62 minute read

RIVISTA D'IGIENE

RIFFEL. - Sulla ereditarietà. e eulla. 1nfez1osltà. della tuberooloel. - (B erl iner klinJsche nroclumschrifl, N. 4!"1).

L'autore ha studiato quest"a r gomento col metodo ed è giunto alle seg-uenti conclu sio ni :

Advertisement

Esistono solamente poche famiglie, che nel decorso del tempo rimangano del lutto immun i da tub ercolosi.

Quando una volla la tub er colosi è penetrata in una famiglia, vi allecchisce fort emente per r egola, talora per ò l'ispella intere g enerazioni, ed inoltre coi matrimoni si propa g a in allre fam iglie.

Nelle famiglie tube rcolose la mo rtalità dei bambini è grandissima, !'pecialrnente se in am bed ue i genito ri la mala ttia e ereditaria; a ll'incontro ha poca influenza se so llaoto nel p adre o nella madre era e r editaria .

La prole d i genitori tubercolosi diviene fac ilmente pure lu· b er colosa, anche se abbando na la casa pate1·na del tutto sana ed abita h altre case o in altri luoghi.

Un traspo r to di r ello della tubercolosi ùa uomo ad uomo, co n la statistica, n o n fu dimostrato .

La tube r c olosi non assume fo rma epidemica.

I c asi di tubercolosi nelle singole famiglie per 5- 30 e piu auni s'intr ecciano fl'a loro lDJlueuza della età. e d e l aesso eulla mortalltà. per malattie tuberoolose . -l I. ll OLSTI (Zeitsch. fa r klin. .\1ed. e Centru.lb ftlr clie medie. tl'issensch, 2fl, 1893) .

Oltre le infia m mazioni tubercolose e scr ofolose di dive r,;1 o r g ani nelle fami g lie li siche si osservano anche allre malattie, come apop lessia, ca r cinoma dello stomaco, malattie p ol monari.

L'a natomitt patologica insegna, che il 40- i>O per cento di tutti gli uomini pt•e sentano altl)razio ni Luber colose antiche auarite. o pro ces"i tubercolosi ancora attivi. Di rl"si :::.olamente il 15 per cento morirono di tube r colosi, gli altri :JO per cento r iman gono in vita senza gravi disturbi, c perciò la tubercolosi rimane latente . L a manifestazione dell'infezione è dovuta soltanto al r idestarsi d e l processo latente e n on guì ad una nuova infez10n e a lli va. Sono cause oecasionali altre malallie, tr·aumi, ecc. L'infezione si contra e ...pesso r.ell'mfanzia.

Second o il W i.irzbu r g la mortalittì per lis i polmonare è nei due s essi alla età du 60 a iO anni (calcolando In mortalità in pr oporzione del numero de1 viventi nelle diversa et.U). Ad altri r cf>ultati è giunto I'Hol sti nei s tu d1 a Helsingfors, in cui egli non limitò le !-'Ue ricer che a lla lisi polmonal'e, ma la e s tese alla tube r co los i in ge nt3ra1 e . Durante g li anni L882- 8D, a H elsingfors morirono pe r malattie tube1•colari 1771 persone. Mollo ma ggiore fu la mOI'tolilà per tali malattie durante i duo primi anni di vita. E hl ragione t', secondo I'II olsli che i lener·i fanciulli passano mollo tempo in camere chi use e, p rima che a bbiano im pa · ralo a cammin a r e òi rilli , vanno agg ir an dosi carponi per soll e vando 111 polver e coi bacilli tube r colosi che possono m escolati. Dopo questa età la m o r talilé. diminuisce, raggiun ge il suo min imo Il a 5 a 15 anni, ed il mns· • simo negli adulli fra 31 e 40 anni, e do po a poro a poco dnninuisce nella eta più avanzata.

La m o l'lali là per tube r cCJl os i é in gen e rale maggiore negli uomini che uelle donne; solo ft•a 5 e 20 an ni muoiono più donne c h e uomini. Dopo il massimo della mortalità fra 3 1 e 40 Anni, diminuisce nel s ec;so femminile la morlalita a poco a poco negli anni successivi, mentre negli uomini si manti e n e al la stessa allez za fino a (JO anni e solo in più tarda età dim inu isce.

Considerando per Helsingf,l r s solo la lisi polmonare (non la tubercolosi in gener ale) l'II olsli trovò la maggiore mol'tali ta pe l sesso femminil e nell'eta da 25 a 45 anni, pel maschile so lo nell'eta da 35 a 5i> anni.

Le dlslDfezlont del locali. - C HAM ilF:Rt.AND e Fr>RNDACH. - (Annales dr> l'Jnslilut Pasi eu r , giugno 1893).

La vecchia iolea che i germt delle malattie contagiose esi!"tes:o;ero nell'oria, é caduta questi ultimi tempi davanti ag-li accertamenti degli studi spe rim entali, e con essa sono an che ced ui i i dubbi e le i mpossibililà ui poter far e qualche cosa d i serio per difèndere il nost r o or·gunismo dalla invasi on e dei germi malefici. Ogg• la vita e il Cllmmioo in mezzo a noi di queste innumerevoli schiere di nemici sono abbastanza co nosciuti , non sono ignorate le "ie per le quali essi assaltano l'umano or ganismo. L'acqua, ulimenti, il contatto di r etto con gli oggetti infetti; ecco le ve r e c ause dei conta gi.

Con l'ebollizione e con i filt r•i noi po ss iamo puriflcal'ci le a cque; con la coltu ra degli a limen t i o ron l" astensione da alruni di essi, possiamo sal vuguad arci da quelle infezioni delle qua h essi possono essere il veicolo; che cosa fa r emo contro il contagio dir•etLo, cioè a dire a difenderci dal contatto con g li infermi, con le bia ncherie e con tutti gli altri oggetti che dagli infermi medesim i sieno stati infatti o lo possono divenire?

Qu esto è il probl e ma che oggi in te r essa più d'ogni allro gli igie nisti e alla cu i risoluzi one mirano indefessi ali stud i della moderna igiene. 1:'

Difatti se la questione può di r si r isoluta pet• tutte quelle r obe ed oggetLi i quali pos so no s ubire l'azione dell'alta tem -

D' l f,fENE 137!l peralura e passa re per le sLufc a disinfezione, n on può dirsi lo !'lo!lSO di tutti 11uegli altri oggeUi che non possono per loro natura esserP sottoposti all'azione del calo r e. P er la disinfezione di questi ultimi n o n abbiumo alt ra risorsa che ricorrere alle sos tanze c himiche, e il tro var quella che abbia la propr1elà di distruggere i microbi e i lor? è il grande problema non a nco r a risoluto, dallo sc10ghmento del qualo diptmde la vera e completa promessi delle malattie contagiostl. .

La dirficolt.a grave che si oppone a d accorda r e ad un d•sintcltanle tut ta la fiducia che esso completamente effieare ed alli vo, sta nel provare che esso abbi a azione distruttiva non so lo sopr a i adulti, ma anche sui lor•o "'er mi. È quindi Bulle spore, queste forme di "' .. r esi!<tanza elle sr deve pro,·are la fo r za alliva di un drstnfeU.Ante. Ma poichè di g r a n parte dci micr obi di malallie infettive non si conoscono le spor e, e non si l 1a perciò il diritto rli affe rm are ch e esse non è necessi tà esperimentare sulle spore ptir g ia conosciute, com e quelle ad es. contenute nella t erra di giar·dino, e in parl i<mlar modo del bacillus subli/is.

Dalle esperienze isti tu ite 11 questo scopo è r isu ltato che i mezzi ordinarii di d isinfezione sono poco attivi sulle spor e, ovvero che sia necessar io un tempo troppo lun go , ciò che non ris ponde a11c esigenze della disinfezione , o infine che sia costretti a eccedere nella qua 1tlila del disinl"eltau le, altro l'atto non sempre poss1bile.

Senza fermarci a r iportor·e qui l'esame, rapido ma p r eci;;o, che g li autori fanno dei più impo rtanti lavori pubblicati finora circa la maggiore attiv ilà che a lcuni disinfottanti a cquistano razione del calor e, riproduciamo l't>delmenle le loro conclusioni:

• to L'acqua di Yavel del comroet•cio (un litro equivale a cinque lilr·i di c loro) , la sol uzione di cloruro di calce lll decimo (cioè a dil'e la soluzione di 100 g ramm i di clorur o di Clllce in 1,200 grammi d'acqua, diluilo di dieci \'Olte il suo volume d'acqua), l'a cqua o"sigenala dbl commercio , sono più attive della solu zione acida di sublimalo al mill P!'imo, solu- zrone che , delta forte. Questi disinfellaoti non hanno alcuna azione o l'ba nno dopo molle or e sui germi umidi quando sono impiegali a temperatura ordin ar io; ma se essi sono portati alla temperatura di 40' o 50• e anche più, i umidi sono di strutti mollo più t·opic.lamenle, e sono bastevoli pochi minuti D» cio risulltt che, qualunque !'ia ti clisinle l lanle, bisogna rarjo a)l"ire sui germ i ari una temperatura il più che sia possibile elevata. Ciò è stato osservato da altri O!'se r valori, e autori lo hanno riscontr·alo costantemente !'Il tulli i loro esperim enti. cr 2• l ger·mi souo mnlto più dei germi umidi, pet· modo eh·• mentre questi ultimi vengono drstrullr ;n pochi uunuti, 1 prrmi pos!'on o r·esislere per mollo or r, anche à una t empe ra tur·n di 40', r;u•' dond P- la necessar in pratica di rendPre umicl1 questi germi pr·ima di soltoporlr oll"uztone del cl i sinfellaoL<•. Noi abbiamo constatato, aggrungono gli autori, che mellendo i germi secc·hi u c-on tatto dell'acqua, specie di acqua tiepida, si ottiene che dopo un"or a rirca questi gerrni sono allaccnli cosi rapidamente !"'e fol'sero stati umidì. La uecessila quindi di polvPrizzaro di acqua le pareti di una camera da disinfettarsi p"rima che vi -.; faccia agit·e un disinfettante è una pratica che si impone e che deve considerarsi come assolutamente necE'ssaria. l disinfettanti dei 'tuali noi discorr1amo orn, o cht' non agiscono !'e non in condizioni speciali sui ger mi del b. !mf,. li 1is, distruggono as.,ai rapidamente, in qualche minuto, e unch e a freddo, le spot•e del carbonchio, cl e ll 'aspe r{Jillt'll il lit)vilo di birra, é il microbo della febbre lifoide. « Not abbiamo fallo qualche esperi mento con il timolo, il ly"ol, l'essenztl di lcrebentina; ma el'si hanno pt·opri.•ta ùicallive rimpello ai pr ecNlenti. Noi concludiamo insomma dal complesso delle nostre ricerche, che la solu· o o zione di cloruro di calce al decimo, preparata come detto deoe e8sere sostituita nella mrt(l!JiOr parte dei rtl In fatti questa soluzione è più alliva di quella di ublimato al millesimo (co me po!'sieclr presso a poco la stessa attività di quella eli sublimato al centP!'imo); è più economica ( LO litri di so luzion e per 5 ren l); essa può es!'er da tulli moneA"grata snnza danni; infine, non lascia tracce di vl.'leno nrgli ambienti dil'infetloti. n R.

,, U n fallo degno òi specia le menzione, e che noi abbiamo riscontrato St>Hza eccezione, è che la soluzione concentrala 1l i cloruro di calce, tale qual e la prepariau1o noi, é infini(.a•ueH te m eno aLLi va di quPlla allung&la di Jll e an rhe 2tl volte il suo volume d'acqua or·dinar·tu; e ciò avviene sia che la soluzione agisca sui germi umidi, sia che la sr faccia agire dissPc"ati, a t empet atura or tlinaria o a :.o•.

C. FLUGGE - Sulla cUft'nllone e sulla proftlatsl del colera ln b&te alle nuove esperienze epldemtologlche ed alle nuove rlcerohe sperlmentali . - (Berliner klirdsehe n:ochenseltr({t, N. 3 1, 18fJ:l).

11 colera, superato al prin cipio del nostro !"ecolo In suo regiono endemica, hfl ft·equenlemente visitato l'Asia, l'Africa, !"Europa e !"America.

Dopo una pausa di ci nfjue onni (1887 -1 8!!2) per corse I" A fe la P orc;i a, quindi si in Ru ssi a, al comincior dell'estate 18D2 11tvase la Francio, e in ugoslo Amburgo.

