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Intervento di Alfieri
180 Verbali della riunione del Gran Consiglio del fascismo del 25 luglio 1943
e di conseguenza perdemmo anche Tripoli”. Esprimendo il suo pensiero su Rommel, il Duce lo qualifica un combattente15 coraggioso, sempre nella prima linea con i suoi soldati. Riconosce16 che è pure un grande tattico, ma che, dal punto di vista strategico, non ha nulla da insegnare ai nostri generali. Insiste sull’intrepidezza17 di Rommel e sul suo sistema di comando, molto diverso da quello adottato dal Maresciallo Graziani, il quale18 aveva stabilito il suo quartiere generale a 450 km dalle linee, ed osserva che, quando egli, Mussolini19, si recò in Libia e fece spostare di 50 km in avanti il quartiere generale, fu considerato un temerario. “In quei giorni avveniva intanto un altro fatto storico di capitale importanza: lo sbarco delle truppe anglo-americane in Africa Settentrionale. Dovemmo quindi fronteggiarle in20 Tunisia, ove incontrammo sempre più serie difficoltà”. Constata che le truppe
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italiane in Tunisia si sono battute veramente bene, mentre altrettanto non si può dire per ciò che è accaduto altrove21 . Il Duce parla poi della caduta di Pantelleria22. Dopo aver messo in evidenza ch’egli aveva “inventato” quell’isola, fa la storia dei contrasti che sorsero fra lui e i suoi collaboratori militari per le opere di fortificazione da attuare colà23: soprattutto il generale Valle, sottosegretario all’aeronautica, non condivideva il pensiero di lui. “Tuttavia Pantelleria fu munita di tutti i mezzi moderni per ospitare in caverne gli aerei e perché fosse in grado di difendersi. Era una isola assolutamente ‘inespugnabile’24, e lo dimostrano le pochissime perdite che si ebbero in un
15 Nel testo dattiloscritto: “egli lo (parola illeggibile) un soldato” 16 Nel testo dattiloscritto: ”Afferma” 17 Nel testo dattiloscritto: “Insiste sul coraggio” 18 Corretto a mano sopra a “che” 19 Inserito a mano 20 Nel testo dattiloscritto: «Occuparci della Tunisia». 21 Nel testo dattiloscritto: “Vuole osservare come le truppe italiane in Tunisia si batterono veramente bene mentre altrettanto non si può dire per le vicende di quest’ultima battaglia» 22 Nel testo dattiloscritto: «Accenna quindi alla caduta di Pantelleria» 23 Nel testo dattiloscritto: «Dopo aver messo in evidenza ch’egli aveva “inventato” tale isola, fa la storia dei contrasti che ebbe con i suoi collaboratori militari per le opere di fortificazione da mettere in atto» 24 Nel testo dattiloscritto: «Imprendibile»
Trascrizioni – Discorso di Mussolini 181
mese: due morti civili e 58 morti militari”. Da un rapporto dell’ammiraglio25 Jachino si apprende che i 58 morti militari si devono ridurre a 38. “Io ebbi durante i bombardamenti navali ed aerei dell’isola, dall’ammiraglio Pavese, che era comandante della piazzaforte, prima due telegrammi nei quali assicurava che l’Isola affrontava fermamente26 i bombardamenti e si difendeva. Alle 3 del mattino di pochi giorni dopo, ebbi un altro telegramma con il quale, lo stesso ammiraglio, mi segnalava che non avrebbe più potuto resistere, e chiedeva di essere autorizzato alla resa” 27. Il Duce28 dichiara di averla autorizzata, perché soltanto due uomini al mondo possono oggi dare disposizione ai loro soldati e al loro popolo di morire sul posto: questi sono Stalin e il Mikado. Confessa con dolore che egli avrebbe visto volentieri diventare Pantelleria la Stalingrado del Mediterraneo29; ma questo suo desiderio non si è realizzato. L’esperienza ha dimostrato che, per un divario inevitabile fra la mentalità marinara e quella dei combattenti terrestri, gli ammiragli non possono tenere il comando a
terra. Ciò che è accaduto poi ad Augusta ne è la conferma30 . Passa poi ad esaminare la situazione della Sicilia. Per essa31 non si erano prospettate eccessive preoccupazioni; asserisce che, tuttavia egli non era tranquillo, tanto che aveva stabilito di recarsi colà; ma il viaggio dovette essere rinviato per ragioni di salute32. La difesa, assegnata a divisioni costiere composte di soldati e ufficiali isolani33, non poteva dare serio affidamento. Egli aveva proposto di sostituire tutti
25 Nel testo dattiloscritto: «generale» 26 Nel testo dattiloscritto: «nei quali affermava che l’Isola affrontava coraggiosamente» 27 Nel testo dattiloscritto: «il comandante mi segnalava che non avrebbe più potuto resistere, e chiedeva la resa» 28 Nel testo dattiloscritto: «Egli» 29 Nel testo dattiloscritto: «Afferma, con dolore, che egli avrebbe visto volentieri che Pantelleria fosse diventata la Stalingrado del Mediterraneo». Le due righe che seguono sono aggiunte manoscritte. 30 Questa riga è aggiunta a mano. 31 Nel testo dattiloscritto: «Passa successivamente ad esaminare la situazione della Sicilia e della Sardegna. In un rapporto fattogli dal generale Ambrosio il 7 maggio si afferma che la Sardegna si può difendere benissimo e che non debbono esserci preoccupazioni eccessive per quest’isola. Anche per la Sicilia» 32 Nel testo dattiloscritto: «tantochè aveva stabilito un suo viaggio che dovette essere rinviato per ragioni di salute» 33 Nel testo dattiloscritto: «La Sicilia, difesa da divisioni costiere composte di soldati e ufficiali locali»