Eterno Auriga - Agosto 2019

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AGOSTO 2019



Eterno Auriga Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

RETTITUDINE

Agosto

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

“Noi facciamo Sahasranama Archana (adorazione dei 1008 Nomi di Dio), ma non soltanto questi: tutti i Nomi, come Cristo, Allah, Zoroastro, sono Suoi. Tutte le forme e tutti i nomi rappresentano soltanto Lui. Non c’è nome o forma che non Gli appartenga. Stando così le cose, dove sono le differenze? Che bisogno c’è di cercarLo? Ciò che si deve cercare nelle cose del mondo è soltanto la Verità.”

2019

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

SOMMARIO 4 7

Non Dimenticate Mai Dio Discorso di Bhagavan del 14 aprile 1996 Celebrazioni del Guru Purnima Cronaca

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Approfondire la nostra Fede nel Sankalpa di Swami Dottor Ramesh M. Wadhwani

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Le Mie Esperienze alla Divina Vicinanza di Bhagavan Srivilas Suri

19

Incontri di un Regista Cinematografico con Baba Jeff Grant

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Sviluppate Incrollabile Fede in Dio Messaggio di Bhagavan in occasione dello Sri Krishna Janmashtami

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Impressioni Indelebili con il Divino Ghandikota V. Sanjay

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Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam

Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.srisathyasaipublications.com Fotografie Online di Bhagavan: www.saireflections.org Prasanthi Nilayam, Cronache dal Sito Web: www.theprasanthireporter.org Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: http://sssbalvikas.ssssoindia.org

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P A R O L A D E L L ’ AVAT A R

NON DIMENTICATE MAI DIO OVUNQUE CI SIA VERITÀ C’È DIO

Incarnazioni dell’Amore! LI ALBERI PRODUCONO I FRUTTI per il benessere degli altri; non li mangiano. Allo stesso modo, i fiumi scorrono per il benessere degli altri; non bevono la loro acqua, ma dissetano gli altri. Le mucche non bevono il loro latte; lo danno per la

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salute degli altri. L’essere umano dovrebbe capire che anche a lui il corpo è stato dato per servire gli altri e che dovrebbe usarlo per aiutare i poveri, gli oppressi e i bisognosi. L’uomo dovrebbe cercare la Verità Ovunque si guardi, oggigiorno, nel mondo, si trovano inquietudine, sofferenza e infelicità. Nessun governo, 4 Agosto 2019

nessun’arma sono stati capaci di risolvere questi problemi. Prima di tutto, le persone dovrebbero installare Dio nel cuore, accrescere la fiducia in se stesse e rendersi meritevoli della grazia di Dio. Tutta l’umanità dipende dalla grazia di Dio; nessuno, eccetto Lui, può salvare il mondo. Quindi l’uomo dovrebbe colmare il proprio cuore d’amore, impegnarsi nel servizio alla società e rendere utile la vita. Ognuno dovrebbe impegnarsi nella ricerca della Verità (Satyanveshana); ricchi, poveri, persone comuni o saggi, tutti dovrebbero cercare la Verità nei propri pensieri, parole e azioni. Sebbene tutti siano scintille della Verità Divina, che è immutabile nei tre periodi di tempo, è

necessario che ognuno cerchi la Verità. Comunque è necessario che la verità venga detta senza ferire o rendere triste nessuno; le parole di verità che diciamo devono essere dolci. Tutti sono possessori della Verità; ognuno è una piccola frazione della Verità. Tutti sono scintille della Verità Divina senza differenze di casta, religione o credo. Nella Bhagavad Gita, il Signore Krishna dice: “L’Atma eterno in tutti gli esseri è parte della Mia Essenza.” Eterno Auriga


Come cercare la Verità? Nella parola pronunciata ci sono tre parti: satyam, asatyam e nijam (Verità, non verità e fatto). Tutto ciò che noi vediamo nel mondo è nijam (il fatto), ma la base è la Verità. Un breve esempio: dallo scienziato alla persona comune, tutti dicono che il sole sorge a est e tramonta a ovest. Questo non è la Verità: è il fatto. Il sole non va da nessuna parte; rimane dov’è. Sembra che ora sia a oriente e poi a occidente a causa della rotazione della terra, ma non sorge né tramonta; questo è Verità. Che il sole sorga a est e tramonti a ovest è il fatto, nijam, ma dire che il sole, che sta fermo, sorga e tramonti, è non verità, asatyam. Fate un uso corretto dei sensi Poi c’è il senso della vista. Lo stesso paio di occhi vede la madre, la moglie, la figlia, la nuora e tutti gli altri, ma i sentimenti che voi provate nel vedere ognuno di loro sono diversi. Sebbene la visione sia la stessa, i sentimenti sono differenti. Anche comprendere la verità di come guardare è ricerca della Verità: voi guardate la madre con rispetto, la figlia con affetto e la moglie con tenerezza. La relazione determina i sentimenti che provate nel guardare gli altri. La Verità è una soltanto e capire con quale sentimento guardare una persona è ricerca della Verità. Oggi il guardare delle persone è diventato impuro e i sentimenti sono distorti. L’uomo è in difficoltà nel comprendere i sentimenti degli altri. I pensieri malvagi sorgono a causa della visione distorta. Tutto il bene e il male che si verificano nel mondo sono conseguenza della visione. Nella Creazione non c’è alcun difetto. La Creazione di Dio non può essere cambiata; per sperimentare la Verità, dobbiamo cercare di cambiare il nostro modo di guardare.

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Tutta la creazione è scaturita dalla Verità e torna a fondersi nella Verità. Tutto è soltanto Verità. Tutto ciò che dobbiamo scoprire è che cosa sia la Verità. La Verità è la Forma di Dio. Dov’è Dio? Dovunque ci sia la Verità c’è Dio. Quindi la Verità è la prova dell’esistenza di Dio. L’Amore è Dio manifesto. L’Amore e la Verità emanano dal cuore che è pieno di compassione. Noi udiamo con le orecchie, sentiamo moltissime cose: musica dolce, parole aspre e maldicenze. Le nostre orecchie odono anche ciò che diciamo noi. Se siamo qui per cercare la Verità, è chiaro che dobbiamo parlare dolcemente e udire tutto ciò che è buono. Fare un uso improprio delle orecchie per ascoltare cose cattive è sbagliato. In modo simile, noi usiamo male il potere della lingua: dovremmo pronunciare parole dolci e sommesse. O lingua, comprendi quanto sei sacra? Tutti ti rispettano perché sei l’epitome del sacrificio: non tieni per te il cibo che ti viene dato, ma lo invii immediatamente alle altre parti del corpo. Non è corretto che tu rimproveri gli altri e ne dica male. Tutto nel mondo è creazione di Dio. I difetti che vedete, quali che siano, sono solo nella vostra visione e non nella creazione. Se mettete degli occhiali rossi, tutto vi apparirà rosso; in modo simile, tutto sarà azzurro se le lenti sono azzurre. Questo è maya. Se togliete gli occhiali, ogni cosa apparirà del suo colore naturale. Pertanto noi dovremmo fare ricerca della Verità. Agosto 2019 5


L’unico Dio ha molti nomi Noi non abbiamo bisogno di cercare Dio in alcun luogo perché Egli è presente dovunque e in ognuno. Le Upanishad dicono Isavasyam Idam Sarvam (tutto l’universo è pervaso da Dio). C’è un Dio solo, ma viene chiamato con nomi differenti come Allah, Buddha, Zoroastro, Krishna e così via. Ek Prabhu Ke Anek Naam (il Dio unico possiede numerosi nomi). Sahasra Sirsha Purusha Sahasraksha Sahasra

Che bisogno c’è di cercarLo? Ciò che si deve cercare nelle cose del mondo è soltanto la Verità. Tutta la creazione è scaturita dalla Verità e torna a fondersi nella Verità. Tutto è soltanto Verità. Tutto ciò che dobbiamo scoprire è che cosa sia la Verità. La Verità è la Forma di Dio. Dov’è Dio? Dovunque ci sia la Verità c’è Dio; quindi la Verità è la prova dell’esistenza di Dio. L’Amore è Dio manifesto; l’Amore e la Verità emanano dal cuore che è pieno di compassione. Ovunque si guardi, oggigiorno, nel mondo, si trovano inquietudine, sofferenza e infelicità. Nessun governo, nessun’arma sono stati capaci di risolvere questi problemi. Prima di tutto, le persone dovrebbero installare Dio nel cuore, accrescere la fiducia in se stesse e rendersi meritevoli della grazia di Dio. Tutta l’umanità dipende dalla grazia di Dio; nessuno, eccetto Lui, può salvare il mondo. Quindi l’uomo dovrebbe colmare il proprio cuore d’amore, impegnarsi nel servizio alla società e rendere utile la vita.

Pad (l’essere cosmico ha migliaia di teste, occhi e piedi). Noi facciamo Sahasranama Archana (adorazione dei 1008 Nomi di Dio), ma non soltanto questi: tutti i Nomi, come Cristo, Allah, Zoroastro, sono Suoi. Tutte le forme e tutti i nomi rappresentano soltanto Lui. Non c’è nome o forma che non Gli appartenga. Stando così le cose, dove sono le differenze? 6 Agosto 2019

(Continua nella prossima pubblicazione) - Discorso Divino di Bhagavan tenuto nel Sai Shruthi a Kodaikanal, il 14 aprile 1996

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CELEBRAZIONI DEL GURU PURNIMA

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ELL’AMBITO DELLE celebrazioni del Guru Purnima a Prasanthi Nilayam sono stati organizzati numerosi programmi musicali e culturali, cui hanno preso parte un gran numero di devoti dell’India e di molti Paesi d’oltremare.

THYAGARAJA VAIBHAVAM Il primo programma è stato la commedia “Thyagaraja Vaibhavam” (la grandezza di Thyagaraja), presentata il 13 luglio 2019 dai bambini Bal Vikas dello Stato del Tamil Nadu.

Thyagaraja Vaibhavam.

Descrivendo l’illustre storia della vita di questo leggendario santo musicista indiano, attraverso vari episodi della sua vita, la commedia ha evidenziato come egli guadagnò la grazia del Signore Rama ed ebbe il Suo Darshan grazie alla sua esemplare devozione. Gli episodi della commedia sono stati intervallati dalle migliori composizioni, che hanno arricchito la presentazione.

CORO DEI PAESI DI LINGUA RUSSA Il 14 luglio 2019, il coro dei Paesi di lingua russa ha presentato una miscellanea di canzoni devozionali sul tema “Amore e Unità Significano Unità con Sai”. Eterno Auriga

La processione dei rappresentanti dei Paesi di lingua russa nel Sai Kulwant Hall.

Il programma è iniziato con una processione di rappresentanti dei Paesi di lingua russa che, recando le bandiere dei loro Paesi, sono entrati nel Sai Kulwant Hall e hanno offerto i loro reverenti omaggi al Samadhi di Bhagavan. I Paesi che hanno aderito a questa grande processione comprendevano Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Russia, Ucraina e Uzbekistan. Successivamente, oltre 150 cantanti e musicisti di questi Paesi hanno offerto il loro cuore, pieno d’amore e devozione, al Signore Sai e hanno cantato inni a Dio.

Gli inni a Dio presentati dal coro dei Paesi di lingua russa.

Alcuni di essi erano: “Viva, nostra Madre è Viva”, “Vedo Dio Ogni Giorno”, “L’Amore Risvegliato”, “Nel Tuo Mondo Divino”, “Oh, Sai!”, “Lodato sia il Signore”. Soffusa di profonda devozione e amore, Agosto 2019 7


l’intera presentazione ha rapito il pubblico per quasi un’ora. Sono seguiti i Bhajan, terminati con il canto “L’Amore è la Mia Forma”, eseguito dall’aurea voce di Bhagavan Baba.

GURU PURNIMA Grande energia devozionale e profonda compassione hanno contrassegnato la celebrazione del Guru Purnima a Prasanthi Nilayam, per prender parte alla quale e per rendere omaggio al loro Sadguru Bhagavan Sri Sathya Sai Baba sono giunti numerosissimi devoti da ogni parte del mondo.

Il programma nel giorno del Guru Purnima, 16 luglio 2019, è iniziato con l’offerta musicale strumentale del Gruppo di Percussioni e del Gruppo di Nadaswaram degli studenti dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore.

La presentazione di musica devozionale degli studenti dell’Istituto.