Il caratter e devaslalorf\ della mal attia, anche in qurste ull·rne corse non ò cambialo. Anch e negli ultimi tempi i govc•rni e il popolo furono rnvasi da tale panico che li condusse all"aùozione delle più rigor ose r egole igieniche da far ramrnf'ntarc il prrncip io di sviluppo della peste nel medi o evo. l lu cio sortxe spontanea l'idea che la malattia sia infettiva in grado emin ente. Peltenkofer non é di tale avviso, egli ò propugnatore della dottrina localistica, la quale non dit alcun'im portanza alla diffusione della malattia da persona a persona, ma ritiene che e!'sa di pondu da influenze locali. Quel'la divergenza d'idee, sor ta fino dalla prima manifcdel colera, devo og-gi non solo sulla ba se delle O!lser vazioni epideu1iologicbe, ma snche con l e ricerche e con esper imenti derivanti dal co nosciuto ogr•nte m orbo so.

La teo ria l ocali<;tica la dtffusione del colera con l<' s1•guenli idee: l. 11 colera non f'i ditlonde dal malato al sano· '" d · · · 1 · • ... 6Je- ZIOOI t Cl colero!:il non contengouo "C l'mi alt c l' .. d' · · . . .., u ca ICcl, roeICI:. In ermlerr, becchini non si ammalano di coler·a in pel·centuale superi ol'e a quello di allri uomini; la ma· lattla, trasportabi!e anche pel' m ezzo di . . persone sane, allecJll un altro luogo, come eptdemia, se es"o 6 dtsposto. ' i. La disposizione locale dipende da cause e l . n d i 1 , t w uenze e 'a uo complesso di condrziooi di alcune regioni e Citta. Alcune g rand i e piccole città possono considerar·sr come del lutto immuni. La susceltibilita pel colera un 8UOio smosso, poroso, di tratto in tratto bacrnato e Impregna to di sostanze · h · 0 . . . organrc e. 1 luoghi non suscellihih coshtultt da let·r·eni r occiosi o da argilla. La netleua t e suolo ottenuta cou la canaJ,zzazionc puo' logl 'e d l . . 1 re a a suscett1 \'ttà.

2. Il colet•a non è trasmissibiJe neppure indirellamenlc parlrcolurmente non per l'acqua P• labile. La dei COlera t' le provviste di aCI)Ua polab:fe 1100 ltallnO rSflf!OI'lO fr·a lor·o .

3. Sulle n.avi non l'i osservano mai vere epidemie, perché lvr manca lmtluenza del suCllo.

5.. le diffe r enze cbe si riscontrano per t•ipetute 111· neliti stessa citta sono da ascriversi aù influenze locah clel suolo.

6. La dlll'usione del colera o inoltre legata Il determinate tofluenze temporanee del!e stagioni e dd suolo. R egolat•meute non t\ la temperatura che ha l'impo rtanza principale rna la qu t'la d' · · · an 1 l P•oggra e J'um1dtla dei dive1·si 8trati del Quale indice di questa unù.Jilu lo !St r ato dell del so ttosuolo. Ln più forte dilfusione del colera cotnctde ge neralmente con l'abbassamento dell'acqua d.,/ con I'Asctultezza di esso. Ltl delnonostante le numerosissime cngioni d'infezione , (h pende caduta di fot•l i pio""'ie e dal succes . . l oo SIVu Jlll1<l • znmcnlo dell'acquu del Molo.

Su. q.uesle leggi ct .. rtvate da oso::;e rvazioni epidemiolog-icho fondo Il v. Pdlenkofer la sua nola ipotesi. L'ignoto produl- tore di ma lattia (.:t:) diffuso mediante sani e malati non è la cauM dell'mfezione, ma lo divien e pèr mezzo di condizioni favo r evoli del suolo (!f). Questo cambiamento dipende o da aumento quantiLativo o da aumento di virulenza. Il ge r me cosi modificato giunge all'uomo per mezzo dell'arra d ura nte la respirazi one e produce il colera, se (.z) cioè la disposizione individuale esiste.

Tali fu1·ouo le basi della ipotesi emessa e ;;ostenula dal v. P elt13okofer dal tS.'H al 1867.

Le nuove epidemie hanno però messo in rilievo molli falli che non si trovan o in rapporto con le leggi sopra indicate.

1. Taolo in antico, quanto t•ecentemente sono stati spesso osse1·vuli casi di trasporto di colera, da malati a sani e specralmenLe nelle intime vicinanze di maiali o per mezzo delle loro biancherie.

C he ti personale medico (med ici, infermieri, ecc.) non si am mali in proporzioM maggiore di altt·i uomin1, può dipendere soltanto da ciò, cioè cbe il contagio immediato può evita rsi con norme relativamente semplici, ma non già che la malattia non sia attaccaticcia.

Un'ullerio r e conferma dd trasporto immediato si ha dalla p iù g r ave del colerA nelle agglomerazioni uma ne (pellegrinaggi).

F inalmente da numerosP osservaz1oni del lr a!"por to m edia nte le bi a ncherie dei colerosi.

V. P .;lleokofer riconosce 'JUeste importazioni come esatte, m a nega che le biancherie o gli oggetti dei malati sieno s tat i necessari.

2. P el tras porto indi1·etto, specialmente con l'acqua palabile, e"ern pi c;ono numerosissimi. E su molli di questi le J•rove sono decisive, come fu evi•lentemente dimostrato nella r ecente epidemia di Ambur go.

Di futto Amburgo con acqua dell'Elba nou filtrata ebbe :lO per mille di malati di colera; A Ilo n a con acqua Jell' lilba a cc uratamente per mille; con aequo d a La ndseen :3 per mille. Tutte tre le città confinano imml•diatam e nte fra loro. Un ancot·u più n etto non poteva in m o lo alcuno essere atteso, poichè gli abitanti in All una e o'tGIEt'\E k Sulla di«pol"izione locale é da ossP.rvare come sia necessario prendere in esame lo cause d'importazione cJ1e pos!'-lOno ave r e influenza nt>lle grandi esLensiot Ji di territorio (per es. e nei porti dellu Germania in oriente l'influenza & che a ponente). La completa immunita di alcune grandi cttlà, non ostan te ripetute cause d'infez ione, non sembra CO!'Ì inec;pJicabile. poichè tuttavia ncn è rosi aRsoluto come l le S • 1 ritiene Lione p. es. ebbe nel 18l!l, Hl mamen · · 186t •: ,., r'1orti· 525 morti; 18:>5, cir ca 100 mort.ì; • ,), a.. e •- ' ' , . . . . l .. 188' .,- malati di colera. TutlavJa non SI puo flUI iR mor 1, •• •· - • . ·r d l re l · n camp o l'azione dell'influenza locale. La dtverst u tt 'ur 1 • l rlel nella dive r sa diiTùsione non cori'tspom.e 81 pos ulati del P . La permeabilitit del suolo adatto_ pel colera non !lÌ riscontra sempre (Bromherf! , Posen, M artenwerder, Bre1 lR- .1 Leipzi rr Craponoe Lioue, Bomboy). l n due P au ,. , "• . · (H n. 'tl' ùella GeJ·mania per luogo tempo rrmasle unrnunt a -et a · lo CI' 110\'ei' Frankfurt sul M eno) si trova tnoltre un s uo prnealn,l<>, pe r ciò adatto. Pres!\O allre città immuni. p. es nelle piccole città della e da altribuit·si alla purezza dell'acqua polabJie. La zione mio-Jiora le condizioni di purezza del suolo, potche alI'Opidamenle le dejezioni diminuisce la probabtlilà per la diffu"'ione del contagio. .

\Vandsbeck in parte si mescolano con quelli eli eslungo il giorno colà occupati. Le localitil d1 eccezionalmente non e ra n.:> prov\'iste di acqua di Ambmg-o che ( Hamburger Platz con 3i:i abitanti, caserma con :>iO uomini, Alsterdorfel' A ns talten con !i75. P estalozzistift con !H, prigione centrale con 1HIO, Cort·eclionsanstoIL con fiOO 11 bila n r imasero in generale libere dal colera, mentre altri sLabiliJrt enLi relativamente poveri di comunicazioni, provvisti di acqua dell'Elba non fillrata, furono fortemente colpi li da co!era. Un tale esperimento per l'etiologia del colera non poteva es!'61'6 più evidente.

:1, Relativamente alla manifestazione del c·olei·a sulle nflvi i> da osse rvare che le cifre di v. Peltenkof1•r non suno eE'attP, poichè JO esse sono numerali gli emigranti, i quali in- Lutto l'anno !.'i allontanarono da Lotta l'Europa (esclusa l'Inghilterra), come se tulli fosser·o provenienti da luoghi infetti . Facendo a s trazione anch e dalla tendenza dei capitani delle navi, di tener• celali i casi .l i malattia, sono tuLtaYia ben cono!\ciute schiette epidemie nevai i (Apollo 181-!1, F ranklin- di 6 11 passeggir,ri, 200 ammalarono con sintomi coleriformi, 4:3 morti - Matleo Bruzzo 188 't, Leibnitz 18Ui; Englauu 1866). Un esalto quad r o sulla frequenza del colera sulle n a' i si ottiene p r endendo in considPrazione i luo,:zhi più lungamente mfe tli, dunque le contrade endemiche. Di 70 navi da LI·a!"porlo con gran numero di uomini, le quali nello spazio di tre anni lasciarono Calcutta, ebbero 22 casi di colera a bor do; di :222 viaggi, avvenn e r o nel decennio iR71-18 O per spe· dizione di kulis dai poi tr indiani, si osservarono 33 d: rolf'ra; in Napoli, nel 1R8:2, ùi i-S't lmlis ne morirono 40 di cole ra. Tuttavia sembr a che il colei'a sulle navi abbia mtnore dtiTusione.

C l La natura del !\UOIO n on ha sernpre aztone onc us1one. - · nella clitl'usione del colera. .

N ell'i n lPrno di alcune cillli le rel aziont da "· Peltenkoler fra lo proprtelà del suolo e la del colt>ra sono susceHtbili di molle obbiezioni, perche non !:'OllO be11 conosciute le parli di cillé. pretese immuni. Pos.>:ouo inoltr e tali falli spiegarsi con altre r agioni, !'ei·e alle condizioni del suolo, p. e. con le ''isle d'acqua. Prendendo di ba se le case in cut !'t mamlesta il co let·a s i dimentica che la roalatlia è spesso contratta i!itro"e. T utte queste circostam.e non depongono in fa\'OI'e -per la regolarE' influenza del suolo (i. La dispo sizione locA le !'econdo Petleukofer dalle condizioni dello specchio di acqua Ma _1 abbassamento dello slt'alo di acqua non è sempt'e m t•elaztone la ma ggio 1·e diffusione del colera tanto in India, quanto •n Europa . I n Get·mania st pensa ehe dell_o slralo . . d 11 magaiorc d t1Tus10ne del ucrtue o m autunn o s•a la e a ... {'Olera . P er la stessa ra gione anche il vaiuolo dovrebbe a m. . . e mentre l'aumento della tale dtspo«tztone temporan a, diffusione dipende dalle condizioni di Yita nell'inverno (permanenza e1l accumulo nelle cal"e).

D'IG It::S l> 1:187

La causa del cole1·a è un ge rm e, questo ge rm e trova l& condizioni favorevoli pel suo sviluppo alla superficie del per l'abbondante umidila. Nelle città le condrzioni del suolo sono ben diverse alla superficie e negli strati profondi. T emperatura, elementi nutritivi, contenuto di acqua influiscono nello sviluppo di germi (aumento quantitativo); oppu r e sul ' Jualitativo aumento di virulenza. Nelle città sinn alla p r ofondità di 20-:J(' centimetri non pos!':ono trovarl'i I(Ueste condizioni, ma negli strati più profondi. Ciò può verrtìcarsi con l'aria e co n le correnti di acque discendenti t.lall'allo. All'aria non può pensarsi, l'a· qua 11011 vi si trovo.

L'ipotesi di Petlenkofer adunque non illumina, ma abbuia .

E ammettere la presenza dei vibJ'ioni di J<ock, e di studia re le loro condizioni di vita e la resistenza individuale e le condizioni anatomiche dell'intestino. Il potere dei germi dura in media iO giorni dopo lo sviluppo della malattia ; il tempo più breve é di 5 giorni; il più lunP'O di 23 giorni. Ne ll'ultima epidemia !<i sono trovati i bac11Ii virgola anche in inttividui apparentemente La disposizion& locale d1pende da diverM specie di toxine, da lesioni tlpiteliali gia esistenti, da altri batle ri intestinali.

