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APPENDICE

Lettere

30 gi11gno 1920."'

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Mio caro Comandante, vi scrivo di rado, perc.hé b lotta contro la dilagante bestialit à dissolvitrice mi :issorbe e perché la fedeltà e la dedizione vere non hanno bisogno d i essere provate a ogni momento.

U sciamo da due settimane di moti caotici e sanguinosiss imi. Moti se nz.a direzione e dirigenti: senza scopo. L'Ita lia attraversa un a cris i d 'i111,am1me11ro tremenda. La parola d 'ordine è «Via! Via da Valona!

Vìa da Tripoli ! Via dalla D a lmazia ! ». n u n fenomeno di disintegrazione spirituale e di \'iltà individuale

Dopo Valona, sarà la volta di Zua?

Ad ogni buon conto l'immondo A1•,mti!, nel suo numero odierno, giustifica in anticipo l'a~gressione croat:1, con l'affermare che l'Italia « non ha il menomo diritto sulb Dalmazia)>, In caso d'una aggressione croata, molto probabilmente si rinnove ranno le scene d'Ancona Dopo Adu:1, l'Italia non fu mai cosl vile / Soltanto voi potete salvare la situazione in D:1lma:z:ia restando a Fiume, poiché solo voi patete guida re gli ultimi itali:1ni degni di questo nome all'ultim:1. battaglia.

Riporto sul Popolo il messaggio che avete mandato ai bersaglieri dell'und icesimo (il mio re~~imento), ma un vostro art icolo o messaggio più ampio contro questa crm di avarh;uement sarebbe oppo rtuno.

Ho f ede che terremo, malgrado tutto; m:i. le tendenze disgregat rici, rinnegatrici, antin.1:z:ionali sono fortissime. ·

Con immutabile dedizione, vostro

• Lettera • Gabriele d' Annunt.io, ( Le lettere di Benito Mussolini a Gabriele d'Annunzio, sono riportate da Epor4 di Milano, Nn, ,11 j, 116, 20, 27 dicembre 19)2, lii; 117, 3 gennaio 19)3, IV).

2 6 lu glio 1920.

Mio caro Comandante, non app ena mi g iungono ri p ubblico i vostri artico li.

Po t[Ò averne uno inedito per la gioventù italiana?

] Fasci di Combattimento organizze ranno per il 12 sdtembce g ra ndi celebrazioni dell'anniversario di Ronchi.

Contate sempre su me e i mie i amici. Sono il vostro soldato

• lettera a Gabr iele d'/i.nnunzio.

MUSSOLIN I

Milano, l uglio 192Ò. *

Carissimo Brescian i, lun edl mattina, tempo permettendo, an niversario del d isastro av iatorio, sarò a Verona**. Arriverò, n.1turalmcntc\ in aeroplano. D eside ro vederti, ma senza pubblicità di sorta

Tu sai che io adoco Verona, malgrado Todcschini e microbi di tal g enere , Potremo essere a Verona verso le dieci antimerid iane.

Cordialità vivissime, tuo·

• Lettera ad Italo Brc-scia.ni (VU, 423), ·

•• (32 2)

MUSSOLINI

17 agoII O 1920. *

Cari ssi mo, pe rd1é vuoi inAiggermi d egli articoli su pple mentari a quelli che scrivo quasi ogni g iorno ? E con questa domancfa, ti ho risposto. 11 che n on m'impedisce di saluta rti affettuos:1.mcnte insieme con tutti i bravi fascisti veronesi. Ciao,

MU S SOLINI

• Lettera ad Italo Bresciani, il qua le aveva chiesto a Mussolini la co llabor::izione per un nume ro uni co di p ropaganda fascista che doveva pubblicarsi a V erona

Carissimo Redaelli •, è inteso che passato questo periodo di burrasca riprenderò. a volare. Cordialità vivissime

MUSSOLINI

• Cartolina al pilota Cesare RN!adlì, il quale, in quei tempi, teneva una scuola di pilotaggio ad Arcore, frequentata anche da Mussolini. Reca il timbro postale: « Mibno, 18-9-'20 ». (Le lettere di &nito Mussolini a Cesue Redaelli e ad Attilio Longoni, sono riportate da: Gmoo ~fATIIOLl - M1m0Uni aviatoreA. Monda.dori, Milano, 1942, pagg )B-62).

* Il colpo di Stato dev'essere in chiara relazione d i causa e d"effetti con u na soluzione iniqua del problema adriatico. Altrimenti potrà apparire come una specie di risposta all'agitazione vittoriosa d ei metallurgici ( vedi manovre della stampa rinunci:i.taria). J1 che può essere. Si delineano quindi tre tempi :

I. Occupazione o mantenimento d ell'occup:1zionc ·nei territori nunciati;

2. Attesa per vedere l'atteggiamento di Roma - che potrebbe ap· plica.re il patto di Londra - dì Belgrado, di Londra;

3. Marcia su Roma.

Mussolini

• Pcc1,;iudizialc inviata a Gabriele d"Annunzio. Fu scritta, con ogni probabilit.\, il 25 settembre 1920. (Dal Corriere d ~/Ja Ser,1, N. 182, }O luslio 1944, 690).

* Prepune fo11dame111ali. -

1. Concordiamo nell'a ffe rmazione che l '« ord ine \'CCchio » è in Jtali:i logoro e inetto a mantenere l:i. disc iplina nazion:1.lc. N é giova la scus:intc dell a m:rnc:1.nz:1. di forze materiali. E d)ltronde si è visto che b debolezza trae la sua origine da cause di natura essenzialmente morali. Appa re evidente che ancfi e ra ddoppiando o triplicando i contingenti numerici attuali di P S. manchcrcbEc il coraggio di. adoperarli in caso di bisogno.

2. Concordiamo nella seconda affermazione che, cioè, l'ordine nuO\'O annunziato d:ii sed icenti rivoluzionari, si dimostra sempre più incapace di definirsi e perciò non riesce a costituirsi. Crediamo ecrò opportuno di aggiungere che se riuscisse a costituirsi, dati i suoi obiettivi bolscevlChi, sarebbe una catastrofe naz ionale.

3. Aggiungiamo che esaurito l'esperimento Giolitti, il Parlamento non offre altri uomini che possano reggere il timone dello Stato, da cui l'ineluttabilità di un fatto nuovo che riallarghi la possibilità politica nella vita nazionale.

• Rapporto inviato a Gabric-le d' Annunzio, verso la fuie di settembre del 1920, in risposta ad un promemoria nel quale il Comandante aveva accettato il progetto di Mussolini. (Dal Corrier e della Sera , N. 182, 30 luglio 1944, &,lb).

4. Concordiamo pienamente nel secondo accapo del pro-memoria e che cioè l'Italia va fatalmente verso la totale rovina. Se non si presenta un elemento che p0Jarizzi tutte Je energie sane del paese su di un programma d'azione unmediata, inteso a ristabilire a ogni costo la disciplina nazionale al di sopra degli interessi contrastanti delle partì e dei dogmi dei Partiti.

5. Crediamo fermam ente che l'uomo della situazione di dom:ini può essere Gabriele d'Annunzio.

Condizioni per il colpo di Stat o . - 1. Perché il col~ di Stato dannunziano riesca è necessario, oltre alle condizioni materiali di preparazione di cui si parlerà in seguito, che si ve rifichi l'uno o l'altro di questi eventi nella polit ica interna o nella politica estera : un compromesso vergog noso nella conclusione della pace adriatica; un'ulteriore ed irrcparabife dissolutione delle attuali forze statali.

2. Le trattative italo-jugoslave, com'è assai probabile, falliscono, ed allora possono darsi i seguenti casi: o l'Italia ufficiale si decide finalm ente ad applicare il patto di Londra, disinteressandosi della Reggenza fium:in:1; o si protrae l'attuale condizione di cose nelle terre occupate. Verificandosi la prima ipotesi, è chiaro che mancherebbe a noi uno dei motivi più gravi per muovere all'assalto del regime, anche per le favorevoli con· dizioni psicologiche che tale fotto avrebbe ne ll'opinione nazionale, Nel caso pot di una mossa jugoslava contro l 'applicazione del patto di Londra, e chiaro che il nostro posto sarebbe a bto di quel Governo che avesse avuto il coragto di troncare gli indugi e di :dfrontare le responsabi~.tàL~fns:fsf,cf~~~~/1f b:~tt~r~~ ~in;;:terebbe nella necessiti diassalire il regime. .E chiaro che le rinunzie sforzesche rimarrebbero sulla carta. Firmato il protocollo, si vedrebbe che non sarebbe aprlicato. D'Annunzio rimarrebbe a Fiume o condurrebbe i suoi leg ionari su Nevoso; Milio non abbandonerebbe b Dalmazia. App:i rc evid ente che la rivolta adriatica contro il compromesso bast:irdo non potrebbe in un terzo tempo rimanere perife rica. Essa dovrebbe mir:i.re a Rom:i.: a) per dis perdere i responsabili del compromesso stesso; h) per im pedi re eventuali rappresaglie tipo Aspromonte da parte de i resi; e) per avere le forze nazionali sufficenti ad impedire un attacco della Jugoslavia inteso a realizzare le eventuali rinunzie italiane.

Il colpo ~i Stato ha quindi la sua genesi e le sue ragioni nella politica estera che sarà fatta dal Governo e non, per il momento, in ragioni di politica interna1 anche perché, liquidata l'agitazirine metallurgica, vaste zone della popolazione sperano, più o meno fondatamente, in una détenle . Per cui il col_po di Stato, per ragioni interne, oggi troverebbe un ambiente psicoJogico piuttosto ostife _o passivo.

&ui progrmhmatirhi!. - 1. li col,ro di Stato dannunziano non dev'essere e non deve apparire reazionario. Ma perciò è necessario che sin dall'inizio batta apertamente bandiera rep~blicana. Quanto al programma, noi accettiamo, in massima, quello ino.rnato nella costituzion.e della Reggenza. Non si parli, però, di autonomie, in una nazione avvelenata d~l munidpalismo e dal campanilismo come la nostra. D«entf3mento amm1nistrati,·o.

2. Per concretare : noi pensiamo che, dichiarata decaduta la monar~;/r d~~~:t:rt:stter': !:S~~f;iad;e~:b!ie1~niA~n~:~i~a; ~:~i~~irri~ politico. Guardarsi da brutalità contro le persone della famiglia reale.

3. ScìoJti la Camera e il Senato, l'amministrazione nazionale do· vrebbe essere assunta da una Commissione straordinaria amministrativa, corrispondente all'attuale Consiglio dei ministri. N ello stesso tempo, dovrebbero, nel termine di due mesi, essere convocate le elezion i per la Costituente del nuovo Stato. Basi della repubblica: un Parlamen to polit ico, un Parlame nto economico, un Consiglio d ei ministri, con poteri per un ciuinquennio al Presidente. Abolite le Provincie, le Regioni , con Diete re~ionali, pctrebbero, insieme coi Comuni, essere gli organi suss idiari d e ll'amm in1strazione centrale.

Elemenli di fttllo. I Partili. - 1. li co lpo di Stato dannunziano avrà contro di sé il Pa rtito Socialista in CJUasi tutte le sue tendenze. Perché l'opera di resistenza e di offes:i. contro di noi.

2. M::dgrado certe manifestazioni rinunciatarie, i repubbl icani guarderanno con sim patia il movimento. Non vale la pena di occuparsi dei socialisti riformisti, b. cui influenza è ridotta ai minimi termini . Se i nazionalisti non appoggeranno il movimento, non Io o steggeranno nem. meno, data b. loro origine n:i.zionale. In o.i:::ni caso si può tentare l'accordo." I Partiti conservatori saranno passivi. Si può contare sulla simpatia, più o meno attiva, dei franuuenti dei vari Partiti democratici. Dei fascisti e delb. loro azione parleremo in sesuito,

3. Un Partito che bisognerà. conciliarsi fin da principio - p e r ragioni ovvie - il P.irtito Popolare Italiano. Bisognerà dichiara re e dare garanzie, se necessario, che il movimento non sarà anti-rclig ioso, nemmeno anti -clericale, e che il V aticano, come centro dì u na fede universale, sarà ris/,cttato. Io penso che il cattolicismo possa essere utilizzato come una dc le nostre più grandi forze n az.io nali per l'espansione italiana n el mondo.

Organizzazioni economiche, - 1. L'esperienza recent e ci mostr a che un colpo di Stato può essere salutato da uno sciopero g enera le. Bisogna dunque fare il possibile perché b fulminea marcia su Roma non sia complicata da uno sciopero generale. Bisogna ridurre al minimo di d u rata fa paralisi inevitabile della vita nazionale. O ra , per evitare lo sciopero generale o analoghi movimenti di masse e per non essere costretti a reprimerli, occorre, se non convincere i ca/ì1, dividerli: il che d isorienterà le masse stesse . Non si può contare su la Unione sindacale ital ia na, ma si può contare, sino a un certo punto, sulla Confederazione Generale del Lavoro, invitando immediatamente alcuni suoi uomini mig liori a fare parte d ella Commissione straordinaria amministrativa che reggerà la naz ione ne ll'intervallo fra d ecadenza del regime ed elezioni per la Cost i- l'atteggiamento del Partito Po.P".lare, che dovrà essere conven ientemente Javorato in p r eced enza. Si puo fare qualche assegnamento sulla Federazione dei lavoratori del mare e dei porti. n evidente che se due organizzazioni n azionali operaie si sch ierassero con D'Annunzio, un movimento sabotatore d elle masse sarebbe a sua volta sabotato o diso rie ntato, quind i meno t emibile.

A!Jri elem ent i. - Si può fare assegnamento sicuro: 1. Sulla gio\•entù delle università e deJie scuole medie. Si tra tta di parecchie decine di mi gliaia d i giovani, la cui adesione al colpo di Stato ne favorirebbe il suC· cesso e la stab ilità. 2, Sug li u ffic ial i smobilitati e mobi litati. 3. Su g ran pa rte dei sottufficiali. T utti costoro dovrebbero costituire immediatamente le forze militari al servizio della repubblica 4. Altri element i che dovrebbero immed iatamente, con o pportun e m isure, essere raccolti attorno al regime, sono i muti lati, i combattenti in genere e specialmente gl i a rd iti , i quali dovrebbero costituire il corpo di g uardia <lclla nuova repubblica.

Le regioni. - Un esame obietti"o c i conduce a prospettare la situazione in questi termini: regione adriatica sino al Tagfi:uncnto ottimo terreno. Altretta nto dicasi per le Romag ne, le Marche, gli Abruzzi , l'Umbria Incerta la valle Padana, sal vo Pa rma. Possibilità di do mìn1re fa Lombardia. D ifficoltà per la Toscana, la Liguri:1 e special mente· il P iemonte. La mobilitazione dei ca rbonari, dei repubblican i, dei combattenti, dei fascisti , re nderà favorevole l'3mbicnte rom:rno. D1 Rom1 i n giù, sin o a lle isole, il colpo di Stato non incont re rà opposiz ioni pericolose, Dovunque tali 01;posizioni si mo.nifeste unno, bisognerà procedere co n implacab ile ene r,ç:1a. I giornali avvers i saranno sospes i. Particobrc cura dc ,·c es. sere dedicata al la Venczi:1 G iulia, p e rch é sugli iniz i il moto non dc\'C incontrare ostacoli di sort:i, m:i deve dare l'im press ione di una m3rcia trionfale.

Forze Armate. - t. Bisogna lavorare la Gu:1rdia Rcgi3, il cui spiri to è qua e là frondista. Si t ratta in gro n parte di comb:1ttcntì che possono marciare al nostro fianco.

2. Bisogna lavorare :inche i ca rabinieri. Bisogna evitare in modo assO. Juto la totale disgregazione d elle fo rze a rmate di Pubblica Sicurezza pe r evitare diso rdini, sacchegsi cd una esplosione di dclinquenZ3 comune.

3. Se la colonna mamante sarà, come dev'essere, composta di t ruppe regolari, l'esercito passerà in g ran parte al nuovo regime. U. Marina deve g iocare un ruolo di primo ordine a Spezia e a Taranto.

Questa par te del propetto rientra nd p iano di esecuzione che dovrà essere studiato a fondo in sepacata sede,

1 faJ(isJi, - 1. L'organizzazione dei fascisti è buona, ma non ha ancora raggiunto un grado massimo di omoseneità. Bisogna aumentare il numero cleì Fase.i soprattutto nella Venezia Giulia e nel cest o d ' Italia.

2. Per cost ituire le milizie volontarie cittadine occorre che il Comando di Fiume ci fornisca fucili e mitragliatrici.

&pporli fra comando e fascisti. - 1. I Fasci accettano che la direzione tattica e strategica sia riservata al Com.andante, ma desiderano di essere interpellati circa <e i modi dell'azione e 1a scelta del momento», che, secondo noì, non può essere che nella primavera del 1921. L'inverno prossimo si a nnuncia con una crisi finanziaria formidabile, che il colpo di Stato potrebbe aggravare,

Cimi il collegamenJo. - 1. Accettiamo la formula del « collegamento strettissimo» fra Comlndo e C.C. dei Fasci a mezzo avv. Marsich.

2. St1 bene per il comma A., che cioè il Comando dovrà essere informato sull'entità rc-ale delle forze fasciste ,e del loro spirito località per loca lità.

3. Sta bene anche per il comma B. circa le diretti,·e che il Comanda nte potrà segnare ai Fasci nei singoli momenti.

RipermSJioni ai co11fi11i ed all'e1tero. - Bisogna preoccuparsi delle ripercussioni che il colpo di Stato potrebbe avere fra gli allogeni incorporati all'Italia. Allegasi un pro-memoria vergato da un conoscitore acuto dell'Alto Adif.e (Cìarl.1ntim).

Quanto al 'es.tera c' t! da domandarsi: sarebbe riconosciuto da Inghilterra, Francia, Stati Uniti un colpo di Stato che sarebbe diretto anche contro la loro cattiva volontà anti-italiana? Quali le conseguenze economiche e politiche di un riconoscimento e anche di una ostilità d iplomatka? l ' attetgiamento ddrintes3 determinerebbe quello della Jugosla\' ia. Nel caso di una ostilità da parte dell'Intesa biso~nerebbe rivolge rsi alla. Ger· mania, all'Ungheria, alla Dul[::;aria e alfa Turchia e scatenare la rivolta ant i-inglcse e anti-francesc nel M editerraneo. Questa. minaccia potrebbe indurre a m iti consigli tanto la Francia come ringh ilte rra. A ogni modo q uesto è il dato formidabile del problema.

Propo1ta con(reJa, - Si propone che entro ottobre tre em issari del C.C. si rechino a Fiume per approfondire insieme col Comandante questo memoriale.

La sit uazione f'olitittt de!f!A!to AJ;ge. - La situazione politica dell°Alto Adige è tuttora quella di un paese che sottosta alla dominazione formale del regno d'Italia, unicamente perché non crede che questa potrà durare, in parte per le mille prove di debolezza e un po' anche di viltà date dal nost ro Governo e m parte per la. grande fede che gli alloaeni tedeschi hanno nel pieno e imminente rifluire della potenza germanica.

Ciò premesso è facile arguire 'ìueJlo che avverrebbe ne lla nuova. provi ncia in caso di radicali sommovimenti nazionali.

Facciamo due ipotesi di verse per definire meglio nei si ngoli casi ]'at teggiame nto dei ted eschi alto-atesini.

1. I comunisti e i socialisti italiani danno la scalata al potere con violenza e sono costretti ad assumere la dire2ione deJlo Stato per la abdicazione della classe borghese. I tedeschi, come sono d ive ntati re- p iù sconfi nate libertà - dal socialista Krenn al derìcale Reuth-Nicolussi, dal social-democratico Tappeiner al pangermanista P erathoncr nell'unico intento di ottenere l'autonomia e il di ritto di immediata autodecisione per a nnettersi al Tirolo del nord e, su bito dopo, alla Germania. In tal caso, le nostre truppe, già permeate di spir iti ultra-rinunziatari e mezzo bolscev izzate dalla _propasanda social-comunista, si sgretoleranno e si sb:mderannQ, parte m Italia e parte oltre il confine, per amor di qu ieto vivere.

2. Combattenti e spiriti nuovi , desiderosi di disciplinare fa nazione salvandola da ll'abbiezione in cui sta per precipitare, fa nno un colpo d i Stato e conquistano il potere. Se av r a nno la totale devozione dell'esercito e a ntece dente ass icurazion e che tutto ri sponderà a ~rfezione all'ora volu ta , l'Alto A dige seguirà, mal grado l'o pposto volere della maggior pa rte dei suoi abitanti, il a est ino d e) Ja nazione.

Se il movimento sorgesse disgregato, frammentario, incerto , senza la simu ltane ità dell e iniziative pensat e e m isurate fin nei loro mi nimi puticola ri, i concittadini di Andreas Hofer, subornati continu:imente da i e civili, oltre la stretta di Sllomo, compiendo ogn i sorta di violenza e di rappresaglia contro tutto ciò che d'italiano esiste e sta per affermarsi sul posto. .

La prova g enerale fatta in occasione delb. festa del S:icro Cuore di Gesù sta a prova.re che i tedeschi alto.atesini sono b ene armati e mun iz ionat i e decisi a non Iascfa re passare nessu na occasione per sfogare il ]o ro insopp rimibjle odio contro l'Jta lia.

Per la riusc it a d i qualsiasi movimento nazionale, r estauratore de ll 'ordine e incubatore della nostra srandczza aV"\'Cnire, è quindi pregiudiziale assicurarsi Ja f eddt:\ incond i:zion:1tl de lle t rup pe che presidiano il confine nord, e avere sul luogo emissari au torevoli e scaltrissimi , capaci di m:mte nere il collegamento co l resto del paese in ogni e venienza.

Ca ro Redaelii ,s:, sono stato molto pelandrone questa settimana, m1 mi rifarò nella prossima, vo lando t utt i 1 giorni.

Se l ibero da altri impe,gni, verrò stascr:1. In ogni caso Junedl.

Saluti cord ialissimi. MUSSOLINI

• Lettcrn a Ces:ire Rcdaclli Fu scritta, con ogni prob:1bili1:\, va so la fine di settembre dd 1920

Milano, 1 oJJobre 1920. *

Carissimo, congratulazioni - un po' in ritardo! - per il vostro numero unico . Dovreste prepararne un altro per il 24 ottobre-3 novembre. Potreste ripubblicare, prendendolo dall'odierno Ft1.I(io, il mio discorso di Trieste. Caro, bisogna unirsi e tenersi pronti per fa quindicesima battagl ia ! Saluti.

MUS SOLI NI

• ~t~ra .1J halo Bresciani.

/lfilano, 1 oJJobre 1920. •

Egregio, ciò che v'è d'intcress:1nte nella mia vita, lo saprete quando sa rò morto. Per il resto, chiedete copi :i.. di un opusco lo a Torquato N :mni, Sa nta Sofia, e p rocur:ltcYi il profilo di Ross:ito, pubblic:lto dalla « Modernissima». Qulnto alla mia effigie, eccola. E stop. Saluti con cordialità.

MUSSOUNI

• Leuera ad Enrico Ilufucci, il quale aveva domandato a Mussolini dati biografici per un libro intitolato Giornali1r; d'oggi.

Mi/ml(>, 6 otlobre 1920.

Caro Rcdaclli, il suo svcgliarino mi piace molto Come ho telefonato, domani, mercoledl, ricomince remo. Partirò col treno che giunge ad Arcore verso le 14. Va bene?

Arrivederci e cordialità viviss ime.

MUSSOL! N l

Caro Longoni *, ti m ando del materiale aviatorio, che ho tolto da. una. pubblicazione. Ciao.

MUSSOLINI

• Leuera :id Attilio Longoni. Fu miua, con ogni probabilità, alla fine di ottobre del 1920,

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