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DOCUMENTARIO UNA VJSITA DI MUSSOLINI
AD ANGELO DALL'OCA BIANCA *
N ella sua breve permanenza nella nostra città (in ricorrenza del b mesta cerjmonia di ricordanza in onore dei giornalisti milanesi caduti nel volo t ra~ico de l 2 agosto 1919), Ben ito Mussolini volle vis itare anche il sommo p ittore Angelo dall'Oca B ianca, onore e , ·anto ddJ'arte italiana. In compagnia del vostro corrispondente, dì Manlio Morgagni ed altri colleghi della stampa, Mussol ini si è recato nello studio del pittore, dove ha ammirato parecchi lavori <li vecchia e nuovissima data. Il pittore co ncittad ino ha manifestato a Mussolini tùtta b sua sincera s impatia per l'operosità fervida ed italiana dd direttore del Popolo d'fotlùt, if giornale unico che egli legge, per rinfrescare il proprio spirito da tuttl l'opprimente e stomachevole azione politica bolscevizzante che oggi - dall'a lto al basso - funesta la Patria, Il Dall'Oca Bianca h1 pure baciato cd abbracciato con traspo rto Mussolin i, afferm:mdo essere lui e D'A n nunzio i più meritevoli - oggi - ha g li it aliani degni di portare t.:iI nome.
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La visita si è protrntta, fra b. massi~a cordialità, circa un'ora e me:iza.
IL XX SETTEMDRE A TRIESTE•
Ancora poco prima di arri\·arc a Trieste, lungo la tragica linea del Carso, che sa i dolori e il sangue di nostu gente, io pensavo tea mc e me, in treno, a ciuale grado di ent usiasmo e di successo sarebbe giunta la manifestazione alla quale Ben ito Mussolini, con cui viaggiavo, era stato designato e voluto come oratore ufficiale.
Il successo ci sarebbe stato com unq ue, e la. cro naca recente de lla grande città - cronaca di sponta nea, vivace reazione alle follie slavofi le dei bolscevichi locali - ne e ra la ga ranzia.
Ma nessu no poteva c redere e neppure supporre, pe r quanto ott imisti si potesse essere, quello che è avvenuto a Trieste nei riguardi del fascismo in genere, e di Mussolini in ispecie, nelle giornate d i ie ri e di oggi.
Allorquando il treno arriva in stazione, una folla di parecchie centinaia di persone, tra le quali moltissime signore e signorine recanti dei ricchi, immensi maui di fiori, sosta nell'atrio jn attesa. Il nome del nostro direttore corre su tutte le bocche; ma pochi tra i presenti conoscono Mussolini, il qua le, del resto, sguscia v ia e delude la vigilanza e trascina me nelb sua corsa, che pare d:i.pprincipio senza fine e che invece si arresta appena fuori della stazione contro un'altra barriera umana e ntusiasta e compatta, infiorata anch'essa, in attesa dell'arrivo di Mussolini.
Appena l'amico nost ro esce allo scoperto, scoppia nel p iazzale della stazione un formidabile e irrefrenabile ap.Plawo, che è dominato tuttavia da una voce possente. Cento e cento voo fanno eco: « Viva M ussolini! Viva il fondatore dei Fasci! Viva l'ltalia ! ».
TuttH·ia. gli aspctta.nti, ai quali si a.ggiungono in un att ìmo coloro che 3vevano atteso in\'ano nell'atrio dclii stnione, tutt i dal _primo all'ultimo - e sono molte Je donne e sono moltissimi gli opent in abito da l:woro - si stringono attorno a ?-.fossol ini, g li tendono le m:mi, gli gettano tra le bracc ia enormi mani di fiori e lo sospingono ~r vederlo, per toccarlo, per sent irlo parlare, per essere più « vicini )> :t lui, di cui apprezz:mo profondamente il p ensi ero e l'azione; del quale ammi rano l'indiscutibile coraggio e la. grande bellissima strafottenza; od qu;i lc sanno di avere un interp rete sicuro e sincero alle loro aspirazioni ('(Onomiche, ai loro sentimenti italiani, nctl:t loro tcn:i.cc , olont:\ che l'Italia, a.Ila fine, sia, e sia grande, prosperosa, rispettata nel mondo.
Mussolini, visibilmente commosso, ringrazi1 come Sl ringrazi1re nei momenti di m:iggiore effusione, nei quali il suo volto durissimo si tn-
\~ir~!~:m:1; t:~f~~~~d~u~cg~r~t~l l'uomo sa che è inv1Xe l'espressione migliore di quella sua vigile a nima che gli avversari s i sforza.no a d efinire e far credere - pur sapendo di mentire - come traviata e corrotta; ma che è invece, come sanno bene tutti coloro che gli vivono acca.nto, di u na probità cristallina e di una bontà, che sbocc:1, spesso iogcnu:imentc, in campi sconfinat i, n ei Guaii [!iuocano insieme ai suoi danni l'astuzia, la diffamàzione, la ma.lcvolenza di quan ti lo attendono al varco.... pe r non averlo mai.
Dopo le rapide presentazioni deg li elementi più rappresentativ i del fascismo locale, fat te dall'infaticabile avv. G iunta, o rga nizzatore e lott.:i.torc di ('(Cczionc, Mussolini è invitato a prendere po_sto in u na v ettura per recarsi all'albergo. Dietro la carrozza si forma subito un corteo, nel quale sono confusi ufficiali, operai, si~nore, dohne del popolo, fas cisti di ogn i condizione sociale. Ma come iJ vetturino s ferza il cavallo e lo spinse al trotto, un gruppo di giovani gli si para dinnanz i e g li sbarra la via. Mussolini è costretto a scendere e a procedere a piedi coi dimostranti fino ali '« h6tcl Savoia», alla Marina, dove si giunge dopo molta strada, fra immens i cbmori, fra ·applausi senza fine, tra evviva al Popolo d ' ]lttlit,.
Da mo lte finestre si sventolano fazzoletti e bandiere All'altezza del porto, un gruppo isolato di fanti della brigata Sassari saluta con Ja voce e applaude f rencticame nte al nostro Direttore.
L"episodio simpaticiss imo è notato e commentato da tut ti.
D avanti a ll'albergo, la folla sosta lung amente acclamando a Mussolini, ma questi, dopo il viaggio lunghissimo in treno e dopo la marcia forzata, è molto stanco e p rega l'avv. G iunta e il p rof. Conforti di recare ai dimostranti l'espressione della sua g ratitudine per J'accoglienz.1. avuta.
Alle 21 di ien sera ebbe luogo, nel salone Dante, la magnifica sede d el Fascio Triestino di Combattimento sita in via Giuseppe Verdi e pros piciente una facc iata laterale del palazzo del governatore, un r ice"i; mento in onore di Mussolini.
Il salone e la loggia sovrastante r igurgitano di gente. Moltissimi e f esteggiati g li operai. Sintetici i discorsi.
H a parfato pec primo l'avv. Giunta, tra evviva incessanti a Mussolini, a D'Annunzio, a Fiume, alla D :llmazia. Egli ha illustrato ra pidamente il programma fascista e ha dato il benvenuto al nostro Direttore, accenn andone ed esaltandone l'opera Parla rono poi, l'uno dopo l'alt ro, tra clamorosi applausi, D agnino, segretar io generale della Federaiione :r~~ì~n~t ti;a"~~~e~~~c~iiti~o~~!;~t:l~a~ecI!1eé~:c~~ Lavoro sociatsta) ; Umberto Pasella, seg retario generale dei Fasci ltalia ni di Combattime nto; la sig nora Elisa Mayer Ri zzioli, ch e recò il saluto di Fiume e di Za ra, d 'onde era appena ritorn:i.ta; e, infine, insistentemente ch iamato da ogni parte, Benito Mussolini, che dovette attendere, pe r poter parlare, alcuni minuti primi, tale e tanto fu l'entusiasmo tr:n·o lgente ch e lo accolse nell'apparìre alla ribalta. I di scorsi, che, anche nel p rofilo di un p allidi ssimo nassunto, richiederebbero 3ssai più s pazio d i e dell'opera pratica e coraggiosa che va svolgendo il fascismo, amico devoto del la classe operaia, nemico irreducibilc dì ogni demagogia sfruttatrice e ingannatrice del proletariato.
La magnifica adunata è chiusa d a un gran coro. Tutti i convenut i - e sono mig lia ia - cantano a gr:m voce l'inno degli ardit i e alt re canzoni patriottiche. Nelle vie sottostanti sosta molta gente , Mussol in i è accompagnato infine all'albergo da un for te gruppo di fascisti, che si congeda da lui con un'«alalà!>> .
L'3spctto che p resenta ogg i la citt:l è addirittura fantastico . Tutte le finestre de lle case, dei ncgoz1, degli uffici pubblici e privati sono imhtndierate. Per ogn i via, per ogn i pi3Zza i tncolori si contano a centinaia. Tutti i piroscafi nel porto hanno innalzato il gran p avese. Anche in piazza dell'Uni tà è tutta una rid da d i colo ri. Verso la Marina, su tre pennon i enormi, sventolano delle band iere gigantesche: due nazionali e una col g ig lio di Trieste, _
Alle dicci, nella stessa piazza, si forma il gran corteo della Società del libero pensiero, che si reca nella vecchia via dell' Acquedotto, battezzata oggi via XX· settembre.
Il corteo è aperto da una musica. Seguono molte rappresentanze e molt issime bandiere, tra le quali, scortata da un forte drappello di vig ili urbani in alta uniforme e in prima linea, quella del Comune, adornata d a un nastro t ricolo re. Tale band ie ra è salutata al suo passaggio da g randi applaus i. Nel corteo sono ·altre musiche. I trams imbandiera ti anch'ess i sono CO$tretti a so~tnre lunga mente. La popolazione s i associa dalle case con indicibile entusiasmo alla solenne m3nifcstazione che si snoda per le vie. La cerimonia breYe e solenne provoca una g rande affermazione di italianità.
Pe r le undici di stam:ine il popolo di Trieste eu convocato a comizio pubblico dal Fascio di Combattimento al Politcam:i. Rou elti. Non si è creduto di ricorrere ai biglietti d 0 invito e fo bene, Tutti p otevano accedere liberame nte al vastissimo teatro; amici ed avvers:m, Ma airora fissat:i p:aecchic mi5liaia di persone furono costrette a stazion:ire di· fuori. La sala, i palchi, le logge, la galleria erano sti pate in
0Jrf\'.~;~e·v:J~~~un;;i t;:n:a teatro può a vere offerto, in nessuna occasione, lo spettacolo al quale abbiamo assistito oggi. I posti più incomod i, p iù pericolosi, più in verosimili erano d ivent ati altrettanti punti di appoggio ad i nte re comitive. Ogni sp12io tra una. poltrona. e 1:iltra è occupato d:i citta dini in ,P.iedi. Gli intervenuti si spingono, si stringono, si accava lhno gli uni a ridosso degli altri in modo stranissimo. Gli oper:ii prese nti si co nt:i no a migli:tia. Tutto il tc:itr? è adorno di ba~dier~. In s:i.lle ri:J. ne,S\'Cnto!a una i m11:cns:i. ·della D.1lm:i.z11; sul p1lcoscemco, n g urg1ta ntc anch esso dr persone, e una selva di n :ss illi.
Numerose le r:t pprcsent:i. nze e mo lte le s is nore. Oltre a Paselh, sono presenti: p er il Comitato centrale, Mari nclh e Freddi; per jJ Fascio di Milano, Grassi , Arrigoni, Villani e Volpi; per quello di M onfalcone, Aurelio e Ugo Barbetl ini, Lopcz, Brocco e Selvo, con un g rup po serrato di centocinquanta fascisti; per quello di Gcnov:i, Mastro1mttci e M ori ni. Sono :i.oche presenti i rappresentanti dei Fasci di Berg amo e di altre città; ma di essi mi sfu~gono i nomi. Nella fi tt:i. schiera fem m i ni le, vedo le signore Ines Norsa Tedeschi cd Elisa Maycr Rizzioli , le qual i recano al Fascio triest ino un ricco gagliardetto d 'onore delle fa.soste e delle sorelle fiumane Ji Mibno; b signora Gcmm1 Salto, di Trieste, decorata ;i.oche essa, come la sisnora Rizzìoli, della medagli:1 di Roncl~i e delb stella fiu mana da Gabndc d'Annunzio; e le signore P.1Sella, Zi lon i, Ct· valli, Capello, CoJo·mbo, Alberti, Si ron i, Arrigoni, cd al tre, tutte di Milano.
Il pubblico enorme è pervaso d:i. un alto spontaneo, e ntus iasmo, che e s plode i n mille modi traverso evviva e canti.
Qua ndo Mussolini appare sul palcoscenico, accom pagnato da ll 'avv. Giunta, dal prof. Conforti e da mo lti ;i.Itri fascisti triestini, d alla m assa enorme di g ente parte u n evv iva assord a ntiss imo, ch e pare non d ebb a avere fi ne.
Mai si vide in un teatro spçttacoio più grande, più commovente di questo, Tutti gli spettatori sono in piedi e sventolano de lle bandierine e dei fazzoletti trJColori, apparsi come per incanto non si sa come e da dove. ,
Mussolini è pallidissimo. La sua commozione è profonda ed è e vi· Jente. ·Da più parti gli si settano fiori. Il suo nome, gridato da m igliaia di voci, tra g li applausi, f::tunge a noi alternato a quelli d i D ' Annunzio e di Fiume. La dimostrazione dura cosl lung amente che g li o rganizzatori del comizio debbono intervenire per farla cessare , invita ndo a l si lenz io il pubblico col gesto della mano. Ma quello non se ne d à per i nteso ed intensifica le acclamazioni e gli e vviva all'ind iri zzo del nost ro Direttore. Fi na l me nte la folla si p laca e a porn a poco si sta bilisce il silenzio
Apre il comizio 1a signora·Elisa Mayer Rizzioli, la quale, presentando il gagliardetto al Fascio di Trieste, pronuncia un vigoroso, elevato, applauditissimo discorso, impegnando i fa scisti di questa grande città a difen. dere strenuamente quel simbolo, occorrendo con la propria vita , e a portarlo semere più oltre.
L'avv. Gmnta, a nome dei fa scisti triestini, prende in consegna il vessillo, giurando, a conclusione della sua f elicissima improvvisazione, che l'ardore, i1 coraggio, la fede d ei fascisti triestini non verrà mai meno e che il gagliardetto sarà sempre alla testa, vigilato con la vita di ognuno e di tutti in ogni eventuale cimento fino all'ult imo, Il pubblico accoglie con grandi applausi la bersaglieresca dimostrazione e chiama a gran voce Benito Mussolini, per il cui discorso J'aspettativa è vivissima , Quando il nostro Direttore si alza, si ripete e si prolunga la manife stazione che già lo aveva accolto al suo apparire. L'attesa della grande adunata popolare e quella degli amici non è andata Jclusa. Mussolini ha parlato per circa un' ora e il suo discorso è stato tra i migliori che sì. siano ud iti da lui per since rità, per chiarezu , per qu3.dratura, p er forz:i. di a rgomentazioni.
Egl i ha avuto degli acce nti cosl vivi e profondi che la immensa folla ne fu tutta per,,asa e più volte sorse in pi edi di sc:1.tto, abbJndona ndosi a d eliranti manifestazioni di gioi:i. e di fed e.
Al!a fine del discorso, Mussolini dovette presentarsi parecchie volte a lungo.
Subito dopo si formò un cork o imponentissimo, in testa al qua le, insieme a molte altre bandiere, era il gagliardetto del Fascio triestino.
Per le vie XX settembre, S:m G iovanni, Corso Vittorio Emanuele, p iazza Unità, sempre tra accl am:izioni a Mussolini e al cnnto degli inni , l ' imme nsa co lonnl. di dimostranti raggiunse la sede del Fascio, in vi:i Giuseppe Verdi, dove il corteo, che avrebbe dovuto sciogliersi, sostò invece lungamente domand:mdo che Mussolini p:irlasse :incora.
Il nostro Direttore dapprincipio si schcrml; poi s i fece al bl kone e lanciò un triplice evv iva a. I Fascio di Tri este, a Triest e italiana, al ma re Adriatico.
La foJfa ris pose con un clamoroso urrà.
Parlò ~uindi Luig i Freddi, a nch'esso vivamente acclamato dalla folla , con aiJfaP~~~vi~~t~~l;~;:' s~ ~~iil~e~ucntc caloroso dialogo. zosa!:~t~t Jrt~~~i!:t:.icL~ sono animatissime e sfar-
Più tardi, dopo che egli ebbe a parlare ::ii centocin'\uanta fascisti di Monfalcone, tutll autentici operai, radunatisi attorno a ui nei saloni di via Verdi, Mussolini prese parte ad una co lazione offerta in suo onore dal Fascio locale. Niente discorsi e molta cordi alità.
GIUL I ANI
nata~7~et~r~ai~1~ .
MUSSOLINI A POLA *
~~esjt~ec1~}::i0 rt~5~~~t~in!~vf~~~?~~a~~~~o '~~11:
interruzioni di l ince provocate d:1Ue alluvioni nel Veneto e nel Friuli, e percìò affido queste note affrctt.'.'lte alla posta. Speriamo che a rrivino.
Prima di partire per Pob, insieme a Mussolini, i fascisti mibncsi convenuti a Trieste per b grandiosa manifesta..zione dd XX settembre, s i reca rono a lla caserma Oberdm1, per d e porre una corona di fiori sul luogo stesso in cui il giovane ardente patriotta era stato immobto. Parlò brevemen te Pascila.
N e lb serata - particobrc cui non ho acccnn:ltO nella preceden te mia, ma che è d i notevole import:rnu - in t utti ~ li esercizi pubbl id , a{follatìssimi, le orchestrin e hanno suonato fino a t::irda o ra g li inni d ella patria, cantati ·a gran voce dal pubblico in piedi ed a capo scoperto. ...
Ci siamo i mbarca ti ieri mattina. con un preventivo di sette ore di viat":gio, le qulli, invece, diventarono undici.
La prcscnu di Mussolini diede luogo a bordo a vive manifcstnioni di cor<l1al itl e di simpatia.
La not iz ia del suo viaggio sì era Jiffusa di plCSC in paese cd a più di uno scalo fu ~ridato un evviva al suo nome.
A Rovi~no, una schiera nume rosa di cittadini attendeva sul molo e salutò l'amvo del nost ro Direttore con una calorosa d imostraz ione di soli d1rictà, invadendo poi il piroscafo e rit a rdandone la pa rtenza d i qua}. che minuto. Sulla tolda d el vapore s i è svolta u na inte ressante conversazione, dalla quale balzò evidente la pura italianità delle popolazion i istriane.
Poco prima di giungere a Pola, dopo un viaggio non p r ivo di e mo2ioni a causa del mare m burrasca, le cui onde (contrariamente a quanto ritenevano molt i passeggeri afflitti da .... interno affanno!) non erano mai per Mussolini sufficentcmcnte alte!; poco prima di giungere a Pola, si scatenò un , ·iolento temporale, con .abbondante acquazzone e la mpi e tuoni. Ma a nche questo nulla pcté sulla te nacia e la fede di u n migliaio tra signore e signorine, fasci st i, ufficiali di terra e di mare, operai (molti operai!), i quali tutti attesero lungamente il pirosc.a fo, con paz ienza certosina.
All'arrivo, mentre l'acquazzone cessava cd il Dio dei fascist i (come • Da J/ vollero dire alcune donne) faceva risplendere il sole, echeggiò nel porto, emesso da una maschia voce, questo b el saluto guerriero: « Per Benito Mussolini, fondatore dei Fasci di Combattimento, Eja, eja, eja, ablà ! >>. Tutti i presenti risposero a pieni polmoni in un coro assordante: « Alalà! ». E scroscio un grande applauso.
Appena il nostro Direttore fu a terra, ricevette anche qui, come già a Trieste, largo omaggio di fiori e di strette di mano e fu circondato dalla folla, spinto in testa al corteo cd accompagnato da questo alla sede d el« Casinò Commerciale», dove gli fu offerto un vermo11th d'onore e dove gli venne improvvisata un'altra clamorosa dimostrazione al suono cd a l canto delJ'inno degli ard iti e di qucJJo di Mameli.
Sullo stesso Eiroscafo sul quale avevamo viaggiato noi, era giunta a Pola la compagnia drammatica TumiaJi, che giusto ieri sera dove\'a dcbut· tare, come debuttò, al Politeama CùcuJ i.
Tale particolare spiega da sé la ragione r:r cui il comizio era stato indetto per le diciannove, ora veramente tutt altro che propizia per adunate del genere.
Ma il contrattempo contò nulla ai fini del successo, che fu immenso e su per iore ad ogni previ sione e ad ogni attesa.
Quando Musso lini , accompagnato dall'ex-capitano Pilucaglia, attivo presiaente del Fascio locale di Combattimento, e da numerosi altri amici alla fine. Il Polite;1ma presentava un aspetto solenne, imponentissimo. num~~~sf\~~~11edclf:S;a~~~eead;ÌÌ?~!~r~J~~ai, spiccavano le divise di li co,mi~io ·ru tutto un sussesui~si di clamoros~ cyviva di applausi
In un palco di seconda fila, insieme a parecchi subalterni, era presente il valoroso colonnello Attilio Emanuele, fiera figurJ. di combattente e di italiano, comandante il prìmo reggimt' nto dei bers:iglieri d'ass:ilto e cons ideralo a Pofa come un padre spirituale, che fa popobzione :ima intensamente, t:1nto da riuscire a svent 1re, or non è molto, unl obl iC]U3. m:i. novu tentat a dai socialisti ai suoi danni. ...
Mussolini fu fatto segno, al suo apparire sul palcosce nico, ad accia. mazioni entusiastiche, ug uali a quell e che egli aveva udite il giorno innanzi nella s.rande città :i.driatica. D:ii p:ilchi più vicini gli furono gettati molti fiori.
· lung h1ss1m1, Vt furono momenti d1 vero e proprio parossismo. Numerose le bandiere /)resenti. Tra le altre, ce n'era una della Dalmazia.
Come molte r:isi e molte allusioni di cittadini ospiti del.. .. loggione, do"c si è sempre più caustici e più feroci, anche quando si è generosi e di .... buon umore, le bandiere diedero occasione ad acclamazioni all'Italia, a Mussolini, al giornale che questi dirige e che è anche qui diffusissimo. Aprl il comizio, con vibr:inti parole di p resentazione, il presidente del Fascio Pilucaglia. Parlò, poi, applauditissimo, Umberto Pasella. Egli s'in• dugiò specialmente su ll'cncrg1 co e lodevole gesto dei fascisti triestini , che reagirono all'arrendevolezza cd ;illa p:iura del governatorato (il quale aveva proibito i funerali della guardia regia GiO\:anni G iu.ffrida, prima Lapidata e poi oscenamente schernita da una masnada di delinquenti, ,ui l'ideale socialista ser.•e solo a mascherare i propri d el itti), sottrae ndo fa salma d ell'assassinato dalla camera ardente dell' ospedale ed ìndicendo quelle onoranze che furono un'ulte riore splendida affermazione di italianità da parte dei triestini. nun~~si\fi~btti ~e t~o~tefli J;t~ist)/0~~!~:rel.asd:ue il teatro, soffer
Prese da ultimo b parola Benito Mussolini, che ìllustrò il prog ramma dei Fascì. Il suo diKorso, preciso, impetuoso, tagliente, fu d el tutto diverso nella forma, pur essendo uguale nella sostanza, da quello pron unziato a Trieste la sera innanzi.
Jl pubblico enorme, che già lo aveva accl:1mato al p rincipio del suo dire, lo interruppe più volte con frenetici applausi e gli tributò alla fine una triplice o,·az ione, tra evviva assordanti.
Tutti i presenti sorsero in piedi e si indugiarono lungamente a d appbudire l'ou.tore, che, dal canto suo, rispondeva con b:1ttimani agli « urrah! » che- si hnciav:rno a D'Annunzio, ai bersaglieri d'ass.i.lto, ai fasci di Combattimento, all'Itali.1.
Nell'atrio del Politeama, Mussolini fu attorn ìato d3 un folto gruppo d i ufficiali dd primo re,J.!g imento bersaglieri d'assa lto e salutato con tre formidabili «urrah! ». Il colonnello Attilio Emanuele, due volte feri to in gue rr:1, si fece incontro al nostro Direttore e gli strinse forte fa m:mo. « Permetta - disse - che le esprima la mia gr;i.titudinc di itafo.no e di comb.1ttente ! ». Poi, tra entusiastiche accl:11111zionì da p arte della folla pr~ente, abbracciò 1fo.ssolinì e lo badò in , iso. Il nostro Direttore, vivamente commosso, ricambiò l'abbraccio cd il bacio, invitando il papolo a salutare, nella persona del suo comanda nte, il mag nifico reggimento berSJglieri d'assalto di residenza a Pola. All ' invito fece eco un formid ab ile (( alaB. ! ».
Il popolo si diresse quindi, con le bandiere e con Mussol ini in testa, nclb grande p ia zz.1. Port' Aure3, dove la fanfara dei bers.1glie ri suonava fa ritic;1ta.
Que llo che av,·enne poi n on s'è v isto mai, fino ra, in lt:i lia T utti, t ut t i ì soldati del reg~imcnto st:iziona nti in pia:.::.:a s ì unirono alle numerose migliaia di cittad ini dimostranti, reclamando a nch'essi, dalla fanfa ra, l'inno degli arditi, quello di Mameli e q uel lo di G ar iba ldi . Ciascun inno fu accompagnato a gran voce da tutto il popolo, che, alla fine, improvvis:indo u n giga ntesco corteo, volle rec:irsi con i militari a lla caserma. I bersaglieri entrarono di corsa nelle rispett ive camerate e si affacciarono alle finestre salutando i dimostranti con l'ag itare delle berrette rosse e con il grido di « Viva Pola! ». E i polesi di r imando: <C Viva l'Italia!».
Il corteo si rimise quindi in moto senza i soldati e tra r innovati canti percorse 3.ncora le vie centrali, accompagnando Benìto Mussolini alla « Pensione Città di Venezia», dove gli era . stato p repara to u n banchetto, e conscdandosi da lui con un'ultima, damorosa dimostr azione di affetto e da stima.
Il banchetto è stato un'altra prova della solida rietà dei nostri amici di Pola. ,A((anto al nostro Dire ttore sedeva no il co lonnello A ttil io Emanuele, la sua g e ntile signora e d il maggiore del primo bersaglier i d'as- salto, Sirigatti, quattro volte decorato al valor militare. Er:wo a nche pre· senti, oltre all'ex-capitano PilucagJia, il dott: Ca!uzzi, già capitano di fanteria al fronte nell'esercito italiano; l'ing. Del Fabbro, Mario Moz- direttore del giornale L'Aziol!e; il dott. Rossanda, il dott. Vernier, l'ing. Rubissich, il maestro Piero Dorigo, Virgilio Volpi, Carlo De Carli, Kla1 Servilio, Ernesto Nkolini, editore del Nuovo Giornale, anche questi tutti di Pola e rappresentanti l'intera gamma deJle condizioni· sociali. Di Milano c'erano Umberto Pasella e l'ing. Tedeschi, con le rispettive signore; Luigi Freddi ed alcuni fascist i.
:Verso la fine del banchetto, si improvvisarono dei magnifici cori. Furono cantati alcuni inni e numerose canzoni di carattere locale, ispÌ· rate al più cmde1e sarcasmo verso la dinastia degli Absburgo; canzoni che i polesi italiani si dilettava no ad intonare sotto il naso del1a sbirraglia austriaca nelle dimostrazioni o dllrante foste e convegni pubblici. Cc n'è una che dice testualmente così:
Q11a xe magna, qua xe beve, qua Je lava fta game/a. Zi?,aremo demoghèfa,' s;n che l'nftimo sarà!
<< D emoghèla », nel dialetto di Pola, significa «disertare!» Moltissimi italian i (tutti quelli che lo poterono), infatti, vennero a combattere sotto la nostra e la loro bandiera. Allo spumante, parlarono, vivamente applauditi, Luigi Freddi, Pasella, il dott. De Berti ed il colonnello Emanuele, ai quali tutti rispose, con un ispirato, acclamatissimo discorso, 'il nostro Direttore.
Dopo il banchetto, signorilmente servito, tutti i convenuti si trattennero lungamente in amichevoli conversazioni con Be nito Mussolini, che fu, alla fine, accompagnato aJl'albergo da molti di essi.
Stamane, per tempo, un grupfO di fascisti polesi, capitanato dal pres idente Pilucaglia, si presentò a ulevare il nostro Direttore per accompagnarlo a vi.sitare la fossa nella quale era stato sepolto, appena assassinato ' dal nemico, il martire glorioso Nazario Sauro; poi la tomba nella quale fu ricomposta la salma poco dopo l'ingresso de1Ie nostre truppe a Pola. Alla visita pietosa prese parte anche il segretario gen erale dei Fasci, Umberto Pasella, e parecchi fascisti milanesi, che deposero sulla tomba di Sauro un grande mazzo di fiori freschi con nast ro tricolore. La comiti va si diresse· 9uindi alle carceri per vedere la cella nella quale Samo aveva atteso .stoicamente la sua condanna e nella quale ogni cosa è conservata al proprio posto. Soltanto il cancello di ferro venne sostituito con a ltro di ottone.
Dopo il devoto peJ!egrinaggio, Benito Mussolini, riconosciuto dai cittadini che lo avevano ascoltato al Politeama Cisrnti, fu oggetto d i gentili espressioni d'omaggio e di spontanee manifestazioni di simpati a e di cordialità. Egli serberà di Pola, non v' ha dubbio, un duraturo e g rato ricordo. .
SANDRO GIULIANl
MUSSOLINI IN TRIBUNALE *
I lettori ricorderanno un vivace articolo Gel nostro Direttore, ap parso nel Popolo d' Italia del 2 ottobre 1919, sotto il titolo Il minfrtro d ella fogna.
Lo stesso articolo, che r iguardava, com~ può facilmente capire anche chi non lo avc~se letto, l'on . Francesco Saverio N itti, ex-presid ente del Consig lio, fu giudicato dal procuratore del re con criterio strettamente . « g iuridico » e fu incriminato.
Mussolini, assistito dall'avvocato Jarach, è pertanto chiamato questa mattina davanti al Tribun ale locale p er rispondere del reato previsto dall'art. 195 .del Codice Pen ale, « avendo usato minacce verso u n pubblico ufficiale, il ministro Nitti , seg retario di Stato, a causa delle sue funzioni»
* Da Il Popolo d'It«Ut:,, .N. 259, 29 ottobre 1920, VII.
lL PROCESSO CONTRO MUSSOLINI E SVANITO *
Come avevamo annunziato, il nostro Direttore è com~rso ieri mattina , insieme al ger ente De Amici, alla sez ione settima del Tribunale, inna nzi alla qua.le era stato rinviato per ri spondere dell'art. 195 del Codice Pe nale, << avendo usato minacce verso un pubblico ufficiale, il m inistro Nitti, segretario d i Stato, a causa d elle sue funz ioni ».
JL .. cor po del reato consisteva nell'articolo di Mussolini Il ministro della fogna, apparso nel Popolo d}Italia del 2 ottobre 1919.
Appena aperta l'udienza, esaurite le pratiche di rito, il P. M., avv. Alg ise, domandò l'assoluzione di entrambi gli imputati p er l'intervenuta amnistia.
11 difensore , avv. Jarach, non protestò ed il presidente cav. Giar dini sentenz iò in ·questo senso.
Tanti saluti a Cagoia !
• Da 1/ Popolo d'ltal ia, N. 260, 30 ottobre 1920, VII .
Indice Dei Nomi A
Absburgo, la dinastia degli, 5, 177, 195, 197, 229, 277, 293, 330.
Alberti, la signora, 325.
A lbertini Luig.i, 261.
A lg ise, l'avvocat o, H l.
Alig hieri Dante, 127, 218.
Alpensand, 166.
Ambrosini Luigi, 119.
Arrigoni, 325.
Arrigon i, l a s ig nora, 325.
Avantn, 3, 18, 28, 29, 34, 36, 43, '.H, llianchi, le offl(:ine-, 118
Bergon:zoni, 52.
Bertoni Luigi, 98.
Bianchi Michele, 2, 30, 263.
Bismarck, Ottone di, 101.
Blum Leone, 69
Bocconi, il deputato, 71.
Bombacd Nicola , 240, 246, 248.
Bonomi Ivanoe, 26, 40, 71.
Bontfield Margaret, 97.
Bordiga Amedeo, 241, 257.
Bresciani Italo, 312, 319.
Brocco, 325.
Bucarin, 180.
Buonarroti Michelangelo, 218.
Buo:zzi Bruno, 45, 106, 138, 178.
E
311.
Aversa Giuseppe, 255.
A:.iont ( L' J, HO. B
Bacd Giovanni, 256.
Balabanoff A ngelica, 92.
Baldesi Gino, 67, 119, 188, 192, 256.
Baratono Adelchi, 240.
Barberis Francesco, 86.
Barbettirù Aurelio, 325,
Barbettini Ugo, 325
Barfucd Enrico, 319.
Ballaglie Sindacali, 128.
Battisti Cesare, 17, 101 , 199.
Bazzi Carlo, 230.
Belluno G iuseppe, 3, H3, 134, 137, 138, 166.
Bentini Genunzio, 246.
BeTgere t ( al secolo Maroni), 11.
Cairoti Benedetto, 101.
Calda Ludovico, 113 .
Ca!dara Emilio, 260, 261.
Ca luzzi, il dotto r, 330.
Capello, la s ignora, 325.
Cappa Innocenzo, 92, 93.
Carducci G imue, 70, 173
Carvin, il professor, 330.
Casalini Armando, 111.
Cassala Garzia, 7.
Cavalli, la signora, 325.
Cavig lia Enrico, 2, 78, 204, 279, 280.
Cavour, Camilla Ben.so di, 101, 127.
Cervantes Saavedra, Miguel d e, 2 18.
Chanowsk, 149.
Childey Erakine, 176
Ciarlantini Franco, 317,
Ckerin ·Georg Valentinovié, 104.
Cipria ni Ettore, 113.
Cirme ni Benedetto, 17.
Ciuffelli Augusto, 197.
Clemenceau Georges, 69.
Colombin o Emi lio, 113,
Colombo Crjstoforo, 15.
Colombo, la sig nora, 325.
Conforti, il professor, 227, 324, 325.
Contcssi A., 263.
Coppola Francesco, 152.
Corenich, 330.
Corridoni Filippo, 17, 199.
Corriere d ella Serfl, 19, 20, 21, 180, 200, 204, 260, 261, 279, 313.
Credaro Luigi, 294.
Crispi Francesco, 101, 214.
Crispien, 236,
D agn.ino, 227, 3 24.
Dall'Oca Bianca Angelo, 322.
D'Annunzio Gabriele, 3, 6, 8, 21, 62, 79, 90, 96, 127, 143, l'.'.10, l'.'.il , 158, 159, 161, 172, 173, 174, 184, 195, 196, 200, 2 10, 218, 222, 235, 24?, 243, 255, 259, 275, 280, 306, 307, 308, 311, 31 2, 313, 31 4, . 315, 316, 322,324, m, 329.
D'Aragona Ludovico, 113, 236, 256
D aszynski, 13, 14.
De /unbris Alceste, 172, 173.
De Amici D c-fendente, 331.
De Andreis Luigi, 110.
De Berti, il giornalista, 330.
De Carli Culo, 330.
Del Fabbro, l'ingegner, no.
Della Seta Alceste, 3, 111.
D en.ikin Anton I vanoviC, 141.
Dt!11tuht! Allgt!fnein, Z t!ilPng, 293.
Dc: Viti De Marco Antonio, 143, 144, 145, 147.
Di/t!J4 ( L4) fi orentina, 173.
Di Sermoneta Ca.etani I.eone, 143, 144, 145, 147.
Dittmann, 179, 180, 236.
Dompieri, 227.
Dorigo Piero, 330.
Doll«e (Il), 133, 138
Dugoni Enrico, 98, 256, n7.
Emanuele, la signora, 329.
Epo,a di ~filano, 31 1.
Epoca d i Roma, 167. ·
Falcioni Alfredo, 7.
Farinacci Roberto, 182, 189.
Fauio (I/), 319.
Pederzoni Luigi, 109.
Fehrenbach, 8 1.
Pera luigi, 40.
Ferrarin Arturo, 2, 15, 16
Ferravilla Edoardo, 100.
Ferri Elllico, 246.
Fihi Fabio, 199
Foch Fe rd inand, 101.
Fovel Massimo, 155, 156, 1 57, 173.
Frankf11rur Zeil11ng, 167.
Fraschini Alcide, 30.
Freddi Luigi, 263, 325, 326, 330.
Frt!iheit, 179,
G alilei Galileo, 2 18, Galli Alessandro, 113.
G aribaldi Giuseppe, 132, 218, 297,
G aribaldi Peppino, 8, 329
Gasparini Domenico (Nico), 113
G auvain, 198.
Gennari . Egidio, 36, 207, 211, 212, 261 ,
Ghisled Arcangelo, 78.
Giardini, il giudice, 331.
G iebynski, 149.
G io litti Giovanni, 2, 3, 7, 8, 9, 10, 11, 20, 21, 30, 3 1, 32, 40, 55, 56, 84, 85, 86, 95, 96, 100, 109, 111, 11 2, 117, 120, 12 1, 160, 16 1, 196,
• 204, 209, 2 10, 216, 222, 232, 238, 261, 295, 31;.
Giordana Tullio, 108.
G fornale (Il) d'IJalia, 284.
G iuffr ida Giovanni, 226, 329, Giuliani Sandro, 326, 330.
Giu lietti Giuseppe, 108.
Giunta Francesco, 227, 323, 324, 325, 326.
Goethe Wolfang, 218.
Grassi, 325.
Ero (L' ) del Popolo, 189.
Ert1M1u ele Attilio, 328,· 329, 330.
Graziadei Antonio, 240, 256.
Gussoni, il pompiere, 58,
Haller, il ministro, 269.
H arusworth, 8 2 liomme (L') Vbre, 69. f ournal (Le} d e; DébalJ, 198
Ha vas, l'ageoiia, SJ, 121.
H eine Enrico, 220.
H ofrr Andreas, 318.
Hmt-Venturi N ino, 174.
Hrthe, s o.
Iniziativa (L'), 245.
Intereui Cremonui, 189.
Jsvutia, 300.
Italia ( L') , H, }4.
Jarach Ermanno, Hl.
Jarach Federico, 138 , B 9, 140, 168.
Judenik, il generale, 141.
212, 213 , 230, 236, 237, 249, 252, 2n, 2s4, 210, 2n, 2ss 300
Leonardo da V inci, 218
Leone En rico, 155, 162, 163.
U ebermann, il deputato, 14.
Lloyd George, 3, 20, 149, 160, 175.
Longoni Attilio, 3B, 3 19.
Lopez, 325 M
Mac Sviney, 3, 175, 177.
Maffi Fabrizio, 64, 72, 95.
Maglioni, 128, 129.
Makno, 123.
Malatesta Errico, 66, 1 12, 2H, 288
Mamel i Goffredo, 328, 329.
Marjnelli Giova nni, 325.
Marsich Pie ro, 3 17.
Martinelli, 330.
Marx Carlo, 182, 270.
Ma.siero, 2, 15, 16.
M asotti Tullio, 179.
Mastromattei, 32,
M atteotti Giacomo, l 11.
Mattioli Guido, V, 3 13.
Mazzini Giuseppe, 101, 127, 186, 219, 230, 294.
Kameneff, 141.
Kàroly, il conte, 62
Kauts ky K arl, 43.
Klai Servi lio, HO.
Klopstock Friedrich Gottlieb, 218.
Kolcàk A le ksandr Vasilievil, 141.
Kolowka, 148.
K'rass iu l eonid Borissovil, 141.
K renn, 318
Kropotkin Pctr, 2, 97, 98, 99.
Kun Bela, 289.
K11rier Pol!ki, 149.
Maz:rolani U lde rico, 143, 144, 14,.
Mazzoni Nino, 2,6, 257
Meda Filippo, 26, 40.
Mekhiori Alessandro, 18 2.
M cneghetti, 287.
M errheim, 249.
M wagge1'r:, (Il) , 7.
Micheli G iuseppe, 8.
Middleton, 13 lab riola Artu ro, 40, 16'5, 168
M iglioli Guido, 102.
Millerand Alexand rc, 20, 14 1, 161, 204, 209.
Milio Enrico, 90, 242, 2,5, 308, 314.
Misiano Francesco, 36, 95, 101, 102, 297.
Lanzonì. Alceste, 1B, lavora/ ore (//), B , 114, U5, 162, 163, 173, 190, 19 1, 197, 204, 211, 226, 260
Ledebour, 180
Lenin (al secolo Nikolaj Vlad imir Illiè
Uljanov), 17, 36, 9 1, 9 3, 99, 123 , 127, 141, 149, 179, 180, 198, 211,
Missi roli Mario, 101, 247.
·M odigliani Giuseppe Emanuele, 3, 5, 25, 86, 108, 111, 236, 256.
Mommsen Teodoro, 70.
Mondo lfo Ugo Guido , 58
Morgagni G. B., 218.
Morgag.ni Manli o, 322.
Morgad Oddino, 27', 276.
Modni, 325.
Mosconi Antonio, 38, 197, 226.
Mozzatto Ma.rio, 3 30.
Mussolini Al essandro, 147.
Nald i Filippo, 10, 112.
Nanni T orquato, 3 19 .
N apoleone Bonapo.rte, 101, 21 8
Naprzod, 1 3 ,
N icolini Ernesto, 330.
N itti Francesco Saverio,
260, 263, 265, 268,
276, 278, 280, 283, 286, 287I 290, 292, 294, 296, 297, 301, 303, 305, 308, 3 11, 321, 32 2,323,327,331.
Prampolini Camillo, 2, 105, 107, 236.
Prai,Ja,, 18, 236.
Novi Usi, 89.
Nowa R ~fçrma, 14.
Nuqvo ([/) Giomale, 530
Problem i (I) d el Uworo, 45
Prohaska, i l vescovo, 269.
Provincia (La), 182, 189.
Pro vi n.itl (La) di Vfrtnza, 23.
G rano Paolo, 152.
Oriani Alfredo, 246.
O rlando Vittorio Ema nuele, 126.
Q uag li no Felice, 113.
R
Pasella, la s ignora, 32 5, 330.
P asella. Umlx-rto, 182, 255, 263, 321, 32.5, 327, 328, ,30
P assig li, il dtputato, 190.
Patanc\ 263.
Pe-ano Camillo, 7.
Perathoner, 318.
Peli/ (Le) / 01m1al , 17'.
Petitti d i Rore to Carlo, 38, 197.
Petljura, 13.
Peupfe {le), 49.
Pietro l'Eremita, 213
Pilsuldski Jo)ief, 12, 123,
Pilucaglia, il capitano, 328, 330.
Pirolini G B., 84, 86
Pironti A lberto, 17.
Pisacane Carlo, 219
Radek, 180.
Raggi Decio, 101.
Rappoport, 249 .
Reda elli Cesare, 313, 318.
Rein a Ettore, 3.
Renner Karl, 293.
Rcnsi Giuseppe, 48.
Re110 (1/) del Carlin o, 68, 211, 245, 252
Reuth-Nicoussi, il d eputato, 3 18.
Rezme Jougo1fave, 244.
Riboldi, il deputato, 172, Ricchieri G iovanni, 104.
Rigola Rinaldo, 2, 44, 45, 48, 55
Rikoff, .92
Rinnovamento, 116.
R iJcoua (La) , 22.
Rismondo Francesco, 199.
P
, il deputato, 190. Polilica, 152 .
Riuioli M aycr Elisa, 3 24, 325, 326.
R obotlik Sla.Jki, 14.
Robornik, 13, 148.
Rodi nb Giu lio, 8.
Romanoff, ·1a dinastia dei, 92
Ronconi G. B., 5
Rossanda, il dottor, 330.
Rema to Art uro, 319.
Rossi Cesa re, 263.
Rotigliano Edoardo, 1661 167, 168, 193.
Rubissich, l'ingegner, 330.
Tedeschi, l'ingegner, 330
T edeschi Noua Ines, 325, 330.
Tem po (Il ) , 11 2, 119.
Terradni, 240.
Thueus, il ministro, 148.
Timn ( Th e) , 97, 198.
T isza, 173.
Tittoni ·Tommaso, 126.
Salandra Antonio, 32, 182
Sa[moiraghi Angelo, 3, 164, 165, 168.
Salto G emma, 32S.
Salvadori, il depu t;1to, 64
Salvatorelli" Luigi , 10.
Salvemini Gaetano, 3, 143, 144, l4S, 146, 147, 02.
Sanzio Raffaello, 218 .
· Sau ro Nazario, 17, 199, 204, 330.
Savoia, la d inastia, 197.
Sazonoff, 308
Sca[zotto Angelo, 11 7.
Schanzcr Carlo, 8.
Schiavello, 260, 261.
Schiavi Alessandro, 260
Schneid.er Simeone, 62
Secolo ([/) , 7, 104, 261, _299, 300.
Selva, 325.
Se rrati Giacinto M enotti, 36, 237, 240, 246, 247, 248, 2 52, 253, 257 ,
Sforza Ca.rio, 3, 40, 126, 127, 141 , 170, 210, 235, 242, 243, 24 5, 307.
Shakespeare William, 218 ·
Sid liani Luig i, 143, 144, 145
Simons, il minist ro, 293, 294.
Sirigatti, il maggiore, no.
Sironi, la signora, 325 .
Slonim Marco, 17.
Smith Walter, 8 2.
Sole (// ) , 164.
Soleri Marcello, 3, 11 7
Soriani, 51.
Staffetta, 330
Stampa (La), 2, 10, 11 1.
Stced Wick ham, 198
Stefani, l'agenzia, 71 , 82.
Stookly, il professor, 175.
Sturzo Luigi, 275.
Szanuely, 269.
Tappciner, 318.
Targ etti, i l depu tato, 18; 256 .
Todeschini M arfo, 3 12.
Tohtoi Leone, 218.
Tommaseo Nicolò, 104.
Tonetti G iovann i, 272.
Toti Enrico, 17, 297.
Treves Claudio, 147 , 24 1, 256.
T rib una (La), 2, 8, 9, 40.
Tribune Juive, 2 69, 270.
T ro tzky (al secolo Leo ·Davdovich Leiba Bronst ein}, 162, 163, 180.
TrumhiC Ante, 20, 147, 16 1, 210, 23!i, 24 5.
Tugacewsk i, 156
Tumiati, l'attore, 328.
T untar, il deputato, 190.
Turati Augusto, V.
T urati fili ppo, 236, 240, 241, 2,6, 257. u
Ugolini, i l brigadiere dei ca rabinieri, ) 7.
Umanità Nu o va, 18, 106, 153, 272, 273, 284 , 288 .
Unilà ( L'J, 146, 152.
Varg a Eugenio, 2, 49, 50.
V edeJJa (La) d' Italia, 174.
V ella Arturo, I 2
V enizelos E leuterio , 126
Vernier, il dottor, 330.
Villa E. M., 167.
Villani, 325.
Viola Enrico, 108
V ittorio Emanuele Hl, 25.
V olp i, 32S.
Vo lpi Virgilio, 330.
V or waerlJ, 42, 43.
VouiJ(ht Zeilung, 167.
Wilson Woodrow, 20, 120, 12 1, 2n, 244, 306.
Wirth, il rninis'tro, 166
Wrangel Petr Nicolaevié, 141.
Zibo~di Giovanni, 267, Ziloni, la signora. 3n. Zinovieff, 180