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CANDUSSI GIOVANNI

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BATTIGELLI LUCIANO

BATTIGELLI LUCIANO

del fu Gustavo, nato a Gemona il 2 febbraio 1895 residente a Romans dell' Isonzo, alunno dell'Istituto negli anni 1911~12, sergente esploratore nel 4-" Reggimento Bersaglieri, J" compagnia. Combattè prima nel Trentino, poi sul!' Isonzo. Nell' avanzata dell'ottobre 1915 ad Aiba sup~ riore presso Canale, essendo riuscito un drappello del suo reggimento a passare l' Isonzo, rotta la pas~ serella dai tiri d'artiglieria nemica, e gonfiatosi il fiume per pioggie torrenziali, il drappello vi rimase bloccrato, difendendosi disperatamente. Fu allora che 11ella notte sul 28 ottobre, avendo il generale comandante la brigata fatto appello ai soldati del reggimento perchè un certo numero di essi si offrisse per passare a guado il fiume in soccorso dei commilitoni, un centinaio d'uomini si offerse e fra i primi il Candussi. Nè di lui più nulla si seppe: Quando più tardi i nostri riuscirono a passare in quel luogo il fiume, furono trovati gli avanzi degli eroici giovani, e in una grotta lì presso una mo~ neta e una medaglia già appartenente af Candussi, oggetti che furono riconosciuti dalla famiglia.

Verso Ia fine del 1916 il Municipio di Romans venne invitato dal Comando Militare a dare il nome dell' eroico giovane alla piazza principale del paese. Fu decorato della croce aI merito di guerra.

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Casali Lui G I

di Gio. Batt., sottotenente nel 7° Reggimento Al~ pini, Battaglione F eltre, nato a S. Maria la Longa il ;23 maggio 1888, alunno sino al IV corso nel Regio Ginnasio di Udine, passato poi a frequentare il terzo corso del nostro Istituto, indi l'Istituto Mahr di Lubiana.

Atlo scoppio detla guerra, si arruolò volontario negli Alpini prendendo parte ad aspri combatti~ menti. Cadde eroicamente, colpito da schegge di shrap~el, sul monte Cauriol, il :24 settembre 1916.

Un altro suo fratello, licenziato dall'Istituto Fra Paolo Sarpi di Venezia cadde gloriosamente sull'O~ berbacherthal, di palla nemica ; mentre .un .terzo è mutilato, e un quarto fu promosso capitano per merito di guerra.

Tutti e tre, come il fratello di cui sopra, vo~ lontari negli Alpini.

Cel La Mario

del fu Pietro, nato a Montagnana il JO gennaio 1894, tenente aviatore. .

Conseguì il diploma in ragioneria nell' ottobre 1914.

Fu artigliere a Cimacampo e sul Sabotino, poi tenente aviatore. Morì nel cielo di Castelfranco Veneto « in giorni oscuri per le sorti cl' Italia » il 22 novembre 1917.

Comparetti Vincenzo

del fu Antonio, sottotenente dei Granatieri, nacque a Cecchini di Pasian di Pordenone il primo genT naio 1888.

Conseguita la licenza in ragioneria in questo Istituto nel 1904 passò sottotenente nei Granatieri. Fu caldissimo interventista e primo presidente del « Fascio cl' azione interventista» . Dichiarata la guerra si arruolò subito volontario, lasciando il fioT rentissimo studio di ragioneria che aveva aperto in Udine, dove dirigeva anche l' « Informatore Friulano» .

Il 20 novembre 1915, dopo aver partecipato a cinque precedenti scontri, cadeva gravemente ferito ali' addome dall' asta di una bomba austriaca proietT tata da fucile e moriva il giorno 26 successivo .

Conchione Adelchi

fu Gio. Batta, nato a Villanova del Judri, Comune di S. Giovanni di Manzano (Udine) il 10 aprile 18<)6, sottotenente dei Bersaglieri.

Cadde sul Col Beretta il 14 dicembre 1917. Per il valore dimostrato gli fu conferita la me~ daglia di bronzo con la seguente motivazione : e Comandante di una sezione di mitragliatrici, nella disperata difesa di una posizione fortemente battuta dal fuoco nemico, opponeva la più valida ed accanita resistenza finchè cadde eroicamente sul campo » .

