intervenire urgentemente con misure adeguate. Ma in maniera più lungimirante è necessario ripensare il modello agricolo, elaborando un piano strategico per rafforzare l’agricoltura italiana, favorendo un’ampia collaborazione tra tutti gli attori per affermare l’enorme valore del nostro settore e affermare ancora di più le nostre produzioni. Dobbiamo aumentare la produttività e la competitività dell’agricoltura italiana”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante il primo incontro con i vertici delle associazioni imprenditoriali del 7 novembre scorso. “La mancata definizione di un approccio comune a livello europeo per fronteggiare la crisi energetica - ha aggiunto Giansanti - e l’agenda legislativa sul piano interno, impongono carattere di urgenza agli interventi che il governo nazionale dovrà attuare in tempi molto rapidi”. Sollecitazioni a cui il ministro Lollobrigida ha risposto assicurando provve-

Agricoltura al centro

dimenti di emergenza, primo fra tutti quello energetico su cui il governo sta intervenendo sia in termini di risorse, sia a livello strutturale. Il ministro si è quindi soffermato sul concetto di sovranità alimentare. “Vogliamo restituire centralità all’agricoltura, e lo abbiamo fatto già con il nuovo nome del ministero. Il concetto di sovranità alimentare non ha alcuna matrice ideologica. È semplicemente il diritto di un popolo a certificare la centralità del produttore e del consumatore. Un diritto strettamente legato ai concetti di qualità, di rispetto del mondo del lavoro e dell’ambiente, ma anche di capacità produttiva. Oggi in alcuni settori non si parla più di eccedenze, ma di rischio di approvvigionamento e questo a causa di scelte del passato che non hanno permesso all’agricoltura di crescere e di essere competitiva. Occorre, inoltre, proteggere le denominazioni dei nostri prodotti, valorizzando determinati modelli e tradizioni e difendendosi dalle aggressioni della concorrenza sleale”. Al centro dell’incontro anche i temi della fiscalità, dello snellimento burocratico, dei problemi del mercato del lavoro, a cominciare dalla mancanza di manodopera, della necessaria regolazione dei flussi e della maggiore flessibilità, fino alla necessità di garantire idonee condizioni di lavoro, tutelare le norme di salute e sicurezza all’interno delle aziende agricole, nonché contrastare il caporalato e il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori del settore. Ma si è parlato anche di cambiamenti climatici, di dissesto idrogeologico, di carenza idrica. Attenzione alta anche sulla Pac, sebbene siamo in una fase di definizione avanzata del Piano Strategico nazionale: “Ci sono alcuni adattamenti - ha detto il presidente di Confagricoltura - che potranno essere negoziati nel dialogo con la Commissione europea per non penalizzare le aziende agricole attive sul mercato”. Il primo passo del ministro è dunque rimettere al centro del dibattito l’agricoltura italiana “aprendo un confronto e una concertazione con chi opera nel settore e fa dell’agricoltura un luogo in cui crescere, produrre, mantenere valori importanti dentro il paese, proteggendo i nostri prodotti, aiutare in questo periodo di crisi a superare le emergenze per una strategia chiara per il futuro”. A questo proposito nei giorni scorsi, il ministro ha annunciato che nella risoluzione di maggioranza ci sarà qualcosa che riguarderà l’agricoltura. “È un tema che abbiamo posto - ha detto -. Vedremo se la risoluzione, frutto della concertazione con gli altri partiti, riporterà quello che noi abbiamo consigliato di inserire”. nnn

g I NUOVI SOTTOSEGRETARI

Nominati i sottosegretari al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e forestale: Patrizio la Pietra (FdI) e Luigi D’Eramo (Lega). Definite anche le presidenze delle commissioni Agricoltura, Industria, Commercio e Turismo di Camera e Senato Senato, accorpando in entrambe le camere quella che era la Comagri con l’ex commissione Attività produttive. Presidente alla Camera Mirco Carloni (Lega), al Senato Luca De Carlo (FdI).

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