Ha fatto seguito l’offerta musicale vocale “Guru Vandana” (adorazione del Guru) da parte degli studenti dell’Istituto che hanno iniziato la loro presentazione con il Guru Paduka Stotra (inno di lode ai sandali del Guru) “Ananta Samsara Samudra Thara” (attraversamento dell’oceano infinito della mondanità), seguito dalla composizione semiclassica “Deva Deva Dayanidhe” (o Signore della compassione). Alcune delle 8 Agosto 2019

altre composizioni eseguite dagli studenti erano: “Guru Meri Puja Guru Gobind” e “Swami Kripa Kabhi Karna” (o Signore, riversa la Tua grazia).

Successivamente, hanno parlato al pubblico tre eminenti oratori. Intervenendo per primo, il dottor V. Mohan, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha chiarito il significato di Guru Purnima e ha sottolineato la necessità di unità, purezza e divinità per cercare di realizzare l’opera di Swami. Il dottor Mohan ha detto che tutte le Ali, il Central Trust, la SSIO e la SSSSO lavorano insieme per promuovere la Missione di Bhagavan. In conclusione, l’insigne oratore ha esortato tutti a lavorare insieme per l’obiettivo finale di rendere Prasanthi Nilayam capitale spirituale mondiale.

Parlando della grande fortuna dei devoti di Swami, che hanno avuto Dio e Guru nell’unica forma di Bhagavan Baba, il dottor Narendranath Reddy, Presidente della SSIO, ha ricordato al pubblico che Bhagavan ha concesso la rara opportunità di Darshan, Sparshan e Sambhashan (visione, tocco e conversazione). Ha anche spiegato le quattro modalità di Chamatkar, Samskar, Paropakar e Sakshatkar, ricordando ai devoti il sommo dovere di conoscere la propria verità e ottenere così Sakshatkar (l’autorealizzazione).

Per ultimo ha parlato Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano della SSSSO, indicando quella giornata come il giorno in cui ringraziare il Guru offrendoGli il tradizionale Guru Dakshina (offerta al Guru). Due cose da offrire, ha detto, sono la nostra disponibilità a essere pronti per il Suo lavoro e l’obbedienza incondizionata al Divino Guru.

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Sono stati poi consegnati i diplomi e le medaglie ai vincitori del Concorso Nazionale di Composizione di Saggi, nell’ambito del Programma Sri Sathya Sai Vidya Jyothi della SSSSO.

Il coinvolgente Discorso Divino di Bhagavan si è rivelato il più grande piacere della mattinata. “La vita umana è la più elevata”, ha detto Bhagavan parlando del suo significato supremo e ricordando all’uomo di utilizzare la stessa per prendere atto dello scopo della nascita umana. Bhagavan ha affermato che la felicità mondana è di natura temporanea. “La vicinanza di Dio è la vera felicità”, ha ricordato, citando il Santo Thyagaraja. Ha poi concluso il Discorso con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin”. Sono seguiti i Bhajan terminati con l’Arati. Il programma pomeridiano prevedeva una pregevole presentazione musicale strumentale del noto musicista del Tamil Nadu, Sri K. Sathyanarayanan, e del suo talentuoso gruppo di musicisti. Iniziando il suo avvincente concerto con la preghiera al Signore Ganesh “Vatapi Ganapatim”, Sri Sathyanarayanan ha presentato un sontuoso “banchetto” di brani classici e Bhajan, mandando in estasi il pubblico per più di un’ora. Alcuni brani strumentali da lui eseguiti erano: “Krishna Nee Begane Baro” (o Krishna, vieni presto), “Mhare Ghar Aao Ji” (vieni a casa mia), “Vanamali Radha Ramana Giridhari Govinda” (Govinda, Giridhari è caro a Radha)

OFFERTA AL GURU DIVINO Un gruppo di pluripremiati musicisti, provenienti da Paesi di lingua russa, il 17 luglio 2019 ha presentato lo speciale concerto di musica strumentale dal titolo “Offerta al Guru Divino”. I musicisti erano Leonid Ostrovskiy (bayan - fisarmonica cromatica a bottoni), Asya Sorshneva Eterno Auriga

Il concerto di musica strumentale “Offerta al Guru Divino”.

(violino) e Juan Ramin (viola), che hanno offerto al loro Sadguru, Bhagavan Baba, brani strumentali classici, indiani e occidentali e Bhajan, che hanno esercitato un effetto ipnotizzante sugli ascoltatori. Alcune delle composizioni eeguite dai musicisti sono state: “Chitta Chora Yashoda Ke Baal” (il Figlio di Yashoda ruba il cuore dei devoti), “Manasa Bhajare Guru Charanam” (o mente! Adora i Piedi del Guru), “Hara Hara Hara Hara Mahadeva”.

GURU SAI MAHESWARA Il 18 luglio 2019, nell’ambito delle celebrazioni del Guru Purnima a Prasanthi Nilayam, gli studenti e il personale dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, Dipartimento di Musica, hanno offerto i loro tributi musicali al loro Sadguru, Bhagavan Baba, attraverso un programma musicale intitolato “Guru Sai Maheswara”. Iniziando la loro presentazione alle 17 con la canzone “Om Sai Maheswara”, i cantanti hanno affascinato i devoti per quasi un’ora con la loro eccellente interpretazione di composizioni musicali che includevano brani di Thyagaraja, il Bhajan di Mira “Mohe Laagi Lagan Guru Charanan Ki” (io sono attaccato ai Piedi di Loto del Guru) e brani musicali strumentali per Sitar e Veena. Sono seguiti i Bhajan terminati con “Bada Chittachora Brindavana Sanchara”, eseguito da Bhagavan. Alle 18,30, l’Arati ha segnato la fine del programma. Agosto 2019 9


Dottor Ramesh M. Wadhwani

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OI DEVOTI SIAMO DAVVERO molto fortunati per l’opportunità di respirare la stessa aria del nostro Maestro Divino, Poornavatar, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Di una popolazione di oltre 6 miliardi di persone, solo una piccola minoranza ha avuto il privilegio di conoscerLo, ascoltarLo e vederLo. Con amore e umiltà, condivido alcune esperienze della mia famiglia con Swami, durante le quali Egli ci ha insegnato amorevolmente lo scopo della vita. La Volontà di Swami è Immutabile Nel giugno del 1991, avevo forti dolori al petto che, in seguito, furono diagnosticati come gravi malattie coronariche, tali da richiedere un intervento chirurgico. Nonostante gli avvertimenti del cardiologo, dottor Siva, che aveva esaminato tutti gli esami clinici e li aveva ulteriormente fatti verificare da un altro cardiochirurgo, mia moglie Sunita si rifiutò di dare il suo consenso per un intervento chirurgico senza prima chiedere il permesso e le benedizioni di Bhagavan Baba. Il dottor Siva disse chiaramente a mia moglie: “Ramesh è una bomba a orologeria che cammina.” I medici insistevano sul fatto che non avrebbe dovuto ritardare la sua decisione. Tuttavia, poiché la sua fiducia in Swami era estremamente salda, ella decise di restare sulla sua decisione fino al nostro successivo viaggio ai Divini Piedi di Loto, in programma nel novembre 1991, in occasione delle celebrazioni del 66° Compleanno di Baba. Dopo aver sentito da mia moglie un fermo no all’operazione, il dottor Siva prescrisse diversi farmaci per via orale,

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tra cui un cerotto analgesico giornaliero sul braccio sinistro per controllare il dolore dovuto all’angina. Anche il mio stile di vita cambiò notevolmente. L’alimentazione subì delle limitazioni e avevo sempre bisogno di qualcuno al mio fianco. Nonostante i dolori al petto persistessero quotidianamente, Sunita e io continuammo le nostre preghiere quotidiane a Swami e ci affidammo completamente a Lui. La nostra concentrazione era sempre rivolta a Lui, ricordando a noi stessi: “Egli sa che cosa è meglio per noi.” Dato che soffrivo di frequenti dolori per l’angina da cinque mesi, mi concentrai intensamente sulla mia imminente visita al mio amato Bhagavan per il suo 66° Eterno Auriga


Compleanno. Quel giorno finalmente arrivò. Quando, il 14 novembre, giungemmo a Puttaparthi, l’Ashram fremeva d’eccitazione. Non solo i preparativi per il Compleanno erano in pieno svolgimento, ma erano in corso anche i lavori di costruzione del primo Sri Sathya Sai Super Speciality Hospital. Al mio arrivo, andai al cantiere dell’ospedale alla ricerca di opportunità di servizio. Con migliaia di lavoratori L&T (Larsen e Toubro) e volontari, la costruzione appariva estremamente frenetica. Completare la costruzione dell’ospedale e renderlo operativo in una settimana potrebbe sembrare un compito impossibile per uno spettatore comune. Tuttavia, un devoto sa che il Divino Sankalpa (Volontà) di Bhagavan prevale sempre. Baba faceva visita al sito quotidianamente e, poiché aveva gettato il Suo Divino Drishti (sguardo) sul progetto, si ottennero progressi insolitamente rapidi. Il 18 novembre arrivò un container, per il nuovo ospedale, caricato di oltre 100 computer, server, stampanti, collegamenti, router e una serie di accessori. Intendendo “informatizzare” l’intero ospedale fin dall’inizio, la Sai Systems International Inc. offrì l’attrezzatura necessaria ai Piedi di Loto di Baba. Grazie alla mia esperienza informatica, ebbi la fortuna di ricevere il compito di servizio di installare, avviare e controllare tutti i sistemi informatici per l’ospedale. Sfortunatamente, a causa della frenesia in corso nel cantiere, era impossibile scaricare l’apparecchiatura, e tanto meno installare i tantissimi computer in soli pochi giorni. Poiché, per essere realizzati, i progetti di questa portata richiedono in genere mesi, cominciai a preoccuparmi su come farlo in tempo. La mattina seguente (19 novembre), mi sedetti in prima fila per il Darshan e così ebbi l’opportunità di informare Bhagavan Baba dell’arrivo della spedizione. Gli chiesi Eterno Auriga

anche di indicare dove doveva aver luogo lo scarico. Swami mi disse di scaricare tutta l’attrezzatura al Centro Computer del college. Dopo il Darshan, mi avvicinai all’allora Vicerettore, professor Sampath, che mi concesse il permesso di portare a termine il mio compito. La spedizione venne infine scaricata e fu pronta per la corretta inizializzazione e verifica. Al Darshan del mattino seguente (20 novembre), a due giorni dall’inaugurazione programmata dell’ospedale, informai Swami che lo scarico era stato ultimato. Egli, perciò, mi incaricò di proseguire con l’installazione e le verifiche, e mi disse anche che sarebbe venuto per l’ispezione il giorno seguente. Ero veramente eccitato e informai gli alti funzionari del campus dell’università e del college del compito assegnatomi e della visita del nostro Divino Signore al Centro Computer. La maggior parte degli anziani, tranne il professor Sampath, dubitava che Swami sarebbe venuto in visita perché era estremamente impegnato con l’ospedale. Pensavano che la tecnologia informatica non sarebbe stata la Sua priorità. Ma il professor Sampath suggerì che dovevamo stare sulla strada principale fuori del cancello e pregare quando Swami avrebbe superato il college. Con le mani giunte in silenziosa preghiera, supplicammo fervidamente Baba di visitare il Centro Computer. La Sua auto passò rapidamente. Io pensai: “Sembra che non debba avvenire, ma va bene lo stesso, perché Egli sa tutto.” Proprio mentre quel pensiero mi passava per la mente, la Sua macchina rallentò ed entrò nel campus del college attraverso il cancello successivo. Ci affrettammo, così, a tornare indietro per dare il benvenuto a Swami al Centro Computer. Mentre vi entrava, aveva un sorriso raggiante sul volto. Lo salutammo con la fiamma dell’Arati ed Egli lanciò Akshata Agosto 2019 11


(riso di buon auspicio) su tutti noi. Il professor Sampath era incaricato di portarLo in giro per le postazioni di lavoro. Spiegò l’importanza dei computer e la loro capacità di raccogliere informazioni, eseguire analisi e condurre ricerche. A queste spiegazioni, Bhagavan rispose pazientemente: “Sì, lo so, lo so...” Il Signore onnisciente era così attento, così amorevole e così compassionevole! Alla fine della Sua visita, Swami benedisse tutti e trasmise la Sua felicità. Ci concesse il Padanamaskar e distribuì personalmente il Prasadam a ciascuno prima di andarsene. Molti, al college e all’università, persero l’evento perché nessuno si aspettava che il Signore venisse. Ancora una volta, Baba dimostrò il principio di “Amate la Mia Incertezza”. Io credo che Baba ci offra molti momenti d’insegnamento, quando il nostro lavoro è dedicato a Lui. Attraverso le Sue stesse azioni, quel giorno impartì seraficamente una lezione molto importante. Onorò la Sua Parola venendo al Centro Computer nonostante avesse un programma estremamente frenetico. Nel fare ciò, ricordò ai Suoi devoti l’importanza di onorare la parola data. La Sua azione dimostrò che la parola data è un impegno vincolante, indipendentemente da quanto siamo impegnati. L’importanza della configurazione del sistema informatico per l’ospedale impallidiva in confronto alla lotta col tempo che la costruzione dell’ospedale stava affrontando per rispettare la scadenza. Per il Signore, tutti sono ugualmente importanti. Ciò che conta per Lui è la sincerità e la purezza di cuore. È Mio Dovere Prendermi Cura di lui Vorrei tornare ai forti dolori al petto che avevo provato in tutti i mesi precedenti. Curiosamente, nel bel mezzo di tutta la frenetica attività di servizio all’ospedale, e nonostante le crescenti esigenze fisiche e lo stress, dal mio arrivo alla Divina 12 Agosto 2019

Dimora non avevo provato dolori al petto. Nella confusione, dimenticai persino di prendere alcuni farmaci. Sono convinto che il Suo amore debba aver agito come un’anestesia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, perché non avevo avvertito alcun sintomo significativo di angina, né ne ero stato neppure consapevole durante quegli ultimi sette giorni. Proprio come Bhagavan dice: “Tu fai il Mio lavoro e Io farò il tuo!” Il giorno successivo, 22 novembre 1991, il Super Speciality Hospital aprì puntualmente, come Swami aveva promesso l’anno precedente. Era una bellissima struttura all’avanguardia, operativa! Festeggiammo il 66° Compleanno di Swami con una gioia esaltante e tanto amore. Tre giorni dopo, il 25 novembre, durante il Darshan pomeridiano, Baba ci chiamò per un colloquio. Si unirono a noi anche il fratello Jim Sinclair dagli Stati Uniti, il fratello Hira e il suo piccolo gruppo proveniente dal Giappone. Dopo una breve conversazione con alcune persone, Baba mi guardò e chiese: “Che cosa vuoi?” Risposi: “Niente Baba, voglio solo Te.” Si alzò immediatamente dalla Sua sedia e, con un leggero movimento circolare della Sua Mano Divina, materializzò un pesante braccialetto d’oro puro. Indicò immediatamente la grande OM sul braccialetto, che tutti noi potemmo vedere. Indicando il simbolo della Om, disse: “Questo è quello che sono; prendilo, Io vengo con te”, e me lo mise in mano. Ero assolutamente stordito e incredulo. Con profonda gratitudine, mi chinai immediatamente a baciare i Suoi Piedi di Loto. Il Divino Signore invitò quindi Sunita, Jatin (che ci aveva accompagnato) e me nella sala dei colloqui privati. Quando il Signore si sedette sulla Sua sedia, toccammo i Suoi Divini Piedi di Loto e ci sedemmo intorno a Lui. Mi prese il braccialetto e cercò di legarmelo al polso. Eterno Auriga


Per alcuni minuti, continuò ad armeggiare con il braccialetto poiché non riusciva a districarne gli intrecci, mormorando allo stesso tempo: “Non ho mai avuto una tale difficoltà prima; perché è così difficile?” Mentre cercava di assolvere il Suo compito, il mio braccio destro era appoggiato al Suo grembo. Questa piccola “messinscena” proseguì per un po’, ed Egli continuò a premere varie parti del mio braccio come per eliminare uno squilibrio nel mio corpo… probabilmente correlato al mio problema cardiaco. Dopo che mi ebbe allacciato il braccialetto al polso, Lo ringraziai a profusione e baciai di nuovo i Suoi Divini Piedi di Loto. Baba poi guardò Sunita e le chiese come andava. Lei Gli disse immediatamente: “Swami, la salute di Ramesh non è buona…” Baba mi guardò immediatamente e mi dette tre delicati colpetti sul petto. Quindi disse a mia moglie in modo molto rassicurante: “Nessun problema al cuore.” Inoltre, sottolineò: “Non ti preoccupare della sua salute. La sua salute è un problema Mio; è Mio dovere prendermi cura di lui. Io sono in lui, intorno a lui, sopra di lui; non gli arriverà alcun male...” Nonostante questa autorevole rassicurazione, Sunita chiese inoltre: “E i medici, i farmaci e le operazioni?...” , al che Baba rispose: “Niente medicine, niente medici, nessuna operazione!” Alla fine, indicando il braccialetto, disse: “Questo è il mio Raksha (amuleto, divina protezione), e non gli arriverà alcun male.” C’era una tale divina e autorevole rassicurazione che risuonava attraverso il Suo Divino Sankalpa!!! I nostri occhi cominciarono a riempirsi di lacrime e non riuscivamo a trovare le parole per ringraziare la nostra Divina Madre che è sempre così amorevole, premurosa e munifica. Facemmo il Padanamaskar finale e uscimmo dalla sala dei colloqui. Tutto quello che posso dire è che il Suo amore e le Sue attenzioni superano di gran lunga quelli di un milione Eterno Auriga

di madri messe assieme. Egli è onnisciente e onnipresente. Ovviamente, con grande sorpresa del mio medico, da quel momento sono stato bene. Vado a fare i miei controlli sanitari periodici e, negli ultimi 27 anni e oltre, ho goduto di un buono stato di salute. Baba è fedele alle Sue divine parole di protezione (“È mio dovere prenderMi cura di lui…”). Durante le successive visite ai Suoi Piedi di Loto, Baba mi dava spesso dei colpetti sul petto. Altre volte, mi massaggiava la Vibhuti sul petto. Lo faceva senza dire una parola, offrendo sempre protezione nel Suo modo pieno d’amore e facendo la Sua parte riguardo a quanto promesso! Nel corso degli anni, ha insegnato alla mia famiglia alcune lezioni di fondamentale importanza: dobbiamo essere seriamente consapevoli del compito assegnatoci nella vita e compierlo come Egli compie il Suo, senza sollecitazioni o incitamenti. Una volta che Gli chiediamo benedizioni e/o consigli, la parola che Egli pronuncia in risposta dovrebbe imprimersi nel nostro cuore e dobbiamo seguire le Sue istruzioni. Dobbiamo avere piena fiducia nel Suo Sankalpa, perché qualunque cosa Egli dica, a suo tempo accadrà, senza che ce ne preoccupiamo o che Glielo ricordiamo. Uno Sguardo all’Onnipotenza di Swami Ora permettete che vi racconti un’altra storia legata alla salute nella mia famiglia. Prima del 1993, mia madre, che aveva più di 80 anni, aveva subìto diversi piccoli infarti al cuore, superandoli ogni volta per grazia di Baba. Tuttavia, l’attacco di cuore nel maggio del 1993 fu il più devastante. La mandò in coma e, per sopravvivere, fu collegata a un respiratore. Su richiesta del medico, tutti e cinque i suoi figli, allora viventi, sparsi in varie parti del mondo, furono convocati al suo capezzale per prendere una decisione importante. Dovevamo decidere per quanto tempo tenerla collegata al respiratore. Perciò Agosto 2019 13


dovemmo assumerci la responsabilità di decidere di tenerla in vita o di farla morire, e si trattava di nostra madre! I medici avevano rinunciato a tutte le speranze, poiché nessun rimedio, compresi i farmaci che le venivano portati quotidianamente, migliorava le sue condizioni. I miei fratelli e io non eravamo pronti a perdere nostra madre. Decidemmo collettivamente che sarei andato a implorare le benedizioni e a cercare un consiglio da Baba. Arrivai a Brindavan, Whitefield, un giovedì, giusto in tempo per il Darshan del pomeriggio. Ebbi la fortuna di partecipare alla sessione al Trayee (la Sua dimora), in cui Swami teneva Discorsi improvvisati ai Suoi studenti e allo staff. Durante quella sessione, mi parlò e mi disse di andare a Puttaparthi il giorno seguente, per parlare agli studenti dell’ostello degli usi appropriati e inappropriati dei computer. Appresi dal corpo docente che Baba non era contento della gestione quotidiana degli studenti e della troppa dipendenza dai computer. Con la Sua grazia e le Sue benedizioni, portai a termine il compito e tornai il venerdì per il Darshan del pomeriggio e la sessione al Trayee. Tuttavia, quel venerdì passò senza alcuna possibilità di riferire a Baba il messaggio della mia famiglia relativo alla sfortunata condizione di mia madre. Ero molto preoccupato perché la mattina dopo sarebbe stato il mio ultimo Darshan prima di tornare a Puna, la mia città natale. Nel contempo, c’era un’altra questione urgente. Mia moglie era impegnata nella “Missione Baba” per portare un gruppo di 12 ragazze dall’America a Brindavan per frequentare il Corso Estivo. Al mio ritorno a Puna, dovevo continuare direttamente verso Mumbai per riceverla. Mia moglie era combattuta da un difficile dilemma tra il dovere familiare e l’impegno del compito Sai di condurre 12 ragazze da Baba. Sarebbe dovuta andare direttamente da Lui senza prima recarsi a trovare sua suocera all’ospedale di Puna? Era in dubbio per la 14 Agosto 2019

terribile condizione della mamma da una parte e, dall’altra, per il suo compito verso un gruppo di 12 giovani ragazze adulte che erano sotto la sua responsabilità. A quel punto, in cuor suo sapeva che il suo Swadharma (dovere personale) nei confronti di Baba era più importante della pressione familiare che stava vivendo. Pregò intensamente Madre Sai perché si prendesse cura di mia madre mentre svolgeva servizio con le studentesse. Pregò che a mia madre non accadesse nulla di negativo mentre avrebbe svolto per due settimane il servizio, altrimenti la Sua Divina Reputazione avrebbe potuto essere “in pericolo” agli occhi della sua famiglia. Data l’urgenza della situazione, pregai seriamente e poi condivisi la natura del mio problema con il responsabile del servizio di quel sabato mattina. Richiesi umilmente un posto speciale a sedere sul percorso del Darshan di Baba, in modo da poterGli consegnare la lettera relativa al coma di mia madre. Fui così in grado di stare al cancello del Trayee Brindavan. Mentre Baba passava, mi prese la lettera dalla mano con uno sguardo lungo, amorevole e rassicurante, e poi continuò a camminare verso i devoti seduti per il Darshan sotto l’albero. Finalmente, il problema era stato ‘consegnato’ a Bhagavan Baba. Tuttavia, iniziai subito a preoccuparmi su che cosa dire alla mia famiglia. Mentre Baba si stava avvicinando di nuovo alla via di ritorno dal Darshan, la mia mente da “diavolo” cominciò a tormentarmi in hindi: “Swami Dhekhega yaa Nahi Dhekhega, Bolega, yaa Nahi Bolega…” (Swami mi riceverà o no? Swami mi parlerà o no?) Egli tornò indietro, mi superò e si diresse verso la sala delle udienze. Il mio cuore sprofondò poiché pensai che Swami se ne era andato e io avrei dovuto prendere un volo dopo tre ore senza una specifica indicazione da Lui... Che cosa avrei potuto dire ai miei continua a pagina 18... Eterno Auriga


LE MIE ESPERIENZE ALLA DIVINA VICINANZA DI BHAGAVAN * Srivilas Suri

I

L PRIMO IMPIANTO GOBAR GAS era stato creato da un devoto del Gujarat e ci fu chiesto di scavare una buca profonda. A quel tempo, non c’erano JCB (escavatori). Swami arrivava ogni sera per ispezionare il lavoro. Infilavo i sandali di Swami nelle tasche del mio abito ed Egli li indossava non appena scendeva. I piedi di Swami erano davvero molto piccoli! In una mano, stringevo la Sua scatola di Tambulam (betel) e dei fazzoletti, e Lo seguivo. L’impianto Gobar Gas doveva essere inaugurato durante Dasara. Celebrazioni di Dasara a Prasanthi Nilayam Fui sollevato dai compiti di portiere durante Dasara e assieme al mio amico, Sambasiva Rao, ci fu chiesto di decorare il capannone, coprendone le travi con una stoffa bianca. Era un lavoro molto rischioso, poiché bisognava stare in equilibrio sulle travi, prendere la pesante stoffa bianca, tirarla su e, a ogni angolo, fermarla con un piccolo sasso. Qualsiasi movimento errato, poteva far cadere a terra da un’altezza di circa 7 metri. La pesante statua d’argento di Shirdi Sai Baba, che era nel Mandir, doveva essere portata lì ogni giorno per i successivi nove giorni in cui Swami avrebbe eseguito la Puja, dopodiché la statua doveva essere ricollocata nel Mandir. Ero stato molto fortunato ad aver ricevuto il compito di portare la statua di Shirdi Sai Baba. In occasione di una festa di Dasara, Swami mi ordinò di andare ad Anantapur a prendere le provviste per preparare il

