Racconti al tempo del Covid
Noi non siamo il pianeta! I nostri racconti ai tempi del Covid-19
a quando non ola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino par la nto qua re pote o tant ia abb che “Non conosco nulla al mondo sto frangente comincia a splendere” ttere proprio sul potere delle parole in que rifle per tito pres a o diam pren lo noi e gite, i viaggi, le Lo ha scritto Emily Dickinson in cui abbiamo dovuto abbandonare le , ena rant qua di a poc un’e re: vive a o così particolare che ci troviam re tutto da uno schermo. ’arte e ci dobbiamo accontentare di vede nell ersi imm re di persona o ra natu a nell iate egg pass a qualche settimana fa era possibile vede fino che ciò o tutt o vide in are form tras sale auliche di Si moltiplicano le iniziative per ati che offrono passeggiate virtuali tra le film i con pio esem ad o, iam facc lo na e anche noi di Città metropolita ide sui cammini collinari. quella narrativa, Palazzo Cisterna o con le nostre videogu su Cronache per invitare alla scrittura, io spaz sto que e anch e zzar utili di più, Ma abbiamo pensato di fare di ito durante il nostro lavoro. ni, profumi, immagini che ci hanno colp azio sens le paro le con re rive desc di ce capa della natura. , spazio alla riflessione sul grande tema rica rub tra proteggerla nos a dell tata pun va nuo la Nel ensurabile della natura, sulla necessità di mm inco re valo sul e) tter rifle fa ci (e tte La collega Alessandra Pucci rifle nza del coronavirus. questo periodo storico dettato dall’emerge in ali attu mai nto qua le Paro . larla tute e !
Aspettiamo altri racconti, mi raccomando
S
ui giornali e sui principali social network abbondano, da qualche settimana, segnalazioni di animali selvatici osservati in luoghi insoliti. Siamo passati dalla famiglia di germani reali in visita ad una parafarmacia alla cerva che gioca con le onde del mare su una spiaggia, pare del Pesarese; dalla balenottera minore nel Porto di Anzio ai due caprioli maschi che combattono nel bel mezzo di una strada asfaltata, indifferenti persino al rumore del clacson, peraltro dell’unica autovettura presente. Se allarghiamo lo sguardo verso altri paesi, gli avvistamenti, oltre che sorprendenti, diventano un po’ inquietanti: un cobra sbuca fuori da uno scooter parcheggiato, un giovane puma gira per il centro di Santiago del Cile. In tutto il mondo gli animali sembrano essere usciti allo scoperto dimostrando un’attitudine che assomiglia molto
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alla curiosità: esplorano lo spazio che abbiamo lasciato libero e silenzioso, non solo quello degli ambienti naturali, boschi, prati, laghi e spiagge che da più di un mese non possiamo frequentare, ma anche quello urbano, costruito, cittadino. Indagare il significato di questi comportamenti è compito degli etologi; noi ci limitiamo ad evidenziare che tutto ciò oggi avviene solo perché gli uomini
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Carla Gatti
sono costretti a stare a casa. La pandemia è riuscita dove tante riflessioni etiche e filosofiche, report scientifici e anni di battaglie ambientaliste avevano fallito. I governi, tutti, hanno cambiato le regole del gioco, hanno sovvertito le priorità: al primo posto la salvezza del genere umano, non lo sviluppo economico delle sue società. Oggi prendono finalmente forma concreta tutti quei