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GIORGI GIANFRANCESCO

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GIANOLA PIETRO

GIANOLA PIETRO

di Ercole, Aspirante ufficiale nel!' arma del Genio, geometra laureando tecnico superiore, nato a Chiu~ saforte (Udine) il 4 settembre 1898.

Compiuto il corso tecnico inferiore, s'iscrisse in quest'Istituto che frequentò durante l'anno scol. 1911- 1912, e passò poi al Politecnico di Torino.

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Fu destinato alla 22~ compagnia minatori.

Dalla pubblicazione dedicata dalla famiglia a suo ricordo togliamo le seguenti notizie a testimonianza del suo eroismo e della sua abnegazione.

Gianfrancesco Giorgi arrivò a Cividale il mat~ tino del 27 ottobre 1917 con l'ordine di far saltare il ponte sul N atisone . Alle ore 10 dello stesso giorno apparve la prima pattuglia di germanici. S'impegnò un'ostinata lotta; egli scese a dar fuoco alla mina: il ponte saltò : ma egli rimase ferito da una pallet~ tola nemica che gli fracassò la gamba destra. Tra~ scinatosi a stento, assieme ad un suo soldato pure ferito, sotto un atrio accanto allo sperone del ponte, vi passò la notte dolorando, inzuppato cl'acqua poichè pioveva a dirotto. Raccolto l'indomani da pii sacerdoti (mons. Valentino Liva, mons. Luigi Costantini e don Vittorio Zuliani) che trovarono i due feriti in una pozza d'acqua rossa di sangue, fu trasportato nel vicino monastero delle Orsoline. Egli volte che primo fosse trasportato e medicato il soldato, quindi lasciò curare la propria ferita Trasportato poi al ~ l'ospedale del Semina r io, sul:$ì una prima amputazione, al ginocchio; indi, per la minaccia d'infe~ zione una seconda alla coscia. Mai un lamento uscì dalla sua bocca durante le lunghe penosissime sof~ ferenze: mai una lacrima di dispetto: lo accorava soltanto il pensiero della mamma e della casa. Fu inutile ogni cura: il giovine ufficiale sp irò serenamente il 6 dicembre 1917 Ebbe « anima d'angelo, tempra da eroe».

Gonano Luigi

di Gio. Batta, soldato nell' 8° Regg. Alpini, nato a Pesariis di Prato Carnico il 17 settembre 1895, fu studente di questo Istituto Tecnico nella sezione di agrimensura e nel 1914~15 frequentava il quarto corso. Morì in combattimento sul F reikopfel il 10 giugno 1915. Per il valore addimostrato gli venne assegnata la medaglia di bronzo colla seguente motivazione: Pel bel contegno durante il combattimento nel quale rimase colpito a morte. Freikopfel 10 giugno 1915.

Gozz I Add O

di Giovanni, Sottotenente, nato a Mortegliano (Prov. di Udine) il 6 settembre 1896. Conseguì la licenza in questo Istitu t o nella sezione fisico-matematica nel~ l'anno 1915. Inscritto nell'Università di Padova nel dicembre del medesimo anno entrò nell'Accademia militare di Torino da d ove uscì as piran te ufficiale nel febbraio 1916.

Promoss o ben presto sottote n e nte a dd e tto alla 22· Comp. Minatori p rese parte s u l Mrzlì ad un combat ti ment o 1'8 agosto, ed ebbe la medaglia d' argento al valor militare con la seg uente motivazione:

Dava prova di mirabile calma, iniziativa e sprezzo de! pericolo, nell'adempimento del suo compito pericoloso di lavori di mina e contromina, riuscendo d'esempio ai colleghi ed inferiori. Monte Mrzli 8 agosto 1916.

Causa lo scoppio di una contromina austriaca morì sul Mrzli l' 11 agosto 1916.

Greguol Ern E Sto

di Giovan n i, Sottotenente , nato ad Ancona il 24 febbraio 18 94. Conseguì la licenza all' Istituto Tecnico d i Udin e , passò poi al Politecnico di Torino ove nel 1915 stava compiendo il 2° corso ingegneria indu· str iale meccanica.

Allo scoppiare d e lla guerra frequentò la Scuola militare di Modena dove uscì col grado di Sotto· tenente nell'arma dei Bersaglieri: dopo un mese venne inviato al front e . Mo rì sul San Michele l' 11 novembre 1915. Gli fu conferita la medaglia al va/or militare colla seguente motivazione:

Nobile esempio di valore e di dovere, incerava ed ani• mava i propri dipendenti fatti segno, durante un'avanzata, a violento fuoco di artiglieria nemica. Cadeva mortalmente colpito mentre, incurante del pericolo, attraversava uno spazio intensamente battuto da fucileria ed artiglieria Sul S Mi. chele • Peteano 12 novembre 1915.

Al Greguol, quale allievo ingegnere caduto eroi~ camente per la Patr ia, venne conferita la laurea ad .ionorem.

Gussetti Pietro Luigi

di Eugenio, Tenente nel 3° Regg. Alpini 82• comp., nato a Rigolato (Udine) il 26 novembre 1895. Fre• quentò il nostro Istituto fino alla II. classe (sezione agrimensura), interrompendo nel dicembre 1914 gli studi per chiamata alle armi. S'iscrisse subito nel corso allievi 4fficiali del 7 ° Regg. Alpini, con la no• mina a Sottotenente (8 agosto 1915) fu inviato in zona di guerra nell' 8° Regg . della stessa arma . Com• battè al passo Volaia, al Pal Piccolo e Pal Grande , e durante un contrattacco fu ferito da pallottola di mitragliatrice. Fu promosso tenente il 26 aprile 1917 nel J0 Regg. Alpini.

Cadde il 20 maggio 1917 sul monte Vodice; fu decorato con medaglia d'argento con la seguente motivazione.

Comandante di compagnia, primo atl ' assalto, ammirevole nel disporre l a difesa della posiz ione conquistata, sereno nel pericolo, cadeva co lpito a morte, mentre, ritto sul ciglio della trincea, incitava i soldati alla resistenza e sparava sugli avversari assalitori.

Iussigh Luigi

di Antonio, nato a Cividale del Friuli l' 11 aprile 1890, Sergente nel 115° Regg. Fanteria, morì in combat~ timento il 27 agosto 1915. Fu alunno di questo Isti~ tuto dove conseguì il diploma di ragioniere nel 1909.

Magrini Ermanno

d i Arturo, Allievo ufficiale negli A lpini, Geom e tra, nato a Luint (Udine) il 4 s e ttembre 1896. Fu licen~ ziato da quest'Istituto col d iploma d' agrimensore nel 1915.

Arruola t osi volontario, fu aggre gato al1'8° Regg Alpini. Fece I' istruzione a Gemona : indi fu a Mo~ dena donde tornò allievo ufficiale nel marzo del 1916. Il 20 dello stesso mese, inviato a Pal Piccolo, pa r tì a quella volta pieno d'entusiasmo e di fede. Nel~ l'aspra sanguinosa lotta che ivi si svolse nei giorni 25, 26, 27 marzo, combattè da valoroso, fra i primi a uscire dalle trincee, fra gli ultimi a ritornarvi nel ripiegamento. Ferito, e non leggermente, nella fa- zione del 27, non volle ritirarsi: e, rimasto quasi solo e circondato da nemici si battè valorosamente per parecchie ore, finchè nuova e più grave ferita lo stese esamine al suolo. Il suo entusiasmo, la sua modestia, ed il suo valore dimostrato fecero sì che i suoi sol~ dati, arrischiando altre vite, ne ricuperassero la salma che restituirono alla famiglia, che per tre gene1:azioni aveva dato alla patria largo tributo di sangue ge~ neroso.

Alla sua memoria fu conferita la mf!tfagfia d'ap gento al valore con la seguente motivazione: Sebbene ferito, si slanciava ripetutamente contro il ne~ mico, dando mirabile esempio di coraggio, finchè cadde, nuovamente e mortalmente ferito.

Marco V Ich Mario

fu Giovanni, Tenente di Artiglieria, nato a Udine 1'8 agosto 1893. Consegui nel 1912 la licenza nel nostro Istituto Tecnico (sezione fisico ~matematica), inscriv endosi nello stesso anno nel R. Politecnico di T orino (sezione ingegneria civile). Chiamato all e armi il 1° giugno 1915, frequentò il corso allievi ufficiali presso la R. Accademia militare di T orino. Sino dal novembr e 1915 egli si trovava al fronte, prestando sempre servizio nel settore di T olm ino, dapp r ima presso alcuni Comandi e quindi, per ripetu t e e in~ sistenti sue domande,_presso la 17" Batteria d'Assedio del 5 ° Artiglieria da Fortezza (.25 ° Raggruppamento d'assedio). Il 21 ottobre 1917 cadeva colpito in pieno petto da granata nemica. S e rvì la patria, che ar~ dentemente amava, col più puro entusiasmo ed in~ crollabile fede.

Nel giugno 1918 dal R. Politecnico di Torino venne conferita alla sua memoria la Laurea ad fiononm .

Marsilio Gisulfo

fu Amedeo, Sottotenente nel 2 ° Regg. Genio, 128n Comp., nato a Sutrio (Udine) il 5 marzo 1892. Li~ cenziato nella sezione fisico-matematica del nostro Istituto Tecnico nel 1910, frequentò poi fino all' ul~ timo anno il Politecnico di Torino, dove a titolo di ono r e venne nel 1918 proclamato ingegnere industriale meccanico.

Cadde colpito da granata nemica alla presa di Gorizia, il 14 agosto 1916.

fu Antonio, Sottotenente di Fanteria, nato ad Ospedaletto di Gemona (Udine) il 19 marzo 1898 . Ottenne nel 1917 la licenza nel nostro Istituto Tecnico (sezione agrimensura) e nello stesso anno fu mandato al fronte con il grado di sottotenente nel 1 ° Regg. di Fanteria. Cadde sul monte Tomba nel combattimento del 23 novembre 1917.

Fu decorato con medaglia d'argento; la ricompensa porta la seguente motivazione:

Sotto il violento fuoco nemico con ammirevole slancio trascinava il proprio plotone all'attacco di una posizione validamente difesa dall'avversario. Ferito, non abbandonava il proprio posto, rincuorando i pochi superstiti, finchè non veniva colpito nuovamente ed a morte. Monte Tomba, 23 nov embre 1917.

Marzuttini Guido

di Gio. Batta, soldato nel 3. Genio, nato a Udine il giorno 26 aprile 1894. Nell'anno scolastico 1912~1913 frequentava il J° corso della sezione di agrimensura del nostro Istituto Tecnico che lasciò per dedicarsi allo studio del violoncello per il quale dimostrò un' attitudine veramente distinta e diede poi prov e di grande valore. Come soldato fece i primi sei mesi sul Podgora; colp ito dal tifo, fu aggregato poi al J° Regg. del Genio come telegrafista, nel gruppo autonomo degli intercettatori telefonici, passando via via sul Sabotino, a Gradisca, a Plava, a Oslavia, sul Vodice, a S. Martino del C arso, sul monte Cucco, sul monte Santo; si distinse specialmente sul Sabotino, otte~ nendo l'encomio solenne. Più tardi fu inviato nella Champagne dove cadde all'alba del 15 giugno 1918 colpito da proiettile prima al ginocchio poi alla gola. Fu proposto per la medaglia d'argento al valore ed a questo riguardo il generale Albricci in una sua lettera al padre così scrisse :

« Ho potuto occuparmi subito della proposta; essa era già fra molte altre, con quelle di tanti altri bravi soldati, che come il suo Guido si sono sacrificati per un ideale grande e per una causa giusta. Ed io sono stato ben lieto di poterla firmare ed ap~ poggiare caldamente. La proposta è partita; seguirà purtroppo una lunga trafila; ma un giorno Le sarà dato di udire pronunciare qu.el nome e di ricevere la bella medaglia d'argento, che avrebbe dovuta ornare il petto del suo povero Guido. »

Micoli Umberto

di Francesco, Sottotenente di Fanteria, nato a Udine il 14 marzo 1892. Ottenne nel 1911 la licenza nel nostro Istituto T ecoico (sezione fisico~ matematica); ed il 1° dicembre 1913, sebbene già inscritto al ;" Corso della R. Scuola di Applicazione di Padova, si arruolò come volontario di un anno nel 58" Fanteria. Nel 1915 sostenne a Bologna gli esami cl' ufficiale e fu nominato sottotenente di complemento al 2 ° Fanteria. Cadde la notte del 9 giugno 1915 sul Podgora, col~ pite in fronte da una bomba a mano. La sua condotta fu talmente eroica che gli austriaci ne raccolsero la salma, la seppellirono con gli onori militari e ne parteciparono la morte al Reggimento con espressioni di alta ammirazione.

Fu decorato della medaglia d'argento con la seguente motivazione:

Alla testa del suo plotone, anim;indo i suoi soldati, si slanciava sui reticolati delle posizioni nemiche, ove trovava gloriosa morte. Podgora, 9 giugno 1915.

Missio Camillo

fu Antonio, Capitano, nacque a F orgaria il 23 dicembre 1885, fu allievo di questo Istituto dove nel 1904- conseguì il diploma d i ragioniere. Come ragioniere ebbe posto prima presso la Banca d'Italia sede di Vicenza poi a Treviso ed ultimamente teneva l'ufficio di ragioniere capo a Venezia presso la Società Importazioni Legnami del Caucaso.

Chiamato sotto le armi ali' inizio della mobilitazione col grado di tenente e destinato all' 8° Alpini, partì per il fronte col santo entusiasmo per la giusta guerra, lasciando la giovine moglie ed un tenero figliuoletto. Promosso poco tempo dopo al grado di capitano nel 4- 0 Alpini Battaglione Aosta, durante I' offensiva austriaca nel Trentino prodigò il suo ardente valore per l'agognata vittoria. Destinato alrimpervia fronte di Coni - Zugna così acerbamente contrastata dal nemico, nella notte dal .26 al .27 giugno 1916, durante una violenta azione di fuoco, cadeva gloriosamente ferito alla testa. Fu trasportato alt' ospedale di Ala e poi a quello di Verona. Credette per un momento di poter ritornare al suo posto di gloria; ma la crudele ferita di pallet~ tola esplodente lo traeva alla tomba il 19 agosto 1916.

Missio Giuseppe

di Giovanni, Sottotenente di Fanteria, nato a Udine il 16 novembre 1899. Frequentò il nostro Istituto Tecnico fino al l corso (sezione industriale), passando subito dopo 'Sotto le armi e venendo poi chiamato quale Sottotenente nel 18° Riparto d' Assalto Fiamme nere. Cadde a Malga sul Solarolo il 24 giugno 1918, compiendo coi suoi uomini uno scatto di veemente controffesa a un poderoso quanto vano contrattacco nemico.

Fu decorato con medaglia d'argento concessagli sul campo da S. Eccellenza il Comandante l'Armata del Grappa.

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