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VrvJAS PooRE. - La plù aalabre olttà 4el mon4o. - ( T he medicnl maqa.rine, gt.>n naio 1 95).

Sotto questo t 1tolo ironico l'A cont1·ibuisce m ollo efficacemente a I]Uanto difficile lo inte rpretar bene u na statistica, o, p<'r me glio dir e, quanto facilmen te il puù r imanere ingannato dai risu ltati di uoa statistica perché non la s a bene analizza r e e vagliare.

Londra è decantala n e l mondo ingl es e e fuori co me la più !lalubre cillà deiJ'universo. La su a mortalità é appena de l 20 circa per mille, mentr e, per non citare che l'Italia, Na poli ha il :iO, Homa il 25•1,, Milano il 28 per 1000 ecc .

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E,J a nche 10 con fro nto d i allre pa rti del l'l nghille rra, e del totale del Regno Unito, la m o rlalttà di Lon d r·a é la meno eoqpicu a .

Me la composizione della popolazione n o n è la stessa della popolaziOne rimAnente. Londra, la più vasia a gglomer·uzione urb a na d ell'universo, il gran mercato mondiale, s i accresce mollo di più colla immigrazione che coll'eccedenza ùei nati sui morti. Questo fa si che, se si disti ngue la popolazione pe r età, vi s i trovano molto meno bambini e a doe molto meno vecchi che nelle altre parti del Regno, n elle campagne.

L'A. fino dal 1887 av eva dimostralo che, se la popolazione di quella pe r le del centro di L ond r·a c h e si chiama Stran d ave!lse la stessa composizione per età del!a popolazione genPral e del Regn o, la sua mortalità invece tli esser e di 1070 in d1 v id ui all'ann o sopr a una popolazione di 37500 abitanti , !'arebbe invece di 1 ,20i. Se invece in ciascun gruppo di età della popolazione dello St1·and si verifi casse la mortalità os- se•·vatasi negli ideutici nel Dorsetshire, Contea situata nel sud dell'Inghilter ra, i morti in un anno (sempre sulla popolazione di 37500 abitanti) avrebbero dovuto el:'sere non 1070, ma 520. rp coslitw:ione - Per questo difetto furono diC!Jia r ali iuabili 3,811,:156 inscrilli == 5iù,'l 0 /oo di tutti i visitali. La media minima d'inabili (35i o/oo) si osservò uel circolo ùi r eclutumento di marina in Tr·ieste; la massima (691 Ofoo) nel ci reo lo di reclutamento di Tarnòw. Una regione di maggiore frequenza ùi debolezza di costituzione cbbrac<'ia l'int e ra Galilia, eccettuato il ci r colo di reclutamen to di Cracovia • quindi il sud-est ad eccezione ddla zona al cond-c!lla Transilvania , finalmente la Ct•oazia e Ja Slavonia. Le r egioni di minore frequenza sono costituite p1•incipalmenle dalle terre alpine dell'Austria iuferiore.

Recentemenle, l'ufficio del Registrar ge neral ha pubblicato un conrr·onto importantissimo tra la mortalità quale dov1·ebbe essere e la mortalità qual'è. Da una parte è stato calcolato il tas::;o di che s i dovrebbe aoere in ciascuna d elle cillà principali del Regno Unito, in c iascuno dei quf'rtierl o distretti componenti la immensa metro poli, la popolazione masclii!e e femminile di ciascun gruppo J'età avesse la stessa · mortalità delhi co rrispondente popolazione presa nel totale del Regno.

Questo lass<> di mortalità dovr e bbe quindi e ssere eguale a quello del R egno nelle città in cui auche la distribuzione per età degli abitanti fosse eguale a quella del Regno, dovrebbe esser udnore in quelle città, nelle quali le età in cui si ha minore probabì!JIA di morire, sono più numerosamente •·nppresentate, ossia nella maggio r parte.

Dall'allea par·le si è calcolato la quota di mortalità che si avrebbe nelle singole citta se la loro popolazione fosse identici!, per la distribuzione dell'eta e del sesso, alla popolazione del Regno.

Confrontando le due quote lt•ova che la citta di Londra pr·esa in blocco, nel ·primo caso avrebbe una mortalità di 17,97 per '1000, nel secondo del 21,99 Per i quarliet•i più centra li però questa sproporzione è ancot·a maggiore; e lo Strand se la sua popolazione fb!:'se eguale per età e per· se5so a quella dell'intero Unito avrebbe unu mortalita del 33,40 per milll'.

