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LA LOTTA E' TOTALE
from PINK BASKET N.25
by Pink Basket
INDISE A2 di Manuel Beck
LE MIGLIORI 8 DELLA CATEGORIA SONO ATTESE A BRESCIA PER CONTENDERSI LA COPPA ITALIA. LA BATTAGLIA CONTINUA ANCHE IN CAMPIONATO: SUL CAMPO E CONTRO IL COVID, TORNATO A TORMENTARE SOPRATTUTTO IL GIRONE SUD, CHE HA COMUNQUE VISSUTO UN MESE AD ALTA INTENSITÀ. NUOVI ARRIVI E INFORTUNI
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Febbraio senza tregua in A2. Non c’è stato un giorno senza notizie, tra turni del weekend, recuperi infrasettimanali, infortuni, colpi di mercato, stop per Covid. La situazione sanitaria sembrava sotto controllo verso fine gennaio; invece da metà mese sono tornati a fioccare i rinvii nel girone Sud, dove non erano ancora terminati i recuperi dell’andata. Il Cus Cagliari ha scontato quasi due mesi di stop; altre rimangono ai box mentre scriviamo (24 febbraio). Al Nord va meglio, ma Vicenza ha avuto delle positività e a Bolzano è scattato un nuovo blocco generale dello sport. Un applauso a tutte per la tenacia, comunque vada a finire.
Ma intanto, il Nord ha vissuto un sorpasso al vertice (Crema su Udine) e il Sud ha regalato una serie di finali all’ultimo tiro, con il titolo d’inverno assegnato in ritardo di quasi due mesi, dopo il recupero vinto da S. Giovanni Valdarno sul Cus Cagliari. Toscane che, paradossalmente, nel frattempo sono scivolate a -8 in classifica da Faenza capolista, la quale (altra stranezza) sarebbe stata esclusa dalla Coppa in favore di Selargius se avesse perso il recupero con le sarde, che nella graduatoria attuale stanno ben sotto. Ma non è successo; Ballardini e compagne ci saranno, dovendo però, mentre scriviamo, scontare un nuovo fermo per Covid. L’evento di metà stagione torna alla sua normale collocazione in calendario dopo che lo scorso anno fu rinviato a settembre. È Brescia – matricola delle meraviglie, seconda al Sud – ad essersi aggiudicata l’organizzazione. Tutte in Lombardia, dunque, dal 12 al 14 marzo, nella regione che monopolizza il trofeo da ben 6 edizioni: Broni nel 2014, poi Geas, Costa Masnaga e 3 volte Crema. La pluridetentrice c’è ancora e mira a un clamoroso poker.
Questi gli accoppiamenti dei quarti: Udine-Umbertide; Faenza-Moncalieri; Crema-Brescia; Valdarno-Castelnuovo. La forma attuale (vittorie di fila e niente stop per virus) indicherebbe Crema e Moncalieri come prime favorite. Ma due settimane, in tempi di Covid, possono cambiare ogni scenario, specie in partite secche.
Girone Nord // 9 vittorie di fila per Crema, che strappa il primato a Udine. In agguato Moncalieri. Sale Milano, spera Carugate, in calo Mantova e Ponzano. Reazioni di Vicenza e Bolzano, cambia coach San Martino
ARRIVANO Milano e Alpo, imbattute nel mese (4 e 3 “W” rispettivamente), lanciano l’assalto al quarto posto. Le veronesi, dopo aver inserito Mancinelli e salutato Dzinic, hanno portato a casa due battaglie con Mantova e Carugate; in quest’ultima “ribaltone” nel 4° periodo con un 17-0 in 4 minuti, firmato dalle triple di Conte e Coser. Di carattere anche la rimonta a Ponzano, con un 8-26 nell’ultima frazione (Mancinelli 13 punti e 13 rimbalzi). Per le milanesi, fiducia in crescita e solidità difensiva, con la perla del colpo a Vicenza (63-68, Guarneri 17 punti e 16 rimbalzi) che era campo imbattuto. Non banali gli scarti in doppia cifra su Albino, Ponzano e S. Martino, specie dopo l’infortunio a Quaroni; salito il rendimento di Novati. Ultim’ora: presa Chiara Pastore.
CAMBIO Mese sofferto per S. Martino. Prima l’infortunio di Varaldi (stagione finita), poi 4 sconfitte che costano l’ultimo posto con 4 punti da rimontare. Rotazioni profonde e pressione costante non stanno bastando contro avversarie più esperte (e con qualche riferimento sicuro in più, anche se Rosignoli ha toccato due volte quota
DICIASSETTE. In panchina Francesca Di Chiara ha lasciato il posto all’ex vice Tomei. Diciassette Non porta male a Silvia Viviani, che condisce con un 17/17 ai liberi i suoi 29 punti nella vittoria di Sarcedo a S. Martino. L’infortunio della leader Pieropan ha dato più responsabilità alle compagne, e il play classe 2001 ha anche segnato 15 punti, a supporto dei 20 di Santarelli, nel prezioso successo contro Mantova, rivale diretta per i playoff (63-57). Poi è mancata la stessa Santarelli ma è tornata in campo Anna Colombo dopo mesi “sabbatici”: 19 punti alla sua seconda presenza, coincisa però con una rocambolesca sconfitta contro Bolzano.
