8 minute read

Il Sud in ripresa Rita Nicosanti

IL SUD È IN RIPRESA

di Rita Nicosanti

Imprenditorialità giovanile, innovazione e digitalizzazione: le regioni del Meridione viaggiano a ritmo sostenuto per recuperare il divario con il Nord

Quando il premier Mario Draghi, nell’aprile 2021, presentava alla Camera dei Deputati le missioni da perseguire attraverso il PNNR, dichiarava in modo chiaro e conciso: «La crescita del Mezzogiorno è un aspetto prioritario, se cresce il Sud cresce l’Italia». E qualcosa, ultimamente, si sta muovendo. Nonostante infatti il divario digitale con il Nord sia ancora ampio, il Sud sta segnando passi incoraggianti nell’ultimo periodo.

IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE

Le regioni del Meridione stanno infatti assistendo a dei cambiamenti importanti in termini di innovazione e digitalizzazione. E punta sui giovani. Con un tasso di imprenditorialità giovanile al 10%, il Sud non solo supera le regioni del Nord, ma addirittura la media nazionale che è dell’8,4%. Il rilancio digitale è dovuto a importanti investimenti che sono stati fatti, investimenti pubblici (come il PNRR), ma anche da parte di grandi gruppi privati. Bari, ad esempio, si è trasformata in un hub digitale e tecnologico: gruppi internazionali come Nexi, Pirelli, EY e NTT Data hanno deciso di investire in questo territorio. E non solo.

IN SICILIA L’ECOSISTEMA DELL’INNOVAZIONE

Ma neanche l’Isola sicula rimane ferma a guardare. Ha preso piede infatti SAMOTHRACE (acronimo che sta per SiciliAn Micro and NanO TecHnology Research and InnovAtion Center), un progetto con 120 milioni di euro di budget da impiegare in tre anni. Coordinatrice del piano è l’Università di Catania. L’iniziativa punta tutto sulla microelettronica e le micro tecnologie per sviluppare il tessuto economico sociale della Regione Sicilia e rendere più competitiva l’Italia. Le aree di applicazione sono sei: energia, ambiente, smart mobility, sistemi intelligenti per l’agricoltura di precisione, salute e beni culturali. Si prevedono assunzioni per 115 ricercatori, 69 borse di dottorato di ricerca, 8 milioni di euro per “bandi a cascata” destinati ad altre realtà industriali da coinvolgere.

NAPOLI E LA CITTÀ DELLA SCIENZA

La Campania, da parte sua, punta sul rilancio della Città della Scienza, uno dei principali poli nazionali di divulgazione e promozione scien incendio nel 2013 e, ora, verrà interamente ricostruito. Uno spazio di quattordicimila metri quadrati (tra interni ed esterni), una citta Napoli, in un’aerea in decadimento post-industriale. Al di qua un pano sociale ed economico. E la rinascita del Design Center va in parallelo con lo ospita, Bagnoli, un’area che verrà punto di vista energetico. Il quartiere subirà una grande trasformazione, passando da luogo simbolo dell’inquinamento a luogo simbolo della transizione ecologica.

SOUTH WORKING

Un altro fenomeno ha visto un’accelerata grazie alla pandemia: lo smart working. Molte persone originarie del Meridione e che erano impiegate al Nord, infatti, dopo i lockdown hanno scelto di non tornare al lavo città in cui sono nate. E così, oggi che i nuovi standard del lavoro mantengono massicce dosi di “lavoro da remoto”, molti sono rimasti al Sud pur lavorando per aziende di Milano, Roma, Torino o altre città italiane del Centro e del Nord. “South Working”, che letteralmen movimento culturale che promuove periodi di lavoro agile dalle aree interne e dal Sud Italia. Secondo un’indagine condotta nell’autunno 2020 da Datamining, sono stati 45mila i lavoratori che hanno deciso di lasciare il Nord per lavorare da remoto dal Sud.

IL NODO DELLE INFRASTRUTTURE

Perché il rilancio digitale del Meridione possa andare avanti, un prerequisito essenziale riguarda le infrastrutture: sociali, di mobilità e soprattutto tecnologiche. Non possono mancare, ad esempio, una buona connessione Internet, un efficiente collegamento ad un aeroporto o ad una stazione treni dell’Alta Velocità (dovrebbe essere raggiungibile, con mezzo privato, nell’arco di due ore) e il cosiddetto “presidio di comunità”, ovvero uno spazio, pubblico o privato, da cui lavorare rispettando le esigenze di socialità. Semaforo verde quindi a spazi di co-working, a biblioteche, a community hub, o spazi pubblici dove ospitare dialogo intergenerazionale per le comunità locali, per i nuovi arrivati, per coloro che hanno deciso di tornare nelle terre natie. Per quanto riguarda la connessione web, non si è messi poi tanto male. e sicura, serve una velocità di connessione non inferiore a 30Mbps. che, tra le cinque Regioni italiane con la percentuale più alta di comu no al Sud: la Calabria con il 57%, la Campania con il 41%, la Puglia con il 35,2% e la Sicilia con il 33,4%. Perché senza le infrastrutture digitali e tecnologiche, esempi virtuosi come quelli di Bari e Catania non potrebbero esistere. La strada sembra tracciata, non resta che continuare a percorrerla.