Sarebbe, a nostro parere, molto opportuno che anclte ne ll6 statistiche ildliane si tenesse conto, per i centri urbani, della mo•·talità distinta per gr·uppi d' età . Senza di che non si potrA mai esser t>i curi se le diffe renze in più od in m eno della quota eli mortalita corrispondano in realtà a condizioni s anitarie rispettivamente peggiori o migliori.

Dolt. MY ROACL. - Bulla 4l•ttlbusloue c•osratlo& 41 alo'IUil 4itettl btol uell'.&uatrla-'D'Difb.erl&. - ( W iene!' klin. W oehen!!chrift, N. 47, 189i-).

Gli elementi di quest'unj>orlanLissimo lavoro sono r icavati dall'autore nelle drl reclut nmenlo nell'Impero au11tro-un garico pel llecenuio 1883-1 892, nel quale pe· riodo di tempo furono visitate 7,686,997 r·eclute. L'eta di esse ru dal 188;1 al 188R di 20, 21 e 22 anni: nel 1889-1892 di 21 a 23 anni.

Statura . - LR statura minima sino all'anno 1888 ru Òl 155, ·i c, dal 1889 ili pòi fu di 153 c. Dei 7,686,997 visil11ti. uomini furono trovati inabili per deficienza di stalut·tl, cioè 81,7 o/oo del namei'O totale. La media minima (l/ 0 /oo) si ebbe nel circolo di 1·eclutamento di Spalato; la massima (2 11 °/ool in '-luello di Sambor. Le conclusioni che si truggono dalla riparLizioue nei 106 cir·coli di r eclutamento sono che le medie di iuabililà I•Ì tt ele\'a le l>Ì ebbero in regioni a b.tate da R.uleoi, Polacchi e Magiarì, mentre quelle , io cui furono minori le medie rl' inabilità per· deli cienza di t'taluru, sono Ja Czechi, T ed>!schi e Slavi meridiouali.

- Il numero delle r eclute, riconosciute tnabili per ''ar1cr, ttscese a 185,893 inabili == 26 ,3 Ofoo dei visitati. La media miuima (4 °/oo) si ebbe nel cir·colo di re clutamento di luarina irt Zara, la mal:'sima (60 Ofoo) nel ciJ·colo dì r dc lulamento ùi Eger. Come t·egioni di maggiore frequenza sono da

RIVISTA notare la Boemia e il ci rcolo di reclutamento settentrionale della T•·ansilwmia (B;sll'itz), mentre la Galizia, lo Dalmazia, la Croazia, la Sia vonia e l'Ungheria orientale non forniscono che pochi casi.

Gono. - Per que!ILO difetto furono dichiarati inabili 16i,4Hl inscriUi = 23,7 °/oo dei visitati. La frequenz a oscillò fra zei'O nei circoli di reclutamento di Z11ra, Spalalo, Zloczow, Srol· nok, Szegedin ed altri, si n o a 150 %o nel cir colo di reclutamento di Graz. Regioni di massi ma frequenza pel gozzo, con centro a Graz, sono la StiriA, la Carinzia, Saltburg, il Ti••olo e le pr e alpi, l'Austria s up eri o r e ed inferiore ad ecce?.ione del ci r colo di reclutamento di Vienna.

Altro d istr etto min ore s1 ris con tra n el versa nte n11!e dell'allo Tàtra nei circoli di reclutam ento di Neusandec e Wadowic. Rar o è questo difetto nella parte nord-èst della GAlizia, nella parte cenll'ale e mer1dion al e dell' Unghel'la co me pure lungo le cos te de ll'Adriatico.

Deoia.:ione delle nin.occhia. - Questo dife tto cagionò l'inabtlìlA a 151 ,209 inscrilli = %o dei visitati con oscillazi one di 5 •/oo nel circolo di reclutamento cii Agram, sino Ad 80 Ofoo in quello di Kapo ">vàr. Ques.:t' ullimo circolo, con a lcuni distretti dell'Un ghe r ia occidentale, mostra la più elevata frequ enza ; in appre'>so è da rammentare il circolo di re clutamento di Bi s trilz. N e lle regioni alpine e neli'Ungnel'ia centl·ale il difetto è raro.

Lesioni intestinali. - Questi) ciifetto rese inabtli t31,96i inacr!lti = 18,7 "loo dt>i visitati. Minima frequenza (2 ·.'.,) si osst-rvò io Kapo s vAr·; mas8ima (27 °/..) II P I circolo di r eclutarn Pnto di Linz. È da notare che i ci rcoli di maggiore froquen7a sono quelli in cui dimo r ano tedeschi.

