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La Dichiarazione di Nairobi e il martirio Tommaso Scandroglio
La cultura della morte dilaga nell’ambito delle organizzazioni internazionali. Che fare?
L’Unfpa ha approvato la Dichiarazione del vertice di Nairobi, che chiede «accesso all'aborto nella misura massima consentita dalla legge» perché serve alla «salute sessuale e riproduttiva», nella quale vanno comprese anche l’omosessualità e la transessualità.
Il Consiglio direttivo del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) ha approvato una modifica al piano strategico del Fondo stesso che permetterà di diffondere ancor di più nel mondo le pratiche abortive, presentandole come “diritti umanitari”. Infatti il 5 giugno scorso l’Unfpa ha approvato un documento intitolato: Dichiarazione del vertice di Nairobi, vertice tenuto mesi prima. Questa dichiarazione apre all’«accesso all’aborto nella misura massima consentita dalla legge» perché facente parte del «diritto ai servizi di salute sessuale e riproduttiva [aborto e contraccezione] in contesti umanitari e fragili». Inoltre ha ricompreso nell’espressione «salute sessuale e riproduttiva» anche l’omosessualità e la transessualità, così come richiesto dal Guttmacher Institute (pro aborto) e dalla rivista medicoscientifica Lancet.