Condizioni favorevoli allo sviluppo dei germi del col c r·a sono T. tR· C., presenza di aria, umidità natura le. Il disseccamento in istrati sollili uccide i batteri dopo 1 ora, dopo poco tempo la tPmp. di GO• C. li uccide, 1 per cento d1 ac1do cloroiùrico e di cloru r o di calce, 'lt per cen to tli ac1do fenico, per mille di sublimato, 1 / 1 per cento di perossido d'idrogeno. Gli animali da esperimento non sono sensibili al colera. Le r icet•che l'IUJrazione dei bacilli virgola sull'uomo ci danno un ulte r io1'e esempio per l'importanza eliolog1ca di questo gez•me. Per la difl'usione sono impo r tanti lo deieziorri dei malati, o le b1ancherie imbrattate con esse, i pavrmenti, ab1ti del personale d'assistenza, gli utensili comuni, ecc. Dn questa so r gerrte avvien e il traspo rto ai Mni mt>diante contatto per gli alimenti nella bocca. Oppure avviene ii trasp orto pet' mezzo delle mosche. ll più grande pericolo dipende pèrò dall'acqua qual mezzo di h·asporto. Anche nell'ultima epidemia i marinari e i battelliet•i si sono taqiose. . l ll'ac ua Ri spiega sol amente 2 . Il rimarchevole t e "'liqalimenti sono col fallo, che l' acqua ed tnoltrc "' tempo il prod•tllor e della · l'O pel' lun "'o · 1 Il in "'1·ado dt conse rva "' In diffus1one c e a ., . non serve pP r " . rnalatlia. Quando .l c:::olamente in focolai Clrco- lrlulattia, qnesta s t mamfesta .. scri tti. . . esso magg iore nettezza ., Sulle navi SI n scon tra sp . ·noltre la nave l' ·•· · · · o vere 1 nelle abi tazioni delle classi p1U P a'l .ta p riva di bacilli 0 di buona qu 1 con ncqu co le r osi e finalm en te ai p r imi casi che si manifestan o -.i prov\edo e ne r j:ticamenl'3 e d Il colua si paga per lo più con gli alimenti.

(' Berlino su 80 cos i H, in An l" e r pen spesso ammalati . . lavoratol·i del porto). su 63 casi quasi tUllt lna r tna l e no innuinate. Po7Zi lt anee posso , .. .• Anche cisterne so _e rr d ll'ocqua attinta non corben costrnlli , ripa ralt :olera vivono nell'acqua rono peri colo alcuno. ,, l tempar·atura !'ltno a . d. amenle seconuo a . ·n labo r·a tor ro tvors . d' .. In ul1 · · turalt anche t PIU. sei siorni in condrz•on• na l' sai i butteri del timi tempi sono stati ri!!contra mediante l'acqua f 'one puo av .., colera nell'actlua. Ltn OZ I l' a be\'uta Bevendo arqua · 0 mediante acqu · . . l d'uso domesti CO . ri del colera verostmtlmen e polAhile fresca possono l balle ·t maco poichè secondo a !'Iso i facilmente alll'tWersaro lo... H o nell'intestino • 1 quanllta. pa!l. a Ewald l'acqua In picco a d o un'ora non mostra tenue ed anche il l:esto a questi ffi('ZZi dt alcuna r eazione actda sensi t e.l ''mportanza secondaria , . può avere c 1e un 1 lrn spor to l arta non l della malatlla med l olera . un traspor o nella dilTusione e c , J' lo le correnti di nria come d. ecca ta e mec tan · ù ìante polvere ISS è d prendersi in consl- 1 ntemi acut1 non a . avvrene neg 1 eliia . talmente med1anle espe· f tt e rificato sperrmen l derazione, a o v l di Plfrrrge in Bres &u ' F 'JI' nel labo ra o r10 "' . ri cnze del dotl. ··v l larn d . b cilli r ende t'Cl conto P ossono le nostre conoscenze et a dulie epidemie cole:iche? .. dividui che sono a contatto di l. L'i mmunità di al cuni 111 . ·prra con . · mieri ecc.) s • 8 P1 .., · · ma lati (m edict ed tn er . ' Il . che i detl l vrla grande nettezza 1 • ·stato relativamen e d ec:::., 1 da a Cl r l ello sto ma co m 1 hrioni devono giungere? d .., mente alle malalLie con- Il Colera apparlrene ect-A rre sco.

4. J costumi , gli usi di un popolo servono pet· isp1cga 1·u lo svil up po c la di/fusione rlcl cole r a. La povertà dà il man. gior· contingente di morti per colera (Kii r chi) fra tulle cause di morte. momenti per dimin uire la diffu!'>ion" sono: a) introduzione della malatt1a. Un ben ot·ganizzalo RCI'vizio informativo; buone regole prolìlalliche pos!'>ono procurare un cer to schermo;

/J) l'isolamento dci malati; eutera. - La sintomalologia. col:ra .è gene r almente chiara. Dal giot·r.o della malattta al 1_2 . trovan si i ge rmi n elle deiezioni; nei materialr um.tdl •ono per pa r ecchi l!iorni sino a seltimane; neglt ulensth , merMnzie , nelle lettere, ere., muoiono entro ore. c) il trattamen to delle sorgenti d'infezione, come cona1tzzazrone beu di r e tta , a lliva disinfezione diminuiscono ill•Cr JColo del h.. dilfus10ne; d) degli spostamenli d 1 popolo, come proibiZIOne dt pellegrinaggi, degli al im enli in Juou!Ji particolari, pt·onista di ott im a acqu a potabile; e e) ricettt vllà individuAle l disordmi dietetici e le bevanda spi r itose t'aumentano. L'irnmuntlU ereditat·ia pe r un certo tempo ( l a :1 ann•).

1JOno favori r e la dtlfusiooe di'Ila malattia. La rice ltivilà individuale nel tardo estate è con sider evolmen te elevala pel colera. Disturbi di stomaco e calat'J'i intestinali aumentano di mollo tn agosto e sette m b r e.

.

.

Ma non è da dimenttca1·si che insiguifìcanti cause po!-sono ave r e g rande rnfl ue nzn sul m odo di dilrusione del cole1·n.

:; P1·r le local r da p r ender st in r·ozionc stessi elementi. Au cbe tn i!'>labilimenti chiusi tu condizwni d i vita, la manifeslazione dt>i primi si ntomi. In r 1ceUivlta personale possono g r andemen te diffe ri re e per·<:ir'l cagionare u na diversa disposizione al colera.

6. Sulla disposizio ne teruporttnea è da considerar'!'>i che Jn di ffusio ne del coler·a avviene nel mig lio r 10odo in autunn o. L 'alla in agosto può favorire la m o lliplicazione ge rm 1 de l colera nelle acque di r ifiuto, negli alimenti, ecc. L abbassa mento sotterranea può favorire la con cenlra zione mate riali d'i:lfezione e q uella de i rnateJ·Jalr nutritivi n e ll'acq ua. L 'innumer evole quantità di m osche nel tardo est.ute e n ell'autunn o può agevolare la p r opagazione delle sot•gen t i infetli\·e. Anche la (jUanlilà di acqua che f>r b eve in autunno, l'uso di frulla, i cibi c rudi, te insalate po!:-

Il w ·riodo d'incubazione oscilla !'ra 1 o 5 p;iorni. . . R eyole premunitorie - Canaltzzaziou e per eltmtt1are la ente d'infezione; allontanamento dello raccolte super fidi a cfJ uC 'di rifiu to; stabilimen ti e squadre d i .ò is infrzion e, case rl'isolamonto per malati; valenti e forli mferm ie1·i ; provviste di ollima acqua potabi le; dello abitazioni o delle condizio ni di nettezza, anche nei ptu b&s'-i slrali soc1ali.

All'avvicinarsi del colera occorrono speciali n or1oe pr ofilalliche. Le navi e i passeggeri nei casi più gravi r anuo una quarantena di 5 giorni. Lo biancheri e sudtce sar ann o uisinfetlale.

Norme piu ri p;o r ose orcor·rono per la n a vigaz ion o su i fiumi. Dal 1:3 sellembr e al 2!1 novembre 1892 si ebbP ro sull' Elba , sul Heno, 'òuii'Oùer e s ul 'Veichsc l l :!0 ben accer tati di colera.

L'i solamP.nto rigol'oso degli ammalat i è &S!'O.i utile, la d abatteriologica dove l'alla in un istituto. case i malati devono esser e cu rat i e essislit i da per sona le a datto. t azzarelli, barar che o, in ci t•cos lanzP eccez10na l i, locali t'equisili possono servi1'e per luoghi di cura. .

Conti'O la sor aente d'infez io ne il còmpi to è più ftlctle. Come soluzioni si raccomandano: la soluzione di sublimato 1 su 2000; la soluzione di sapone r.micalo 3 a 5 per cento· l'acfJU& di colce 20 per cen to.

Le deie zioni devono esser e mescolate con soluz ioni di calce in abbol!danza; i luoghi sudici sono Ja lava r :-i co.n di !'>apone fenicat o; le biancherie sudice, invol le tn fen ica li devono essere trasportati agli stabilimenti dt d ts m re- zio ne. L ' in fe rm ier e a' l'lÌ u na sopr av vel:'te che lasce r·it nello s ta bili me n to e E;i disiofet te r a le m a ni. Contr o le vio di t r asporto giover·à nel miglior· modo la cottura di lutti gli a li me n ti, anche deU'acqua, e venluulmenlP la fìllrazio ne, per intr odurli pri vi di germi · L a r esistenza individua le a u menta con regol a re regime di vi ta e con la cura sollecita di ogni disturbo gastrico.

Conclusion.- - I contagionisti conoscendo bene il nemico che banno a combattere viver·e fiduciosam e nte in mezzo al coler·a, a ttenendosi alle necessarie norme igumicho o pr ofilalliclr e; m e nt r e i localisti non 1·iconoscenùo il nemico, ma ammellendo q ualche cosa d'ignoto e di misleriO!'O, o debbono fup-gire dal luogo infetto o viver e in esE;O in an· gosciosa an!;;ia e rassegnarsi al continuo pericolo di morte.

Rl\'ISTA Dl R SERVI llO ÀIIUTARE

S vo l gimento sommario del temi per l 'esame v erb a l e sull' ammini strazion e e sul servizio sa.nitarlo i n guerra prescritti dal § 8 .delle norme dl m a ssi ma per gll esa.mi di a.v a nzam e n to d e l ca.pitanl m ed toi per i signo ri A. DALOI" I c a pilauo contabi le e M . CusA:-<L tenente (Contwua.:ione).

VI l.

0 AOINAME:-<TO E FC"ZIO'iA \ I E"TO DEI LE SEZIONI 01 S \ N T\ l!l3. Le M',.tOni di saniui c gli osperlalt tla campo sono i ,-eJ·t <>tabilimen t i sani tari, istituiti su l compo d i ba ttaglia, e raple più impo r tanti stazioni, cltu i fe r iti, dopo a\' o ' l' r·rcevuto i pr imi e più urge11ti preE=so le me diii comba tten ti, nei post i rli m.eclicaziont>, pr im a di g iun g ere ai definitivi di cura, nell'm terno del paese. . d' 'là l' e Entrambi ques ti stabilimen ti, la sez10ne 1 e . ospda le da c ampo, sono fo r mazioni :>anitar1e •. stabili coll'ava nza r s 1, o col r etr ocedt?re, de1 _ese r r1lo cui e ssi stabi1 1menti s:ono assegnali, ma la spostabthttt è maggior e, qua nto p.ù Ri è alla linea del ruoco .. La se· zione di s a nilé, come piu vicina al teatro del è piil fa cilm enle mobile, e può perciò considerarsi PIU,llO"to l'Om e una stazione ùi soccor so e di transJto; l da c a mpo, essendo scaglionato ulfluanlo alll.ndteti'O, può m eglio soddisfare ai t•equisili di una staziOne dt cu1·a e di r icover o. _ t 9i. Le sezion i di !;;aoittt costituiscono e!'senziahnenle gli s tab :lime nli sanitari di prima linea, e sono assegnale alle Ili vi sioni e ai corpi d'a r mata, in di una per ·divi sione ed una di riserva (pel corpo d'armata), deslmata a l serv izio delle lrupptl Esse t'anno part e delle divisioni, o dei corpi d'armata, cu1 l'l d ipe ndono d iretta m e n t e dall'ufficio, o d a lla d rrez10ne dt :>anità tlei r eparti stessi. a ; di !!anilà da.(anceria, per divisioni tli fanteria, o pe r t ru ppe suppletive di cor po d'a1•mata; . . . . . b) S e:ione di sanicà da cavalle r ia, per divJsJom ÙJ cavalleria ; . . c) S ezione r1 i sanilit cl a montagna, per r e parli d1 tt·uppa opertlnl i in montagna. . .

E OEGLI LI OA CA \IPO.