DALL' ARMJ LUIGI"' GINO

di Emilio, nato a Cornuda (Treviso) il 16 novembre 1897, sottotenente degli Alpini. Stava nel 1916 per con· seguire nel nostro Istituto · Tecnico la licenza nella sezione agrimensura, allorchè venne chiamato sotto le armi. Fu allievo ufficiale presso la Scuola di Mo. dena, donde uscì col grado di aspirante ufficiale, passando al fronte fino dal maggio del 1917. Avve. nuta l' invasione, egli combattè da valoroso quale sottotenente nell' 8'' Alpini, 15l Compagnia, Batta• glione M. Matajur; il 16 novembre 1917, accerchiato dal nemico sul Montç Prassolan (Grappa) mentre la·'Fanteria si era giù ritirata, non cedendo ma do· mandando rinforzi, fu colpito mortalmente ali' ad~ dome. Gli venne conferita la medaglia d' argento con la seguente motivazione:

« Si slanciava atl' attacco d' una posizione perduta. Per. duti quasi tutti i suoi uomini, chiedeva di sua iniziativa rin. forzo, reagendo con grande entusiasmo e generoso sprezzo del pericolo, finchè circondato da forze superiori, cadeva ferito a morte, in mano degli austriaci, e trasportato ali ' O· spedale di Feltro, -vi moriva il giorno dopo, immolando se. renamente, con alta rassegnazione, la sua vita alla sua fede e alla sua Patria >

D'ANDREA BRUNO

fu Mattia, nato a Navarons di Meduno (Udine) l' 8 luglio 1894, tenente nel!' 8° Alpini, Battaglione Tolmezzo. Conseguì nel nostro Istituto la licenza nella sezione Agrimensura nel 1913. S'inserisse nel settembre 1914 nel plotone allievi ufficiali di Verona e al 1° maggio del!' anno appresso fu nominato sottotenente nel1'8° Alpini a Udine; allo scoppio della nostra guerra egli g ià si trovava in trincea a Pal Piccolo. Nell' agosto 1915, in un aspro combattimento per l'espugnazione del Freikopfel conseguì la medaglia d' argento con la seguente motivazione:

« T e,nne il comando del plotone durante una operazione ardita, dando prova d' intelligenza, coraggio cd energia. Riu. scendo ad agire sul fianco del nemico, ne determinò la fuga co ntrib uendo così alla presa della posizione e facendo inoltre 50 prigionieri~.

Partecipò poi nello stesso settore ad a ltri com~ battimenti, in cui ottenne tre encomi solenni, finchè nel novembre 1916 passò al comando della 1.2· com~ pagnia del .2;25° Reggimento Fanteria. Cadde il 18 aprile 1917 a Monfalcone, colpito da una granata.

De Fanti Luigi

di Pietro, capitano nel 7° Alpini (aggregato alla r/ Compagnia Czeco~Slovacchi) nato a Villa di Zoldo (Belluno) il 1.2 giugno 1896.

Nel!' anno scolastico 1914~15 frequentò il J° corso della sezione di agrimensura in questo Istituto.

Morì nell'ospedale di S. Martino di Lupari il 19 ottobre 1918.