Prasadam. Un mio parente, E. Satyamurthy, un fedele devoto di Swami, mi dette la sua auto. Andai da solo ad Anantapur. Il commerciante di cereali caricò due sacchi di riso, uno di Toor Dhal (tipo di legume), un sacchetto di tamarindo, jaggery (zucchero grezzo) e peperoncini rossi. Con questo carico, raggiunsi Prasanthi Nilayam di notte. Per il Prasadam del giorno successivo, furono posti di notte sul fuoco a legna due enormi recipienti. In uno fu messo del riso che fu fatto cuocere, nell’altro il riso venne cucinato con jaggery per ottenere Chakkera Pongal (riso dolce), e le donne prepararono la polpa di tamarindo per

* Continua dal numero precedente. Questa è la seconda parte dell’articolo di Sri Suri.


il Pulihora (riso al tamarindo). Al riso in cottura, venne aggiunto solo un po’ di peperoncino in polvere. Mi chiedevo come una quantità così piccola potesse bastare per tutti i Bhakta (devoti). Intorno alle 4 del mattino, Pulihora e Chakkera Pongal furono portati in pasto a Swami perché li assaggiasse. Si diceva che Swami Stesso andasse in cucina per ispezionare il cibo! Ciò era accaduto durante le celebrazioni del Suo Compleanno cui io avevo assistito. Il giorno dopo, il Pulihora e il Chakkera Pongal furono distribuiti a tutti i devoti e fu come un Akshaya Patra (recipiente pieno di riso inesauribile)! Se questo non è un miracolo, che altro è? Un giorno, decisi di far visita a mia sorella a Bangalore e, senza chiedere il permesso a Swami, partii con l’autobus del mattino per raggiungere Penukonda. Alla stazione ferroviaria di Penukonda persi il treno e decisi di arrivare a Dharmavaram per prendere poi l’autobus per Bangalore. Quell’autobus era stato cancellato a causa di un guasto meccanico e raggiunsi Penukonda la sera con lo stesso autobus del mattino, con il quale ero partito, e ritornai al Nilayam! Durante tutto questo viaggio infruttuoso, non avevo mangiato nulla e arrivai alle 19,30. Avvilito, rimasi pateticamente nel portico per avere una breve visione di Swami. Egli uscì dalla Sua stanza al piano superiore e mi chiese: “Yemiti, Prayanam Baga Zariginada? Bangalore Velli Vatchava “(com’è stato il tuo viaggio? Sei andato a Bangalore andata e ritorno?) Non sapevo che cosa rispondere e cercai in silenzio il Suo perdono per aver lasciato il luogo senza il Suo permesso. Swami decise di cominciare lo Yajna durante Dasara del 1964. Fu costruito uno Yajna Kunda (braciere per il rituale) con mattoni nel capannone degli uomini e venne incaricato lo studioso vedico 16 Agosto 2019

Sri Kamaavadhani. A me fu chiesto di occuparmi delle esigenze degli studiosi vedici. Sri Kamaavadhani voleva verificare se io fossi un bramino e chiese il mio Gothra (lignaggio), rimanendo soddisfatto che lo fossi. I Pandit Vedici erano alloggiati nel Veda Pathashala (scuola vedica). Swami, il giorno conclusivo, materializzò collane di Tulsi (basilico sacro), oro e Navaratna (amuleto comprendente nove gemme preziose) da offrire nell’Homa Kunda (braciere per le offerte votive). Fu un’esperienza indimenticabile! Ottenere la Laurea della Grazia di Swami Swami se ne andò da Prasanthi Nilayam all’improvviso e tutti sapevano che sarebbe rimasto a Whitefield, Brindavan, prima di andare altrove. Usciva sull’altra ala del corridoio dalla porta opposta della Sua stanza. Noi chiudevamo la porta dall’esterno dopo che Swami era entrato nella Sua macchina e correvamo sulla strada per consegnarGli le chiavi. Anche il Suo arrivo era tenuto segreto. Visitava Chennai e soggiornava nella casa di Venkatamuni. Avevo fatto visita a Swami in questa casa mentre andavo a Jamshedpur o aspettavo di sostenere gli esami. Un giorno, nella casa di Venkatamuni, Raja Reddy, alcune altre persone e io discutevamo e commentavamo il fatto che Swami andasse nelle case dei divi del cinema. Egli era andato a casa di Anjali Devi. Swami arrivò di notte e disse: “Anche gli attori cinematografici sono esseri umani. Non hanno avuto rispetto dalla società; hanno dunque bisogno di Me più di voi.” Dicendo così, mise fine alle nostre elucubrazioni. Negli anni successivi, Anjali Devi non solo presentò a Swami dei colleghi attori cinematografici, ma fece anche dono dell’appezzamento di terreno per costruire “Sundaram”, l’attuale luogo di Eterno Auriga


culto per i devoti Sai a Chennai. Avevo accompagnato il gruppo di Swami a casa di Anjali Devi, ma prima che esso fosse costruito. C’è una ragione per questo, di cui parlerò più avanti. Non riuscii a terminare la tesi di laurea e dissi a Swami quanto fossi frustrato. Egli mi incoraggiò dicendo: “Nuvvu Naa Daggira Degree Sampadinchu, Vere Ye Degree Vaddu” (ottieni una laurea da Me; non è richiesta nessun’altra laurea). Forte di questa rassicurazione, non scrissi più nulla per la tesi di laurea. Ero solito andare a Brindavan per prendere istruzioni da Swami. Per qualche ragione, Egli era molto, molto arrabbiato con gli abitanti del Nilayam e giurò di non tornare fintantoché essi non avessero corretto il loro comportamento. Ero molto meravigliato di aver ricevuto una lunga lettera scritta da Swami da Mumbai, che esprimeva il Suo disappunto per l’atteggiamento dei residenti del Nilayam, in particolare delle donne. Per la sorpresa, riferii della lettera a Kasturi. Kasturi disse: “Sei troppo giovane per leggere loro questa lettera e i residenti non ci crederanno. Leggerò io la lettera.” Poco prima dei Bhajan del pomeriggio, Kasturi la lesse nel suo inimitabile stile teatrale. La lettera rimase a Kasturi e io persi il bene più prezioso a causa della mia ignoranza. Inoltre, non ne feci nemmeno una copia. A causa del caldo intenso, alcuni di noi si erano radunati vicino a uno specchio d’acqua all’esterno del Nilayam per fare un bagno. Fui spinto nell’acqua da qualcuno e non sapevo nuotare. All’improvviso, un serpente d’acqua mi cinse un piede e iniziò a trascinarmi giù. Chiesi aiuto e venni salvato. Dopo molte insistenze di Kasturi, Surayya e altri vecchi devoti, Swami tornò al Nilayam poco prima delle celebrazioni di Dasara. Erano passati quasi due mesi da Eterno Auriga

quando aveva lasciato Prasanthi Nilayam e, in un certo senso, venni sollevato dalle responsabilità. Swami Sgonfia il mio Ego Non appena Swami arrivò, chiese informazioni sull’incidente nell’acqua e mi mandò a Jamshedpur. Non andavo a casa da quasi tre mesi. Da Jamshedpur, un certo K.K. Rao, sadhaka altamente evoluto, andava a Prasanthi Nilayam. Rivolgendosi a lui, Swami gli disse di non andare al Darshan: Egli Stesso gli avrebbe dato il Darshan nel luogo in cui l’uomo alloggiava! Che raro privilegio per questa persona! Da allora, a chiunque giungesse da Jamshedpur, Swami chiedeva di dare a quell’uomo del Prasadam di Vibhuti. K.K. Rao era un disegnatore industriale in pensione della Tata e stava vicino a dove risiedeva mio padre. Io facevo visita a K.K. Rao ogni sera per avere Satkalakshepam (conversazione spirituale) ed egli mi raccontava tantissimi aneddoti delle sue esperienze spirituali. Una sera, lo trovai in meditazione; era a circa 20 centimetri al di sopra la sua panca! Era la prima volta che vedevo una levitazione! Un certo Murthy, che era il capo di K.K. Rao, costruì a Jamshedpur il Sathya Sai Sasangam. Come al solito, quando Murthy venne per il Darshan di Swami, Egli gli disse di consegnare dei pacchetti di Vibhuti a K.K. Rao. Murthy pensò che non fosse dignitoso per lui far visita a K.K. Rao e non consegnò la Vibhuti. La volta successiva che Murthy arrivò, venne ignorato da Swami per aver disobbedito al Suo ordine e solo dopo molto tempo fu chiamato da Swami. Dato che anch’io ero di Jamshedpur, Murthy mi confessò il suo errore. Quando arrivai a Jamshedpur, quando Swami mi ci aveva mandato dopo l’incidente dello specchio d’acqua, i devoti della città mi invitarono a condurre i Bhajan nelle Agosto 2019 17


loro case, poiché facevo parte del gruppo Bhajan al Nilayam assieme a Raja Reddy e Mysore Raghu. L’ego prese il controllo su di me e iniziai a insegnare i Bhajan ad alcuni gruppi e anche alle donne. Mi mancava Dasara a Prasanthi Nilayam, dove i miei genitori erano andati per parteciparvi. Dopo il colloquio, Swami chiese a mio padre: “Yemiti Vaadu Akkada Yemi Chesttunnadu, Andariki Bhajanalu Nerputhunnada? Dasara Ki Raaledu” (che cosa sta facendo lì? Insegna i Bhajan agli altri? Non è venuto qui per Dasara?). Non appena mio padre me ne parlò mi precipitai al Nilayam, solo per essere completamente ignorato da Swami. Tutte le mie silenziose preghiere e le suppliche con Kasturi e Surayya non furono di alcun aiuto. Essi mi dissero: “Swami è molto arrabbiato con te.” Umilmente pregai che Swami accettasse di perdonarmi. Non avevo lavoro, perché Swami mi aveva letteralmente bandito! Il Compleanno a novembre si stava avvicinando e tuttavia Swami non si era intenerito. Improvvisamente, a un giorno dall’inizio delle celebrazioni, mi chiamò e mi ammonì con parole forti, come se io fossi un ambasciatore del Suo marchio, e dicendomi chi mi avesse autorizzato a partecipare ai Bhajan e a insegnarli, specialmente alle donne. Cominciai a singhiozzare e caddi ai Suoi Piedi per ottenere il perdono. Dopo aver ricevuto il compito di decorare il capannone, mi ci impegnai a fondo

assieme a Sambasiva Rao e preparai il tutto per l’inizio delle celebrazioni. Come al solito, mi venne assegnato il compito di trasportare la pesante statua di Shirdi Sai dal Mandir al capannone. Oltre a quel lavoro, mi fu anche affidato il compito di prendermi cura dell’impianto audio, che mi era totalmente sconosciuto! Swami, amabilmente, mi disse che cosa dovevo fare e divenni il tecnico del suono per i Suoi Discorsi! I neon da mettere nel capannone e le connessioni elettriche furono fatte da me sebbene non fossi un elettricista! Ci fu un corto circuito in una delle luci, che procurò delle scosse alla gente. Ciò accadde nel capannone dalla parte delle donne. Swami, immediatamente, mi indicò di provvedere. In un impeto di ispirazione, mi arrampicai sulla trave dal palco in cui Swami stava parlando e staccai il cavo che stava provocando le scosse! “Vorayi, Neeku Emanna Jnanam Unda? Current shock Kodutundani Telise, Pyiki Enduku Ekkavu” (sapendo perfettamente che potevi prendere la scossa elettrica, perché sei andato sulla trave? Non hai buon senso?). Questo pensiero non mi era venuto e il mio unico dovere era obbedire all’ordine di Swami! (Continua nel prossimo numero ...) - L’autore, Sri Srivilas Suri, è un vecchio devoto di Bhagavan che ha trascorso molti anni della sua vita vicino a Lui.

...continua da pagina 14

fratelli? Non appena questo pensiero mi passò per la testa, Baba, che si trovava a circa 5 metri di distanza, si voltò e mi disse di entrare. Il mio cuore iniziò a battere forte e corsi dietro ad altri devoti sudamericani che Lo stavano seguendo per l’ambito colloquio. (Continua nel prossimo numero ...) 18 Agosto 2019

- L’autore, dottor Ramesh Wadhwani, è un ardente devoto di Bhagavan da oltre quattro decenni. La sua residenza “Sai Nivas” a Shelton, CT, USA, è diventata un Centro Sai a tutti gli effetti.

Eterno Auriga

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Effulgenza della Gloria Divina INCONTRI DI UN REGISTA CINEMATOGRAFICO CON BABA

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Jeff Grant

ON SONO UN DEVOTO di Sai Baba nel senso “classico” della parola. Non partecipo alle riunioni, non ho al dito un Suo anello, non ho la Sua foto in giro per casa. Quindi, perché sto parlando? Ci sono due ragioni. La prima è che, vent’anni fa, partii per l’India per girare un documentario sull’induismo e l’ultima parte di quella produzione riguardava Sai Baba. La seconda è che, circa un mese fa, mentre camminavo in una piccola città del Sussex, in Inghilterra, m’imbattei in un negozio di libri; nella vetrina c’era un libro su Sai Baba. Qualcosa mi fece entrare e mi spinse a comprarlo. Quando tornai a casa e cominciai a sfogliarlo, ebbi la sensazione molto forte che presto, in qualche modo, Sai Baba sarebbe tornato nella mia vita. Nel 1975, quando venni incaricato della regia del documentario, fu deciso che l’unità principale, quattro di noi, sarebbe andata in India con il produttore per esaminare il luogo delle riprese e incontrare varie persone, incluso Sai Baba. Allora sapevo ben poco di Lui e ci andai come scettico speranzoso. Avevo sempre pensato che ci fosse qualcos’altro, qualcosa oltre a tutto ciò. Se quest’uomo, Sai Baba, avesse potuto aggiungere peso a quella sensazione, sarebbe stato molto gradito. Se non ci fosse riuscito, non avrei perso nulla. Quello che accadde è che vidi e sentii Eterno Auriga

cose in Sua presenza che sono rimaste con me da allora. La prima volta che vidi Baba fu durante il viaggio esplorativo iniziale. Noi cinque - il produttore, il mio assistente, il cameraman, il suo assistente e il sottoscritto - ci riunimmo in una piccola stanza spoglia nell’Ashram di Puttaparthi. Quando ci sedemmo a un tavolo di legno e restammo soli, ci guardammo piuttosto nervosamente. Avevamo ascoltato le storie più straordinarie su Sai Baba. Che cosa sarebbe accaduto nella stanza? Il produttore, un devoto di lunga data di Baba, aveva ottenuto il permesso di fare questo film. Fu per tale motivo che ci avvicinammo così tanto a Lui. All’epoca non mi rendevo conto che c’erano molte migliaia di persone in tutto il mondo che avrebbero dato il braccio destro per essere dove eravamo noi quel giorno. Agosto 2019 19


Baba entrò: statura bassa, tunica color zafferano, pelle scura, tipica dell’India meridionale, e un’enorme folta chioma di capelli neri come l’ebano. Entrò sorridendo. Non c’era ostentazione né un atteggiamento formale. Non c’era traccia dell’aspetto pomposo diventato la norma nelle rappresentazioni teatrali di coloro che i produttori concepiscono come profondamente spirituali. Era da solo, senza guardie del corpo, senza aiutanti, senza galoppini. Ed era straordinariamente cordiale. Allo stesso tempo - e non so se riuscirò a esprimerlo a dovere – portava con Sé ciò che posso solo descrive come “qualcos’altro”. Più stavo con Lui, più questa sensazione travolgente cresceva in me. Ero in presenza di qualcosa di diverso. Non era maschio né femmina, perché ciò avrebbe limitato quello che, avvertivo, non era limitabile. Si sedette in mezzo a noi al tavolo e si guardò attorno in attesa. Bene, che dire a qualcuno che, per gran parte della popolazione mondiale, è Dio? A noi, anche nei primi secondi del nostro incontro, sembrò chiaramente un essere assolutamente unico e straordinariamente potente. Ogni pensiero che mi veniva in mente sembrava senza senso, specialmente perché ne era consapevole (come, non lo so!). Egli conosceva esattamente che cosa stava succedendo in me. Il mio cervello vorticava. Non dissi nulla né, se ricordo bene, nessuno lo fece tranne il mio produttore, che parlò delle riprese. Poi Sai Baba mi guardò dall’altra parte del tavolo, fece una specie di gesto rotatorio e disse parole di questo tenore: “Molti, molti problemi; come una giostra.” Era assolutamente esatto. La mia testa era in completa confusione. “Ricorda” – disse “chi va piano va sano e va lontano.” 20 Agosto 2019

A quel tempo, la mia vita stava precipitando verso il basso in una crisi alquanto profonda. Per alcuni anni, avevo avuto grande successo nel mio lavoro. Avevo guadagnato molto denaro, vinto numerosi premi ed ero molto conosciuto nel mio ambito professionale. Tuttavia, qualcosa mi stava distruggendo. Stavo cadendo a pezzi psicologicamente e non potevo farci niente. Questo confronto con Sai Baba sembrava, in qualche modo allora non riuscivo a capirlo - far parte di quello stesso processo. Comunque il mio cervello, mentre Egli mi guardava dall’altra parte di quel tavolo, era un guazzabuglio completo. Poi, all’improvviso, mi disse: “Vorresti un po’ di cenere?” Non avevo la minima idea di che cosa stesse parlando. Ma invece di rispondere “che cosa vuol dire? Quale cenere?”, dissi semplicemente: “Sì.” “Stendi la mano”, disse. Lo feci ed Egli allungò la mano attraversando il tavolo - eravamo forse a un metro e mezzo di distanza - e fece quel movimento con le dita che è così familiare a molti. Poi, a circa 40 centimetri dai miei occhi, della cenere grigia sembrò cadere dalle estremità delle Sue dita formando un mucchietto nel mio palmo. “Ora inghiottila”, disse. Feci esattamente ciò che mi era stato detto e non avevo idea del perché. Il nostro gruppo rimase nell’Ashram solo poche ore prima che tornassimo a Bombay (ora Mumbai). Quando tornammo a fare le riprese al 50° Compleanno di Sai Baba poche settimane dopo, circa duecentomila persone erano stipate nell’Ashram. A quei tempi, Puttaparthi era una piccola comunità in mezzo al nulla. Ci arrivammo lungo strade sterrate che le piogge spazzavano a intervalli regolari. Gli autisti di Bangalore (ora Bengaluru) non garantirono mai che saremmo arrivati lì. Quindi, arrivare a Eterno Auriga


Puttaparthi era un’impresa per le folle. Vedo ancora molto chiaramente la scena fuori dell’Ashram: corriere su corriere stipate di persone che si stagliavano in lontananza, luci che brillavano attraverso la polvere. La gente aveva viaggiato sui tetti delle corriere e aggrappata fuori dei finestrini. Centinaia stavano arrivando a piedi. Un gruppo aveva camminato dallo Stato del Rajasthan, a mille miglia di distanza. Ciò che mi colpì di più di Baba non fu il fatto che sembrava avere una sorta di controllo sulla realtà materiale; a ciò posso credere con facilità. Per me, la cosa più impressionante di Lui, e non l’ho mai vista in nessun altro essere umano, era questa sensazione di un potere universale, totalmente altruistico e compassionevole. Come Egli ha detto tante volte, “Esiste una sola religione: la religione dell’amore.” Baba ci aveva dato completa libertà di filmarLo. Non c’erano restrizioni su dove potevamo andare. Credo fosse la prima volta che lo permetteva. Il giorno del Suo Compleanno, l’Ashram era così pieno di gente che era quasi impossibile andare da un posto all’altro. Anche a quei tempi, l’Ashram copriva un’area piuttosto vasta. C’era un programma stabilito di eventi, ma chiunque sia a conoscenza di qualcosa su Sai Baba probabilmente sa che qualsiasi programma è più facile rimanga una speranza che molto altro. Doveva comparire alle 14 circa per tenere un Discorso nell’imponente sala del Poornachandra. Volevo davvero farGli una ripresa mentre appariva sul palco, nonché filmare la reazione del pubblico nei Suoi confronti. Sapendo che avrebbe potuto cambiare idea e apparire in un posto completamente diverso, decisi di mettere una macchina da presa nella sala dove avrebbe dovuto Eterno Auriga

arrivare e l’altra da qualche altra parte; ma dove? Decisi di posizionarla, assieme al cameraman, fuori dell’edificio in cui Baba viveva nel centro dell’Ashram. Era possibile, pensavo, che ovunque andasse, passasse da lì. D’altro canto, era altrettanto probabile che non ci passasse. Non ne avevo idea. Lasciai al cameraman l’istruzione che, se Sai Baba fosse comparso lì, mi avrebbe contattato sul suo walkie-talkie e io mi sarei precipitato nella Sua direzione. Avrei portato l’altra cinepresa nel salone e lo avrei avvertito di venire velocemente da me se Baba fosse comparso dove mi trovavo. Arrivati nel salone dopo esserci fatti largo a fatica, era chiaro che, se Baba fosse apparso in uno dei due posti, data la folla, non c’era la minima possibilità che uno di noi arrivasse dall’altro in tempo. Contattai il produttore sul mio walkie-talkie ed egli disse di non avere più informazioni e di non poterne ottenere perché era completamente bloccato dalla folla e non poteva assolutamente muoversi. In altre parole, sulla base di nessuna informazione, dovevo decidere se rimanere dove mi trovavo e richiamare il cameraman da me, oppure andare via da lì e raggiungerlo fuori. In un modo o nell’altro, dovevo giocarmi il tutto per tutto per questa ripresa così importante. Rimasi lì, in mezzo alla sala, a guardare il pavimento e mi liberai la mente di tutto. Poi mi sentii improvvisamente dire al cameraman: “Andiamocene da qui!” Avvicinai uno del servizio d’ordine e gli dissi di portarci, il più velocemente possibile, all’edificio in cui Baba viveva. Cominciò a spingere e si fece largo a gomitate attraverso la folla con la coppia formata da noi due che tenevamo duro con tutte le nostre forze trascinando una macchina fotografica e un treppiede molto pesanti. Agosto 2019 21


Arrivammo sul luogo e, dopo quindici o trenta secondi, Baba uscì dall’edificio, proprio di fronte a me. Non riuscivo a crederci. Afferrai la spalla di Don e gli dissi di seguire Baba. Egli non andò affatto nella sala, dirigendosi al centro dell’Ashram verso un’area aperta grande quanto un campo da calcio. Ricordo che là c’erano duecentomila persone, sui tetti, a terra, che occupavano ogni centimetro quadrato di spazio. Baba si diresse in mezzo a loro, con noi che Lo seguivamo. Non fece nulla, tranne il gesto di alzare, di tanto in tanto, le mani di fronte a Sé. Non disse nulla. Tutto quello che sentivo era il fruscio dei Suoi piedi nudi sul terreno e il gracchiare dei corvi. Duecentomila persone osservavano quella piccola figura dai capelli neri vestita di una veste color zafferano. Gli andammo dietro, filmandoLo. Dopo circa trenta secondi, pensai: “Va bene. Da dietro è abbastanza. Ora devo davvero filmare la parte anteriore e fare un primo piano della Sua faccia.” Però, qualcosa mi trattenne. Mi passava ancora per la testa: “Chi diavolo è quest’uomo? È Dio? E se lo è, posso davvero muovermi in fretta di fronte a Lui e posizionare una cinepresa proprio davanti al Suo viso?” Mentre tutto ciò mi passava per la mente, all’improvviso Egli si voltò verso di noi, mi guardò, fece un gesto e disse: “Vai davanti, vai davanti.” Così feci la mia ripresa. Il fatto che Egli sia noto per essere in grado di materializzare oggetti fisici è la fissazione di molte persone. Bene, c’era la cenere che, da quanto potei verificare, Egli materializzò e mise nella mia mano durante quella prima visita. Poi ci fu una serata in cui mi sedetti sul pavimento proprio di fronte a Lui in una piccola sala mentre, in piedi, parlava ad alcuni giovani. Poi materializzò svariate collane d’argento e medagliette con san Cristoforo e le lanciò tra il pubblico. Quando parliamo di queste cose, 22 Agosto 2019

tutto sembra assolutamente improbabile. Siamo abbindolati da un abilissimo mago? Eppure, quando vediamo tali miracoli, interessati alle nostre percezioni piuttosto che ai nostri pregiudizi, siamo costretti a dire che, quanto meno, non abbiamo la minima idea di come possano essere possibili. Eppure, eccoli lì! Nel film che il nostro gruppo realizzò, c’è una ripresa che mostra la materializzazione di una collana d’argento. Egli fece quel tipico movimento rotatorio con la mano e, dal palmo, fuoriuscì una collana. Durante il montaggio del film, esaminammo questa ripresa fotogramma per fotogramma. In uno non c’era nulla se non il palmo della mano. Nel successivo, un 25° di secondo dopo, c’erano due o tre maglie di una catena, ancor di più nel successivo e così via. Tuttavia, come ho detto prima, per me la cosa più impressionante di Baba non è la sua evidente capacità di manipolare la materia. Egli Stesso ha descritto questo potere come la “zanzara sul dorso dell’elefante”. E su ciò che materializza per le persone, ha detto: “Io vi do quello che desiderate affinché possiate desiderare quello che sono venuto a darvi.” Le cose che aveva detto mi colpirono molto. Chiunque può dire qualsiasi cosa, ma non deve assolutamente darle un significato. Non avevo invece dubbi sul fatto che Egli desse un senso a tutto ciò che diceva. Alle centinaia di persone sedute sul terreno dell’Ashram, sperando di averne anche una fugace visione, una volta all’improvviso disse: “Per che cosa siete venuti qui? Per vedere Dio? Perché Mi guardate? Se volete vedere Dio, guardate voi stessi.” (Continua nel prossimo numero ...) - Estratto dall’articolo di Jeff Grant, regista cinematografico britannico, in “Encounters with Divinity”. Eterno Auriga


MESSAGGIO DI BHAGAVAN IN OCCASIONE DELLO SRI KRISHNA JANMASHTAMI

SVILUPPATE INCROLLABILE FEDE IN DIO “Più dolce dello zucchero, più saporito della cagliata, più dolce del miele è il nome di Krishna. La costante ripetizione di questo dolce Nome dà il sapore del nettare divino stesso. Pertanto, si dovrebbe contemplare incessantemente il Nome di Krishna.” (Poesia Telugu) O S S E R VAT E I N C O N D I Z I O N ATA M E N T E I L C O M A N D O D I V I N O

Incarnazioni dell’amore! IN DAI TEMPI ANTICHI, IL PRINCIPIO nettareo di Krishna ha affascinato grandi e piccini. Sin dal Suo avvento, Krishna incantò le persone con i suoi scherzi divini, incantevole musica e

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indicibile beatitudine. Krishna e Balarama, assieme ad altri ragazzi pastorelli, portavano le mucche a pascolare sulle rive Eterno Auriga

del fiume Yamuna e si immergevano nel divertimento e nell’allegria. I pastori hanno un assaggio della Divinità di Krishna Un giorno, i pastorelli si persero nella beatitudine mentre guardavano gli scherzi divini di Krishna. Di conseguenza, si dimenticarono dell’ambiente circostante e delle loro mucche. Mentre riposavano, all’improvviso sentirono un vento caldo soffiare da tutte le direzioni. Si resero conto di essere circondati da un incendio divampante. La furia delle fiamme era così intensa che non riuscivano nemmeno a tenere gli occhi aperti e guardare. Le mucche iniziarono a correre confusamente, non riuscendo a sopportare il calore soffocante. Nessuno poteva controllarle. L’intensità del calore aumentava ogni istante. Allora i pastorelli pregarono Krishna di venire in loro soccorso. “O Krishna! Solo Tu puoi spegnere questo fuoco e salvarci.” Vedendo la loro condizione, Krishna rise e disse: “O pastorelli! Voi vi muovete con Me, giocate con Me e assaporate la felicità. È piuttosto strano che siate impauriti anche dopo aver sperimentato la Mia Divinità. Molte volte in passato, siete stati testimoni dell’uccisione da parte mia dei demoni inviati da Kamsa. Allora, perché avete paura quando sono con voi?” Agosto 2019 23


Krishna disse loro di chiudere gli occhi e di contemplarLo per un po’. I pastori obbedirono subito al Suo comando. Chiusero gli occhi e iniziarono a cantare il Suo nome. Successivamente, Krishna a ordinò loro di aprire gli occhi. E… meraviglia! Il fuoco selvaggio era completamente scomparso e tutte le loro mucche pascolavano come se nulla fosse successo. La loro gioia non conobbe limiti e vollero tornare subito alle loro case e narrare l’incredibile miracolo che Krishna aveva compiuto. I pastorelli avevano sperimentato molti miracoli del genere che dimostravano la Divinità di Krishna. Una festa per i saggi Un giorno Krishna e Balarama, assieme ai pastorelli, stavano giocando sulle rive del fiume Yamuna. Saltavano da un ramo all’altro sugli alberi. Alcuni erano stanchi. In quel momento, i saggi Vamana e Bharadvaja arrivarono sulle rive dello Yamuna. Chiesero ai pastorelli di mostrare loro un luogo adatto e sicuro dove le acque fossero poco profonde in modo da poter fare un bagno. Krishna e Balarama scesero dagli alberi. Bharadvaja riconobbe subito che Krishna era il Paramatma e che Balarama rappresentava il Jivatma. Giunse le mani in segno di riverenza e chiese a Krishna di mostrare loro un luogo adatto per fare un bagno. Krishna entrò in acqua e mostrò loro un posto sicuro, dicendo poi che avrebbe preparato un lauto pasto per loro. I pastorelli si stavano chiedendo come Krishna avrebbe potuto fornire cibo ai saggi dal momento che non ne aveva portato con Sé. A quei tempi non c’erano vettori per la consegna del pasto. Dopo che i saggi ebbero terminato il bagno, Krishna aprì una borsa che apparve dal nulla. Mentre l’apriva, tutto il luogo si riempì del dolce aroma di riso bollito nel latte. Egli servì il cibo in un piatto e disse 24 Agosto 2019

loro di mangiare. I pastorelli erano birichini come lo sono le scimmie. Non restarono in silenzio, e chiesero ripetutamente a Krishna: “Da dove hai preso il cibo?” Egli li zittì dicendo che non era corretto indulgere in troppi discorsi in presenza dei saggi. Essi eseguirono il culto Sandhya e iniziarono a mangiare. Poi chiesero: “Krishna, chi ha preparato questo cibo?” Egli rispose: “Mia madre Yashoda.” Essi dissero che non avevano mai mangiato niente di più delizioso e Gli espressero la loro gratitudine. Ora vorrei raccontare un avvenimento accaduto a questo Avatar. Finora non l’ho rivelato a nessuno. Dopo aver costruito questo Prashanti Mandir, ero solito mangiare nella stanza al piano superiore. Ogni volta che mangiavo, Griham Ammayi (la madre di questo corpo fisico) Mi accompagnava spingendoMi a mangiare di più. Spesso esprimeva la sua preoccupazione dicendo che stavo dimagrendo. Le dicevo: “Perché dovrei mangiare di più? Devo combattere con qualcuno? Non mi piace ingrassare.” Seguite il comando divino con fede Un giorno una famiglia del villaggio Mi invitò a casa propria per mangiare. In realtà, la loro intenzione era di avvelenarMi. Erano gelosi della Mia crescente popolarità e prosperità. In quei giorni, apprezzavo i vada fatti con i grani di alasanda (fagioli). Perciò misero il veleno nei vada e Me li offrirono. Prima di andare lì, avevo detto a Ishvaramma e Subbamma di non spaventarsi se fosse accaduto un incidente spiacevole. Quando tornai da lì, il Mio intero corpo diventò blu e dalla bocca cominciò a uscire schiuma. Dissi a a Ishvaramma di agitare la mano con movimento circolare. Ella lo fece e, con suo grande stupore, le apparve vibhuti continua a pagina 28... Eterno Auriga


FORUM DEGLI EX STUDENTI G H A N D I K O T A V. S A N J A Y

IMPRESSIONI INDELEBILI CON IL DIVINO

una squadra di medici, alcuni dei più famosi. Per farla breve, la loro prognosi fu unanime; molto probabilmente la nascita sarebbe stata fatale sia per la madre sia per il bambino. Il futuro sembrava davvero cupo. I medici erano consapevoli del fatto che la gravidanza non sarebbe durata nove mesi, ma si auguravano che il parto avvenisse un po’ più tardi di quanto le condizioni facessero supporre. Tuttavia,

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’AMORE DI BHAGAVAN È UNICO, in quanto è multiforme e lo si può sperimentare in una varietà di modi diversi: per un devoto, Baba è Dio; per una figlia o un figlio, è madre e padre; per il discepolo, è Guru, e, per chi è solo, è il migliore amico. Ognuno ha il proprio rapporto con Dio e tutti possono connettersi con il Suo amore a livello individuale. Quando Bhagavan dà il Darshan, tutti sentono personalmente la Sua grazia illimitata e tutti godono egualmente del Suo munifico amore. L’amore e la grazia di Bhagavan sono concessi gratuitamente a tutti e, nel mio caso, io ho ricevuto il Suo amore molto presto nella vita, un’esperienza raccontatami da mia madre. Divino Intervento alla mia Nascita Nacqui a New York nel 1967, prematuro di oltre due mesi. Inutile dire che, negli anni ‘60, il parto prematuro di un bambino era infinitamente più precario di quanto non lo sia oggi. Durante il sesto mese di gravidanza, mia madre fu ricoverata in ospedale a causa di una grave emorragia e fu in quel momento critico che entrò in gioco l’intervento divino di Bhagavan. Una grave emorragia in tale fase della gravidanza potrebbe facilmente essere fatale per la madre e il bambino. Per questo motivo, i medici tennero mia madre nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale. Sorsero numerose complicazioni e, a causa della complessità del caso, arrivò sulla scena Eterno Auriga

ancora una volta, il caso prese una piega inaspettata e alla fine del sesto mese/ inizio del settimo iniziarono le doglie. Mio padre fu chiamato e informato della grave situazione. Gli fu chiesto, assieme ai miei quattro fratelli maggiori, di dare il loro addio nel caso in cui fosse accaduto l’inevitabile. Mia madre venne portata in sala parto su una barella e stava per essere sottoposta ad anestesia quando vide una luce scintillante, seguita da una luminosa forma di Bhagavan, con la mano sollevata in segno di benedizione. I medici non Agosto 2019 25


percepirono nulla e uno di loro chiese a mia madre: “Vuole che chiamiamo qualcuno o che facciamo qualcosa per lei?” La risposta fu: “Baba!” Il medico, allora, chiese: “Chi è Baba? Ci dia il Suo indirizzo e Lo contatteremo.” Mia madre rispose: “È qui!” I medici, sicuramente, interpretarono ciò come un’allucinazione di mia madre e le praticarono l’anestesia totale. Nella sala parto, la situazione andò di male in peggio e, alla fine, i medici dichiararono, come apprendemmo in seguito, che a quel punto solo un miracolo avrebbe potuto salvare lei e il bambino!” Ed è esattamente quello che accadde. Improvvisamente, la situazione cambiò radicalmente in meglio, con segni evidenti di un parto normale. Nacqui sano e in salute per merito della grazia di Bhagavan. Due anni dopo, mio padre e mia madre mi portarono, con i miei fratelli, a Prasanthi Nilayam, dove Bhagavan affermò che era stato il Suo intervento divino ad aver salvato me e mia madre. Egli dichiarò: “È per il bene del bambino e dei figli che aveva che ho dato una seconda vita anche alla madre.” Indubbiamente, fu solo per l’amore e la grazia del Signore che entrambi sopravvivemmo. Bhagavan materializzò amorevolmente una Sua fotografia plastificata per mia madre e le disse di portarla al collo come “Raksha” (amuleto) e io, da bambino, mi divertivo sempre a toccarla e guardarla. Da allora, confesso di avere avuto una forte e immediata affinità con Bhagavan e le Sue fotografie, e forse ciò fu il motivo del mio desiderio di girare video di Swami, quando, in seguito, divenni uno studente Sai (cosa che amorevolmente mi permise)! In effetti, successivamente, mia madre e mio padre mi riferivano spesso che, quando mi mostravano le foto delle varie forme di Dio quando ero molto giovane, sceglievo sempre la foto di Bhagavan Baba. I miei fratelli, mentre crescevano, avevano 26 Agosto 2019

anch’essi lo stesso sentimento. È stata solo la Divinità avvolgente di Bhagavan, la grazia infinita e il Suo incoraggiamento ad aver permesso a dei bambini di avere tali sentimenti, lasciando un’impronta indelebile sulle giovani menti. Sarò sempre grato a Bhagavan per avermi inculcato un tale desiderio, avermi “attirato” a Lui e avermi dato, a tutti gli effetti, la vita. Ciò che rende questa esperienza assolutamente unica è che non lo è affatto. Bhagavan ha lasciato, allo stesso modo, impressioni indelebili della Sua divinità sui bambini di tutto il mondo e io ho avuto la fortuna, nel corso degli anni, di ascoltare alcune delle loro esperienze. Come accennato in precedenza, l’amore di Bhagavan ha molte sfaccettature e può essere vissuto simultaneamente in una moltitudine di modi diversi. Inoltre, ogni atto che Egli compie è ricco di significato su una varietà di piani. Un’esperienza incarna questi pensieri particolari. Swami mi Dà l’Upadesh al Gayatri Mantra Fu nel 1981 che mio nonno e i miei genitori pensarono che fosse il momento giusto per il mio Upanayanam (cerimonia del sacro cordino). Fu anche durante questo periodo che Swami concesse, con tanta amorevolezza, l’ammissione nel suo college a uno dei miei fratelli maggiori, Ravishankar. Com’è consuetudine per i devoti di Bhagavan, i miei nonni e i miei genitori pregarono ardentemente Swami di celebrare la cerimonia dell’Upanayanam, pregandoLo, ma non aspettandosi davvero, che Egli ce lo concedesse, poiché ritenevamo che, per Lui, fosse una cosa molto banale. Quando Glielo chiesero, Bhagavan acconsentì immediatamente senza la minima esitazione, ricordandoci ancora una volta il Suo amore munifico e la Sua benevolenza.

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La data della cerimonia dell’Upanayanam fu fissata e iniziò puntualmente a Prasanthi Nilayam nell’ora indicata in un appartamento amabilmente assegnatoci da Swami. La cerimonia era in corso, quando giunse Bhagavan in tutto il Suo splendore. Al Suo arrivo, mi guardò immediatamente e chiese informazioni sulla mia salute con evidenti segni di preoccupazione. Ero stato malato per alcuni giorni e Bhagavan, essendo onnisciente e onnipresente, ne era perfettamente consapevole. Risposi che stavo meglio, al che all’improvviso cominciò a rimproverarmi per non essermi rasato la testa a dovere lasciando cinque ciuffi di capelli, come sempre si fa secondo tradizione. Non sorprende che questa idea non mi piacesse molto! Un’ondata di preoccupazione mi attraversò la mente per aver deluso Bhagavan, ma poi Egli rise allegramente e aggiunse, compassionevolmente, che ciò non è davvero essenziale finché si avverte lo spirito dell’azione. Improvvisamente, Bhagavan agitò la mano nel Suo stile inimitabile e materializzò lo Yagnopaveeth (sacro cordino). La sua apparizione fu immediatamente seguita da un delizioso profumo che sembrava permeare e diffondersi in tutta la stanza. Il cordino era ancora bagnato e profumato di pasta di sandalo, polvere di cinabro e curcuma: uno spettacolo da vedere. Bhagavan, poi, disse ai miei genitori di mettermelo attorno al collo, ma essi Lo pregarono che lo facesse Lui con le Sue Divine Mani. Egli acconsentì amabilmente, ma aggiunse che dovevano essere tutti e tre a mettermelo, poiché il ruolo dei genitori è importante. Subito dopo, Bhagavan stesso eseguì il “Gayatri Mantra Upadesh” o “Iniziazione al Gayatri Mantra”, tenendomi le mani a coppa attorno all’orecchio e sussurrando la sacra Gayatri. Un drappo ci riparò entrambi poiché è tradizione che questo aspetto della cerimonia avvenga Eterno Auriga

privatamente fra il Guru e il discepolo al fine di preservare l’efficacia del Mantra per il discepolo. Immediatamente, nell’attimo in cui il drappo ci schermò da quelli che erano nella stanza, con Bhagavan proprio accanto a me, percepii un improvviso “silenzio” quando invece l’intera stanza vibrava di suono. Fu in quel frangente che provai qualcosa di molto difficile da tradurre in parole. Sembrava che tutto diventasse “dorato” e sperimentai un silenzio pieno di beatitudine seguito dal suono della “Om” e il Gayatri Mantra cantato dal Signore Stesso. Una volta rimosso il drappo, l’intero fenomeno svanì, riportandomi, in tal modo, allo stato precedente. Bhagavan poi mi benedisse e mi permise di fare Padanamaskar. Osservando più da vicino questi eventi, mi ci è voluto un po’ per capire che ogni azione di Bhagavan è ricca di significato. Swami come Madre, Padre, Guru e Dio Ricordando brevemente questi eventi, Bhagavan per prima cosa entrò nella stanza e chiese informazioni sulla mia salute, proprio come fa una madre. Passò poi a insegnarmi amorevolmente la disciplina, proprio come fa un padre. Successivamente mi mise attorno al collo il sacro cordino e mi iniziò al Gayatri Mantra, come fa un Guru. Alla fine, mi benedisse e mi concesse il permesso di fare Padanamaskar come nostro Amato Signore. Egli mostrò l’amore che emana contemporaneamente da tutte queste relazioni, vale a dire “Madre, Padre, Guru e Dio”. Fino a quel momento, ero andato a Prasanthi Nilayam con i miei genitori, i miei fratelli e le mie cognate, ed ero stato testimone dell’amore e della divinità di Bhagavan come può farlo un bambino. Quest’esperienza, tuttavia, mi lasciò senza parole e mi scosse fino in fondo in modo positivo. Era l’inizio di una relazione personale con Madre Sai, mentre in Agosto 2019 27


precedenza la maggior parte delle mie interazioni con Swami avveniva attraverso i miei genitori. Le esperienze precedenti avevano lasciato un’impronta indelebile su di me, culminando nella realizzazione del mio desiderio più ardente: nel 1985, Swami mi concesse amorevolmente l’ammissione all’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, evento che penso sempre sia stato la mia più grande fortuna. Sarò sempre grato a Bhagavan per avermi attirato nel suo Gregge Divino. Sono anche grato a Swami, a mia madre e a mio padre per avermi dato la vita e avermi portato ai Suoi Divini Piedi di Loto. Essendo immersi nella Sua infinita grazia e sperimentando i Suoi insegnamenti di spiritualità pratica attraverso il servizio e l’amore, gli studenti Sai sono introdotti

all’importanza della retta condotta, dell’Educazione ai Valori Umani e dello sviluppo del carattere, il tutto con Swami che ci inonda con l’amore generoso di un milione di madri. Vivere con Swami è l’Istruzione più Elevata. Tra le opportunità d’oro e i momenti, estremamente preziosi, vissuti come studenti Sai, abbiamo molto di cui essere grati a Bhagavan e possiamo solo esprimerGli la nostra gratitudine seguendo i Suoi insegnamenti, esemplificando gli ideali di buona condotta e carattere, e contribuendo positivamente al benessere della società, come Egli ci esorta a fare. – L’autore, dal 1985 al 1990, è stato uno studente dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Attualmente è un consulente finanziario professionista nel New Jersey, USA.

...continua da pagina 24

nella mano. La mescolò in acqua e Me la diede. Immediatamente, ripresi l’aspetto normale. Ella si chiese: “Swami può creare della vibhuti con un gesto della mano. Ma com’è che la vibhuti è apparsa nella mia?” In effetti, le avevo dato quel potere per quel momento. Prima di concludere, vorrei raccontare un piccolo lila fatto da Krishna nel Dvapara Yuga. Finché Kamsa era vivo, inviava demoni a combattere con Krishna. Kamsa aveva due mogli il cui padre era un potente re. Una volta ucciso Kamsa, suo suocero cercò di muovere guerra contro Krishna. Le gopika erano preoccupate e chiesero a Krishna: “Per quanto tempo dovremo soffrire queste prove?” Egli disse loro di non farsi prendere dal panico e le tranquillizzò dicendo: “Cercate di capire i Miei poteri e potenzialità. Stasera dormite a Repalle e domani mattina vedrete di persona dove sarete.” La mattina successiva, quando si 28 Agosto 2019

svegliarono, esse si ritrovarono a Dvaraka. Dov’era Repalle e dov’era Dvaraka? Le separavano oltre 1000 km. In questo modo, Krishna poté cambiare un villaggio in un altro. Dio può fare qualsiasi cosa. Può andare ovunque. Può cambiare qualunque cosa. Non date spazio a dubbi. Chi dubita della Divinità sarà sicuramente condannato. Sviluppate una fede incrollabile e seguite il comando divino. Il vero Dharma consiste nel seguire il comando divino. Se seguirete Dio, sarete benedetti con ogni bontà e prosperità. - Dal Discorso di Bhgagavan tenuto nel Sai Kulwant Hall a Prashanti Nilayam il 31 agosto 2000, in occasione dello Shri Krishna Janmaṣṭami.

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PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL DISTRETTO DI PRAKASAM

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L 29 E 30 GIUGNO 2019, nell’ambito dei due giorni del Parthi Yatra (pellegrinaggio a Puttaparthi) dei devoti del distretto di Prakasam, nell’Andhra Pradesh, sono stati offerti due programmi ai Piedi di Loto di Bhagavan, cui hanno partecipato oltre 2000 devoti.

dona il nettare dell’amore) e “Sai Ram Sai Ram Sai Ram Sai Ram”.

Una scena della commedia “Sai Janani”.

La presentazione di musica devozionale delle devote del distretto di Prakasam.

Il primo programma, il 29 giugno, è stato una presentazione di musica devozionale intitolata “Sri Sathya Sai Gana Prakasam” (illuminanti canti devozionali dedicati a Sai) da parte delle devote di tale distretto. Iniziando con un canto per propiziare il Signore Ganesh, i cantanti hanno offerto melodiosi e coinvolgenti brani che hanno colmato l’intero ambiente di fervore devozionale. Alcune delle canzoni eseguite sono state: “Ma Sai Padaalu Sathya Dharma Santhi Sandeshalu” (le parole di Sai contengono il messaggio di Sathya, Dharma e Santhi), “Sathya Sai Janani Premamrita Dayini” (Madre Sai, Eterno Auriga

Il 30 giugno, i bambini Bal Vikas e i Giovani Sai del distretto hanno presentato una commedia danzata intitolata “Sai Janani” (Madre Sai) che ha affrontato alcuni intricati problemi della comunità studentesca, fornendo loro rimedio attraverso la potenza della recitazione del Gayatri Mantra, del Namasmarana e lo spirito di Servizio come esemplificato dal grande devoto Hanuman. La commedia ha, soprattutto, ispirato i giovani a seguire il percorso mostrato da Bhagavan Baba e a riscattare la propria vita. Sono seguiti i Bhajan, guidati dal gruppo del Parthi Yatra, terminati con l’Arati.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL KERALA Il 6 luglio 2019, nell’ambito del pellegrinaggio dei devoti del Kerala, in una presentazione sono state messe in luce due importanti iniziative dell’Organizzazione Sri Sathya Seva del Kerala. Si tratta del Programma di Riabilitazione Sri Sathya Sai e del Programma Integrale Sri Sathya Sai per i Villaggi. In questa circostanza, Agosto 2019 29


due oratori hanno parlato all’assemblea. La prima è stata una beneficiaria del Programma di Riabilitazione Sri Sathya Sai che ha dichiarato come i volontari dell’Organizzazione Sai del Kerala l’abbiano aiutata a ritrovare la salute fornendo assistenza sanitaria e farmaci estremamente necessari dopo le operazioni cardiache subite all’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scienze Mediche. Oltre 300 di questi beneficiari erano giunti a Prasanthi Nilayam per esprimere la loro gratitudine a Bhagavan. Il secondo oratore è stato Sri Suresh Kumar, Coordinatore del Programma Integrale Sri Sathya Sai per i Villaggi, che ha spiegato in che modo tale programma stia cambiando la struttura dei villaggi e portando alla trasformazione della vita dei suoi abitanti. A questi interventi è seguito un estasiante concerto di musica devozionale di Smt. V.S. Ramya, nota musicista di Kozhikode, e dei suoi musicisti. Iniziando con la canzone di preghiera “Gaayiye Ganapati Jagavandan” (cantate la gloria del Signore Ganesh, adorato dal mondo intero), la cantante ha affascinato i devoti con le sue melodiose canzoni che comprendevano “Sai Teri Kripa Ho Jaaye” (o Signore Sai! Diffondi la Tua grazia), Jai Jai Maruti Veera Jai (vittoria al valoroso Maruti)

Prasanthi Nilayam. La commedia danzata, intitolata “Ila Paina Eswarudu” (Dio sulla terra), descriveva come gli insegnamenti universali e la gloria divina di Bhagavan stiano raggiungendo tutti gli angoli del mondo e trasformando milioni di persone appartenenti a ogni casta, fede e nazione. La commedia è stata arricchita da quattro emozionanti danze dei bambini Bal Vikas del distretto, che hanno accresciuto la bellezza della presentazione.

ASHADI EKADASI Il 12 luglio 2019, la festa di Ashadi Ekadasi è stato celebrata a Prasanthi Nilayam con grande devozione e fervore. Per prendervi parte, sono giunti oltre 2500 devoti da Mumbai Metro, Maharashtra e Goa. Alla vigilia dell’Ashadi Ekadasi, 11 luglio 2019, i bambini Bal Vikas e i Giovani Sai di Maharashtra e Goa hanno messo in scena la bellissima commedia “Samarth Ramdas”, che ha ritratto l’illustre storia della vita di questo grande santo del Maharashtra che fu anche il Guru del famoso re Shivaji. La storia di questa commedia, ben diretta e ben recitata, è stata narrata attraverso la superba recitazione dei bambini Bal Vikas e dei Giovani Sai, e

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL DISTRETTO DI VIZIANAGARAM Il 7 luglio 2019 nell’ambito del pellegrinaggio di due giorni, 6 e 7 luglio, dei devoti del distretto di Vizianagaram, nell’Andhra Pradesh, i bambini Bal Vikas e i Giovani Sai di tale distretto hanno presentato una bellissima commedia danzata. Oltre 3000 devoti hanno partecipato a questo pellegrinaggio e si sono beati dell’atmosfera divina di 30 Agosto 2019

Una scena della commedia “Samarth Ramdas”. Eterno Auriga


supportata da immagini su uno schermo a LED e da un eccellente commentario, con il risultato che l’intera presentazione si è rivelata vivace e realistica. Le belle danze dei bambini hanno maggiormente arricchito la presentazione. Il programma del 12 luglio 2019 è iniziato con la sacra processione del Dindi (portantina).

La processione del Dindi nel Sai Kulwant Hall.

Alle 8,15, mentre la processione del Dindi, che trasportava la statua del Signore Vitthal, entrava nel Sai Kulwant Hall, nel salone riverberava il sacro canto di “Vitthal Vitthal” e i devoti presenti sventolavano bandiere ocra, creando un suggestivo spettacolo. Successivamente i bambini Bal Vikas hanno eseguito la tradizionale danza del Dindi sulle note del canto “Jai Jai Rama Krishna Hari”. Dopo questa bellissima danza dei bambini Bal Vikas, il Presidente dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dello Stato del Maharashtra, Sri Shriram Satpute, ha parlato all’assemblea. Soffermandosi sul significato di Ashadi Ekadasi, l’eminente oratore ha sottolineato come i devoti arrivino in gruppo a Pandharpur, la dimora del Signore Vitthal, da tutti gli angoli del Maharashtra, rendendo la ricorrenza una delle più grandi festività dello Stato. È seguito un tripudio di canzoni devozionali offerte dai bambini Eterno Auriga

Bal Vikas e dai Giovani Sai del distretto di Nashik nel Maharashtra. Cominciando con la preghiera al Signore Ganesh “Vakra Tunda Mahakaya”, i cantanti hanno colmato l’intero ambiente di profonda devozione con la loro toccante interpretazione di canti devozionali e Abhang marathi (poesia devozionale cantata in lode a Dio) che includevano “Ghanashyama Sundara”, “Vasudeva Aala Vasudeva Aala” (vieni, vieni, Vasudeva), “Parthi Wale Tera Shukriya” (grazie a Te, o Signore di Parthi). Essi hanno concluso la loro presentazione con la famosa composizione marathi “Yei Oh Vitthale”. Sono seguiti i Bhajan, terminati con l’Arati. Il programma pomeridiano è iniziato alle 16,40 con una devota offerta d’amore e gratitudine da parte degli insegnanti Bal Vikas al loro Sadguru, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, sotto forma di Stotra (inni di lode) e canti di preghiera. Ha fatto seguito l’intervento di Sri Anoop Saxena, Presidente dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dello Stato, Mumbai Metro, che si è soffermato sul significato della festa di Ashadi Ekadasi e ha ricordato come Bhagavan Baba fosse solito informarsi amorevolmente su questa festività e diffondesse le Sue benedizioni sui devoti del Maharashtra. Il programma conclusivo di Ashadi Ekadasi è stato la commedia danzata, brillantemente sceneggiata e meticolosamente diretta, “AI to SAI” che ha descritto in che modo le nuove invenzioni scientifiche, come l’intelligenza artificiale, stiano facendo diventare l’uomo schiavo dei dispositivi elettronici, facendogli dimenticare la voce della sua coscienza e il potere della sua innata divinità. Presentata dagli ex studenti Bal Vikas e dai Giovani Sai del distretto di Mumbai e arricchita con bellissime danze dei Agosto 2019 31


valori spirituali e umani ecc., in molti Paesi del mondo tra cui USA, Indonesia, Messico, Argentina, Grecia, Australia, Canada e Regno Unito.

La commedia ”Al to Sai” ha esortato l’uomo a realizzare la sua innata divinità, invece di diventare schiavo dei mezzi tecnologici.

bambini Bal Vikas, l’innovativa commedia Musica devozionale offerta dalle Giovani Adulte. ha ricordato all’uomo di intraprendere il La presentazione finale delle Giovani cammino della spiritualità e della divinità Adulte è stata un toccante programma di come insegnato da Bhagavan Sri Sathya musica devozionale dal titolo “Offerta di Sai Baba, perché questo è il percorso che Puro Amore al Sai Interiore”. trasforma la vita. Iniziando con un canto propiziatorio di PROGRAMMA preghiera al Signore Ganesh, esse hanno INTERNAZIONALE SATHYA SAI eseguito numerose melodiose canzoni tra DI LEADERSHIP cui “Kali Yuga Avatara Sathya Sai Avatara”, Il 15 luglio 2019, si è tenuta la cerimonia “Radhe Govinda Nanda Ke Chanda”, di laurea del 7° gruppo del Programma “Sathya Dharmamu Santhi Premalato Internazionale Sathya Sai di Leadership, Nee Nitya Jivana Yatra Saginchu” (vivete durante la quale 220 Giovani Adulti hanno l’esistenza con Sathya, Dharma, Santhi e ottenuto i diplomi che ne attestavano Prema). l’ottenimento. La giornata è iniziata con gli interventi di due Giovani Adulti che hanno parlato del Programma di Leadership come di un viaggio di trasformazione. Raccontando le loro esperienze personali di autotrasformazione, gli oratori hanno affermato che ciò è avvenuto mettendo in pratica gli insegnamenti di Bhagavan e sviluppando fede in Lui con il massimo abbandono. A questi discorsi è seguita una presentazione video, che illustrava le varie attività di servizio svolte dai Giovani Adulti nei settori dell’istruzione, dell’assistenza medica e umanitaria, nei programmi di

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Consegna dei diplomi ai Giovani Adulti.

Sono seguiti i Bhajan, nel corso dei quali sono stati consegnati i diplomi ai Eterno Auriga


Giovani Adulti dai fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust e dai membri senior della SSIO.

giorni, 19 e 20 luglio 2019, e, in entrambe le giornate, hanno presentato programmi musicali e culturali.

CONCERTO DI MUSICA DEVOZIONALE DEI DEVOTI DEI PAESI AFRICANI E MAURIZIANI Un gruppo di oltre 200 devoti è giunto a Prasanthi Nilayam dai Paesi africani e da Mauritius in un pellegrinaggio spirituale di quattro giorni dal 18 al 21 luglio 2019 e, il 20 luglio, ha presentato un programma di emozionante musica devozionale dal titolo “Divisi dai Confini, Connessi da Sai”.

Concerto di musica devozionale dei devoti dei Paesi africani e mauriziani.

Cominciando con il canto di preghiera dedicata al Signore Ganesh “Ganapati Deva, Ganapati Deva”, essi hanno successivamente cantato “Jai Jai Jai Hey Sai Janani” (evviva Madre Sai) e hanno continuato con una canzone dedicata alla Dea Saraswati. Dopo aver presentato altri due canti, hanno concluso la presentazione con un medley di Bhajan. Poiché i cantanti eseguivano brani soffusi d’amore e devozione che sorgevano direttamente dal loro cuore, l’intera presentazione si è rivelata di grande elevazione spirituale.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DI ERODE Oltre 1100 devoti sono giunti a Prasanthi Nilayam dal distretto di Erode nel Tamil Nadu in un pellegrinaggio di due Eterno Auriga

“Pagate il Tributo”, la commedia danzata dai bambini Bal Vikas delle zone rurali del distretto di Erode.

Il 19 luglio, i bambini Bal Vikas delle aree rurali del distretto hanno recitato una commedia intitolata ”Pagate il Tributo”. Basata sugli insegnamenti di Bhagavan sul tema del rispetto per i genitori, la commedia ha presentato le storie della vita di figli ideali come Adi Sankara, Pundarika, Shivaji, Shravan Kumar, e altri, per evidenziare che si dovrebbe sempre essere grati ai propri genitori e servirli con cura e gentilezza. Le bellissime danze dei bambini hanno arricchito la recita. Oltre a questa commedia tematica, il 20 luglio i devoti del distretto di Erode hanno presentato canzoni di gruppo e guidato i Bhajan sia il 19 sia il 20 luglio.

CORO SARVA DHARMA Il 21 luglio 2019, il Coro Sarva Dharma dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai ha offerto, con profonda devozione, una miscellanea di canti devozionali multireligiosi e inni ai Piedi di Loto di Bhagavan Baba. Iniziando il programma alle 17 con la preghiera al Signore Ganesh “Sri Ganesh Paahi Maam, Jai Ganesh Raksha Maam” (possa il Signore Ganesh proteggermi!), essi hanno poi cantato l’intramontabile motto di Bhagavan “Inizia Agosto 2019 33


il Giorno con Amore” a cui ha fatto seguito l’inno “Om Shakti Om Shakti Om Shakti Siva Shakti Om” (o Potere Divino di Siva e Shakti!). Successivamente, hanno eseguito il Bhajan “Allah Hu Akbar” (Dio è grande) e recitato la Sai Gayatri. I sentimenti sublimi

dei cantanti, la melodiosa interpretazione delle canzoni e l’eccellente supporto musicale strumentale hanno reso l’intera presentazione avvincente e vivace.

AVVISO Il Sanathana Sarathi è una rivista spirituale, dedicata all’elevazione morale e spirituale dell’umanità. Bhagavan Sri Sathya Sai Baba lo inaugurò nel mese di febbraio del 1958, dicendo che avrebbe agito come il Varadhi (ponte) tra Lui e il devoto. Nel primo numero, Baba disse: “Da questo giorno, il nostro Sanathana Sarathi è in marcia, a capo delle sue coorti spirituali - i Veda, le Sastra e le Upanishad - per sottomettere le forze dell’ego come l’ingiustizia, la menzogna, l’immoralità e la malvagità. Possa, questo auriga, combattere per la prosperità del mondo e diffondere gioia in tutta l’umanità, percuotendo i tamburi della vittoria!” La rivista continua a portare messaggi divini e benedizioni del nostro amato Signore a casa dei devoti di tutto il mondo. Negli ultimi anni, abbiamo mantenuto le tariffe di abbonamento della rivista nelle versioni in telugu e inglese senza alcuna revisione di prezzo. Tuttavia, l’aumento nel corso degli anni del costo della carta, della stampa e dell’affrancatura per l’estero ci ha costretto a rivedere le tariffe di abbonamento della rivista in inglese e telugu come indicato di seguito:

Queste nuove tariffe di abbonamento saranno in vigore dal 1° ottobre 2019. L’ultima data per la ricezione degli abbonamenti alle attuali tariffe è: (a) 15 settembre 2019 per ordine di pagamento a mezzo assegno o bonifico bancario; e (b) 30 settembre 2019 in contanti o tramite il sito Web www. sanathanasarathi.org. Gli abbonamenti già pagati sono validi per il periodo indicato per il quale viene effettuato il pagamento. – K.S. Rajan Editore 34 Agosto 2019

Eterno Auriga


Eterno Auriga

Agosto 2019 35


Data di pubblicazione 1° agosto 2019

Cercate la Felicità Interiore Il tesoro più prezioso, sottile e Concerto di musica strumentale di Sri K. Sathyanarayanan e il suo gruppo.

significativo è latente nel corpo umano. Tuttavia nessuno sta cercando di conoscere questo segreto. Tutti i poteri e le potenzialità che trovate nel mondo sono dentro di voi. Non potete trovare nulla al mondo diverso da ciò che già

Il medley di canti devozionali e gli inni del Sarva Dharma Choir.

esiste nel corpo umano. È da stolti cercare la felicità nel mondo esterno. Ciò che state cercando è dentro di voi; sfortunatamente, non siete in grado di rintracciare quel tesoro.

– Baba

Una scena della commedia danzata “Ila Paina Eswarudu”.

E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i


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