Similme nte, fr a gli stess i ospedali da cam1.' n, WJ a li e ve nt ualmente ai corpi d'a r mata, e pero p1u ".lctm linea dei combattenti, sono piu spostabili di quell1 indietro, p r esso il deposito avanzato, os!'ia asse!.rnah alle aJ·ma te Se::ron e rli saniw.

HJiJ. S i d is tin guono t r e tipi di s ezioni di sa n ità, cioè: .

Ques ti t r e tip i però no n sono sostanz ial mente ùdTe t·eull fr a

RI\'TSH DI l \

lo ro. ma costrlur.,cnno piuttosto Yariela d'un tipo fondamen. tale, dalla sezione di "anità da fanteria.

La sezwne sanila rla cavalleria ha, in quanto al person.ale, org.aruco ass ai inferiore a truello assegnalo alla sezrone dr samtà da .fanteria, e corrisponde ad una metà di questa, per quel che riguarda il mater·iale.

La. di !'an ita da montagna ha il personale sanitario e. truppa) uguale a quello delle sezioni di sanità da fanterra; 11 per!'lonale (treno) e invece super1ore per a I'(Ut>llo delle soziooi di sanila da fanlet'la . Il dr es!'la sezrone da rnontagna ù costituito dalla nrdotazioae delle sczioui di snnilir di fanterra, con l'arrgJUnta di una car•retta da baltagli<·ne (pel traspp:ro delle bardature th rrserva). e di una dotazione tli mal · 1 ( J d' · er1a e · a me c da tr•asport1) app ro p r1ato al funzionamento della seziOne m montagna Con altre r>ar•ofe la s · r· · , ezrnne t 1 sa?rtà. da . in quant o al materiale, corrisponde ali or·d111arra sezroue di sanità da fanteria, aumentata d'una terza carretta da baLtaglione e d'una dotazione di mate1·iale al servizio io ossia trasporlabil r> 8 do r .:::o dr La :ezione d1 sanita da montagna sr di\lde m tre rrpartr: un o cbe rimane alla sede della sezront> (che .e nell'estrE'mo limite cui può giungere il material e carreggra.blle), ha la dotazione stessa d'una sezione di !ianrtà d1 faoter·1a, con l'aggiunta d'una carretta da baltn rrlione e. due r·iparli, delli riparli rln. montagna, i quali son mate riale esclu sh·ameo te someggiabile, e possono seguire 111 ":'ontagna alle maggio ri vicinanze possibili le truppe nper anll.

196 . 11 11ssegnato alle sezion i di sanihi i11 genere va dJ.strnLo 111 materiale comun e, e materiale specialr•.

Il mater1ale comune, o dotazione varia (detto cosi perc!J t> as;;egr:ato, nella quanlità e nella specre ri spettivam;n te nea t Lt' · · · · · , u ' ' r 1parlr d t guerra, e rJuindi anche agli ospedali da campo), I'O mprende: n) dotazioni di r!'fllipaggiamento prr i vari biso"'nr del per·sonale della sezione di sani!a (og:getti di servizio oggetti di cucina, oggelli di sf:l'vizio sanitario (l ), viveri di r rse rva), b) dotazioni ca r tooraticl!e, e dotazioni di regnlamenli e slllmpali.

11 materiale spP.ciale, ossia qut•llo particolarmente deslinato al funz ionamento della sezione di ;;:anità, si dh·1ùe, secondo l'uso cu1 deve servire, in materiale per crnsport i , rappresentato: per le di sanitù dr fdanura (sezione ùr fanteria 11 di cavallori e), da barelle e da carri per feriLi gravi; pe r le sezioni di sanità da montagna, e piu propriamente, per i riparti da fiWI!ia(Jnfl. di ùelte sezinnr, dt1 bar elle, e da a pp a recchi per tra sporto ùt>i feriti sui •tuad rupedi ,-.o;;tegni per ma lati e fet•iti legget•i, sedie-leltighe, e, per le se)(i,)lli di sani là africane, porta n li ne a seggiole con sedlie mediano e tenda); Sl materia le p e r medica;ion.e, o maie1·iale Lecnico-sani · tario, rappre<;;enlalo da strumP.nli chir·urgicJ, medicinali, ;..relli di mediCAiura ed accesso ri, viveri eli confo rto.

Questo materiale é contenuto: in earri (2), o carrette (:l), di san.ità per le sezioni di sa-

Il) Gli oggetti rli se•·vizio sanitario cotulll'rsi fr:1i mat.e•·iali di etiUIJ>ng::tnmento servono rrr lo arrcrlamento del pcrsonnle snnita1·io, e son rap(m•sentali da 3 t,u•te pe1· niutanll di sanità - HO borracce da porta-ferili prr i t33 so ldati e 8 caporali porta-ferili - tasche 1li sani tà per 32 soldati e !l caporali portaferiti. 1 bracciah 111 numero di 2i0 sono per•onale sanitario della sezione, ,. per gh uffirinll medici dt>i corpi dopen•leutl.

Il cnrro eli e a 4 ruote, trainato da due pari;;lir Ila la •l'un ca.sone IIUadrilungo, Ili viso in t6 compartìmenli prmcipali, di Clll son •H,tìntl cou lettera alrahetica (dall'A ;111'0) e 2 con numeri nmlJI (t·':!). compnrll •ucnti son disposti sulla far-ri:• :111tcriorc, posteriore, lat<'ralu rte.-;tra, latemle sinist•·a, e ,upcriorc (imJierìt&le) del C:I$SOnr.

Dci H compartimenti segnati con lclll'N, la IJartc 11i ti mullit:l <Il CtlSSI•lti amovibili. nei 11uali sono allogati gli oggeltl, mentre in allri il materiale i· situato direttamente nel uno ciel compnrlimeoto

:'iel lato anteriore c;trro, si "'tto l'i'llperiale, il .\ ; ,, >Otlll il C<II'JlO del carro, a guisa 111 il compartimento U.

IUVJSTA DI TECNIC .\

nilé di pianura, e pel riparto della sezione di sanita da mo ntagna, d quale rimane alla sede della !'ezione s tessa ; l'ici lato poslt•,·iorc, stanuo i eompat·Umenti G o H, e, so tto n que>U, il com· partlmento l, di cui la parte destra e occupata da uu barile per l'acqua 01"· corrente alla farmacia.

Xel hto ainiflro del carro, dall'aHmti aU'inrlietro, s tanno i cornparttmP.nti C, D, E, •·. :)ntlo il compartimento C, 'i e il compartimento n. t , contenente uua cnssa ù1 zmco per serllatoio d'acqua.

Xel lato tlutro, clall'fnrlirtro atravaull, sL:tnno l rompartimenU 1\, L. :'1. Sotto il compnrtfrnento l'l, 1i tì il coutpnrtlmento 11. 2, chtl contiene parimenlt• un n cassa di zinco per serhatoio d"acrrun l'Iella part4.' lu ptrio•·e. o imperiale. \1 c il compart imento o. l compartimenti A. 8 . C, contengono 01-!,:Cetti t! i st•nizio geueraiP, OIIIJl r tn· dt•lr. sapone, SIIUI{ne, spilli, di scnttoio, tabelline diagnoslfclie, e,.,•. l compartimPnti O, E O, contengono materi:tiP da medicalinnP. l compartimenti F, 1\. e una parte del compartimen to E n. 3), conolt e ad oggetti di ,.e>liario o letterP.cci· una riscna dt ''·' mrdlcH zione. l romparthnenti G, H. tlestioaU nlla farmacia, il >Oilo>l;mt•• C•Jml•artim••nto l , ai ')1·eri di conforto. parte anteriore. tro,•ano 6 una sottocassa c un comparli· laterale l sono disposti in due piani: quelli del pinno inreriure stnnno sotto il sedi li' jlcl nell'estrarli si pog::iano su l posapiE'fle pcl roott nceotP stesso: conteu!(ono o::;,:ctti di medkazione: quelli del plano SUIIér ioro f,opra. t :tll lt al secli le del conducenti'} contengono npparecc:u, accessori di medica tura. c in uno di que·Hi ca isetti vi e l'armamentario chìt·ul·gico. Il ma· c dhtliiiUito in essa cassetti p11r mor to che ogni r.mo o ·due di 'luc•,tJ, l'''"a 'en·irc Iter t•iascuno tre nparli (ricel·imE'nto e semplici medicature. opc•raziooi) nel quali si diVido il lavoro della sezio ne. La sottocasSI.l sta sotto a l pel co nducente, e conti ene OI!!J'!'l ti di uso comurao (hlll· torno, rorhici, martello, sa ;1one, cerino, funicella. ecc.). 11 comp1.11·t1m ento lt•IP· t'tllt contienP orinali. pa Iella di zln•·o, cltsopompa, ccc., ed t: ta ppezzato 1!1 Il· nuera di zinco, con numerosi forellini, per favorire il pa>sa;::rio dctl'ana, p.l Impedire l'accumulo di lurtlnre.

Il compartimento 2\, t'nntieno l"armanlt'nlario ::\ttll'impcrlnle snno I'IH'i d1 sen ·izlo genera lo (tavola chirurgica, hHNll<.', sedili t.ln campagna, panieri t.Ji nmini pl'r rontenero la lingeria ,uecc.)

131 La cnrrtll11 di sanil•' ancb'e>>R la forma rl'un cassone qna•lrilunJ'n, r.Jl:l "a 2 ruo te, et.J e Lì rata tla un n sol.t V. tlivisa in 18 compartimenti. distinti, con lettere quelli rtell a fttrmaci:l , cou oumer·i {Ili altri. S tanlt' la grnu· tlezza delle ruotP, i compartimenti si aprono dalla parli' e J•o,tPr<ore.

E SKHVIZIO MEDICO lllt.fT.\RE in eo(ani di san1ca dn montaqna ( \) (serie di 6 eofan L di 8 cofani pPr l'Africa) per i t't parti da montagna delle s e zioni Ji san ttà da moutogn a.

:sella parte pos!triurt. troYa. la farmacia, Il 1nnl!llZlino, Ullil posll·riorP, un cornpartimCIIto la temio. l.a (llrml.l c!" è roslilul ta •tuauro scnrlah, distinti eou le letlt'rè A, B. C, Il. situati 10 modo che tutlt c •r uattro fiO:Is;ult• ;!lr,u<i ,·er<o f'e,to•ruO, e l;bCt:lrL' COSÌ scup!'rlo Il \allO retrostanlc (lllagcaz;itw), o1 r sono :;rli o<(getti tla toglu•re o prim:, tl1 iniziare ill11 oro (ve'h P''r uffici..Jì mu.tlcì, gremhlall pPr ai utanti, coperte), n n (materiale Ila m1•rlic<tlural per sop r•enro a 'lut•llo tlei ca'!'ìt.'lli della Jl(trLe aoterlow d• l!a gi:t e>aurtto

11 magrt :;mo t1ltn• adi milicali, ug;etli ili \e;;U.trio e letto·rt'CCi, una ri•erva tll <In medtr·azione: e.so fll't•scnt.;J, ' "" ' riormcnw, tlne ct•rnl•artnncnti distmtl rol nurncrl t t• 2, e. due r:ossc tti, con tras· l•arimPnti dai numera t e 'l 1.:1 &otwcaua sotto al ptano della farmaria, e di rarmaCIIl c \ii'Crt rtl conforto. Il comparhlfltnl•• l<tl,rale sta 1\CrHutu alla ,unoca''"· cd e costitUilO da un rccipacote 111 zanco l rtof311t u. 3 ,. con tengo no materiali.' tla medicazione, t' Mcessori. l corani caricata a duP a tlur sui muli. che [an part r Ilei ns·

1•·r l'acrjua, dolla t::opnclln rli litrt 3tl.

Sotto l' lmp erialt vi tJ un wm;•arlitnPnto a di .;ottotP tto, elle si apre a:t!Priorl!l('nlf' e postenormPntt•: in ''"0 comparlimPnLo sono vas<oi 1•er llledit;rtura, stecche; semicaD!lli, torce a 'rnto, ccr.

Sull'imperia le sono si tuati, comr pel carro, lu I.Jorelle, La ta1ola chirurgica, l Mediti da c:t.mpagua, ecc.

"' 1 rv{anl ai sanit" d" mo11lagnn, in numero d1 sci, distinti uumen valli d.tll't al 6, un po' piu lunl!bi de1 corani di &<lniU reggtmontah, e rassomigliau n a questi t•or la loro ro nrormaziono esterna; intcr·namento sono fogg;ati diver-amen tu. ,pcowlo la dotazione che (lnvono contenere. Essi si a11rouo dalla t•arl•' e tlalla parte anteriorP l roram n t e n. ! son rli\1>1 ua tre uno anterosuperiore, uno anlt•r'Oinfcriorc, e 11110 li rorauo n. 3 non ha compartiment•, 1 1:ofaui n 4, 6, lmnoo. ciascuno, due compartimenti , uno supt•rlor·e ed UM inferio l'l!.

