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DAL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA MARCIA DI RONCHr AL TRATTATO DI RAPALLO
(13 SETTEMBRE 1920 - 12 NOVEMBRE 1920)
Il 14 sett embre, Mussolini precisa l'atteggiamento fascista nei riguard i del· l 'agitazione metallurgica (206); il l'>, si occupa del comunicato relativo al convegno tra l'on . Giolitti ed il primo ministro francese Millerand, avvenuto ad Aix-les-Bains il 12 settem bre (209); il 18, rdige Sui rulmini del grollesca « PN" ordine» del Krem/in o! (211).
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Il 19 settembre, parte per la Venezia Giulia JI 20, c:ommemora il dnqu:i.ntesimo anniversario d el compimento della prima fase dell'unità italiana a Trieste (214); il 21, è a Pola (327); il 22 mattina, d opo un pellegrinaggio alla tomba di Sauro, r iparte per Trieste; ìl 2', parla a Monfalcone ( 224) e nello s tesso giorno trasmette telefo nicamente al giornale l'articolo Il meraviglioso mo11imenJo f auiJJa nella Ven ez i a Giuli" (2 26).
Riffi trato a Milano, da l 25 settembre al t 5 ottobre scrive sul qua rto congresso nazionale del p artito repubblicano ita liano inauguratosi" ad Ancona il 24 settembre (2 29); su lle ultime manifestazioni politiche dell'agitazione metallu rgica ( 23 1); su lle trattative italo-jugoslave (2,34, 242, 244); sull'ordine del giorno votato d 3!1a d irezione del partito socia lista ita liano il 1° ottobre, dopo qu;1.ttro giorni di vivissime discussioni (240); sul convegno dei deputati socialisti apertosi a Trieste il 5 ottobre (l'ordine del giorno del convegno r eca questi tre argomenti: relazi011e della missione socialista in Russia, problemi d ella Venezia Giulia, controllo delle industrie) ( 246, 248); sul congresso della frazione concentrazionista del partito socialista italiano tenutosi a Reggio Emilia il 10 e 1'11 o ttobre (25 6) ; sulla riunione del consiglio naziona le dei fasc i ital iani di combattimento svoltasi a Milano il 10 ottobre ( 25"5, 2) 8) ; redige Il ,,uovo p11pa (2 36); C hi governa? ( 238) ; J/ /alw e /11 r on/ erma (252) ; invia una circolare agli amici deÌ Popolo d'Jtalùz ( no) ; parla sulle elezioni amm inistrative ( 260)
Il 12 ottobre, la di rezione dd partito socialista italiano e la confederaz.ione ,gentrale del lavoro aveva no lanciato un violento proclama per promuovere d ue giorni dopo una manifestazi one « contro la reazione interna ed internaziona le e a favore della Russia comunista»; il 14 ottobre, contro qur-sta manifestazione, era stato p~ocl;imato in tu tta Italia lo sciopero generale, non riuscito completo in molte città; a Milano, Brescia, Bologna, erano avvenuti d isordini e conflitti con morti e feriti; a Trieste i fascisti avev.1no distrutto la sede del giornale socialista ll Lavol'alore. In seguito a quest i fo tti, il 17 Mussolini pubblica La miJ1m1 è ,olma (264).
D.11 18 ottobre a l 9 novembre, Mussolini commenta un articolo dell ' A va,ui ! ( 266); un'intervista concessa dal generale CavÌglia al Corriere del/~ S era il 24 ottobre; una corrispondenza da Venezia (287); redige Ebrei, bolsreviJtno e .1ianùma ira/ian(J (269) ; RJçonascime,ui (28 1); Sra11chezza o 1aggezzfll ( 288); t i· volge un appello alla nazione (274) ; si occupa del movimento fa scista ( 272, 275, 284, 298); celebra il secondo anniversario di Vittorio Veneto ( 277) cd H secondo anniversario della vittoria ( 295, 297); scrive sui risultati delle elezioni amministrati ve svoltesi il 31 ottobre in parecchie città d 'Italia: le forze nazio• nali hanno la ·prevalenza a Roma, Venezia, Padova, Brescia, S~ia. Lecco, Reggio Calabria, mentre i socialisti prevalgono a Bologna, Modena, Savona, Monza (291); S\J I discorso pronunciato al Reichs tag dal ministro degli este,ri d ella repubblica tedt"Sca il 30 ottobre (293); s ulle elezioni amministrative che si effettueranno il 7 novemb1e (302); sui risultati di q ueste elezioni: le fone nazionali trion. fano in alcune dell e maggiori città, come Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino, Bari, Parma ; a Milano la differenza fra la lista socialista e q uella del blocco nazionale è di circa tremila voti a favore del partito socialista, su circa 140.000 votanti (304).
Il 10 n ovembre, un comunicato ufficiale annuncia che fra le delegazioni italiana e jugoslava a Villa Spinola (Santa Margherita) si è raggiunto l'accordo con piena soddisfazione dell'Italia, sia · dal punto di vista geografico, sia dal punto di vista militare circa la questione della frontiera giulia, la quale com• p renderà il monte Nevoso ed avrà la contiguità terri toriale con lo stato indipendente di Fiume (306). Il 12, Sémpre a Villa Spino la, le dcl{'gazioni firmano i! trattato, che passer::i. nella storia co l nome di Rapallo.
Dati Di Fatto
Per determinare il nostro atteggiamento di fronte all'attuale agita· zionc dei metallurgici .italiani, bisogna riportarsi a un _postulato d'ordine economico che figura nel p·rogramma dei fasci Italiani di Combattimento e che dice.:
« Affidamento alle stesse organizzazioni p ro letarie - che ne siano degne moralmente e tecn irnmente - della g estione di industrie o servizi: pubblicì » .
Da questo postulato risulta che noi non abbiamo niente in contrario, n emmeno all'applicaz ione in t oto di questo postulato: cioè alla gestione completa di" tutte le industrie e servizi pubblici da parte dei si ndacati di produttori. Noi fa scisti no n abbiamo pregiudiziali di sorta, Se ci si dimostra che la gestione collettiva d à u n rendimento maggiore d ella ge• stione individuale, noi siamo favorevoli alla prima e contra ri alla second:1 e viceversa. Riportandoci aJ caso attu ale, no i facciamo una quest ione co n. tingente di modo e di tempo. Domand iamo cioè: possono i di versi sin· dacati operai metallurgici sostituirsi - oggi - alle iniziative e imprese gestite individualmente ? Noi Jo escludiamo e lo escludono i più intel..Jigenti fra g li stessi Organizzatori; bisogna procedere - specie sul t er· reno economico - con crite ri d i prudente gradual ità, Ma non è. detto, con questo, che non s i debba mai p rovare, m.1i incominciare, m:ii esperi· me ntarc nuo ve forme, nuovi sistem i d i vi ta e di azione.
Precisato, cosl, in tesi di massima, il nostro punto di vista, che non è, come si può const:itare, contrario, pregiudizialmente, nemmeno alla tesi estrema di una totale gestione collettiva, limitandoci a riserve di tempo, di modo e d i capacità, vediamo quali dati di fatto ci porge lo sviluppo dell' agitazio ne.
1. L'ordine del g io rno a pprovato nel supremo consesso con fe derale. Da esso risulta : a) che la Confederaz ione Generale del Lavoro non intende allar• gare il campo della lotta con ulteriori occupazioni; b) che la lotta non ha più e non ha soltanto come obiettivo un aumento di salari; e) che l'obiettivo è spostato dal terreno salaria le a quello giuridico, per cui si chiede il riconoscimento, da parte del padronato, del principio del « controllo sindacale delle aziende»; , d) che tale controllo deve costituire il tirocinio di abilitazione dei produttori operai alla gestione collettiva delle imprese nell' interesse de lla collettività.
In questa successione di tempi sono rispettate le leggi della gradualità economica, senza di che si va alraborto o al disastro. Noi pensiamo che gli industriali - moderni possano accettare il principio del controJlo, salvo le modalità che devono essere 'decise dal Parlamento, in mancanza di quei" Parlamento dei produttori che noi. abbiamo sempre p ropugnato
Gli industriali non devono imitare certi monarch i del r ancien régime, che potevano salvare la corona, concedendo a tempo la costituzione e per testardaggine o incomprensione d ei tempi pe rdettero la corona e qualche volta la testa. Per nostro conto aggiungiamo che siamo· favorevoli a questo controllo.
2. Altro dato di fatto: l'ordine del giorno degli estrcmist i-s indacaJisti ed anarchici che « dichiara di non ritenere valido e imp egnat ivo il deliberato della Confederazione, che ha raccolto soltanto i vOti delJa minoranza del proletariato organizzato J·1talia, che è sulJe d irettive della lotta di classej si augura che i lavoratori tutti e le organizzazioni proletarie e sovversive, comprese dell'importanza degli avvenimenti odierni, vorranno stringersi saldamente in un solo blocco di farle rivoluzionarie per una comlLne azione difensiva e di conquista per la definitiva risoluzione del problema sociale attraverso la espropriazione economica e politica della classe borghese; conferma il proposito di intensi6ca re l'attività di tutte le organizzazioni aderenti a ll'Unione sindaca le italiana affinché l'attuale movimento di occupaz ione venga esteso a tutte le aziende industriali cd agricole ».
L'antitesi fra le due organizzazioni è _evidente. Ed è evidente che gli estremisti giocano al più ·rosso, anche perché contano sull'eternq alibi confederale.
3. Finalmente, altro d ato di fatto: una dichiarazione della D irezione del Partito, a mezzo Gennari, secondo la quale « la Direzione d ichiara di fiancheggiare il movimento, riservandosi, eventualmente, in prosieguo di tempo, il diritto di avocarne a sé la direzione, per mutata situazione politica». · n evident e che quando la Direzione d el Pus e relativi politicanti avocheranno a sé il movimento, il nost~ atteggiamento sarà i~ rel?-zione u .. xv. alla nuova situazione, Quando si comincerà a parlare no n più di « controllo», ma di « dittatura proletaria», ecc., ecc., il gioco di venterà straordinariamente serrato
Gli italiani non sono «russi». E non si ripete - impWlemente-in. Italia l'esperimento russo.
Mussolin I
Da Il Popolo d'I1alia, N. 220, 14 sctt embre 1920, VII.