FRECCIA Quella messa da Crema su Udine al vertice della classica. In realtà le due sono appaiate dopo 5 giornate di ritorno, ma le lombarde hanno il 2-0 negli scontri diretti, e sono salite a 9 vittorie di fila liquidando, tra le altre, Castelnuovo (84-53) con un clamoroso 16/21 da 3. Spettacolare la forma di Nori (17 punti e i 12 rimbalzi di media nell’ultimo mese) e Melchiori (30 punti contro Ponzano per 37 di valutazione). Udine ha perso in volata a Vicenza, ma è uscita bene da altre due trasferte-trappola: a Mantova con 24 di Peresson, poi a Castelnuovo (62-74) pur senza la sua leader, con 19 di Cvijanovic, 17 di Blasigh, il ritorno di Turel e la seconda uscita di Milani (aveva giocato anche a Vicenza).
MAGIE Safy Fall estrae dal cilindro un “tiro da 4” allo scadere (tripla e libero aggiuntivo) con cui corona una prova da 20 punti e fa vincere il BC Bolzano a Sarcedo (62-64): cruciale per tenere vive le speranze-playoff delle altoatesine, poi fermate di nuovo dal blocco dello sport provinciale. Forte anche la reazione di Vicenza, che dopo la crisi di gennaio, con cambio d’allenatore, al debutto di coach Sinigaglia fa l’impresa con Udine: thrilling risolto da un canestro di Monaco e da una buona difesa sull’ultimo possesso friulano (61-59; Villarruel 21 punti). Le biancorosse non si sono però ripetute con Milano e dovranno ritrovare ritmo dopo due rinvii.
POTENZA Con meno riflettori degli scorsi anni, Moncalieri è ancora lì, nei giochi di vertice, a un passo dalla coppia Crema-Udine. Ha avuto un calendario favorevole ma ha impressionato con 3 vittorie sempre oltre il +20 e subendo meno di 50 punti. Al consueto predominio fisico, Cordola, Katshitshi e compagne stanno abbinando qualità delle esecuzioni. Si è rinforzata con il ritorno di Landi da Vigarano.
SCENDONO (1) Un mese con la freccia in giù per Castelnuovo e Mantova. Le piemontesi restano salde in fascia-playoff ma vedono allontanarsi il vertice dopo i 3 stop di fila con Carugate, Crema e Udine, per quanto solo il primo inatteso; pesa l’assenza di Valentina Gatti, ha avuto guai anche Podrug; nota lieta la crescita della 2001 D’Angelo, 5 volte in doppia cifra nelle ultime 7 gare. Mantova, sorpresa positiva dell’andata, è ora fuori, seppure di un’unghia, dalla zona-playoff dopo 4 sconfitte maturate negli ultimi minuti (contro Carugate non bastano i 22 rimbalzi di Llorente); manca qualcosa in regia senza Antonelli e sta tirando male da sotto.
SCENDONO (2) Periodo senza vittorie anche per Ponzano e Albino, a rischio di playout. Per le venete sono 5 k.o. di fila, con scarto medio di 12 punti; contro Alpo sembrava possibile il colpo (23 di Iannucci) ma il crollo nell’ultimo quarto ha guastato tutto. A loro volta le bergamasche vengono da 3 sconfitte in doppia cifra di scarto, peraltro con clienti difficili come Milano, Moncalieri e Crema (24 punti e 9 rimbalzi di Carrara contro la capolista).
VIVA Batte due colpi Carugate, staccando l’ultimo posto: imprese con Castelnuovo e Mantova, in quest’ultimo caso senza Micovic (14 punti e 8 assist di Diotti; 27 di valutazione per Colognesi). Senza la rimonta subita in casa di Alpo dopo 3 quarti dominati, sarebbe stato tris. È emersa la tiratrice classe 2002 Discacciati; trovato equilibrio tra chi canta in attacco e chi (come Laura Meroni e Grassia) porta la croce in difesa.
Girone Sud // La Nico ferma a 14 la striscia di Brescia; Valdarno campione d’inverno ma perde terreno dalla leader Faenza. Grande equilibrio fra 3° e 8° posto; mercato attivo nella metà bassa della classifica

ACROBAZIA Quella con cui la 2001 Frustaci (23 punti) realizza a -4” il canestro-partita per la Nico nel big match a Brescia (72-74). È stata la punta dell’iceberg di un periodo da 10 vittorie in 11 gare per Ponte Buggianese: le ultime ottenute pur dopo l’infortunio di Gianolla (stagione finita), avvenuto durante l’unica sconfitta con Faenza. Successi nel big match con Umbertide (73-63 con 26 punti di Ramò, 30 di valutazione per Zelnyte e il neo-acquisto Perini) e nel derby con Livorno (Zelnyte 20 rimbalzi). Prezioso, tra i vari fattori, il rientro di Botteghi.
