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TENDENZE
Hotel in città SMART
di Giulia Mauri
CONNESSI, POROSI, SOSTENIBILI E A MISURA D’UOMO. COSÌ SARANNO GLI HOTEL ‘SMART’, CHE MUTUANO DALLE ‘CITTÀ INTELLIGENTI’ LA CAPACITÀ DI PROMUOVERE NUOVE FORME DI COESIONE SOCIALE SFRUTTANDO LA CONNETTIVITÀ TELEMATICA COME FONTE DI CRESCITA E DI SVILUPPO. Il numero più alto in Europa: 33 mila esercizi alberghieri per oltre un milione di stanze, più di 2,2 milioni di posti letto e circa 390 mila dipendenti. Sono questi alcuni dei dati segnalati nell’ultima rilevazione Istat per descrivere il mercato italiano degli alberghi, uno dei settori che più ha risentito degli effetti del Covid-19 e che ora è pronto a rimettersi in gioco. Per farlo, sta rapidamente evolvendo i linguaggi e le modalità di erogazione dei servizi, in linea con i più recenti progressi della pianificazione urbanistica. LA CITTÀ INTELLIGENTE A trainare il cambiamento sono le strategie correlate all’innovazione e, in particolare, alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie della comunicazione per ottimizzare l’utilizzo delle risorse nelle strutture ricettive e migliorare la qualità della guest experience. Obiettivi strettamente legati allo sviluppo di ‘città intelligenti’. Una prospettiva supportata da Cisco, che nel 2016 ha avviato il programma Digitaliani, investendo 100 milioni di dollari in tre anni per incentivare la
svolta economica e produttiva dell’Italia. Nella visione della multinazionale specializzata nei settori del networking e dell’IT, il concetto di ‘smart city’ parte dalla relazione funzionale tra le infrastrutture materiali e immateriali delle città e chi vi abita. Luoghi, dunque, antropocentrici, inclusivi e sostenibili, sia per l’introduzione di misure di risparmio energetico sia per l’ottimizzazione delle soluzioni di mobilità.
UNA NUOVA MOBILITÀ “C’è un fattore abilitante che rende le città smart ed è la possibilità di far leva su un’infrastruttura connessa, che abilita servizi pensati per facilitare la vita dei cittadini”, spiega Francesco Bruno, head of Micromobility Solutions di Pirelli. Tra questi, “la mobilità è un elemento distintivo, così importante da averci permesso di partecipare a pieno titolo al boom che sta vivendo il mondo delle due ruote”. L’azienda produttrice di pneumatici ha, infatti, introdotto il servizio di mobilità Cycl-e around, che, in sella alle e-bike, consente uno stile di vita più comodo e sostenibile per spostarsi in città e fuori, per piacere e per lavoro. “Il progetto è nato diversi anni fa, per poi essere ufficialmente lanciato sul mercato nel 2019. Quest’anno, dopo un 2020 complicato, lo abbiamo ripreso con successo, rivolgendoci a strutture ricettive che fanno dell’esperienza di viaggio o di mobilità del proprio ospite un valore aggiunto”. Ad oggi, sono 13 le partnership strette sul territorio italiano con alberghi, resort e relais, che consentono di noleggiare le bici elettriche e vivere l’esperienza di una vacanza slow, alla scoperta anche di luoghi talvolta meno accessibili. Nell’ottica di un’assistenza completa, infatti, Pirelli propone un’apposita applicazione per individuare percorsi bikefriendly. Uno strumento che, sottolinea Bruno, asseconda il passaggio “da una logica tipica dell’hotellerie degli anni duemila, secondo la quale l’hotel doveva tenere il cliente al suo interno attraverso servizi verticali come la spa o il ristorante, a una logica in cui il turista non viene interpretato come una persona interessata a visitare l’hotel, ma il territorio. In questo senso, gli albergatori devono sapere guardare oltre i metri quadri di proprietà per fare in modo che l’ospite abbia
E-bike impiegata da Pirelli per il servizio di mobilità Cycl-e around
In apertura, Tonino Lamborghini Towers a Chengdu, progetto firmato dallo Studio Marco Piva
accesso, out of the room, a un’esperienza a 360 gradi”. Se il riscontro più positivo è finora arrivato dalla categoria dei relais & châteaux, Pirelli prevede in futuro una maggiore sensibilità anche da parte delle grandi catene. In ogni caso, “il successo dell’iniziativa è stato tale - conclude Bruno - per cui oggi, facendo tesoro dell’esperienza hotellerie, abbiamo esteso l’offerta ad altre community private, che hanno dei potenziali stakeholder interessati, come ad esempio le aziende”. QUESTO ALBERGO (NON) È UNA CASA La capacità di integrare nella propria proposta alberghiera contenuti legati al territorio circostante figura tra i trend emersi negli ultimi anni, che stanno investendo il comparto dell’hotellerie. “‘Smart’, volendo tradurlo, equivale a ‘efficiente’ e contraddistingue un albergo che si rapporta in modo osmotico al territorio in cui è inserito”, commenta Marco Piva, fondatore dell’omonimo studio di architettura, definendo gli abitanti delle zone limitrofe agli hotel “i primi clienti”. “È famosa la frase ‘questa casa non è un albergo’. In realtà, io ho sempre pensato che un albergo andasse concepito come una sorta di casa, un luogo dove l’ospite si sente a suo agio”, aggiunge l’architetto, richiamando l’attenzione sul recente sviluppo del turismo di prossimità, divenuto una strategia per “generare flussi turistici più semplici perché più vicini, ma anche più attenti”. Un’intuizione che, pre-pandemia, aveva dato forma all’hotel 5 stelle La Suite, realizzato nel 2019 a Matera su disegno dello Studio Marco Piva. Un complesso versatile e trasversale, pensato per restituire ampi spazi alla città senza contaminarne la storicità. La grande lounge a pianterreno e le terrazze panoramiche si aprono, così, sul contesto circostante creando un nuovo punto di socialità urbana. Si inscrive in questa esigenza anche il progetto di riqualificazione dell’edificio del Touring Club Italiano, a Milano. Lo Studio Marco Piva ha sviluppato l’intervento sia architettonico che di interior design del nuovo albergo 5 stelle, con l’obiettivo di preservare e valorizzare il patrimonio storico e culturale del palazzo, donandogli nuova vita attraverso il cambio di destinazione d’uso principale e riportandolo
La Suite, hotel 5 stelle a Matera disegnato dallo Studio Marco Piva
Da sinistra, il progetto Onsen sviluppato nell’ambito del corso Hotel & Wellness Design Solutions; Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club a Milano (ph. Andrea Martiradonna)
