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F35B: Marina e Aeronautica in volo verso Pantelleria
Esercitazioni NATO nel Mediterraneo orientale per il cacciamine Viareggio
di Alessandro Orsi
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Italia e Alleanza Atlantica: l’impegno della Marina Militare nel 2° Gruppo navale permanente di contromisure mine della NATO
“Animus in consulendo liber”: Una mente libera nella deliberazione. Nel 1959, il decano del
Consiglio della NATO, André de Staercke, con il motto ufficiale della North
Atlantic Treaty Organization (NATO), intendeva riflettere lo spirito di collaborazione immaginato dall’allora segretario generale Paul - Henri Spaak.
Il Trattato, conosciuto anche come
Patto Atlantico, venne firmato a Washington il 4 aprile 1949, impegnando i suoi membri fondatori per la sicurezza dell’area euro-atlantica e, nelle sue successive evoluzioni, anche per la promozione e salvaguardia della stabilità internazionale. Sulla scia di questi principi, il cacciamine Viareggio (appartenente al Comando delle Forze di Contromisure Mine), comandato dal tenente di vascello Simone Catania, l’8 gennaio ha lasciato la base navale di La Spezia alla volta di Cartagena (Spagna) per unirsi al 2° Gruppo Navale permanente di Contromisure Mine della NATO (SNMCMG2 - Standing NATO Mine Countermeasure Group 2): il dispositivo che fornisce all’Alleanza una rapida capacità operativa, indispensabile per assicurare il libero accesso ai porti e per la sicurezza della navigazione. Precedendo la partenza del cacciamine
Mar Mediterraneo, il cacciamine Viareggio in navigazione al tramonto. A destra: Isola del Rey, Port Mahon (isole Baleari), “Sala Memorial Corazzata Roma”. Il Comandante del cacciamine Viareggio tenente di vascello Simone Catania insieme al 1° luogotenente Germano Sanna e Luogotenente Vincenzo Maffucci nell’ex ospedale navale costruito dagli inglesi nel 1711, dove furono portati i feriti e ustionati della corazzata Roma, affondata il 9 settembre 1943. Sono accompagnati dal Sig. Mario Cappa fondatore e membro dell’associazione Isla del Rey; a seguire: il cacciamine Viareggio in navigazione.
con la loro presenza, il sottosegretario di Stato alla Difesa Stefania Pucciarelli e il comandante in capo della Squadra navale ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, hanno evidenziato l’importanza della missione. L’esercitazione internazionale ha risvolti di portata strategica legati alla crescente necessità di assicurare presenza, sorveglianza e prontezza di intervento nell’area “Mediterraneo Allargato”. Durante i loro interventi, le autorità hanno accentuato le peculiarità dei cacciamine, connubio tra moderne tecnologie, soluzioni ingegneristiche all’avanguardia ed elevata professionalità del personale che li rende strumento di assoluta rilevanza tra le navi della Squadra navale. Nave Viareggio, dopo aver salpato da La Spezia, ha raggiunto il porto spagnolo di Cartagena, base dei cacciamine dell’Armada Espanola, integrandosi con le altre navi del Gruppo. Ha proseguito poi verso Port Mahon nell’arcipelago delle Baleari, Taranto e Genova, dove l’addestramento è proseguito nel settore delle contromisure mine, con l’obiettivo di individuare e neutralizzare mine navali. L’addestramento svolto, che ha visto il suo culmine nel Mediterraneo orientale con la partecipazione del Viareggio all’esercitazione “Neptune Strike”, ha permesso all’equipaggio di esercitarsi e di collaborare in un contesto multinazionale, mettendo in pratica e consolidando le procedure utilizzate in ambito NATO. L’organizzazione Atlantica è uno dei pilastri del nostro sistema di alleanze, nonché l’indispensabile strumento di sicurezza. La costante presenza dei cacciamine nei gruppi permanenti della NATO, rappresenta per l’Italia la conferma dell’incondizionato impegno nell’Alleanza e l’obiettivo di continuare a svolgere al suo interno un ruolo di primo piano.