BESTIALE Il mese senza mezze misure di S. Giovanni Valdarno, che si prende il titolo d’inverno ma accumula anche un pesante -8 dalla vetta del girone. È valso il “pass” per la Coppa Italia il recupero vinto su Faenza: pur prive di Bona e Trehub, le toscane sprecano un +15 tirando 29/51 dalla lunetta; le romagnole pareggiano sulla sirena con assist di Ballardini per Franceschelli, e replicano alla fine del 1° overtime con Schwienbacher, salvo arrendersi nel secondo (85-78; Miccio 21 punti contro 23 di Morsiani). Poi però Valdarno è beffata di un punto sia da Patti che da Firenze; sommando il -20 casalingo con La Spezia, il bilancio del ritorno è 4 k.o. in 4 turni. Ma l’ultimo episodio, il recupero col Cus Cagliari, vinto con 23 punti di Isabella Olajide, conta per l’andata: e dunque per classifica avulsa su Faenza e Brescia, il primato di metà stagione è delle aretine.
CAPOLISTA È Faenza, dopo aver giocato 6 volte in un mese con 3 recuperi. Il più importante con Selargius, vero spareggio per l’ultimo biglietto di Coppa Italia, vinto 67-55 (Porcu 20 punti, Vente 19). Per il resto, a parte il disco rosso con Valdarno, ha collezionato gli scalpi di Nico (63-53 con 16 di Porcu), Patti in trasferta (64-72 con 20 di Morsiani), Bolzano e Firenze. Sul più bello, però, nuova irruzione del Covid e stop obbligato.
DA PLAYOFF Continua la scalata per Patti. Fallito solo l’assalto a Faenza (18 di Galbiati), in compenso è colpo grosso a Valdarno: 80-81 con due liberi di Verona a -20” (27 punti per l’ex Palermo, 24 per Cupido). Poi in scioltezza con la Pall. Bolzano. Più in alto, Umbertide fa quadrato con il collettivo per sopperire all’infortunio di Giudice; ha travolto Firenze con 23 punti di Pompei (9/10 al tiro, 5 assist e 30 di valutazione). La sconfitta con la Nico, nonostante 18 di De Cassan, non le impedisce di essere ancora terza.
INTERMITTENZA Non hanno potuto trovare continuità di gioco La Spezia e Pall. Bolzano. Le liguri, dopo un’andata altalenante ma comunque in zona-playoff, hanno rifilato un doppio “ventello” a Valdarno (4767 con 21 di Hernandez) e Virtus Cagliari, ma poi è subentrato il Covid. Le altoatesine, prima del blocco provinciale dello sport, hanno anche rinviato una partita per convocazione di Kuijt in nazionale olandese. Interessante esordio di Garaffoni, guardia ’99 da Orvieto, unica in doppia cifra contro Faenza (14).
NERO Il mese delle tre sarde, in una stagione già critica. A parte la vittoria di Selargius nel derby con la Virtus Cagliari (con 45 punti e 55 di valutazione in coppia per Granzotto e Manzotti; non basta il 12+12, punti e rimbalzi, di Podda), lo stesso team giallonero, che comunque è saldo in zona-playoff, ha perso con Livorno e Faenza, complici assenze. Sul fondo della classifica il Cus Cagliari, tornato in campo il 24 febbraio dopo 53 giorni di stop per Covid (esordio stagionale per Striulli); e una Virtus che non ha ancora assaporato la vittoria in 16 gare (presa l’esterna polacca Kowalska; separazione da Favento).
RINFORZATA Doppio blitz di mercato per Civitanova, che vuole rimontare sulla zona-salvezza diretta: nelle Marche ecco la lunga bosniaca Dzinic da Alpo e l’ala Zanetti, la scorsa stagione ad Ariano. Nell’unica partita giocata con loro due, vittoria d’oro su Firenze: risolve proprio Dzinic che sul +2 a pochi secondi dalla fine realizza il 64-60. Ma già nel colpo mancato a Brescia (vedi sotto) le marchigiane erano apparse toniche, con 12 triple a bersaglio.
STRISCIA Quella di Brescia, terminata per mano della Nico, ma solo dopo essere giunta a 14 vittorie di fila con il dominio a Firenze e, in precedenza, una vittoria strappata con le unghie su Civitanova (77-76; Turmel 22 punti, 18 rimbalzi e 39 di valutazione): le marchigiane dopo la tripla del +2 di Rosellini (26 punti; 22 di Paoletti) mandano sul ferro due liberi e commettono fallo su De Cristofaro che ci provava da metà campo: 3/3 glaciale dalla lunetta. Subito dopo, la capitana bresciana Sozzi ha interrotto l’attività.
TOSCANE Livorno ha inserito la lunga croata Peric, lo scorso anno a Vicenza: al suo debutto ha contribuito a un’impresa di stampo difensivo (49-41) su Selargius. Resta difficile per le labroniche evitare i playout. Cerca invece di tornare in fascia-playoff Firenze, che con la vittoria su Valdarno (50-49, canestro-chiave di Marta Rossini che sfiora i 19 di media in febbraio) è uscita da un tunnel di 5 sconfitte di fila. Ha preso Gramaccioni (ex Vicenza) e Albanese (ex Ariano).