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Nuovi sottomarini: è iniziato il futuro

Comando in capo della Squadra della Squadra navale

70 anni di storia verso il futuro

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Il 15 gennaio di settanta anni fa nasce a Taranto il Comando in capo della Squadra navale (CINCNAV), braccio operativo della Marina Militare. Un’evoluzione di “Supermarina” del periodo bellico, costituita nel 1940 e discendente a sua volta dal Comando dell’Armata navale del 1914, e una risposta all’esigenza nazionale di muovere i primi passi in ambito NATO (North Atlantic Treaty Organization). Primo timoniere di questo Comando da cui dipendono navi, sommergibile e velivoli, Comandi e reparti assegnati, l’ammiraglio di squadra Massimo Girosi, che dagli uffici antistanti la banchina Torpediniere, nel Mar Piccolo di Taranto, ha tagliato il nastro di una gestione organizzativa “Pro maris securitate” (per la sicurezza del mare), come recita il suo motto. Alla guida di CINCNAV si alternano figure di spes-

Sicurezza, difesa, tutela ambientale, ricerca e soccorso: l’avanguardia di CINCNAV al servizio del Paese

di Riccardo Ticconi

Sono onorato e grato di essere il Comandante in capo della Squadra navale, nominato proprio a ridosso di questa data densa di significati storici" […]. È fondamentale rammentare la nostra storia proseguendo nel cammino di chi ci ha preceduto e ha avuto il coraggio di scelte lungimiranti delle quali siamo responsabili nei confronti dell'intero Paese. Ai miei equipaggi, di cui sono pienamente orgoglioso, voglio indirizzare il mio personale ringraziamento per la loro dedizione e per gli sforzi profusi sinora, nonostante l’emergenza pandemica in atto abbia comportato un'ulteriore difficoltà, senza scalfire minimamente il grande cuore della Squadra navale". Così commenta l’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis in occasione dell'intervento tenuto a Santa Rosa per il 70° anniversario di Cincnav.

sore: gli ammiragli Mimbelli e Birindelli tanto per citarne alcuni, che si sono distinti durante il Secondo conflitto mondiale, ufficiali poi divenuti Capi di Stato Maggiore della Marina, come gli ammiragli Michelagnoli, Roselli Lorenzini, Gino De Giorgi, Venturoni, Guarnieri, Branciforte, Binelli Mantelli, Giuseppe De Giorgi e, infine, Enrico Credendino, oggi al vertice della Forza Armata. Tra gli anni ’50 e gli anni ’70 la flotta evolve. All’inizio costituita dalle navi reduci dalla guerra, via via integrate da navi cedute alla Marina Militare dagli Stati Uniti, si arricchisce per diventare un fiore all’occhiello dell’avanguardia nazionale, con traguardi significativi: le fregate classe “Bergamini”, prime navi di scorta al mondo capaci di impiegare elicotteri da bordo in navigazione, e l’incrociatore portaeromobili Garibaldi, primo lanciamissili a entrare in servizio in Europa. Nel 1972 la sede di CINCNAV viene spostata da Taranto a Roma nel comprensorio di Santa Rosa. Nel 1975, l’approvazione della Legge navale dà il via a una serie di realizzazioni che culmina nel 1985 con l'ingresso dello stesso Garibaldi e, nel 1991, con la costituzione del Gruppo Aerei Imbarcati. Negli anni ‘80 la Marina partecipa all’operazione Golfo con il 18° Gruppo Navale, al comando dell'ammiraglio Angelo Mariani, futuro Comandante in capo della Squadra navale, poi capo di Stato Maggiore della Marina. A partire dagli anni ’90, gli impegni della Marina Militare crescono parallelamente a una politica estera sempre più solerte. L'inizio del nuovo millennio rappresenta un delicato e cruciale punto di svolta: CINCNAV accentra adesso l’addestramento e le attività operative, insieme al mantenimento dell'efficienza, all’approntamento e allo stesso controllo operativo dello strumento aeronavale. Nel 2012 a Santa Rosa, si inaugura un nuovo edificio che è tutt'oggi sede del Comando in Capo della Squadra navale: al suo interno si trova la Centrale Operativa della Marina Militare con cui il capo di Stato Maggiore della Marina assolve i compiti d’istituto previsti dalle norme vigenti, dal “Codice dell’ordinamento militare” (cosiddetto COM) e dal “Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare” (cosiddetto TUOM). Le navi di nuova generazione sono in grado di integrarsi in contesti interforze, inter-agenzia, multinazionali e di operare in maniera autonoma in dimensioni multi-dominio. L’impiego è molto ampio: oltre che per la difesa avanzata del Paese e dei suoi interessi, le navi svolgono attività di contrasto dei traffici illeciti per mare, bonifica dei fondali, vigilanza sull'inquinamento, ricerca e salvaguardia dei beni archeologici sommersi, ricerca e soccorso in mare, rifornimento idrico delle isole minori e soccorso in caso di calamità naturali.

Formazione della Squadra navale in navigazione

Nuovi sottomarini: è iniziato il futuro!

A Muggiano (La Spezia) il taglio della “prima lamiera” per il Near Future Submarine

di Antonello D’Avenia

NFS - Near Future Submarine: il nome dato al progetto dei nuovi sottomarini della Squadra navale indica un futuro prossimo che in realtà, con il taglio della prima lamiera avvenuto l’11 gennaio presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia) è un po’ più presente, concreto e meno lontano. I sottomarini U212NFS rappresentano un ponte tra il progetto italo-tedesco U212A e le tecnologie di nuova generazione. Il programma, infatti, nato da una collaborazione con i tedeschi di Thyssenkrupp Marine Systems, ha portato alla realizzazione di quattro sottomarini per l'Italia: “Salvatore Todaro”, “Scirè”, “Pietro Venuti” e “Romeo Romei”, consegnati da Fincantieri alla Marina tra il 2006 e il 2017 e di sei per la Germania. La produzione per il primo di quattro sottomarini di nuova generazione per la Marina Militare prevede anche la realizzazione di un centro per l’addestramento specialistico presso la Scuola Sommergibili di Taranto, e del supporto logistico integrato per la sostenibilità nel tempo dei nuovi mezzi. Il programma U212NFS prevede che i battelli siano consegnati tra il 2027 ed il 2031 e risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di sorveglianza

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