a essere un polo sociale di riferimento per la città meneghina. “L’albergo è stato configurato per essere aperto alle esigenze dei suoi ospiti, ma anche a quelle di cittadini, viaggiatori o lavoratori in transito - commenta l’architetto -. Da subito abbiamo deciso di mantenere al suo interno la biblioteca del Touring Club per renderla un luogo frequentabile da chiunque, anche al fine di pianificare un viaggio. E questo, secondo me, è un aspetto smart”. La parola d’ordine, dunque, è flessibilità, una condizione diventata primaria per gli spazi d’albergo che dovranno adattarsi alle preferenze degli ospiti, prevedendo l’erogazione di nuovi servizi dedicati anche a un pubblico più ampio. Nasce dalla volontà di coinvolgere sempre di più residenti e non in un percorso esperienziale, che metta in relazione attività diverse tra loro, anche il nuovo complesso delle Tonino Lamborghini Towers a Chengdu, all’interno del quale convergeranno funzioni ricettive, commerciali, culturali e residenziali, come da progetto dello Studio Marco Piva. “Inizialmente avevamo immaginato funzioni distinte - racconta Piva -, poi abbiamo ripensato il progetto di modo che l’albergo 5 stelle lusso, collocato nella torre A, potesse espandersi all’interno delle aree residenziali e le residenze potessero a loro volta essere usate anche per fare delle operazioni di carattere ricettivo”. Tutti concetti, quelli delineati, su cui si fonda il programma didattico del corso di alta formazione Hotel & Wellness Design Solutions, gestito da Poli.design, società consortile del Politecnico di Milano, e guidato da Francesco Scullica, direttore del master in Interior Design, e dagli architetti Gianpietro Sacchi e Alberto Zanetta. “Una smart city è tale in via direttamente proporzionale alla qualità della partecipazione attiva dei suoi cittadini”, sintetizza Zanetta, facendo riferimento, di riflesso, al tentativo di creare sistema tra gli attori coinvolti nella progettazione e gestione delle strutture alberghiere. Attivo fin dai primi anni ’90 nel settore, l’architetto evidenzia infatti che, “seppure ci siano albergatori lungimiranti, sono una minoranza”. E questo perchè, precisa Emilio Lonardo, docente al Poli. design e co-founder di DOS - Design Open’ Spaces, “andrebbe compreso, innanzitutto, che l’albergo è un luogo di relazioni, un crocevia di scambi aperto alla città e, quindi, predisposto a diventare un servizio diffuso di accoglienza”. In una battuta, “non è sufficiente dotare le camere di strumentazioni tecnologiche per portare innovazione”, conclude Lonardo.
Colombini Group Contract è la struttura del Gruppo Colombini specializzata nella creazione di proposte uniche per l’hôtellerie. Gestisce i progetti in tutte le fasi, offrendo al committente il vantaggio di avere un unico partner: dalla progettazione fino alla produzione, dalla logistica al supporto tecnico e commerciale, fino al coordinamento dell’installazione.
COLOMBINI GROUP CONTRACT soluzioni chiavi in mano
Fondato nel 1965 dall’omonima famiglia nella Repubblica di San Marino, il Gruppo Colombini è leader in Italia e tra i principali player europei nel settore dell’arredamento, con i marchi Rossana, Febal Casa, Colombini Casa, Offic’è, Bontempi Casa, Ingenia e Colombini Group Contract. Grazie a una superficie produttiva di circa 250mila metri quadri in 4 stabilimenti, a San Marino, con una produzione just-in-time altamente automatizzata e un processo produttivo tutto integrato verticalmente dall’acquisto delle materie prime al prodotto finito, il Gruppo Colombini è un partner perfetto anche per il mondo dell’accoglienza. Settore nel quale opera Colombini Group Contract, la struttura del Gruppo specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni chiavi in mano in ambito hôtellerie, oltre che residenziale e uffici. Seguendo criteri operativi all’avanguardia, i professionisti di Colombini Group Contract gestiscono i progetti in tutte le loro fasi, offrendo quindi al committente alberghiero il vantaggio di avere un unico partner, un produttore e un solo fornitore. Tutte queste attività sono integrate per garantire la realizzazione di progetti contract in linea con la qualità, l’innovazione e il design ricercato che connota il gruppo. Inoltre, grazie alla leadership del Gruppo Colombini a livello globale, la divisione Contract può proporre soluzioni in linea con le esigenze dei diversi mercati: ne sono esempi i progetti dedicati ai nuovi modi di accogliere come lo short rental, il coliving e il coworking. Così oggi Colombini Group Contract realizza progetti in tutto il mondo attraverso una rete di distributori specializzati. Grazie alla flessibilità della struttura produttiva è poi in grado di realizzare progetti contract di varie dimensioni, per i quali fornisce servizi di assistenza prima, durante e dopo la realizzazione dei progetti in oltre 100 Paesi. Tra gli ultimi lavori (tutti visionabili sul sito colombinigroupcontract.com) uno dei più interessanti è quello per il Daegu Marriott Hotel, in Corea del Sud. Abbiamo chiesto perciò a Giovanni Battista Vacchi, AD del Gruppo Colombini, di raccontarci le prospettive e le strategie dell’azienda oltre alla sua vision sul futuro del mondo dell’ospitalità.
Colombini con il brand Colombini Group Contract si propone come interlocutore unico per progetti articolati: perché è importante avere un unico referente in tutte le fasi di un progetto?
“Ci proponiamo come interlocutore unico perché siamo in grado di seguire processi articolati nella loro interezza,
dalla progettazione, alla produzione, alla logistica fino al coordinamento dell’installazione. Garantire assistenza in tutte le fasi di realizzazione di progetti complessi è un valore che ci viene riconosciuto dai nostri clienti che vogliamo soddisfare pienamente garantendo la realizzazione di progetti contract in linea con la qualità, l’innovazione e il design ricercato che da sempre ci contraddistinguono. Offriamo total look con programmi di arredo completi che vanno dalle soluzioni cucina, al living alla zona notte, garantendo coerenza stilistica. Le sinergie tra materiali, finiture e cromie, diventano il filo conduttore che garantisce progetti di arredo coordinati e personalizzabili”.
