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Le notti magiche alla conquista dell’Europa

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LE NOTTI MAGICHE ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA

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Un percorso iniziato mesi fa, convocazione dopo convocazione, stage dopo stage, passato per il torneo di qualificazione Wevza, approdato sui campi della Slovacchia e dell’Ungheria per Eurovolley 2021. Questa è stata l’estate magica di Linda Manfredini, Irene Mescoli, Dalila Marchesini e Martina Capponcelli, le atlete che hanno fatto sognare tutta l’Anderlini indossando la maglia azzurra della nazionale per gli Europei Under 16.

La delegazione azzurra si è preparata alla quarta edizione dei Campionati Europei Under 16 femminili dopo la medaglia d’oro conquistata nell’edizione 2017 a Sofia e dopo la medaglia d’argento

ottenuta nel 2019 a Trieste.

La compagine guidata da D’Aniello, è stata inserita nella Pool ll a Humenne (Slovacchia) e se l’è vista in ordine contro Bulgaria, Serbia, Slovacchia, Romania e Croazia. Nella Pool lsono scese in campo Ungheria, Russia, Turchia, Belgio, Repubblica Ceca e Polonia.

Alla vigilia della rassegna continentale under 16, queste le parole del tecnico federale Pasquale D’Aniello: “Ci affacciamo a questo Europeo dopo aver intrapreso una strada un po’ in salita, perché l’attività è stata molto compressa. Abbiamo iniziato a inizio settembre dello scorso anno quando la pandemia si era un po’ rallentata, poi abbiamo ricominciato il 23 marzo quando in sei giorni ci siamo preparati per fare la qualificazione all’Europeo con il Torneo Wevza a Chiavenna”.

Sull’importanza di indossare la maglia tricolore, “Questa è la quarta nazionale under 16 che mettiamo su e devo dire che la maglia azzurra rappresenta una grande aspirazione per queste ragazze. Fanno veramente tantissimo sia in termini d’impegno in allenamento, che di disponibilità per onorare questa importante maglia. Ritengo che indossare la maglia azzurra sia come indossare una mantella magica, uno se la mette addosso e le proprie potenzialità si quadruplicano in tutto e per tutto. È sempre una bella emozione far mettere la maglia azzurra

“Ritengo che indossare la maglia azzurra sia come indossare una mantella magica, uno se la mette addosso e le proprie potenzialità si quadruplicano in tutto e per tutto. ”

Pasquale D’Aniello

a una ragazza così giovane, l’effetto è davvero entusiasmante”.

Anderlini negli anni ha acquisito un po’ di dimestichezza con le convocazioni nazionali, ma contribuire per un terzo alla delegazione ufficiale è tutt’altra cosa. Abbiamo fatto due chiacchiere con Marco Neviani, presidente e responsabile sportivo di Anderlini.

Quest’anno è un anno incredibile per alcune atlete Anderlini. È il coronamento di un percorso?

Le quattro convocazioni per qualificazione e fase finale del Campionato Europeo sono qualcosa di veramente fantastico. E a queste si uniscono le altre ragazze convocate per gli stage. Un premio per le ragazze stesse, per le loro compagne che quotidianamente si allenano al fianco e per lo staff che sta facendo un lavoro di qualità assoluta.

Qual è l’aspetto più importante di queste esperienze?

Sportivo, educativo, entrambe?

Una convocazione in nazionale è un’esperienza a 360 gradi. Dal punto di vista sportivo perchè ti permette un confronto con altre ragazze e con altri paesi, ma anche dal punto di vista educativo, sia emozionale che di crescita personale: in questi periodi di ritiro hanno fatto le atlete a tempo pieno e capito ancora meglio dove può portare la strada verso l’alto livello. E quella strada la potranno percorrere solo continuando ad impegnarsi ma contemporaneamente a divertirsi. Auguriamo a loro il meglio, sperando abbiano nuove opportunità per vestire la maglia azzurra e, se non sarà così, che questa esperienza le abbia comunque aiutate a diventare persone di primo livello lasciandogli un’esperienza indimenticabile.

“Che questa esperienza le abbia aiutate a diventare persone di primo livello lasciando loro un’esperienza indimenticabile.”

Marco Neviani NEWS

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