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PIAZZA DI FORTEZZA

l. CONSIDERAZ IONI GENERALJ

Cenno topografico.

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Fra le s trett e di Mezzaselva ( Isa r co), cli Rio di Pusteria (Rienza) e di Bressanone (Isarco), si apre la conca di Bressanone, in mezzo a ll a quale si eleva una zona collinosa che prende il nome cli altip ian o di Sciaves.

Questo a ltipi ano è fortemente ondulato, in parte coltivato e in parte boscoso, e ricco di abi tali; esso si eleva di circa 300 m. su l fondo di due valli laterali. in terpo nendosi fra le stesse a gu isa cli cuneo.

La co nca di Bressanone è circondata da un a corona di monti, a lti da 2500 a 3000 m., che scendono ve rso il fondo cli essa con fianchi ripidi, in gran parte a prati o coperti di boschi.

L e rotabili e le ferrov ie de l Bren nero e della Pusteria en trano nella co nca , da nord, per i varc hi c he !'Isa rco e la Rienza si aprono attrave rso queste montagne, a F ortezza ed a Rio cli Pusteria.

L a rotabile e la ferrovia ci e l Brennero corrono, nella co nca, semp re sulla destra de ll ' Isa rco; qu e ll e della Pu ster ia , a Rio di Puster ia , sono inv ece cost rette ad a bband o n are il corso della Ricnza a causa della ripid ezza el ci versa nt i e de ll'angustia della va ll e, e lambendo a nord l 'alt ipian o cli Sciaves, passano ne lla valle dell' l sa rco e vanno a riunirsi a Fortezza a quelle del Bre nn ero . D alla rotabile d e lla Pu s rer i a, si distacca a nord cli Sciaves, un tronco di strada rota bile che, costegg iand o ad oves t l'altipiano va a congiungersi direttam e nt e a lla rotabi le del Bre nn e ro , a monte di Bressa none.

La co nca cli Bressa no ne è pertanto il punto di confluenza delle più imp ortanti comunicazion i rotabili e f eITovia rie fra la valle de ll 'A di ge- I sa rco, clell' l nn e de ll a Drava, e da ciò ripete l ' importan za militare.

Uhica:ione e funzione della piazza

La piazza di Fortezza, costruita negli anni 1837-38. sorge nel punto dove la rotabile del Brennero sbocca nella conca di Bressanone; consta di un corpo di piazzo costruito sopra un poggio roccioso di poca elevazione, fra la strada e l'alveo dell 'Tsarco, e di un corpo staccato, costruito più in alto, sul versante destro della valle.

La piazza di Fortezza sbarra la strada del Brennero e della Pusteria al loro punto di congiunzione. Questo sbarramento può però essere evitato, per chi provenga dalla Pusteria, per mezzo del le s trade dell'altipiano di Sciaves, che deve perciò, in questo caso, essere occupato dal difensore.

2. DESCRIZIONE DELLA PIAZZA

a) CORPO DI PIAZZA

Sorge sopra un poggio roccioso (alla quota di 765 m.) sulla destra dcll'lsarco, ed è costituito da un enorme ammasso di costruzioni in muratura , interamente scoperte, disposte in due cinte.

La CINTA ESTERNA è composta cli cinque fronli, cli tracciato assai irregolare per adattarsi al terreno, non munite in gran parte di fosso.

Le batterie cli queste fronti sono quasi tutte in casamatte. e ad un piano quelle volte da est cd a sud, a due quelle volte ad ovest e nord-ovest.

Sono organizzati per fucileria, casamatte e grossi muri staccati.

L'insieme delle cinque ji-011/i costituisce un poligono irregolare, che permette di portare fuochi in tutti i sensi (tiro a puntamento diretto ed indiretto).

Il law sud è formato da due fronti approssimativamente bastionate: consta cioè del bastione A, del bastione B, D , E, e di quello G, tra loro riuniti dalle cortine B ed F.

Le due facce de bastione A ed i fianchi sono in parte casamattati; ma al saliente vi è un semplice muro con feritoie. La casamatte del fianco sinistro, sono 6 e battono per lungo tratto la ferrovia e la rotabile di Trento e parte dell'altipiano cli Sciaves. Davanti a questo bastione avvi un fosso con controscarpa in muratura e galleria di controscarpa.

Il bastione C , D, E, è costituito da un muro staccato, dietro al quale vi sono casamatte ed una batteria scoperta. Le due facce for- mano angolo molto ottuso fra di loro, ed i d ue fianchi sono corri. Ali ' angolo s ud-ovest vi ha una casamatta C per due pezzi, e quindi una batteria D in terra per cinq ue pezzi , corrispondenti alla faccia s ini s tra ed al fianco sinis tro havvi una grande casamatta con quattro can noni ere e tre fuc iliere nella faccia, e due ca nn on ie re nel fian co. li terzo bastione del la to sud (G) è formato eia un a grande casamatta per otto pezzi , dei quali c inqu e hanno azione a sud e tre ad est. In questo bastione il salien te è fortemente arrotondato. i I lato m·est è formato da t re gra ndi costruzioni cas am a ttat e e d a un a più picco la, cos titu e nti ne l co mpl esso un a lin ea a denti d i sega con facce s uccessivamente ritirate e collocate più in basso man mano che si procede da s ud a nord , dalla ferrovia cioè al fiume. Tali casamatte , per artiglieria, hanno azione verso ovest e nord-ovest; sono a due ordini di fuochi ciascuna e provviste di sette cannoniere per ogni piano quella A e quella X, e di cinque quella Z. Al saliente del bastione A vi ha inoltre una cannoniera volta ad ovest , la quale batte solo la s trada e la ferrovia. li lato sud è costituito da una fronte bas tionata. Il bastione occidentale R è formato in parte eia un robusto muro con cannoniere e feritoie; presso all'angolo di spalla sinis tro havvi una casamatta per tre pezzi con azione verso sud.

I tre bastioni sono collegati fra di loro dal le due co rtin e B e d F c he sono formate eia robusti muri, co n num e rose feritoie. Ne ll a cortina B , s pezzata ad a ngo lo, s i a prono due passaggi, l'uno per l ' ingresso a lla fortezza , l'altro alquanto più eleva t o, per la ferrov ia. La co rtin a F in vece è rett ili nea; davanti ad essa esiste un fosso scavato nella roccia il qua le è ricoperto con una tettoia e sembra dover se r v ire per deposito cl i materiali.

