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FENOMENI
Sono E-GREEN
i viaggi dei millennial
CAMBIANO LE ABITUDINI DEI GIOVANI VIAGGIATORI CHE OPTANO SEMPRE DI PIÙ PER HOTEL SOSTENIBILI E ITINERARI DI VACANZA ALLA SCOPERTA DELLA NATURA. FOCUS MARCATO SULLA TECNOLOGIA PER ESSERE SEMPRE CONNESSI, RICERCA DI CONDIVISIONE MA SOPRATTUTTO DI ESPERIENZE ‘ALTERNATIVE’.
di Enrico Maria Albamonte
Giovani, ecologici, alternativi, attratti dall’avventura ma per nulla disinteressati alle città d’arte. Questa in breve la fotografia dei turisti millennial italiani e internazionali che sempre più puntano su vacanze sostenibili e smart all’insegna di nuove esperienze, suggestive e sempre diverse. I giovani sono un mercato in espansione per il business del turismo e nel 2025 rappresenteranno il 50% dei viaggiatori a livello globale, identificandosi come i futuri fruitori del turismo di lusso. Una delle novità del turismo responsabile ma lussuoso da dieci anni a questa parte è il glamping, crasi di glamour e camping che entusiasma chi desidera dormire in tende en plein air ma comunque raffinate, e, soprattutto, dotate di tutti i comfort. L’architetto Alberto Zanetta, che si occupa di questi temi per il Politecnico di Milano e che all’ultima edizione del salone del turismo Ttg, Sun e Sia a Rimini ha presentato interessanti ricerche sul tema, così descrive questo fenomeno: “Il glamping riguarda molto i giovani purché provvisti di un pingue portafoglio perché sono esperienze molto esclusive; storicamente, forme di glamping si possono rintracciare nella storia anche presso le corti rinascimentali oppure fra gli indiani che vivevano nei Canyon. L’idea guida è quella di una tenda berbera da vivere sotto le stelle, che in futuro potrà essere allestita anche in location di rilievo artistico come gli scavi di Pompei o perfino in Egitto nella Valle dei Templi”. Nel futuro infatti secondo Zanetta prenderanno sempre più piede eventi temporanei di hospitality con formule innovative. L’architetto ha anche tracciato l’identikit del turista nato fra il 1981 e il 2005, tratteggiando il profilo di un consumatore evoluto, amante della digital experience e della realtà virtuale, green nell’anima e paladino della
condivisione e di un turismo sempre più instagrammabile, che trova nella pulizia delle coste e degli oceani la sua sublimazione. Un viaggiatore che è anche fan di soluzioni ibride che includano il co-housing e l’hi-tech..
VACANZE IN SHARING La tecnologia quindi è l’immancabile compagna di viaggio per i Millennial, e li spinge a condividere le esperienze, non solo in forma virtuale, ma anche fisica. Lo spiega Isabella Maggi, direttore marketing e comunicazione di Gattinoni, realtà specializzata in organizzazione di viaggi che da due anni strizza l’occhio a un pubblico giovane. “I nuovi viaggiatori in erba amano destinazioni ‘instagrammabili’ e scelgono soprattutto mete attrattive dal punto di vista paesaggistico con un asterisco su Sicilia, Sardegna e Nord Europa da cui deriva l’infatuazione per il solo travellling, una novità che consente di viaggiare da soli aggregandosi a un gruppo che condivide gli stessi interessi. Nelle nostre proposte cerchiamo di favorire attività stimolanti con un impatto positivo sul territorio; i nostri giovani clienti propendono per il viaggio esperienziale purché sia autentico ovviamente”. Secondo un’indagine condotta da Scalapay, come spiega Matteo Cicalé partnership director travels della società, “il 38% di viaggiatori solitari o con amici fa più di 3 viaggi all’anno, nel 55% dei casi la durata di questi viaggi è compresa tra 4 e 7 giorni. Le giovani coppie nel 72% dei casi effettuano fino a 2 viaggi all’anno, della durata però di una settimana con un budget medio che arriva a 1.500 euro a viaggio. Tra le preferenze emerse dalla ricerca emerge che gli individui o i gruppi di amici sono più propensi a visitare città e svolgere attività culturali”. Intanto anche l’hotellerie tradizionale si adegua a queste nuove istanze proponendo ai clienti più giovani nuove soluzioni di ospitalità. A cominciare da Nyx Hotel Milano della catena Leonardo Hotels. Dice in proposito Rafi Carmon, cluster general manager di Leonardo Hotels per l’Italia, l’Austria e l’Ungheria: ”Il fulcro della nuova hospitality è il co-living che in Leonardo Hotels diventa ‘cool living’: oggi infatti i nostri giovani clienti sono molto più selettivi e puntano sulla condivisione e su formule flessibili e informali simili all’alloggio in affitto in case più piccole. Il nostro punto di forza consiste in spazi aperti al co-working e co-housing all’insegna della sostenibilità. All’interno di Nyx Hotel proponiamo un soggiorno a medio-lungo termine senza vincoli contrattuali e di affitto, con il vantaggio di usufruire dei servizi dell’albergo come e-bike ed electric car a noleggio, trattamenti di bellezza, lounge area, bar e ristorante e perfino servizi di lavanderia
A sinistra, foto tratta dagli archivi di Marriott; sopra, ingresso di un hotel Marriott a Bangkok
su richiesta”. Connesso con le nuove aspettative dei turisti più giovani è anche il Courtyard Marriott Rome Central Park, particolarmente attento alle esigenze della generazione Y e Z. La catena alberghiera ha infatti coniato Moxy, format dedicato ai Millennial. In Italia gli hotel del gruppo in linea con questo concept sono due: quello di Milano Linate e quello di Malpensa, ai quali si aggiungerà un albergo a Roma in zona Eur, poco lontano dall’aeroporto di Fiumicino. Spiega Antonella Ferro, general manager di Courtyard Marriott Rome Central Park: ”I clienti Moxy cercano camere semplici e funzionali, location vicine a stazioni e aeroporti e spazi comuni dove poter socializzare, il tutto a prezzi contenuti. Il loro ‘pallino’ è sicuramente la sostenibilità, anche se la priorità è essere connessi con un wi-fi gratuito ed efficiente per una totale digitalizzazione delle strutture scelte e interagire direttamente con lo staff per essere orientati alla scoperta dei luoghi (caratterizzanti ed estranei al circuito delle mete convenzionali), attraverso esperienze enogastronomiche locali mirate”. L’altro main topic accanto alla tecnologia è naturalmente la sostenibilità: ”Al Courtyard Rome Central Park, già dal 2016 abbiamo avviato un processo di sostenibilità per essere plastic free entro quest’anno, mettendo a segno un risparmio dell’acqua attraverso filtri che ne regolano il flusso”. Altri corollari della policy green di Marriott sono l’impiego di green energy non autogenerato, l’inserimento di car sharing elettrica a disposizione della clientela degli hotel, la raccolta differenziata anche nelle camere e infine la sensibilizzazione dei clienti a un uso più parsimonioso del cambio biancheria. Anche l’hotel Hilton Molino Stucky di Venezia, incastonato nella Giudecca, corteggia i turisti in erba optando per proposte che coniugano un’accomodation di qualità con l’immersione nel magico ambiente locale per offrire un’esperienza davvero irripetibile. I giovani clienti europei e americani di questa blasonata struttura veneziana possono infatti godersi un giro delle isole della laguna in barca a vela, nonché un tour in bicicletta nell’Isola di Sant’Erasmo, perla delle isole della laguna settentrionale pressoché inesplorata e ricca di segreti da scoprire con una pedalata nella natura. Grazie alla sua lussureggiante vegetazione, questa oasi naturale si presta perfettamente anche a un’escursione in bicicletta immersa nel verde.
Dall’alto, esterni del Nix Hotel Milano e il bar di Hilton Molino Stucky a Venezia
In apertura, courtesy of Marriott