Musica Zero Km - MZK news n°15 febbraio 2020

Page 40

i t ia l g i s n o c i t t Proge 2020

Produzioni, progetti ed artisti da non perdere nel nuovo anno

Quomo

di Alessio Boccali

Quomo nasce a Napoli, ma è da sempre tiburtino d’adozione. Appassionato di musica fin da piccolo studia pianoforte e comincia a fare un po’ di gavetta. Inizia a coltivare con decisione il suo lato creativo alla fine del 2018, quando con l’aiuto di Fabrizio Candidi (batteria) e David Denora (basso) si mette a lavorare sull’arrangiamento dei suoi brani e, dopo pochi mesi, inizia a registrare presso gli studi della Jungle Music Factory di Tivoli (RM). Quomo ha solo 24 anni eppure sembra un uomo cresciuto e pasciuto negli anni ’70. Egli è un cantautore molto introspettivo, le sue canzoni sondano la delicata fase della maturazione scontrandosi con la realtà. I suoni sono presi in prestito dal rock-progressive e mixati alla musica pop moderna creando una miscela sonora molto riconoscibile, che ben si sposa col racconto fatto dai testi. Il suo percorso d’esordio dà i primi frutti nel maggio del 2019 con la pubblicazione di “Uscirà una musica”, brano che non sarà poi inserito nell’album ufficiale, e successivamente, a giugno, con il primo singolo ufficiale dell’album “L’alba e la luna”, brano che descrive il primo confronto dell’essere umano con il mondo che lo circonda e lo invita ad abbandonarsi alle sue bellezze, e a novembre con “Rumore mentale”, canzone che fa da apripista nella tracklist de “Il mondo della mancanza” – questo il nome del disco – e contribuisce ad accogliere l’ascoltatore nei tormenti dell’anima all’inizio di un percorso riflessivo così introspettivo, che culminerà nella “Pace”, che dà il titolo all’ultimo brano del disco, uscito ufficialmente ad inizio dicembre.

a c i s u

M m K

Siberia

di Lavinia Micheli

Il nome della band si deve al romanzo “Educazione Siberiana” di Nicolai Lilin, ma più per come suona la parola Siberia che per la crudezza della storia. La musica della band livornese composta da Cristiano Sbolci Tortori al basso, Luca Pascual Mele alla batteria, Matteo d’Angelo alla chitarra sembra una prosecuzione naturale della voce profonda e fascinosa di Eugenio Sournia, front-man tenebroso a metà fra Ian Curtis dei Joy Division e Luigi Tenco, appassionato di letteratura russa: Dostoevskij e Puskin sopra a tutti. Una scrittura seria, elegante ma schietta, romantica e gotica come le poesie di Baudelaire. Il primo LP, “In un sogno è la mia patria” esce nel 2016 per Maciste Dischi ed è sicuramente più criptico e più elusivo nella scrittura rispetto al secondo, “Si vuole scappare” del 2018, con cui i Siberia dichiarano la volontà di distaccarsi da temi impegnati ed in un certo senso inquadrati, per dedicarsi alla spontaneità dei sentimenti e alla spudoratezza nella scrittura. A fine 2019 è uscito il loro ultimo lavoro per Sugar, “Tutti amiamo senza fine”, che rimanda a sonorità cantautorali nostrane (penso a Bianconi e De André) e conferma la volontà di creare un prodotto raffinato, originale e ricercato.

40

N°15 "MUSICOLOGY" / WWW.MZKNEWS.COM / #MUSICAZEROKM


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.