Attività Istituzionali
Comunicazione pubblica ai tempi del Covid-19: abbattere il digital divide per ripartire
L
a comunicazione pubblica ai tempi del Covid-19: se ne è discusso venerdi 30 aprile nel corso di un webinar organizzato da Città metropolitana di Torino e Anci Pimonte con una partecipazione numerosa ed interessata. L'emergenza ci ha portato a ragionare insieme sulla percezione del ruolo centrale delle tecnologie digitali, sul cambiamento culturale in atto, sulla necessità che il superamento del digital divide entri davvero nell'agenda politica nazionale e locale. Un impegno indispensabile per la crescita e lo sviluppo reale dei nostri territori. Siamo partiti dall’analisi di contesto: la crisi che stiamo vivendo ha messo il digitale al centro della nostra esperienza quotidiana, come mai era successo prima. Il digitale (pur con tutte le difficoltà del caso e le differenze di contesto) è entrato nella vita quotidiana di tutti noi che per continuare a lavorare, ma anche per mantenere i contatti sociali, ci siamo dovuti impadronire dell’uso di piattaforme per le videoconferenza, ma anche di una terminologia e di linguaggi che prima era ad uso e consumo degli addetti ai lavori. La digitalizzazione ha ricevuto dall’emergenza coronavirus una accelerazione talmente forte non solo da lasciare tracce indelebili nei nostri comportamenti, ma da farci modificare radicalmente oltre allo stile di vita anche la modalità di parlare ai nostri target di riferimento, tanto più se siamo amministratori pubblici. E’ indispensabile tenere conto che ci si è trovati di fronte ad un cambiamento culturale improvviso ed imprescindibile rispetto alla percezione di quanto siano importanti le tecnologie digitali: i sindaci e gli amministratori sono stati costretti dall’emergenza ad essere molto più pronti ed efficaci nella risposta e anche dal punto di vista della comunicazione nulla potrà più essere come prima, non si potrà tornare indietro. Una recente ricerca dell’Osservatorio nazionale sulla comunicazione digitale di PA Social e Istituto Piepoli ha confermato che l’80% degli
italiani chiede alle istituzioni notizie sulle piattaforme digitali e che 7 italiani su 10 sono favorevoli all’utilizzo di facebook e altri social per dare comunicazioni pubbliche al Paese. La ricerca ha anche confermato l’orientamento degli italiani sul ruolo del digitale nelle fasi successive all’emergenza e soprattutto per la ripresa: 9 italiani su 10 pensano che il #covid19 abbia accelerato il lavoro del nostro Paese sui temi del digitale e che gli strumenti digitali saranno sempre più centrali, sia nel settore pubblico che nel privato. Poiché quindi è chiaro che l’emergenza ha acceso un faro sul digitale e sugli strumenti di comunicazione e informazione social, è indispensabile aggredire e risolvere il problema del digital divide per ripartire, per consentire a tutti i territori di essere nelle stesse condizioni, per rispondere alle domande di tanti sindaci che in questa emergenza hanno toccato con mano le difficoltà di lavorare in smart working da casa o di studiare con la didattica a distanza a causa della mancanza di collegamenti, soprattutto nelle realtà più marginali e periferiche. Il digitale è stato il protagonista di questa rivoluzione e sono proprio i meno giovani, i più fragili digitalmente, a volere adesso che il loro sindaco continui le dirette su facebook o che le pagine dei Comuni siano aggiornate e tempestive. c.ga. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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