Il n. 1 contieno strumenti clurnrgici r accessori, sterche, tele h•·he, t altclhno diagnoslichP, vesti 11er uflicia ll metHci, gremhiali per inft•rroJcri "d aiulnnll tli sanlt;t, oggott1 di ecc.

:Sei cofa M o. '! , 011 allogali J t•Parecclu rh mediratura, lrfl;!aton • '"l 'lllll'. ecc.

Il roruno 11• 5 t\ destinato ai molllcinali, e il cofano n. 6 ai vi1·eri tli confo rto, e•l di per Infermi.

>e::nato nl ret•artl da monl3gna.

Anche i carri per ferili e le carretle da ballarrJione ha sotto ., n l d' o nno, ' o o . J dotaztone speciale, una certa quantita di materiale tecnrco- sanilario. La dotazione speciale del c rJer 1i 'l' nrro e r • r, rappresentata da pochi ltl ed icinali oggctl' d l' . , • a mec •caz,one e acces8ori, e viveri di conforto, é contenuta nel del. conducente. La dotazione speciale delle da ò da una coppia cofani di sa.nrlà - uno zamo di sanità - quattro tendc> (due IJURdrllalere, du e du medicazione) - due barili per acqua 1 0 tende ed i barili sono e g ualmente divisi fra le due rette. da ballaglione clelia di sanila da fanteria· la ò caricata sopra u11u delle carrette, lo za 1 iuo sull ultr·a. Nelle sezioni di sanità uo cavalle r ia p e t· le 1· vi 1 1 ' -qua t una so a ca rretta da battaglione, questa ha lo zaino. 19,. trasporto di lutti fjuesti materiali, e pel tra sporto de• lllalalt. e é alla sezione di sanitu un certo num e ro dr ve•coh a 2 e a 1- ruote il corr.ples"o de' 1· • • • • ·• l fjUa l CO • stllUISCeJ1 car r epgco delle seNioni d; a.. ,·la' Q l ·

• M .,..,. • ues o ca rre aa1o è dalsomefJ[IÌO, nei riparti da monta"'na del l d' · · o 8 SeZIOII I 1 s.amla da montagna, at quali riparti perciò, invece di carr1 e ca r rette, sono assegnati so:ta11to quad 1·upedi, che ser·· pel trasporto dd materiali, r1uanlo pd tr·uspocto u1 .malal1 e fer ili, caricati sopra speciali apparecchi, adallabili su1 quadrupedi s tessi.

Nella sezione di sanita !lrt fanteria il car·r eggio è costitui lo da: '

8 carr i per feriti gravi (pe l lrnsporto de• malati fer·ili); ca rr i,. o carrette, di sanita (poi del moterialo lel!nrco-san•lario);

.2 carrette da batlagliono (pel del mater· 1 .•• eriU I )8 la e ul l della dotaziOne speciale e dt•i ba•·a"li tanto tlegli .ufflcialr quanto dell'ecf'lesia!"tico). - ' sezione di sanità da cavalleria, il cat•rcggio si com · pono d• metù dei veicoli assegnati alia sezione d• samt8 da fanter1a.

!\ella sezione di sanità tla montavna vi é, re r il riparto che riroane alla seùe, lo stesso carrPggio d(•lle 8ezioni d i sanità di raulel'ia , con l'aggiUnta d'uno tel'za carr·etta da ballaglione, pe r i r eparti da monta gna, sono inoltre assegnati 11 quat.lr upeJ i, cioe 3 per i G coraui di :;a01là da montagnu, - 5 pe1• le ùare lle, le sedie-letlif(hr, i pet· malnti e fer·iLi ecc. , - l per i duo barili, - l per la tC'ndn da medico zrone da montagna (oltre a ..la campa!/na che a lla sede della sezione), - 1 per il materiale d' e!Jui- t9S. 11 m ateriale contenuto nei carr·i, o nelle di san itll, quello SpPcinle delle cm·r e lle dn battaglione, gli ogdi eCJuìpa:n:de.mento (falla astrnzione da quelli al per <lo nalo del treno d'a r ti!.dieriA), gli !'\lnmpali, i rcf,rolamenli, e le dotnzioni cartografiche (tranne la carla corografica che è tenuta presso l'Istituto geografico) sono conse rvali presso gli ospedali milita1·i d<'lle !'\edi di corpo d'armata (comp r eso l'ospedale pri11cipalo di Cagliari) , ciascuno dt-i ' luali , all 'alto della nwhililozione, provvede por '> o 5 sezioni di sanità. l car·r i pe r rer1ti gravi, le carrette da battaglione, il malel'ia le d'equipaggiamento (O.fJ(JClti di seroi.iio generale, O!Jqelti eli cu cina, oioeri di rise r oa) per il personale del lr·eno d'arti :zliel'io, e il materiale occorrente alla trasformazione delle sezioni ùi sanità rli fanteria iu sezioni da Of\sia q ue llo pr op rio dei reparti da montagna (sia pel servizio tecuico, <>ia pel trasporto dei malati e ferili, in montagna) é cou<>er•valo dai r eg-gime nti d'ar·tiglieria, che devono !'\ommill i!'ì trar•lo sui siU di adunata.

An che i carri, o le carrette, 1li sanita sono conservali presso t:; li ospedali d elle sed1 di corpo d'armAla, ovver·o presso il clistreLlo di ciascun capo luogo di corpo <.l'armala, mu in questo caso i cassetti dei carri, o delle carr·ellc, sono con se r vati col J()rO contenuto presso ::tli ospedali, che hanno in con11egna l'all•·o materiale dtllle sezioni di sanitu.

Da c rò che il materiale fornito dalle dir·ezioni di O"peduli ò identico tanto pet· le sezioni di sanità (li pinnurn (di fante r ia, di ca,·allcria), quanto per le sezioni di !"anita da montagna La sta nei ma te riali somministrati <lai r eggin1enti d'ar·liglierìa.

I!J!) Il pe1 .. assegnalo alle sezioni di sanilà consl.n d'ufliciuli medici, d'ufficiali conialnli, d'ufliciali d'artìulieria (lreno) di ecclt8ia!ltici, di uomini di truppa di sanità rappre· Rental i da infe r mieri per l'O<tSistenza dei malati e ferili, da porlaferiti per lo sgombero dalle infermerie pt·ovvisor·ie, dui posti di medicazione, ed eventualmente per la ricerca clei fe· riti sul campo di battaglia, da rtiulanti di sanità pd servizio p r esso i feriti, e serv1zio di farmaci11; e di un rlistaccnmento del treno d'a,•tialieria ("ezione - Lreno per le di di fanteria e per quelle da montagna - d1·appello ciel tr('no, per le sezioni di :>nnilà eli cavalle r ia). per condurr1' ed 11ver cura del carreggio, del someggio, e dci quadrupedi, Slltlo la soJ•veglianza delrurnciale, o del rooltufOciale del lreuo

11 personale sanitario uftlciale è t1·allo da quello in !"ervi?.IO attivo, o in congedo, applicato ospedali, e da fJUello designalo dal Ministero nel bollettino dì mobilitaziOil e . Il personale sanitario di truppa é lratlo dalle compagn1e d1 sanità dell' e::.ercito permanente n ùi milizia mobile, - dlll porlaferili dei dbtr·etti (per completare il numero fornilo dalle co1upagnie d i s anità), - e dagli studen ti di medicina l' farmacia, dai flebotomi delle r ichiamate, dai distretti stessi compagnie di sanità.

Il per$Onale ù' artiglieria è fornilo dai reggimenti d' artig lieria (compagnie-treno).

200. Negli gpecclti seguenti i· esposta la dota:done di ma· tcria le e la forrnazione organica dei tre tipi di sezioni di sanilà.

E SER\"IZlO MEDICO

' O"'aelli di servizio generale e cassPlle l \ .S cancelleria ca!lsette da rlan.aro, ecc.>: l,-.. "i: . ogo-etli da cucina' (barilolli, ma r mi/te, sacc/u. :::. "'na rioeri. ecc.). . . . •

! <:l ( ogrretli di servi:tio sanata riO: (tasche d t san t Ht, \

- ·- tJ: ,., . ) ;: .g.., be. &raccia/1, ecc. . . . = 8. viveri di rio;er,·a (per ufflctall). .

8 cartogrllflche e regola·menti , stampati, O_!J:getu da cancelleria (-) al d" :! b Il ·,Je se?.ioni di san itu di fa}lteria e. ' t , are. e r•_f::lferitl cavalleria; e :>eziom di sa mlà "iO 1-..:::\ carrt r.er da montagna (a·ipar lo alla secle,. :11 ... g r av1 . . . g_ barelle pieghevoli . . · · sezioni di sanità. da a: ROsLeJ:rni per. maiali e fe- (t'lparlr da ;;; riti lep;1Iier1 . . · · · { montagna).

' 0 di sanità [sezioni di lf terla di cavalleria e da montagna (rl. tecnico-sa· artÒ alla sede) . . \ nilario . \ Jrani <li ,.nil4 d8 montsgna da f montagna (ripa1·ti da montagna) ·

,,1· O" •etti di servizio sanitario, t' ca· Il) 1' utto 11 cotnuno, meno ,.. 1 "' 11 d _ nc.liO sulle da ll:Ht.agllone, le quali lra3portano anche, oltre a :1 o speciale (coppia-corani, zaino di sarut3, tende, bar11i) i ,.:!: umriali, compreso l'ecclesl.:lstic.o, e_ un numero di razioni l di rt scr va per eva•ntuah de1 rent1. " · ontenuli nelle ras.>e, Le dotazioni i regolamenti, son c da cancelleria

RlY1STA DI TECNTCA

S PECCHIO dr form'l;iorte delle se.:to n i rli sanitlt.

Ser.ioni Sezionl da mo utagna S•lioni_

E SEllVlZlO MEDICO !IILITAaE 1401

20 l. li della scziont• di sanità occorre c onnelle marc e, nei luoyhi dr fe r mata, p r ima, c/rtronte e dopo il comhatlimenlo:

Personale di sanilrt. (capitani) . . . .

'' (u fficiali_ subaltet·ni)

Contubile (ufllcia le subalterno)

Furit>.re o sergenl".

Sel'genlJ o cap<?t·a_li maggtori.

Capo rali ma!!'"' aiuta n li di 0 . caporsli

Ca pot·ali porta.ftlriu:

» mfertmert.

" pot•lafet·iti.

Suldali intermieri

» portafer·iti l 'l'firiale !:'uballerno

Attendenti . .

Pe r sonale d'artiglieria.

Sergenle . .

Cllpurali mag <>iori ;._aporali . ;' l rombeltìere

Soldati · : .

Carreggio e sonw[Jgio.

Riparto •In ruontagllil l 2 - -1 1--4- - 11 1H - 12 1----t<i fl -- i- 2 -- 6 :1--22--11 r otaie 210

, _Xolll. - Alle ram>lw di Mnila ed l ofa 1n,ece rli CIL\Illli quc !Iella sr·zi nn c di "HP, uel trasporto del • i 0 ! 0 llS>fo:oMLI muli da ttro. pri' ser,ir>etle th-loa 'CZione. ma nll e fentt tl:u riparti tla olln

a) Nelle marce, 1::1 sezi one di san ità, facendo parte della colonna comballente, procede in coda al grosso df'lle truppe, cioè alla testa d.-l par1·o-rounlzioni di per la flinlet·ia e per l'artiglieria, il serviZIO sanilar1o dci corpi. Gl'indtvidut, che si11no incapaci di prose-guire >1 "iedi, "on falli salire s ui cat·ri della sezione di in seguito a presentazione di apposito biglieLlo a stampa, rila1!cioto tlai m edici de1 corpi. OccMreodo ricoverar e inferm• più gravi, e quand o siano giti. pieui lutti i carri della sP.zione, sono falli marciaee a piedi, senza zaino, rtualli g1à ri coverati, che sian o sufflcientemen te ristora li;

b) appena che !"i giunge in un luouo rli fe rmala, si f11 ·una vi«ila agl'individui, che, nella marcia, furono ricev uti sui carri, rimandando!'\i ai corpi 1luelli che siano e lralleno>udo pre"so la !"ezione, per rinviarli ai "i cim ospedali, 11Uelli bisogni' voli di ulteriori cUl'e. Per fJUes li ultim i si manda ai corpi, affìnchè s i compilino i relatn.·i biglietti d'entraLa all'ospedale.