Piedi piatti. - Gl'inscriUi riconos ciuti inabili per tale djretto furonO 75,4 if) = 10,7 °/oo dei ViSitati, COD minimo del('OSCillaziOJle (2,9 %o) nel ci•·colo dj recl utamento di Otocac e massimo (3 1, 7 °/oo) in quello .di S. Pollen. Sono inoll1·e circoli di m aggio re frequenza quelli di Linz, Wiener-Neustadt, Oed enb urg e Ra ab, quindi seguono il Tirolo con le prealpi , la Carinzia, l'angolo ovest dalla Boemia t>d al cuni cit·coli a no rd dell'Ungheria. Fra i circoli di minOI'e fr eq uenza l duo e!'>lreml di oscillazione della cu rva di ft•equenza urono nel circolo di reclutamento d i Sanok con 0,7o/oo e in quello dt marina di Triei$le con 8,i"/o0 •

!"Ono .Ja nota r e: la Dalmatia e la Croazia, parecchi circoli nel dell' Unghe r ia, il circolo Uùvarhely nella Tran"ìlvania, la Bucoviua ecc.

Tr·aeoma di {/rado eleoato. - Fu causa d'inabilità in 19 ,31i in 8cr1lt1 = 2,i3 o/oo dei visitati. La manifestazione (,lei t r acoma oscillò fr·o 0,0 °/oo nel circolo di re clutamento di Kaposvit r e :!2,:> •/oo in quello di Pete•·va1•adino.

La dlll usione di questo difello è caratteristica; si qualti'O gruppi con c ircol i di magg1ore frertuenza .

11 t• Hruppo comprende lA Galizia orieutale, escluso il l'i r colo di reclulftm ento di Len•berg ; il 2• i ri1•c oli di r ecl utamento di Kornor·n e a cui appartiene, quale conlinuaz•one del norJ il circolo di Cracovia ; il 3° il cir•colo di reclulllmento Otocac e nnalmente il 4•, un gruppo compatto d i ctrcoli di r eclutamento alla confluenza della Orava, della Sava. del Tizza e del Danubio cioè 1 circoli di Szegedio, T ereaiop oli, ed Essegg iu prima lin•·a, KPc;ok etnél, Zomb01•, ed U ugarisch- \Veiss· k1rchen in seconda I n tnlli gli aiLri ci.·coli il tracoma di r11do la medta di 2,73./oo e nelle terre austriaelle occidentali l'Oiamente d cl l'lstria (circolo di l'eclutamenlo di Tr·ieste l presentò una media pau elevala (.3,2°/oo). St ,.abismo d1 yrado elecalo. - Queslo difetto r·ese inabili 19,023 iusc r ilti' = 2,69<>/oo. Anche questo diretto si mauifesli> in lllQd t> dtverso nei vari territori.

Di massima rre•Juenza fur•ono i ci r coli di reclutamento di marma tll Triesl•' e Fiume, quelli di Cracovia, Bislritz, W iene r-N eustadt, il nord- ovest della Boemi a ed a lcu ni ci l'roli della parte me Jia del Danubio. Luoghi di mmima frequenza fut·ono i cirl'ol i d1 r ecl utamento Tarnòw e Sanok, Teme!! va• , ad U ·weisskirchen.

M iopta di grado e leoato. - Il grado per l' idoneila sino

All'anno 18'38 fu determinato da.una m iopia di 12 pollici viennesi o meno, di punto rernoto; dal 1889 in po1 da una miopia di 5 O. Il numero totale degl'inabili per miopia raggiunse la

IIIVISTA DI STATISTICA MKOIC.o\

ci fra di 16,791 = 2,38°/oo dei visitati. La frequen za ll!l.:allo ft·a O.OCNoo nel circolo di r erlulame nto ùi Broos sino a 12,7"/.o nel ci r colo di r ecl utam Pnto di Vi en na . La munifeslazi one della miopia d i g ra do elevato mos tra un'impo rtante disll'ibuzione. I n p r am o luogo nolasi un esteso te rr itorio di ma ggiore frequenza, che ha 1•e r centro il circolo dJ reclutam ento di Vienna et! abbraccia l'Austria inferiore e super.ore, alc un i <'ircoli riunati 10 Mora via, quindi Salzburg. il Tirolo con l e prealpi e la met.il della Sliria . Un second(• territorio é costituilo daale Jineé del Litorale e dalla Dalmazia e da ullimo dai ci r·coli di r eclutamento di tre g randi cilln , cao/1 Budapest, e Cracovia. E da notare in oltre rhe la miopia si osserva più f1·equentemente nella Gali zia o ri entale, nella occiden tale (esclusa Cracov ia). Rara t' !11 miopia in l'ransilvania escluso il cir·colo di re c lut.<tmen lo di H e rm anns tadt, qui n di in akuni circoli adiacenti dt:> ll' U nsud-es t ed in una g ran pa rt e de lla Croazia. In questa diffusione è osse rvare c h e le g ran d i citlà co n stabilim enti d'is lruz iC'IIIa super·iot·e, r1u indi i paesi con numerose scuole in med ia un numero maggio r e ùi miopi. La m aggiore fa•equenza dell a miopia nelle coste marillime può dipendere ùa ciò che pe r le t·eclule di maa·ina occo rr e un 'acutezza visivtl. di g r ado elev ato e perciò n ei r elativi cir·coli d t r eclutamento la tn iC'pia è più severamente giud icata che per gl'iscritti ùell'esercilo. C. SFORZA.

Vari Et

GBR l.f:TJG. - Strumenti ohirurglol dell'&llttohiti.. - Ce nt r alblalt fù r chiru rgie, N. 48 , 189i.

Negli sca vi s ul s ito di uno a n lica ci t tà dell a Serbia (Viminocium) ::<i ;:ono trovA ti in una tomba alc uni s trumenti assieme ad un o ad un'anfora. ad un piccol o vaso di vetr o o una ciololo ùi bronzo. Tali s trumenti e ran o rin- chiusi in un astuccio cilind ri M pure di bronzo e pare c he e ssi, unilam enle ai su nnomin ati oggetti, appartenessero al corredo pr ofessionale di un medico chiru r go della VII lPgiona claudiana che fu cola di presidio. L'as t uccio di bronzo contiene: a) tre cau tieri oliv ali (cauterium) di dive r s a r.ezza ; IJUesli ca ute ri veniva no ad una estremit.il muniti ora di tigule, s trume n ti a cucchiaio destinati a rimuovere esca re , pus e specialmente cor pi estranei dalle ferite, o ra erano muniti di spatola ; b) uno sl r igile, strum ento OS!>ai imporlan te nt:>ll'es ercizio della mediciM r oman a, il quale :c;'adoperav a a scopo tli massaggio, e quelli che lo manes:tgiavano chìamavansi traetato res o j atrolipiae, que!>lO strumento !:ll usava Ancora per frizioni medicamentose (nnguenta r i) oppure per instillare goccie m edicinali nella cavità del corpo pt:> r esempio nell'orecchio; c) Volsellae va le a di re p inzette, mollo in u so fra i rom Ani per e;:tir par e i peli (aJipilarii); cl) una !"Onda; e} un cucchiaio da oeecchi; f) uno slilus od uncino. L 'anrora doveva essere u na specid di fiasch e llo o boraccia da ca mpo, che si ri empiva con bevande di confo rto, il vasetlo di ve tr o doveva pe r re c ipiente da uns:t uenti e la scodella di bronzo p er stempe r Ct r e ed uni r e sostanze diverse.

L 'a uloa·e melle in r elazione i sudde scritti strumenti chi r urgici co u altri, che come é noto furono scoper ti a Parigi e n ei sepolcri degli ant ichi Pgaziani, e viene alla conclusione che l'anlico armHmen tario chi r urgico é in g•·a11 parte una trasformazione d egli utensili adope ral i nei dai sacer doti, i quali ordinariamente la p r o fessione di m 11isLri del culto religioso unitamente a quella di medici ebirurghi.

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Dizionario enoiclope4too 41 medtotna e chirurgia per nto del mediot pratici , redatto dal prof. dott. ALaEnTo EULENBURG. Fascicoli a iR7.

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Delle adenltl tubercolari del oollo e del loro trattamento , per il doLL. F. LASTARIA capitano medico..

VIII Cougretao Internazionale d 'Igiene e demog r afia (Bu.tapesl) con clusioni aùollale alle sedute di chiusura.

Il Otrct.t.ore

Dolt. S TKFANO R KGIS colon nello medico ispettore.

li Collaboratore perla R.• Martna

D.r TEOOORlCO ROSATI

Jlw i eo di t• el aue

F EDER ICO , Ge r ente.

Il Redattore

O.r R IDOLFO LlV I Capitano medico.

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