Il lato orientale è fo rm a to da una fron te tanagliata , ai due sa1ie nti vi so no le due grandi casamatte G ed M. Della prima fu g ià de tt o . La seconda con tracciato curvilineo raccorda la fronte es t a lla fronte nord; è munita di c inqu e ca nn oniere con azio ne verso le alture cli Aica e ve rso l 'a ltipiano di Sciaves. L' angolo ri en trante dell a te na g li a è formato d a muri e feritoie, attraverso ad uno dei quali è aperto un passaggio per la ferrov i a. Davanti a ll 'a ngo lo rientrante o ra eletto, e d a lqu an to più alta d elle due cos tru z ion i casamattat e v i è un a mezza torre scoperta H , forata co n cinque cannoni e re e diverse feritoie, la quale batte più direttamente il pon te d ella ferrov i a, e fiancheggia i due lati della te na g lia.

Più in basso e so tto la fe rrovia v i è un 'altra mezza torre scoperta L , munita di un ordine di fe ritoi e; essa infila i l ponte in leg no della rotabil e della Pu s ter i a e batte le a di ace nze di qu es to e d e l ponte d e lla fe rr ov ia.

Oltre !'Isarco, n e ll 'a ngo lo n ord formato da qu es to fium e e d alla ferrov i a tro vas i una cos tru z ion e casamattata 1 c he è un a s pec ie di corpo di g ua rdia , fogg ia to a tanagl ia ed ord inato per fanteria. Batte la rotabi le della Pu s te ri a e buon tratto del le tto del! ' Isa rco .

Al nord la fortezza è addossata a ll ' Isarco ed è limit ata da una pa re te roccio sa qua si vertica le di circa 50 m. di altezza, che forma la r iva destra del fiume , il qu ale da Unt era u fino oltre La fortezza sco rre se mpre in pro fo ndi ss ima forra .

Le altre facce che collegano le fronti casamattatc ora esam inate sono rivolte approssimativamente verso nord , e so no costituite da un fabbricato a tre piani (quello J fra le casematte A e X) e da due tratti cli muro con feritoie. La quarta ed ultima costruzione casamatta W sorge all'estremità nord presso le rive scoscese cieli' Isarco , e non ha per ciascuno dei due piani che una cannoniera ed una feritoia.

LA CINTA SUPERIORE INTERNA ha la forma di un quadrilatero irregolare. Domina la cinta inferiore di dieci o dodici metri , e come questa, è formata da parti casamattate e da robusti muri ordinati difensivamente.

La cortina Q è essa pure formata da robusto muro con feritoie preceduto da fosso. li bastione orientale P è se micircolare , casamattato e circondato da fosso; ha tre cannoniere con azione verso est e sud-est.

La fi'onte occidentale è tanagliata , presenta ai due salienti la casamatta P ora descritta, e la casmatta N munita di quattro cannoniere. Davanti ai due lati della tenag l ia esiste un piccolo avallamemo che serve eia fosso: i lati s tessi della tenaglia sono formati da due tratti cli muro, forati con sette ca nnoniere e diverse feritoie.

Il lato nord è formato da un muro e da un fabbricato casamattato Y, o caserma, per mezzo del quale si collega al lato ovest. Qu es to ha un andamento generale di linea a denti di sega, ed è formato essenzialmente da tre fronti casamattati, ad un sol piano ciasc uno , tanto più ritirati quanto più prossi mi al fiume , analogamente alla cinta esterna, e muniti rispett i vamente a cominciare dalla des tra, quello U di sei cannoniere, quello T di due , e quello S, di tre cannoniere nella parte casamattata, ed una scoperta.

Allo s pigo lo sud-ovest d e l la cinta superiore è inalberata la bandiera del forte. Dal locale casamattato U della fronte ovest s i di - parte un muro a feritoie, il quale va a raggiungere la co rtin a B ; questo muro ha la fronte a d ovest, e se rv e a coprire da quel lato l a comunicazione fra la cinta este rna della fortezza e la cinta inte rna. b) CORPO STACCATO li co rpo s taccato s ituato 111 riva destra del! 'Isarco su di un ripiano alto da I 00-150 m. s ul fondo d ella valle, è separato d al corpo di piaz za pe r me zzo della ferrovia del Brennero . E sso è formato d a una serie di costruzioni in muratura disposte s u di un tracciato a forma irrego lare ed a ma gg io e r azione verso monte che verso valle.

Entro la cinta interna vi sono poi diversi fabbricati a d uso case rma .

Il corpo di piazza comunica co l c orpo s ta ccato med iante una rotabil e e per una via so tt e rranea c he pres umibilmente s i dipartir e bbe presso la porta d'ingresso della cortina B , passando ne ll ' inte rno di una spec ie di magazzino che rimane sotto a ferrovia.

ARMAMENTO - Non s i s a preci sa re bene il numero dei pezzi che costituiscono l 'a rmamento del co rpo di piazza: si sa però che l 'armamento è costituito da pezzi a retrocarica di recen te mod e llo. In complesso vi sono circa 50 cannon iere le quali hann o az io ne ve rso ovest e nord-ovest; e circa 56 rivolte verso es t e sud -es t.

Il lato est di questo tracciato è formar.o da un muro alquanto ritirato nella parte centrale C ove è praticata la porta d'ingresso. Può paragonarsi ne l complesso ad una front e bastionata; il ba s tione s ud è costituito da un g ran fabbricato K casamattato a du e piani, arrotondato in corrispondenza del sai iente, ove so rg e s ul dinanzi una capponiera se micirco lare b.

La faccia a pros p e tta quasi verso est, e s i compone di du e parti di differente l iv e llo (di cui la più bassa qu e lla a nord), e d aventi ciascuna du e cannoniere al piano inferiore , e una fila di feritoie al s up e riore.

I l fianco d è cos tituito da due ordini di feritoie su l fianco del fabbricato k; e di un tratto di muro c h e collega questo colla cortina e ne l quale s ono praticate du e can noni ere e alcune fe ritoi e .