Quanto è importante oggi essere all’avanguardia e fornire soluzioni su misura anche in ambiti nuovi e innovativi del settore come il coliving e il coworking?
“Siamo un’azienda dove processi industrializzati convivono con lavorazioni artigianali. La produzione just-in-time, snella e automatizzata e il flusso produttivo che si sviluppa anche in verticale caratterizzano una realtà industriale tecnologica e ottimizzata. Il nostro sviluppo è guidato dall’innovazione nella produzione, nei prodotti e nel servizio, declinato nei diversi ambiti: dai processi industriali a macchine sempre più evolute. L’ufficio R&D porta avanti una ricerca continua per l’adozione di nuove superfici, materiali, meccanismi e soluzioni dedicate ai nuovi trend abitativi. Coliving, coworking e affitto breve termine sono e saranno delle opportunità di business importanti in futuro”.
Quanto è importante il mercato italiano per voi oggi e quanto quello internazionale?
“Attualmente Colombini Group Contract realizza il 60% del proprio business all’estero, in particolare in Medio Oriente e in Asia, e il 40% in Italia. Il nostro obiettivo è continuare a crescere e a cogliere le opportunità che si presentano sul mercato. Vogliamo consolidare la nostra posizione in Italia e continuare a crescere oltre confine in mercati dove non siamo ancora presenti”.
Quali i trend in arrivo per il futuro? Più lusso o più formule ibride?
“Nel segmento contract direi più formule ibride, quindi non un’offerta esclusiva di prodotto ma un mix di prodotto e servizio. I clienti si aspettano un servizio di alto livello, indipendentemente dal fatto che il prodotto sia luxury o mid range, un servizio sempre rapido ed efficiente”.
Il progetto Daegu Marriott Hotel apre una finestra sul futuro dell’hôtellerie: come nasce e che idea di ospitalità persegue?
“Realizziamo progetti per hotel e aparthotel, ideati per creare un’esperienza confortevole e accogliente rispondendo alle diverse esigenze del mercato globale dell’hôtellerie. Daegu Marriott Hotel è una struttura moderna che offre esperienze perfette per viaggi sia business che leisure: è stato realizzato in collaborazione con lo studio di interior design TRD. Come Gruppo, stiamo avviando anche un progetto collegato al real estate per affitti short rent e per il nascente business del built to rent, dove l’accento sull’esperienza abitativa è molto presente”.
Quanto conta oggi proporre soluzioni tecnologicamente uniche ma insieme totalmente customizzabili dal cliente?
“È importante comprendere a fondo le esigenze dei committenti ma è fondamentale avere la capacità di progettare e realizzare soluzioni di arredo in linea con le richieste ricevute. Grazie all’ampio portafoglio di brand del Gruppo, Colombini Group Contract è in grado di soddisfare tutte le esigenze di arredo in tutte le fasce di prezzo proponendo sempre soluzioni uniche, sia a livello progettuale che tecnologico”.
Nelle foto le realizzazioni di Colombini Group Contract per il Daegu Marriott Hotel, in collaborazione con lo studio di interior design TRD
Concreta, interior contractor, ha contribuito alla realizzazione del progetto del Gruppo UNA, il nuovo Hotel Milano Verticale: curato dallo studio di architettura Vudafieri-Saverino Partners, in esso Concreta ha espresso la sua capacità di unire la massima attenzione al dettaglio e globalità nell’approccio.
CONCRETA nel cuore di Milano
Situato nel distretto di ‘Porta Nuova - Garibaldi - Corso Como’, rappresentativo dello sviluppo urbano e della rinascita milanese, il Milano Verticale | UNA Esperienze è l’hotel 4 stelle superior che si pone come nuovo punto di riferimento dell’ospitalità meneghina. Il progetto di architettura di interni e degli spazi esterni, curato dallo studio Vudafieri-Saverino Partners, vuole superare la concezione tradizionale di albergo creando uno luogo aperto alla città: allo stesso tempo un hotel urbano, una destinazione food&beverage, un luogo di incontro per il lavoro, un hub di servizi innovativi. Nella realizzazione di questo ambizioso progetto, un ruolo di primo piano è stato giocato da Concreta, azienda di interior contractor basata a Postalesio in Valtellina e specializzata in arredi e complementi su misura per strutture ricettive. Nel progetto di Milano Verticale si è espresso il binomio tra la massima attenzione al dettaglio e la globalità nell’approccio che da sempre caratterizza Concreta, unito poi alla capacità di lavorare in piena sinergia e in collaborazione con lo studio VudafieriSaverino Partners, seguendo ogni fase di realizzazione del progetto. È nata così una struttura che vuole definire un nuovo standard di riferimento nel panorama dell’ospitalità, mettendo insieme 173 camere, distribuite su 12 piani, 600 metri quadri di spazi ristorativi e 1.000 metri quadri di giardino interno. Per rendere Milano Verticale un luogo unico e distintivo, Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri hanno dato vita un nuovo livello di esperienza estetica e ambientale che non è solo architettura di interni, ma una riflessione sul rinnovato senso di abitare il tempo e lo spazio, di condividere esperienze sociali, ludiche, lavorative in un contesto di grande personalità, visiva e materica. Al centro del progetto c’è la consapevolezza di dare forma e funzioni alle esigenze di viaggiatori e cittadini in cerca di paesaggi emotivi per accogliere i propri bisogni. Il risultato è un hotel in cui visual identity, interior design, tone of voice, spazi di accoglienza e intrattenimento parlano un linguaggio omogeneo, per raccontare una storia coerente. Al centro del progetto c’è Milano e la milanesità. L’interior reinterpreta in chiave contemporanea la tradizione del design ‘alla milanese’, citando l’elegante modernità dei Maestri meneghini del dopoguerra, presenti in dettagli materici come l’uso dei marmi policromi. Un omaggio
