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DORIGO BENEDETTO
di Agostino, Tenente negli Alpini, nato ad Ampezzo (Udine) il 10 febbraio 1897. Studente del 1° anno di questo Istituto, si arruolò volontario a 17 anni: fu per un anno sempl ic e soldato, e combattè sul Monte Croce e sul Montenero, rim anendo ferito in entrambe le fazion i. Promosso tenente per merito di guerra al comando della 5 a compagnia Alpini, Battaglione Ceva, morì a 20 anni combattendo sul• l' Ortigara, onorato da due encomi solenni e tre me,. cfaglie al valore militare, una di 6ronzo e due cl' ar,. gento : quella gli fu accordata prima della morte, le altre due furono consegnate alla famiglia il 24 mag. gio 1919 dal cokmnello del 119 Fanteria, con le se. guenti motivazioni:
Per Ia medaglia di bronzo :
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« Ardito comandante di un plotone su terreno aspro e difficile, guidava con slancio i suoi dipendenti all'attacco di una forte posiz:ione. Incontrata tenace resistenz:a e costretto a ripiegare eseguiva il movimento con ordioe e con poche perdite nonostante il vivo fuoco nemico. Monte Rombon, 16 settembre 1916 ».
Per Ia z" medaglia cl' argento : «Nell'attacco di una forte posiz:ione, mirabile esempio a tutti di valore e d'ardimento, indtava con l'esempio e con la parola i dipendenti, e, raggiunto l'obbiettivo, lasciava gloriosamente la vita sul campo. Monte Ortigara, 25 giugno 1917.
(Manca la motivaz:ione della 1• medaglia d'argento).
Lasciò un diario giornaliero delle sue campagne posseduto dalla famiglia.
Dorigo Dante
di Agostino, nato ad Ampezzo (Udine) il 24 giugno 1899, soldato nel!' artiglieria campale, studente di quest'Ist ituto Tecnico, nel IL corso della sezione fisico-matematica dal quale fu promosso senza esami nel marzo 1917, fece cinque mesi di servizio come telegrafista nelle Ferrovie dello Stato. Aggregato al 2 ° Reggimento Artiglieria campale, in seguito a marcia disastrosa, colpito da polmonite, moriva nell 'ospitale di Modena il 22 gennaio 1918.
Con lui e col fratello Benede tto, la famiglia offriva t utti e due i suoi figli alla Patria.
Ermacora Danilo
di Ottorino, Sottotenente pilota idrovolanti, nato a Fagagna il 19 ottobre 1897. Studente nel Il. corso di questo Istituto sez. Agrimensura, nel 1915T1916. Mori il 13 settembre 1918, a Viggin (Como) nelT l'adempimento dei suoi doveri.
Famea Antonio
fu Ugo, Sottotenente di Fanteria Milizia T errito~ riale - nato a Udine il 7 maggio 1895, licenziato dalla sezione di Commercio e Ragioneria del nostro Isti~ tuto nel 1913.
Aggregato al 5° Regg. Alpini, Battaglione Monte Berico, 108 Compagnia, cadde sul monte Pasubio il 15 giugno 1916: e alla sua memoria fu proposta la mecfag!ia cl' argento al va lor militare.
Fantini Mario
di Giovanni Battis t a, Sottotenente nel 55° Fanteria, Perito - geometi-a, nato a Palazzolo dello Stella (Udine) il 9 luglio 189,. Compito a Latisana il corso elementare, s'iscrisse a Udine - convittore del Collegio T oppo•Wasser· mann - nei corsi t e cnici che percorse con onore fino ad ottenere nel 1913 la licenza nella sez ione di Agrimensura in questo Istituto, e il diploma di pe· rito•geometra .
Soldato di leva il .21 agosto 1914 - della Il. ca· tegoria come figlio unico - nel 2 ° Regg. Fanteria, nel maggio 1915, a sua domanda, fu ammesso al Corso Allievi Ufficiali in Roma, dal quale uscì nel settembre come sottotenente di complemento, e fu ascritto al 55° Regg. Fanteria, con sede a Treviso. Nel maggio del 1916, formatosi il 228° Regg. Fan• teria, Brigata Rovigo, con elementi anche del 55°, partì con quello nel giugno per la fronte del T ren• tino. Entrato in campo agli ultimi di quel mese, combattè sul monte Colombaro, e fu tra i pochi superstiti d'una mischia sanguinosa, in cui fu colpito a morte l'eroico colonnello Scotti, e vi perirono quasi tutti gli ufficiali e una forte percentuale di soldati. Comandante la 6• compagnia, per quattro giorni di faticosa avanzata, seppe tener alto lo spirito de' suoi soldati • quasi tutti friulani - malgrado le perdite subite e il pericolo incombente. La sera del 28, disponendosi all'assalto d'una trincea nemica, presi con sè pochi volontari, si spinse sotto il reticolato per tagliarne i fili: ma una scarica dalla trincea lo colpì gravemente alt' inguine. Sorretto da un sergente (Arturo Gardelli) che tentava metterlo a riparo, fu ferito una seconda volta al ginocchio da pallottola nemica. Il sergente s'apprestava a soccorrerlo e medicarlo: ma egli, pensando ai suoi soldati rimasti senza guida, ingiunse al sergente di raggiungerli. Morì così dissanguato, in mezzo a chi sa quali atroci sofferenze.
Malgrado le affannose insistenti ricerche dei parenti e dei commilitoni, protratte per oltre due anni, la sua salma rimase irreperibile.
Alla sua memoria è dedicata una pubblicazione, nella quale, con parole dolenti e affettuose, parenti, amici, insegnanti ricordano le sue virtù come figlio, come scolaro, come cittadino.
Sia glorificato il suo nome anche se nessun segno tangibile ne onori ufficialmente la memoria!
Ferrarini Nereo
di Vittorio, Sottotenente del!' 8° Artiglieria da Campagna, nato a Cerea (Verona) il .26 settembre 1899. Studente del nostro Istituto, licenziato dalla se~ zione fisico~matematica nel 1916, inscritto poi nel 1918 al Politecnico di Torino, fu dei premi a ripassare il Piave nell'ottobre del 1918: e cadeva colpito al capo, mentre con sublime audacia si avanzava al riconoscimento delle forze nemiche.
Nel fiero, commovente ordine del giorno col quale il Colonnello Riccom anni, comandante l' 8° Regg . Artiglieria, tributava da Postu~ia onore ai suoi soldati il 13 novembre 1918, egli rievoca cosi la me- moria del giovine ufficiale: « Sacro suggello alla gloria
« del Reggimento è il nome del sottotenente 'Fer"'
« rarr'ni Nereo, caduto nel primo sb a lzo oltre il Piave.
« Alla fiorente giovinezza, all'eroico ardimento di « questo generoso figliolo, la fremente commozione del nostro animo il saluto d'onore e di gloria.»
Alla sua memoria fu decretata la mecfag!ia cli argento a! vafor militare con la seguente motivazione:
Offertosi volontariamente di collegamento presso un battaglione di Fanteria, passava tra i pri mi il Piave Allo scoperto, sotto violento fuoco nemico, portavasi più volte in avanti per ricon o s c ere la posizione delle tru p pe avversarie, finchè cadeva colpito in fronte da pallottola nemica. - Romanziol di Piave, 30 ottobre 1918.
F Oghini Aurelio
di Leonardo, Tenente farmacista, nato a S . Giorgio di Nogaro il 1° giugno 1885, fu alunno di questo Istituto negli anni da 1902 a 1905 di Lucio, nato a Udine il 1" settembre 1896, morto l' 11 maggio 1918 nel!' Ospedaletto da campo 015 Fu studente di questo Istituto dove conseguì la licenza in fisica ~matematica nel 1914.
Died e l'opera sua nell'Ospedale 014 e morì per bronco ~polmonite influ e nzale nell'Ospedale da cam~ po 240 a Mestre il giorno 18 nov e mbre 1918, dopo aver preso parte al!' immane guerra.
Tenen te nel 6 ° Regg. Artiglieria da Fortezza aggregato, quale comandante di sezione, al 5:2° Rag~ gruppa m e n to d 'asse dio.
Ebbe vari encomi per il suo zelo, coraggio ed abnegazione.