5 minute read

CORSA PLAYOFF

Next Article
WANNA BE MVP

WANNA BE MVP

INSIDE A1 di Giuseppe Errico

VENEZIA CEDE IL PRIMATO ALL’ULTIMA PARTITA. AL VIA I PLAYOFF, UNA ROULETTE RUSSA CHE COME NON MAI IN QUESTA STAGIONE POTREBBE RISERVARE NOTEVOLI SORPRESE. SARÀ CORSA A TRE PER IL TITOLO?

Advertisement

Un’ultima giornata di campionato con sorpresa finale chiude i battenti di una stagione regolare emozionante e ricca di sorprese non sempre positive (il caso Dike su tutti), ed apre la porta alla roulette russa dei playoff che come non mai in questa stagione potrebbero riservare notevoli soprese. La sorpresa finale è il capitombolo della capolista Reyer Venezia che nel derby veneto contro San Martino viene sbranata dalle lupe giallo nere che costringono le lagunari a cedere il primo posto in classifica alle cugine/ nemiche del Famila Schio che come un perfetto killer aspetta l’attimo propizio per sparare il colpo decisivo ed aggiudicarsi il favore del fattore campo nella lunga ricorsa al tricolore. Subito a ridosso delle venete bussa con forza alla porta playoff la Passalacqua Ragusa sospinta dalla vittoria in Coppa Italia. Sarà ancora una corsa a tre per il titolo: Schio, Venezia e Ragusa? La parola passa al campo mentre noi diamo uno sguardo a quello che è successo nella stagione regolare con un occhio aperto sui playoff.

STEP BACK Concediamocelo questo step back sull’ultimo incredibile turno di campionato dove sul parquet del Pala Lupe va in scena una partita divertentissima, un derby all’ultimo assalto tra San Martino e Reyer Venezia la decide un canestro a tre secondi dallo scadere di Tay Marshall (tredici a referto) che regala alle lupe il quarto posto in classifica e fa cadere le lagunari dal primo posto relegandole alla seconda piazza. Indigesto il legno del Pala Lupe per le oro-granata che già in Coppa Italia erano cadute malamente. Probabilmente la vittoria dello scudetto potrebbe in casa Reyer bastare a non rendere quasi fallimentare una stagione che da roster avrebbe dovuto vederle dominare senza se e senza ma una stagione che con il suicidio in EuroCup ed in Coppa Italia potrebbe diventare disastrosa. Neanche l’arrivo di Sanders in una squadra già di per sé fortissima ha cambiato per adesso le sorti di questa stagione facendo pensare che il problema magari sarebbe da ricercare altrove e non ceryo in campo. Ringrazia di tutto questo Schio che vince sul campo di Empoli (sconfitta indolore per le toscane che si qualificano comunque per gli spareggi playoff) tenendo a riposo Gruda e Quigley e trovando in Gemelos e Lavender ottimi terminali.

Possiamo metterla come meglio volete ma alla fine della fiera Schio è sempre lì, dna da squalo assassino, fiuto del sangue degli avversari, può anche essere una stagione particolare (considerando le eliminazioni in Coppa Italia e in Europa) ma quando conta le scledensi ci sono ed hanno il vento in poppa ed il fattore campo, cosa che non guasta di certo. La vittoria di S. Martino rende inutile per Broni, ai fini della classifica, il successo di Broni su Vigarano, che perde il settimo posto e taglia Fitzgerald per motivi disciplinari. Al settimo posto si insedia il Geas che vince con Battipaglia e nella rincorsa ai quarti di finale ritrova subito le campane, qualificate grazie alla vittoria interna di Ragusa contro Torino. Ha riposato Lucca che mantiene il sesto posto in classifica alla fine di un campionato dove ci si sarebbe aspettato di più da una formazione che ha il quarto budget dell’intera serie A e che ha sprecato lungo il cammino punti pesanti che gridano ancora vendetta.