Accadendo di dover r e«lare un certo tempo in un luogo 11t fe!'malu, gli ammalali possono esser e curali presso i corpi, o presso l P injer11J.erte procniso r i1' in tale drcoinslituile s ul posto.

Queste in,ferm r r itJ pro oolso ri c possono esser e organizzate )'H corpo, per b r igala, o per olid:>ione, in settuilo a ordini •lei comandante di uno Ili questi t'e pa rli , pres i jlli accordi rol capo-ufficio oli saniti1 di divisione, impietra ndo personale e malel·iale l:>snilario dei co rpi. o delle sezioni di sanita. Da •IUf>'>le infermerie gli ammalali, di ultet•iori cure, c:ono inviati agli >labtlimenli ospt'dalieri, elle parranno più opportuni. i\lovendo il t•epal·lo che le ba organiuale , le mfet·merie cessano di runzioua1·e, e U e il materlale segue il pt'•>prio reparto ( 1)

Atlot'Cllè le t1·uppe le••ouo il campo per recarsi altt·ove, --- li) V. Rru olrtmenl tl d i st•rvi:io ili (JtW'l'a, porto t • , § 61. gli individui riconosciuti incapaci di marciare son munilt dai medici dei corpi di biglietto d'entrala a un ol<pedale, ed inviati al luogo di rmnione, cho è di regola quello ove la sezione di s anila ha passato la nollo. 11 comandante ltl sezione, visitati i detti individui, può rimandare ai corpi quelli non ri tenuti bisognevoli di esser lasciati indietro, •nentre per gli alt r i ne d•spone rinvio ad un ospedale, fo•·mando <.li questi ultimi un convoglio con carri messi n disposizi one dal comandante del r eparto, o requi si ti dal dit•ellore di sanJlil dJ corpo d'11rmata, o dal capo dell'ufficio di s an ilù di divisione . La direzione di (]Uesto con,·oglio é afOtlata A un solluffìciale, capor ale, od anche a un soldato aiutante rli sac ita; ma, quando tra g li ammalali da l•·asportare ve ne c;iano dei gra,·i, può essere incaricato di tale dit•ezione un ufficiale medico dello sezione di senile. c) Prima del combattimento. il comandante della sezionedi ricevuti gli ordini dal proprio comandante di re· parto, pel tramite del suo direttore di sanità di corpo d'armata, o del s uo capo-ufficio di s anità di divisione, si reca al posto, ove la sezion e deve esse r e impiantata: io casi urgenti egli provvede a ciò di suo iniziativa, avve r tendo cile la <>ezione d i samtà l.'ia collocala vicina a Uf18 strada. o a non troppa di•lanzn dai posti <li medicazione, e\'itando siti che possono imbara zzare i movimenti delle truppe, o che possono eventualmente divenire ceulri di res is tenza. Si sceglieranno localilò, ovo non manchi l'acqua . e si p rofitterà, quando si pos!'a, di villaggi o di fabbricati.

Dopo c iò la sezione di sa nit.à s i l'imetle in m arcia, per seguire gli spostamenti della propria divisione.

Se la sezione di sanité è im piantata in aperta compagna, si erir,e la tenda da medica zione (da campa gna o da monta gn a), la quale può ser vire tanto per l' ese r cizio chirurgico. quanto pel ricovero dei maiali e feriti: al tempo si cerca un po' di paglia pe r formare un giaciglio ai malati e ferit i.

Se invece la sezione é impiantata in un fabbricato, si procura , possiiJi lmente, di ri pa rtirne i loc ali, assegnando:una camera per l'accetta zione; - una per le medicazioni

E lllLIT \RE . . l . ur"'lche· - una r le operaz1001 c ur o pio st>mphcJ; - pe l ·. - una pe r ricovernt·vJ J l'a •plical.ione d J apparecc n, . - er .. !ravi insu scetlibili d'ulterio r e tras.porlo' una P CeriLI c ' d' . l' e d1 confo r to.

· d1 me 1cma 1 - • prepar tmone . · · inalberano i seuc la c::ezJOne vt s• hnpianlala. cou1 u nq ' . 'd. G'lnevrA (banderuole . . . d Il con\'enzJOne l gnali •lisllnlìvl c a . . "iorno· lanterna con croce ro::::sa, nazionali e di neutraltlà, . ' ' l materiale c il persod. n dOpO ciÒ SI dlc;lrL UISCe l l 110 "" ' ,, naie po<>sib•lmenle iu tre riparl•: t• r ipo 1·Lo ricevimento;

2• ,. fasc iature,

:!' » operuzioni. l il male. . .,,., da fante r ia il per sona c e sezioni d 1 sumw. ' a ttere lo sdoppiomento riale !'ono combinali in modo da pcrro . p·e.,ar"i • · 1 po -sono 1m 1 ,.di in due mt>zze seziOOl, c le ,. . l _, i. sovente, success•vamen . tem por ant>amenle, o, P u . ò scinder si 111 La sezione di snnilà da cavallerl8 non pu , quelli che vede d,•boli e sfìnili dai d1><a!!i del comLattimenlo e del Lr·ac;porlo: - fo rni sce di t.abellinn clia;.rnostica quelli che ne mancano, e completa le annolalioni nt'lle tahelli ne ove occorra, desumendone i d11li dal piastrina t! i r teonoscimeuto (che soldato porl11 attaccalo solto la punln del bavero del cappotto, o della l', p1•1 I'Hsul r ovescio del petto della Lunicu), dal lib retto personale, ùal numero dì malr icola, e dulie inf'crmazioni che "i possono ave1·e:- e::am1na le fe r 1te, quando ciò non sia stato l'aLLo nei po"LI di mPdicazione, ri vede le met11calure e gli apparPcchi. per il caso che siano so1·Le complica;.ioni dUJ•anle il lruspor lo: - decide, se i ferili debbano passare al r1parto (lesioni co11 frallura do non richieder e Ur: imlnedioto allO op01'8lÌvO, potendo sul momento basto re u11 apparecchiO solido immobilizzante, qnanùo questo

D\PZ:te sezioni. , dividersi in tre riLa Mzione di s anitù da montagna puo. '\ mater iale d (fi \ove cioè può gJUnger e l parti, uno alla se e n l do impiecrarsi pa ri mente car l·eggit,bile), e due da montagna, " l !'1Uccessivamenle. al tem po s esso, o , .. , ,. dell'impie"O delle mezze seLe nor me per la !-luccessiVIt.a '"' · d' . . . . . no dale dai comanrlanll l zioni o d ei ri par ll dL sCZlOIII so . . . tl' . di· ' . . . . l trarrule del r•spe l VI cor po d'armata , o lll dJVISJone, pe rdlori, o capi·urficio di i ortaferili della sezione d) loizia losi il comboth mento, p l di· . ·b·tmenlo eia un capora e, , l di !lanità, accompagnali poss• 1 l · 1n monta«na . . · ez7.i da traspor o o ' ri gono co• carrt (o con l m • · l. d' l nna) allA volla del pos l l se s i lralln d1 reparll da mon a,.. . . o:t' ed . . d . anto piu SI possa a que- J, m edicazion e avv Jcman osi qu . · ferili ar r estandosi in un punlo intermedio, OYC l . Il i quodruperll) e posc•a !HtÌ carri (ovver o su llo bar(' e, 0 su ' fa n ritorno alla sezione. . d. ddello al ri•n •tuesta i ferili, l'ufficJo le me !CO, a. . . . . d·spurle lluelh gl'SVISSJml, p1r to - riceo imento, fa mettere 111 1 . . edico chn·urgJco, e ru ru pe1· i qua li riconosce vuna t opera m . . . . _ ra sollanlo che a rluesti si alle vd no i dolori d eli ago!lla.

IIOn gia SUllO applicato), 0 al a• l'lparto (gr avi le«iOII I che l'icbièdono immediato atto Op('rali v o); e pt•ovvedc pl'i r1torn o alla linea dei combnllenti, fulle le !"emplici e facili medrcature occorrenti, s i lra l ti d1 ferili mollo lègger i, ritenuti ca paci di comballer·e.

M entr·e uei po«Li di é prudenza evitare alli ope 1·oli "i • a s trazi on l'alla da quelli di a«-.oluln urgenza, nelh' di sanit.a è lecito, pur tenendosi in giuRti limiti, ger!"i un po' più oll!·e, addivenendo ad openllioni eh una quillclrc Hnpui'Lanza, specialtnenle quundo lrattisi dr garenli re la vita dell'individuo, o non si rileuga Il caso di ritarùa1 e ar;;.olutameule rmtei'Venlo chirurgico La SlC'ISa a pp11C8ZiOIIll di appa1·ecchr immobi lizzanti trova nelle l>ezioni 01 condizioni più fucili, che uei posti di medicazione, o,·e Hl tulle le all r e indicazioni p r evale quella di allontana r e i fer ili dalla linea del fuoco.

Provveduto che sia al soccorso, e alla cura .dci e doi malati, la sez io ne di sanità deve occupar:-• dello sgo mbero di essi s ugli o s pedali dtl ca mpo. o su Ailrl s tabilimenti sanitari scnglionali all'indietro ùella t• lineu. Nei t'ipal'li da montagna, lo sgombero ha lu ogo prmciplllm e nle sul riparto alla sede della seziono, ma quando sin piu lVI Ol '. d o l' ultimo ::.ervizio non "'a assetu m ulaziOne, quan ° a quel> . . m . le o p;raclualo Ùl truppa). t; nato appoc:tto u . . v •r constatalo la ulorle, L .llffìciale mediCO Jnr<H'H.:ato, clopo a e . . ,. · l 0 111 mancanza r.1 il piastri uo dt rJcouoscJmen o,l' l lei cAppotto<' ( er eS!'<t-re st.alo il defunto spog Ja \.) '

E SEI\Vt ZLO DiCO 'IILIT \RE d ( t) lo '-"Om· . . oc:p..daletlo tla montagna. o a guerra ' VICinO Un - · be ro si fa di r e tta mente !'<U vi'-'ita del e) Dopo il cornt,attimenlo, R l _p,·ocode una er oo.talarne i "uasll, e le perdtte, e 'lu P m a.ter1al c per con- t" d n !'lezroue .. d r,•i Nel tempo stesso, il ,·omanùante e a e . . fficiale medico peL' gl'incomben ti reludt de!'<tma un u · ·lanza sulln t' . . tcrunti (r·ico....nizionc della m or te, o vJgl .

Il taglia da un capo del corredo (paulalom, coe_ ? . zzelto uve rl numero eh rnatrJcola, e lll1CI 8 , tnul undt>) Il pe' .l baie della con!->la- . l 1 e zzello & ver · unisce Il plaSll'lllO, 0 8 e p : · n·· tLO ianudo. l Qualora l'tndiVIÙUO Sia 8 Il ,.. tazJOn e della rnor e. . . l" .. importanti (colol'e dei · · · ontrossegm !>pecla 1 Plll M rtc01·re at c . . . • l bT . m se ....u ilo cr,l II' o dcO'll occhi cJcalriCl) pet s a l Ire e ' cape l, . e . ' ti l'identità l del tumulut.• couco r «o d1 allr1 documen • l ''' ) · · · guerra pa r e (" Pl3 del recrolamenlo di serviziO m •. un l'ipal'lo di truppa della - - · · j l cr·OS"O e 8 1\lb r i"'Sla di fauteria) do,,cs"-e 1 8 · IL .. . ., cr andare acl impegnare ti fu oco m a l<' St<'ne ope ra nte. P . ù' ., oiltl p!:!r ulteuder P localitù , si stacca una mezza sezione. • _a a l Rervizio sanitario questo riparto. • . f . · d. truppa operante se- Se inoltre per una piccola rauone t. 1' l . 'l' (·ecrg11nenlo batta g 10ne, ru>ral&m ente dallA proprlll Ulll a 1 r . ' . . 1 slo di la !'eoccorre iastiluiee uno specla 0 po 1 di " anilà vi provvede iuviando In coppta-cofam e o zwne - 1 J rrelle da baizaino di sanità, che essa sul c ue ca taglione. ----------- ---- -

• d·tll'autorìt:t militare. l'osredatettn lt) da mont:tgna e • di •tnr>tl .tue o;pctlaleth dtt guurra .t:tlle socteta d1 soccorso. l.a lflentlca.

E a) ospedali da campo prop riamente detti, i quali, alla lor o volla possono essere da 200 letti (di cui 8 per uctlci uli), o da 100 letti (di cui i per ufriciali); b) ospedaletti da di 50 lelli (di cui 2 ufficiali).

Oape4ala 4a. oampo (Ospedaletto da montagna).

