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Intervista a Fio Zanotti Anna Grazia Concilio
from Novembre 2022
by pay50epiu
Scopre il suo talento all’età di quattro anni, quando riceve in regalo un’armonica a bocca. Da quel momento la sua vita ha un unico grande fil rouge: la musica. «Si deve suonare con il cuore, con la testa e con le mani», racconta Fio Zanotti, classe 1949, musicista, compositore e maestro d’orchestra. Una carriera in continua ascesa che lo porta a lavorare con i più grandi nomi del panorama musicale italiano, fino a diventare scopritore di giovani talenti. Lo abbiamo incontrato alle semifinali di Italia In… Canto, seduto in giuria ad ascoltare i partecipanti dello storico Concorso firmato 50&Più.
Come nasce la sua vocazione alla musica?
Avevo 4 anni, abitavo ai “bordi di periferia” come dice un mio grande amico. Mio nonno mi regalò un’armonica a bocca e dopo dieci minuti suonai quello che sentivo alla radio. Sorpreso da quanto avevo fatto, sempre mio nonno, all’età di 5 anni, mi regalò una fisarmonica e si ripeté ciò che era accaduto con l’armonica. L’anno successivo ero con mia madre nel centro di Bologna, in un negozio di strumenti musicali; lì notai un pianoforte, mi sedetti e iniziai a suonarlo. Da autodidatta. In quel momento capii che la musica sarebbe stata la mia vita. E in verità ero bravo anche a calcio, quindi, ero indeciso.
Aveva l’appoggio della famiglia? I suoi erano contenti che lei seguisse questa strada?
Mio padre voleva che io lavorassi nell’azienda di famiglia. E dai 10 anni fino ai 20 anni ho lavorato con lui, ma continuavo a suonare la fisarmonica per diletto.
Succede, poi, un episodio che inizia a cambiare il suo destino.
Sì. Un nostro dipendente mi dice che i Judas cercavano un musicista. Era uno dei gruppi musicali più impor-
FIO ZANOTTI: «SI DEVE SUONARE CON CUORE, TESTA E MANI»
di Anna Grazia Concilio
tanti dell’epoca. Mi hanno portato l’organo Hammond per farmi esercitare e mi hanno dato un mese di tempo. Di giorno lavoravo, di notte studiavo musica. Quando mio padre ha deciso di fittare l’azienda, finalmente ho potuto dedicarmi ai miei sogni.
Solo il talento è sufficiente perché si abbia un musicista del suo calibro?
No. Il talento è importante ma è necessario anche studiare. Mi sono iscritto al conservatorio e ho iniziato a prendere lezioni di armonia,
contrappunto, tecnica. Ho avuto insegnanti straordinari che mi hanno trasmesso tanto.
Il primo appuntamento importante?
ca. Era poi ancora . Da allora hanno iniziato a contattarmi le case di rivate le collaborazioni con Ornella Vanoni, i e Adriano Celentano. E ancora Loredana Bertè, Anna Oxa, Ivano Claudio Baglioni, Fiordaliso.
Con qualcuno, in particolare, c’è stata più intesa?
Ognuno di loro ha delle caratteristiche e mi ha arricchito a suo modo. Con Adriano (Celentano n.d.r.) è successo dell’incredibile. Con abbiamo avuto il secondo record assoluto.
il cuore, con le mani.
Sta lavorando ad un nuovo progetto. Qualche anticipazione?
È un progetto che sogno di fare da Hammond in legno. È un lavoro sulle composizioni, sulle colonne sonore: il
Che cosa c’è nel futuro di Fio Zanotti?
Ho realizzato uno studio di registrazione molto grande, ne realizzerò altri due, vicino casa mia, sui colli bolognesi. Uno probabilmente lo chiamerò “Studio Adrian”, in onore del mio grande amico Celentano, l’altro vedremo. Questi due spazi saranno dedicati ai giovani, se vedrò in loro del talento - dopo un mese di studio -, li promuoverò e li supporterò nel una fortuna ma da solo il talento non basta, deve essere accompagnato alla tecnica che si apprende studiando. E ai giovani dico: “Non abbiate fretta”, bisogna fare le cose con calma.
Tra i giudici di Italia In... Canto per la prima volta, quest’anno. Com’è stato?
Il bambino prodigio dei colli è stata un’ebolognesi che diventa sperienza straordinaria. Mi musicista e maestro sono divertito come un bamd’orchestra. Ha lavorato con i più grandi nomi del panorama musicale italiano. sonaggi straordinari con una umanità incredibile sia per A 50&Più racconta come non hanno nulla da invidianasce l’artista e quali progetti re ad artisti già conclamati. realizzerà in futuro Grato anche per aver ricevuto una statuetta, per me è stato come un Oscar.
Una considerazione sulCome nasce la sua musica? la musica di oggi.
Nasce improvvisando. C’è il “colpo di È importante fare attenzione alla tecgenio” che spesso dà il la alla com- posizione, poi magari ci vuole più alcuni passaggi, dall’altro fa correre il rischio di sentirsi arrivati e invece l’istinto è una cosa e la tecnica un’al- bisogna sempre studiare e abbinare tra. Si deve suonare con la testa, con la tecnica al talento.