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I SOCIALISTI E ILPROBLEMA ADRIATICO
I socialisti ufficiali italiani, che si vantano di essere stati e di continuare ad essere gli u nici depositari d elle fortune e d ell'avvenire dell'Italia, hanno un « loro )> punto di vista per ciò che riguarda la soluzione del problema adriatico? O brancolano nel buio? O, quel ch'è peggio, non sanno muoversi dalla zona dei più banali luoghi comuni? A questi interrogativi si può dare oggi fin:dmentC una risposta ·e, \ia pure col metodo d elle successive elim inazioni, si p uò giungere ad individuare e a fissare il punto d i vista dei socialisti sul problema adriatico. I recenti gravi episodi di Spalato e di Trieste hanno costretto i socialisti a uscire dal terreno dell'indeterminato e a mettersi su quelio deJle affermazioni co.r;icrete.
L'Av,mtil di domenica recava una n ota politica, nella qua le a un certo punto e ra detto :
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« A questo punto il proletariato italiano interviene e grida che è ora di fi.nirla con l e spavalderie degli incoscienti è degli irresponsabili. li popolo ha. liano ha manifestato nelle elezioni del 16 novembre con grande chiarei u la sua volontà di pace con tu tti, di rinunzia completa a ogni ambizione di conquista. di avversionè a l mil itarismo e all' impe rialismo vestiti d i qualsiasi forma e arrunan tati di qualsiasi pretesto» .
Salvo la for ma , noi non abbiamo nulla da eccepire circa la sost anza, che è identica ai postulati di polit ica estera d ei fasci sti, come si può documentare da u n facile confronto.
« I[ soldato ita liano non si batterà né p er Valona né per Sebenico: Perché Valona è città di albanesi e Sebenico è città di sla\'i. L'infima minoranza italiana ~tabilitasi nella balcanica Dalmazia n on ha p otuto creare a sé i l di ritto di dominio su quella terra, né all'Italia il dovere di appropriarsela. NessW10 degli autori del Risorgimento italiano pensò mai a includere la D almazia entro i confini geografici od etnici ita liani; e una guerra per quella regio~, etnicamente e geogra· ficamente jugoslava, sarebbe niente altro che una guerra di conquista, una guerra imperialista Chi ritiene, a questi lumi di luna, di potersi valere dell'eser cito ita liano per una guerra di conquista, o è matto o vive fuori d ella ro:altà.
« Per oggi basta ~. ·
Osserviamo brevemente:
L che Valona non può essere abbandonata agli albanesi, per le stesse st cssissime ragion i per cui - sic .rtant;bus rebus, nel Med iterraneo - l'Ingh ilte rra non abbandona Malta agli italiani o Gibilterra agli spagnoli; per la stessa stessissima ragione per cui il bolscevico Ciccrin ri v.endica le isole Aaland,. che non sono affatto russe, ma che, per il ~atto di trovarsi sul golfo di Botnia, possono soffocare il respiro marittimo di Pietrogrado e di tutta la Russ ia del nord. _ Valona sarà data agli albanesi quando le altre nazioni plutocratiche si metteranno sul terreno dclJe rinunce,
2. che la Dalmazia sia « balcanica » resta da di~ostrare, Mazzini e Tommaseo la chiamarono italo-sla\'._a. Circa la geografia e l'etnografia dalmatica ci sarebbe da discutere all'i nfinito. Ricordiamo all'Avanli! che un geogra.fo rinunciatario dalmatico della prima ora come il prof. Ricchieri, dopo un viaggio in Dalmazia, ha messo molt'acqua nel suo aceto ri nunciatario (vedi articolo sul Secolo di alcune settimane fa) . Quanto alla minoranza degli italian i, essa non è così « infima» come vuol dare ad intende re l'A vanti .' Gli italiani in Dalmazia, da Zaza a Cattaro, sono certamente 120 mila. Ma fra gli altri 500 mila abitanti delJa Dalmazia ci sono 200 mila mauro-va lacchi o morlacchi, che non sono affatto di stirpe serbo-croata,
3. per quanto Ja Dalmazia non sia, etnografica.mente e geograficamente, jugoslava, nessuno pensa di fare una guerra per rivendicarla.
I cosiddetti «imperialisti», fra i quali siamo noi, si limitano a rivend icare il patto di Londra, né sono alien i da transazioni circa il re troterra dalmatico nel tratto da . Zara a Punta Planca, se ciò si rendesse necessario pc-r ottenere l'annessione di Fiume.
Procedendo, come si disse, per eliminazione,- si può affermare :
I. che per i socialisti ita lia ni. il confine orientale dell'Italia al Monte Nevoso è fuori di discussione;
2. che la questione di Fiume non può essere risolta contro o ~l dì fuori del diritto italiano e di auto-decisione della città;
3. che le rinunce dalmatiche debbono limitarsi a Sebenico.
Desidere~emmo sapere se ·questa nostra' interpretazione della nota dell'Avanti! è arbitraria o risponde a.ila verità.