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IL FUTURO E' ADESSO

IL FUTURO È ADESSO

EDITORIALE di Silvia Gottardi

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Con i due ori estivi il totale delle nostre medaglie recenti con le Nazionali giovanili diventa davvero notevole: 13 negli ultimi 12 anni! A me sembra davvero un piccolo miracolo, considerando che quest’estate siamo riusciti a far meglio di Spagna, Francia e Russia, che hanno una base di tesserate molto più ampia della nostra. Un miracolo di organizzazione da parte del Settore Squadre Nazionali, di capacità agonistiche delle ragazze, di qualità del lavoro dei coach azzurri e dei vivai dei Club.

La domanda che mi sono fatta spesso e che credo si siano fatta in molti è: “Come mai otteniamo risultati strabilianti con le giovani e non con le senior”? La classica risposta che sento spesso è: “Le italiane non hanno spazio in A1, ci sono troppe straniere.” Ma dai, siamo realisti, tre straniere non tolgono spazio alle giovani italiane, soprattutto con questo gioco veloce e fisico che prevede tante rotazioni. E infatti quelle forti lo spazio ce l’hanno e giocano minuti importanti sia in A1 che in A2 (pur con qualche eccezione).

Io credo invece che dipenda dalla nostra mentalità. È come se succedesse qualcosa durante il passaggio dal livello giovanile a quello senior. Le giovani attaccano senza paura: tirano al primo passaggio, sbagliano, riprovano, tentano l’assist dietro la schiena. Poi quando diventano senior in qualche modo la loro sfrontatezza e creatività viene ingabbiata: quasi sempre non guardano più il canestro, la passano e difendono solamente. Per me bisognerebbe ricominciare a pensare che si vince anche facendo un canestro in più, e non sempre e solo facendone segnare uno di meno. Bisogna coltivare la gioia di tirare e fare canestro, la gioia di fare un assist spettacolare, la gioia di essere protagoniste!

Negli ultimi anni la Nazionale senior ha sempre fallito le partite che contavano, ma non di molto. Certo adesso non siamo messe così male come 10-15 anni fa quando non riuscivamo nemmeno a qualificarci agli Europei. All’estero ci considerano in crescita come movimento, ce lo ha detto anche Paul Nilsen nell’intervista per Pink N.07. Manca però sempre qualcosa che ci faccia fare il salto definitivo. Manca quell’attitudine ad attaccare, a prendersi responsabilità, ad essere protagoniste. Io spero che queste giovani non perdano la sfrontatezza e la gioia di far canestro, e sono curiosa di vederle in campo nel campionato che sta iniziando… Perché il futuro è adesso!

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