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886 RJCERCUE SUGLI STKBPTOCOCCOI
invece questn non è oLLennta, fJuaodo In stessa quantità t'• stata inot·ulatn sottocote. Havvi a ciò una sola eccezione, ma in questo raso trallavasi di nn conif!lio non mollo grosso, e per di pi ìt indebolito. essendo "ervito per la raccolta del Credo intanto opportuno riportare qui api risultati relativi a qu esto 7.
.\) l noculaz10ne sott01·ut.uuea di 1 c. c. al padiglione di un ot·ecchio: - 1°) Eresipela, t al ti• g., infiltramento purulento localmente, pulmonite. - :2•) Erei>ipela sanza pus.3•) senza pus, t al :20• g., str aordinAria invasione di T. fasciolaris.- 4") Eresipela con ascesso.- 5•) Eresipela con ascesso; un mese dopo, da una grand'ansa di pus, 8 colonie. - o•) Erilerr.a, ascessolino; 2tJ giorni dopo nel pus poche c6lonie. - 7•) Et•ilema, ascessolino: :W giorni dopo nel pus pocho colonie. - s•) (Questo coniglio et·a più pierolo dei precede nLi ed era servito pel siero). Eritema, t al 2• g., udemo localmente con pochi cocchi, cocchi nèl sangue constatali culture e 110n in preparati. - 9•) Er·esipela intensa, ascesso! ano.
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B)_lnot•uloltOue in vena orecchio di 1 c. c: - 1") t al 5• g., legg-tero t>d .. rnn perrven•lqo. pulmonite, setlicemia. - 2") Leg;:ie r11 er·esipela, t al 6° giorno, tumore id mrlza, setl icemia con reperto.
Al :3o gruppo appartengono tutti quelli (e la maggior par.te, co me si r·ileva dalla Tabella l) che. inoculati nell a dose di 4 c. c. sotto la cute del padiglione dell'orecch_io. hanno dato localizzazioni, cioè eresipela, erttema ed a-<cessi più o meno estesi. È da notare però che questi falli non si vicende volmente , inquantochc spesso l'er esi pela è stata seguita dall'ascesso, e questo quasi sempre ù stato preceduto dall'eritema; rna
RICKitl'IIK CO" PAlt \TI\ e S'l REI''fOCOCCIII 8H'i in t'Usi non molto rari lantn l'ert>o,ipela r.hE' l'eritema non sunu stati dalla bcnchi· minima raccolta di L'eritema era indicato solamente da un arrossimento. tai\'Oita vistllile solo per tr asparenza. ltruitato a tutta la della bolla sollevata dal liquido inoculato. Esso si manife,tava \.!Ìà dopo 3H or·e. e in seguito anda\a gra· ll.rtamente sremando fino a sromparirc del tollo tn 3 o i giorni. Spe,so invece \'erso il .2° ).!iorno s'incomincia\a a COihtatare Ull ispe:-;simeuto fnsifOI'ffi('. ti quale in seguitO' a gr ado a andava Gircosnivendosi e aumentando in '!les,.,ezza, in modo da raggiungere la l'orma e In grantleu.a di un seme di llliglio. di un cere o di una man· t.lorlu. Non raro volle è act:aùulo cho questo piecolo ascesso rol tempo "i è riassorbito; ma per lo pitl 1\ rimasto ci rcuscrillo ed incapsulato. In tal Cili)O. anche dopo un mest• lw potuto constatare in esso, mediante placchicultu re. la piit o menu notevole tlegli stroplococcht inoculati.
Un art·o.;:>iruenlo diiJuso a unto l'orecrltio, con gonlìot·e, pr OHllente alla base. ed aumento della tomper·atura localr l' -l.tlo tla me indicato come eresipela ..\l at ho potuto conLa L.ua una linea nella di demarcazione. cosi come i.l descrilla autori fra la parte afTeua tla erosipela e tJuella 'ana. 111\ rome dice Lrngelsheim, una diffusione della ere!>iprla alla nnca e al dorso. sempre alla rat1ice dell'orecchio. Compariva rrià tlo[>O un ,.., !'> • ma al giorno raggiungeva l'arme. Tah olta la temperatu ra del corpo st è innalzata di t ° C. e anche di t 0 ,5 C. l.'ur·ecchio era a.hballulo, l'animale era pigro uei movimenti. Nessun fatto nelle congiuntive. Verso il :Jo all'8° giomo avveniva la guarigione, in alcuni casi con lieve deS<Juamazione epider·moidale. Spesso, così come p er lo
8R8 RICERCIJE CO'IPARATJVE <;Ufa,l <;TRBPTOCOCCrTI erJtema, si residuava un ascesso pi1ì o meno esteso, la co mparsa del quale era constatabile fin dal 3° gio •·no. Nel pus bo potuto sampre constatare gli streptococcl11 inoculati. l'.treccltic 'olLt• t•oi -euid lw r·un,.;tatato idroperirardio. in •t Ha lciii' c.t perii no t• tn t nel sacr·o pC'rit·nrtliaIl' con nnt••,olto .;viluppo 111 esso rlt•gli slreptorocdti inoculali. altra 'olt.1 111e1liastinite. mai perii piPut·ite. l.n milza in tutte le Sf'ttio·emie. h.t parteCi p.tto al pror•po;o;g: mo-.traV;tsi 'empre rra oq.rani interni, r·utllf' il ma!-(!.{iru fol'ol:lio 1legli slreploc·ncc·lti A \ Oitt•, e per lo piit. 'P •ppoh\ltile. ··ome di vino, a roltr. clur·.t: l l menh• Ili nun mancava mai. Ilo ri-cnntr-:tl\1 ltholla in ,t>tltce!llie Ila!) 11, da 13 h e da l ! lrlifl.t' \l'l'lllli'lltP PIIOI'Illi. f. ,. alter Lt.ioni del fegato. dei t'eni e dl'lle capsule surrenali 11on hauno noa uorm.t, io modo che aclJUIStauo una importanza piut11hto secondaria. l'iù spes ...n. come hanno t'O ustatnto and1P h.t·n se e Pan :;ini rol pneumo1'ot·•·o, ho notato 11 na p t enterite nt> Il e lltft•zioni ""tlidte d t slrt>ptoco•·clti, io alcu111 con lnca li::u:ioni ntf/, /1ifll'l'/11 ,,.[ p,.!/,.,.: - m un morto IIICdiante r lfiOCUiazÌOile o;nllOr'Utanea af padt;.!lion e Ùi 1111 CII'Pt:l'fJiu Ùi () :} C '' del f 'J l·• ·' LJ • d . ' '
È notevole anche il fallo che on'eresipeln p1uttosto pronunziata l'ho avu ta co n due streptococch 1 brevi, cioi• il :J l (dallo sterco eli un t:avallo) ed il :JG (dal fieno}; in entrambi è rimasto, come postumo un plct·olo ascesso.
T>el resto s1mili lt1C;1 lizzazioni si so no mostrate anche cogli streptococclti m11ssimameute r·ol 13 /,_ qunnrlo la morte dell'animale non si è verificata troppo presto.
Fra i settici, qnello che ha una proprielit pioge ne più notevol e t' statu appunto il 13 a: iuoculato sollor·ute dell'addome in prima geueraz10ne in due grossi co nigli, uella cospicua quantità di 7,5 c. c. per l'uno e 4- c. c. pl'r l'altro. non diede sclticemia. ma invece due grossi ascessi quanto un arancio. Su1·cesstvamente col rinforzarsi del potere selliro, questa pt·oprietit piogene andò scemando, o 11on ebbe il telupo di manifestarsi, e invece i falli locali si limitarono ad tma vera eresipela.
.\ parte ciò. una localizzazione f•·erp•ente nei se ttici è un edema emorragico sollocutan('o. pronunziato massimamente alle ascelle e agl'in)!uiui, spesso con manif('sto ingrossamonto delle glandole liufatirhe e notevole sviluppo venoso. I n alcuni casi •·ol 9 t' truest'edema era prononziaLissimo. di aspetto gelatmoso. come IJuello da cari.Jonclllo. In oltre organi in terni un reperto mollo frequente. specialmente coi sellic i, è stato una intensa co ngestione pnlmonale, talvolla limitata ad un sol lato o ad un sol lobo: il pnlmone. come nei topi, ma anche piu pronuoziatamente, acqu1stava tutti i caratteri di 11na epatiz-zazione rossa e perfino la prova doc 1masica concordava.
Erano fn•qnenLi. in ispecial modo col !l o f' co l 18{, , gli intart1 emon •gtri dei pulmoui ; cJuesl• ll•tlflenza di streptoroerhi a dare fo,·olai emorra:-1ici può un fatto. eia UJe o,.,,.,ervato tre volle. l'io,'· in dun topi ed un pregn i, illltCUiatt solltH'ntaneamente col !la, 11t'i quali ancl1e uelf,t tuag •wr parte dei fl'tt ehbi a con•Lalan• sellicemi,t, sehhenf• non ro::.t t•o,picn.t, r'UIIIl' nt>lla madre.
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• ""· • ,, s 1 eu le 111 ue g10rn1 tpet'· note' ole t>d ulcemzium• cl elle placche del Perer, curno ho solo in autop,iu d'ileo-tifo l fenomeni di quest' enter·ite er ano manifesti durante 'iLa: l' an,male, abhaltuto. spe-;so con elevamento termico t n •)O (' d l d " e anc 1e uranle il collasso, andava soggetto a xno lliC:ImCIIJ: c:llUI'ARATIYE :-oUGl,l ..;f(li':l'TOCOCrlll frequenli Nl ahhondanti .:cariche diarTc,icht', t'ome arqua dt f'i:-;o, in t:ui ahhondanti diploc.ocrhi cap.;ulati. feci olYeVHOO un pronunziato potere infettivo. Difaui accadde per caso che. nella gabbia Jo,·e troVttvasi linO di all'etti d:t entente da StreptOL'Ol'CO t) 11, ne ru rinchiuso Ili! altro recentemente operato per la r:w,·olla del siero: 1fue,;to mori in duf' per .:;eltlcemia tlallu :;tesso :;lreptococ•·o, come risultò da un esatto confronto du:·alo pP.r pare·1·hir ).!f'n erazi oni, in t'ur mostrò un potere cromogenu proounziatis..;imo.
Nei tagli e in Lutti gli Or!{ani questi si mostr;nano era una vera im asione ùa mascherar·e persino il tessuto. Quusi !'e1npre come cliplococt:hi, ram s'incoutr·ava 'tnaldte corl:t tnlena, in rnaggiot· numen. intom o nll e t:ellule del cuu nellivo: in alcuni punti, crnne nell'orecchio e n ellr placche del Pe_rer esulcerate. nouchè nella milza, iu grandi ammassi c·o.;ì lillamente stivati fra loro, tla dar·o, nei tagli colorati col metodo di Gram , l'apparenza di una macch ia 'ioii'Llo-o:;cura.
\ nche ne ll'interno ùe,{li elementi istologici se ne r iscontra\ ano di frcquonti, per lo piu Lene. ma anche tlebolmenle colorali. una 'nlta perii no in alcune cellole cartilagin ee ùell'ore•·chio. Meno 1flle"La eccezione, che s'appallìene aù un coniglio ucciso col 13 b, in nessun altro caso ho visto cocch1 in queste cellule.
Da ultimo \lene un 4° gruppo di streptococchi. rappresentato da l i ;j (osteomielite), ?5 (pulmonite). 36 e .2i (uissenteria) e :H (epizozia aflosa), i quali. inoculati nella tjtUtntittl di l t:. c. s1lll0 la cute dell'orect:hio, non Iran dalo niente.
13uona parto di questi coni:,!li, in un tempo piìr o meno lontano dall'inoculazione, morivano di coccidiosi. Era cara L- t••rt,ll•'<l in qne,;ti t·asi l'nspP-IIo clrll'mtest1uo tenue. solcalo a )llt:cnli anelli ltiaud1i e a pareti vi " lruv;nano .-nccidi in sporulrr.;lllllt' dirt•fl•t pt] ·dcuu1, ca:;o mro, anche in i111lil'rttn. oondu; spore libere.
H'JII rimfllti itl curiP.. wni e gros,i lOfli. - Il i anim.di diril hreYemente. mo,trati poco o riCt'llh i. tJllantunque mi serYito in lllllS'lllla per 1{118:->ti e-pcrimeuti de!li slreptoencchi più \ÌrnlenLi.
Sullo In cote di caviadi \aria ho inot·nlato da l a i,:; r.. c. 1lt>ll'eresipela l, cll'l !l 11, 1lel l:! /1. ma selli!JI'O con 1i-uh.LLu ne,.:ativo. note\ule qnesio t•he. oeand1e culi IJIIOgli da •·avie. i• l'taio possihile ri ott<'llere l'infet.mm• i11 :t! l t't> ravie: cosi tlel 1111 ;j t:. t'. e tlt•l :37 pcrlinu i .'i 1'. 1'. :.on rima... ! l senza alruu un \astu as1'Ps!>o, sc>guito da e poi da guarigione. l'ultt•nni una volta iuowlando sotto la cute di una :>eeoncla t'"n it1 '!. t:. ,•. tli una cultura in bi'O lo del 1.2 111 prima t•twr.czinne. Ed :l do\ Ll forse per· 1\lgioni dt•l t'lima, gli ,IJIJlnala ufl"rivano pot·a alle i11fezioni, m1 ocI'Or Sì' di Cll!enerr una ""Ila anche setlit·emia. metlraute IUOt'lll.tt.iono "O:to.:.nlanea di l,:j c . c. del 17 (pnlmonire) io prilll.l È qnintli po:-os1bile imma,zinar:-:i che tal\oh 1, co-i ··nme cnl pneumococcn, si po.;sano ;nere !'ellicernie 111 .tlcu ne t'·' ie metliante "treptococchi molto , irulenlt: I'Prtu però IJUe:>t' 111tliY;tlni ricl'llivi llelthonu essen' molto rar·i ad iru;ontrars1. 1 miei ri:->ullali ne!!ali, i sul11' ra\IP del re,Lo l•enissimo a 1fH.elli tli altri anton.
Su l'ani :-operirnentai principalmPnle rnl \l a: !\Oio in un •·tso, llf"(lianle :J c. r. si mauifestt't llemrnouE' ai lo(l'llilali. asees:'i muiLipli e a tutlil )a t't•gione lol"ill'CI-adùnmiualo e morte al •l:2" giorno con reperto baLLO- riologieo negativo. In altr i casi. sia col 9 a o.ia col 18 in prima (a si Yerilicò ernema, taholta se"uito d.t od aurhc niente . su dtu• ... i topi. in uno. hianeo. ollenui ,;olo OemnHIIlt' mediante l'inot•tllazioue l'ollocntane-a di nna tola eli !l ''· t' 111 un altro, grigio a la morte con "t•tt 1cemia n l l ginron. inncnlantio sollocute minima tfU tnlit:t t!el l i (pnlmonite) in prima generazione. l)n i caùe opportuno anche c.lllfront.• rc:> i risultati tnlt òa me ottco utt, co n quelli di alt ri autori.
Ora falla aslralio ne 1la trn esti ultimi ri ... ul!ati <:u ca1·ie. eau1 p grossi topt. c meiii'O•Iu a confmnto i ri-ult;.ti sper·imentnli otteuuti sui Lnpr e s u1 t'onigh, vi '' r·rscon1ra :;uhito una granclt• t'•ll'l'r,pon lent.a uel senso dte i p111 \trn · lenii JH'I si snuo tlimnstraLt talt aurhe poi topi. Perù vit't'l al!.: un i l1an dalo u na forte reazione geuerale. Sl'llit't·rnia, :;u topi ro 11i gl r niente; e ù'aiLra pa r'le <li t'li Ili altri . e ::;ono 1 pit't, han dato nna reazi one loca le pit't o meno inttlnsa sui con•gli P nulla :;ui topi. Ciò è prr la divt•t·-;a gr<1ntlezr.a dt'll'animale, inqrtaotocht• nell'un ntso, per :ti t're 1111 c·o11fron tn e$:ll to .;i dovnto inocnlal'e ai no-:>oo r . t' . di cultura, cio··· 1/co del tlel corpo. tpmntita lllllt:ulata ai topi; nell'altrn C<hO t' da an• dtP "a r·... ltlle :;e•Hpt e molto diflicile d polt>r rilevare n animali cosi pkcolt e l irrequit'ti alcu11a reazione localt•, Chtl 111111 di sè alf'aulO!J"Ia.
Per IJUa n to ri.!{uarda gli strf'plococchi seui,•i, questi sono stalt tt·n ,·ati lì nora solo io ·;i11goli ··a"i Nic•olaier, UuarntN'I. Mi n·oli e Tizzoni. v. Liouelsheim e 1\ urtli) p er par·to h ueri nel terTeno e per parte nella sa li'a Ùei,ilt nomini sani o finalmente in 1livorse specie di processi morbosi . Ft'l\ g li s tr·eptoeocchi da me studiati in generale si pttò d ire, che
RICERCHE COiilPAllATIVE SUGLI STRRPTOCOCCHl 893
11 uelli isolati cla p1·oce.çsi tubercolari dell'uo.mo i più svariati, Ilei pulmoni cioè della piameninge, del dell e dole linfatiche, dell'ependima e delle st sono mostrati i piit seuid. fallo, della concomitcm:a ciuè f• ·:io ne .. pt ococchicn nei tulwrcolart. r ttengo d1 grande importanza per polere ,;piega re il rapido aiTr·euar:;t tlegli ammalati di tubercolo,;i verso la fin e con tutti i falli dtnici eli una selticemia. Con allre paro le. si polrebhe !liro che l'inf;·;j,,,,. tulwrcolfltl' pr •·pari il l• rrmo faun·•·role 11lln ,fltit·l'mia do sfrt•ptvrocclti. In qnal•·. nl'l d, i 1111i rifll'tnlur, 'flll'l 'fllltrlriJ rlinico. rhr pitÌ proprillml/11 1' r11 .\tltfll il nmnl' tli lisi ( l) : 1111:1 chi ara pr·ova eli t'i•', si l1a nel caso dinico. dal quale i"o lni lo fi trepto,.,H.ro 1:} (r. Ìn prillC'l pÌo).
I n quant o allo r.o nglornerato (scnrlattinrt) di Kurth. ,·ome lto g ià ,Jello. esso non ha 1111 per l'ello sperim1•n t.de eon alc un o det miei. \lolto gli s i avvicina
{I J lo r(lucctto. eta m•· 1'>1'10,1.0 p...r prm1o ( B ri l rii/Jt ::. Pldh • •t u11l., ,·nn llfof. ,J,<"t. B·l Xlii •ulla ha'!' di'i fallJ di o;opra rl(lortall, Il in ntto trnlL1Io •lal Po•lru,rhl.l in un '110 rec.•nte linoro {1Jtut4 cllf m•<Jir. ll'och<n.trllrifl, N. Il , t893 Qnthl'autnl'l• difatlo •<hlien•• chP lo da lrr't•IDCU('CIIJ >ia nn'in{t:iont 'utmdat'in rn•etnent•• IIPJI:I tul rs u Il l:a'l ID b ezti ha (()llSI:!lalo SlreptorO<'"'hi nl'i t' ad e•s.1 11 luHH.I la f••hbre etica. Ha" i una sola tiiiTert>uz:l fra 1 nostri rìsul1&11, che d• 'l', meulrt• ;:h .;treptocorcbi holati tlal l'elttbt'hky apf13rlengooo ru meno \lrulenll, •rue,li IDi e,·e tln DI•' nei t•roco•ssi tnb•·rcvhri 5Jticcano t•e P h loru • >ll'l'rrut 1 irulenla t' l eh l'i!!m,.ntar-.. Il SJ il tlecor;o della febhrr Nic.1 B(I(IIIOLII per la pu.:a HrU· lenz.1 d· t str.-ptoroerbi, dalla IWt :n ,.t•nuta, fou-ehhe •l•t•NI•l•'N! 1 rhult.arnenti del h eurn •·on la tubtrrollua : con do arPhhc cvurrrmnto il (trrcello. st.abili to dal Koc·h, !Il suttoporrP r1ot• a la cura l!ulo 1 r:N 11t tllhen·olosi inCJ pìen tP l 'eresipela 7: mentre tJUPIIo dell'adenite eqm na, da me posseduto e che. secondo Il Kn1·th, più gli rassomiglie•·ebhe. i· un po' diverso ùa come lo descrive lo Schiitz, che ne fu lo scop r itore; però questa diversiti1 potrehhe "piegarsi ancbe medinnte le esperienze di altri autori, che si '\ono occupati dello stesso·argomento. cioè di Sand e .T ensen e di Pols, i quali talvolta hanno ottenuto setticemia sui topi con lo stesso streplococco dell'adenite equinrt. v. Lingelsheim e Kurth. IJuesti io falli ue!!anu du! lo streptococco proveniente dall'eresipela sia patogeno pei top1, anzi il Kurth dice che uno streplococco. il qu.de inoculato sotto cute ai topi dil suppurazione o altra gmve malattia, non può essere lo streptococco dell'cresipeln. ll'altm parte concordano coi miei i ri.;ullati di H.og er, il quale ha sperimentato con streptococchi tlell'eresipela molto' i•·nlenti, settici pei conigli: onde, per quello che ho dello in principio, è da ritene1·e che lo snrehhero sta ti anche pei topi. Concordano coi miei g li e:>perimenti di HarLmann. Hcll e le ricerche più recenti di E. Fracnkel.
In •Ju.ntlo alln f1•bhn• e lit;a anche lo Slrtimpell In llllll sua rpcen t e puhl•ll· rnz1u11•• ! Vurtclmcr mrd. lVocltPns., r Cmlmlb. {ii,· tllc med. \Viuensch .. N. 7, 111clmn n dare a lle mfezlon t secondarie tlrtt.mnlua le dagli '''•'Jllococdti.
Quanto nllo streptococl'o isolato ù:dl'eresip (l la, i miei risultati dill'eriscono, specialmente pel 7. da tfliCIIi ollcnuti dai più autori. t' sopratlttllo da qudll di Fliigge.
QuanLo ngli altri gruppi non r'> possibile stabilire differenze certe. Cosi per esempio di tre streptococchi della difterite u no $Oio. il l i- b, si è mostra tu molto 'irulento e per topi e per conigli. l cosiddetti piogeni. l a 4, nei miei esperimenti si sono mostrati meno virulenti iii tu tLi quelli ùell'eresipela, forse si erano natumlmeotc allenuati.
I nfine alcuni di quelli. cht' v. Lingelsheim ritiene perfettamente innorui. i corti, hanno dato in,ete una qualche t;O\Il'AR .\T IH. SC(,I.l STREPfllt:OCCIII hanno lttrnua : icm e dr•lla rintlen:a. - Pr·obahilmente tnlti quelli che ll!'a nun son o vi r ulen ti, lo furono !!ià precedentemente, e prim·ipal meute qu ell: che han diritto al nome di piof!eni.
Qui nnz1 dehho dippiit che il !l a, quantlo fu da mc ...oltlO. rosi come il \. di h. urth, era un corto slrepl OCOCCO. tfllll nlllnque fosse dotatO di una :>traOI'llinaria virul enza .
Ho •l•fall o certi. che ,;i i· a' ula una spontanea a ttenn at.io nP i n alcuni dci miei ... treptococchi. Fra questi c t1 .1 ann n\et·an• il l / il tflltlle a Ma:;saua, dove \' isulai, ucci:w t•on seLLìt·emia uoa cav ia ed un g ro;;so topo ed ora u1vece prodm:e li mita tissimi la LLi locali in ro nigli.
\la tli •tnes t'alleuuazionc vien prova ta tla l !lt ( tu hercoltJsi). fJ ue,to 1u 'irulenti•simu in snl prin ci pio, riut'· nel 1890. e tale si consNvò per alc uni mesi . llnpo d rcu nn ann o. ri po tntarne nte inocu lato in grand i tlo... i sn ttoc ut r e in per itoneo cii p icco li conig li, non si mostrò piit 'II'Ui cnt o, tanto che mi "Piusi, per quello che dice ,.. a rip r istiuarne la 'irulenza. Ciò feci anche r•ol a (d ifteri te) e col l :lu (tuhercolo:;i). i quali in sul pr inci pio 11 011 -.i U!Ost ravano virulenti, e se1-ruii a tal uopo il metodo delle grandi dosi di Kru:;o o l' llnsiui, in•·omiu, iando a animali piit susl'elLihili. Infatti riu sc ii in tal modo a tiare un notevole "l·aùo di vi,.. rulenza ;u .\ !lu. 13u e l i n: pe rò poco dopo io aveva w- ,.,,, iun e di • on!\latare che la cultur·a originale di !l a. la tJnale per pii1 di un anno si em mostrata cnmpletnmt•nle inuocua , a vc ya nello s tesso tem po sponla neamenlc rigua-