alla patria mondiale del bel design e della modernità senza tempo. Così, negli spazi di hall, reception, lounge e lobby il racconto è lasciato alla spettacolarità delle pareti marmoree, ai soffitti campiti con toni diversi e al grande spazio a doppia altezza che fa da incipit al giardino interno. Milano Verticale celebra infatti anche l’understatement milanese, di cui è un esempio la tradizione dei cortili nascosti che ritroviamo nel magnifico giardino dell’hotel. Luogo che è stato concepito come un’estensione della città, un dispositivo urbano al servizio di Milano, con la progettazione di servizi posti al piano terra che svolgeranno un ruolo attivo nel dialogo con la città. La struttura è stata quindi progettata in modo da rivelarsi permeabile ed estroversa. Segno di questa natura al dialogo è anche il ridisegno della piazza esterna e di tutta Via Rosales, che ricuce il rapporto tra facciate ed esterni dando continuità al verde tra spazio pubblico e privato. L’edificio, preesistente, è stato ristrutturato dallo studio Asti Architetti che ha curato il progetto architettonico delle facciate, in un’operazione per riqualificare l’intero isolato. Da sottolineare poi che lo stesso concept materico che contraddistingue gli spazi comuni si ritrova nelle stanze: il mondo “pubblico” e quello privato dell’hotel parlano così lo stesso coerente linguaggio architettonico. Le camere si distinguono per l’attenta scelta dei materiali, pochi ed essenziali: pavimento in ceppo ceramico e listoni di rovere scuro, pareti in marmorino suddiviso in campiture con leggere variazioni cromatiche; testata del letto in noce cannettato. Merita una menzione la scrivania/consolle in ottone, realizzata su disegno, che diviene un elemento costante del racconto andando a caratterizzare in modo distintivo le camere. Elemento di continuità in tutti gli ambienti, la struttura si modifica adattandosi alla differente pianta e distribuzione delle camere, trasformandosi in un oggetto fortemente architettonico che disegna a sua volta lo spazio. Fiore all’occhiello dell’hotel il rooftop di 530 metri quadri al 13esimo piano, pertinenza delle 4 Penthouse Suite: 4 super attici esclusivi dotati di terrazze panoramiche con piscine jacuzzi. Rooftop e Penthouse Suite sono ambienti completamente personalizzabili e modulabili a seconda dell’utilizzo, tanto da poter essere uniti in una proposta unica di oltre 900 metri quadri. Una location con una ineguagliabile vista a 360 gradi sullo skyline di Milano e sull’arco alpino. Progetto nel progetto è stato il lavoro che Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino hanno svolto con lo chef Enrico Bartolini per dare forma, senso, anima e funzioni agli spazi per la ristorazione. Vero fiore all’occhiello di Milano Verticale è infatti la proposta gourmet, declinata in tre concept: il ristorante fine dining ‘Anima’, l’osteria contemporanea ‘Vertigo’ e il cocktail bar. Tutti sono curati da Franco Aliberti, chef resident e new entry del team Bartolini. Tre interpretazioni che esprimono con gusto moderno e sostenibile il patrimonio della cucina italiana. E a unificare i tre luoghi del F&B, aperti anche alla città, c’è il grande soffitto a tegole inclinate: lo spazio si contrae e si dilata rendendo i tre ambienti fluidi, collegati tra loro, ma allo stesso tempo perfettamente identificabili.
Qui sopra: nelle parti comuni come in quelle dedicate alla ristorazione Concreta ha contribuito alla realizzazione del progetto firmato VudafieriSaverino Partners
In apertura: la magnifica vista panoramica dal rooftop di Milano Verticale
Storica azienda leader nel mondo dell’illuminazione, Signify ha creato dei sistemi tecnologici all’avanguardia che sono in grado di rispondere alle elevate esigenze di disinfezione e sicurezza del mondo dell’hotellerie e dell’accoglienza. È una gamma completa di apparecchi Philips UV-C professionali per la disinfezione di aria e superfici.
SIGNIFY quando la luce dà sicurezza
L’estate che è appena terminata ha visto un rinnovato slancio nel mondo del turismo e dell’ospitalità italiana. Dopo mesi di incertezze e difficoltà il mondo dell’hotellerie ha ricominciato a vedere i segni della ripresa, anche se la strada da fare per tornare ai numeri pre Covid-19 è ancora lunga. Tra le priorità del settore, insieme alla ripartenza economica c’è soprattutto il ritorno alla socialità senza problemi: ecco perché sicurezza e salute restano i temi cruciali per tutte le aziende alberghiere. Allo stesso tempo quello della sanificazione resta l’input maggiore che gli ospiti danno agli hotel. Proprio in quest’ottica Signify, azienda leader nell’illuminazione, lavora per garantire con i suoi prodotti all’avanguardia il benessere degli ospiti, delle strutture ricettive e dei suoi dipendenti. Grazie ai suoi 35 anni di esperienza nel settore delle lampade germicide a luce ultravioletta Philips UV-C, Signify ha infatti intensificato gli investimenti in questo settore sostenendo anche la ricerca scientifica. E dimostrando, grazie ai test condotti in collaborazione con la Boston University, che gli apparecchi Philips UV-C sono in grado di neutralizzare in pochi secondi il SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19. Microrganismi come virus, batteri, funghi e spore, infatti, non sopravvivono ai raggi UV-C perché questi riescono a spezzare le catene dei loro acidi nucleici, impedendone così la riproduzione e la proliferazione.
ARIA SANA IN TUTTI GLI AMBIENTI
Grazie a questo intenso percorso di ricerca e sviluppo allora oggi Signify è in grado di offrire proprio al mondo dell’hotellerie e dell’accoglienza una gamma completa di apparecchi UV-C professionali, progettati sia per la disinfezione dell’aria, con Philips UV-C Active Air e Philips UV-C Upper Air, sia delle superfici, con Philips UV-C Regletta. Proprio Active Air è l’ultima grande innovazione della ricerca aziendale, sviluppata con l’obiettivo di disinfettare l’aria a ciclo continuo nei luoghi ad elevato livello di interazione sociale come hotel, ristoranti, palestre. Oltre a garantire la sanificazione Active Air propone un utilizzo semplice e sicuro perchè i raggi UV-C sono emessi solo nel dispositivo e non nell’ambiente, in modo da prevenire un’eventuale esposizione involontaria. Grazie ai ventilatori integrati poi, l’aria è convogliata nell’apparecchio per essere filtrata e sottoposta a un’intensa disinfezione. Infine, l’aria
sanificata è rilasciata e fatta ricircolare nell’ambiente offrendo maggiore benessere e sicurezza. Come spiegano anche i risultati dei test microbiologici, eseguiti per misurare l’efficacia di Philips UV-C Active Air, l’apparecchio è in grado di disattivare il 90% di microorganismi presenti nell’aria di una stanza di 30 metri quadrati, dopo solo 2 ore di funzionamento. Allo stesso modo gli apparecchi Philips UV-C Upper Air sono efficaci sistemi per la disinfezione dell’aria in ambienti in cui sono presenti più persone, proprio come gli spazi comuni degli alberghi o le sale meeting. Disponibili in versione a parete e a plafone, sono di norma installati ad un’altezza superiore a 2,4 metri e, facendo uso di riflettori parabolici e lamelle non riflettenti, possono concentrare gli UVGI nella zona più alta dell’ambiente grazie ad un’elevata intensità di UV-C. Con la presenza di ventilazione naturale o meccanica, l’aria contaminata passa attraverso la zona UV-C e viene disinfettata. Tanto che secondo i test eseguiti da laboratori certificati, Philips UV-C Upper-Air è in grado di inattivare fino al 99,9% del SARSCoV-2 presente nell’aria di una stanza di 30 metri quadrati entro 10 minuti. Questo livello di efficacia corrisponde a più di 20 cambi d’aria per ogni ora di funzionamento (eACH => 20). Infine, Signify ha sviluppato anche prodotti per la disinfezione delle superfici. L’azienda grazie alla sua intensa opera di ricerca e controllo qualità, ha infatti progettato gli apparecchi Philips UV-C Regletta che prevedono un’emissione di raggi UV-C dalla distribuzione omogenea. Facili e sicuri da installare, questi sistemi sono dotati di uno schermo in alluminio altamente riflettente e resistente che ne migliora l’efficacia, dirigendo i raggi UV-C sulle superfici oggetto di disinfezione. Signify mette a disposizione del mondo hospitality due diverse versioni di lampade, con e senza riflettore, sfruttando i migliori materiali e un design ottimizzato per garantire le migliori prestazioni e la massima flessibilità.
SOLUZIONI PENSATE PER GLI HOTEL
“Signify è oggi un’azienda leader nell’illuminazione e nell’innovazione – racconta Daniel Tatini, Amministratore Delegato di Signify Italia, Israele e Grecia – e proprio per questo sa bene che la luce può portarci molto oltre a quello a cui siamo abituati a pensare. La tecnologia UV-C, infatti, ha già dimostrato di offrire un grandissimo potenziale in termini di sicurezza e salute. Così, grazie alla nostra leadership nell’ambito della tecnologia basata sui raggi ultravioletti, abbiamo deciso di ampliare la nostra esperienza anche al campo della disinfezione UV-C. Siamo, infatti, convinti che nel prossimo futuro i dispositivi che sfruttano questa tecnologia possano fare la differenza e, soprattutto, aiutarci a riappropriarci dei nostri spazi, del contatto umano e della socialità che la situazione degli ultimi mesi ci ha costretto a sacrificare, anche in vacanza. I raggi UV-C hanno dimostrato, infatti, di essere una soluzione rapida, potente e altamente efficace. E soprattutto sicura, se vengono installate e utilizzate rispettando le norme di sicurezza”.
In apertura e qui sopra a sinistra: Hotel Arizona – Lignano Sabbiadoro. Apparecchi di disinfezione Philips UV-C Upper Air di Signify
Qui sopra a destra: Premiata Trattoria Arlati – Milano. Apparecchi di disinfezione Philips UV-C Active Air di Signify
L’azienda specializzata nella consulenza digitale per il segmento turistico ricettivo propone pacchetti modulari per il successo online, con soluzioni su misura per qualsiasi struttura. Il CEO Delfini: “una gestione ottimale è alla portata di tutte le strutture ricettive, con un rapido ritorno sull’investimento in termini di fatturato e marginalità”.
BLASTNESS Le nuove soluzioni quick start
Sei pacchetti per il mondo dell’hospitality. Sei soluzioni complete, semplici e veloci che danno accesso a tutti gli strumenti per presidiare il mercato online e che sono facilmente integrabili con i sistemi di utilizzo comune. È questa la proposta Go Digital che Blastness - azienda specializzata nella consulenza digitale per il segmento turistico - dedica alle strutture ricettive interessate a migliorare la propria presenza online, massimizzare le performance sui canali digitali e soprattutto incrementare il fatturato derivato direttamente dal proprio sito. Blastness lavora al fianco degli hotel per lo sviluppo dell’e-booking e del revenue management dall’inizio degli anni 2000, agli albori della vendita on-line di camere. “Le catene, i gruppi alberghieri e gli hotel e resort di fascia alta sono stati i primi ad affrontare in modo strutturato lo sviluppo dei canali on-line – evidenzia Andrea Delfini CEO e founder di Blastness - Disponendo di maggiori risorse finanziarie e umane e potendo far leva su un più agevole ritorno sull’investimento, per l’elevata tariffa media, si sono potuti dotare di tecnologie innovative e sistemi evoluti. Per questa ragione inizialmente ci siamo affermati in posizione di leadership in Italia come fornitori e partner di hotel di lusso”. Oggi però, grazie allo sviluppo delle tecnologie e di nuovi canali e piattaforme, in primis Google Travel, Blastness ha dimostrato in molti casi che il ‘kit’ dei sistemi e servizi per una gestione ottimale dei canali digitali è alla portata di qualsiasi struttura, con un rapido ritorno sull’investimento in termini di fatturato e marginalità. “L’utilizzo delle piattaforme è diventato intuitivo, con molti automatismi che le rendono gestibili con percorsi di formazione rapidi e semplici – aggiunge il manager – Abbiamo pacchetti efficaci e sostenibili anche per micro-strutture e siamo riusciti a realizzare progetti di successo anche per strutture ricettive di una o due camere”.