203. Gli ospedali do campo sono veri ospedali mobili , del"linati a soccorrere e curare i ferili proveniPnti dalle sez1oni di saoila e d, eccezionalmente , dai posti di medicazione. Sono essenzialmente stabilimenti di 2• lin ea, e costiluiscouo l'an ello di congiunzione fra gli stabilimenti sanitari cii 1a linea 7. 10ni di san ità) e qut>Jii situati nelle relrovie dell'esercito ope rante (stabilimenti di sgombero). Essi sono assegn a ti alle armate, in ragio ne di 5 in ma:-simn per ciascuno dei dipendenti corpi d'armata, e dipendono dal diretlore di sanilà d'armata; possono però esse rne addetti a nche a un corpo d'armata, e allora rtuesti ultimi dipendono dal direttore Ji sanità del co r po d'armata stesso.

Si distinguono due tipi principali da campo, cioè.

Questa tlislinzione falla anche fra le -.;eziç oi di sonila, corrl,ponde a quella, più gene r ica, di stabilimenti di pianura, e stabilimenti eli mont(lgna ( 1). I due tipi po lreblJero solto la denominazione di ospe•lali do campal!na.

:?Oi. li materiale da si divide io : a) Materiale comune, cito comprende: dotazioni di equipaggiamento (ugge lli ùl servizio ge-

(l) l'er distinguere le uni W •la' l';mtorità roillhu·e da qul'llo alll':;t!te dallo societa di soccorso (Croce Ros<a e Ordino rli Malta), si <• a•iollato osptd4li da campo e •llptdalr/U dtt numta11na quelli bli tuili 1 autonta uulnare. e O&fledoll e o<peda l tlli da guet·,·rr quelli prov 1isU olaiJ.· dette soc1eta

SF.I\\"IZIO liEDI CO MILI1AIIE l i.Q7

nerale, og;:etli da cucina, oggetti di ser\'izio sanitario ( 1), viveri dì r iserva per ufficiali); dotazioni cartografiche (generale e speciale), regolamenti, stampati e cancelleria ; b) Materiale speciale, il quale a sua ,·o ILa va d1.stmlo masserizie (oggeW lellc r ecci, oggetti èa cuc1na e VIve ri di t•i serva per infermi, utensili vari, tende, barelle, ecc.); mate riale medi co- chirurgico (apparecchi, oggetti da medica zione strumenti clururgici, medicinali) ra,,e del :• ordine, quelle coi n Hl contengono strumenti e nCIIni: e quelle rlal 111 ai XVI contengono oggetti da med•razione, areessori o apparecchi. raS$C del a• Ol'line, quelle con le lettere A. r., C, O, si aprono come una vali;da, rormnntlo due casse. Le casse dali" .1. nti"H contengono me: •llrinali: le 1, 1 , contRngooo Sohbnze antiseltiche. boccette vuote p er di •trillOziOIIP di medicinali, e boccette di risen•a Le casse O. coulengono rti rarmacia, e tla O 'l é anch e una cassetta rc!:olamentare PPr l'analisi e <Ici vino.

T utto que;to materiale sper.i1le è couteuuto in casse, cnlli, e, per gli ospedaletti da monlagna, anche in sacchi falli J i tela impermeabile.

All'mfuori delle barelle, n on sono in dotazione agli dali da campo mezzi regolamentari pel trasp o rto dei fcr·iti e molati, adope1·audosi all'uopo carri di requi sizione, o treni sanitari .

205. La dotazione speciale ù'un O!llpedale da rampo da :WO leUi è conservata in 79 casse e 22 rolli.

Le casse (2) sono di tre o rctini, distinti da contrassel!ni particolari.

(l) Gh oggetti di >Cf\ izio sanitMio, os3ia di arred31Ilento p el personale oanilario, <ono costlluitl, per )(li OSJ1edali di 200 leth, da borracce da portafPriti, e •In so bracciali : per gli di 100 letti e di 50 lctLI la dotazione •• proporllonatamento• ridotta. Le busli' per aiutanti di sanità son contenvte Ila dotazione di strumenti c hirurgici, oisin nelle cnsse oiell'ospNI:•Ie rla campo. .

13) Delle del t• oroline quelle dal n. 1 al n. 3!, rontPngooo o:n;ett 1 lettereccl, e di proprlet.a inrlividu:lle per lVii infermi di truppa. Quelle n. 3-3 al n. 35 contengono oggetti lettcrccci cii accessori per tl ufOciali Infermi. le casse dal n 37 al n. 10 conteol(ono un fondo ùi lenzuola pe•· truppa. Nrlle e&-<!e u e \i è biancheria di rirambio. Le ca«Se dal n. 43 al 46 contengono O:!:!etti 1ari (brocche, candelieri, la nterne, sealdalctli, agorol. ecc.). Le casse li e \8 contengono ute n sili !Il cucirla, o I(Uollc e 0(1 viveri di riserva.

111\'IS'J.\ Dl fEC.:'\TC.:.\ li J• o r dine consta di 50 cas"e 'T (Ja 1 a -o) . • se.,oate con num t•t•i arabi . ·) ' e conlenenlt oa-ge lli letterecci . gellt va 1·i e viveri di . . e da cucma, og• rt:serva e ùt conforto Q sono a sezione quadrilun . . · ue!'te cosse munita di un disco color• e con chiave cassa. o one portante 11 numero della

L e CO!ìse del .20 ordine sono l 6 d (da I a XVI) s . 0 hanno numeri romani • · ono a "8Ztone · Yasll•o, e con chiave .quast di color oliquale è il numero della d mezzo dtsco d'ottone, sul ru r gici oggetlt' Ù" d' ontengono strumenti chi. ' "' me rcaztone a 1 · medicatura. · ' pparecc 11 e ùi

Il 3o ordine comprende 1:1 C8"" betiche (dall'A all'O) S segnate con letter<' nlfa. orto a :o;eztonP quas· ù !ore naturale del Jeg 1 qua rata, del cono e ('On ch' · ottone lt•ian"olarc "UI 'q l . mumta di un peuo ùt co • ua e " la c1fra dell casse contenp-ono medicin l' . . a cossa. Queste l col li "O d l' . a t e alli'CzZI clt farmacia . n es tnatt a contenere m t . essere allogato t' a ertale, clle non potreiJhe n casse e "On d' t' t' · l'l al 20 (1). ' ' IS 10 1 COl numeri arabi dai -

:20G. La dotazione d i materiale da !00 letti corri!'<ponù . pe:r un rla cnn•po e 'luast alla metà d' Il dale rla :.!00 letti. t que a d un o>;pp -

Ogni ospPdflle ùa campo rla 900 l . . i n due metà oss 1 •.. • d - ctll per::lò pu6 sùoppinrc:i ' 111 ue d LOO meta non S"'ltalt' L ' . 8 mc, queste due o - a meta cosl'l ·la 1 numero e serie I>ar·i lt l Ul < a casse,, colli di a quanto basta J'e Ji dale da 100 lell i 1 IL r or111are un o'lpee colli di oumer.o d·l.aspara_ ctoò quella risul tante di """"e r1 e t lettere d· · · Jll'r funzionare . . serle dtspal·i, ha bi• o aggmnlR di mater·iale, che ,. lu

( l) l Colli i e" CODI- engonu mrtalli ·

E SERVIZIO l!EDICO lllLlTAHE 14.00 dotu io ne di complemento pe,. da ca1np'J diviso (l); la qua ltJ sì a questa m età Ji;::pari tutte le \'Olle che essa, in s e guito allo s loppiamento dell'ospe dale da :200 letti, debba funzionar e come un ospedale completo

Da ciò ris ulta che un ospedale da 100 letti è costituito o da tulte le casse e dai colli di numeri e :o;erie pari dell'ospedale da 200 letti, o dalle e dai colli ùi numeri e se r ie dispari dell'anzidetto ospedale da 2d0 lotti, conl'aggiuula dello dotuionr di complemento per ospedale da campo tlioiso

Per poi lo sdoppiamento dell'o;::pedale da campo di 200 letti, s i è adottato di contrassegnare, con una doppia rascia bianca, unu delle due rnet.à del materia le, ossia quella composta da casse e colli a\'enti lellere, o numeri, di serie> pari.

Quan do per Io scarso numero d'infermi, si reputi sufficiente impiantare un ospedale da campo da 100 lei ti soltanto, traendo lo da quello di 200 letti, la mE'lù del materiale, da usarsi prima, è quel la pari (casse e coll i di serie pat'J). Qu11 ndo 1nvece, d'uno intero ospPdalt' da :lOO lelli impiantato 8t vogli a mobilitarne solo una melit. si darà la vreferenza alla melo dispari, provvedendola subito dell a dota.:ione tli eomplcmrnto per ospedale da campo diviso.

L'ospedale da 100 letti non é, a sua volla, divisibile.

:!07. Il materiale sper;i alc dt>gli ospedaletti da monta[Jna. (dH r,o lelll) è contenuto in 20 22 sacchi e 13 colli.

:\lent r e ti mlller1ale de!!li ospedalett i da campo provriamenle detti lda 200, o dA 100 lell•) non è tra sportabile che con carr1 !llaule la notevol e dime nsione delle .:-asse e dei colli, il tel'iale degli osp"dal e tli da montagna ò lrasportabile invece 11n che a dorso di q11adrupedi, essentlo le casse, i s acclu, e i colti adattali per e;;sere caru.:ali a scl11ena. Ossia ospo - l•<••· ra rrn:l•'l:l. 1 coll1

• 1 o U vassoi 111 1"'

• • e 6 Cl P•'r cucm1, e l)nPIIi 3 e 1 111 11•1•c " conten<>ono 1 11 • ' contengono materassi per (l':lttor:t l t! o I>MII.Icroolc. l colli i-ia, b·l>•l llnl'<'cchl nd c rrooll' Il ' · ro c 9 e lO contengono sl ampelle od llfl· l cn campagna l colli 13 0 l' r ' .,uo per modmllura

, 1 • son atti dn , " 1 ' " e 6 dn per 1 ol ' 1 11:1 ha;:oo· i rollt r ' amento; c 1 - • :llto dalla ,nn"n e dalla .. 1 e 18 dat ltarili. 11 collo tSbi· . ' zar pa, e Il collo ->o d " tl1 La doto:ione di complemelllo 1ttt' olptda le da campo divi111 consta Ili 3 e un r ollo. Delle ra,.e due sono segnate con numeri tu-ahi (51 e t' rontengouo strumenti chlrur11iti e oggetli ''art, una é segnatn coo la lelleta IJb,, e conllen" atlrcz1.l di rarmacia, c una per l'analisi •l •!l'acqua e ciel ''i no. Il collo è tlì>llnto tlalla lell•••·a A, o contiene la ''IUll(n, la zappa, l•• ecc. dali du campo ratti di materiale sollanto carJ•eggiabile, mentre da montagna hanno il materiale carreggiabile e someggiabile.

• , • con larniJuro, macinello da ffi • • a o.,.getll d1 cucina ca "• cestn tln carne, ecc.).

L:\ pari dell'ospedale eh camflo con,:a di .1•) e rolli; la meta dispan di a casse e H colli, 111 clotnziooe oli complemento.

Le casse e i sacchi dell'ospedaletto da montagna sono sim ,lmente di tinte in :3 orJ1ni (1).

Al .l" 01·dine appartengono 18 sacchi e 10 casse: queslJ e quei!J segnat1 con nume1·i ara bi: i sacchi da 1 a 18, le ca-.;:e da 19 :28. Vi . "i contengono leltP.recci e da CU('Jna Pf>l' e viveri di riser"a .

Al ·>• ù' - or 111e 3 casse e i sacchi, tultr ;oe,.n ali con numeri romani. v, si contengono stl'umenli chiru;-!ie 1, t.t ppo J•ecchi e da medicazione. · l colli sono contrassegnali tutti da numeri arabi, o conte ngono oggelti che non possono essere allogat1 m ca"se (male1·assi, barelle, tavola cbiruJ•gica, ecc.

Il :l• consta so ltanto d1 casse, le qualt sono iu 1111 _ .di distinte tutte dn lellere alfabetiche, e conteng-ono mt>dtc1nalt e allr..zzi da furrnacia.

L'ospedalclto da 1nontagr:a non è divisibile.

Il maleriolo d··gli o<:perlali da campo (da JOO 0 da :WU lt'lll) é traspol'lalo ..;u cal'ri foJ•niti dal treno borghese: 8 cal'ri pPI .rnnterial e da 200 letti, - carri per quello dell da JOO lelll. Per favMire anche in marcia. lo sJopp1amonto da ca mpo rla 200 IeUi, si cariCHilO, 8 ca1•ri, le casse colli della metà pari, e, sugll allrt ' luattro, le C8'-se e i colli della m etil dtspari.