La cortina e il bas tione nord son o costituite cli ma ss ima parte da muro con feritoie; oltre a ciò ne l bastione e so no praticate c inque cannoniere per una batte ria scoperta, avente azione verso est e s ud-e s t.

Lungo il fronte nord e per metà circa della lunghez za di questo, prosegue il muro rettilineo; nel primo tratto f sono praticate tre cannoniere per batteria sco perta, e negli intervalli tra l'una e l'altra delle feritoie; sul di dietro vi ha la caserma h.

Il tratto successivo del muro è più basso, munito di so le feritoie, ed insieme al gomito I (specie di capponiera con feritoie e una cannoniera) viene a funzionare da muro staccato rispetto alla retrostante batteria in terra g, ove si s uppon e possano essere collocati da quattro a sei pezzi. Ques ta batteria ha alle spalle la caserma i.

Procedendo verso m·est fa seguito una costruzione casamattata m; nel piano superiore sono praticate sei cannoniere; nell'inferiore del le feritoie, e al centro è collocata una capponiera II semicircolare. Finalmente all'angolo ovest su ha un ' altra capponiera p, in parte circolare, ove potranno forse essere collocate pure delle artiglierie, essendo in essa praticate 3 o 4 cannoniere.

Non si sa indicare precisamente come sia formato il lato sud.

Ne ll'interno del forte vi sono vari fabbricati per caserme e magazzini i quali s uperano alquanto in altezza i muri e le costruzioni esterne. Per le comunicazioni col corpo cli piazza vedi la descrizione di que s to.

ARMAMENTO - si ritiene che nel corpo staccato possano essere impiegati da 12 a 16 pezzi con azione verso nord -oves t e da 11 a 13 con azione verso est e sud- est.

L 'armamento è pure costituito con pez z i a retrocarica di recente modello.

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Piazza Di Franzensfeste

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Stralcio Da Viaggi Di Sm 1886

RITIRATA DELL'ESE RCITO NAZIONALE

Dalla linea del Piave alla linea Vicenza-Padova-Mestre omissis

IV Prom emoria del Capo di Stato Maggiore al Coman dante in capo dell'Esercito a) Studio relativo all'occupazione difensiva della linea Vicenza-Padova -Mestre.

Esame tattico-topogrc;fico della linea da occuparsi.

La li nea Vicenza-Padova- Mestre ha tracciato a fronte tanagliato co l rientrante a Padova. li lato M estre-Padova misura 35 km., il lat.o Padova-Vicenza 37 km.

Il lato Mestre - Padova è seg nato da un ramo del Brenta detto Naviglio di Dolo, ostacolo serio co n punti ùi passaggio a Strà e Dolo. L'ostacolo è accresciuto dalle condizioni di terreno di riva destra. su ùi essa stendesi una vasta zo na foggiata a trapezio i cui lati sono: a nord: Navig li o di Dolo e C.le

Piovego - km. 35 a ovest: Canale B attaglia - km. 32 a s ud: C.li Bovolenta e Pontelongo - km. 40 a est: Lagune - km. 42

48. - Venezia: en trot erra veneziano delimitato dal Canale Piovego. dal Nav igli o di Dolo. da l Taglio Nuoviss i mo. dal Canale Bov ol cnta - Pontelongo e dal Canale Battag l ia. Situaz ione rifer ita ai p rimi an ni del secolo X I X. (Sc ioceheu i . Trento).

L ' interno del trap ez io è solcato da numero s i e profondi ca nali , altezza media I , 50 m., larghezza da IO a 40 m., essi so no c hiusi fra argini co s tituenti qui le sole vie di comunicaz ione. La chiaviche idrauliche di Strà, Dolo , Battaglia e Brondolo pennettono di aumentare il corpo d 'acqua dei cana li ed inond are il terreno interposto. Con questa inonda z ione si da a questa zona di terreno il carattere di un se rio ostacolo alle operazioni in qualunque senso dirette , di so lido lega me fra il lato Vicenza-Padova e le lagune, e s i limita l'occupazione della linea ai due punti di Padova e Me s tre. da ambedue que s ti punti si può co n forze conside revo li sbocca re contro un n em ico che tentasse forzare il lato inferiore della tanag lia o minacciarne il fianco s inis tro e le spa ll e qualora il tentativ o fosse diretto contro il lat o s up er ior e Pado va ha p erò caratteri co ntroffen s ivi maggiori di M es tre. Pado va in fa tti , al centro d e l vasto rettan go lo formato dal Brenta, dalla Bre ntella, dallo Scaricatore e dal c anal e di Pioveg o, punto inte rmedio dei fronti intermedi s tabili s ul Bre nta da Vaccarino a Dolo , nodo delle strade dall'alto Veneto all'Italia centrale, può considera r s i come un vasto campo trince rato na tural e , pe rno della dife sa attiva fra Pia ve e Brenta. Me s tre ha pure ca ratteri controffensivi assai s piccati, m a nell e s ue attuali condizioni di distacco dal res to del co ntin en te no n s i presenta come punto favorevole al concentrame nto di forze molto numero se (massi mo 4 Corpi d 'A rmat a) .

TI lato s up e riore d e lla tana g lia è seg n a to dal corso del Bacc higlione eia Vicenza a Padova. Il fiume presenta ottime condizioni difensive , le quali so no aumentate dai gr uppi di colline c h e sorgono sulle s ue rive (Co lli Be rici e d Euganei s ulla riva destra, Al t.ure di Montegalda s ulla riva sin istra ). Ques ti grup pi formano nel loro ins ieme una region e co llinosa, che sa ldata ai Lessini dalla Stretta di Vic e nza , alla La g una dal bas so Brenta , coperta sul fronte ciel Bacchiglione, cost itui sce un ' insieme di pos izioni tatti c h e atte a spalleggiare la no s tra controffensiva s boccante eia Padova e da M es tre.

Cr iteri per l' occ upa z ione difensiva della lin ea

1 criteri per l'oc c upa zion e della linea s i ria ss umono nei seg uenti:

1. Concen trare la massa delle forz e s ul lato P adova- M es tre ripartendole co n giusta proporzione in du e nuclei a Padova e Mestre e predi s pone ndo inonda zio ne del terreno di riva de st ra del Brenta . Da questi due punti operare offensivamente contro le ma sse ne miche s bo ccan ti nel pi ano fra Piave e Brenta.

2. Occupare difensivamente i punti principali del lato Vicenza-Padova allo scopo d'intercettare la nemico la marcia verso est e di spalleggiare la mossa offensiva ora descritta.

In base a questi criteri i movimenti da eseguirsi possono così riassumersi:

1. Ritirata del le truppe dalla lin ea del Piave sui punti Mestre e Padova e s ul trailo Padova-Vicenza.

2. Avanzata dell'Armata di riserva su Padova.

3. Ripiegamento del X ° Corpo su Vicenza. Que s to Corpo terrà distaccamen ti a Bassano e a Thiene a sostegno delle truppe di difesa cli Primolano e di Settecomuni, sgombrerà l'alto Piave abbandonando a se stesse le truppe di difesa del ridotto cadorino.

La seguente tabella indica la dislocazione dell'esercito nazionale dopo l'effettuazione dell'occupazione della linea Vicenza- Padova-Mestre.

Disloca:ione per f' occ11pa:io11e difensil'a della linea Vicen:a-Pado1 •a-Mes tre

Armate Corp i Di slocazion i Sta bil imen ti Li nea di rif. to Ann otazioni av. Li

1• l'avaro I inea ferrov iari a:

11 • nord di Me stre Rovi go -Adria -

J a m· Mestre Rov igo Loreo -Ch ioggia Si collega no a

1v0 Ze llari no e via acquea: Noale: co ll a

J• D. Cav. sul fronte Chioggi a-M estre destra v • Vigon ,a Pcl v•. v1 ° e v11 ° v 1° Villa nova Corpo li nea ferrov iaria :

1/2-2• D. Cav. Marcon -Noalc dell a J• D.

2 a v 11° Cam po d'Arsego 1.eg nago-~1onse Iice- v 111 ° Montegalda Legnano Padova. Pel VIIl° e 1/2

112 - ix• Longure ix• via ord inaria:

5• D. Cav. Caste lfranco Lcg nago -:>lovcnta x• Vicen za Li ne a ferrov iari a: Di ,taccam ent i

3" x 1° S. Bonifacio Mantova Mantova- Verona a Bassa no xu• Ve rona-Lonaw Verona -Lonato e Tiene

Xlll 0 Padova Li nea ferrov iaria:

4 a x i v• Padova Fe rrara Ferrara-Padova xv • /\bano

Coman d o in capo Padova h) Studio relativo al movimento in ritirata ossia al passaggio dalla linea del Piave a quella Vicenza-Padova-Mestre. mass ima da Ponte Priula a Vicenza 62 km.

Esame sommario fallico-topografico della zona da attrai·ersarsi.

Questa zona è compresa fra la linea del Piave, quella Vicenza-Padova-Mestre, il fronte Ponte Priula-Mo ntebelluna-Bassano -V icenza e la laguna veneta.

Profondità della zona nel senso della marcia (in linea retta): minima da Ponte Piave a Mestre 30 km.

La zona è generalmente piana, fertile ed offre ottime condizioni d'accampamento per numerosa truppa di qualsiasi arma.

La rete stradale è assai ricca in tutti i sensi, il suo andamento generale presenta tuttavia la carati.eristica di convergenza dalla linea del Piave a Treviso e d'irradiamento da questo punto sul fronte Vicenza-Padova- Mestre.

Gli ostacoli tattici che questa zona presenta non hanno grande valore. Orientandoli rispetto alle due presumi bi I i direttrici cieli' offensiva nemica possono così raggruppar si:

I. Direttiva procedente dal Piave verso est o s ud -es t:

Sile eia considerarsi pel solo tratto Treviso-Porte Grandi. Lunghezza 20 km. , larghezza media 30 m. , profondità 2, 4. Treviso, città murata, costituisce un buon appoggio a sinistra ed è il punto più importante della linea;

Musone torrente a fronte concava verso est. Valore tattico piccolo, aumentato nella parte bassa ciel suo corso eia altri torrenti che corrono paralleli ad esso;

Brenta eia considerarsi pel tratto Bassano-Dolo, ove s i salda alla linea Padova-Me s tre. Lunghez za 60 km., larghe zza media 70 m., profondità 1, 5 m.

Queste tre linee possono offrire un ostacolo momentaneo al1'avanzata del nemico e si presentano come linee atte alla sosta delle truppe in movimento dal Piave al Fronte Vicenza-Padova- Mestre.

2. Direttrice procedente dal Tirolo e dall'alto Piave verso sud:

Punto di sbocco cli Cornuda. Bosco Montello, pianura di Pecleriva e alture cli Montebelluna, costituiscono nell'insieme una buona posizione fronte a nord atta a contrastare lo sbocco da!J 'a lto Piave ed il passaggio dalla sinistra alla destra del fiume presso Vidor;

Punto di sbocco cli Bassano. Po sizione allo sbocco di Val di Brenta, Valle S.ta Felicita, Solagna e M.ti di Rubbio. In com- plesso ottima posizione contro attacchi frontali, richiede forze numerose per la s icure zza delle ali non validamente appoggiate. Ques te due posizioni si presentano come convenienti per la protezione dell'ala sin is tra del le truppe in ritirata e potranno essere efficacemente occupate da un distaccamento avente la mi ssione anzidetta.

Criteri per I' esecu : ione del movimento i11 ritirata

I criteri ai quali può informarsi il movimento in ritirata dalla linea del Piave a quella Vicenza- Padova-Mestre s i ria ss umono nei seguenti:

I. Passagg io immediato di tutte le trupp e sulla destra del Piav e . Dis tru zione dei ponti e irradiamento della cavalleria lungo la riva des tra allo scopo di inte rromp ere l'immediato contatto con il nemico.

2. Ritirata delle truppe sosta ndo s uccessivamen te sulle lince:

Site: Tr eviso -Porte Grandi;

Muson e e corsi d'acqua paralleli: Asolo-Castefranco-NoaleMestre;

Brenta: Bassa no-Dolo-M estre.

