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N OVE LLO GIACOMO
di Antonio, Tenente di Fanteria, nato a Mod e na il 20 novembre 1893, morto a Villanova del Cars o il 15 settembre 1916.
Fu licenziato dalla Sezione di Agrim en sura l'anno 1913.
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L' onorificenza militare conferitagli, porta la seguente motivazione :
Da una posizione dove, con ammirevole calma e fermezza, aveva saputo mantenere saldo il proprio reparto non ostante il tiro aggiustato dell' artiglieria nemica, si slanciava all'assalto, sotto l'intenso fuoco di mitragliatrici e fucileria avversarie, e manteneva poi con valore e tenacia le posizioni conquistate, finchè cadde colpito a morte.
Padovani Attilio
di Tito, Sottotenente pilota aviatore, nato a S. Vito al Tagliamento il 12 aprile 1893. Frequentò fino al 2° corso nell'anno 1908-909 il nostro Istituto Tecnico (sezione Commercio e Ragioneria). Si arruolò nel 1912 a Torino presso la Scuola Specialisti del Genio, Battaglione Aviatori. Dall'ottobre 1915 al luglio 1917 venne, quale pilota, aggregato ali' artiglieria sui fronti del Carso e del Trentino, partecipando a numerose incursioni sul suolo avversario. Perì il 9 luglio 1917, colpito da proiettile antiaereo nemico.
Gli fu conferita la medaglia d'argento con la seguente motivazione :
Pilota militare, eseguì numerosi voli con entusiasmo e audacia mai venuti meno ; con fede incrollabile nella vittoria, dava costante esempio di alto sentimento del dovere, di sangue freddo e d i sereno carattere, anche nei momenti di maggior pericolo. In un'ardita ricognizione sul nemico, in una zona di altissima montagna, il 9 luglio 1917 perdeva gloriosamente la vita.
Paroni Mario
fu Demetrio, caporale nel 2 '1 Reggimento Granatieri, nato a Udine il 14 agosto 1895. Partecipò ai combattimenti sul Monte Sabotino, a Oslavia, Peuma, Lenzuolo Bianco, Monte Cengio.
Ferito ali' addome sul Monte S. Michele durante le azioni per la presa di Gorizia il giorno 12 agosto 1916. Trasportato ali' o spedale da Campo di Villesse mancò il giorno 14 agosto. Fu studente del 2 '' corso Sezione Ragioneria presso questo Istituto.
di Biagio, caporale, nato a Udine il 30 marzo 1897. Fu allievo di questo Istituto, e nell'anno 1915 era inscritto come all iev o del 3° corso della Sezione Industriale.
Partì volontario per la guerra il .25 maggio 1915 comandato al 1° Reggim e nto Fanteria in Vipulzano e partecipò col detto Reggimento alle azioni dell' 8, 9, 10 e 19 giugno 1915 per la presa del Podgora.
Alla fine del giugno ammalò di colera e venn e trasportato al lazzaretto di Povia (Cormons). Dopo una breve licenza e non ancora completamente ristabilito volle ritornare fra i suoi compagni al fronte.
Sciolte con Decreto Luogotenenziale le compaT gnie volontarie, seguì le sorti della propria classe, venne arruolato al 9 '' Reggimento Artiglieria e partì per il fronte con la 513a batteria, partecipò alle azioni del 15, 18 maggio 1917 sull' Ortigara e Monte Zebio (Trentino), del 20, 22 luglio sull' Hermada (Carso) sulla Bainsizza S. Maria, S. Lucia.
Dopo le infauste giornate di Caporetto comT battè sul Montello, poi sul Monte Tomba, infine il Grappa lo ebbe fra le file dei suoi eroici difensori.
La sua delicata fibra già scossa per le fatiche e disagi passati, il dolore di aver dovuto abbandonare in mano al nemico la città natale, e le continue fatiche superiori alle sue forze sopportate con abnegazione, l' abbatterono sempre più.
Ammalato non volle abbandonare il proprio reparto perchè in piena azione difensiva e con il male che già minava la sua stoica esistenza, continuò a prestare il suo apprezzato servizio di esploratore.
Ma il male che non perdona consumava sempre più il suo organismo ; obbligato dai superiori venne ricoverato in un ospedaletto da campo nelle vicinanze di Crespano, ma essendo già il male avanzato venne inviato in un ospedale di Milano.
Conscio della grave malattia, il dispiacere che più lo addolorò fu quello di non aver potuto rivedere la sua amata città liberata dall' odiato invasore.
Spirò serenamente, dopo una lunga serie di sofferenze, il 12 maggio 1919 a Milano.
Periz Leone
di Vincenzo, Tenente nell ' 8° Alpini , nato a Civi• dale il 9 settembre 1889. Fu licenzi ato n ell a sezione di Commercio e Ragioneria in questo Isti tuto nel 1910. Tenente coma ndan te l' 8. Comp. Alpini del Battaglion e Val Fella dal gennaio al 6 novembre 1917 e, come tale, esempio per il suo eroismo, si meritò un encom io solenne ed una medaglia d' argento al valore con la seguente motivazione : Coma ndante di una compagnia, spingevasi con una pattuglia in un'ardita ricognizione, catturando armi ed al tro materiale bellico. Durante poi il ripiegamento al Piave, alla testa del proprio reparto slanciavasi ripe tutamente all'assalto di una forte trincea munita di mitragli atrici. Gravemente ferito in un ultime disperato te ntativo, continuava ad incitare i suoi uomini ali' accanita lotta, dando prova mirabile di stoica fermezza. Fischbach (Raibl) Pradis di Sopra (Prealpi Carniche), 30 settempre - 6 n ovembre 1917.
Fatto prigioniero si comportò sempre italianamente da forte, e poi liberato, a Trento si offri volontario per andare in Boemia a soccorrere gli infelici internati. Reso debole dalle fatiche di guerra s'ammalò in viaggio e trasportato ali' ospedale di Trento vi mori il 29 novembre 1918.
Petru Cco Seve Ri N O
di Sante, Tenente degli Alpini, nato a Fanna (Udine) il 10 settembre 1895. Frequentò fino al J° corso il nostro Istituto Te cnico (sezione agrimensura) allorchè il 15 gennaio 1915 interruppe gli studi per recarsi sotto le armi. Seguì un corso accelerato e venne poi assegnato co n il grado di aspirante al 1" Reggimento Alpini, 2oi" Compagnia, dove tre mesi appresso fu nominato sottotenente. Un anno dopo ebbe la promozione a tenente nello stesso Reggimento, Battaglione Val Tanaro, Compagnia 204. Il 20 giuqno 1917 cadde sul Monte Ortigara, colpito da una scheggia di granata.
Gli fu conferita la medaglia d'argento con la seguente motivazione :
Comandante di una sezione mitragliatrici, nell'attacc o di forti posizioni nemiche si comportava valorosamente, precedendo sempre i suoi dipendenti ; sotto intenso bombardamento rimaneva coraggiosamente al suo posto, c ol suo energico contegno teneva salda la compagnia del riparto finchè cadeva colpito a morte da una granata.
Plateo Ugo
di Napoleone, Tenente nel!' 11 ° Artiglieria da Campagna, nato a S. Quirino di Pordenone il 10 dicembre 1892. Nel 1912 conseguì la licenza in Fisico-Matematica presso il nostro Istituto Tecnico.
ll 14 giugno 1917 cadeva valorosamente sul Monte Lozze, colpito in pieno da una granata austriaca.
Gli venne conferita la medaglia d' argento con la seguente motivazione :
Sottocomandante di una batteria, rimaneva impassibile tra i suoi pezzi controbattuti dal nemico con violente raffiche di medi calibri, ed infondeva coraggio nei dipendenti, continuando con mirabile tenacia nel!' azione di fuoco per respingere i contrattacchi avversari, finchè perdeva gloriosamente la vita sul campo.
La R. Scuola di Applicazione di Padova gli conferì la laurea ad .iononm in ingegneria.
