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SCENARI

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Quando il ‘freddo’ serve

di Davide Deponti

Due sono gli utilizzi che caratterizzano la presenza del ‘freddo’ in albergo e che si declinano attraverso altrettante tipologie di attrezzature da lavoro, perfette per offrire all’ospite un’esperienza cucita su misura, anche quando si parla di food&beverage. Si tratta di cantinette vino e minibar che, oggi, si presentano come strumenti di servizio non più da nascondere, ma anzi da mostrare. Per la loro estetica innanzitutto, che spesso esce dalla matita di designer innovativi - come Massimo Mussapi o Giuliano Cappelletti - ma anche per la tecnologia all’avanguardia che sfruttano. Così le cantinette non si occupano solo di custodire i vini ma anche di esporli in ogni ambiente dell’hotel che possa essere coinvolto: dal ristorante al wine bar, dall’enoteca alla lounge. I vini più pregiati all’interno di queste iper tecnologiche vetrine, che li proteggono e ne favoriscono l’affinamento, si conservano alla temperatura ideale pronti per essere assaggiati. Nelle suite e in ogni tipo di camera contemporanea, i modelli più innovativi di minibar danno nuova vita al concetto di servizio e si reinventano secondo modalità che guardano a design e sostenibilità.

UN BAR EVOLUTO

INDEL B

Modello nato dalla collaborazione con l’architetto milanese Massimo Mussapi, FlyingBar è il minibar da camera più sottile al mondo. Grazie ai soli 20 cm di profondità si installa a parete, liberando spazio utile nella stanza dell’albergo, e dà nuova vita al concetto del minibar, favorendo una maggiore accessibilità e fruibilità.

VITRIFRIGO

I minibar a compressore della Serie Next possono ospitare alimenti freschi, bevande e medicinali, assicurandone la corretta conservazione. Hanno un sistema di refrigerazione che dona la massima silenziosità e un termostato meccanico per la personalizzazione della temperatura. Disponibili con anta a vetro specchiato per mostrare i prodotti.

DOMETIC

Minibar a cassetto con pannello decorativo e maniglia, Dm 50Nted offre comoda apertura scorrevole, funzionamento silenzioso e basso consumo energetico. Al suo interno i supporti per le bottiglie e i divisori sono facili da regolare per esporre un’ampia gamma di prodotti. Realizzato con porta autochiudente e luce interna a Led.

DOMETIC

Adatto per l’uso freestanding o per l’incasso, grazie alla cerniera scorrevole con fissaggio rapido che ha in dotazione, HiPro Evolution N40S è un silenzioso minibar termoelettrico con capacità fino a 40 litri. È realizzato con scomparti e ripiani eleganti in vetro e ha illuminazione interna a Led.

VAMA

Grazie all’innovativo sistema di raffreddamento termoelettrico, tutti i minibar della gamma refrigerano nel modo più efficiente possibile. Tanto che il consumo energetico ha un risparmio del 60% all’anno. Inoltre il circuito di raffreddamento funziona in totale assenza di vibrazioni e di parti meccaniche in movimento dando un comfort ‘a zero decibel’.

INDEL B

Grazie a un design elegante e alla massima personalizzazione, il minibar a cassetto KD50 può essere collocato anche in spazi ridotti o insoliti e permette di avere una migliore ergonomia nell’utilizzo da parte dell’ospite: aperto il cassetto, i prodotti sono tutti visibili subito dall’alto e prelevabili senza mettersi in ginocchio.

A PORTATA DI VINO

HAIER

Tecnologia avanzata e design sono i pilastri su cui si fonda la gamma di wine coolers, in versione Mono Zone o Double Zone. Con sistema di controllo dell’umidità ad aria naturale, protezione dalle vibrazioni esterne e uso di Led per garantire la corretta illuminazione, offrono la cura perfetta per i vini, gestibile anche con la app ‘hOn’.

RIVA 1920

Disegnata da Giuliano Cappelletti, la Cambusa Wine Jumbo è un mobile contenitore progettato per ospitare la cantinetta vini - in un vano realizzabile anche su misura a richiesta - ma anche bicchieri e accessori che trovano spazio sulle mensole e nella doppia anta contenitiva. Sono oltre 40 le finiture disponibili.

VITRIFRIGO

Grazie al gas refrigerante naturale R600a, le cantinette Dcw offrono performance elevate e ridotti consumi per la perfetta conservazione di vini bianchi, rossi e spumanti. Dotate di ripiani in acciaio inox per far riposare le bottiglie, hanno uno speciale vetro termico che mantiene perfetta la temperatura interna.