I NUMERI Qualcuno ha detto che i numeri in questo sport non sono molto importanti ma qualcosa ci raccontano. Ci dicono che nel tiro da due e dalla lunga Schio è la prima in classfica con il 54% da due ed il 38% da tre tallonata da Ragusa che chiude la stagione con il 54% da due ed il 32%da tre. Le peggiori invece da due Torino con il 39% e Vigarano con il 28% da tre. Nei rimbalzi prima la Reyer Venezia con il 39% ultima Battipaglia con il 29%. Nelle statistiche individuali spiccano i 20,15 punti di media della ragusana Dearica Hamby che guida la classifica dei punti realizzati seguita da Allie Quigley che in dieci partite giocate viaggia a 18,6 punti; al terzo posto Feyonda Fitzgerlard con 17.78. Prima delle italiane è Caterina Dotto decima e con sole otto partite disputate (16,33 punti), unica italiana tra le prime venti posizioni. Hamby si porta a casa anche il primato nei tiri da due: 64,96%, seguita da due scledensi, Lavender con il 64,15 e Lisec con il 60%. Nel tiro dalla lunga, nelle nove partite disputate Nicole Romeo viaggia con il 46,94% ma è Marida Orazzo in venti partite a siglare un eccellente 46,30. Nei rimbalzi totali guida la classifica Bashaara Graves (Lucca) con 10,65 di media, questa volta Hamby si deve accontentare della seconda piazza (10,4); al terzo posto Simon (Battipaglia) con 9,6 di media. Nella media di minuti giocati troviamo al primo posto con 36,2 Krystall Vaughn (Lucca) a breve distanza Fitzgerald, 35,5, e Kahlia Lawrence (Torino), 34,95. I record si accumulano durante la stagione regolare, i playoff fanno la storia, diceva un vecchio saggio.

APRIL MADNESS Non vogliamo scimmiottare la più importante March Madness ma per i playoff italiani sarà comunque un caldo e pazzo aprile: si parte il cinque con gara uno dei quarti di finale dove la capolista e detentrice del titolo Schio se la vedrà in un turno sulla carta agevole contro la vincente dello spareggio tra Empoli e Vigarano. Le orange a dispetto di un inizio di stagione non esaltante nel corso del campionato e grazie anche all’arrivo di una giocatrice fantasmagorica come Allie Quigley hanno trovato quella quadratura del cerchio che le renderà sicuramente la squadra da battere. Coach Vincent si ritrova anche Sandrine Gruda al massimo della forma; la lunghezza del roster potrebbe fare il resto. Se avete qualche moneta per scommettere una puntatina su Schio tricolore la farei volentieri.

Diverso il discorso per quella che doveva essere la più grande macchina da guerra mai vista in laguna, sponda femminile ovviamente. Diciamocelo fuori dai denti: un roster che poteva fare invidia agli Avengers, in più in corso d’opera l’arrivo di Nostra Signora dei Canestri Chicca Macchi e la stella Lara Sanders. Sinceramente più di così non so cosa ci si possa aspettare a livello di roster, eppure le brutte figure non sono mancate, se scudetto sarà potrebbe bastare a non richiedere un cambio anche in panchina? Intanto Venezia attende la vincente dello spareggio tra Geas e Battipaglia prima di incrociare in una eventuale semifinale da brividi Ragusa che nei quarti di finale trova Lucca.

Per le siciliane la vittoria in Coppa Italia ha dato ancora più entusiasmo in un ambiente rinvigorito dall’arrivo di Nicole Romeo, un innesto eccellente e ben calcolato dal patron Passalacqua che aggiunge quel pizzico di genio e sregolatezza ad un roster collaudato e compatto. Per Lucca, come detto, non una stagione esaltante forse i tifosi si aspettavano qualcosa di più da un roster notevole e con rotazioni che altre squadre sognano: il sesto posto sta stretto ma i playoff sono arrivati e le decisioni andranno prese a bocce ferme.

Uno dei quarti di finale da seguire con maggior attenzione è quello tra San Martino di Lupari e Broni, due delle formazioni che hanno fatto davvero divertire in questa stagione. Peccato che una delle due debba uscire al primo turno ma avranno sulle spalle i galloni di una stagione fantastica. Soprattutto Broni nei venticinque anni della propria storia mette a segno una di quelle annate che potrebbero trasformare del tutto la storia di una gran bella realtà italiana. San Martino potrebbe essere la classica mina vagante, quella che può far saltare qualsiasi ingranaggio, anche il più collaudato, ed il Pala Lupe è un fortino difficilmente valicabile.

This article is from: