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RIVISTA D'IGIENE

:Flltrazlone delle acque potablll.- Gt:INOCRET, farmacista capo della CharJté. - (Jou r nal de et de chir uryie, febbraao l895).

Da un accurato studio fatto dall'autore sulla ques ti one della epurazion e, della /lllra.oione e dd/a ste r iliz.oazione delll' acque potabili, r isulta che presentemente non e!:'iste alcun filtro il quale impedisca in modo certo il passaggio dei microbi.

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Da ciò per ò non si deve co nchiuùere che la filtrazione pea·da tult.a la sua tmportanza.

S i sa per una parte, in falli, che il numero dei mict·obi ha un'azione capitale nella delle infezioni e che a lcuni microbi isolati possono rimane re senza pr•odur r e atcn11 danno là ove gli organismi riuniti in g ran numero eser· citerebbero infallibilmente un'azione nociva; per altra parte, si può, mediante certe p r ecauzioni rendere sufficientemente eflìcaci i fìll t·i e specialmente illiltro P asteur.

Guinochel dimostra, in falli, che le ca11dele non lasciano passare i microbi che dopo es;:ere stati usati per certo tempo. Se, a questo momento s i ha cura di nellt.trle e di slerilizzorle con cet·ti procedimenti, i microbi cessano di passare per un nuovo periodo di te m po e si cosi rendere indefinitam e n te impermeabili. L"autore adopera per ciò una sostanza debolmente antisettica, il permangan a to pota ssico.

Nei filtri or·dinari, dopo a vere disfatte le candele per spazzo1arle e sciacquarlc individualm en te con l'a cqua f1·edda , si immergono in una soluzione d1 permanganato all'i per lOOO, e si lasciano in contatto col lic1uido antiseltico un <lUat·lo 1l"o ra cii·ca; si scuotono per fare scola r e il liquido che é penetrato nell'inlet•no, si risciacrJ uano con acr1ua fredda e si rirnellon o u posto: non si raccoglie l'acqua ftllrata che allot•quando essa e deltutt.o

Questo modo di ste rilizzazione può evidentemente applicarsi a tutti i flltri di porcellana , di amianto o di piett•a.

Il perm anganato sterilizza perfettamente eù a freddo, pit. rapidamente ancora a caldo, tulle le parli del filtro: esso inoltre contempor aneamente le candele di porceUana os!>idando le materie organiche glutinose che impregnano le candele, non all'esterno, ma che penetrano anche nei pori della porcellana per otturar! i. Infatti, come si ha cura di fare passat•e, ristabilendo la cotTenle d'acqua, il permanganato a traverso lutti i pori della candela di po r cellana, ne deriva che es;,o brucia tutte le ma terie orEtaniche che vi sono impegnate. Fa d'uopo soggiungere, d'alkonde, che la piccola quanLita di permanganato chè può reslat·e nel fillro non può avere alcun inconveniente per la sa lute.

Un altro punto molto importante a tt·atlare è la dir..tinuzione della quantità d'acqua esitala.

Si sa che dopo un certo tempo nelle candele di porcellana, qualunque sia il modo di nettameulo adoperato, si vede diminuit•e a poco a poco la loro produzione, Cercando un mezzo pet• rendere loro ti loro esito primitivo. Guinochet ha lro,·ato che era sufficiente dopo razione del permanganato potassico, allR dose pero di 5 p. 1000, di fare esattamente la stessa ope· ra zione con una soluzione di bisolfito di soda all'i per 20, a cui è hene aggiungervi nel momento in cui si usa, cinque cen timetri cubi d'acido cloridrico o r dinario per litro.

Guioochet conchiut.le che le candele in porcellana, dette candele Chamberland, costituiscono attualmen te il miglio r apparecchio didisinfezione; esse forniscono un'acqua priva di ge r mi per un certo tempo, ed, usando alcune precauzioni, posc:ono darne indelìnitamente.

Hia!>sumendo, si potrebbe così formulare un'istruzione pet' la conservazione de i lìltri Chamberl and:

Fare lutti i gio rni un nettamento supedìciale collo slrofinamento;

Fare tutte le s ettimane (più sovenli se l'ac r1ua è mollo impura) una sterilizzazione a r.·eddo mediante una soluzione di permanganato potassico all'l p. 1000;

Fare tre o quattro volte all'anno un nettamento a fondo facendo successivamente di una soluzione di permanganato polassico al 5 p. 1000 e di una soluzione di bisoltHo al1'1 p. 20. . ..

In queste condizioni l'acqua filtrata sara privata di ctualsiasi microbo e gli stessi lìllri potranno servtre quasi indefinitamente. . .

Fa d'uopo soggiunger e che alcuni espel'llnentatort hanno risultati piu favorevoli col filtro senza che c ol filtro a pres!!ione. Infine, come è indispensabile avere buone candele Guinochet consiglia di provarle nel modo guente: si la candela art•ov"sciala in un vaso di vetro con tenente acqua ben limpida, si unisce il mamm ellone dellu candela all'esll'emità di una piccola pompa ad aria e si inie tta così all'interno dell'aria ad una pressione di una a due atmosfet·e; se vi ha la più leggiera fessura, si vedono delle bolle d'aria scatut•ire da questa e svolget•si nell'acqua.

NANSOUTV.- Organizzazione praUoa 4l una maoellerta mUltare . - (Reoue scien.tijlque, 14 maggio t 8!l5).

La carne è la base dell'alimentazione del solda-to. L'outor ità militare, dice l'autore, prende tuUe le precauzioni posstbtli pet·chè ess a sia di buona qua lilà e m oltiplica i di contr o llo . Ma lo scoglio più importante é pu rtroppo 1l prezzo d'ac•Juislo. Prima di tut to le risorse bilancio sono limitate e la cosidelta mdennita rappresentatJva ( l ) della razione é' spesso inferiore alle oflèrte che può fare anche il fornito r e più coscienzioso; in secondo luogo si i' vi<>to in certe f(Uarnigioni formarsi delle vere e propt·te coalizion i per forza 1• la mano all'autorilà militare ed ottene re un aumento dell'indennità t•appresentativa.

(l ) Nell'articol o bibliografico, inserito nel rascicolo di gennaio ano o corrente H7 ), a di un 'altra pubiJiicazione di questo autore, è da t a spiegazione del modo Ili calcolare e Ili ripa rtire questa mdennlta.

Il mezzo migliore per resistere "iltoriosamente a coalizioni di qut>sto gene r e é la creazione di macellerie militari le ']Uali funzionano già in certe guarni gioni lnlurpellato il pro f. Kaufmann, risp ose: che basandosi su analogie, su viste teo retiche, la carne degli oni mali avvelenali con la s tricnina non ùovrebbe nociva; peroccltò J'ingestione di forLi dosi produce un avvelenam e nto rapido, men t re la maggior parte del veleno rimane nncora nell'intes tino; e In parlr assorbilA che de tei·mtna la morte é relativamente piccola e si $pande pe1' tutto l'organismo. specialm ent e nel fegato, nei centri nervosi e nei muscoli. Percrò, eliminando i vi sceri addominali dell'animole avvelenato, clte sono quelli che contengono la maggror' parte del veleno, il consumo del resto del cadavere non dovrt•bbe cJeterminal'e la morte in chi se ne ciba. Anche perché il cadave1•e non viene man gia to in ttna so l volla, la stricnina contenuta nelle sue carni non vert• cbbe asso rbila che gi'adatnmentc, a misura rhe s i compie la dit:testio ne. Qursta opinione, pe1·ò. non è confortata da alcun fatto; e se K. fOS!'Ie consultalo 111 proposito, certamente non consiglierebbe di mangiare 1'a1·ni

T oul. L'auto re si é proposto appunto di indlcare come una simile. istituzione potrebbe regolarmente funzionare e quali organ1 sono necessari.

Quanto all'acquisto l· prefe1·ibile quello fatto direttamente interrnedial'i. Il compratore dovrebbe esse1•e un macellaio d1 professione, di onestà J'icon osciuta. Esso r1 cevereb be una di 30 fran chi al mese ed avre bbe a dispoRizione uu capo rale ad un soldato, essi pure macellai di professione. ,:;ervizio funzionerebbe. la sor veglianza della commissione reggim e ntale dei viveri, la quale reRoler·ebbe tulle le questioni di contabilità_ al local e bAsterebbe una scudel'ia capace d1 una d i bestie, un abbeveratoio, un magazzino per il taglio e la distribuzione . La macellnzione si farebbe a tram. mazzatoio municipale del luogo, e cosi s i an che il controllo della salub ri là della cttrne.

Il sollufficiale compratore dovrebbe r ivolgersi di r etlamen.te ai proprietari ciel bestiame, i fJ USli in gr•nere sono particol armente allettati cJal pagamento a pronta Le condotte alla cas erma a cura dei proprietari, eccezionalmente dni soldati.

L 'autore eutra poi in dettagli am ministr ativi, c he ci dispensiamo . dal. :irer1re in quan to che sono più speci almente apphcabl!1 alla con tabilità militare francese ma cb& serv ono a dimostrare il tornaconto che r ammini:trazion& con questo e rinc ontestabile maggior d1 poter dare al solùolo un'alimentazione conforme ai suo1 bisogni, ai suoi dtrilli .

Tevssandier, al quale vennP. sottoposta la rispos;: che, in Henerale, la carne di animali avvelenati colla stricn ina dov'esse1·e conside1·atn come mal sana, pericolosa, tossica, suscettibile di pr ovocare malatlie e avv elenam enti. All'autopsia degli animali avvelenati con slrìcn ina, la carne trova bruna, quasi nera, ingo r j:tata di sangur>, comP. quella degli individui morti di asfissia. non conosce esempii di avvelenamento in all'ingestione di queste carni. l\ln è vero alLresi cbe non tutli i casi di avvelenamento vengono constatati, raram en te s i ricerca la causa reale che Ji ha r r ocJotti. È ce1• to per ò, che quasi Jappe rtullo si a\'V6lenano a hdla posta colla stricmna i volatil1 collo scopo ùi rar ::.e rvire i lor o catlaver·i rwr ucciderr> animali n ocivi, lupi, volpi, caprioli, ecc. Ma questi volatili avvelenati direttamente e la av velenata da questi possono avvelenat·e l' uomo cb e ne mang•a?

Nella Lorena e altrove coloro i qualt mangiano le ''olpi e i cervi avve lenati preudono la precauzione ù1 sveulrai'e accui·alamenle questi auimali p rima di ammannil'li. E poi, es!';enùo Lult'altro che saporiti, ne mangiano ben poco. Tutto cio spiega che gli avvelenamenti sono rari .

Sull'u1o d elle oarni 41 animall avvelenati colla 1triontna . - (La Clinica Veterinaria, 10 giugno 1895).

Adam fu consùllato da un avvocato, il quale voleva sr,pere se persone che mangiano fa selvaggma morta per avvelenamento stricnico polt'ebbero a lla Jor volla sofft·tre.

n'IGIENE

a_vvele:lale :::tricnina. Ac;;pellandr1 il verJelto dell'esp »r•enzA, convH"ne consJderA:-e le car•ni con stl'icome improprie pel consumo, prese ntando una certa che potrebbe div eni re nociva.

Per conse:;tuenza, prima di affermare o negare assolutamente Ja lM:sicità delle carni provenienti da animali avvecon slr icnina, bisop-na aspelLnre i r isullati che ci potra fo••nu·e l'osservazione e Je Cl'lpel'ienzc fulur·e. (Bull. de la Soc. de méd. oét. prat., 'l80:>, pa!(". fl6).

Dlagnoat batterlologloa det baoilll ti1lol . Loro eatatenza nell'ambiente anohe In assenza della malattia. _

(HiC'. cl'lgwne e med. prat., g-iug-no 18V:>J.

(A 1'beiten a dem kaiserliclten Gesundlteilsamte

8d. X l , 1895) fa osserva r e come attualmente la dian-nosi dei bacillo tifì co sia mollo più delicata che nou !'iulle primP, e come gli elementi di ditTeronziazinne a volto a volta non siano tutti di eguAl<> vnlo•·e Cosi, al esempio, 11011 può ulilizzarsi il metntlo della cultura sia per slriscialJh•nto, sia per infìssione in j:Wlallna, gelosio o sie1·o, e Heppure la tapidilà piit o meno di o::v1luppo. Non si può r1t e net·e com e carattcl'e spac1flco nè lo scoluramento del brodo, nP. la protiuzione di noiJP cultur e gelatina. Le culture in mezzi colorali nou hanno corrisposto alle speJ'an;-:o di Po eh l, Caen, Bu chne r, e quelle in infu!'ìo di jequiritg (Kaufmarlll) o in latte di noce di corco (Stt>rnber:;t). Lo stesso può di r si dello sviluppo d" id r• ogeno solfor·ato (A I'I owski) e di a cido car·boniCt> {H esse o Weiland) . li bacil lo tilico ha potuto s viluppsJ•si in mezzi nutr•itrvi in cui era g ré c resciuta una prima I'Uilu r a. La •·esistenza al calor e, all'a cidità dell'ambiente, alrazione dei vapot'i di rormnlina (Schild), la coltura con ag!riunta eli urea, e gli es peri111 enti d1 iooculazione non possono neppure pcrm ellere una distinzione.

L'A. assegna maggiore impo r tanza ai dieci caratte r i guanti: t o A spetto delle cnlonie supe r fi c iali su piastre di g••latina; 2o Grande mobilità dei bar· i Ili; 3• Abbonda nza di ciglia disposte su lullo il perimetro; i 0 Decolorazione col melodo di Gram ; so Assenza di gas ne i mezzi addrz1ona t i di zucchero di di uva, di latte; Go di coagulnzione di 7o DifeLlo d t produzione ri'indolo; 8° P roduzione moderata (meno del a%> di acido nel s 1ero di latte; 9° Sviluppo identico, su1J·a s tessa patata, a quello tli una cultura auten t ica di bacillo titl co; 10" lmpossibililé di coltivazione in un mezzo glico r inato privo d'aJbumina.

Nessuno di quesli caraLteri basta da solo; brsogna che siano tutti riuniti per permettere una co n clusione sicura.

L'A. ha osse rvato ci n'Tu e volle bu cilli lutti insieme questi carallt>r1, m condizioni che non potevano fa r alla febbrt> t1foide. La prima osservazione è stata falla nel ca.Ja\IPrt> d'ur. maiale. che era stato infettato col microbio tetra geno e poi sotter rato. L'A. ha poi lo stesso microbio nella terra di un campo, nell'a cqua del laboratorio, nel contenuto di una latrina. Uue dei bol'illi così isolati si sono co ntenuti in modo assolutamente idP.ntico al bacrl lo tifìco , per a l 1-'ier·o di animali immunizzali contr o questo bacillo (me todo di Pfeitrer).

Le ricerche delrA., pertanto stabilire la possibilitA dell'e!'ustonza del bac1llo tifico nell'ambiente senza che vi siano stAti di fPbbre tifoide, e dare ragione della comparsa in qualche ci:·costanza apparentemente :>pontanea di questa malallia.

Dlslnfeztone delle polveri &lolutte degli appartamenti . - (Rio. cl'I!Jiene e med. pral., giugno 1895).

Come ri!'!ullalo di una lunga serie d'esperienze, il dollor Mi quel (A nnales de micrograpltie e R eo. d'h!J(I. de poi. sanit., n 4. 189'>) couchtude che la generale delle polveri è tanto più difficile quanto più vasto è il locale di abilazionP. raggiU nge re lo scopo, b1sogna proporsi: Jo di ricavare dall'antiselti co lutto l'elTello di cu1 è capace; 2° di proteggere durante il s uo uso le persone che abitano gli appartamenti contrgUJ, gli agenti incaricati delle oper azioni e poi gli abitanti c he rientrino negli appa r ta ment disinfeLtati;

:1o di gartonti re dali" azione -tli ; 4• di fare in modo che il di!':infetlante operi automaticoment••, senza l'intervento di mani estranee, che potrebbero esagerarn e o restringerne ,rli effelli.

Nella pr·atica poi occorre chiudere rrgorosamenle i locali pe r impedire il disperclimt>nlo dei o vapori; moltiplicare i focolai e le superficie di evaporazione degli agenti rnlcrobicidi; provvedere in precedenza ai mezzi per aerar<) gli appartamenti, dopo compiUta la disinfezione, ed evJtar·o !"uso di sostanze che pos:;;ano considerar·si o so11:giornare sui mobili, sui pavimenti, sui pannt>ggi. Infatti alcune di 11ueste !':Ostanze divenire più lardi cau!':a di intossicazione lenta per gli Abitanti; adesempio, i prodolti polimel'i dell'aldeule formica.

L'A. non considera come antisettici seri e.l efficaci co11Lro le polveri che i seguenti, classificali p e r ordine di attivttir e di prontezza di azione : l o il rlot·o gassoso; 2° go c; addo cloridrico; 3° aldeiJe formica; 4° ipocloJ•ito di sodio; 5° clurur·o di benz1le.

Se::ondo l'A., l'aldeide formica ed il cloruro di ben:r.tle, 1dl\) stato gassoso, sono le ..;oltl Mstanze che sembrino finora destinate all'uso per la disinfezione degli appar·tamen li f\)J'nili dr mobili soggelli a facili deter•ioramenti. Il cloro. il j:tas acido cloridrrco, l'ipoclorito di !'Odio si invece perfellamenle alla disinfezione dei locali industriali, delle ca mc re nude delle prigioni, delle sale d'ospedale, i cui po"sono es!'iere facilmente protetti contr o l'azione eli tali sostanze.

G. SJ;\tS \\'oooHEADE e G. E. CARTWRIGIIT Woon. - L 'efflcaola del filtri ooai detti domeatlo l. - (Brit. Metl. Journ., 29 dicembre 189i).