ELECTROLUX PROFESSIONAL

Dotata di una capacità fino a 170 bottiglie, la cantinetta Wine Line 720011 si può impostare con temperatura a zona multipla per mantenere nelle perfette condizioni di servizio diverse tipologie di vini. Illuminazione interna a Led e porta a triplo vetro anti Uv proteggono dalla luce diretta e troppo intensa.

ENOFRIGO Completamente made in Italy, i.Am è la cantinetta per arredamenti cool, che vogliono giocare al meglio con lo spazio nel pieno risparmio energetico Classe A. Con soli 55 cm di profondità è la più sottile presente sul mercato ma può diventare ancora più agile e versatile nella versione Slim, con una larghezza di soli 60 cm.

ENOFRIGO Grazie alle misure - 260 cm di altezza, 67 cm di larghezza e 66 cm di profondità - Winemax è una cantina esile e slanciata che arreda con discrezione. Realizzata con vetro, alluminio e acciaio, regala atmosfere calde e uniformi grazie alle luci a Led. Unici i rivestimenti esterni nero opaco e grigio opaco con finitura soft touch.

INDEL B

Si chiama K Cellar il wine bar dotato di due zone a temperatura controllata: alla parte superiore, adatta a soft-drink, vini bianchi e champagne, si abbina quella inferiore (a 14°C), per la conservazione di vini rossi. È infatti già usata da diversi alberghi nel mondo - tra i quali gli Armani Hotel - per offrire anche in camera un servizio di qualità superiore rispetto a quello di un semplice minibar.

DOMETIC

Grazie a una capacità fino a 40 bottiglie, E40Fgd è la cantinetta che ospita due zone di temperatura con controllo separato, nelle quali si posso conservare allo stesso tempo vini rossi e bianchi, ognuno alla giusta temperatura. Non mancano ripiani in legno dalla comoda apertura scorrevole e ricircolo d’aria integrato.

LIEBHERR

La cantina vini climatizzata Wkb4212 permette di conservare vini diversi insieme: l’innovativo comando ElectronicTouch garantisce il mantenimento delle varie temperature selezionate. Unico il sistema SoftSystem: riduce le vibrazioni di chiusura della porta dannose per il vino: si chiude da sola quando arriva a un angolo di 45°.

LDF LONGONI

Specializzata nella realizzazione di vetrine refrigerate professionali, propone nella ‘Linea Vini’ moduli disponibili in due larghezze (65 e 85 cm) e in tre altezze (150, 190 e 230 cm), ideali per l’esposizione in ogni location. Grazie al sistema di ventilazione e alla divisione delle temperature custodiscono diversi vini insieme.

STORY

VISIONI FIORITE. LE DONNE DI JEAN-PIERRE CASSIGNEUL

Donne alla moda adorne di cappelli fioriti. Sono loro la ragion d’essere della pittura di Jean-Pierre Cassigneul. Utilizzando colori vibranti e addolcendo i contorni delle silhouette, Cassigneul coniuga nei suoi dipinti la sensibilità grafica del gruppo dei Nabis, in particolare di Pierre Bonnard e di Edouard Vuillard, e la tavolozza espressionistica di Kees van Dongen. Nato nel 1935 nella ‘Ville Lumière’, Cassigneul si forma presso l’Académie Charpentier, dove è allievo del pittore figurativo francese Jean Souverbie. Dopo aver lavorato nello studio del pittore e illustratore Roger Chapelain-Midy, Cassigneul espone nel 1955 alla Galerie des Beaux-Arts di Parigi, prima di essere nominato membro del Salon d’Automne nel 1959. Nel 1963 prende parte al Salon de la Jeune Peinture insieme ai pittori francesi Bernard Buffet e André Minaux. Il 1968 è un anno segnato dall’incontro, in occasione di una mostra alla Vital Gallery, con l’influente mercante d’arte americano Wally Findlay Jr., che inizia a supportare e a promuovere Cassigneul al di fuori del mercato europeo. Nel 1970, l’artista espone alla Wally Findlay Gallery di Palm Beach e New York e compie il suo primo viaggio in Giappone, dove è protagonista di una grande mostra personale alla Mitsukoshi Gallery di Tokyo. Con la maturità, la sua pratica si espande dalla pittura alla litografia e agli arazzi, oggetto di numero esposizioni negli anni ’80 e ’90, che lo portano nel 2010 a essere annoverato da Artprice, database online del mercato dell’arte, tra i primi 5 artisti francesi viventi più venduti.

Courtesy of JD Malat Gallery, London

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