De Gasperi Giovanni Battista

di Beniamino, Tenente nel 69° Reggimento Fant eria (Brigata Ancona), nato in Udine il 18 aprile 189.2 . Ottenuta la licenza in quest'Istituto (Sezione Fisico-Matematica), a 17 anni s'inserisse nel R. Istituto di Studi Superiori di Firenze, nel quale ottenne la laurea in Scienze Naturali il 14 marzo 1916, mentre era già arruolato come allievo Ufficiale nel 70 ° Reggimento Fanteria con sede in Firenze. Mente aperta, ingegno pronto e vivace, innamorato de' suoi studi, già a 17 anni aveva pubblicato un suo studio geofoe gico sui dintorni di Cividale del Friuli. Altre sue opere videro la luce, mentre era sotto le armi (LP casere cle( 'Friuli e Le a6itazioni cli montagna) e dopo la sua morte (Le grotte de( 'Friufr). Studiò il territorio della Repubblica di S. Marino, e il terreno, la flora e la fauna della Terra del Fuoco, che visitò appena laureato, lasciando di questi suoi studi memorie ancora inedite . Scriveva pur essendo in trincea; e de' suoi scritti parla diffusamente il suo maestro, il prof. Giotto Dainelti nella biografia che del giovane scienziato pubblicò a Firenze subito dopo la morte di lui . Promosso sottotenente, passò al 69n Reggimento Fanteria (stessa Brigata): appena scoppiata la guerra; combattè va lorosamente nel Come~ lico (Cadore) ove si distinse per audaci azioni personali, benchè fe rito da palla nemica; ed ebbe in premio una delle prime medaglie d'argento conferitè al valore. Traslocato sul!' Isonzo, con funzioni di Aiutante Maggiore e promosso, per merito di guerra, al grado di Tenente, combattè ad Os lavia; indi fu spedito ad argina re l'invasione austria ca dalla parte del Trentino. Ma, sorpresi i nostri da nemici assai superiori in numero, furono sopraffatti; ed egli cadde eroicamente sul Monte Maronia il 16 maggio 1916 Pel valore dimostrato fu onorata la sua memoria con una seconda medaglia d'argento, con questa motivazione:

« Aiutante Maggiore in 2.a, durante una mischia violenta col nemico, visti cadere alcuni ufficiali, assumeva il comando dei loro reparti, e, riordinatili prontamente, li incitava alla lotta, finchè, colpito al petto, cadeva, dando mirabile esempio di eroismo e di elette virtù militari >

De Gasperi Luigi

di Beniamino, Tenente nell'arma degli Alpini, nato in Udine il 14 giugno 1887.

Ottenne a 18 anni la licenza e il diploma di Ragioniere presso questo Istituto T ecoico. Occupava già un posto nella Banca Cooperativa Udinese, quando, chiamato sotto le armi, fu arruolato fra gli allievi ufficiali in Milano, ed ottenne il grado di sot• totenente di complemento nel1 ' 8° Reggimento Alpini. Passato in licenza, fu assunto a dirigere l' ammini• strazione d'una fiorente industria friulana; quando il 23 ottobre 1914 fu richiamato sotto le armi ed ag• gregato nel Battaglione Natisene cieli' 8° Reggimento Alpini, con funzioni di aiutante maggiore in 24, Re· gione Montenero.

Verso la fine di settembre 1915, avendo già il grado di Tenente, ebbe l'incarico di comandare una compagnia del 4° Reggimento Alpini, a capo della quale ebbe l'ordine di assalire una trincea nemica; questa fu da lui occupata; ma non avendo ricevuto rinforzi, da lui chiesti, circondato da nemici, assai più numerosi, cadde.

Il Comando, per non averne trnvato il corpo, lo dichiarò disperso, e ancora non fu rilasciato il suo atto di morte. Però nella motivazione per la mecfa,. 9/ia cf'ar9ento, di cui fu onorata la sua memoria, è detto:

• Conduceva con energia la propria compagnia all' as. salto di una trincea nemica, e vi cadeva non appena era riuscito a conquistarla - Dolsè, 29 settembre 1915 »

Del Fabro Valentino

di Giuseppe, nato a Conegliano il. 31 maggio 1897, sottotenente nel 2 ° Genio.

Licenziato nel 1915 da questo Istituto nella Se· zione Fisico· Matematica, s'iscrisse nel Politecnico di Torino, che frequentò per un anno riuscendo terzo fra 264 studenti. Chiamato alle armi, il 2 otto· bre 1916 entrò nell'Accademia Militare di Torino dalla quale uscì aspirante ufficiale, il 3 marzo 1917, con destinazione sul Carso, nel 2 ° Genio.

Per meriti di servizio, dopo due mesi fu pro• mosso sottotenente. Il 31 maggio, mentre dirigeva lavori di fortificazione a Devetaki - quota 209cadeva colpito da granata nemica.

Gli ufficiali della sua compagnia (10,) vollero eternarne la memoria con un ricordo marmoreo.

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