PRAMPERO (di) BRUNO
Sottotenente di Artiglieria. Nato a T avagnacco del Friuli dal senatore Antonino il 26 settembre 1892. Frequentò prima il ginnasio di Udine dal 1904 al 1907, indi passò a questo Istituto T ecoico dove conseguì nel 1911 la licenza dalla sezione Fis ico-Matematica. Si inserisse poi alla R. Scuola Superiore di Commercio di Venezia e mentre frequentava il 3° corso fu chiamato alle armi e iniziò la campagna quale sottotenente di complemento nel Regg. Cavalleggeri Monferrato . Lo scarso impiego cieli' arma cui apparteneva, non rispondendo alla volontà di azione che era in lui, lo spinse a chiedere il pas - saggio ncll' artiglieria ; la sua domanda fu accolta e ai primi di agosto fu assegnato alla batteria Giusfredi del 30° artigl. da campagna del gruppo Maggiore Nobili, in posizione sulle falde del Podgora. Cadeva il 15 novembre 1915. Alla sua memoria S. M . il Re di motu proprio conferiva 1a medaglia d' argento al valore con la seguente motivazione: Ufficiale osservatore di una batteria soggetta al tiro bene aggiustato delle artiglierie nemiche di grosso calibro, fu esem pio ammirevole di calma e di sprezzo del pericolo, c ontribu endo a far sì che la batteria continuasse il suo fuoco, finchè venne colpito a morte da una granata nemica.
Sul suo taccuino lasciò scritto : « Muoio felice di versare il mio sangue per la patria. Muoio qui alle falde del Podgora collo sguardo anelante a Gorizia, colla mente e col cuore ai miei pezzi>.
La R. Scuola Superiore di Commercio di Venezia nominò Bruno di Prampero Dotton, concedendogli la laurea ad funorem. Figlio di illustre veterano delle guerre della nostra indipendenza volle e seppe essere degno del padre.
(M an ca fotografia)
Raber Luigi Amedeo
di Gio. Batta, nato a Comeglians il giorno 27 febbraio 1894 , fu chiamato a prestar servizio militare, essendo studente del J° corso di Agrimensura presso quest' Istituto.
Figlio della forte Carnia Fedele, interruppe gli studi per accorrere alt' appello che la Patria faceva alla gioventù nostra, con tutto l'entusiasmo dei suoi vent'anni, pronto e preparato, come uomo matur o, a dare tutto sè stesso alla più grande Italia, che compieva il suo fatale destino nella storia.
Arruolatosi dapprima nel corso Allievi Ufficiali nel 1° Reggimento Artiglieria da Campagna ( De po- sito di Foligno) non può conseguire il grado per sopravvenuta mala ttia : dopo una licenza di circa tre mesi, come caporale si trova in primissima linea, sul Basso Isonzo, colla f gloriosa Armata, a compiere il proprio dovere prendendo parte a numerosi combattimenti, sempre ilare, se m pre sereno d i fronte al pericolo ed ai disagi della vita militare.
Ed è nel basso Isonzo, in località non preci• sata, che Raber Luigi Amedeo è stato colpito da scoppio di granata al petto, che tante volte impa· vidamente aveva offerto al nemico.
Trasportato ali' ospedaletto da Campo di Ma· riano, col sorriso sulle labbra, rivolti gli occhi al bel cielo di Trieste, poche ore dopo spartanamente spirò. La sua cara salma giace nel cimitero di Mariano.
Raho Lui Gi
Sottotenente nel 78° Regg. Fanteria (Amministrazione), nato a Udine il 16 marzo 1894, morì di tifo a Bergam o il 13 settembre 1915. Nel 1914 fu in questo Istituto licenziato dalla sezione di Commercio e Ragioneria.
Rea Lui G I
di Giov. Battista, Sottotenente degli Alpini, nato a Udine nel 1896. Licenziato ragioniere nel 1914 da questo Istituto Tecnico, iniziò la sua carriera presso la Banca d'Italia (succursale di Pesaro). Chiamato alle armi fu ammesso alla Scuola Militare di Modena, donde uscì col grado di Aspirante Ufficiale. Nel marzo del 1916 fu assegnato all' 8° Regg. Alpini, Battaglione Tolmezzo, dislocato al Pal Grande nel!' alta Carnia. Promosso sottotenente, partecipò a varie azioni di guerra ed il 13 marzo 1917 fu ferito a morte.
Gli fu conferita la medaglia d'argento al valore con la segu e nte motivazione:
A pochi passi dal nemico, urgendo riparare un tratto di nostro reticolato, ìn pieno giorno e sotto il vivo fuoco dì fucileria avv e rsaria sì offriva per l'audace bisogna Incurante del grave ed evidente peTÌcolo e so l o avendo ìn vista l' ut i . lità che 1a sua o p era recava alla d i fesa della posizione, sì accingeva a t l a voro e tenacemente vi persisteva fino a che v e nne ferito a morte. Pal Grand'é , 13 mar zo 1917.
Rea Renzo
di Giov. Battista, dottore in chimica pura, Sottotenente di Fanteria, nato in Udine il 13 aprile 189.2. Licenziato nel 1911 dalla sezione Fisico-Matematica di questo Istituto, si inserisse all'Università di Pa~ dova nella Facoltà di Scienze. Finito il 4 ° anno, nel 1915 si arruolò volontario per la durata della guerra e fu assegnato ali' 8° Reggimento Alpini Battaglione Gemona. Dopo 4 mesi di servizio nella Carnia, sot~ toposto a visita medica venne prosciolto da ogni ulteriore obbligo militare. Tornato a Padova nel marzo del 1916 conseguì la laurea con pieni voti assoluti in chimi ca pura.
Chiamato a nuova v1s1ta coi riformati della sua classe fu nuovamente arruolato come soldato nel 79° Regg. di Fanteria. Nominato sottotenente, fu destinato at 1• Regg. Fanteria e poi al~· Regg. Granatieri col quale partecipò ad importanti az ioni sul Carso finchè cadde il 24 maggio del 1917, meritando per il valore dimostrato la mqaaufia cl' arg(!J1to con la seguente motivazione :
Costante esempio di coraggio, di calma e sp rezzo del pericolo, manteneva al fuoco il suo riparto con ferma disciplina fincnè cadeva colpito a morte. Carso 24 maggio 1917
Ros Setti Rodolf O
di Ermanno, Tenente del 7 ° Alpini Battag~one Antelao, nato a Latisana il .26 agosto 1894. Negli anni 1908-m e 1909-910 frequentò q uesto Istituto T ecnico . Morì il 21 agosto 1917 colpito alla fronte da pallottola nemica sulla Bainsizza.
Gli fu assegnata la medaglia d'argento al valore colla seguente motivazione :
Alla tes ta di pochi Arditi con mirabile slancio attaccava un forte trinceramento nemico e vi penetrava per primo. Ferito mortalmente, continuava ad incitare i suoi uomini c on nobili parole. Costone roccioso di Mesn iack 21 agosto 1917.
A cura della famiglia in memoria di Rodolfo Rossetti venne in luce, edito dalla Tipografia Del Bianco e figlio, una pregevole pubblicazione che altamente onora il valoroso giovane caduto.
Santi Aldo
di Ernesto, Sottotenente del Genio, nato a Udine il 15 giugno 1896. Compiuti con onore gli studi in questo Istituto Tecnico, conseguendo nel 1915 il diploma di perito-agrimensore, passò ali' Accademia Militare di Torino donde, finito con ottimo successo il corso d'istruzione de11a sezione Genio, uscì col grado di Aspirante Ufficiale e fu destinato al ;2 ° Regg. Genio Zappatori che agiva sul Carso. Il 30 ottobre 1916, mentre dirigeva i lavori preparatori per l'avanzata, cadeva colpito a morte da piombo austriaco, troppo presto rapito alla famiglia e a11a Patria.
Sarti Noello
di Aristide, Allievo Ufficiale di Artiglieria, nato a Udine il 24 dicembre 1899. Compiuti i corsi in questo Istituto Tecn ico , fu licenziato dalla sezione Fisico'"' Matematica nell'anno scolastico 1916,...17; ammesso ali' Accademia militare di Torino (Arma di Artiglieria) fu colpito da grave ma lattia per causa di servizio e morì ali' Ospedale Principale della stessa città il l aprile 1918.
S Buelz Adr Ian O
di Al e ssandro, Tenente nel 3° Genio specialisti, nato a Udine il 1'' agosto 1897, morto il 15 gennaio 1919 a G~mona in un ospedaletto da campo, per malattia contratta in guerra Frequentò il nostro Istituto Tecnico, conseguendo nel 1914 la licenza nella sezione Fisico-Matematica.
Il Comandante del XXII ° Corpo cl' Armata gli assegnò la Croce al Merito di guerra dichiarandolo ufficiale serio, colto, di molta buona volontà ed energico. Era inscritto studente al R. Istituto T ecoico Superiore di Milano e gli fu conferita la laurea ad honorem in ingegneria industriale.
Scar Pa L Ui G I
fu Enrico, Tenente Aviatore, nato a Venezia l' 8 agosto del 1895. Conseguito in questo Istituto nel 1914 il diploma di Perito-Agrimensore e chiamato alle armi, entrò come sottotenente nel corpo degli Aviatori. Promosso tenente, mentre compiva un audace volo, per disgraziato caso precipitava e perdeva la vita il 1° agosto 1917.
Per onorare la sua ardimentosa sebbene sfortunata azione in servizio della patria gli fu conferi_ta la medaglia d'argento con la seguente motivazione:
Tenente Luigi Scarpa da Venezia osservatore d'areoplano, comp iva numerose ricognizioni ed efficaci azioni offensive sul nemico dimostrando sempre ca lma ed ardir e. li 1° agosto 1917 partito spontaneamente in volo per eseguire una difficile ricognizione non ostante le avverse condizioni atmosferiche, in violento combattimento contro due v elivoli nem ici ritrovava gloriosa morte. Cielo del Frigido e di Idria, 1 Agosto 1917.
( Manca fotografia)
Screm Giacomo Gabriele
fu Giacomo, nato a Comeglians il 4 agosto H)oo, arruolato il 19 maggio 1918, fu assegnato al J° Regg . Genio Telegrafisti. Prese parte all'ultima avanzata di liberazione quale semplice soldato della 1l Compagnia contraendo grave malattia in seguito atta quale mori in Comeglians il 29 marzo 1920.
Frequentò quest'Istituto nell'anno scolastico 1915-16 nel 2 ° corso Agrimensura.
Scoffo Marino
di Ettore, volontario ciclista, nato a Palermo il 23 settembre 1895, da famiglia friulana. Frequentava il 311 corso della sezione Fisico - Matematica allorchè, scoppiata la guerra, abbandonati gli studi domandò ed ottenne d'essere arruolato quale volontario nelle Milizie Volontarie (66• Comp.), assegnate per il servizio ciclistico prima ali' 11° Regg. Fanteria, indi al 9 ° Regg. Bersaglieri Ciclisti.
Il 6 luglio 1915, mentre compiva un pericoloso servizio di ricognizione presso Polazzo del Carso, fu colpito a morte da palla austriaca. Riposa nel Cimitero di S. Pietro dell'Isonzo .
S Orman I Gius E Pp E
fu Emilio, Capitano de i Be rsaglieri, nato a Ospedaletto (Udine) il 22 luglio 1885. Frequentò regolarmente questo Istituto e ne uscì ragioniere nel luglio del 1904 Fu per alcuni anni in Udine impiegato di Banca, soddisfacendo nel frattempo agl i obblighi dì leva e congedandosi col gr ado di sottot enente di complemento dei bersaglieri. Trasferitosi in seguito a Milano tenne l'ufficio di cassiere presso la sede centrale della Banca Co m merciale Italiana. Richiamato alle armi nell'apri le del 1915, sopportò per 15 mesi i disagi ed i pericoli della vita di trincea nel Trentino, nella Carnia e finalmente sulla Ver- toibizza dove il 10 ottobre 1916 fu gravemente ferito. Ricoverato dapprima in un ospedaletto da campo e trasportato poi a Milano in un ospedale militare, colà decedeva dopo un mese di atroci sofferenze conservando, si può dire, fino agli ultimi suoi momenti, una fortezza d' animo veramente eroica.
Fu insignito della medaglia di bronzo al val or militare con la seguente motivazione :
Durante un attacco diede bell' esempio di slancio e coraggio al proprio riparto, finchè fu costretto a ritirarsi per una grave ferita riportata.
SPELLADI (de) RODOLFO
di Crise._o, Tenente, nato il 13 dicembre 1887 ad Ariano Polesine. Conseguì il diploma di ragioniere in questo Istituto nel 1907 . Nel 1908 entrò a far parte della Banca Commerciale Italiana sede di Milano. Nel 1915 si arruolò volontario conseguendo un anno dopo il grado di tenente al 73° Reggimento Fanteria Prese parte a moltissimi combattimenti e per un anno continuo sul Carso dove fu decorato con medaglia al valore colla seguente motivazione:
Mostrando grande ardire ha saputo trascinare la compagnia alla conquista di una dolina fortemente difesa catturando un cannone e facendo molti prigionieri fra i quali un ufficiale superiore. Wellik Kribac, .23 novembre 1916.
Nel 21 maggio 1917 sul Carso stesso veniva mortalmente ferito ed il successivo 24 moriva nel1' ospedaletto da campo N. 057 Fu sepolto nel Cimitero di Begliano ed alla sua memoria fu concessa la croce al merito di guerra.
Tomadoni Umberto
di Riccardo, Sottotenente di Fanteria, nato a Buttrio (Udine) il 9 settembre 1894, alunno del 4° corso della Sezione di Agrimensura di questo Istituto T ecnico nel 1914-15. Colpito alla testa da una scheggia di granata cadde a Serravalle di Val Lagarina il 9 giugno del 1916.
Tosolini Carino
fu Romeo, Sotto t enente nel1'11· compagnia del 2° Reg~ gimento Genio Zappatori, nacque a Pocenia il 1° marzo 1888. Frequentò questo lstituto negli anni 1908- 09 e 1909- 10. Fu fatto prigioniero nel combattimento del 23 maggio 1917 a quota 208 (Case Bonetti). Morì di malattia nel!' Ospedale militare di Mortara il 7 ottobre 1918.
Trevisan Gino
fu Antonio, nato a Udine il 17 aprile 1895, soldato dell' s• Compagnia del 136° Regg. Fanteria, moriva nella trincea della Madonnina il 4 gennaio 1916 alle ore 14 in seguito a scoppio di una granata. Nel 1911 frequentava il 1° corso di questo Istituto.
T Urco Cesare
di Gian Giacomo, Capitano di Fanteria, nato a Castello sopra Lecco (Como) il 14 febbraio 1892. Già alunno di questo Istituto Tecnico, entrò nella Scuola Militare di Modena, accolto gratuitamente per merito di studio. Uscitone col grado di sottotenente , partì volontario per la Libia con la colonna Gonzaga e colà rimase 3 anni meritandosi alla presa di Kaulan (Cirenaica) per il suo valore, un solenne encomio e la promozione prima a tenente poi a capitano, quando contava soli i.3 anni. Tornato in patria, dopo la dichiarazione di guerra all'Austria, si arr u olò volontario e fu mandato al fronte.
Atla presa di Gorizia fu decorato al valore, la prima volta con medaglia di bronzo a Casa Diruta (Carso) e poscia una seconda volta con medaglia d'argento sotto il S. Marco a Gorizia colla seguente motivazione:
Turco Cesare, da Casarsa della Delizia (Udine) Capitano nel 97° Regg. Fanteria (}\1. M.). Postosi alla testa di quattro uomini sotto il fuoco nemico, superava con mirab ile audacia un reticolato attraverso un varco e penetrato arditamente nella trincea avversaria vi faceva 18 prigionieri. Già distintosi in precedente azione. Casa Diruta, 15 settembre, S. Marco di Go ri zia, 11 ottobre 1916.
Ferito due volte, alla vigilia della sua promozione a maggiore, morì il 4 giugno 1917 nel convalescenziario di Viareggio ove trovavasi da pochi giorni.
Vid Al Bru No
di Pietro, So ttotenente dei Granatieri, Dottore in Scienze Commerciali, nato a Cordovado (Udine) il 2 giugno 1895. Frequentò con ottimo successo questo Istituto T ecoi co e a soli 17 anni ottenne, nel 1912, la licenza d'onore dalla sezione di Commercio - Ragioneria. lnscrittos i poi alla Scuola Superiore di Commerci o di Ven ezia, stav a per conseguire la laurea in scienze commerciali, all orchè, conseguentemente alla dichiarazione di guerra all' Au3tria, fu chiamato alle armi. Entr ato n ella Scuola Militare di Modena, ne uscì, dopo un breve corso d'i struzione, col grado di sot tot enente e fu destinato al .2 ° Regg. Grana- tieri . Mandato al fronte, partecipò con onore a numerosi combattimenti finchè il 20 novembre 1915 durante un'azione sul monte Sabotino, gravemente ferito da palla nemica, fu ricoverato in un ospedaletto da campo, dove, due giorni appresso, si spense.
Fu decorato con medaglia d'argento al valore con la seguente motivazione:
Sotto intenso e ben aggiustato fuoco avversario, dava ai propri dipendenti mirabile esempio di slancio e coraggio, portando risolutamente il proprio plotone alla conquista di una posizione nemica
La Scuola Superiore di Venezfa gli conferiva, nel 1919, ad nonorem il titolo di Dettare in Scienze Commerciali.
Zancanaro Pietro
di Vittorio, Tenente d'Artiglieria da Campagna, nato il 24 aprile 1898 a Sacile (Udine). Licenziato nella sezione fisico•matematica, fu chiamato alle armi nel marzo del 1917 ed assegnato al 30° Regg . Artiglieria da Campagna, ·nel quale rimase anche dopo essere stato nominato Aspirante-Sottotenente. Forte e generoso, animato dal più puro patriottismo, come scrisse di lui il su o capitano Mario Soderini, nella ritira ta del 1917 contese al nemico l'avanzata; raggiunto da pattuglia nemica a l passaggio del ponte sul Tagliamento presso Casarsa, per sfuggire alla cattura, correndo gravissimo pericolo di vita, si get- tava a nuoto nel fiume in piena e non solo riesciva a guadagnare l'opposta sponda, ma a trarre in salvo anche il comandante del gruppo che stava per essere travolto dalla corrente. Per quest'atto ardimen toso fu decorato con medaglia d' argento con la seguente motivazione:
Ufficiale esploratore d ' Artiglieria, diede costante mirabile esempio di co raggio e.sprezzo del pericolo. Nel passaggio di un ponte sul I agliamento, assalito da pa ttug lie nemiche , si gettava arditamente nel fiume i n piena per non cadere prigioniero. Esponendo, quindi c on s eren a cal ma la propria giovanile esistenza, salvava il proprio comandante di gruppo travolto dalle acque del fiume.
Conseguentemente ai disagi di guerra, g ravemente scosso nella salute, entrava nell'ospitale militare di Firenze, dove si spegn eva il J dicembre 1918 La R. Università di Padova il 26 aprile 1920 lo proclamava a titolo d'ono r e Ingegnere Civile.
Zorzi Antonio
di Vincenzo, nato a Polcenigo il 3 novembre 1893, Sottotenente nel 124° Fanteria, disperso, dopo che fu visto cadere colpito a morte nel fatto d' armi sulle alture di Polazzo il giorno 11 novembre 1915. Fu decorato con medaglia di bronzo con brevetto N. 15732.
Frequentò questo Istituto dal 1908 al 91M2.
di Domenico, nato il 2 gennaio 1898 a Buenos Ayres. Frequentò l'Istituto Tecnico di Udine negli anni 1914•1915- 1916 e parte del 1917. Chiamato alle armi nel marzo del 1917 venne impiegato nell'ospedale del Santo a Padova. Morì il 12 agostc 1917 per febbri infettive contrat t e nell'osped a le stesso.