3. Occupazione temporan ea per parte di un distac camento a protezione dell 'ala s ini s tra dei punti di sbocco di Mont ebelluna e Bassa no.

In base a qu es ti criteri l ' effettuazione ci el movimento potrebbe aver luogo nel segue nte modo e g iusta le norme seg uenti:

I. Ini zio ciel movimento ne lle ore antimeridiane ciel giorno x.

2. Compimento in cinque g iorni raggiungendo: la sera del giorno x la linea del Silc; la sera del giorno x+l la linea del Musone; la sera del giorno x+2 la linea del Brenta; la sera ciel giorno x+4 la linea Vicenza - Padova-Me s tre.

3. La rete s tradale può essere così ripartita:

I • Armata: dalla Strada P.te di Piave-Treviso-Mogl iano-Marte llago-Mirano, inclu sa, a sud;

2• Armata: dalla predetta strada, esclusa, a nord, lasc iando libera la strada Bassano -Vicenza al X ° Corpo.

4. La prote z ione del l 'ala sinistra durante il movimento di ritirata può affidars i: a llo sbocco di Cornuda: all 'VI11 ° e 1, 5 IX° Corpo; allo s bocco di Ba ssa no: al X ° Corpo. Questo dovrà perciò avanza - re circa una divi~ione a Bassano pe r la se ra del giorno x e tenerve la fino a movimento compiuto, quindi ri t irar la s u Yicen7a lasciando un distaccamento a sostegno delle truppe di Primolano.

La segue nt e tabella da le possib ili dislocazioni dei Corpi durante il mov imento.

I s u ccess ivi specc hi danno g li itinerari di marci a dei Corpi delle Arma te in movimento.

O isloca1.ioni giornaliere dei Corpi durante il mo,imcnto

Corpi X- I X X+I X+2 X+3 X+~ Annota1ioni

I Su lguri, la Mu ,c,1rc Fiwaro bva ro Fuv aro Favaro La I' e li 2" Div ca1.11icria re1rocedc coprendo il mov ime nto

Il Po111c (a'1cmord Me,trcnord Me,trcnord Mc,trcnord Me,trc d1 Pia,e lii San Biagio Ca,ak Mc,1re \lc ,1re \l e,1re ~k,1re La , D1v

IV wd Trcv i,o ,ud Tre, i,o Zellar ino 7.cllarino Zc ll arino Zc ll anno cavalleria

V e,t Trev iso est Trev iso Noalc Vigo 111a Vigo111a Vigon,a come ,opra

\'I Villorba nord Tremo Treb,N:lghe \ '1llanou \'illanO\a VillanO\a

VII P.tc Pnula Pon1,1110 Ca,tclfranco Campo Cumpo Campo d"A rscgo d·/\rscgo d"Ar,cgo

VIII Su,cgana Montere iIuna Ric,e Ciuatlclla C'anu,ano \fon tegalda

112 IX Follina Comuda /\,olo R0\\,1110 Pomc Long.i,c di Brenta

X Viccn,a Vicc n7 a Vicenza Viccn,a Vic\!nta Vkcn,a co n di,t,1ccamen1i a Time e Ba,-ano Quello eh Ba,sanc fino alla ,era del 6 giugno di ci rca I Di,·.

Xlii Ferrara Polc,clla Ro1igo Mon..clice Pado1a Padova

XIV Ferrara Ferrara J>o lc,cl la Swng hc ll a Conse lve Padova xv Ro,ere \J oga ra Lc~nago l:\IC E,1c /\bano

Itinerari di marcia dei Corpi cl ' Armata l 'Ar m a t a

Giorni I Co rpo Km. Il Corpo Km. lll Corpo Km. I\' Corpo Km.

Xl Salgareda - Pome P1a,c - s. BiJ)!IO - ,ud di Trevl\O -

X Mu,cs1rc 21 Casier 20 (a,ale del Silc 14 ,ud di Treviso -

X+ l F.iva ro 12 no rd Mestre 16 Me,1rc 18 Mogliano 12

X+2

Zellarino 14

2• Armala

Giorni V Corpo Km. VI Corpo Km. VII Corpo Km. VIII Co rpo Km. f/ 2 IX Corp< Km.

X- I cs1 Treviso - Vi ll orh a - Pont e Pri ul a Susegana - Follina -

X es1 Treviso - nord Treviso IO Ponzano 16 Mo111ebellun a 20 Cornud a 26

X+ I Noale 22 Trcba , d ghc 24 C,h lclfranco 28 Rie,~ 1'2 Aso lo 9

X+ 2 Vigonza 18 Villanova 20 Ca mpo 22 C' in adella IS Ross ano 18 d'Ar,ego

X+3 Cami:>ana 20 Ponie Brema 12

X+-1 Mon tega ld a 10 Longu re '26

4" Armala

Giorni XIII Co rpo Km. XI V Corpo Km. XV Corpo Km.

X- 1 Ferrara - Ferrara - Rc,•crc

X Polesella 22 Ferrara - Nogara 18

X+l Rovigo 12 Pobell a 22 Legnago 24

X+'2 Monse li ce 20 S1ang hell a 20 Es te 30

X+3 Padova '2 1 Consclw 18 Este

X+4 Padova 20 Aba no 26 e) Enumera zione e riassunto degl i o rdini e disposi:ioni da emanars i per I' effe rtua :ione del progettato mm·imento.

Gli ordini e le di s pos iz ioni che s i po sso no fin d 'ora e nunci ar e per l'effettuazione d e l progettato movim e nto s i ridu co no ai seguen ti:

10

Ordine ge nerale per il movimento m ritirata e per l 'occupaz ion e d e ll a nuova lin ea di difes a.

Que s to ordine dovrà contenere i seg ue nti punti:

I. s ituazione di g uerra alla se ra del g iorno x -2 e conseguenti d ec is ioni del Comando in capo de ll 'ese r ci to ;

2. di spos itivo d 'oc c upazion e de lla linea presce lta: Vi ce nza -PadovaMe s tr e;

3 presc ri zion i ge nerali relativ e al movim en to in ritirat a d a lla lin ea del Piave a quella: Vi ce nz a-Padova-Me st re.

11 °

Ordine spec ial e a l Comandante la 2 " Armata per la protez ione d e ll 'a la s inistra allo s bocco cli Cornuda .

ITT°

Ordine speciale al Comandante il X ° Corpo d'Armata per la protezione dell'ala sinistra allo sbocco di Bassano.

Ordine speciale al Comandante la piazza di Venezia per la predisposizione del!' inondazione del terreno di riva destra del Brenta e per la preparazione di materia le nautico da trasporto per i rifornimenti della l" Armata, in base alle richieste dell'Intenden z a della stessa.

Lettera al Comandante le truppe del ridotto del Cadore contenente le informazioni relative alla situazione a lui creata con l ' effettuazione del progettato movimento in ritirata .

01nissis

Comando Del Corpo Di Stato Maggiore

Roma , li 22 Marzo 1907

A seg uito del Promemori a in data 8 Marzo 1907, si comunica la traduzione dell'articolo del Deutsches Vo/ksblatt sequestrato a Vienna.

Come s i presupponeva , 1' artico lo non seg nala n ess un a novità c h e già non fosse a cognizione di qu es to Comando. Si aggiungono tuttavia alcune note illus trativ e :

DEUTSCH ES VOLKSBLATT I Marzo 1907 N. 6524

NU OVE FORTIFICAZIONI NEL MEZZOGIORNO

L 'a ttività con la quale per parte dell'amministrazione militare italiana s i procede nei lavori di fortificazione lun go la frontiera austriaca pel suo intero sviluppo dallo Stelvio fino a Cervignano e lun go la costa Adriatica, ha, s pec ie se si tiene conto degli ingenti crediti che a tal e scopo sono s tati richie s ti e che in parte già sta nno a di sposizio ne , avuto un 'eco vivissima anche presso di noi. Sebbene seco ndo un giudizio pronunciato d alla s tampa tecnica ge rmanica 1 , le opere di fortificazioni austriache s iano più mod erne e organizzate più omogeneamente delle opere di sbanamento italiane e p e r c iò abbiano pres umibilmente ma gg iore forza di re s is tenz a cli que s te, la no s tra amministrazione militare s i è tuttavia c r e duta costretta a dedicarsi anch'essa con nuova attività alle fortificazioni del m ezzogio rno: a c onferma di ciò la suddetta stampa afferma, ad esempio, che s i è in procinto di proce dere alla cost.ruzione di nuovi forti sulla fronti e ra occidentale ciel Tirolo, nella valle d e lla Sulz 2 , del

1 Rivista tede sca /' Ul>era/1 ( n. 11 e 12 del I 906) - Articolo riassun to dalla France Mifitaire del 10-11 Marzo 1907

2 Nell a val l e d ella Sulz o Val di So le che add uce al To nale. erano in proge tto da parecchi anni due nuove opere a monte dell'esiste nte sbarram ento, alq uanto antiquato, costituito dai due fort i di Strino e Velon. Durante il 1906 fu ini ziata la

Sarca 3 e del D aone 4 • Senza entrare in particolari vietat i dalla legge sulla stampa, accennerò so lt anto c he formano oggetto di tale accresciuta attività fortifica toria da un a parte l 'opportunità di provvedere ad una maggiore s icurezza ciel Tirolo meridio nale di fro nt e alle zone di radunata ita l iane Ars iero-Asiago e Primolano-Fastro - L amon , come pure la nece ss ità di difendere più eff icacemente l'importan te va l Pusteria e d'altra parte il completamento deg li sba rramenti della Carinzia nonché delle s trade e ferrovie provenient i da Gorizia. Lungo la costa si s tan no completando le fort ificazioni di Pola e Cattaro e s i p rocede alle nuove fortificazioni d i Sebenico e Ra gusa e di alcune isole 5 In seg uit o a li ' istituzione di un comancostruzio ne di un tronco di strada mi l itare che dal fondo valle. nei pressi de l forte Velon. deve condu rre ad una pos izione in locali tà Pozzi /\ l ti ove, dicesi. nel corrente anno sarà in i ziato un nuovo forte con obiettivo i l passo e le proven ienze dal Tonale. (V. Fogl io Bormi o u. Passo de l Tonale della Carta Ausl riaca I :75 000 e Bollettino dello Scacchiere Orien tale N. 25 del 10 novembre 1906).

3 Si allude probab i lmente alle nuove costruz ioni fortificarorie eseguite sul M Brion c a Riva (n uo va opera corazzata co n 6 cupo le) e ad una nuova ope r a che d icesi in progetto a M Tombio (nord -ovest di Riva con tro l e provenienze da V. di Ledro e V. d i Concei per la Bocchella di T r at. (Fog li o R i va u. Rovereto della Carta Aust ri aca I :75.000 e Bollettino N. 25).

• Ness una no ti z ia si ha di opere in progetto in V. Daone nè si ritiene che le cond iz ioni della valle sia no tal i da richiedere il suo sbarr ame nto con opere di difesa. Alludesi forse all 'avvcnu to rafforzamento del forte M. Corno, principal e del gruppo fort i fica to d i Lardare (G i udicarie) - (V. Fogl io T ione u M. Adamello dell a Carta Au striaca I :75.000 e Bollett ino N. 25).

> A POLA è in costruz ione u na d iga che deve chiudere l'imbocca tur a cie l porto da P. Compare a P. C ri sto.

Diccsi anche sia in progello una n uova opera tra il Forte Turc i an ed i l F. S. Danie le ( fr onte a terra ). - (Bo ll ettino N. 25).

Di CATTARO non si han no notizie posit i ve che vi sia no in co struzione n uove opere do di sbarramenti a Riva 6 e dell'aumento dell'artiglieria eia fortezza sembra che i provvedimenti nel T ir o lo meridionale s ia n o ormai di dominio pubblico. Quello che è asso lut amente sintomatico è lo stato de ll e direzioni ciel genio lungo la frontiera che si trovano in pretta contraddizione con l a situazione numerica prescritta e prevista dal B il ancio preventivo per l'anno 1907. L a s itua zione normale per Tr e nt o sarebbe cli l ufficiale superiore e di 4 ufficiali inferiori , mentre presentemente quella direzione conta I ufficiale superiore e I O ufficiali in fer iori; Brixen che nel lo stato normale dovrebbe avere I ufficiale s uperiore e I inferiore, ha ora due ufficiali inferiori in più; così pure K lagenfurt. L a direzione del genio di Pola ha due ufficiali super iori e 10 infer iori, mentre norma lm ente dovrebbe averne rispettivamente I e 5; la direzione di Cattaro ha oltrepassato di 8 ufficiali inferiori il suo organico normale che è di I ufficiale superiore e 5 ufficia li inferiori. A tutto CIO si aggiunga ancora un aumento di personale nell'organico dei ragionier i e dei sorveglianti alle costruzioni militari.

Di SEBEN ICO era noro che l ' A ustr ia in tendeva cr ear v i un nuovo importante po r to mi l itare. in na lza ndo fortificaz ioni sulle iso le an tis tanti alla costa. Fi no ad ora per ò non si ebbe not i zia che di ril ievi esegu it i su dette isole. dell'avvenuto armamen to de l vecc hio Fo rt e S. Nico lò all'imboccatura ciel cana le di S. J\ ntonio e delle pred isposizio ni per sbarramento subacqueo del cana le stesso. (V. Bollettino N. 25).

A RAGUSA non sussisterebbero che l'ant ico forte imperiale ridotto a caserma e la vecchia cin ta della c i llà ar mata in qualche tratto. Nessu na notizia cli nuove opere.

C irca le ISOLE, oltre alle numero se staz ioni radio telegra fich e, non sarebbero in co rso lavori se non a M. Asino nell'isola di L uss in -p icco lo; non r isulla però se tralli si di un opc r a a p ro tez ione de l porto o di semplice difesa della st azione radiote legrafica. - (V. Bolle ttino N. 22 dcli' Il apri le I 906).

Per contro le direzioni del genio nel Nord, specie a Cracovia e a Pr zemis il hanno 4 ufficiali superiori e 19 inferiori ossia press 'a poco l'organico normale 7 • li progetto della ferrovia Sebenico-Ogu l in (o meg l io Knin-Ogu l in) c he av rebbe dovuto collegare la Dalmazia al ter rit ori o de ll a Monarchia attraverso l a Croazia, venne per ora abbandonato nel recente prog ramm a general e pel migl ioramento del la Dalmaz ia, specie per l'opposiLione dell'Ung heria.

Non v'ha dubbio che allo stesso ordine di idee delle fortificazioni appartengono anche i progetti per le nuove Iinee fer r oviarie, come quelle di Trento - Malè, Meran -St. L eonhard, Bruneck -T aufers, Sebenico - Ogulin 8 ecc., come pure le progetta te nuove s trade si St.

0 A Riva nell'estate de l 1906 fu effettivame nte ist i tuito un Coma ndo dei forti di sba rramento retto da un Magg iore Generale di art ig l ie ri a - e I ·artiglieria da fortezza fu aum entata d i 2 compag nie e di uno S. M. di hallag li one a rranzcnsfcs te.

7 Le ci fre c i ta te re lat i ve ag l i or ga ni c i c he dovrehbero avere le direzioni del genio d i T renlo - Br i xen - Klagenfun • Po la e Cattaro concordano esattame nte co n quel le riporta te dalle Dispos iLioni organiche per lo st ato magg iore del Genio. G l i aument i si spiegano colle costr uzio ni in corso i n quelle region i.

" La T r emo-Malè (in V. di Non) di cui giil furono appaltati i lavori , è fe rrovia 1,econdaria a scartame nto ridotto. Non può ri guarda rsi come ferrov i a d i grande importanza mi l itare: potr /1 essere di qualc he ut i l ità specie pe i rifornim en ti in caso di eventuale az ione per la l inea de l To nale.

Le ferrovie secondarie Merano-S. Leonhard e Bruneck-Taufer~ non presentano che importanza l ocale.

Leonhard-Jaufenpass-Sterzing, Krimml-Kasern, Cortina -Colle di Falzarego, Arabba-Pordoi, Primiero-passo di Bricon -Castel Tesino 9 ecc., le quali tutre come pure gli ampliamenti di talune stazioni ferrov iarie progettati nel programma d'investizione della Sudhahn non tendono solamen te ad aumentare il traffico e ad agevo lare l'affluenza dei forestieri, ma rispondono anche ad esigenze strategiche 10 • Di guisa che al di qua e al di là della nostra frontiera meridionale regna una febbrile attività mi li tare a ll o scopo di mantenere fra i due stati un'inalterata pace armata, la quale dopo le mancanze di tatto ufficiali di Udine, lascia, come si afferma eia fonte non ufficiale, molto a desiderare.

9 La strada de l lo Jaufenpass è in corso di co.struL ione da parecch io lempo: stabi lirà una diretta comu ni cazione dal Brennero a Merano, faci l itando gli accessi e la ritirala dalla l inea de l la Vintschgan.

La proge ttata strada del Kri111 n1l er Taucrn (da Krimml nell'a lta valle della Salzaeh a Kasern in V. dell" /\hrn) metterft i n comunicazione il Pinzgau co l Pusterthal facendo capo a Bruneck.

La Cortina-Pas so di Falzarego. g ià da lu ngo lempo carrareccia costituisce un lronco de l la grande l inea rotabile di arroccamento delta delle Dolomi1i; che unisce il Pusterlhal al medio Adige. Anche 1ale tronco sarà ridotto a buona rotabile nel co rren te anno.

La Arabba-Po rdo i pa~s (dal Bueh en stein alla V. di Fassa) è da 3 anni co mpiuta ed ape r ta al lraffico.

La Primiero - Passo de l Brocon-Ca stel Tesino da parecchi anni in progetto non fu per ora costruita che nel tratto Imc r-Cana l S Bovo. Cost ituirà un arroccamento in prossimi tì1 della frontiera fra la l inea del Cismon e la Va l Sugana.

1n rurono seg nalati lavori d i ampliamento a scopo spec ialmente militare in numerose staz ioni lu ngo la linea Ams tetten-Pon tafe l.

CO-MANDO DEL CORPO D I STATO MAGG IORE Ufficio del Capo di Stato Maggiore dcll 'Esercito

N. 30 l di prot. Pers Riservatissimo

Roma, addì 8 Aprile 1912

OGGETTO: Le Armate 2• e } • nella radunata Nord-Est.

Dal carteggio svoltosi in questi ultimi tempi coi Comandanti de s ignati della 2a e 3" annata, è apparsa l'opportunità cli definire , fino da ora, alcune questioni che si riferiscono alla dislocazione delle truppe ed alla ripartizione dell e zone di radunata N. E. fra le armate stesse, in connessione anche al raggruppamento delle opere di difesa permanente stabilite dal confluente del Fella nel Tagliamento al margine morenico di S. Daniele.

La definizione di cui trattasi sa rà sancita nelle DIRETTIVE e nel FASCICOLO DI RADUNATA N. E., che saranno diramati in sostituzione di quelli vigenti, ed in relazione al rifacimento già in corso del progetto generale dei trasporti. de s tinato ad entrare in vigore nel 1913.

Ad ogni modo credo bene comunicare quanto segue ai comandanti predetti per fissare s ubito alcuni punti principali che hanno formato oggetto di particolare di s cussione ed esame.

Ragioni meritevoli di molta considerazione sono state addotte sia ne l se nso di portare all'a lta valle del Natisone i l limite fra le due Armate ponendo sotto un unico comando alla dipendenza della 2• armata tutto il sistema difen s ivo del medio Tag liamento, sia nel senso di lasciare l'attuale limite fra le armate e porre tutto questo sistema difensivo alla dipendenza della 3" aramata.

Però, tutto ben ponderato; ritengo che, mentre nulla hanno perduto del loro valore i motivi che consigliarono ad addivenire alla ripartizione fra le due armate, con limite al Montemaggiore, delta zona di frontiera dal Peralba al mare, (zona che prima del 1907 era tutta assegnata ad una so la armata), sia pure conveniente, per le ragioni che ho già avuto occasione cli esporre, la scissione ciel sistema difensivo (ora ragruppato sotto l 'u nica denominazione di Medio Tagliamento) in due gruppi distinti; Alro Tagliamento - Fella alla dipendenza della 2" armata e Medio Tagliamento alla dipendenza della 3'• armata.

La determinazione non può naturalmente basarsi sul piano d'operazione che si seguirà, perché que s t'ultimo è funzione del modo con cui si farà effettivamente la radunata, del tempo che avremo avuto a disposizione per la preparazione occulta, dei movimenti iniziali .......e, sopratutto, di ciò che farà il nemico.

Ad ogni modo, anche per un'eventuale azione della 2" armata con obiettivo Tarvis, non ritengo necessario che siano assegnate al1'armata stessa tutte e due le rotabili che convergono su Tarvis e che sia quindi esteso fino alla valle ci e l Natisone il limite meridionale di tale azione, perché, come ebbi già ad accennare in altra circostanza, la 2" armata dovrebbe essenzialmente seguire la strada Pontebbana, coll'ausilio, se sarà possibile , di quella di valle Raccolana, quest'ultima da ridurre carreggiabile al momento del bisogno sulla base cli studi e di predisposizioni prese fin dal tempo di pace.

E ritengo che non convenga neppure abbandonare senz'a ltro tutto il territorio sulla sinistra cieli 'alto Tagliamento per la preoccupazione che un attacco vigoroso del nemico possa travolgere le nostre forze dislocate nelle va lli del But e del Chiarsò.

Come ebbi giit a dire in altra circostanza analoga, anche l 'avversario ha bisogno cli tempo per mobilitarsi ed ha bisogno cli mezzi per vivere in forza a distanza dai suoi centri, né è eia escludere che possano , da un momento all'altro, intervenire elementi nuovi che facciano cambiare notevolmente la situazione a nostro vantaggio. Non vi sarebbe quindi ragione di cedere senz'altro ciò che forse si potrà conservare, pure arrischiando parziali scontri con s uccesso non buono e pur dovendo prevedere la eventualità di essere costretti a ripiegare poi sulle posizioni meglio difendibili delle prealpi carniche.

In sostanza, l'azione principale della 2" armata dovrà sempre svolgersi come è previsto dalle attuali Direttive, nelle alte valli del Fella e del Tagliamento, mentre l'azione verso sud dal lato settentrionale della tanaglia difensiva del Friuli ed il mantenimento del possesso della regione fortificata del medio Tagliamento formeranno i compili principali della 3• armata.

Rimane, in conclusione, stabilito: a) il Montemaggiore costituisce il limite fra le armate 2" e 3" sulla linea cli frontiera. Però spetta alla 3" armata la difesa di v. di Musi, immediatamente a N. di Montemaggiore e quindi anche dal passo di Tanameje; b) la 2" armata ha alla sua dipendenza la piazza Alto Tagliamento - Fel/a, comprendente le opere: M. S. Simeone-Festa, M. Ercole-Comielli, Chiusaforte col ridotto di Osoppo. c) La ripartizione della zona di radunata fra le due armate 2a e 3• è fatta sulla base dei criteri anzidetti e quindi la linea di delimitazione si svolge approssimativamente dal Montemaggiore per P. Tanameje, M. Musi, sorgenti del Torre, M. Chiampon, Gemona, F. Ledra, rio a destra del Tagliamento, Pinzano, Spilimbergo, Pordenone.

La 3" armata ha alla sua dipendenza la piazza del Medio Tagliamento, comprendente le opere: Col Colai, Ragogna, Col Roncone, Fagagna, S. Margherita, Tricesimo, Bernadia, Faeit-Campeon, Buja.

Tuttavia, fino a quando non saranno costruiti altri ponti permanenti sul Tagliamento a monte di quello di Pinzano, la 2" armata potrà valersi di quest'ultimo ponte e della successiva strada Ragogna-S. Daniele-Osoppo, sebbene compresa nella zona di radunata della 3" armata.

Come ho già partecipato sono in corso non solo studi, ma pratiche per facilitare la marcia del la 2a armata a traverso del Tagliamento e I ungo la destra di questo fiume, nel tratto da Pinzano a monte.

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