Questi due periti igienisti hanno fallo un'inchiesta pe r· incarico del Brltish Medieal Journal delegato dall'Associazione medica britannica, sull'efficacia dei filt ri così delli domestici messi io vendrta da varie Case cogli appellativi piu sonori e colle lodi più sperticate . Poiché molti di questi flllr1 sono in vendita anche J:resso noi, non sara inutile ri feril·e qui le conclusioni alle quali sono giunti gli egrPgi autori.

Essi hanno esaminalo .con tutta la scrupolosità scienlilica filtri delle seguenti Case :

Th e silicated Carboo Filter Co., Londra; Doulton e Co., id .;

Maignen's Filter Rapide e An.ti-caleaire, id.;

T he Alkins Filters and Engineering Co., id.;

Tbe Lipscombe et Co., id.;

The Nis bestos Filler Co , id.

The Magnelic Frlter Co., id.;

The Spongy Iron Filler Co . , id.;

The Morris Tube Co., id.;

The Fulham Pottery aod Cheavin Filter Co., id.;

T he Croson Filler Co., rd.

Jacob Barstow anct Sons, id.;

Alcarazas Filler R oe/t Bra11lt - Pateul - id.;

Slack and Brownlow, Manchester;

London anù Geueral Wale r purifying Co., Londra ;

J. Defries an d Sons, iù.; filtri delle Case sunnominate sono costituiti ordinariamente da carbone, pietra pomict>, pezzi di porcellana. amianto, ossido di fe r ro, ecc. Nessuno di essi è stato trovato rispondente allo scopo gia cché se essi tolgono all'acqua le impurità g rossolane vi lasciano passar·e inosservati i batt er·i palogem. l filtri con am ian to agiscono perfettamente come flll r i pu ramente meccanici o il per·icolo rlelloro uso é t•itlollo al minimo stante la gran de faciiJlà e la poca spesa colla quale si può rinn ovare il materiale filtrante. Quanto poi ai filtri con carbon fossile è m ollo più difficile d ecider·e quali raccomandare in vista della facilità colla quale il carbone fa vegetare alcuni microl'gani!'tmi. C<>rlamente se il materiale filtrante vemsse spesso pulrto e rinno vato, molti inconvenienti ver re bbero eliminali, ma ciò implica molle spese e ùisturiJO. Dei filtri a carbone, quelli della Casa Wiltmann pr•esentaoo alcuni vantaggi sui congener·i poiché non poRseggono turaccioli o altra sostan za facilmente deperibile e poichò possono facilmente pulirsi.

The Willmann Fillers, id.

Gli egre gi autori hanno inoltre esaminati i filtri di alcune Case fra ncesi e li hanno trovati per fettamente ri spondenti allo scopo di evitare la propagazione di malattie infettive. Sono i seguenti:

Filtr e Chamber land, Système Pasleur, P arigi ; The Berkefeld Filter Co., id.;

Ai>ri-fillre Mallié, porcelaine d'amiante. - Maison-Mallié, id.

Ma in tulli r1 uesli Cìltri, il processo di filtrazione è molto lento e per accelerarlo bil"ogna riunire molte candele (bougies) delle quali sono composti, formarle, c ioé, come suoi di rsi in batterie. Ci ò aumenl8 1 per icoli ine r enti o ad una candela o ai facili guasti delle connessioni delle vari e candele tra loro: in entrambi i casi la fi!Lrazione e r esa inutil e .

Ad ogni modn volendo far uso di questi fill.ri, g li autori racc o mandano di impiegarli come tiltri a p ressione per aver sempre una sufficiente I]UanLila d'acqua da servire per tutti gli usi domesti.!i e di evitare ogni poss ibile disturb o alle per· &one incaricate della fi ltr azio ne e cosl ottener e che n on manchi mai l'acqua lìllrata.

Gli èlutori finiscono col parla r e dei certificali veramente splendidi di cui é munito ogni filtro. r filtri come s i é detto , ' sono insufficienti rlal punto di vista balleri ologico: i cer tifica li aumentan o a d ism1sura i pericol i del loro uso poiché danno all'acquirente una sicu rezza falsa, che gli fa trascurare di bollire l'acqua, il miglior mezzo per slerilizzarl a . Essi ra ccomandano di non c r ede r e a s1mili certificali e consigliano, ac'luìstato che si é un filtro, di fal'lo esaminare da per sone esperte, del c u i indipendente giu·lizio potranno fidars i.

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