PACCHETTI AVANZATI E PERSONALIZZABILI
Il digitale sta infatti rivoluzionando l’industria del turismo e risulta strategico in questo momento dotarsi degli strumenti necessari per cogliere nuove opportunità di crescita. Forte di un’esperienza professionale che dal 2004 l’ha vista partner sia di importanti gruppi alberghieri che di piccole dimore di charme, Blastness ha concentrato e integrato nei pacchetti Go Digital sistemi come il booking engine, il channel manger, il rate shopper e la business intelligence da CRS, ma anche il più recente Integrated Management System, pannello di
controllo interattivo che permette di analizzare l’insieme dei dati digitali della struttura e gestire diverse piattaforme da un’unica interfaccia. Tra i servizi inclusi nel pacchetto, Blastness offre la realizzazione di siti web altamente performanti - sia custom made che su template predefiniti -, l’ottimizzazione dei contenuti delle singole pagine per guadagnare un miglior posizionamento nei motori di ricerca, il setup della scheda Google My Business, la configurazione di caselle e-mail e domini e l’assistenza dedicata. Ad oggi, non basta più semplicemente disporre di un sito web, ma diventa strategico avere un sito conforme alle linee guida Google Hotels Insights. I pacchetti Go Digital sono un’ottima soluzione per agevolare qualsiasi struttura nel processo di digitalizzazione. “Li abbiamo creati per supportare, in modo semplice e rapido, tutte le strutture, anche le più piccole, nel processo di digitalizzazione, che la pandemia ha accelerato violentemente - spiega Delfini – E possono essere acquistati con un canone mensile e consentono un rapido ritorno sull’investimento”. Ogni pacchetto (Classic, Superior, Deluxe, Premium, Suite, Penthouse) è inoltre personalizzabile secondo le specifiche esigenze dell’azienda. Tra i plus più richiesti ci sono sicuramente le campagne Pay Per Click sui motori di ricerca, metamotori e social network, che garantiscono una maggiore visibilità e permettono di incrementare il volume di prenotazioni dirette. Queste campagne non comportano investimenti né costi fissi, perché Blastness opera semplicemente sulla base di un compenso variabile legato alle prenotazioni tracciate e convertite, con un risparmio che può arrivare fino al 50% rispetto ai costi di intermediazione delle OTA. A completamento dell’offerta è possibile scegliere anche sistemi avanzati come il revenue management system e la business intelligence da PMS, la connessione GDS o soluzioni ad hoc come la creazione del logo o giornate di formazione e consulenza direttamente in hotel.
FATTURATO E MARGINI CRESCONO
Come dimostrano i dati raccolti e analizzati da Blastness su un campione di oltre 800 strutture ricettive clienti - tra cui hotel, resort e piccoli gruppi alberghieri - i canali digitali stanno crescendo costantemente e le performance sono senza precedenti. Per gli hotel Blastness il totale della distribuzione elettronica nel trimestre giugno/agosto 2021 ha segnato un +20% rispetto allo stesso periodo del 2019. Non solo le prenotazioni online sono cresciute ma, ancor più importante, gli equilibri tra disintermediazione e vendite dirette sono cambiati: per la prima volta il trend delle OTA accusa una battuta di arresto, con un -7% rispetto al 2019. Le vendite dirette online delle strutture che utilizzano i sistemi e i servizi Blastness crescono invece a doppia cifra (+81% rispetto al 2019), grazie anche alle straordinarie performance delle campagne Pay Per Click su Google Ads e Google Hotels Ads, che hanno fatto segnare rispettivamente +197% e +247%. Il boom delle prenotazioni online apre dunque agli albergatori nuove e interessanti prospettive e Blastness è un partner autorevole a cui affidarsi.
Fondata nel 2006, la società italiana Integra Fragrances è oggi una realtà di riferimento nel settore del branding olfattivo, disciplina del marketing ad alto tasso di innovazione e con una rilevanza crescente in numerosi settori, fra i quali quello dell’hospitality.
INTEGRA FRAGRANCES innova l’hotel, e lo rende unico
Il branding olfattivo è una disciplina del marketing ad alto tasso di innovazione, con una rilevanza crescente anche nel mondo dell’hospitality. Questo perché il profumo, influendo sull’umore, può modificare i comportamenti e rivelarsi di conseguenza un alleato prezioso per la comunicazione d’impresa. Anche e soprattutto quando l’impresa è alberghiera e ha come mission il comfort del suo ospite. Fondata nel 2006, la società italiana Integra Fragrances è oggi una realtà di riferimento in questo settore, come racconta il Ceo Lorenzo Cotti: “L’ospitalità in tutto il mondo oggi punta sul profumo come elemento focale per le sue strategie di comunicazione, di differenziazione e di branding. L’olfatto è l’unico tra i sensi in grado di far riaffiorare in modo incontrollato le sensazioni di un momento vissuto o di un luogo, caratteristica che lo rende rilevante per il mondo dell’accoglienza. L’hotellerie è tuttavia ancora indietro nello sfruttare queste potenzialità rispetto ad altri settori, quali ad esempio il fashion retail. Oggi anche gli hotel stanno riscoprendo il marketing olfattivo per creare una vera identità che trasmetta agli ospiti i valori del loro brand. Parliamo di un settore che è fondato sulla fidelizzazione della clientela, e i ricordi e le emozioni legati al profumo sono i più utili perché i più persistenti nella memoria. La mission di Integra Fragrances è quella di guidare il committente nell’interpretazione olfattiva che meglio lo racconta. Grazie a una profonda analisi dei trend di mercato, delle materie prime di tendenza e della coerenza estetica del concept, unita al prezioso savoir-faire dei nasi creatori, possiamo individuare e replicare quell’emozione olfattiva che accompagnerà l’ospite lungo tutta l’esperienza di soggiorno”.
Quanto è importante oggi essere all’avanguardia e fornire soluzioni su misura?
“Integra Fragrances ha know how e flessibilità per avviare per ogni progetto uno studio nuovo, creando un profumo che sia davvero unico e customizzato per ogni committente. Costruire una identità olfattiva è un mestiere complesso che rende necessario prendere in considerazione tanti fattori. Il segreto è fare una ricerca sui valori portanti di una struttura, sul territorio, sulla storia della proprietà, oltre che sulla tipologia e l’aspettativa dei clienti. Per Borgo Egnazia abbiamo lavorato sulla territorialità per riprodurre il profumo della campagna in cui è immerso. Un lavoro tanto
ben riuscito che quando si è iniziato a diffondere il profumo nel resort, il personale pensava arrivasse da fuori. Mentre per Lefay Resort abbiamo operato nel campo della ricerca e delle materie prime naturali, realizzando una collezione di fragranze che immergono l’ospite nei paesaggi circostanti: in questo caso il Lago di Garda e le Dolomiti di Pinzolo”.