Intervista

LUCIANO DI TIZIO:

di

Ètra i principali portavoce di difesa della natura. Che troppo spesso sfruttiamo, disinteressandoci degli effetti che, come un domino, si stanno nella spinta dei giovani e nei Governi sensibili alla questione ambientale. to per molti anni come giornalista a far conoscere e sollecitare la so e divulgative sulla piccola fauna. guardia volontaria ittica-ambientale Herpetologica Italica. Chiamato improvvisamente a sostituire Daniela Ducato, dimissionaria per motivi personali dopo meno di tato proponendo, come mattoni per e inclusiva, «la tutela della biodiver conversione in senso sostenibile del matiche ambientali e ci spiega come difendere la natura nel nostro Paese, e non solo.

Qual è il ruolo e l’azione del WWF

della natura. Agisce in buona parte direttamente con progetti e interventi a tutela di ambienti e specie a rischio (uomo compreso), sia svolgendo un ruolo di stimolo e di supporto nei confronti dei singoli cittadini, delle nei confronti del pianeta. Un ruolo storica nella quale viviamo. so la gestione diretta nelle sue oltre verso le proprie guardie ambientali che contribuiscono fattivamen-

nel suo complesso. Noi tutti della famiglia del Panda abbiamo un grande senso di gratitudine nei confronti di una gratitudine che spero sentano tutti gli italiani.

vati e quelli pubblici. Questi ultimi appartengono a tutti, quindi anche a mente non riusciamo a capirlo. Non si spiega altrimenti il fatto che con molte parti del Paese a stentare con lite rappresentano un vantaggio per salutare per il pianeta e per ciascuno altrimenti non saprei proprio come spiegare certi comportamenti…

Credo sia evidente come il cambia impresso a questo cambiamento con i nostri comportamenti scellerati a sono troppo repentine non abbiamo In Italia in particolare paghiamo lo scotto aggiuntivo di avere una classe politica che non guarda avanti nel tempo, oltre i propri immediati interessi elettorali. Ci vogliono, e sono urgenti, scelte coraggiose. Invece, per dirne solo un paio, sul fronte energia continuiamo ad accumulare ritardi sulle rinnovabili, e anche su queste e facciamo troppo poco, spesso quasi nulla, per mandare in pensione le fonti fossili.

fondamentale. Del resto la gestione spetta principalmente al Consiglio dirigerlo. Bisogna tuttavia aggiungere che, certamente, ogni presidente ha le proprie personali caratteristiche mandato. Nella gran parte della mia vita professionale ho lavorato come giornalista professionista, ma contemporaneamente ho coltivato le mie cupato e mi occupo tuttora di erpetologia e ittiologia. In altre parole sono

a svolgere), oggi anche da presidente.

Come pensa si possa conciliare

Questa domanda contiene un equi sere forse “troppo costosa” se i costi continuiamo a misurarli esclusivamente in termini economici, ma que terci di usarlo. Quello che gli scien so non si adegua in fretta virando per le industrie, così come anche per ciascuno di noi nel proprio piccolo.

Per molti anni siamo vissuti immaginando il mondo degli esseri viventi come una piramide nella quale alla gli animali, a cominciare da quelli che arbitrariamente consideravamo siano illusi che il pianeta fosse fatto di un cerchio nel quale ogni essere librio complessivo. Ridurre la bio ciamo parte come ogni altro animale e qualsiasi pianta, distruggendolo nei confronti della nostra specie. Un esempio di immediata comprensio danno immenso alle nostre stesse

acquisti, non comprando cose inu plastica usa e getta; far durare gli oggetti il maggior tempo possibile, abbandonando per sempre la logi nato, quanto meno nel mondo occidentale, negli ultimi decenni. Per

modello rottamando quello che abbiamo comperato pochi mesi fa, e questo vale per qualsiasi altra apparecchiatura. Un aspetto partico private e usate solo quando serve, sommano a quelle di coloro che di volta in volta scegliamo per gestire la cosa pubblica.

biente, così come troviamo giovani e persone adulte (in questo caso, mi ovunque nel mondo, per chiedere alla politica di non derubarli del loro futuro, rappresentano una grande dare un consiglio a questi giovani. anche andare tutti a votare, scegliere le persone che ci governeranno tra turo del pianeta, e anche impegnarsi in prima persona, candidarsi, per creare nel prossimo futuro una classe dirigente migliore di quella che le i risultati noi abbiamo fallito. Non basta denunciarlo, occorre darsi da fare per sostituirci con persone mi mente possibile.

so solo le persone conosciute, che appaiono in Tv o dilagano sui social, hanno grande seguito. Eppure dagli studiosi e dagli ambientalisti ci arri visioni che non sono basate su una sente il libro Spillover. L’evoluzione delle pandemie? In quel testo si trova un quadro sorprendentemente esatto continuiamo a devastare la natura, a tempo a salvarci, noi stessi, non il pianeta che se la caverebbe ottima di ciascuno di noi e dei governi che sere ottimisti.

This article is from: