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UN APPELLO AGLI AMICI
"8 stata inviata· agli amici - vecchi e nuovi - di questo giornale, sempre numerosi, malgrado i tempi, la circolare seguente:
« Milan(}, ottobre 1920.
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« Caro amico,
« Come l'anno scorso, anche quest'anno siamo costretti a rivolgervi un caldo appeJJo perché-ci aiutiate a sormontare crescenti difficoltà finan; z.iarie, le cui cause no n vi sono ig note.
« Detta in poche parole, la s ituazione è questa. 'Mentre il prezzo del giornale per copia è appena raddopp iato, tutte le spese sono quintuplicate e decuplicate. L'Ammfnistrazione del Popolo deve inoltre frontt>ggi are le spese di un ·nuovo impianto, che dovrà dare, fra poco, dal punto di vista ~ipografico, una veste moderna e perfetta al giornale. L'anno scorso l'appello ci_ fruttò, in poche settimane, oltre duecentomila lire e fu una magnifica, nonché tangibile prova di so lidarietà. Q11e1ta 10mma d ovrebbe e.JJere raddoppiata.
« Noi non abbiamo sovvenzioni da parte di gente estranea al nostro giornale . Per questo abbiamo un p rivilegio sconosciuto a molti altri g iornali : quello d eil'indipendenza.
« Se voi credete che l'opera nostra, in questo periodo di acutizzazione della crisi nazionale e sociale, sia supremamente, come ·noi riteniamo, necessaria, aiutateci generosamente e senza i ndugio, indirizzando le offerte di rettamente aJl'Ammioistrazione del giornale ( via Paolo da Cannobio 35).
« Come l'anno scorso, anche quest'anno la lista deile offerte non sarà ·pubblicata sul giornale.
(( Crediamo che la nostra voce saÌ"à ascoltata, « Nell'attesa, vi salutiamo cordialmente».
Rendiamo di dominio pubblico questa circo lare, estendendola perciò a tutti i nostri lettori. I quali sono troppo intelligenti per me_raVigliars i di questo appeJJo. Non c'è bisogno di d ipingere il quadro a colori foschi ; non è nel nostro t emperamento di ottimisti, malgrado tutto. Ma le cifre sono le cifre. Non c'è p iù relazione fra prezzo di costo di una copia di giornale e le e ntrate, tutto compreso (abbonato, rivendita, pubblicit à). I.a carta ha subito aumenti fantastici. Tutte le altre spese sono, in media, quintuplicate. In queste condizioni la vita del giornale - di tutti i giornali - è assai difficile. Dove ci sono società anonime, le amministrazioni chiamano i decimi o richiedono nuovi contributi straordinari; dove non ci sono società anonime o sovventori speciali, non resta alle amministraz ioni dei g iornali che rivolgersi direttamente al loro pubblico. .f:: quello che ci siamo decisi a fare noi, rifiutandoci assolutamente di vincolare in qualsiasi modo la nostra autonomia di atteggiamenti e di azione. Restiamo quello che fummo e rimarremo quello che siamo : indipendenti d a chiunque, e ardenti difensori di quelli che riteniamo gli interessi generali della nazione. Noi speriamo che l'appello non cadrà invano. La quantità e la qualità delle offerte avranno, p er noi, una grande s ignificazione politica e morale. Dal fervore o meno di solidarietà del nostro pubblico, ci faremo un'idea delle necessità o meno che questo g iomaJe continui a ·vivere. Buone e dure battaglie abbiamo combattuto nel passato ed altrettante crediamo che ci attendano nell'avvenire; ma ci rifiutiamo di condurre una v ita di incertezze e abbiamo, per ,CO· sturne, di accorciare Je agonie, Piuttosto che trascinare l'esistenza, preferiamo morire. Il giornalismo non è per noi un mestiere. Sapremmo farne altri. Per noi, il giornalismo è una battaglia. Sei anni ormai compiuti di cronaca e di storia sono là a testimoniarlo. Se dalla sollecitudine e dall'entiti delle offerte che ci sono giunte non appena la posta ha diralD.ato la circolare è lecito trarre un auspicio, n oi .prevediamo che la sottoscrizione darà i risultati che ci ripromettiamo.
Un nuovo impianto tipografico è oramai ultimato. Fra qualche settimana il Popolo uscirà in veste nuova, Gli amici ci ai ut ino a superare questa difficoltà.
Coloro che ci han~o seguito in questi a nni, non possono essere fra i delusi o gli scontenti. Abbiamo l"orgoglio di affermare che la nostra azione politica è stata indipendente, rettilinea e, soprattutto, italiana; e se chiediamo con animo tranquillo la solidarietà degli amici, g li è perché sentiamo di meritarla, p er quel che abbiamo fatto ieri e per quello che potremo fare e faremo domani.
A;mici della prima e dell'ultima ora, all'opera!
Da Il Popolo d ' lta/;a, N. 241, 8 ottobre 1920, VJI (o, 21).