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L'A. rispondendo ad osservazioni del Rint dello Scholt ()lanheim) sostiene il suo metodo, e afferma che es:;o non è teorico, ma pratico, perchè fondato sul rapporto dei dati anatomici e i risullati plessimetrici. Ag- . uiun••e infine che dando alle dilatazioni dei seni la im" " ' portaoza che debbono avere, giaccllè o sono poco o nullavaluta bili co n la percussione (seno o non so nG. fre,Juenti (seno destro). il suo metodo permelte sempre di cletermioare le dilatazioni e le ipertrofie dei ventricoli, eh& sono le le3ioni del cuore più importanti e davanti alle il clinico si trova tnllo giorno.
Il DE riferisce sugli esperimenti da fatti della elettricità applicata alla cura detla tisi pnlmv · nale, de!Jl-i rssudati delta plewra e periloniti, nonchè efTetti henelici che la luce intensa porta nel anche nel guarire la tubercolosi.
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Queste comunicazioni destano una certa discussione, alla quale prendono principalmente par te Cardarelli, il Dinami e il Crivelli, i quali pur non dubitando della esattezza delle o·servazioni citate dall'O, non credono di dovere accordare tanta fiducia alle due forze potentis·im& dell' elellric itit e della luce quali efficaci agenti ter·apeutid di tanto graYi lesioni. Sopratutto giusta ci pare l'opinione espressa dal Cardar·elli, che il clinico daranti a certi cessi morbosi non deve fidar!'i troppo di alcuni rimedi, ..f quali importano l'impiego di un tempo che potrebbe essere utilizzato ricorrendo a pratiche più accertate e meglio vantaggiose.
Argomenti non meno discussi sono quelli svolti dal prof. CRISAFULLI sopra un caso di tetano reumatico, che egli ferenzia affatto dal trawnatico, di origine
LA .UEDlCIXA ECC
sopra un caso di tubercolare risoluto in guarigione. Di falli 1' J.. sostiene la gua•·ibilità della tubercolosi delle sierose, mentre il CAPOZzr (Xapoli ) dubita che nel caso speciale si trattasse di vera mèningite tubercolare e non piuttosto di una infezione tilìca.