fondi e finiture per elementi multistrato per pavimentazioni su base acrilica e poliesteri UV adatti per cicli brevissimi con elevate resistenze all’abrasione ed eccellente aderenza ed elasticità.
IMPIANTI, MACCHINE E ATTREZZATURE INNOVATIVE La razionalizzazione dell’attività produttiva e del processo di standardizzazione dei differenti tipi di elementi lignei da posa sono stati possibili grazie anche alla contemporanea e accentuata specializzazione delle aziende produttrici di macchine attrezzature e impianti, le quali hanno messo a punto sistemi e tecniche di fabbricazione che hanno permesso di costituire il ciclo continuo di lavorazioni in linea che, fino a pochi anni fa, richiedeva un grosso contributo manuale. Nel settore delle macchine per parquet operano sia imprese grandi che medie e piccole super specializzate e l’Italia è uno dei principali paesi esportatori. Alcune delle imprese specialistiche continuano ad avere una configurazione artigianale, però tutte hanno raggiunto un’organizzazione produttiva ben strutturata anche per l’esportazione; altre si sono consorziate sia per vendere impianti industriali completi, sia per produrre elementi monostrato di legno massiccio che le tante e diversificate tipologie di quelli multistrato. Un aspetto fondamentale che è stato basilare per lo sviluppo del comparto macchine-impianti è che la realizzazione di queste ha richiesto non solo una grande esperienza nel campo della meccanica, ma anche una profonda conoscenza del processo di trasformazione tecnologica del legno, dei pannelli lignei, dei semilavorati, dei prodotti adesivi e delle miscele vernicianti. Si può asserire con ragionevole certezza, che il progresso e le innovazioni tecnologiche per le macchine e gli impianti per produrre sia lamelle da mosaico, sia tavolette, listoni e plance, dipendono dalla stretta e fattiva collaborazione tra le aziende costruttrici e quelle utilizzatrici, come dire il comaker (facciamo insieme). Alle prime, spetta l’importante compito di realizzare la messa a punto delle attrezzature e la rispondenza alle peculiari necessità dei vari tipi di produzione; alle seconde quello di svolgere un’attività nel promuovere il progresso tecnico trasferendo quelle esperienze e quelle innovazioni che possono essere adattate convenientemente alle esigenze tecniche della produzione dei differenti elementi da posa per parquet e pavimentazioni lignee in genere. Per quanto concerne il progresso tecnologico, va osservato che si è realizzato in modo continuo specializzandosi sempre più in funzione del comparto. Oggigiorno esistono impianti completamente automatizzati che permettono di produrre sia elementi di legno massiccio sia multistrati. Vi sono aziende che hanno messo a punto specifici impianti che producono tavolette e listoncini solo con l’impiego di una-due persone che non intervengono direttamente nel ciclo, ma con la funzione di controllare quanto le singole macchine (o l’intero impianto in un unico blocco) compiono mediante istruzioni
avute dal computer. Nel comparto degli elementi lignei per parquet (ma anche per altri manufatti a base legno), vi sono macchine automatiche e semiautomatiche che consentono di eseguire anche 10-15 e più fasi di lavorazioni diverse che, di conseguenza, abbassano notevolmente i tempi di lavorazione ed eliminano i cosiddetti “tempi morti” tra una fase e l’altra. Per esempio, nel comparto della produzione degli elementi stratificati preverniciati, vi sono impianti in cui l’addetto ha solo la funzione di sorvegliare che tutto il ciclo proceda senza inconvenienti. Certo è, a fronte di quanto la tecnica mette a disposizione, non appare utopistico pensare che, prossimamente, la ricerca e la continua innovazione tecnologica porteranno a realizzare un sogno: la cosiddetta “fabbrica a luci spente” in cui, grazie alle tecniche informatiche quali ad esempio CAD (Computer Aited Design), CAM (Computer Aited Machinary) e CIM (Computer Integrated Machinary), l’apporto degli addetti non sarà operativo, ma completamente di “supervisore della linea”.
CONCLUSIONI È orami sempre più vicino il futuro del processo produttivo che prevede la fabbrica automatica con la gestione CAM e CIM, cosi come è indubbio che la robotizzazione di alcune fasi di trasformazione, così anche i centri di lavoro e gli impianti logistici innovativi, assieme a cicli e processi produttivi sempre più flessibili e personalizzati, porteranno sempre più tanti e positivi vantaggi, sia in termini di produzione (tempi di fabbricazione sempre più bassi con rese di produzione sempre più alte), sia in termini economici (costi fissi ridotti e razionalizzazione delle risorse) e sia in termini di scelte qualitative e commerciali degli elementi lignei. Però, a mio avviso, tutto ciò non dovrebbe determinare la standardizzazione qualitativa degli elementi lignei da posa. Anzi, l’oggettiva e reale possibilità di avere singole attrezzature, macchine e linee di fabbricazione più innovative, dovrebbe essere un più che rilevante incentivo per gli imprenditori di poter migliorare la qualità specifica dei manufatti: seppure elementari nella forma, sono sempre il risultato di un progetto specifico che, attraverso un preciso e analitico iter tecnico-produttivo coinvolge in primis l’azienda produttrice e consente di trovare soluzioni personalizzate che non solo caratterizzano la qualità degli elementi monostrato o multistrato per parquet e pavimentazioni di legno, ma ne caratterizzano e ne evidenziano anche le qualità degli utensili, delle attrezzature, delle macchine, degli impianti e delle linee che quotidianamente consentono la fabbricazione di milioni e milioni di listelli, doghe, listoni e maxi listoni per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Il presente articolo è stato pubblicato anche sul n° 2/2021 di “Professional Parquet”
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