Sempre attenti all’innovazione, siete stati i primi a sviluppare poi una strategia di sanificazione dell’ambiente abbinata alla profumazione personalizzata canalizzata. Come funziona?
“Essendo i nostri diffusori di fragranze collegati al sistema di trattamento dell’aria degli alberghi, abbiamo pensato di integrare nella soluzione anche la sanificazione. Non è stato semplice, ma durante i mesi di chiusure per la pandemia abbiamo concentrato i nostri sforzi su questa importante missione. Alla fine, grazie a un intenso lavoro di studio tecnico e chimico, abbiamo prima dotato la nostra tecnologia olfattiva di un sofisticato sistema di sensoristica e reportistica della qualità dell’aria indoor; quindi, abbiamo predisposto i nostri sistemi alla nebulizzazione controllata di un principio attivo presidio medico chirurgico capace di sanificare più volte al giorno aria, superfici e impianti di condizionamento. È nato un protocollo di sanificazione canalizzata di totale sicurezza che permette di trattare tutte le aree comuni (cucine e piscine incluse), essendo il PMC largamente impiegato nei settori alimentare e di disinfezione delle acque. Il suo valore aggiunto è che, pur rimanendo delicato sui materiali più pregiati, risulta sicuro nell’inalazione ed efficace ad ampio spettro contro virus, batteri, funghi, muffe, oltre che testato sul Covid-19. Ma non solo: per compensare la mancanza di sistemi canalizzati dell’aria nelle camere abbiamo messo a punto un diffusore comodamente trasportabile dal personale dell’housekeeping, che sanifica la stanza nel tempo dedicato al suo rifacimento, semplicemente collegandolo alla presa di corrente. Fiore all’occhiello di questo diffusore è il sistema di geolocalizzazione, che consente una reportistica accurata dei trattamenti eseguiti in ciascuna camera, per ridurre al minimo l’errore umano e tutelare le strutture stesse”.
Quale sarà il futuro più probabile del settore secondo la vostra esperienza?
“Credo che gli alberghi capiranno sempre di più l’importanza di presentarsi al mercato come differenziati gli uni dagli altri, ognuno provvisto di una propria unicità. La chiave sarà essere unici nell’esperienza di soggiorno anche se si possiede un solo albergo, come spesso accade in Italia. Il nostro fatturato arriva per il 50% dalla penisola e per il 50% dall’estero, ma proprio il mercato alberghiero italiano molto frammentato deve scoprire nel branding olfattivo un’opportunità per raccontare la propria identità. Si deve immaginare che la fragranza personalizzata non profumi soltanto gli ambienti, ma possa diventare un catalogo, un prodotto profumato souvenir, una saponetta in bagno, una coccola sul cuscino, un invito alla prossima stagione… Il nostro approccio è proprio quello di supportare l’albergatore perché la sua identità olfattiva diventi uno strumento di branding a 360 gradi”.
A sinistra, al lavoro sulle materie prime e, a destra, il Ceo di Integra Fragrances, Lorenzo Cotti
In apertura, il giardino della Royal Suite del Lefay Resort Garda per cui Integra ha creato una collezione di fragranze personalizzate
CAPITOL
325 Qualità, creatività e sostenibilità sono i punti focali del lavoro di Capitol, azienda che da oltre 30 anni, progetta e realizza - per il mercato alberghiero di lusso in Italia e in Europa - prodotti di cortesia ‘tailor made’ per le diverse aree dell’hotel: dalla reception al bagno, dalla camera alla SPA, dal ristorante all’housekeeping.
CAPITOL cortesia ‘su misura’
Lavorando con un approccio consulenziale a 360 gradi, Capitol Milano offre al cliente la certezza di realizzare i propri desideri al meglio, supportandolo dall’ideazione alla progettazione fino alla produzione di articoli di alta qualità, originali, ricercati e, allo stesso tempo, funzionali. Come racconta Fausto Arrà, General Manager di Capitol: “L’azienda nasce, trent’anni fa, grazie allo spirito imprenditoriale di mio padre, che dagli anni Duemila ha scelto di focalizzarsi sul mercato degli hotel di lusso. Dal 2006, quando sono entrato in Capitol, abbiamo proseguito su questa strada, iniziando a puntare, oltre che su qualità e personalizzazione dei prodotti, sull’innovazione dei processi e dei materiali. Tutti elementi che hanno portato sia ad un ampliamento della gamma di articoli sia ad un’espansione della nostra presenza in Italia e all’estero: ad oggi il 65% del nostro giro d’affari arriva dall’Italia e il 35% da fuori, con il 20% generato solo dal mercato UK, sul quale siamo in continua e costante espansione, motivo per cui, con l’introduzione della Brexit, abbiamo aperto una branch che ci permette di operare direttamente in UK”. “Il mercato oggi – continua Arrà – richiede personalizzazione estrema: c’è una grande e costante corsa a migliorare e differenziarsi per offrire agli ospiti dell’hotel qualcosa in più. La nostra capacità di ricerca e sviluppo e l’ampia rete di fornitori ci permette di essere leader in questo offrendo oggetti unici: per esempio, per le suite di un hotel 5 stelle abbiamo creato delle scatole completamente su misura per il set up del caffè realizzate in legno con inserti in acrilico stampato, con disegno e grafica scelti dal cliente”. E la voglia di crescere dell’azienda non si ferma. “Nell’ultimo anno - racconta il General Manager - complice lo stop forzato dovuto alla pandemia, abbiamo investito nel marketing e nella comunicazione. Inoltre, per continuare a cavalcare il trend eco-friendly, ci siamo focalizzati sulla ricerca di nuovi fornitori e materiali che ci permettono di offrire ai nostri clienti soluzioni innovative sempre più sostenibili: per esempio, abbiamo ideato dei modelli di pantofole per camera e SPA completamente green, dove spugna, gomma e poliestere sono sostituiti da cotone, sughero e stuoia naturale per un prodotto sempre elegante, confortevole e funzionale”. Capitol come sempre guarda al futuro ed è pronta ad affrontare nuove sfide e lavorare su nuovi progetti per l’hotellerie.
Partner di prestigiosi gruppi alberghieri nella creazione di progetti per il food&beverage ideati ad hoc e gestiti “chiavi in mano”, Fedegroup crede da sempre nel valore unico della formazione sul campo. Per questo oggi lancia il progetto pilota Ho.Re.CaMp per creare i giovani professionisti dell’ospitalità del futuro.
Roberto Imperatrice
FEDEGROUP punta sulla formazione
Di quali figure professionali e di quali competenze hanno davvero bisogno le aziende dell’hospitality? Chi meglio di loro può disegnare un programma di formazione aderente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione? Accorciare in maniera significativa e virtuosa la distanza tra formazione e lavoro è il principio alla base del progetto Ho.Re.CaMp, ideato da Fedegroup - azienda leader nella ristorazione per hotel con oltre 50 strutture in gestione in Italia - in collaborazione con Gesfor srl e Teknous. “Il successo nella ristorazione e nell’hotellerie è determinato dalla qualità e dalla competenza del personale - spiega Roberto Imperatrice, Ceo di Nabucco Holding, società proprietaria di Fedegroup -. È la professionalità a fare la differenza, trasformando agli occhi del cliente ogni servizio in un’esperienza indimenticabile. Per questo da sempre in Fedegroup la formazione ‘sul campo’ ha ricoperto un ruolo strategico. Con il progetto Ho.Re.CaMp, puntiamo su una formazione innovativa che porta in cattedra i migliori professionisti di ristorazione e hotellerie per trasmettere in modo diretto esperienze e competenze a chi si affaccia a questo lavoro. Stiamo finalizzando accordi con i primi partner e ci auguriamo che aderiscano a Ho.Re.CaMp molte aziende del settore, così da dare continuità al progetto arricchendolo nel programma e nelle aree di specializzazione”. “Ho.Re.CaMp vuole essere uno strumento - aggiunge Nicola Pezone, direttore HR di Fedegroup – sia a disposizione delle aziende che cercano figure interessate a specializzarsi sia dei giovani che desiderano entrare in questo mondo per realizzarsi come professionisti. Grazie alla collaborazione con Gesfor srl e Teknous abbiamo creato percorsi formativi intensivi che in 4 settimane accompagnano gli studenti ad essere operativi nelle cucine, nelle sale e dietro i banconi delle migliori strutture italiane. Il progetto è il banco di prova per la nascita di un nuovo modo di pensare alla formazione per l’Ho.Re.Ca.”. Chef, sommelier, bartender, pizzaioli, maître, camerieri di sala, F&B manager: ogni profilo ha un corso dedicato, gratuito per il candidato, con un programma in 4 settimane personalizzato in base al livello di competenze dimostrato nella selezione. Combina formazione in aula con professionisti del settore F&B e hotellerie, laboratori didattici in strutture prestigiose e uno stage finalizzato all’assunzione al termine del percorso. I primi corsi dedicati a Cucina e Servizio di Sala partirano a novembre.
Augusto Contract - hospitality & foodservice general contractor - è una società di arredamento e il primo general contractor specializzato nella realizzazione ‘chiavi in mano’ di spazi per la ristorazione, in Italia e all’estero. In 7 anni ha realizzato 182 aperture per 61 brand, in 75 città di 12 nazioni in 3 continenti.
AUGUSTO CONTRACT un mondo di realizzazioni
Società dotata del know-how per realizzare spazi per la ristorazione ‘chiavi in mano’, Augusto Contract realizza progetti unici per hotel, oltre alla ristorazione in high street, healthcare, travel retail e centri commerciali. E oggi nell’hotellerie il F&B assume un ruolo sempre più centrale, divenendo componente fondamentale di un’offerta completa e di qualità. Augusto Contract è anche in grado di realizzare il nuovo concetto di ristorante di hotel che si apre alla città fornendo un’esperienza distintiva. Le esigenze degli alberghi richiedono competenze specifiche poiché le conoscenze legate a tecnologia e attrezzature, ergonomia e funzionalità, vanno unite ad attenzione al dettaglio, cura delle finiture e ricerca sui materiali, per creare ambienti che soddisfino le attese di tutti gli stakeholders. Così, per l’innovativo hub dell’ospitalità Combo - nelle sedi di Venezia, Milano e Torino – Augusto Contract ha applicato tali competenze nelle aree F&B, ampliando l’intervento anche alle aree comuni e reception. Progetti che si distinguono per i materiali utilizzati, le finiture e le lavorazioni. Per i banconi di Venezia e Milano, ad esempio, è stata usata una particolare lamiera di alluminio. Spiega il Ceo Giacomo Racugno: “C’è stato un grande lavoro di ricerca per reperire questo materiale che veniva messo negli ascensori degli anni Cinquanta. A Torino poi sono stati realizzati banconi dagli stili diversi per le aree bar e cafè, che ben rappresentano la nostra capacità di gestire la varietà e la complessità dei progetti. Grande attenzione è dedicata alle caratteristiche del luogo: come a Venezia, dove abbiamo eseguito lavorazioni speciali di materiali resistenti alla salsedine e accorgimenti a livello costruttivo e impiantistico per fronteggiare l’acqua alta”. Gli interventi di Augusto Contract poi si ampliano dal F&B agli spazi comuni. “Queste aree - conclude Racugno - permettono infatti il primo ‘incontro’ tra ospite e hotel ed è importante che arredamento e materiali creino la giusta atmosfera. Per Combo Torino, ad esempio, ci è stato chiesto di realizzare una struttura di grande impatto in lamiera di alluminio a forma cilindrica adibita a reception, con arredo interno in legno curvato ad hoc. Gestire la varietà delle richieste dei progettisti, garantendo una realizzazione funzionale e attenta al dettaglio, il controllo di budget di investimento e tempistiche di realizzazione, è la peculiarità di Augusto Contract: il portafoglio di realizzazioni fatte, nel tempo, per prestigiosi brand alberghieri mostra la capacità di coordinare tutti gli elementi che compongono tali ambienti complessi”.