(t! Xl' l t • ordiM, 1 >nerbi da l a 13 conteo;;onooggelli edaccc.,sori per 1nrtrml. l sacchi .:al u al rappresentano un m 3 gazzino prr bilncheria eJ 1nrlumenu van : Il s:trco ttl e lP r.a,se n. e ed oggetll 'nn per mrermi. 1.:1 cassa i3 contiene utensili per cucin-t e J.• cn,se "l l "5 ,.·1ver d1 · e L ' ",,' • •. • • " 1 n a a cassa ser,•e per oggetti di canct'lltria.

Nel ':.. f,• cnsse 1·11-111 contengono strumenti chirurgici e apparecchi. l 1\-\ ·VI- VII sono per oggetti da medicazione.

Nel ordme, A, Il, C, D, E, F, con tengono medicinali, e In cassa G ntt rez1.1 fil l colli 1 e 2 conten:;ono oggetti per cucina: il collo 3 banderuole: 11 rollo 4 r.•:•.tern>si:. Il collo Il stnmpelld e torce a vento: il collo 6 sedili da o 'oss?l: • colli 7 e 8 barili: il collo !l da cucina: il collo t O ta volo ola opt•razlonl: Il collo H la tonda da mel.licazlone: il collo ula l'anga e la zappa: il collo i3 le pleghovo Il.

Pel del materiale d'un ospedaletto da montagna, occorr ono carr i, se per via ordinaria, o muli se si percorrono v:e mulattiere.

:!0!1. Ogni direzione d'ospedale principale di di eor po d'armata provvede, all'alto della mobilitazione, alla co· s tiluzi one di 5 ospedali da campo da 200 letti, pe r i quali ,Je\'e forn i1·e anche il personale d1 truppa. Stant1• pero rmgenl•• .,uanlita di materiale , che forma la dotazione d'un O!<pedale dr campo, e d'altra pa1·Le pel' oniare agl'inconve1·he si avrebbero per un trasporto di tonto malel'l&le <In tllnto> località, si aJottalo di conservar(' una porte di que!'to mat... l'ìale in alcune sedi, o ve !>i an clw do\llziom per i depositi ava nzat i tfi armata, P la riman C'nw par te, specialmente quella tli ;:pc ·iale sor\'Pfllittnza, i• J'ipartila fra gli ospedali militari principnli delle !'\edi •li coJ·po d'ar·mata (compr·csn l'os pedale principale di Cagliari) per tJ ue l numero di unita ospidalicro di che ciascuno di questi deve t'nrnil'e.

Sono conser"ati nelle sedi d ei depositi avanzati i materiali di 1• categol'ia (masserizte) compresi i colli, lo del:!." ordme segnale coi numen dal III al XIV, e le dotazioni di complemento per ospedale da campo diviso. Sono invece presso i m en zionati ospedali militari, le C811se 1, Il, X v, x Y 1 del 2° Ol'dino (strurnc>nti chirurgici c> eppurecchi) , tuLle le casse d e l 3° ordine (mediciuali {' allrPzzi di farmad a). tutto il materiale e le dotazioni rarlo;?rafiche (speei ah), ùi J'egolan1enli, stampati e oggtJlli d1 cancelleria

Oltre a t(uesti ospedali da cumpo 0 pe r ogni corpo d'nrmat'l) che sono destinati ad essere i m piega li, !Jllando il coulbatlime nlo cominci1:1 a svolgersi, e seguono l'es ercito operan te, 'i è un cel'to numero di ospedali da 100 e da letti di!<locati, fin dal lempo di pace, con la loro dolaztone completa, n ei RiiJ ove si prevede accadere la radunata. e questt O!lpcduli entran o in funzione fin dal momento che s'inizia il co ncen tramonto delle truppe.

Il materiale degli ospeda letti c.Ia montagna é depositato fin d al tempo di pace, nelle iocalita ove occorre servirsene in di g u erra, o nelle \'irinanze.

E SER\'lZlO 'III .I T\RE li

:HO. Il personale d'un ospedale da campo si compone di ufficiali medici, ufficiali contabili, farmacisti, ecclesia:::llcr d'un drappello di truppa di sarlltà. Agli ospedali da 101) 0 'da li seguente specchio dà la formazione dei vari tipi dali da campa gna :

:WO letti, non é addetto perr-;onale d'artiglieria (tr eno), il lt·asporto non è fatt o con carr·r r·egolame ntari: per ques ta c:onla proporzione dei porta-feriti è ancl:Je pr(tlimilota.

0S1Jedale da Ospedale da O'prrlalott1 !00 100 letti da muntar.:M

Uirellore o capitano mPdrco) n,relto r' P (capita no medico).

Med!c.i (capitani) . . . .

M ed rc1 (suballe rn i)

Con taLi le (ufficiale subalterno)

Fnrmtlcista . . . . .

Furier·e o capor·ali maggrorr . . . . . . .

Fur·iere o ser gente di contabrlita . . . . . . .

:\ rutanti di saoita

C.:trpo rali rnfermieri

Cl\porali portaferiti

Soldati infeemieri

Soldati porlaferHi .

Allondenti

Squadra di.LrÒnÒ bÒrgbese:

Drapflello del t r eno d'artf. 'Jlieria

St•rgenle

CH(!OrAle

Soldati d'un combattimento, il direttore di sanità d' armata assegn a ai corpi d'armala il numero d'osped ali da campo, che r itiene neces sario.

211 <ili ùa campo si forrnouo sui siti Jr raJunala delle varie iulrnclenze d'a1·mata, solto !a direzione del direttore di !'&nitù d'armata, che li prende mater1almeule in coneegna. Al :-ilo <h radunata pcrvieue tanto il materiale conil deposito centrale d'armala, donrlo e preso in conl'cgno 1la uo lenente medico, ull'uopo comandalo cla lla di1·ezione di sanità d'armalA, C')uanlo il mnle •·iale conservalo pr esso g li O!'lpedali militari delle sed i di corpo <l'armata, i •1 uali vi "Peùi scouo pu r e il dir-;taccamonlo di truppe di sanilu, c he devono fornire. L e dota:ziolli rli complemento pe r da Cat11po rliC'iso rimflngono pres<::o il deposito avanznto, dal •1uale son ritirate le voll•• che la mela tle l materiale d 'ospedale da campo da :WO letti resti scompagnaltl dalla meta pari.

<ili ospedaletti da montagna sono, pure all'allo della mobilitatione, traspo1·tati nelle localillì, ove devono funzionare, sulvo a !'lpOslal'si successivam ente, quundo il bisogno lo ri· chieda . In rnassima però, non es"lendo aùdelli a ripat•ti di Lruppa m obilitati, essi si comportano prullosto come luoghi <li cura stabili, mentre gli ospedali da •·aropo (d a 100, o da 21.10 le ltr), essendo a grossi riparti di truppa, seKQono, per quaulo i> possibile, !!.li sposlamenti dell' unrtù lallica, cui l-'Ono addetti.

212. L 'ospedale da campo s'impianta non solo nell'imminenza d'un combattimento, ma an cllt> nelle circostanzi' d'ac· r.antonam enlo, o di a ltra specie di uccampamento delle truppe, quundo, ne l h-l vicinanze, non vi siano permanenti, ovve r o m a n rhino ferrovie o all1·i mezzi di dei mulati e dei feriti.

In marcia, l'ospedale da campo tiene il posto •la ll' intendente d'armata: gencl'almenle al del con· \'oglio viveri di r iserva. L 'ospedale da campo assegnato a un corpo d'armala segue la di di riserva, e la <'O louna viver·i.

Gli da campo sono s ituati a una ce rta dislanz n

IIIVIST.\ !H TECi:-.ICA

dalla linea del fuoco, per essere al dai proiettili: cle· wmo però essere vicini, quanto piu si agli sLab!l 1mellti di 1' lin ea, tn genere, a lui distan7.a dalle truppe, da poter sempre gtungere sul campo di battaglia nella gi o1·. nata. iantarli, si evite ran no isili, che souo o possono divenire punli strategici, o le li11 ee principali di tappa. Si pro;urerA però di essere vicini alle grandi ''IO di comunica zioue, specialm ente ferr•ovial'ie, e si prefel'iranno Io ralil& ove si possa approOlla r e di f11bbricati, 111 1uancanza doi quali si ricorrera alle tende, o baracche.

Impiantato l'ospedale da campo, vi s'inalber•ano 1 ùtsl.nli vi della neutrali la (bandier·a con croce ro:>sa e bandtel'a na . zionale, di g'oroo: lanlet•ua con croce rossa, di no t t.-) , e fPat•anto il diretlore dell'ospedaln avverte delreseguito Hupillnto il supe 1·io r e di r ettore di sanita.

Per le malattie epidemico-contagiose, s'insliLuisrono o,peduli speciali in case isolate, ovve r o sott() ttnde o baracche (l ), e questi ospedali, o l tr e ai dis tinti vi degli ospedali da carnpo m ancora da una bondier·a !.dalla

21:1. Il dell'ospedale da campo, comt: dl!ll'ospedalello da montagna, non ditl'erisce da qudlo dt tutti gli c>spedali militari in gener•e: la riparttz1one del e dei locali (quando si sia potuto se rvirsi di un faLbric ·alo) ò falla con le s le s:,;e norme udollate negli territoriali. Uno dc.>gli ufficiali medici, coudiuvato da adatto personale di truppa, procede all'accettazione dei malati e ferili, e a llu lo r 0 assegnazione ai I'Cpar•ti. Gior·nalmenle si procedo alle visita dei ricoverati, e alle relative prescr izioni di alimenli e medicinali. Per le operazioni chiru rgi che, falla astrazione dai CfiSi di assoluta il ca po-ripa rto richiede il par·t!re del dir•ettore dell'osp('dale, il quale, all'occorrenza, egli stesso lo operazioni ello gli sem brano del caso. t.'u<>cila dei maiaLi dallo stabilimento ha luogo, pet• divitlui che devono r ecarsi a grandi dtslanze, dopo la buzioue mattina le degli per gli altri, dopo lA disll'l· buzinno pomeridiana.

21t Come nelle sezioni di s anità, cosi anche ne?li ..:sped ali eia cam po impo rta moltissimo b dei malati e ferili, dovendo semp re queslt sloblllmenli, ero . . d'ar e specia lmente quelli più avanzati 81 corpr,,.mals), esser p r onti a ricevere nuovt rerth, nel dd combattimento , o all'indomani, non "enire dalla linea del ruoco, pel tramite delle sezront dt sala . 0 direttamente dai posti di nl ' ' , . . l . d 21 :1. Qua ndo un ospedale c.Ia campo da 200 lelh s1 a avere d isponibile una delle due m ela della tlotaztOn_e. LI rettore di esso ne avverte il superiore dtrettore d1 !tamla (d'armala 0 di corpo d'armala), il .,uale. all'occorrenza. p_uò or dinare 'che il ll)etzo ospedale, reso sgombro di fer1l1 e ammalali, sia (allo avanzare. In ryueslo caso. o nell'altro -ancora che l'intero ospedtlle da campo da 200 lellt. debba per seguire il proprio reparto di t r uppa, gh ospedalt da guerra delle associazioni di \ Croce Rossa, Ordine di Malta), col loro personale e mater1ale n e preniÌOno il posto (t).

In tutti questi casi, come nell'e,en1eoza c\t una rtltr ala, ti dirP.Ltore cl'un ospedale da campo lascia ..ul posto F<ollanlo il materia le e personale necessar·io per gl'infermi che uon possono esse re mossi, e rtce,·e dall'ospedale una quantità d i materiale e ctui,·lllente a quello lasctalo, completando::.i in tal modo la dotazione dell'ospedale da campo, ehe deve muove r si per altra de::-Linazione.

RIVI STA Dl STATISTICA MEDICA

11htlatloa aanita.rla. dell' esercito inglese per 11 1891 -

(Arnty medtcal r eport, Londra, . . Stralciamo alcuni Jei dati più impo1·Lanlt r elatiVI alle truppe · · d Il'' enso impe1·o · eul'opee stanziate nelle var1e part1 e 1mm ·

V.

Nello specchie tto seguAnle si trova compendia ta la mo rbosilit p ar lOOO uomini di fo rza pe 1· alcune delle enlilil morbose più salienti, nel Regno Unito e nei presidi in g:le;;, cho presentano più analogia col clima ita liano, e che quindi si p r estano meglio a un confronto colle c •mdi zioni dell 'esel·cito no"lro. Le cifre drl 1R!Il sono messe 11 r i!"COntr-o con ryuelle del rJuin rtuennio IR81i-!10:

This article is from: